Paolo Scheggi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nasce a [[Settignano]] nel 1940. Deve a suo padre, direttore della Compagnia della Misericordia, l'amore per i testi sacri e quella visione spirituale che lo accompagnerà in tutta la sua breve e intensa vita di ricerca. Dopo la formazione all'[[Istituto statale d'arte di Firenze]] e all'[[Accademia di belle arti di Firenze]], approda a [[Londra]] dove segue un corso di [[Visual design]]<ref name= "P">{{Cita|Carlo Pirovano, 1993|p. 521}}.</ref>.
 
Rientrato a [[Firenze]] espone in alcune mostre collettive alla Galleria Numero di [[Fiamma Vigo]] dove, frequentando assiduamente eventi, incontri e dibattiti, entra in contatto con le tendenze artistiche [[Anticonformismo|anticonformiste]] e [[Avanguardia (arte)|avanguardiste]] più significative del dopoguerra<ref name="A" >{{cita web|url=http://www.associazionepaoloscheggi.com/mostre_collettive.htm|titolo= Paolo Scheggi - Mostre collettive|accesso=28 marzo 2021}}</ref>.
 
Nel 1961 alla Galleria della Vigna nuova di Sergio Santi, la sua prima mostra personale: ''Itinerario plastico prestabilito. 18 monotipi dal bianco e dal nero''<ref name="P" />.
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Con un gruppo di amici letterati fonda la rivista d'arte e letteratura ''Il malinteso. Periodico di discussione'', un foglio di cultura e critica artistico-letteraria che ospiterà anche una riflessione di [[Jean-Paul Sartre]]<ref>{{cita web|url=https://www.fristitutodarte.com/categoria-prodotto/artisti/scheggi-paolo/|titolo=Paolo Scheggi in FR Istituto d'Arte Contemporanea|accesso=2 maggio 2021|dataarchivio=2 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210502091248/https://www.fristitutodarte.com/categoria-prodotto/artisti/scheggi-paolo/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Si trasferisce a [[Milano]], ospite della casa-sartoria di [[Germana Marucelli]], donna colta e raffinata<ref name="F" >{{cita web|autore= Luca Scarlini|url=https://www.mariolucagiusti.it/rassegna_stampa/1166.pdf|titolo= Nei mondi di Scheggi, il fiorentino che rivoluzionò l'arte|pubblicazione=Ritratto d'autore||data =15 marzo 2018}}</ref>, creatrice di moda di grande successo, sua conterranea e lontana parente {{#tag:ref|La nonna materna di Scheggi era cugina di primo grado di Germana Marucelli<ref>{{cita web|autore= Elisabetta Scheggi|url=https://cupdf.com/document/scheggi-paolo.html|titolo= Mio fratello|pubblicazione=Catalogo della mostra Scheggi ferri - tele - carte, pag. 27 |Firenze|data =2007/2008}}</ref>.|group=N}}. Fernanda Pivano, che ha scritto di Scheggi in diverse occasioni<ref>{{cita news|autore= Luca Scarlini|url= https://www.ilgiornale.it/news/getulio-alviani-e-larte-indossata-divisa-1663987.html|titolo= Il racconto di Fernanda Pivano in un articolo di Vittorio Sgarbi su Il Giornale.it|pubblicazione=Ritratto d'autore|data =15 marzo 2018}}</ref>, racconta di essere stata lei stessa a promuovere la collaborazione dell'artista con la Marucelli, con cui stringerà un solido e proficuo sodalizio<ref>{{cita news|autore= Irene Brin|url=|titolo= La Donna - Frutto|pubblicazione=Corriere d'Informazione |data=21 gennaio 1969}}</ref>.
, racconta di essere stata lei stessa a promuovere la collaborazione dell'artista con la Marucelli, con cui stringerà un solido e proficuo sodalizio<ref>{{cita news|autore= Irene Brin|url=|titolo= La Donna - Frutto|pubblicazione=Corriere d'Informazione |data=21 gennaio 1969}}</ref>.
 
[[File:Germana Marucelli 1962.jpg|miniatura|left|Paolo Scheggi, ''Intersuperficie curva'' in dialogo con un Abito da mare, linea Camicioni, collezione primavera-estate [[1963]] di Germana Marucelli. I motivi a stampa verde e nero su disegno di Paolo Scheggi. Installazione al [[Museo Salvatore Ferragamo|Museo Ferragamo]], Firenze, 2017]]
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È l'artista italiano più giovane presente alla [[XXXIII Esposizione internazionale d'arte|XXXIII Biennale di Venezia]] nella sezione “Gruppi di opere: pitture, sculture e grafiche” (a cura di Nello Ponente), dove presenta quattro ''Intersuperfici curve dal bianco, dal giallo, dal rosso e dal blu''<ref>{{cita web|url=https://iicparigi.esteri.it/iic_parigi/it/istituto/sala-stampa_0/paolo-scheggi-au-dela-de-la-toile.html|titolo=Paolo Scheggi. Au-delà de la toile, exposition|accesso=28 marzo 2021|dataarchivio=22 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210122010936/https://iicparigi.esteri.it/iic_parigi/it/istituto/sala-stampa_0/paolo-scheggi-au-dela-de-la-toile.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Nell'estate di quell'anno, l'opera presentata alla [[Biennale di Venezia|Biennale]] sfocia nell'ambiente, concretizzandosi nell{{'}}''Intercamera plastica''<ref>https://www.treccani.it/enciclopedia/environment_%28Enciclopedia-Italiana%29/</ref> (pareti lignee fustellate curvilinee e rettilinee, di colore giallo squillante), presentata da Umbro Apollonio alla [[Galleria del Naviglio]] di [[Renato Cardazzo]].
 
Il 1967 inizia riproponendo alla Galleria del Naviglio (fra dicembre 1966 e gennaio 1967), la ''Intercamera plastica''; nell'estate successiva, l'opera è tinta di bianco {{#tag:ref|L{{'}}''Intercamera plastica'' sarà oggetto di una serie di lezioni intitolate ''Metaprogettualità strutturali'', tenute da [[Dino Formaggio]] nel corso 'Metoldologie della visione' alla [[Politecnico di Milano|Facoltà di Architettura di Milano]]<ref name= "IL" />. Quest'opera diventa la base per una proposta di cellula abitativa nella tesi di Carlo Ferrario, Franco Ferrari e Maddalena Montagnani, in cui il modulo compositivo si estendeva dal livello abitativo a quello [[Elemento architettonico|architettonico]] e [[Urbanistica|urbanistico]]<ref name= "IL" />.|group=N}} e proposta a [[Palazzo Trinci]] di [[Foligno]] alla mostra 'Lo spazio dell'immagine'{{#tag:ref|La mostra di Foligno del 1967, (riproposta da [[Italo Tomassoni]] nel 2009), sarà un importante evento di rottura: per la prima volta, gli artisti presentano opere plastiche in grado di interagire con gli spazi circostanti creando ambienti a volte percorribili nel proprio interno e offrendo ai fruitori punti di vista nuovi e inattesi, come ben spiegato da [[Giuseppe Marchiori (critico)|Giuseppe Marchiori]] nella prefazione del catalogo<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Il dibattito critico sulla scultura contemporanea in Italia (1960 – 2010)|autore = Diego Esposito|città = Salerno|anno = anno accademico 2012/2013|cid = |url= http://elea.unisa.it/bitstream/handle/10556/1869/tesi%20D.%20Esposito.pdf?sequence=1&isAllowed=y|formato = PDF|accesso = 28 aprile 2021|urlarchivio = |dataarchivio = |urlmorto =}}</ref>. La mostra sarà ricordata come «uno degli eventi più importanti degli anni Sessanta forse anche su scala [[Europa|europea]]»<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Lo spazio e l'immagine, arte italiana degli anni sessanta - catalogo della mostra|autore = Italo Tomassoni|città = Foligno, Ginevra, Milano|anno = 2009 - 2010|cid = capitolo=Lo spazio dell'immagine e il suo tempo}}</ref>.|group=N}}.
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Alla morte dell'artista, la vedova Franca Scheggi Dall'Acqua ne assume la piena eredità culturale e artistica; nel 1976 cura la prima antologica alla [[Galleria d'arte moderna di Bologna]]<ref name="R" />.
 
Prosegue l'attività di promozione e tutela dell'opera del marito, coordinando mostre di carattere antologico e sostenendo importanti progetti come la ricostruzione, realizzata nel [[2007]], dell{{'}}''Intercamera plastica'' (l'ambiente originale era stato disperso parzialmente nel 1966/67) e donata nel 2013 al [[Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci]] di [[Prato (Italia)|Prato]] (struttura portante in legno e fogli di legno tinteggiati di giallo e sbozzati curvi, 540 x 435 x 320 cm)<ref>{{cita web|url=https://www.stamptoscana.it/il-record-della-settimana-tre-mostre-al-pecci/|titolo= Stampa Toscana: la personale dedicata a Paolo Scheggi |autore=|data=22 marzo 2021|accesso=2 maggio 2021|dataarchivio=2 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210502104304/https://www.stamptoscana.it/il-record-della-settimana-tre-mostre-al-pecci/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Contemporaneamente avvia un'intensa attività di divulgazione, rilasciando interviste e seguendo laureandi magistrali e dottorandi in tesi di laurea<ref name="R" />.
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== Esposizioni personali ==
* '''1961''' ''Itinerario plastico prestabilito. 18 [[Monotipo (editoria)|monotipi]] dal bianco e dal nero'', Galleria della Vigna Nuova, Firenze;
* '''1962''' ''Intersuperfici curve a zone riflesse'', Galleria Il Cancello, Bologna;
* '''1964''' ''Sette Intersuperfici curve bianche + una Intersuperficie curva dal rosso + compositori spaziali'', Galleria del Deposito, Genova;
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== Paolo Scheggi nei musei ==
=== Nei musei d'Italia ===
* [[Remo Brindisi|Casa Museomuseo Remo Brindisi]], [[Lido di Spina]], [[Comacchio]] - [[Provincia di Ferrara|FE]]
* [[Centro d'arte moderna e contemporanea]], [[La Spezia]]
* [[Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci]], [[Prato (Italia)|Prato]]
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* {{Cita libro|curatore =Franca Scheggi; Deanna Farneti| titolo =Paolo Scheggi : 6 ottobre - 10 novembre 1976|editore =Comune di Bologna, Galleria d'arte moderna|città =Bologna |anno =1976}}
* {{Cita libro| titolo =Paolo Scheggi : Firenze, Sala d'arme di Palazzo vecchio, 28 maggio-26 giugno 1983|editore =Vallecchi|città =Firenze|anno =1983}}
* {{cita libro|nome=Lara| cognome=Vinca Masini| titolo=''Arte Contemporanea: La linea dell'unicità - La linea del Modello''| anno=1989 | editore=[[Giunti]] | città=Firenze | pp=1.267 |isbn=9788809201514|cid=Lara Vinca Masini, Arte Contemporanea: La linea dell'unicità - La linea del Modello}}
* {{cita libro|nome=| cognome=| capitolo=Scheggi Paolo | titolo=''La pittura in Italia. Il Novecento/2 1945-1990''| curatore=Carlo Pirovano | anno=1993 | editore=[[Mondadori Electa|Electa]] | città=Milano |volume=2 | pp=1.144 |isbn=88-435-3982-5|cid=Carlo Pirovano, 1993}}
* {{Cita libro|titolo =Scheggi. La breve e intensa stagione di Paolo Scheggi : 23 novembre 2002 - 22 febbraio 2003 / testi di Luca Massimo Barbero e Gillo Dorfles|editore =Galleria d'arte Niccoli|città =Parma |anno = 2002-2003}}
* {{Cita libro|curatore =[[Bruno Corà]]| titolo =Paolo Scheggi: 6 ottobre 2007 - 19 gennaio 2008|editore =Catalogo, Edizioni Galleria Il Ponte|città =Firenze |anno = 2007-2008}}
* {{Cita libro|curatore =Giuseppe Niccoli, Franca Scheggi | titolo =Paolo Scheggi : 20 novembre 2010 - 26 febbraio 2011|editore =Galleria d'arte Niccoli|città =Parma |anno = 2010}}
* {{Cita libro|curatore = Flaminio Gualdoni| titolo =Agostino Bonalumi, Paolo Scheggi. Una mostra : 15 marzo - 12 maggio 2011|editore =Galleria Vinciana|città =Milano |anno =2011 }}
*{{Cita libro|curatore = Elena Forin | titolo =Elementi spaziali: Bonalumi, Castellani, [[Dadamaino]], Scheggi : 16 maggio - 23 luglio 2011|editore =[[Silvana Editoriale]]|città=Galleria Tega, Milano|anno =2011||isbn=978-88-366-2070-8}}
* {{Cita libro|curatore = Stefano Pezzato | titolo =Paolo Scheggi. Intercamera plastica e altre storie : 23 marzo - 30 giugno 2013|editore =Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato|anno =2013||isbn=978-88-366-2070-8}}
* {{cita libro|nome=| cognome=Luca Massimo Barbero, Ilaria Bignotti, Francesca Pola| titolo= Paolo Scheggi. Catalogue raisonné | curatore=Luca Massimo Barbero | anno=2016 | editore=[[Skira]] | città=Milano |edizione=| p=486 |isbn=8857228746|cid=}}
* {{cita libro|nome=| cognome=| capitolo= Paolo Scheggi | titolo= Catalogo Fondazione Biscozzi Rimbaud | curatore=Roberto Lacarbonara | anno=2018 | editore=[[Silvana Editoriale]] | città=Milano |edizione=| pp= |isbn=|cid=Catalogo Fondazione Biscozzi Rimbaud}}
 
==Voci correlate==