Allonsanfàn: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Myszka (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
 
(23 versioni intermedie di 17 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Film
|titolo italiano = Allonsanfàn
|immagine = Allonsanfan-titoli.png
|didascalia = Titoli di testa del film
Riga 8:
|durata = 100 min
|aspect ratio = 1,85:1
|genere = DrammaticoStorico
|genere 2 = Storico
|regista = [[Paolo e Vittorio Taviani]]
|sceneggiatore = Paolo e Vittorio Taviani
Riga 26 ⟶ 25:
* [[Stanko Molnar]]: Allonsanfàn
* [[Luisa De Santis]]: Fiorella
* [[Biagio Pelligra]]: il prete di Grottole
* Michael Berger: Remigio Imbriani
* Raul Cabrera: Fratello Sublime
Riga 35 ⟶ 34:
* Francesca Taviani: Giovanna
* [[Pier Giovanni Anchisi]]: carceriere
* [[Giulio Massimini]]: prete
* Luis La Torre: conte
* [[Carla Mancini]]:
Riga 52 ⟶ 51:
'''''Allonsanfàn''''' è un [[film]] del [[1974]] scritto e diretto da [[Paolo e Vittorio Taviani]], con protagonista [[Marcello Mastroianni]]. La colonna sonora è composta da [[Ennio Morricone]], alla sua prima collaborazione con i due registi.
 
Di ambientazione [[Risorgimento|risorgimentale]], il film è incentrato su di un rivoluzionario disilluso che viene a suo malgrado coinvolto dai propri compagni in una spedizione per liberare il Meridione. Il titolo, che è anche il nome di uno dei personaggi, è una storpiatura italianizzata di ''Allons enfants'', le parole che aprono la prima strofa de ''[[La Marsigliese]]''.<ref name="crespi"/>
 
Il film è stato presentato nella [[Quinzaine des Réalisateurs]] al [[Festival di Cannes 1975]].<ref name=cannes/>
 
== Trama ==
Durante gli anni della [[Restaurazione]], l'aristocratico [[Regno Lombardo-Veneto|lombardo]] Fulvio Imbriani, ex-[[giacobino]] ed ufficiale napoleonico, viene improvvisamente rilasciatoliberato dalle carceri asburgiche del [[Regno lombardo-veneto|lombardo-veneto]], in cui era detenuto in quanto affiliato ai [[Sublimi Maestri Perfetti|Fratelli Sublimi]], una sgangherata setta [[Carboneria|carbonara]], poiché per sua stessa sorpresa non ritenuto più una minaccia dalle autorità. Una volta fuori, viene prontamente sequestrato dai suoi compagni, che gli improvvisano sul momento una specie di processo con l'accusa di aver "venduto" il loro Maestro in cambio della libertà, essendo quest'ultimo infatti introvabile; Fulvio naturalmente non ne sa nulla e, come scopriranno con sgomento poco dopo, il Maestro non è stato affatto imprigionato, bensì s'è tolto la vita, avendo angosciosamente constatato - come da lui spiegato nella lettera d'addio ritrovatagli addosso - il pesante fallimento dei propri ideali [[Rivoluzione francese|rivoluzionari]]. A seguito di ciò, ognuno di loro si dà rovinosamente alla macchia, temendo che l'improvvisa scarcerazione di Fulvio sia in effetti una trappola orchestrata dalle autorità per poterli acciuffare tutti assieme in un sol colpo.
 
Ammalatosi a causa della prigionia patita, si fa accompagnare dall'amico Tito - adesso il capo dei Fratelli - nella magione di famiglia affinché possa curarsi; presentatosi inizialmente come un frate suo amico, vedendonon appena poivede la reazione devastata dei suoi familiari, soprattutto sua sorella Ester, alla bugia della sua morte, Fulvio getta la maschera e pare dunque riappacificarvisi dopo anni di dissidio. Riscoperti mano a mano gli agi della nobiltà, viene raggiunto poco tempo dopo dalla sua amante [[ungheria|ungherese]] Charlotte, che in [[Gran Bretagna]] ha raccolto fondi per una spedizione rivoluzionaria da condursi nel [[Regno delle Due Sicilie]]. Fulvio però è ormai stanco di lottare per un fine ideale che gli pare sempre più incerto e distante e perciò le propone di fuggire in America con lui ed il figlio seienne Massimiliano, fino a quel momento cresciuto da una famiglia di contadini, a cui però la donna gli oppone uno sconcertato rifiuto. Ester, una volta scoperto che i Fratelli raggiungeranno Fulvio nei loro poderi per poterorganizzare decidere assieme il dai farsipreparativi della loro prossima spedizione, ed intuendo i ripensamenti didel quest'ultimofratello, denuncia i congiurati alle autorità. Quando i congiurati sono alle porte della villa, Fulvio s'accorge delle truppe asburgiche appostate per tendere loro un agguato ma, pur potendo ancora avvertirli, viene convinto dalla sorella a desistere: ne segue dunque uno scontro a fuoco, in cui viene però coinvolta anche Charlotte, cosa che alla fine spinge Fulvio ad intervenire. Datosi perciò alla macchia con la sua Charlotte, che purtroppo gli morirà tra le braccia non appena arrivati alla fattoria dove tengono il loro figlioletto, Fulvio viene poi raggiunto dai pochi Fratelli superstiti mentre è intento a dare una pur improvvisata sepoltura alla sua amata; i Fratelli gli comunicano infatti che Charlotte aveva preso contatto con dei contrabbandieri della zona per l'acquisto degli armamenti, per cui Fulvio si propone per condurre la transazione, tramando in realtà di fuggire con tutto il denaro per potersi rifare una vita assieme al figlio.
 
Quando i Fratelli sono alle porte della villa, Fulvio s'accorge delle truppe asburgiche appostate per tendere loro un agguato ma, pur potendo ancora avvertirli, si fa convincere dalla sorella a desistere: ne segue dunque uno scontro a fuoco, in cui viene però coinvolta anche Charlotte, cosa che alla fine spinge Fulvio ad intervenire. Datosi perciò alla macchia con la donna, che purtroppo gli morirà tra le braccia non appena arrivati alla fattoria dove tengono il loro figlioletto, Fulvio viene poi raggiunto dai pochi Fratelli superstiti mentre è intento a darle una pur improvvisata sepoltura; i Fratelli gli comunicano infatti che Charlotte aveva preso contatto con dei contrabbandieri della zona per l'acquisto degli armamenti, per cui Fulvio si propone per condurre la transazione, tramando in realtà di fuggire con tutto il denaro per potersi rifare una vita assieme al figlio.
Riuscito quindi a convincerli, Fulvio prende i soldi e giunge col figlio in una grande città, seguito però da uno dei Fratelli, Lionello; per liberarsene, lo porta su una barca al centro del [[Lago d'Orta]], dove sostiene che i [[contrabbandieri]] consegneranno le armi. Fingendo di essere stato truffato e convincendo il fragile Lionello che i loro confratelli non crederanno mai che si siano fatti fregare cosí facilmente, Fulvio cerca di manipolarlo affinché si tolga la vita, conoscendo le sue tendenze [[suicidio|suicide]]; l'uomo però non trova il coraggio di suicidarsi, ma muore ugualmente annegato quando, attaccando briga con Fulvio, fa capovolgere la barca. Francesca, la giovane compagna di Lionello, ha assistito alla scena dalla riva del lago e per non farle rivelare nulla, Fulvio la seduce e la convince a partire con sé per l'America. Dopo aver sistemato il figlio in un [[collegio]], si ferisce ad una gamba per simulare la rapina ad opera dei contrabbandieri.
 
Riuscito quindi a convincerli, Fulvio prende i soldi e giunge col figlio in una grande città, seguito però da uno dei Fratelli, Lionello; per liberarsene, lo porta su una barca al centro del [[Lago d'Orta]], dove sostiene che i [[contrabbandieri]] consegneranno le armi. FingendoConoscendo le tendenze [[suicidio|suicide]] dell'uomo, Fulvio finge di essere stato truffato eper convincendoindurre dunque il fragile Lionello chea itogliersi lorola confratellivita, noninstillandogli crederannoil maidubbio che sii sianoloro fatticonfratelli fregareli cosísospetterebbero facilmente,d'essersi Fulviotenuti cercail didenaro manipolarloper affinché si tolga la vita, conoscendo le sue tendenze [[suicidio|suicide]]disertare; l'uomo però non trova il coraggio di suicidarsi, ma muore ugualmente annegato quando, attaccando briga con Fulvio, fa capovolgere la barca. Francesca, la giovane compagna di Lionello che li aveva seguiti di nascosto, ha assistito alla scena dalla riva del lago e per non farle rivelare nulla, Fulvio la seduce e la convince a partire con sé per l'America. Dopo aver sistemato il figlio in un [[Collegio (istruzione)|collegio]], si ferisce ad una gamba per simulare la rapina ad opera dei contrabbandieri.
[[File:Allonsanfan-1974-gruppo.png|thumb|upright=1.2|left|Rivoluzionari e contadini fianco a fianco nella visione finale del giovane Allonsanfàn.]]
Giunti a [[Genova]], da dove dovrebbero salpare per il Meridione, Fulvio e Francesca comunicano l'insuccesso a Tito, ma il racconto dei soprusi e delle miserie subite di un esule meridionale, Vanni, smuove talmente tanto gli animi dei rivoluzionari che quest'ultimo, non sesentendosela di deluderli, annuncia comunque la sentepartenza diper deluderlil'indomani. Fulvio allora cerca d'avvertirli della mancata consegna delle armi, ma perde conoscenza a causa di una pozione di [[rum]] e [[oppio]] somministratagli per la ferita e quando si risveglia è già sulla nave: Francesca infatti, presa dal panico, hase convinton'è ifuggita Fratelliper adconto imbarcarloproprio persenza poifar fuggirsenenulla per contoimpedire proprioche imbarcassero anche lui. Ben conscio della natura suicida della spedizione, Fulvio è però il solo ad intuire il passato criminoso della loro guida Vanni.
 
Appena sbarcato nelle Due Sicilie, in [[Basilicata]] per l'esattezza, Fulvio tradisce nuovamente i suoi compagni, recandosi nel vicino paese di [[Grottole]] per denunciarli al sacerdote localedel luogo. Quest'ultimo, temendo infatti già di suo in una rivolta dei contadini, alla notizia di Fulvio si prodiga dunque ad allertare le guardie ed a sobillare il popolo contro i rivoluzionari venuti dal [[Nord Italia|Nord]], indicandoli quali portatori dell'epidemia di [[colera]] in corso e perd'essere dioltretutto piùguidati sotto la guida dida Vanni, conosciuto tra i popolani come ''Vanni Peste'' per via d'un tragico episodio di cui si rese protagonista in passato, quando trucidò dei suoi concittadini che stavano cercando di separarlo a forza dalla moglie infetta che, segregata in casa, era stata messa al rogo dalle guardie (motivo per cui s'era spostato nel Settentrione). Riconoscibili, proprio come indicato da Fulvio, dalle loro [[camicie rosse]], gli ignari Fratelli vengono perciò [[Linciaggio|linciati]] sul posto.
 
Prima che possa darsi definitivamente alla fuga, Fulvio viene raggiunto da Allonsanfàn, figlio del Maestro e unico superstite del massacro, cheil quale, ferito alla testa e incapace di accettare ciò che è accaduto, delira su un'improbabile fratellanza instauratasi a prima vista tra contadini e rivoluzionari. Fulvio è incredulo ovviamente ma, quando sente suonare le campane, si convince che i contadini e i suoi compagni abbiano effettivamente preso la città e, indossata la camicia rossa che Allonsanfàn s'era nel frattempo levato, s'incammina per unirsi a loro. In questo modo viene però notato e freddato dalle truppe [[Borbonici|borboniche]], appena sopraggiunte in rinforzo dei linciatori.
 
==Produzione==
Originariamente, il film avrebbe dovuto intitolarsi ''Terza dimensione''.<ref name="de santi">{{cita libro|titolo=I film di Paolo e Vittorio Taviani|autore=[[Pier Marco De Santi]]|anno=1988|editore=Gremese Editore|città=Roma|ISBN=9788876053115|pp=87-88}}</ref> Il riferimento storico della disastrosa spedizione dei Fratelli Sublimi è la [[spedizione di Sapri]] di [[Carlo Pisacane]], mentre il cognome del protagonista è un omaggio a [[Vittorio Imbriani]], contemporaneo esponente della [[Scapigliatura]].<ref name="crespi">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=08ZUDwAAQBAJ&pg=PT118&lpg=PT118&dq=allonsanfan+uscita+italia&source=bl&ots=M4vuweRBfo&sig=ACfU3U0uZDFwuSSnYT8eN_1tqMtkv5yrTQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjU9P-17eDgAhXE2qQKHWrUBlA4ChDoATAIegQIARAB#v=onepage&q=allonsanfàn&f=false|titolo=Storia di Italia in 15 film|autore=Alberto Crespi|anno=2016|editore=Laterza|città=Bari|ISBN=978-8858125229|edizione=3|p=...}}</ref>
 
Le riprese si sono svoltesvolsero principalmente a cavallo tra [[Basilicata]] e [[Puglia]];, alcune si sono svolte a [[Matera]], mentreed altre nell’agro della [[Murgia]], nei dintorni di [[Altamura]] (Masserie e [[Pulo di Altamura]]; la scena dello scontro tra rivoluzionari e popolani è stata girata a [[Castel Del Monte]]).<ref>{{cita web|url=http://www.sassiweb.it/matera/cinema-a-matera/film-girati-a-matera/|titolo=Film girati a Matera|editore=Sassiweb.it|accesso=1º marzo 2019}}</ref><ref>{{cita web|autore=Vito Attolini|titolo=24 - Allonsanfàn|url=http://www.apuliafilmcommission.it/cinema-in-puglia/24-–-allonsanfan|editore=Apulia Film Commission|accesso=1º marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190302152444/http://www.apuliafilmcommission.it/cinema-in-puglia/24-%e2%80%93-allonsanfan|dataarchivio=2 marzo 2019|urlmorto=sì}}</ref>
 
Le scene della villa di famiglia sono statevennero girate nella [[Villa Amalia (Erba)|Villa Amalia di Erba]], altre hannoancora avutoinvece come set lanella località di Cà di Brenno, frazione di [[Costa Masnaga]] (LC);, altrea Campo Marzo, una località di [[Merone]] (CO); altree presso il [[lago di Alserio]] (CO). Due scene sono statevennero girate a [[Brescia]];: quella d'apertura nel cortile del [[Broletto]] e quella della festa con musica di violini al Ridotto del [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]].<ref>{{cita web|url=http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_aprile_11/20120411BRE09_22-2004029472188.shtml|titolo=Quando la Leonessa ruggisce al cinema|autore=Nino Dolfo|editore=[[Corriere della Sera|Corriere Brescia]]|data=11 aprile 2012|accesso=1º marzo 2019}}</ref>
 
Per il ruolo di Tito, che fu interpretato da [[Bruno Cirino#:~:text=Bruno Cirino, all'anagrafe Bruno,attore e regista teatrale italiano.|Bruno Cirino]], fu inizialmente scelto [[Lucio Dalla]], che girò anche alcune scene del film. Il 13 ottobre 1973, però, Dalla iniziò ad accusare forti dolori allo stomaco che lo costrinsero nel giro di poco tempo ad un ricovero d'urgenza in ospedale. La lavorazione del film continuò perciò senza di lui finché, il 25 ottobre 1973, vista l'impossibilità del cantante a ritornare sul set, ne venne annunciata la sostituzione a favore dell'attore napoletano.<ref>{{Cita web|url=https://www.davinotti.com/forum/curiosita/allonsanfan/40006343#100544028|titolo=Allonsanfan}}</ref><ref>{{YouTube|id=yZUtGKUnZaM|titolo=Lucio Dalla - Chi rompe paga e i cocci sono i suoi. (ALLE 8 DELLA SERA) - Rai Radio 2|ora=3|minuto=50|secondo=32}}</ref>
Le scene della villa di famiglia sono state girate nella [[Villa Amalia (Erba)|Villa Amalia di Erba]], altre hanno avuto come set la località Cà di Brenno, frazione di [[Costa Masnaga]] (LC); altre Campo Marzo, una località di [[Merone]] (CO); altre il [[lago di Alserio]] (CO). Due scene sono state girate a [[Brescia]]; quella d'apertura nel cortile del [[Broletto]] e quella della festa con musica di violini al Ridotto del [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]].<ref>{{cita web|url=http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_aprile_11/20120411BRE09_22-2004029472188.shtml|titolo=Quando la Leonessa ruggisce al cinema|autore=Nino Dolfo|editore=[[Corriere della Sera|Corriere Brescia]]|data=11 aprile 2012|accesso=1º marzo 2019}}</ref>
 
== Distribuzione ==
Riga 102 ⟶ 105:
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film politici]]
[[Categoria:Film storicigirati italiania Brescia]]
[[Categoria:Film girati a Matera]]
[[Categoria:Film girati in Puglia]]
[[Categoria:Film diretti dai fratelli Taviani]]
[[Categoria:Film sul Risorgimento]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Ennio Morricone]]