Bernie Ecclestone: differenze tra le versioni

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|Sesso = M
|LuogoNascita = St Peter South Elmham
|LuogoNascitaLink = Bungay (Suffolk)
|GiornoMeseNascita = 28 ottobre
|AnnoNascita = 1930
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = imprenditore
|Attività2 = ex pilota automobilistico
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = , che ha contribuito a trasformare la [[Formula 1]] in un'entità commerciale altamente redditizia.<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/12/Bernie_pilota_del_business_verso_ce_0_070312020.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105052133/http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/12/Bernie_pilota_del_business_verso_ce_0_070312020.shtml|titolo=Bernie, il pilota del business verso la Nba della Formula 1|editore=[[Corriere della Sera]]|data=12 marzo 2007|urlmorto=sì|dataarchivio=5 novembre 2012}}</ref>. Per quasi 40 anni ha controllato la struttura di tale campionato automobilistico attraverso una serie di società, tra le quali la più importante è la [[Formula One Management]] ([[Formula One Management|FOM]]), di cui è stato direttore esecutivo fino al 2014<ref name= Dimissioni >{{cita web | url = http://www.motorsportblog.it/post/51549/f1-bernie-ecclestone-processo-corruzione-dimissioni | titolo = Bernie Ecclestone a processo, si è dimesso dai vertici della Formula 1 |accesso=27 gennaio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140213004412/http://www.motorsportblog.it/post/51549/f1-01bernie-2014ecclestone-processo-corruzione-dimissioni | urlmorto = sì }}</ref>
|Immagine = Bernie Ecclestone 2012 Bahrain (cropped).jpg
|Didascalia = Bernie Ecclestone nel [[2012]]
}}
 
Dopo che nel 2016 la compagnia statunitense ''[[Liberty Media]]'' ha acquistato, per 8 miliardi di [[Dollaro statunitense|dollari]], i diritti sul campionato dalla CVC, e con la ratifica del 24 gennaio [[2017]] Ecclestone ha abbandonato definitivamente il controllo della F1 in favore del manager statunitense [[Chase Carey]].<ref name=":0" />
 
== Biografia ==
Nato in un piccolo paese vicino a [[Bungay (Suffolk)|Bungay]], nel [[Suffolk]], figlio di un capitano di motopescherecci, Sidney Ecclestone (1903-1990) e di sua moglie Bertha (1905-1995), Bernie Ecclestone trascorre la sua infanzia a [[Wangford]], vicino a [[Southwold]]. La sua famiglia poi si trasferisce a [[Bexleyheath]], una cittadina a sud-est di [[Londra]] e, quando all'età di 16 anni abbandona gli studi, ottiene un lavoro alla locale officina del gas<ref>{{Cita web |url= http://www.f1web.it/?p=6993|titolo= Il compleanno del Supremo: Bernie Ecclestone compie 80 anni|accesso=4 gennaio 2012|data=28 ottobre 2010|editore = F1WEB.it}}</ref> come assistente al laboratorio chimico, dove il padre ha un amico che ne è il dirigente.
 
Ma la vera passione di Ecclestone sono i motori, passione che si sviluppa presto in due direzioni complementari: da un lato vedendolo cercare di costruirsi una carriera come pilota di [[motociclismo]] nell'immediato dopoguerra, dall'altro vedendolo vendere e comprare ricambi per moto, come modo per potersi finanziare le gare. È proprio questa sua seconda attività ad avere maggior successo, portandolo a creare con un socio la ''Compton & Ecclestone'', che negli anni farà diventare una delle più grandi concessionarie inglesi. Nel [[1949]] prova anche a gareggiare con le quattro ruote in [[Formula 3]], ma dopo un serio incidente al [[circuito di Brands Hatch]] che lo vede protagonista, decide di ritirarsi e di dedicarsi unicamente agli affari.<ref>{{cita web|url=http://www.managementtoday.co.uk/news/842433/Bernie-Ecclestone-ringmaster-Formula-One/|titolo=Bernie Ecclestone: The ringmaster of Formula One|accesso=4 luglio 2014|data=1º settembre 2008|lingua=en}}</ref>
 
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1957|1957]] Ecclestone decide di tornare nel mondo dell'automobilismo sia quale [[manager]] del pilota [[Stuart Lewis-Evans]], quindi come acquirente della scuderia [[Connaught (automobilismo)|Connaught]], per la quale fa correre, oltre ad altri piloti, lo stesso Lewis-Evans e da ultimo tentando addirittura di qualificarsi lui stesso come concorrente al [[Gran Premio di Monaco]] del [[Campionato mondiale di Formula 1 1958|1958]]. Alla fine di quell'anno però, Lewis-Evans rimane vittima di un gravissimo incidente, durante il [[Gran Premio del Marocco]] al [[volante]] di una [[Vanwall]], che lo porta successivamente alla morte. A causa di ciò Ecclestone decide di abbandonare ogni ulteriore attività nelle competizioni automobilistiche.
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Il suo rientro nelle gare motoristiche risale alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]], come manager di [[Jochen Rindt]]; anche la carriera di questo pilota, però, si conclude tragicamente a [[Autodromo Nazionale Monza|Monza]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1970|1970]] mentre si sta apprestando a vincere il suo primo campionato mondiale, titolo che gli viene poi assegnato postumo; e ancora una volta, come conseguenza, si assiste al ritiro di Ecclestone dalle sue attività nelle corse. È in quest'ultimo caso, però, un ritiro più breve, il [[Campionato mondiale di Formula 1 1972|1972]] lo vede tornare dopo aver rilevato il ''team'' [[Brabham Racing Organisation|Brabham]] da [[Ron Tauranac]].
 
=== FOCA ===
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1974|1974]] Ecclestone è tra i fondatori della [[Formula One Constructors Association]] (FOCA), un'associazione dei ''manager'' delle principali scuderie inglesi, insieme a [[Colin Chapman]], [[Teddy Mayer]], [[Max Mosley]], [[Ken Tyrrell]] e [[Frank Williams]]. La FOCA si caratterizza immediatamente come un ''contropotere'' che intende opporsi a quello ufficiale della [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], l'ente organizzatore del Campionato Mondiale: nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1975|1975]] la battaglia tra i due contendenti riguarda principalmente il sistema delle ammissioni e dei premi, mentre, a partire dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1976|1976]], si estende al cruciale controllo dei diritti televisivi.
 
La cosiddetta "guerra" tra costruttori e Federazione si inasprisce quando Ecclestone diviene direttore esecutivo della FOCA nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|1978]], con la personalizzazione dello scontro con il presidente della FISA (branca sportiva della FIA) [[Jean-Marie Balestre]]. La contesa continua fino al marzo [[Campionato mondiale di Formula 1 1981|1981]] quando viene firmato il primo [[Patto della Concordia]] che dà alla FOCA il diritto di disporre dei diritti televisivi.
 
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1987|1987]], quando la validità di tale Patto giunge al termine (anche se altri patti analoghi seguiranno), Ecclestone viene nominato vicepresidente della FIA con delega agli affari promozionali. Questo segna di fatto la fine della FOCA come entità autonoma e l'ingresso di Ecclestone nell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[establishment]]'' federale, con un potere enormemente accresciuto.
 
Nel frattempo [[Nelson Piquet]] ha vinto due Campionati mondiali piloti correndo per la Brabham, nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1981|1981]] e nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1983|1983]], disponendo durante quest'ultimo dei motori [[turbocompressore|turbo]] [[BMW]]. A causa però del ridursi del tempo che può dedicarvi e dello scemare del suo interesse alla gestione di una squadra, alla fine del 1987, Ecclestone vende la propria scuderia, prima all'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] e poi allo svizzero [[Joachim Luhti]], passaggi di proprietà che portano alla scomparsa dello storico marchio.
 
=== Controllo sulla Formula 1 ===
[[File:Russian GP2016 03.jpg|sinistra|miniatura|Ecclestone e [[Vladimir Putin]] al [[Gran Premio di Russia 2016|Gran Premio della Russia 2016]].]]
[[File:Michael Schumacher Bernie Ecclestone September 1991.jpg|thumb|Bernie Ecclestone nel 1991 con [[Michael Schumacher]]]]
[[File:Bernie Charles statue.jpg|miniatura|Statua in bronzo di Ecclestone all'[[Hungaroring]].]]
Per gestire i diritti televisivi e gli altri aspetti commerciali Ecclestone crea la ''Formula One Promotions and Administration'' (FOPA), che successivamente si trasforma in [[Formula One Management]]. FOPA prima e FOM poi cominciano a gestire non solo i diritti televisivi ma anche i premi gara, i contratti con gli organizzatori delle gare e le sponsorizzazioni, trasformandosi nel vero centro di potere della Formula 1. Nel fare questo Ecclestone trasforma uno sport ancora in parte amatoriale, in uno degli sport più impeccabilmente e professionalmente organizzatoorganizzati, in particolare quando nella serie cominciano a partecipare, come concorrenti o fornitori, i più grandi gruppi automobilistici del mondo. Durante questo periodo Ecclestone diviene anche uno degli uomini più ricchi al mondo.
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1995|1995]] la FIA concede i diritti commerciali a ''Formula One Management'' per un periodo di quindici anni, a fronte di un pagamento annuale, e, a maggior conferma di tale scelta, il 28 giugno del [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]] sempre la stessa FOM, dietro anticipo di una cospicua somma, {{Senza fonte|si vede assegnare dalla FIA i diritti sulla Formula 1 fino al l'anno 2110, ovvero per più di un secolo}}. Come parte di questi accordi i maggiori ''team'' avrebbero dovuto ricevere una partecipazione azionaria nel gruppo, ma questo non è mai avvenuto, così come non si è mai materializzata la quotazione in [[Borsa valori|Borsa]] auspicata.
 
Al momento attuale gli aspetti commerciali della Formula 1 sono controllati dalla società ''SLEC Holdings'' basata a [[Baliato di Jersey|Jersey]], che ''a cascata'' controlla le altre società fino a ''Formula One Management'', la società operativa. Di SLEC ([[acronimo]] di [[Slavica Ecclestone]], moglie di Bernie) la famiglia Ecclestone possiede il 25% attraverso la società ''Bambino Holdings'', mentre il 75% delle quote è nelle mani di tre banche ([[Bayerische Landesbank]], [[Lehman Brothers]] e [[J.P. Morgan Chase]], unite nella società ''Speed Investments'') che sono state ottenute nel [[2002]] dopo il fallimento del gruppo multimediale di [[Leo Kirch]], che aveva investito anche nella Formula 1. Ciò nonostante, grazie a una rete di patti tra soci, al sistema delle [[Scatole cinesi (finanza)|scatole cinesi]] e a contestate nomine di consiglieri d'amministrazione, Ecclestone ha praticamente il pieno controllo del gruppo di società.
 
Contro questa situazione, che impedirebbe alle banche di capitalizzare adeguatamente l'investimento da cui desiderano uscire, sono in corso battaglie giudiziarie che hanno avuto il primo verdetto il 6 dicembre [[2004]] quando una corte inglese ha sentenziato in favore delle banche aprendo la strada a una possibile estromissione di Ecclestone dal controllo della Formula 1. Le banche hanno infatti annunciato che in futuro continueranno la via giudiziaria, nel 2014 Bernie si dimette dalla FOM e il processo si è tenuto a fine aprile del 2014.<ref name= Dimissioni />.
 
Il 24 gennaio [[2017]] Ecclestone abbandona definitivamente il controllo della F1 in favore del manager statunitense [[Chase Carey]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://news.sky.com/story/bernie-ecclestone-not-deposed-f1-replacement-chase-carey-says-10741358|titolo=Bernie Ecclestone not 'deposed', F1 replacement Chase Carey says|sito=Sky News|lingua=en|accesso=12 marzo 2019}}</ref>
 
== DettagliVita personaliprivata ==
Ecclestone possiede una notevole fortuna personale, valutata in più di due miliardi di [[sterlina inglese|sterline]] dal giornale inglese ''Sunday Times'', che ne fa uno degli uomini più ricchi del [[Regno Unito]] e, per questo, sempre presente in varie "classifiche" a tale riguardo. Nel corso del [[1997]] si è trovato al centro di uno scandalo riguardante un suo contributo per un milione di sterline al [[Partito Laburista (Regno Unito)|Partito Laburista]], subito prima delle elezioni che avrebbero portato al potere [[Tony Blair]]. Quando il governo Blair legiferò per cambiare alcune leggi atte ad irrigidire le sponsorizzazioni da parte delle multinazionali del tabacco, risparmiando la Formula 1, il caso esplose e rimase acceso fino a quando il partito non decise di restituire tale donazione.<ref>{{Cita web |url= http://www.f1web.it/?p=12548|titolo= Ecclestone dovunque, pure in politica: la spinta a Mosley e il contributo a Blair|accesso=9 giugno 2012|data=6 giugno 2010|editore = F1WEB.it}}</ref>.
 
Nel settembre del [[2007]], è diventato, insieme a [[Flavio Briatore]], l'azionista di maggioranza del [[Queens Park Rangers Football Club|Queens Park Rangers]]. Club che, all'acquisto, militava nella [[Football League One|League One]] e di cui i due manager si sono accollati 15 milioni di euro di debiti. La gestione Briatore-Ecclestone è stata successivamente raccontata dalla BBC in un film-documentario nel 2012.<ref>{{Cita web |url=http://www.f1web.it/?p=12175|titolo=Briatore, il piano quadriennale dei Queens Park Rangers: adesso è un film|editore=F1WEB.it|accesso=12 maggio 2012}}</ref>.
 
Ecclestone si è sposato la prima volta nel [[1952]] con Ivy Bamford, condalla cuiquale in seguito ha divorziato. Da questo matrimonio, è nata la figlia Deborah, che successivamente ha avuto un figlio rendendolo nonno. Il nipote a sua volta ha avuto un figlio, pertanto Ecclestone è anche bisnonno.
Bernie Ecclestone si è risposato nel [[1984]] con la modella [[Slavica Ecclestone|Slavica Radić]], da cui ha divorziato nel marzo del [[2009]]:<ref>{{Cita web |url=http://www.f1web.it/?p=601|titolo=Ecclestone, divorzio dopo 23 anni. Il giudice: “Comportamenti irragionevoli”|editore=F1WEB.it|accesso=12 maggio 2012}}</ref> dalla loro relazione sono nate due figlie, [[Tamara Ecclestone|Tamara]] nel [[1984]] e [[Petra Ecclestone|Petra]] nel [[1988]]. Molte delle partecipazioni azionarie di Ecclestone sono in effetti possedute dalla famiglia, alla quale rimandano anche i nomi di alcune società ''SLEC Holdings'' ('''SL'''avica '''EC'''clestone) e ''PETARA'' ('''PET'''ra e Tam'''ARA''', i nomi delle figlie). Ottantunenne, Ecclestone decide di sposarsi per la terza volta con la trentacinquenne [[modello (professione)|modella]] [[Brasile|brasiliana]] [[Fabiana Flosi]], conosciuta durante il [[Gran Premio del Brasile]] nel [[2009]], dopo il precedente [[divorzio]], e di 46 anni più giovane del patron della [[Formula 1]]: la cerimonia, svoltasi in maniera sontuosa il 26 agosto [[2012]], si è tenuta lontano dai riflettori, in gran segreto e in forma privata a [[Gstaad]] in [[Svizzera]]. Il [[matrimonio]], inoltre, ha fruttato la consegna da parte del [[magnate]] alla [[sposa|neosposa]] del dono di un anello del valore di oltre 100.000 [[sterline]]<ref>{{Cita news|url=http://sport.virgilio.it/indiscreto/f1-ecclestone-terzo-matrimonio.html|titolo=Terze nozze per Bernie Ecclestone: il patron della F1 ha sposato Fabiana|editore=[[Virgilio (portale)|Virgilio]]|data=27 agosto 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120828232934/http://sport.virgilio.it/indiscreto/f1-ecclestone-terzo-matrimonio.html|dataarchivio=28 agosto 2012}}</ref><ref>[{{cita web|url=http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=85285&titolo=Ecclestone%20dice%20ancora%20'si |titolo=''Ecclestone dice per la terza volta sì: la prescelta è Fabiana''] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20121027095633/http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=85285&titolo=Ecclestone%20dice%20ancora%20'si |data=27 ottobre 2012 }} La Voce d'Italia.it</ref>.
 
Nel [[2008]], a seguito dello scandalo nella Formula 1 dei filmini[[film porno|video porno]] di [[Max Mosley]], il quale si faceva frustare a sangue da prostitute travestite da [[SS]] naziste e da deportate, documentate in mondo visionemondovisione, Ecclestone dichiarò: "''Se qualcuno mi avesse raccontato tutto senza prove avrei trovato difficile crederci. Ammesso che sia tutto vero, ciò che accade nella sfera privata riguarda solo le persone. Non penso che questo influisca sullo sport. Conoscendo Max, questo potrebbe essere uno scherzo"''<ref>{{Cita web|url=http://www.motorsportblog.it/post/4258/ecclestone-incredulo-per-la-serata-luci-rosse-di-mosley|titolo=dichiarazione di EcclestonEcclestone sulle orgieorge naziste|autore=|editore=|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160415213313/http://www.motorsportblog.it/post/4258/ecclestone-incredulo-per-la-serata-luci-rosse-di-mosley|urlmorto=sì}}</ref>''.'' Ecclestone dichiarò l'anno dopo che [[Adolf Hitler]] "''poteva comandare molta gente e sapeva far funzionare le cose"''<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/sport/formula_1/article6633340.ece|titolo=Hitler? He got things done, says Formula One chief Bernie Ecclestone|editore=[[The Times]]|data=4 luglio 2009}}</ref>. Ecclestone sostiene che la [[democrazia]] non ha fatto granché bene per molti paesi, [[Inghilterra]] compresa, e afferma di preferire i [[totalitarismo|regimi totalitari]] a quelli democratici, criticando la ''debolezza'' dei rappresentanti politici di questi ultimi che devono sempre preoccuparsi di rendere conto ai loro elettori per ciò che decidono e fanno (in tal proposito pensa invece che il suo amico [[Max Mosley|Mosley]] sarebbe un ottimo primo ministro).
 
Sempre nel senso della sua preferenza per i regimi degli ''uomini forti'' muove anche critiche al [[führer]] tedesco, proprio perché alla fine ''si è perso'' e non è stato in grado di essere un ''buon dittatore''. Al contrario afferma che è stata una terribile idea quella di liberarsi di [[Saddam Hussein]], come pure del regime dei [[Talebani]], perché costoro erano gli unici che potevano controllare i loro popoli. Qualche giorno più tardi arrivano, scritte di suo pugno, sul medesimo giornale, le sue pubbliche scuse in cui afferma di essere stato un idiota.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/comment/columnists/guest_contributors/article6652501.ece|titolo=I was a fool to talk about admiring Hitler|editore=[[The Times]]|data=7 luglio 2009}}</ref>. Nell'articolo, Ecclestone conferma che tutto ciò che era stato riportato, è stato ''effettivamente detto'' ma ''non era ciò che intendeva veramente dire''. Sostiene che quelle frasi decontestualizzate hanno inevitabilmente travisato le sue idee e quindi ''non è stato saggio'' esporre il suo pensiero in modo così maldestro.
 
Nel giugno 2022 Ecclestone, commentando l'[[invasione russa dell'Ucraina|aggressione russa ai danni dell'Ucraina]], in una intervista a [[Good Morning Britain (programma televisivo 2014)|Good Morning Britain]] ha difeso [[Vladimir Putin]], definendolo «una persona di prima classe» e arrivando a dirsi pronto a «prendere un proiettile» per lui, laddove mai fosse necessario. Nello stesso tempo ironizza sul presidente ucraino, [[Volodymyr Zelens'kyj]], riferendosi a lui come a «quell'ex comico», accusandolo di non aver cercato per tempo un accordo che avrebbe potuto a suo dire evitare la guerra.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=MCO Order of Saint-Charles - Commander BAR.pngsvg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine di San Carlo (Monaco)
|collegamento_onorificenza=Ordine di San Carlo
|motivazione=
|luogo=27 maggio [[2006]]<ref>{{cita web|url=http://www.legimonaco.mc/Dataweb/jourmon.nsf/100ab120e52ceb84c12568ce002f2909/df581da93522041bc1257181002ad431!OpenDocument|titolo=Bollettino Ufficiale del Principato|accesso=7 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200215091158/https://www.legimonaco.mc/Dataweb/jourmon.nsf/100ab120e52ceb84c12568ce002f2909/df581da93522041bc1257181002ad431!OpenDocument|urlmorto=sì}}</ref>
}}
 
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[{{cita testo|url=http://www.grandprix.com/gpe/cref-eccber.html |titolo=Profilo GrandPrix.com]}} (in inglese, aggiornato nel 2000)
*[{{cita testo|url=http://sport.guardian.co.uk/formulaone/story/0,10069,1367684,00.html |titolo=Ecclestone loses F1 court battle]}} (''The Guardian'')
 
{{scuderia Brabham}}
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{{Portale|biografie|Formula 1}}
 
[[Categoria:PersonePiloti delladi Formula 1 britannici]]