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|Amministratore locale = [[Adriana Poli Bortone]]
|Partito = [[Io Sud|IS]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2024#Lecce|27-6-2024]]
|Lingue ufficiali = italiano
|Data istituzione =
|Altitudine =
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|Divisioni confinanti = [[Arnesano]], [[Cavallino (Italia)|Cavallino]], [[Lequile]], [[Lizzanello]], [[Monteroni di Lecce]], [[Novoli]], [[San Cesario di Lecce]], [[Squinzano]], [[Surbo]], [[Torchiarolo]] ([[provincia di Brindisi|BR]]), [[Trepuzzi]], [[Vernole]]
|Codice postale = 73100,73010
|Fuso orario = +1
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1153
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lecce all'interno dell'omonima provincia
}}
'''Lecce''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈleʧʧe/}}<ref>{{dipi|Lecce}}</ref> {{Link audio|It-Lecce.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Lécce'' in [[dialetto salentino]]; Λουππίου, ''Luppìu'' in [[grico]]<ref>Derivante da τούς Λουππίους ''(tùs Luppìus)'', forma accusativa nata da un ipotetico nominativo maschile plurale οἱ Λούππιοι (''oi Lúppioi''), nome degli abitanti successivamente passato a nome della città. Cfr.: {{cita web|url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Ricerche%20e%20Studi/1970/Articoli/Toponomastica%20Greca%20nel%20Salento.pdf|titolo=Toponomastica Greca nel Salento|autore=[[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]]|editore=[[Provincia di Brindisi]]|data=1964|p=15|accesso=8 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170801041216/http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Ricerche%20e%20Studi/1970/Articoli/Toponomastica%20Greca%20nel%20Salento.pdf}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[Provincia di Lecce|omonima provincia]] in [[Puglia]].
è peggio di bari
 
Situata in posizione pressoché centrale della [[penisola salentina]], tra la [[Mare Adriatico|costa adriatica]] e quella [[Mar Ionio|ionica]], è il capoluogo di provincia più orientale d'[[Italia]].
 
Le antiche origini [[messapi]]che e i [[Archeologia classica|resti archeologici]] della [[Italia romana|dominazione romana]] la inseriscono tra le [[città d'arte]] d'Italia,<ref>{{cita web|url=http://www.sapere.it/enciclopedia/+P%C3%B9glia.html|titolo=Puglia|sito=sapere.it|editore=[[De Agostini]]|accesso=9 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200407122108/http://www.sapere.it/enciclopedia/+P%C3%B9glia.html|urlmorto=no}}</ref> tanto da essere denominata la "Signora del [[Barocco]]".<ref>Definizione coniata dallo storico tedesco [[Ferdinand Gregorovius]] nell'[[XIX secolo|800]], cfr. {{cita libro |autore=[[Gustavo Giovannoni]] |titolo=L'urbanistica dall'antichità ad oggi |editore=[[Sansoni Editore|Sansoni]] |città=Firenze |anno=1943 |sbn=MIL0220182}}</ref> La città, si distingue per la ricchezza e l'esuberanza del barocco tipicamente seicentesco delle chiese e dei palazzi del centro, costruiti nella locale [[pietra leccese]], calcare molto adatto alla lavorazione con lo scalpello. Lo sviluppo architettonico e l'arricchimento decorativo delle facciate fu particolarmente curato durante il [[Regno di Napoli]] e caratterizza la città in modo talmente originale da dar luogo alla definizione di [[barocco leccese]].
 
È sede dell'[[Università del Salento]], già Università di Lecce, ed è stata [[capitale italiana della cultura]] nel 2015.<ref>{{cita news|url=http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/lecce_2015_capitale_italiana_della_cultura/notizie/997301.shtml|titolo=Matera2019, Lecce sarà capitale italiana della cultura 2015|pubblicazione=[[Nuovo Quotidiano di Puglia]]|data=6 novembre 2014|accesso=22 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141108035035/http://www.quotidianodipuglia.it/lecce/lecce_2015_capitale_italiana_della_cultura/notizie/997301.shtml|urlmorto=no}}</ref>
 
== Area urbana ==
L'area urbana di Lecce comprende il capoluogo e i comuni strettamente connessi per continuità edilizia, mobilità e servizi, costituiti da una rete di comuni che gravitano sul capoluogo e formano un bacino urbano complessivo.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.istat.it/|titolo=Home page|accesso=2025-09-21}}</ref>
 
Elenco dei comuni e popolazione stimata:
 
* Lecce: 95.000 abitanti
* Surbo: 15.000 abitanti
* Cavallino: 13.000 abitanti
* Lizzanello: 12.000 abitanti
* Monteroni di Lecce: 13.000 abitanti
* Arnesano: 4.000 abitanti
* San Cesario di Lecce: 8.000 abitanti
* San Pietro in Lama: 4.000 abitanti
* Lequile: 9.000 abitanti
* Trepuzzi: 14.000 abitanti
* Novoli: 8.000 abitanti
* Veglie: 14.000 abitanti
* Copertino: 23.000 abitanti
* Campi Salentina: 10.000 abitanti
* Carmiano: 12.000 abitanti
* Nardò: 30.000 abitanti
* Galatina: 25.000 abitanti
* Galatone: 16.000 abitanti
* Leverano: 14.000 abitanti
* Squinzano: 10.000 abitanti
* Aradeo: 7.000 abitanti
* Seclì: 3.000 abitanti
* Collepasso: 5.000 abitanti
* Neviano: 3.000 abitanti
* Zollino: 4.000 abitanti
* Sternatia: 2.000 abitanti
 
Totale stimato dell'area urbana: circa 370.000 abitanti.
 
Questa definizione considera esclusivamente i comuni strettamente integrati nel tessuto urbano di Lecce, rappresentando il bacino urbano effettivo e funzionale per servizi, mobilità e attività socio-economiche.
 
== Geografia fisica ==
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=== Età medievale ===
[[File:Tancred von Lecce.jpg|thumb|[[Tancredi d'Altavilla]]]]
Dopo una breve parentesi di dominazione greca, fu saccheggiata da [[Totila]], [[re ostrogoto]], nel [[542]] e nel [[549]] e rimase sotto il dominio dell'[[Impero Romanoromano d'Oriente]] per cinque secoli, offuscata dalla potente [[Otranto]], capitale del dominio bizantino. Successivamente, dal [[VI secolo]] in poi, si avvicendarono i [[Saraceni]], i [[Bizantini]], i [[Longobardi]], gli [[Magiari|Ungari]] e gli [[Slavi]].
 
Fu la [[Normanni|conquista normanna]] a far rinascere Lecce, quale centro commerciale, ed estese il suo territorio sino a diventare capoluogo del [[Salento (regione)|Salento]]. Infatti, a partire da [[Contea di Lecce|Goffredo]] ([[1069]]) i conti normanni vi tennero corte e qui nacque l'ultimo re normanno, [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]], figlio di [[Ruggero III di Puglia|Ruggero III]]. Ai Normanni seguirono gli [[Svevia|Svevi]] di [[Federico II di Svevia|Federico II]] e gli [[Angioini]]. Il periodo storico compreso tra 1055 e 1463 va sotto il nome di [[Contea di Lecce]].
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==== Porte della città vecchia ====
All'origine le porte che permettevano l'ingresso in città erano quattro: [[Porta Napoli (Lecce)|Porta Napoli]], che permetteva l'ingresso dalla via che giungeva dall'allora capitale del Regno Napoli; [[Porta Rudiae]], che permetteva l'ingresso dalla via che giungeva dall'antico centro abitato di Rudiae; [[Porta San Biagio (Lecce)|Porta San Biagio]], che permetteva l'ingresso dalle vie che giungevano da Capo di Leuca; [[Porta San Martino (Lecce)|Porta San Martino]], che permetteva l'ingresso dalla naturale via che portava al mare, ovvero da San Cataldo, e che fu demolita nei primi decenni del [[XIX secolo]], contestualmente al moderno riassetto urbanistico di Lecce<ref>{{Cita web|url=https://www.spazioapertosalento.it/cultura/le-quattro-porte-di-lecce-rudiae-san-biagio-napoli-e-la-scomparsa-san-martino/|titolo=Le quattro Porte di Lecce: Rudiae, San Biagio, Napoli e la scomparsa San Martino|sito=Spazio Aperto Salento|data=16 febbraio 2021|lingua=it|accesso=22 marzo 2024}}</ref>.
 
;Porta Napoli
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[[File:Porta San Biagio Lecce.jpg|thumb|verticale=0.9|Porta San Biagio]]
[[Porta San Biagio (Lecce)|Porta San Biagio]] fu molto probabilmente edificata su una preesistente torre nel corso del [[XVIII secolo]]. Eretta per volontà del governatore di [[Terra d'Otranto]] Tommaso Ruffo, il suo stile è baroccheggiante. Su tale porta troneggia in alto la statua di [[san Biagio]], lateralmente sono presenti due stemmi cittadini.
 
;Porta San Martino
L'unica delle quattro porte cittadine a non esistere più, [[Porta San Martino (Lecce)|Porta San Martino]] aveva probabilmente un aspetto più sobrio rispetto alle altre. Chiamata anche ''Porta Salapia'' (dal nome latino di San Cataldo, il porto di Lecce, la cui strada si dipartiva proprio da questo varco), fu demolita nel [[XIX secolo]].
 
==== Torri ====
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L'architetto leccese, che si adoperò per armonizzare l'arredo urbano, realizzò, ai lati dei propilei, i palazzi gemelli che, entrambi al piano terreno, palesano arcature a bugne lisce, oggi in parte chiuse o trasformate in porte e finestre.
A sinistra della piazza si erge imponente il campanile, opera di [[Giuseppe Zimbalo]], mentre al centro la cattedrale e, in posizione più arretrata, l'episcopio. Sulla destra, infine, si trova il seminario.
 
;Piazza Vittorio Emanuele II
[[File:Piazzetta Santa chiara 1.JPG|thumb|verticale=0.9|Piazza Vittorio Emanuele II]]
Piazzetta dominata dalla chiesa di Santa Chiara e a pochissimi metri da piazza Sant'Oronzo si caratterizza per la presenza di numerosi locali.
 
=== Aree naturali ===
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 20222023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:78518060}}, ovvero ill'8,56% della popolazione<ref>{{formatnumCita web|url=https:8//demo.3}}%istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio dellademografico popolazione straniera|editore=ISTAT|accesso=26 luglio 2025}}</ref>. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|editore=ISTAT|titolo=Bilancio demografico e popolazionePopolazione residente stranieraper alcittadinanza 31 dicembre 2022 pero sessopaese edi cittadinanzanascita|editore=ISTAT|accesso=2726 luglio 20232025}}</ref>:
 
{{div col}}
#* [[Filippine]] {{formatnum:883}}852
#* [[Senegal]] {{formatnum:795}}797
#* [[Sri Lanka]] {{formatnum:760}}743
#* [[India]] {{formatnum:659}}726
#* [[Albania]] {{formatnum:552}}553
#* [[Romania]] {{formatnum:520}}514
#* [[Pakistan]] {{formatnum:364}}386
#* [[Nigeria]] {{formatnum:329}}332
#* [[Cina]] {{formatnum:308}}310
#* [[Marocco]] {{formatnum:262}}252
{{div col end}}
 
=== Lingue e dialetti ===
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Per esempio: ''martello'' diventa ''martieddhru'', ''martelli'' diventa'' martieddhri'', ''bella'' diventa ''beddhra'', ''belle'' diventa ''beddhre''.
 
Esiste una produzione letteraria in dialetto leccese: numerosi autori hanno scritto poesie e commedie ''([[Menotti Corallo]]'', Raffaele Protopapa, William Fiorentino). In dialetto leccese è stato scritto l'inno, ''Arcu de Pratu'', che viene cantato, tra l'altro, durante le partite di calcio della squadra di casa.
 
=== Religione ===
[[File:Saint oronzo.jpg|thumb|Sant'Oronzo di Lecce]]
La città è sede dell'[[arcidiocesi di Lecce]], una sede [[metropolia|metropolitana]] della [[Chiesa cattolica]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Puglia]]. È retta dal 2 dicembre 2017 dall'[[arcivescovo]] Michele Seccia.
 
La tradizione fa risalire la fondazione della diocesi di Lecce ai tempi apostolici: già nel [[I secolo]] [[Giusto di Corinto]] avrebbe predicato la [[cristianesimo|fede cristiana]] nella città [[Salento|salentina]] convertendo [[sant'Oronzo|Oronzo]], che sarebbe poi stato consacrato vescovo dall'apostolo [[Paolo di Tarso|Paolo]] il quale gli avrebbe affiancato come [[vescovo coadiutore|coadiutore]] e successore il nipote Fortunato; [[Ferdinando Ughelli|Ughelli]] (''Italia sacra'', IX, col. 67) registra i nomi di altri cinque vescovi che si sarebbero succeduti fino al [[III secolo]], ma il primo documento storico attestante la sede episcopale di Lecce risale al [[1057]], quando è documentato il vescovo Teodoro. Originariamente era suffraganea dell'[[arcidiocesi di Otranto]].
 
Il 28 settembre [[1960]] in virtù della [[costituzione apostolica]] ''Cum a nobis'' di [[papa Giovanni XXIII]] la diocesi venne separata dalla Provincia Ecclesiastica di Otranto e divenne [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]] mentre il 20 ottobre [[1980]] in virtù della [[costituzione apostolica]] ''Conferentia Episcopalis Apuliae'' di [[papa Giovanni Paolo II]] Lecce venne elevata al rango di [[sede metropolitana]].
 
==== Santi di Lecce ====
* [[Sant'Oronzo]], vescovo e martire
* [[San Fortunato di Lecce]], vescovo e martire
* [[San Giusto di Corinto]], martire
* [[Irene da Lecce|Sant'Irene da Lecce]], vergine e martire
* [[San Bernardino Realino]], presbitero e religioso
* [[San Filippo Smaldone]], presbitero e religioso
 
=== Sanità ===
* [[Azienda ospedaliera Vito Fazzi]]
* Cittadella della Salute ASL-LE
* [[Ospedale Città di Lecce]]
* Ospedale ortopedico "Villa Bianca"
* Clinica "prof. Petrucciani"
* [[Sanatorio antitubercolare Antonio Galateo]]
* Clinica "Villa Verde"<ref>{{Cita web|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/pubblica-utilita/ospedali.shtml|titolo=Ospedali a Lecce|sito=corrieredelmezzogiorno.corriere.it|accesso=22 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180422202631/http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/pubblica-utilita/ospedali.shtml|urlmorto=no}}</ref>
* Istituto Oncologico Salentino
 
=== Tradizioni e folclore ===
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Il Teatro Politeama Greco, dichiarato Bene di valore storico-artistico vincolato ai sensi della legge n. 1089 del 1939, è sede della ''Stagione Lirica Tradizionale'' (che si svolge solitamente tra febbraio e marzo), della ''Stagione Teatrale'', che comprende anche spettacoli di prosa, anche in dialetto leccese, e balletti, e della ''Stagione Concertistica'', nonché di spettacoli di musica leggera.
 
Il [[Teatro comunale Giovanni Paisiello|Teatro Paisiello]], che gestisce la ''Stagione di Prosa'', fu costruito nel [[1758]] in stile [[barocco]] da [[Oronzo Bernardini]] e dedicato al musicista tarantino [[Giovanni Paisiello]].
 
Presente poi il [[Teatro Koreja]], con una compagnia teatrale che mette in scena lavori legati al teatro d'innovazione, e l'[[Astràgali Teatro]]<ref>{{Cita web|url=http://www.astragali.org/|titolo=Astràgali Teatro|accesso=15 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141218235648/http://www.astragali.org/|urlmorto=no}}</ref>, fondato nel 1981 e dal 2012 sede del Centro Italiano dell'International Theatre Institute<ref>{{Cita web|url=http://www.iti-italy.org|titolo=International Theatre Institute - Centro Italiano|accesso=12 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306022112/http://www.iti-italy.org/}}</ref> dell'UNESCO.
 
Altri teatri sono il [[Teatro Apollo (Lecce)|Teatro Apollo]], il Teatro Don Bosco e il Teatro Antoniano.
 
=== Cinema ===
{{C|Elenco da verificare, per ogni film valutare l{{'}}'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''', un paio di riprese non giustificano l'inserimento|Puglia|arg2=storia del cinema|giugno 2013}}
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{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
 
L'economia della città di Lecce si basa essenzialmente sull'agricoltura, sull'artigianato ([[cartapesta]], [[intaglio]]),<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=11}}</ref> sull'agroalimentare (in particolare olivicultura e viticultura), sull'edilizia, sui servizi (settore terziario) e sul turismo. La città risulta la più visitata dai turisti in Puglia<ref>{{Cita web|url=http://www.agenziapugliapromozione.it/portal/documents/10180/1715049/Report%20turismo%20Puglia_Bit2016|titolo=I numeri della destinazione La Puglia nell’economia turistica globale|accesso=28 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170106150834/http://www.agenziapugliapromozione.it/portal/documents/10180/1715049/Report%20turismo%20Puglia_Bit2016|urlmorto=no}}</ref>. Nel 2010 il capoluogo salentino è stato inserito (unica città italiana) nella lista "Best in travel 2010" di Lonely Planet, figurando tra le 10 città mondiali più belle da visitare<ref>{{Cita web |url=http://www.lonelyplanetitalia.it/articoli/citta-da-mettere-in-agenda-la-top-ten-del-2010 |titolo=Città da mettere in agenda: la top ten del 2010 - Lonely Planet<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=7 novembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141108000726/http://www.lonelyplanetitalia.it/articoli/citta-da-mettere-in-agenda-la-top-ten-del-2010 |urlmorto=no}}</ref>.
Il [[settore tessile]] e quello calzaturiero, che avevano avuto notevole sviluppo, stanno risentendo della crisi globale e sono in difficoltà, anche se mostrano una notevole ripresa.
Significativa la presenza di attività metalmeccaniche con, fra gli altri, uno stabilimento della [[Fiat]] (CNH - Case New Holland), i suoi partner nel movimento terra e il relativo indotto. A Lecce è inoltre situata la più grande industria di sigarette in Italia, quella delle [[MS (sigarette)|MS]], di proprietà della [[British American Tobacco]].
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* [[Giro d'Italia 1971|1971]], con il via ufficiale della corsa dato il {{Data|20|05}} da piazza Sant'Oronzo alla volta di [[Brindisi]], dove si concluse la prima tappa (cronometro a squadre) con la vittoria del team [[Salvarani (ciclismo)|Salvarani]];<ref name="GIRO">{{cita web|url=http://www.sitodelciclismo.net/wedstrijdfiche.php?wedstrijdid=22|titolo=Giro d'Italia}}</ref>
* [[Giro d'Italia 2003|2003]], con il via ufficiale della corsa dato il {{Data|10|05}} da via San Cesareo per un circuito con arrivo sempre a Lecce, che ebbe la vittoria di [[Alessandro Petacchi]].<ref name=GIRO/>
* 2025, con il via ufficiale della corsa dato il 13 Maggio da Alberobello alla volta di Lecce con la vittoria di Casper van Uden
 
In totale, la città è stata [[Sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa]] della "Corsa Rosa" in nove occasioni (quattro partenze e sei arrivi).<ref name=GIRO/>