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{{Nota disambigua}}
{{Magistrato romano
|nome = Caligola<br />(Gaio Cesare)
|titolo = [[Imperatore romano]]
|immagine = Cuirassed bust of Caligula, found in Rome, AD 37-41, Ny Carlsberg Glyptotek, Copenhagen (13192017765).jpg
|legenda = Busto di Gaio Cesare Germanico, detto Caligola ([[Ny Carlsberg Glyptotek]], [[Copenaghen]])<ref group=N>{{efn|Busto corazzato di Caligola, [[marmo]], 51&nbsp;cm, ritrovato a [[Roma]]. L'imperatore è rappresentato con la ''[[corona civica]]'', tipica corona di fronde di quercia, mancante di alcune porzioni a causa di un danneggiamento dell'opera avvenuto dopo il [[1938]], quando [la scultura era ancora intatta.<ref>{{Cita web|url=https://www.alinari.it/it/dettaglio/ACA-F-047113-0000|titolo=Busto-ritratto ladell'imperatore sculturaCaligola; eraopera ancoraconservata intatta]nel Museo Ny Carlberg Glyptotek di Copenhagen. Fu esposta alla Mostra Augustea della Romanità tenutasi nel Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1937-1938 - ALINARI|sito=www.alinari.it|accesso=2025-02-09}}</ref>}}
|nome completo = ''Gaius Iulius Caesar Germanicus'' (alla nascita)<br />''Gaius Iulius Caesar Augustus Germanicus'' (dopo l'ascesa al potere imperiale)
|inizio regno = 18 marzo [[37]]
|fine regno = 24 gennaio [[41]]
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|coniuge 3 = [[Lollia Paolina]] (38-39)
|coniuge 4 = [[Milonia Cesonia]] (39-41)
|figli = [[Giulia Drusilla (figlia di Caligola)|Giulia Drusilla]] (da Milonia Cesonia)<br />[[Tiberio Gemello]] (adottivo)
|dinastia = [[Dinastia giulio-claudia|Giulio-claudia]]
|Gens = [[Gens Iulia|Iulia]]
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}}
{{Bio
|Nome = Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Caligola
|PreData = {{latino|Gaius Iulius Caesar Augustus Germanicus}};<ref>{{IPA|/ˈɡaj.jʊs ˈjuː.lɪ.ʊs ˈkɐɛ̯.sar ɐʊ̯ˈɡuːs.tʊs ɡεrˈma.nɪ.kʊs/}} ([[Scrittura e pronuncia del latino#La pronuncia classica o restituta|pronuncia restituta]]), {{IPA|/ˈɡa.jus ˈju.ljus ˈtʃɛˈt͡ʃɛ.zar awˈɡus.tus dʒerˈmad͡ʒerˈma.ni.kus/}} ([[Scrittura e pronuncia del latino#La pronuncia ecclesiastica|pronuncia ecclesiastica]]).</ref> nelle [[Epigrafe|epigrafi]]: <small>C·CAESAR·AVG·GERMANICVS·[[Pontefice massimo|PON·M]]·[[Tribunicia potestas|TR·POT]]</small><ref>Testo per esteso dell'epigrafe: ''Gaius Caesar Augustus Germanicus, Pontifex Maximus, Tribunicia Potestas'' ({{AE|1952|112}}).</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Anzio
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|Attività = imperatore
|Nazionalità = romano
|FineIncipit = , regnante con il nome dinato '''Gaio Giulio Cesare Germanico'''<ref>''Imperator Gaius Caesar''</ref> e meglio conosciuto con il soprannome di '''Caligola''',<ref group=N>''Caligula'', cioè "piccola [[caliga]]" ({{cita|Quidde 1894|pag. 13}}) per il tipo di calzari preferiti da adolescente ({{cita|Aurelio Vittore, ''De Caesaribus''|III, 5}}).</ref> è stato il terzo [[imperatore romano]], appartenente alla [[dinastia giulio-claudia]]. Regnò per meno di quattro anni:<ref>{{cita|Tacito, ''Dialogus de oratoribus''|XVII}}.</ref> dal [[37]] al [[41]], anno della sua morte
}}
 
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Per Filone, Dio si servì di Caligola, trasformandolo dopo la malattia da ottimo principe e fortunato erede di Tiberio in un pazzo carnefice destinato a compiere la vendetta divina contro i giudei e i romani, quella stessa che avrebbe poi punito il suo persecutore, liberando alla fine gli stessi israeliti.<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|14, 22, 42, 59, 63, 66-73}}.</ref>
 
La malattia fu attribuita agli eccessi compiuti all'inizio del principato;<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|II, 14}}.</ref> in particolare [[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]] e Svetonio indicano come causa della pazzia di Caligola l'aver usato un afrodisiaco (''poculum amatorium'') a lui offerto dalla moglie Milonia Cesonia.<ref>{{cita|Giovenale, ''Satire''|VI, 615-617}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', L}}.</ref> Sono state ipotizzate dagli studiosi moderni, come cause degli sbalzi d'[[disturbi dell'umore|umore]], delle [[allucinazione|allucinazioni]], dell'[[insonnia]] e delle [[paranoia|paranoie]] di cui soffriva l'imperatore, [[disturbo mentale|disturbi mentali]] veri e propri ([[schizofrenia]], [[disturbo bipolare]] o altri<ref group=N>V. Massaro, I. Montgomery, "Gaius - Mad, Bad, Ill or All Three?" ipotizzano il [[disturbo bipolare]], altri si riferiscono a [[Disturbo di personalità|disturbi della personalità]] ([[disturbo borderline di personalità|borderline]], [[disturbo antisociale di personalità|antisociale]], ecc.)</ref>), patologie come l'[[epilessia]],<ref group=N>Malattia già attribuita a [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]], a suo figlio [[Cesarione]] e da alcuni a tre fratelli di Caligola morti molto piccoli, oltre che a [[Claudio]] e [[Tiberio Claudio Cesare Britannico|Britannico]], zio e cugino di Gaio (in particolare si veda {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', V}} e {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', 50}} per l'attribuzione di crisi epilettiche al giovanissimo Caligola). Alcuni studiosi moderni hanno ascritto i sintomi di Cesare alla cosiddetta [[crisi parziale complessa]] o all'[[assenza tipica]] (piccolo male), cfr. [https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S152550500400160X John R. Hughes, ''Dictator Perpetuus: Julius Caesar—Did he have seizures? If so, what was the etiology?'']</ref> l'[[ipertiroidismo]] (es. [[tiroidite di Hashimoto]]), l'[[encefalite]] [[Herpes simplex|erpetica]],<ref name=ferreira>{{cita|Ferreira Camargo, Ghizoni Teive 2018}}.</ref> la [[neurolue]]<ref name=ferreira/><ref group=N>La neurolue (o neurosifilide) è una [[Malattia sessualmente trasmissibile|malattia venerea]], la cui presenza nell'antichità sul continente europeo è dibattuta; a favore dell'ipotesi si vedano: Henneberg M, Henneberg RJ (2002). "Reconstructing Medical Knowledge in Ancient Pompeii from the Hard Evidence of Bones and Teeth". In J Renn, G Castagnetti (eds.). Homo Faber: Studies on Nature. Technology and Science at the Time of Pompeii. Rome: "L'Erma" di Bretschneider. pp. 169–87. e Henneberg M, Henneberg RJ (1994). "Treponematosis in an Ancient Greek colony of Metaponto, Southern Italy 580–250 BCE". In O Dutour, G Palfi, J Berato, J-P Brun (eds.). The Origin of Syphilis in Europe, Before or After 1493?. Toulon-Paris: Centre Archeologique du Var, Editions Errance. pp. 92–98.</ref> e il [[saturnismo]].<ref group=N>Il saturnismo è l'intossicazione provocata dal [[diacetato di piombo]], componente dello "zucchero di Saturno", usato come dolcificante per il vino e prodotto facendo bollire e concentrare il [[mosto]] in pentoloni di piombo. Vittima dello stesso avvelenamento fu probabilmente Tiberio durante la vecchiaia. (In {{cita|Castellino, Sannolo 1994|pag. 5}}; Robert S. Katz, "The Illness of Caligula" CW 65(1972),223-25, ma smentito da M. Gwyn Morgan, "Caligula's Illness Again", CW 66(1973), 327–29.) In "Gaius Caligula's mental illness", B. Sidwell afferma l'impossibilità di stabilire una reale malattia di Caligola.</ref>
 
==== Declino (38-41) ====
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Se gli imperatori prima di lui avevano scelto, almeno nella parte occidentale dell'impero, di mantenere i legami con le tradizioni repubblicane, egli virò sensibilmente verso Oriente: non solo aveva in mente di trasferire la capitale imperiale ad Alessandria d'Egitto<ref>{{cita|Adams 2007|pag. 290}}.</ref> (come voleva il suo bisnonno [[Marco Antonio]]),<ref>{{cita|Cambiaggio 1969|pag. 292}}.</ref> ma anche di instaurare una forma di [[Assolutismo monarchico|monarchia assoluta]], a quel tempo ancora sconosciuta in [[Italia romana|Italia]]<ref name="Grant3">{{cita|Grant 2012|I, 3, 3}}.</ref> ma che di fatto fu posta in atto da [[Domiziano]], [[Commodo]] e da tutti gli imperatori romani dal [[III secolo]] in poi. Adottò, pertanto, una politica volta a diventare un sovrano a cui si rendevano onori divini sul modello delle monarchie orientali, esasperando il noto processo di divinizzazione degli imperatori defunti.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXII}}; {{cita|Nony 1988|VI, 218}}.</ref>
 
La sua inclinazione filo-ellenistafiloellenista gli fece, infine, programmare un lungo viaggio ad Alessandria, in [[Anatolia|Asia minore]] e [[Siria (provincia romana)|Siria]].<ref>{{cita|Filone, ''De Legatione ad Gaium''|XLIII, 338}}; {{cita|Adams 2007|pag. 267}}.</ref>
 
==== Caligola principe e divinità ====
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Preferì ricevere la nonna Antonia non in privato ma alla presenza del prefetto del pretorio Macrone; successivamente secondo alcune fonti, la fece uccidere avvelenandola.<ref name="Dio59.3_SvCa23">{{cita|Cassio Dione|LIX, 3}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIII}}.</ref> Svetonio riporta che Antonia morì per una malattia causata dal trattamento ostile da parte di Caligola, anche se aggiunge che vi furono voci che sostennero che fosse fatta avvelenare dal nipote, mentre secondo Dione Cassio Caligola la fece suicidare perché lo rimproverava. Fece uccidere anche il cugino Tiberio Gemello accusandolo falsamente di aver attentato alla sua vita e liberandosi così di questo scomodo rivale.<ref name="Dio59.3_SvCa23" /> Obbligò anche il suocero [[Marco Giunio Silano (console 15)|Marco Giunio Silano]] a suicidarsi, accusandolo anch'egli di aver attentato alla sua vita.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIII}}; {{cita|Barrett 1998|pag. 76}}.</ref> In quest'ultimo caso sembra che furono "comprate" alcune testimonianze, tra cui quella del senatore Giulio Grecino, il quale però alla fine si rifiutò di confessare il falso e per questo fu messo a morte.<ref>{{cita|Tacito, ''De vita et moribus Iulii Agricolae''|IV}}.</ref> Quanto allo zio [[Claudio]], lo tenne in vita solo per farne un suo zimbello e oggetto di spasso.<ref name="SvCa23" />
 
Con le tre sorelle ebbe un rapporto molto intimo, seppure complicato, in particolar modo con [[Drusilla]].<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}; {{cita|Sampoli 2003|XII, 193}}; {{cita|Syme 1989|pag. 179}}.</ref> Egli fu infatti geloso di suo marito, [[Lucio Cassio Longino]], costringendoli a divorziare; la trattò come se fosse sua moglie e quando si ammalò la nominò erede al trono imperiale.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 11}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}; {{cita|Barrett 2002|pag. 66}}.</ref> forse Intratteneva rapporti incestuosi con tutte e tre e non lo nascondeva pubblicamente.<ref>{{cita|Eutropio, ''Breviarium ab Urbe Condita''|VII, 12}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}.</ref>
 
Quando Drusilla morì, sospese ogni genere di attività e le organizzò dei funerali pubblici, divinizzandola il giorno 23 settembre del [[38]] con un [[senatoconsulto]].<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 11}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}; {{cita|Barrett 2002|pag. 65}}; {{cita|Nony 1988|X, 249}}.</ref> In seguito a questo lutto, il ''princeps'' rimase particolarmente addolorato tanto che le sue condizioni di salute peggiorarono.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 10}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}.</ref> Riguardo invece alle altre due sorelle, non ebbe la stessa complicità che invece tenne con Drusilla.<ref name="A" /> In occasione del processo di [[Marco Emilio Lepido (marito di Drusilla)|Marco Emilio Lepido]], al quale aveva precedentemente promesso la successione,<ref>{{cita|Syme 1989|pag. 136}}.</ref> le condannò per adulterio e le mandò in esilio sulle [[Isole Ponziane]].<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 22}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXIV}}; {{cita|Sampoli 2003|XII, 193}}; {{cita|Syme 1989|pag. 180}}.</ref>
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Sempre nel 38, quando Macrone fu nominato [[Prefetto d'Egitto]],<ref>{{cita|Adams 2007|pag. 155}}; {{cita|Lightman 2007|pag. 113}}.</ref> anche Ennia fu costretta a partire insieme al marito e ai figli. Poco prima di salpare per la nuova destinazione, Caligola, evidentemente addolorato per essersi sentito abbandonato dall'amante,<ref>{{cita|Bunson1995|pag. 196}}.</ref> ordinò a lei, al marito e ai loro figli di suicidarsi.<ref>{{cita|Barrett 1998|pag. 242}}; {{cita|Bunson1995|pag. 196}}.</ref>
 
Nel [[39]], infine, iniziò una relazione con [[Milonia Cesonia]], che divenne sua concubina;<ref name="Dio59.23" /> dopo aver divorziato da Paolina, la sposò poiché era incinta.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 23}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}; {{cita|Syme 1989|pag. 175}}.</ref> Milonia Cesonia non era né giovane né bella, ma Caligola provò per lei una vera passione.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}; {{cita|Montanelli 2011|''Tiberio e Caligola'', 256}}.</ref> Dopo un mese di matrimonio nacque una bambina, alla quale venne dato il nome di [[Giulia Drusilla (figlia di Caligola)|Giulia Drusilla]], in ricordo della sorella scomparsa e divinizzata alla sua morte.<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 28}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', XXV}}.</ref>
 
=== Morte e successione (41) ===
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L'assassinio dell'imperatore fu organizzato principalmente da tre persone, tra cui il tribuno [[Cassio Cherea]], sebbene molti cavalieri, senatori e militari ne fossero a conoscenza,<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 1.10-14}}.</ref> come pure il potente consigliere imperiale [[Callisto (liberto)|Callisto]] e il [[prefetto del pretorio]].<ref name="Dio59.29">{{cita|Cassio Dione|LIX, 29}}.</ref> Cherea, in particolare, aveva ragioni politiche<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 1.6}}.</ref> e motivazioni personali per uccidere il suo ''princeps'': si racconta che spesso Caligola lo sbeffeggiasse a causa dei toni acuti della sua voce, sostenendo che fosse effeminato e chiamandolo "checca" (''gunnis''),<ref>{{cita|Barrett 1993|pag. 245}}.</ref> facendo gesti osceni alle sue spalle o costringendolo a utilizzare per il suo servizio parole d'ordine come "[[Priapo]]", "Amore" o "Venere".<ref>{{cita|Cassio Dione|LIX, 29}}; {{cita|Seneca il giovane, ''De constantia sapientis''|VIII}}; {{cita|Montanelli 2011|''Tiberio e Caligola'', 257}}.</ref> Altri importanti cospiratori furono [[Lucio Annio Viniciano]], che si unì alla congiura per vendicare l'amico Lepido,<ref name="Syme181">{{cita|Syme 1989|pag. 181}}.</ref> e il senatore [[Marco Cluvio Rufo]].<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 1.13}}.</ref>
 
Il 24 gennaio del [[41]], durante l'annuale celebrazione dei [[Ludi|ludi palatini]],<ref group="N">Le tre principali fonti (Giuseppe, Svetonio, Dione) riferiscono concordemente che l'evento ebbe luogo durante i ludi palatini. Dal calendario del quarto secolo di [[Filocalo]] risulta che i ludi palatini avevano inizio il 17 gennaio e duravano 6 giorni, quindi Caligola doveva aver prolungato le festività se questi erano ancora in corso il 24 gennaio, giorno del suo assassinio, come riportato da Svetonio.</ref> un gruppo di [[Guardia pretoriana|pretoriani]], guidati dai due tribuni Cherea e [[Cornelio Sabino]], misero in atto il loro piano per assassinare il ''princeps''.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', LVIII}}; {{cita|Cambiaggio 1969|pag. 280}}; {{cita|Filipponi 2009|pag. 185}}.</ref> L'occasione era favorevole, in quanto i congiurati avrebbero potuto mescolarsi agli spettatori accorsi al teatro mobile tradizionalmente allestito di fronte al palazzo imperiale. Caligola giunse in teatro, si sedette e iniziò ad assistere allo spettacolo. Quando verso l'ora settima, o forse la nona, a seconda delle fonti, egli decise di andarsene e mentre percorreva un [[criptoportico]] che congiungeva il teatro al palazzo, si fermò a conversare con un gruppo di attori asiatici che avrebbero dovuto esibirsi a breve.<ref>{{cita|Barrett 1993|pag. 250}}.</ref> Fu a questo punto che il principe incontrò infine la sorte temuta. Al primo tumulto, accorsero in suo aiuto i portatori della lettiga, armati di bastoni, poi i germani della sua guardia che uccisero alcuni dei suoi assassini e anche qualche senatore estraneo al delitto. Durante lo scontro Caligola fu pugnalato a morte.<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 1.15}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', LVIII}}.</ref> Qualche ora dopo persero la vita anche sua moglie [[Milonia Cesonia]], pugnalata da un centurione appositamente inviato da Cherea, e la figlia piccola, [[Giulia Drusilla (figlia di Caligola)|Giulia Drusilla]], che fu scaraventata contro un muro.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', LIX}}; {{cita|Montanelli 2011|''Tiberio e Caligola'', 257}}.</ref> Secondo Svetonio il principe fu colpito da oltre trenta pugnalate. Il suo cadavere fu portato negli ''[[Horti Lamiani]]'', semi-bruciato e frettolosamente ricoperto di terra; quando le sorelle tornarono dall'esilio, disseppellirono il corpo del fratello e posero le sue ceneri nel [[Mausoleo di Augusto]].<ref name="SvCa59">{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', LIX}}.</ref>
 
Al momento della diffusione della notizia che Caligola era morto nessuno osò festeggiare, poiché i più credevano che l'imperatore avesse messo in giro la voce per capire di chi potesse fidarsi.<ref>{{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', LX}}; {{cita|Montanelli 2011|''Tiberio e Caligola'', 257}}.</ref> Quando questa comunicazione fu però confermata, non avendo i congiurati nominato alcun altro imperatore, il Senato si riunì e dichiarò di voler ripristinare la [[Repubblica romana|Repubblica]], cancellando di fatto il governo dei precedenti ''principes'' a partire da Augusto.<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 2}}; {{cita|Svetonio|''Gaio Cesare'', LX}}; {{cita|Pani 1992|pag. 12}}; {{cita|Syme 1989|pag. 278}}.</ref> Cherea provò a convincere l'esercito ad appoggiare i padri coscritti, ma senza successo.<ref>{{cita|Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche|XIX, 4.4}}.</ref> Alla fine i senatori si resero conto di dover nominare un nuovo successore, che [[Lucio Annio Viniciano]], importante senatore e cospiratore, indicò in [[Marco Vinicio (console 30)|Marco Vinicio]], suo parente e marito di [[Giulia Livilla (figlia di Germanico)|Giulia Livilla]].<ref name="Syme181" />
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{{Ascendenza
| 1 = Imperatore Caligola
| 2 = [[Console (storia romana)|Console]] [[Germanico Giulio Cesare]]
| 4 = [[Console (storia romana)|Console]] [[Druso maggiore]]
| 8 = [[Pretore (storia romana)|Pretore]] [[Tiberio Claudio Nerone (pretore 42 a.C.)|Tiberio Claudio Nerone]]
|16 = Druso Claudio Nerone
|17 = Claudia
| 9 = [[Livia Drusilla]]
|18 = [[Pretore (storia romana)|Pretore]] [[Marco Livio Druso Claudiano]]
|19 = [[Alfidia]]
| 5 = [[Antonia minore]]
|10 = [[Console (storia romana)|Console]] [[Marco Antonio]]
|20 = [[Pretore (storia romana)|Pretore]] [[Marco Antonio Cretico]]
|21 = [[Giulia (madre di Marco Antonio)|Giulia Antonia]]
|11 = [[Ottavia minore]]
|22 = [[Pretore (storia romana)|Pretore]] [[Gaio Ottavio]]
|23 = [[Azia maggiore]]
| 3 = [[Agrippina maggiore]]
| 6 = [[Console (storia romana)|Console]] [[Marco Vipsanio Agrippa]]
|12 = Lucio Vipsanio Agrippa
| 7 = [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia maggiore]]
|14 = [[ImperatoreOttaviano romano|Imperatore]] [[Augusto]]
|28 = [[Pretore (storia romana)|Pretore]] [[Gaio Ottavio]]
|29 = [[Azia maggiore]]
|15 = [[Scribonia]]
|30 = [[Pretore (storia romana)|Pretore]] [[Lucio Scribonio Libone (pretore 80 a.C.)|Lucio Scribonio Libone]]
|31 = Sentia
}}
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[[Categoria:Imperatori romani]]
[[Categoria:Morti a Roma]]
[[Categoria:Dinastia giulio-claudia|Giulio Cesare Augusto Germanico, Gaio]]
[[Categoria:Iulii|Cesare Augusto Germanico, Gaio]]