Allonsanfàn: differenze tra le versioni

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{{Film
|titolo italiano = Allonsanfàn
|immagine = Allonsanfan-titoli.png
|didascalia = Titoli di testa del film
|lingua originale = [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua ungherese|ungherese]], [[Lingua tedesca|tedesco]]
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = [[1974]]
|durata = 100 min
|aspect ratio = 1,85:1
|genere = DrammaticoStorico
|genere 2 = Storico
|regista = [[Paolo e Vittorio Taviani]]
|sceneggiatore = Paolo e Vittorio Taviani
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* [[Stanko Molnar]]: Allonsanfàn
* [[Luisa De Santis]]: Fiorella
* [[Biagio Pelligra]]: il prete di Grottole
* Michael Berger: Remigio Imbriani
* Raul Cabrera: Fratello Sublime
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* Francesca Taviani: Giovanna
* [[Pier Giovanni Anchisi]]: carceriere
* [[Giulio Massimini]]: prete
* Luis La Torre: conte
* [[Carla Mancini]]:
* Bruna Righetti: Henriette
* [[Stauros Tornes]]: Gioacchino
|doppiatori italiani =
*[[Cesare Barbetti]]: Allonsanfàn
*[[Gianfranco Bellini]]: prete
|fotografo = [[Giuseppe Ruzzolini]]
|montatore = [[Roberto Perpignani]]
|musicista = [[Ennio Morricone]] (dirette da [[Bruno Nicolai]])
|scenografo = [[Gianni Sbarra]]
|costumista = [[Lina Nerli Taviani]]
|truccatore = Alfonso Gola
}}
'''''Allonsanfàn''''' è un [[film]] del [[1974]] scritto e diretto da [[Paolo e Vittorio Taviani]], con protagonista [[Marcello Mastroianni]]. La colonna sonora è composta da [[Ennio Morricone]], alla sua prima collaborazione con i due registi.
 
Di ambientazione [[Risorgimento|risorgimentale]], il film è incentrato su di un rivoluzionario disilluso che viene a suo malgrado coinvolto dai propri compagni in una spedizione per liberare il Meridione. Il titolo, che è anche il nome di uno dei personaggi, è una storpiatura italianizzata di ''Allons enfants'', le parole che aprono la prima strofa de ''[[La Marsigliese]]''.<ref name="crespi"/>
 
Il film è stato presentato nella [[Quinzaine des Réalisateurs]] al [[Festival di Cannes 1975]].<ref name=cannes/>
 
== Trama ==
Durante lagli anni della [[Restaurazione]], l'aristocratico [[Regno Lombardo-Veneto|lombardo]] Fulvio Imbriani, ex-[[giacobino]] eed ufficiale napoleonico, viene rilasciatoimprovvisamente liberato dalle carceri asburgiche del [[Regno lombardo-veneto|lombardo-veneto]], in cui era detenuto in quanto affiliato ai [[Sublimi Maestri Perfetti|Fratelli Sublimi]], una sgangherata setta [[Carboneria|carbonara]], poiché per sua stessa sorpresa non ritenuto più una minaccia dalle autorità. Una volta fuori, viene prontamente sequestrato dai suoi compagni, che gli improvvisano sul momento una sortaspecie di processo con l'accusa di aver "venduto" alle autorità austro-ungariche il loro Maestro perin avercambio potutodella usufruirelibertà, dessendo quest'unoultimo scontoinfatti di penaintrovabile; maFulvio naturalmente non ne sa nulla e, come scopriranno con sgomento poco dopo, il loro stesso Maestro non è stato trattoaffatto in arresto su una sua spiataimprigionato, bensì s'è tolto la vita, avendo angosciosamente constatato - come da lui spiegato nella lettera d'addio ritrovatagli addosso - il pesante fallimento dei propri ideali [[Rivoluzione francese|rivoluzionari]]. A seguito di ciò, ognuno di loro si dà rovinosamente alla macchia, temendo che l'anticipataimprovvisa scarcerazione di Fulvio sia in effetti una trappola orchestrata dalle autorità per poterli acciuffare tutti assieme in un sol colpo.
 
RiparatoAmmalatosi dunquea causa della prigionia patita, si fa accompagnare dall'amico Tito - adesso il capo dei Fratelli - nella villamagione di famiglia affinché possa curarsi; presentatosi inizialmente come un frate suo amico, dovenon appena vede la reazione devastata dei suoi familiari, soprattutto sua sorella Ester, alla bugia della sua morte, Fulvio getta la maschera e riscoprepare dunque riappacificarvisi dopo anni di dissidio. Riscoperti mano a mano gli agi della nobiltà, viene raggiunto poco tempo dopo dalla sua amante [[ungheria|ungherese]], Charlotte, che in [[Gran Bretagna]] ha raccolto fondi per una spedizione rivoluzionaria da condursi nel [[Regno delle Due Sicilie]]. Fulvio però è ormai stanco di lottare per un fine ideale che gli pare sempre più incerto e distante e perciò le propone di fuggire in America con lui ed il figlio seienne Massimiliano, fino a quel momento cresciuto da una famiglia di contadini, a cui però la donna gli oppone uno sconcertato rifiuto. La sorella di FulvioEster, una volta scoperto che i Fratelli siraggiungeranno recherannoFulvio allanei villaloro poderi per organizzare la spedizione, denuncia i congiuratipreparativi alle autorità. Resosi conto che i soldati stanno per tendere un agguato ai suoi compagni, Fulvio vi intravede la possibilità di liberarsi didella loro eprossima perciòspedizione, quandoed intuendo lei trupperipensamenti asburgiche stanno per tender loro undel agguatofratello, nondenuncia fai nullacongiurati peralle avvisarli: ne segue dunque uno scontro a fuoco, in cui anche Charlotte è ferita a morte. Datosi però alla macchia con la sua Charlotte in punto di morte, al suo funerale, Fulvio, che ha avuto pure modo di recuperare il figlio, viene raggiunto dai pochi Fratelli superstiti, ai quali non può non promettere il proprio aiuto, mentre in realtà ha intenzione di fuggire in America coi soldi di Charlotte assieme a Massimilianoautorità.
 
Quando i Fratelli sono alle porte della villa, Fulvio s'accorge delle truppe asburgiche appostate per tendere loro un agguato ma, pur potendo ancora avvertirli, si fa convincere dalla sorella a desistere: ne segue dunque uno scontro a fuoco, in cui viene però coinvolta anche Charlotte, cosa che alla fine spinge Fulvio ad intervenire. Datosi perciò alla macchia con la donna, che purtroppo gli morirà tra le braccia non appena arrivati alla fattoria dove tengono il loro figlioletto, Fulvio viene poi raggiunto dai pochi Fratelli superstiti mentre è intento a darle una pur improvvisata sepoltura; i Fratelli gli comunicano infatti che Charlotte aveva preso contatto con dei contrabbandieri della zona per l'acquisto degli armamenti, per cui Fulvio si propone per condurre la transazione, tramando in realtà di fuggire con tutto il denaro per potersi rifare una vita assieme al figlio.
Con la promessa di andare a comprare le armi per la spedizione, Fulvio prende i soldi e giunge col figlio in una grande città, seguito però da uno dei Fratelli, Lionello; per liberarsene, lo porta su una barca al centro del [[Lago d'Orta]], dove sostiene che i [[contrabbandieri]] consegneranno le armi. Fingendo di essere stato truffato, Fulvio cerca poi di manipolare Lionello affinché si tolga la vita, conoscendo le sue tendenze [[suicidio|suicide]]; l'uomo non trova il coraggio di suicidarsi, ma muore ugualmente quando la barca si capovolge durante un diverbio. Francesca, la giovane compagna di Lionello, ha assistito alla scena dalla riva del lago; per non farle rivelare nulla, Fulvio la seduce e la convince a partire con sé per l'America. Dopo aver sistemato il figlio in un [[collegio]], si ferisce a una gamba per simulare una rapina ad opera dei contrabbandieri.
 
ConRiuscito la promessa di andarequindi a comprare le armi per la spedizioneconvincerli, Fulvio prende i soldi e giunge col figlio in una grande città, seguito però da uno dei Fratelli, Lionello; per liberarsene, lo porta su una barca al centro del [[Lago d'Orta]], dove sostiene che i [[contrabbandieri]] consegneranno le armi. FingendoConoscendo le tendenze [[suicidio|suicide]] dell'uomo, Fulvio finge di essere stato truffato, Fulvioper cercaindurre poidunque diil manipolarefragile Lionello affinché sia tolgatogliersi la vita, conoscendoinstillandogli leil suedubbio tendenzeche [[suicidio|suicide]]i loro confratelli li sospetterebbero d'essersi tenuti il denaro per disertare; l'uomo però non trova il coraggio di suicidarsi, ma muore ugualmente annegato quando, laattaccando barcabriga sicon capovolgeFulvio, durantefa uncapovolgere diverbiola barca. Francesca, la giovane compagna di Lionello che li aveva seguiti di nascosto, ha assistito alla scena dalla riva del lago; e per non farle rivelare nulla, Fulvio la seduce e la convince a partire con sé per l'America. Dopo aver sistemato il figlio in un [[Collegio (istruzione)|collegio]], si ferisce aad una gamba per simulare unala rapina ad opera dei contrabbandieri.
[[File:Allonsanfan-1974-gruppo.png|thumb|upright=1.2|left|Rivoluzionari e contadini fianco a fianco nella visione finale del giovane Allonsanfàn.]]
Giunti a [[Genova]], da dove dovrebbedovrebbero partiresalpare laper spedizioneil Meridione, Fulvio e Francesca comunicano l'insuccesso ala capo dei FratelliTito, ma il racconto dei soprusi e delle miserie subite di un esule meridionale, Vanni, smuove talmente tanto gli animi dei rivoluzionari tantoche daquest'ultimo, convincerlinon asentendosela partiredi condeluderli, luiannuncia prima checomunque la mancanzapartenza delleper armil'indomani. possaFulvio essereallora rivelata.cerca Fulviod'avvertirli protestadella mancata consegna delle armi, ma perde conoscenza a causa di una pozione di [[rum]] e [[oppio]] somministratagli per la ferita e quando si risveglia è già sulla nave: Francesca infatti, avendopresa alladal finepanico, capitose in'è suoifuggita veriper intenti,conto haproprio convintosenza ifar Fratellinulla adper imbarcarloimpedire che imbarcassero anche lui. DemoralizzatoBen conscio della natura suicida della spedizione, Fulvio è però il solo ad intuire il passato criminoso della loro guida Vanni.
 
Appena sbarcato nelle Due SicileSicilie, in [[Basilicata]] per l'esattezza, Fulvio tradisce nuovamente i suoi compagni, recandosi nel vicino paese di [[Grottole]] per denunciarli al sacerdote localedel luogo. Quest'ultimo, temendo infatti già di suo in una rivolta dei contadini, alla notizia di Fulvio si prodiga dunque ad allertare le guardie ed a sobillare il popolo contro i rivoluzionari venuti dal [[Nord Italia|Nord]], indicandoli quali portatori dell'epidemia di [[colera]] in corso e perd'essere dioltretutto piùguidati sotto la guida dida Vanni, conosciuto tra i popolani come ''Vanni Peste'' per via d'un eccidiotragico episodio di cui si rese protagonista in passato, quando trucidò dei suoi concittadini che stavano cercando di separarlo a forza dalla moglie infetta che, segregata in casa, era stata messa al rogo dalle guardie (motivo per cui s'era spostato nel Settentrione). Riconoscibili, proprio come indicato da Fulvio, dalle loro [[camicie rosse]], gli ignari Fratelli vengono perciò [[Linciaggio|linciati]] sul posto.
 
Prima che possa darsi definitivamente alla fuga, Fulvio viene raggiunto da Allonsanfàn, figlio del Maestro e unico superstite del massacro, cheil quale, ferito alla testa e incapace di accettare ciò che è accaduto, delira su un'improbabile fratellanza instauratasi a prima vista tra contadini e rivoluzionari. Fulvio è incredulo ovviamente ma, quando sente suonare le campane, si convince che i contadini e i suoi compagni abbiano effettivamente preso la città e, indossata la camicia rossa che Allonsanfàn avevas'era nel frattempo gettatolevato, s'incammina per unirsi a loro. In questo modo viene però notato e freddato dalle truppe [[Borbonici|borboniche]], appena sopraggiunte in rinforzo dei linciatori.
 
==Produzione==
Originariamente, il film avrebbe dovuto intitolarsi ''Terza dimensione''.<ref name="de santi">{{cita libro|titolo=I film di Paolo e Vittorio Taviani|autore=[[Pier Marco De Santi]]|anno=1988|editore=Gremese Editore|città=Roma|ISBN=9788876053115|pp=87-88}}</ref> Il riferimento storico della disastrosa spedizione dei Fratelli Sublimi è la [[spedizione di Sapri]] di [[Carlo Pisacane]], mentre il cognome del protagonista è un omaggio a [[Vittorio Imbriani]], contemporaneo esponente della [[Scapigliatura]].<ref name="crespi">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=08ZUDwAAQBAJ&pg=PT118&lpg=PT118&dq=allonsanfan+uscita+italia&source=bl&ots=M4vuweRBfo&sig=ACfU3U0uZDFwuSSnYT8eN_1tqMtkv5yrTQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjU9P-17eDgAhXE2qQKHWrUBlA4ChDoATAIegQIARAB#v=onepage&q=allonsanfàn&f=false|titolo=Storia di Italia in 15 film|autore=Alberto Crespi|anno=2016|editore=Laterza|città=Bari|ISBN=978-8858125229|edizione=3|p=...}}</ref>
 
Le riprese si sono svoltesvolsero principalmente a cavallo tra [[Basilicata]] e [[Puglia]];, alcune si sono svolte a [[Matera]], mentreed altre nell’agro della [[Murgia]], nei dintorni di [[Altamura]] (Masserie e [[Pulo di Altamura]]; la scena dello scontro tra rivoluzionari e popolani è stata girata a [[Castel Del Monte]]).<ref>{{cita web|url=http://www.sassiweb.it/matera/cinema-a-matera/film-girati-a-matera/|titolo=Film girati a Matera|editore=Sassiweb.it|accesso=1º marzo 2019}}</ref><ref>{{cita web|autore=Vito Attolini|titolo=24 - Allonsanfàn|url=http://www.apuliafilmcommission.it/cinema-in-puglia/24-–-allonsanfan|editore=Apulia Film Commission|accesso=1º marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190302152444/http://www.apuliafilmcommission.it/cinema-in-puglia/24-%e2%80%93-allonsanfan|dataarchivio=2 marzo 2019|urlmorto=sì}}</ref>
 
Le scene della villa di famiglia sono statevennero girate nella [[Villa Amalia (Erba)|Villa Amalia di Erba]], altre hannoancora avutoinvece come set lanella località di Cà di Brenno, frazione di [[Costa Masnaga]] (LC);, altrea Campo Marzo, una località di [[Merone]] (CO); altree presso il [[lago di Alserio]] (CO). Due scene sono statevennero girate a [[Brescia]];: quella d'apertura nel cortile del [[Broletto]] e quella della festa con musica di violini al Ridotto del [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]].<ref>{{cita web|url=http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_aprile_11/20120411BRE09_22-2004029472188.shtml|titolo=Quando la Leonessa ruggisce al cinema|autore=Nino Dolfo|editore=[[Corriere della seraSera|Corriere Brescia]]|data=11 aprile 2012|accesso=1º marzo 2019}}</ref>
 
Per il ruolo di Tito, che fu interpretato da [[Bruno Cirino#:~:text=Bruno Cirino, all'anagrafe Bruno,attore e regista teatrale italiano.|Bruno Cirino]], fu inizialmente scelto [[Lucio Dalla]], che girò anche alcune scene del film. Il 13 ottobre 1973, però, Dalla iniziò ad accusare forti dolori allo stomaco che lo costrinsero nel giro di poco tempo ad un ricovero d'urgenza in ospedale. La lavorazione del film continuò perciò senza di lui finché, il 25 ottobre 1973, vista l'impossibilità del cantante a ritornare sul set, ne venne annunciata la sostituzione a favore dell'attore napoletano.<ref>{{Cita web|url=https://www.davinotti.com/forum/curiosita/allonsanfan/40006343#100544028|titolo=Allonsanfan}}</ref><ref>{{YouTube|id=yZUtGKUnZaM|titolo=Lucio Dalla - Chi rompe paga e i cocci sono i suoi. (ALLE 8 DELLA SERA) - Rai Radio 2|ora=3|minuto=50|secondo=32}}</ref>
Le scene della villa di famiglia sono state girate nella [[Villa Amalia (Erba)|Villa Amalia di Erba]], altre hanno avuto come set la località Cà di Brenno, frazione di [[Costa Masnaga]] (LC); altre Campo Marzo, una località di [[Merone]] (CO); altre il [[lago di Alserio]] (CO). Due scene sono state girate a [[Brescia]]; quella d'apertura nel cortile del [[Broletto]] e quella della festa con musica di violini al Ridotto del [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]].<ref>{{cita web|url=http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_aprile_11/20120411BRE09_22-2004029472188.shtml|titolo=Quando la Leonessa ruggisce al cinema|autore=Nino Dolfo|editore=[[Corriere della sera|Corriere Brescia]]|data=11 aprile 2012|accesso=1º marzo 2019}}</ref>
 
== Distribuzione ==
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[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film politici]]
[[Categoria:Film storicigirati italiania Brescia]]
[[Categoria:Film girati a Matera]]
[[Categoria:Film girati in Puglia]]
[[Categoria:Film diretti dai fratelli Taviani]]
[[Categoria:Film ambientati nel XIX secolo]]
[[Categoria:Film sul Risorgimento]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Ennio Morricone]]