Sachalin: differenze tra le versioni

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{{Isola
|Nome = Isola Sachalin
|Nome_originale = {{ru}} Сахалин
 
|Soprannome = {{ja}} 樺太島 (Karafuto) <br />{{zh}} 庫頁島/库页岛 (Kùyè Dǎo)
|Immagine = View of Sakhalin Island by vatslav.jpg
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|Longitudine_d = <!-- Geografia fisica -->
|Arcipelago =
|Superficie_km2 = 72.493{{formatnum:72493}}
|Superficie =
|Numero_isole =
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|Coste =
|Coste_km =
|Altitudine = {{formatnum:1609}}
|Classificazione = <!--Geografia politica -->
|Stato_definizione = Stato
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|Porti_principali =
|Aeroporti_principali = <!-- Demografia -->
|Abitanti = 489.638{{formatnum:489638}}
|Anno_censimento = 2019
|Densità = 6,75
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'''Sachalin''' ({{russo|Сахалин|sdp=X}}) è un'[[isola]] della [[Russia]] nell'[[Oceano Pacifico]] settentrionale, amministrativamente appartenente al [[circondario federale dell'Estremo Oriente]].
 
Insieme con le [[isole Curili]] forma l'[[oblast' di Sachalin]], la cui capitale è [[Južno-Sachalinsk]]. L'isola ha una lunghezza da nord a sud di 948 chilometri, con una larghezza media di ottanta, per una superficie di {{m|76400|ul=kmq}}, cifra che la rende la [[Isole per superficie|23ª isola più estesa del mondo]], oltre che la più estesa della [[Russia]]<ref>{{cita web|url=https://edition.cnn.com/travel/gallery/sakhalin-russia-photos/index.html?gallery=0|sito=[[CNN]]|titolo=A photo tour of Sakhalin, Russia's largest island|accesso=8 aprile 2021}}</ref> e del Pacifico nord-occidentale.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=5DZmAAAAMAAJ&dq=sakhalin+largest+island+russia&focus=searchwithinvolume&q=Sakhalin+is+the+largest+island+in+the+North+Pacific|p=3|lingua=en|titolo=Titolo Prehistoric Pottery-making of the Russian Far East|autore=I.S. Zhushchikhovskai︠a︡|editore=Archaeopress|anno=2005|isbn=978-18-41-71870-5}}</ref>
 
== Origini del nome ==
Il nome dell'isola deriva da un'interpretazione errata dell'espressione [[lingua mancese|manciù]] ''sahaliyan ula angga hada'' (cioè "picco alla foce del fiume [[Amur]]").<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=C88AEAAAQBAJ&pg=PA11&dq=sahaliyan+ula+angga+hada+amur&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiF1uqO4u7vAhVFzqQKHZoHBzMQ6AEwAXoECAUQAw#v=onepage&q=sahaliyan%20ula%20angga%20hada%20amur&f=false|p=11|lingua=malese|titolo=Peradaban Rusia|autore=Eva Kristiana|editore=Arlplin|anno=2020|isbn=978-62-32-63244-8}}</ref> In lingua manciù ''sahaliyan'' significa "nero", in riferimento al fiume Amur (''sahaliyan ula'').<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=6VdiDwAAQBAJ&pg=PA222&dq=sahaliyan+ula&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj2j8Hn4u7vAhVG-qQKHYkrDs0Q6AEwCXoECAEQAw#v=onepage&q&f=false|p=222|lingua=en|titolo=Mapping Asia: Cartographic Encounters Between East and West|autore=Martijn Storms|autore2=Mario Cams|autore3=Imre Josef Demhardt|autore4=Ferjan Ormeling|editore=Springer|anno=2018|isbn=978-33-19-90406-1}}</ref> Secondo [[Anton Čechov]], in una carta geografica disegnata nel 1710 su ordine dell'imperatore giapponese, lungo la costa occidentale dell'isola si leggerebbe l'indicazione in lingua mongola ''"Saghalien-angahata"'' ("rupi del fiume nero"), che si riferiva soltanto ada una particolare scogliera:<ref name="bru">{{cita web|url=https://m.ilgiornale.it/news/spettacoli/dottor-cechov-scoperta-pi-infernale-lager-zarista-1409454.html|titolo=Il dottor Cechov alla scoperta del più infernale lager zarista|autore=Davide Brullo|data=15 giugno 2017|sito=[[il Giornale]]|accesso=8 aprile 2021}}</ref> l'errore consisté nel fatto che si intese questo nome come il nome dell'intera isola.<ref name="bru"/>
 
Il nome in [[lingua ainu]] dell'isola è ''Karafuto'' (樺太) o ''Krafuto,'' che significa "isola manciù";<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=YiRpAAAAMAAJ&q=The+Japanese+name+for+Sakhalin+was+Karafuto+meaning+%22+Chinese+Island&dq=The+Japanese+name+for+Sakhalin+was+Karafuto+meaning+%22+Chinese+Island&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjvxuDg5O7vAhXQt6QKHdEpDz4Q6AEwAHoECAQQAw|p=79|lingua=en|titolo=Russian Expansion on the Amur, 1848-1860: The Push to the Pacific|autore=John L. Evans|editore=Edwin Mellen Press|anno=1999|isbn=978-07-73-48279-1}}</ref> venne ripristinato al tempo del dominio dell'[[Impero giapponese]] sulla parte meridionale di Sachalin tra il [[1905]] e il [[1945]].
 
== Geografia ==
{{dx|[[File:Cape Tihii. Sakhalin coast of Sea of Okhotsk.JPG|thumb|left|Il capo Tichij, sulla costa del [[mare di Ochotsk]].]]}}
L'isola di Sachalin si trova a breve distanza dalla massa [[continente|continentale]] [[asia]]tica, dalla quale è separata dal [[Liman dell'Amur]] e dallo [[Strettostretto dei Tartari]] che, nella sua parte settentrionale, si restringe fino a circa 7 chilometri.

A sud lo [[stretto di La Pérouse]] la separa dall'isola giapponese [[Hokkaidō]]. Il punto più settentrionale dell'isola è [[capo Elizaveta]] sulla penisola di Schmidt, e [[capo Crillon]] è il punto più meridionale. [[Capo Terpenija]], all'estremità della penisola omonima, è il punto più a est, mentre [[capo Aniva]] si trova all'estremità della [[penisola Tonino-Anivskij]] nella parte sud-orientale. Le maggiori insenature sono il [[golfo Terpenija]] a sud-est e il [[golfo di Aniva]] a sud.<ref name="fon">{{cita web|url=https://www.fondvostok.ru/en/about/geography/sakhalinskaya-oblast/|accesso=8 aprile 2021|titolo=Sakhalin region|lingua=en}}</ref><ref name="eb">{{cita web|url=https://www.britannica.com/place/Sakhalin-Island|accesso=8 aprile 2021|lingua=en|titolo=Sakhalin Island|sito=[[EncyclopediaEnciclopedia Britannica]]}}</ref><ref name="seb25">{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=NeBoDwAAQBAJ&pg=PA25&dq=sakhalin+geography&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjG_ZOWlO_vAhVI3KQKHSEBD_8Q6AEwBnoECAQQAw#v=onepage&q&f=false|p=25|titolo=The Geography of Russia|autore=Emily Sebastian|editore=The Rosen Publishing Group, Inc|anno=2018|isbn=978-15-38-30180-7}}</ref>
 
=== Territorio ===
Il territorio dell'isola è prevalentemente [[montagna|montuoso]], con l'eccezione della zona settentrionale dove si apre il bassopiano settentrionale, unica zona pianeggiante di una certa estensione. La parte centrale e meridionale sono prevalentemente occupate da catene montuose allungate in senso N-S, le maggiori delle quali sono la Catena Occidentale, la Catena Orientale e i Monti del Susunaj.<ref name="fon"/><ref name="eb"/><ref name="seb25"/>
 
Nella Catena Orientale si trova il [[monte Lopatin]] (1&nbsp;609&nbsp;m 1609), massima elevazione dell'isola. A causa della vicinanza degli [[spartiacque]] alla costa, non ci sono fiumi importanti sull'isola; i più lunghi sono il [[Poronaj]] e il [[Tym']].<ref name="eb"/>
 
A causa della vicinanza degli [[spartiacque]] alla costa, non ci sono fiumi importanti sull'isola; i più lunghi sono il [[Poronaj]] e il [[Tym']].<ref name="eb"/>
 
==== Isole adiacenti ====
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* '''[[Moneron]]''' (Монерон), isola nello stretto dei Tartari, 43&nbsp;km al largo della costa sud-ovest.<ref name="new387">{{cita libro|p=387|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=Sx7bAAAAMAAJ&q=tyuleny+moneron+sakhalin&dq=tyuleny+moneron+sakhalin&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwis2PzZlu_vAhVOsaQKHbxbCDUQ6AEwAHoECAMQAw|titolo=The Russian Far East: A Reference Guide for Conservation and Development|autore=Josh Newell|edizione=2|editore=Daniel & Daniel, Pub, Incorporated|anno=2004|isbn=978-18-80-28476-6}}</ref>
* '''[[Scoglio Opasnosti]]''' (Камень Опасности, ''Kamen' Opasnosti''), 14&nbsp;km a sud-est di [[capo Crillon]].
*'''[[Tri Brata (Sachalin)|Tri Brata]]''' (Три Брата), gruppo di 3tre faraglioni nello stretto dei Tartari, a capo Žonkier, vicino ad [[Aleksandrovsk-Sachalinskij]].
 
=== Clima ===
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L'isola di Sachalin vede [[temperatura|temperature]] piuttosto basse in rapporto alla [[latitudine]] (''anomalia termica'' negativa), analogamente a tutto il resto della facciata [[Oceano Pacifico|pacifica]] settentrionale asiatica.<ref name="wea">{{cita web|lingua=en|accesso=8 aprile 2021|url=https://gosakhalin.ru/en/info/climate_/|titolo=Weather on Sakhalin and the Kuril islands: what to prepare for}}</ref> Questa rigidità [[clima]]tica è data dalla concomitante presenza di [[corrente marina|correnti marine]] fredde in discesa dalle acque subartiche (che fanno sì che le coste orientali siano più fredde di quelle occidentali) e dallo sviluppo, nella stagione invernale, del robustissimo [[anticiclone]] termico [[anticiclone russo-siberiano|russo-siberiano]], che induce un flusso prevalente di correnti [[atmosfera|atmosferiche]] nordoccidentali che veicolano le masse di aria gelida della Siberia orientale.<ref name="wea"/><ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=RyIPAAAAYAAJ&pg=PA648&dq=climate+sakhalin+siberia&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj9-p7il-_vAhWpwAIHHYM2DYoQ6AEwAXoECAMQAw#v=onepage&q&f=false|lingua=en|p=648|titolo=Through Siberia|volume=1|autore=Henry Lansdell|edizione=3|editore=Houghton, Mifflin and Company|anno=1882}}</ref>
 
Come risultato, si hanno [[inverno|inverni]] molto rigidi, con medie termiche variabili, nel mese di [[gennaio]] (generalmente il più freddo) fra i −18 &nbsp;[[Grado Celsius|°C]] e i −25&nbsp;°C nel nord e fra i −6&nbsp;°C e i −12&nbsp;°C nel sud; le temperature salgono molto lentamente, a causa della marittimità dell'ambiente, tanto che la [[primavera]] è molto tardiva e il mese più caldo dell'anno è generalmente [[agosto]], quando le temperature medie si attestano fra gli 11&nbsp;°C e i 16&nbsp;°C al nord e fra i 16&nbsp;°C e i 20&nbsp;°C al sud. Le precipitazioni atmosferiche, al contrario di quanto avviene nelle zone più continentali, non mancano, e diventano localmente abbondanti; le precipitazioni cadono sotto forma [[neve|nevosa]] per parecchi mesi all'anno e si possono osservare grandi accumuli.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://it.climate-data.org/asia/russia/sakhalin-oblast-902/|accesso=8 aprile 2021|titolo=Clima nell'Oblast' di Sakhalin}}</ref>
 
=== Flora e fauna ===
{{vedi anche|Ecosistemi della Russia}}
Tutta l'isola è ricoperta da fitte [[Foresta|foreste]], per lo più di [[Pinophyta|conifere]]. L'abete rosso di Yezo (''[[Picea jezoensis]]''), l'abete di Sachalin (''[[Abies sachalinensis]]'')<ref>{{IUCN|summ=42298|autore=Zhang, Katsuki, T. & Rushforth, K. 2013}}</ref> e il larice della Dauria (''[[Larix gmelinii]]'') sono le essenze principali; nelle zone più elevate si trovano il pino mugo siberiano (''[[Pinus pumila]]'') e il bambù delle Curili (''[[Sasa kurilensis]]''). Alle conifere si mescolano [[Betula|betulle]], sia siberiane (''[[Betula platyphylla]]'') chesia di Erman (''[[Betula ermanii|B. ermanii]]''), [[Populus|pioppi]], [[Ulmus|olmi]], padi (''[[Prunus padus]]''), tassi del Giappone (''[[Taxus cuspidata]]'') e diversi [[Salix|salici]], mentre più a sud fanno la loro comparsa l'[[Acer (botanica)|acero]], il [[Sorbus aucuparia|sorbo selvatico]] e la [[Quercus|quercia]], come anche il ''Panax ricinifolium'' giapponese, il sughero dell'Amur (''[[Phellodendron amurense]]''), la fusaggine (''[[Euonymus|Euonymus macropterus]]'') e la vite (''[[Vitis thunbergii]]''). Il sottobosco è ricco di piante a bacca (ad esempio [[Rubus chamaemorus|camemoro]], [[Oxycoccus|ossicocco]], [[Empetrum nigrum|empetro]], [[Vaccinium vitis-idaea|mirtillo rosso]]), sambuco rosso (''[[Sambucus racemosa]]''), [[Rubus idaeus|lampone]] selvatico e [[Spiraea|spirea]].
 
L'[[Ursus arctos|orso bruno]], la [[Lutra lutra|lontra eurasiatica]], la [[Vulpes vulpes|volpe rossa]] e lo [[Martes zibellina|zibellino]] sono abbastanza numerosi (così come le [[Rangifer tarandus|renne]] nel Nord dell'isola); avvistato raramente, ma ancora presente, è l'elusivo mosco di Sachalin, una sottospecie del [[Moschus moschiferus|mosco siberiano]]. Tra i piccoli mammiferi figurano [[Lepus (zoologia)|lepri]], [[Sciuridae|scoiattoli]] e vari [[Rodentia|roditori]] (compresi [[Rattus|ratti]] e [[Mus (zoologia)|topi]]), presenti quasi ovunque. L'[[Aves|avifauna]] è costituita principalmente da forme tipiche della Siberia orientale, ma vi sono anche alcune specie nidificanti [[Endemismo|endemiche]] o semi-endemiche, in particolare la pantana macchiata (''[[Tringa guttifer]]''), [[Specie in pericolo|in pericolo di estinzione]], e il luì di Sachalin (''[[Phylloscopus borealoides]]'').
 
I fiumi pullulano di [[Pesce|pesci]], soprattutto salmoni (''[[Oncorhynchus]]''). Numerosi [[Cetacea|cetacei]] visitano le acque costiere, compresa la [[Eschrichtius robustus|balena grigia]] coreana, [[Specie in pericolo critico|gravemente minacciata]], per la quale le acque al largo di Sachalin costituiscono l'unica area di alimentazione conosciuta, e sono pertanto una regione di vitale importanza per la sopravvivenza della popolazione.
 
L'[[Ursus arctos|orso bruno]], la [[Lutra lutra|lontra eurasiatica]], la [[Vulpes vulpes|volpe rossa]] e lo [[Martes zibellina|zibellino]] sono abbastanza numerosi (così come le [[Rangifer tarandus|renne]] nel nord dell'isola); avvistato raramente, ma ancora presente, è l'elusivo mosco di Sachalin, una sottospecie del [[Moschus moschiferus|mosco siberiano]]. Tra i piccoli mammiferi figurano [[Lepus (zoologia)|lepri]], [[Sciuridae|scoiattoli]] e vari [[Rodentia|roditori]] (compresi [[Rattus|ratti]] e [[Mus (zoologia)|topi]]), presenti quasi ovunque. L'[[Aves|avifauna]] è costituita principalmente da forme tipiche della Siberia orientale, ma vi sono anche alcune specie nidificanti [[Endemismo|endemiche]] o semi-endemiche, in particolare la pantana macchiata (''[[Tringa guttifer]]''), [[Specie in pericolo|in pericolo di estinzione]], e il luì di Sachalin (''[[Phylloscopus borealoides]]''). I fiumi pullulano di [[Pesce|pesci]], soprattutto salmoni (''[[Oncorhynchus]]''). Numerosi [[Cetacea|cetacei]] visitano le acque costiere, compresa la [[Eschrichtius robustus|balena grigia]] coreana, [[Specie in pericolo critico|gravemente minacciata]], per la quale le acque al largo di Sachalin costituiscono l'unica area di alimentazione conosciuta, e sono pertanto una regione di vitale importanza per la sopravvivenza della popolazione. Altri cetacei di cui è stata riscontrata la presenza nell'area sono la [[Eubalaena japonica|balena franca nordpacifica]], la [[Balaena mysticetus|balena della Groenlandia]] e il [[Delphinapterus leucas|beluga]]; le ultime due generalmente preferiscono le acque più fredde e coperte dai ghiacci del nordNord. Tutte quante sono potenziali prede per l'[[Orcinus orca|orca]], una specie altamente sociale. Il [[Zalophus japonicus|leone marino giapponese]] e la [[Enhydra lutris|lontra marina]], un tempo molto comuni, occupavano un areale che si estendeva dalla costa del Giappone fino a Sachalin, alla Corea, alla Kamčatka e al [[Mar Giallo]]; tuttavia, la caccia eccessiva tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo li ha portati alla scomparsa. Attualmente, nelle acque di Sachalin, è possibile avvistare di tanto in tanto [[Pusa hispida|foche dagli anelli]] e il gigantesco [[Eumetopias jubatus|leone marino di Steller]].
 
== Storia ==
{{vedi anche|Prefettura di Karafuto}}
Le popolazioni indigene hanno abitato l'[[isola]] per diversi secoli vivendo di [[pesca (attività)|pesca]] e [[allevamento]] e passando sotto il controllo di [[Cina]] e [[Giappone]]. Un impulso netto alla colonizzazione dell'isola fu dato dall'[[imperoImpero russo]] che ne annesse il territorio trasformandola in una propria provincia. Gli scontri con il Giappone per il controllo della regione si susseguirono nel corso dei decenni. In un primo periodo la [[Russia]] trasformò l'isola in un luogo di deportazione e prigioni, bloccandone di fatto lo sviluppo. Questa tendenza si è chiusa all'inizio del [[XX secolo]] e, con la dichiarazione di terra libera per il popolamento volontario e con l'esenzione dal servizio di leva dei coloni, i tempi dello sviluppo furono molto rapidi.<ref name="bru"/>
 
Tra il [[1904]] e il [[1905]], dopo la [[guerra russo-giapponese|guerra tra Giappone e Russia]] e con la sconfitta di quest'ultima, la parte meridionale dell'isola passò sotto il dominio del Sol Levante. Questa situazione rimase immutata fino agli ultimi giorni della [[seconda guerra mondiale]], quando nell'agosto 1945 l'URSS attaccò la [[Manciuria]] e la parte sud di Sachalin, occupandole in pochi giorni; così, quando il 2 settembre [[1945]] la firma della capitolazione disgregò l'[[imperoImpero giapponese]], la parte meridionale di Sachalin era già tornata alla Russia.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.lonelyplanet.com/russia/russian-far-east/sakhalin-island|accesso=8 aprile 2021|titolo=Sakhalin Island}}</ref>
 
A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] la scoperta della presenza sul territorio di enormi [[Geologia degli idrocarburi|giacimenti di idrocarburi]] ha trasformato l'economia e la distribuzione della popolazione locale. Un [[terremoto]] dagli esiti catastrofici investì la regione nel [[1995]] e con i suoi oltre 7 gradi di intensità provocò oltre 20002&nbsp;000 morti. Alla fine del mese di febbraio del [[2006]] un fatto strano attirò di nuovo l'attenzione; un manto di neve gialla e dal forte [[odore]] di [[petrolio]] coprì la città di Sabo, abitata ormai solo dagli addetti all'[[industria]] petrolifera.<ref>{{cita web|url=http://it.peacereporter.net/articolo/4776/Russia:+nevica+petrolio|titolo=Russia: nevica petrolio|autore=Enrico Piovesana|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110724004245/http://it.peacereporter.net/articolo/4776/Russia:+nevica+petrolio}}</ref>
 
== Demografia ==
All'inizio del [[XX secolo]] circa 32.&nbsp;000 [[russi]] (di cui ben 22.&nbsp;150 erano deportati) abitavano l'isola insieme a diverse migliaia di nativi. Attualmente, Sachalin conta 673.&nbsp;000 abitanti, dei quali l'83% è rappresentato da russi.<ref name="ibp129">{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=P0e8BQAAQBAJ&pg=PA129&dq=sakhalin+673000+inhabitants&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjd9eftn-_vAhXWt6QKHUctDisQ6AEwAXoECAEQAw#v=onepage&q&f=false|p=129|titolo=Russian Regional Economic and Business Atlas Volume 1 Economic and Industrial Profiles|autore=IBP, Inc|editore=Lulu.com|anno=2013|isbn=978-15-77-51029-1}}</ref> Tra i nativi, si contano 20002&nbsp;000 [[nivchi]], 13001&nbsp;300 [[ainu]], 750 [[Orok|orocioni]] e 300 [[jakuti]]. I nivchi abitano la parte settentrionale dell'isola e vivono di caccia e pesca. Gli ainu, invece, popolano le coste meridionali.<ref name="ibp129"/>
 
I 400.&nbsp;000 giapponesi che abitavano la parte meridionale dell'isola furono costretti a rifugiarsi in Giappone dopo la seconda guerra mondiale.<ref name="ibp129"/>
 
Nella capitale [[Južno-Sachalinsk]], che conta quasi 200.&nbsp;000 abitanti, vive una cospicua minoranza di [[coreani]], i cosiddetti [[coreani di Sachalin]] portati qui durante la seconda guerra mondiale per lavorare nelle miniere di carbone.<ref name="ibp129"/><ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=w7Y1AQAAIAAJ&dq=coreani+sakhalin&focus=searchwithinvolume&q=la+maggioranza+della+popolazione+è+di+origine+russa+%2C+ma+ancora+oggi+c+%27+è+una+presenza+coreana+di+tutto+rispetto+sakhalin|p=104|titolo=Epoca|volume=40|editore=A. Mondadori|anno=1989}}</ref>
 
== Economia ==
[[File:Yuzhno-Sakhalinsk Museum 1.JPG|thumb|Il museo di storia a [[Južno-Sachalinsk]] costruito durante l'[[Impero giapponese]]]]
Le risorse minerarie maggiormente presenti e sfruttate sull'isola sono l'[[oro]], l'[[argento]], il [[titanio]] e soprattutto il [[ferro]];<ref name="fri5579">{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Pioneer Economy of Sakhalin Island|autore=Herman R. Friis|rivista=Economic Geography|volume=15|numero=1|data=gennaio 1939|pp=55-79|editore=Taylor & Francis, Ltd.|doi=10.2307/141005|url=https://www.jstor.org/stable/141005}}</ref> anche importanti [[giacimenti]] di [[carbone]] hanno contribuito a formare la fiorente attività estrattiva.<ref name="fri5579"/> Le foreste coprono quasi tutta la superficie della regione facendo delle riserve di legname una ricchezza per l'economia locale.<ref name="fri5579"/> I mari che circondano Sachalin sono molto ricchi di [[fauna]] e la [[pesca (attività)|pesca]] è così una realtà occupazionale importante come l'[[allevamento]] ede in particolare quello delle [[renne]]. Infine la regione vanta acque [[Sorgente idrotermale|geotermali]] potenzialmente utilizzabili a scopi energetici.<ref name="fri5579"/> I risultati delle ricerche effettuate sul territorio hanno permesso, a partire dagli anni sessanta, lo sfruttamento dei giacimenti interni di idrocarburi che però cominciarono ada esaurirsi dopo una ventina d'anni. Ma successivi studi di fronte alle coste di Sachalin hanno evidenziato la presenza di alcuni tra i più grandi giacimenti di petrolio e [[gas naturale]] ancora da sfruttare di tutto il mondo.<ref name="fri5579"/>
 
Sono così nati una serie di progetti per l'estrazione denominati ''Sachalin 1'', ''Sachalin 2'' e così via fino al numero 6.<ref name="eja">{{cita web|lingua=en|accesso=8 aprile 2021|url=https://ejatlas.org/conflict/sakhalin-1-and-2-oil-and-gas-development-projects#|titolo=Sakhalin-1 and -2 oil and gas development projects, Russia|data=5 giugno 2006}}</ref> La presenza delle [[multinazionali]] dell'oro nero e il loro impegno per lo sfruttamento di queste risorse hanno accelerato il processo di modernizzazione della regione soprattutto nel campo delle infrastrutture perché le grandi quantità dei materiali estratti dovevano essere trasportati in tempi ragionevolmente brevi. Ma le popolazioni locali legate soprattutto alla pesca e all'allevamento si trovano di fronte al problema grosso della contaminazione dell'[[ambiente naturale|ambiente]] stesso dal quale le loro attività dipendono.<ref name="eja"/>
 
I trasferimenti interni sono garantiti dalla presenza di strade asfaltate per quasi 30003&nbsp;000&nbsp;km e da una lunga [[ferrovia]] di oltre 800&nbsp;km collegata a quella sulla terraferma da un servizio di traghetti.<ref>{{cita web|url=https://www.railwaygazette.com/asia/sakhalin-regauging-makes-progress/54252.article|titolo=Sakhalin regauging makes progress|data=29 luglio 2019|accesso=8 aprile 2021|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.transsiberianexpress.net/blog/the-gauge-change-on-sakhalin-island-railway-line|accesso=8 aprile 2021|lingua=en|titolo=The gauge change on Sakhalin islands's railway line|data=23 luglio 2019}}</ref> Esistono [[porto|porti]] commerciali e turistici che offrono tra l'altro la possibilità di raggiungere anche il vicino Giappone. Ci sono diversi [[aeroporto|aeroporti]] che effettuano voli interni ede uno internazionale che unisce l'isola russa con le principali città della federazione ede anche con Giappone, [[Corea]] e [[Filippine]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=JfHRDwAAQBAJ&pg=PT853&dq=aeroporto+sakhalin&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjXnsCso-_vAhWIlqQKHUWnCz0Q6AEwAHoECAEQAw#v=onepage&q&f=true|p=853|titolo=Giappone|autore=Rebecca Milner|autore2=Ray Barlett|autore3=Andrew Bender|editore=EDT srl|isbn=978-88-59-26744-7}}</ref>
 
== Galleria d'immagini ==
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Sakhalin-Railway station 16km east p.jpg|Segmento della sezione ferroviaria
The shore of Pomor Bay. Sakhalin. 1.jpg|Baia di Pomor
Кекуры Мыса Великан 15.jpg|Scorcio della costa presso la [[penisola Tonino-Anivskij]]
Парусник Маака.jpg|''Papilio maackii''
По дороге из Южно-Сахалинска в Холмск. Природа Сахалина (15).jpg|[[Calanco|Calanchi]] nella zona interna
View of Yuzhno-Sakhalinsk from Gorny Vozduh.JPG|[[Južno-Sachalinsk]], centro più popoloso dell'isola, visto di notte
Маяк Анива.jpg|Il [[Faro di Aniva]]
Кекуры Мыса Великан 3.jpg|Capo Velikan
</gallery>
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://bse.sci-lib.com/article099941.html|titolo= Grande enciclopedia sovietica|lingua=ru}}
* {{cita web|url=http://sakhalinindependent.com/|titolo=The Sakhalin Independent|lingua=en|accesso=20 giugno 2005|dataarchivio=16 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130616185059/http://sakhalinindependent.com/|urlmorto=sì}}