Karl-Heinz Rummenigge: differenze tra le versioni

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|CodiceNazione = {{RFT}}<br />{{DEU}} (dal 1990)
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Attaccante (calcio)|Attaccante]]
|TermineCarriera = 1º luglio 1989
|SquadreGiovanili = {{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = G
|1963-1974 |Borussia Lippstadt |
}}
|Squadre = {{Carriera sportivo
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}}
|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
|1975-1986 |{{Naz|CA|FRG|M}} | 95 (45)
}}
|Vittorie = {{MedaglieCompetizione|Mondiali di calcio}}
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|Attività2 = ex calciatore
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , di ruolo [[Attaccante (calcio)|attaccante]], attuale membro del consiglio direttivo del {{Calcio Bayern Monaco|N}}. Con la {{NazNB|CA|FRG|M}} è stato [[Campionato europeo di calcio|campione d'Europa]] nel 1980 e [[Campionato mondiale di calcio|vicecampione del mondo]] nel 1982 e nel 1986
}}
 
Soprannominato ''Kalle'',<ref>Storpiatura del suo nome dovuta al fratello maggiore Wolfgang, cfr. {{cita|Chiesa|p. 68}}.</ref> è considerato uno dei più forti attaccanti della storia del calcio nonché come il migliore in assoluto durante la prima metà degli anni 1980.<ref name="panini10">{{cita|Panini|p. 10}}.</ref> Occupa la 35ª posizione sia nella speciale classifica dei migliori calciatori del [[XX secolo]] pubblicata dalla rivista ''[[World Soccer]]''<ref name=":0">{{cita web|url=http://www.englandfootballonline.com/TeamHons/HonsWldSocPlyrsCent.html|titolo=World Soccer 100 Players of the Century|editore=englandfootballonline.com|lingua=en|accesso=19 ottobre 2012}}</ref> che nell'[[Miglior calciatore del XX secolo IFFHS|omonima classifica stilata dall'IFFHS]].<ref name=":1">{{cita web|http://www.rsssf.com/miscellaneous/iffhs-century.html|IFFHS' Century Elections|27-06-2010}}</ref> Nel marzo del 2004, [[Pelé]] lo ha anche inserito nella [[FIFA 100]], la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]].<ref name=":12">{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/football/3533833.stm|titolo=Fifa names greatest list}}</ref> Vincitore del [[Pallone d'oro]] per due anni di seguito ([[Pallone d'oro 1980|1980]] e [[Pallone d'oro 1981|1981]]),<ref>{{Cita web|url=https://www.rsssf.org/miscellaneous/europa-poy80.html|titolo=European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1980}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.rsssf.org/miscellaneous/europa-poy81.html|titolo=European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1981}}</ref> è stato inserito in totale per otto anni di fila tra i candidati alla vittoria del premio arrivando a raggiungere anche la seconda posizione nel [[Pallone d'oro 1979|1979]].<ref>{{Cita web|url=https://www.rsssf.org/miscellaneous/europa-poy79.html|titolo=European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1979}}</ref> Nel [[2022]] è stato inoltre inserito nella [[Hall of Fame del calcio italiano]].
 
Ha legato il suo nome a quello del [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]], nel quale ha militato dal 1974 al 1984. Con la maglia dei bavaresi ha collezionato in totale 422 presenze e 217 reti, vincendo due [[Bundesliga|campionati tedeschi]], due [[DFB-Pokal|Coppe nazionali]], due [[UEFA Champions League|Coppe dei Campioni]] e una [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]]. Nel 1984 viene acquistato dall'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], dove rimane fino al 1987, periodo in cui viene, per assonanza con il nome e doti sportive, soprannominato ''Il Kaiser'' ("imperatore" in tedesco). Ha chiuso la carriera nel 1989 tra le filafile del [[Servette Football Club Genève 1890|Servette]]. A livello individuale è stato inoltre per tre volte capocannoniere della [[Bundesliga]]<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/08/rummenigge-annuncia-giugno-mi-ritiro.html|titolo=Rummenigge annuncia: "A giugno mi ritiro"|pubblicazione=la Repubblica|data=8 marzo 1989|p=25}}</ref> e per una volta della [[Coppa dei Campioni]].
 
Convocato in [[Nazionale di calcio della Germania Ovest|nazionale]] dal 1975 al 1986, ha partecipato a tre edizioni del [[Campionato mondiale di calcio|campionato mondiale]] ({{WC2|1978}}, {{WC2|1982}} e {{WC2|1986}}) e a due del [[Campionato europeo di calcio|campionato europeo]] ({{EC2|1980}} e {{EC2|1984}}), vincendo l'Europeo 1980. In nazionale ha giocato complessivamente 95 partite, segnando 45 reti.
 
Dopo il ritiro dall'attività agonistica, è tornato al Bayern Monaco per intraprendere la carriera dirigenziale dapprima in veste di vicepresidente (dal 1991 al 2002) e in seguito in quella di amministratore delegato (fino al 2021). È stato presidente dell'[[European Club Association|associazione dei club europei]] (ECA) dal 2008 al 2017 per poi diventarne il presidente onorario.
 
== Biografia ==
Suo fratello [[Michael Rummenigge]] è stato anch'egli calciatore.
 
== Caratteristiche tecniche ==
{{citazione|Ho giocato contro [[Diego Armando Maradona|Maradona]] e [[Zico]] e ora so chi è il miglior calciatore del Mondo: Karl-Heinz Rummenigge|[[Lothar Matthäus]]<ref>{{Cita web|url=https://www.goal.com/it/notizie/karl-heinz-rummenigge-l-inarrestabile-panzer-dai-muscoli-di-cristallo/blta8aa521a05ffe9ab|titolo= Karl-Heinz Rummenigge, l'inarrestabile panzer dai muscoli di cristallo}}</ref>}}Era dotato di grande potenza fisica<ref>{{cita|Chiesa|p. 68}}.</ref> e abilità nel gioco aereo.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,0721_01_1994_0005_0026_10401328/|titolo=Lo zar: di Van Basten ce n'è uno|autore=Franco Badolato|pubblicazione=La Stampa|data=6 gennaio 1994|p=26}}</ref> Capace di tirare con entrambi i piedi, nel corso della sua carriera si è inoltre distinto per correttezza e sportività.<ref name="monti">{{cita|Monti|pp. 821-822}}.</ref>
 
== Carriera ==
=== Giocatore ===
==== Club ====
[[File:Rummenigge Inter.jpg|thumb|upright|left|Rummenigge festeggiato dai compagni nell'Inter [[Antonio Sabato (calciatore)|Sabato]] (a sinistra) e [[Giuseppe Baresi|Baresi]] (a destra).]]
A 8 anni entrò nella scuola calcio della squadra della sua città natale, il {{Calcio Borussia Lippstadt|N}}, dove percorse tutta la trafila, dalle giovanili fino alle soglie della prima squadra.
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Nel 1974 passò quindi al {{Calcio Bayern Monaco|N}}, dove militavano [[Sepp Maier]], [[Franz Beckenbauer]] e [[Gerd Müller]], venendo utilizzato come [[trequartista]]. Esordì in [[Bundesliga 1974-1975|Bundesliga]] il 24 agosto 1974 nella sconfitta per 6-0 subita contro il {{Calcio Kickers Offenbach|N}}<ref name="goal">{{cita web|url=https://www.goal.com/it/notizie/karl-heinz-rummenigge-l-inarrestabile-panzer-dai-muscoli-di/blta8aa521a05ffe9ab|titolo=Karl-Heinz Rummenigge, l'inarrestabile panzer dai muscoli di cristallo|pubblicazione=goal.com|accesso=7 maggio 2022}}</ref>; segnò invece il primo gol in campionato alla quarta giornata, nella vittoria per 6-3 contro il {{Calcio Colonia|N}}<ref name=goal/>, e giocò anche quattro gare della [[Coppa dei Campioni 1974-1975]]. Rimase però in panchina nella [[Finale della Coppa dei Campioni 1974-1975|finale]], poi vinta contro il {{Calcio Leeds United|N}}, mentre venne schierato [[Finale della Coppa dei Campioni 1975-1976|in quella]] dell'[[Coppa dei Campioni 1975-1976|anno successivo]], vinta per 1-0 contro i [[Francia|francesi]] del {{Calcio Saint-Etienne|N}}. Alla fine del 1976 arrivò anche la vittoria nella [[Coppa Intercontinentale 1976 (calcio)|Coppa Intercontinentale]], dopo la doppia sfida contro i [[Coppa Libertadores|campioni del Sud America]] del {{Calcio Cruzeiro|N}}.
 
Nel 1979 il nuovo tecnico [[Pál Csernai]] lo avanzò al ruolo di centravanti: la squadra, trascinata dallo stesso Rummenigge e da [[Paul Breitner]], tornò a vincere il [[Fußball-Bundesliga 1979-1980|titolo nel 1980]], e si ripeté l'[[Fußball-Bundesliga 1980-1981|anno successivo]]:. Rummenigge fu capocannoniere in campionato in entrambe le occasioni, e vinse pure il [[Pallone d'oro 1980]] e [[Pallone d'oro 1981|1981]]. Fu anche il miglior marcatore della [[Coppa dei Campioni 1980-1981]] con 6 gol, mentre la squadra raggiunse nuovamente la [[Finale della Coppa dei Campioni 1981-1982|finale]] l'[[Coppa dei Campioni 1981-1982|anno successivo]]: in quell'occasione venne tuttavia sconfitta dall'{{Calcio Aston Villa|N}} per 1-0.
 
Negli anni successivi il Bayern conquistò anche la [[DFB-Pokal]] in due occasioni: [[DFB-Pokal 1981-1982|nel 1982]] e [[DFB-Pokal 1983-1984|nel 1984]], anno in cui risultò per la terza volta capocannoniere [[Fußball-Bundesliga 1983-1984|in campionato]]; a livello personale ricevette anche il premio di [[Calciatore tedesco dell'anno]] nel 1980. Nella sua decennale militanza al Bayern Monaco mise a segno 217 gol in 422 partite.<ref name=goal/>
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Nell'estate 1984 fu acquistato dall'{{Calcio Inter|N}} per circa 8,5 miliardi di [[Lira italiana|lire]],<ref name=panini10/> andando a comporre un ''tandem'' d'attacco ben assortito con [[Alessandro Altobelli]];<ref name=monti/><ref>{{cita|Panini|p. 18}}.</ref> il presidente del club [[Ernesto Pellegrini]] ne aveva annunciato l'acquisto già in primavera.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/04/20/dopo-rummenigge-ecco-massaro-briaschi-brady.html|titolo=Dopo Rummenigge ecco Massaro, Briaschi e Brady|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=20 aprile 1984|p=31}}</ref>
 
Esordì in maglia nerazzurra il 22 agosto, con un gol alla {{Calcio SPAL|N}} in [[Coppa Italia 1984-1985|Coppa Italia]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/08/23/all-opera-brady-rummenigge.html|titolo=All'opera Brady e Rummenigge|autore=Luciano Pedrelli|pubblicazione=la Repubblica|data=23 agosto 1984|p=25}}</ref> Il 23 settembre debuttò in [[Serie A 1984-1985|Serie A]], nella partita vinta 2-1 contro l'{{Calcio Avellino|N}}; il 3 ottobre, in [[Coppa UEFA 1984-1985|Coppa UEFA]], segnò invece il 2-0 contro lo {{Calcio Sportul Studentesc|N}} grazie al quale i nerazzurri ribaltarono il punteggio dell'andata (1-0) qualificandosi per il turno seguente;<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/04/brady-rummenigge-rilanciano-inter.html|titolo=Brady-Rummenigge rilanciano l'Inter|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=4 ottobre 1984|p=24}}</ref> qui, nell'andata giocata a [[Milano]] contro i {{Calcio Rangers|N}}, rimase celebre anche una sua rete capolavoro,<ref>{{cita news|url=https://www.corriere.it/sport/calcio-una-magia-al-giorno/notizie/calcio-contro-coronavirus-magia-giorno8-rummenigge-gol-capolavoro-che-non-esiste-46a2b56c-7c96-11ea-9e96-ac81f1df708a.shtml|titolo=Calcio contro il Coronavirus, una magia al giorno/8: Rummenigge e il gol-capolavoro (che non esiste)|autore=Tommaso Pellizzari|pubblicazione=Corriere della Sera|data=12 aprile 2020}}</ref> che venne però annullata. Il primo gol nel [[Serie A 1984-1985|campionato italiano]] arrivò l'11 novembre, nel [[derby d'Italia]] con la {{Calcio Juventus|N}} che i lombardi vinsero 4-0<ref name=monti/>, e andò a segno anche nel [[Derby della Madonnina|derby]] col {{Calcio Milan|N}}; in campo continentale, nel ritorno dei quarti di finale contro il {{Calcio Colonia|N}} contribuì con una doppietta al 3-1 e alla qualificazione in semifinale, in cui l'Inter verrà sconfitta dal {{Calcio Real Madrid|N}}.<ref name=monti/> Lo stesso traguardo venne raggiunto nella [[Coppa Italia 1984-1985|Coppa Italia]], dove la squadra fu eliminata dai ''cugini'' rossoneri, a cui ''Kalle'' segnò comunque un gol nella gara d'andata. Nella [[Football Club Internazionale Milano 1984-1985|prima stagione]] segnò 8 gol in campionato, 13 [[Football Club Internazionale Milano 1985-1986|nella seconda]], dove si classificò secondo nella classifica marcatori in [[Serie A 1985-1986|campionato]], dietro solo a [[Roberto Pruzzo]] con 19 gol; realizzò anche altri 3 gol nella [[Coppa UEFA 1985-1986|Coppa UEFA]], nella quale la squadra meneghina venne nuovamente sconfitta dalle ''Merengues'' in semifinale. L'[[Football Club Internazionale Milano 1986-1987|annata successiva]], tuttavia, fu caratterizzata da numerosi problemi fisici, e Rummenigge non andò oltre i 3 gol in [[Serie A 1986-1987|campionato]] e 1 in [[Coppa UEFA 1986-1987|Coppa UEFA]], chiudendo anticipatamente la stagione dopo un infortunio patito contro il {{Calcio Brescia|N}} il 1º febbraio 1987.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/22/rummenigge-arrende.html|titolo=Rummenigge s'arrende|pubblicazione=la Repubblica|data=22 aprile 1987|p=23}}</ref>
 
Questa fu l'ultima presenza con i nerazzurri, poiché a settembre venne ceduto al {{Calcio Servette|N}},<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/10/il-verona-ha-preso-bonetti-rummenigge-al.html|titolo=Il Verona ha preso Bonetti. Rummenigge al Servette|pubblicazione=la Repubblica|data=10 settembre 1987|p=26}}</ref> con cui vinse il titolo di miglior marcatore del campionato elvetico nella [[Lega Nazionale A 1988-1989]], terminando la carriera subito dopo.
 
==== Nazionale ====
[[File:Karl-Heinz Rummenigge, Germania Ovest, Euro '80.jpeg|thumb|right|Rummenigge in azione contro i {{NazNB|CA|NLD|M}} durante il {{EC|1980}}.]]
 
Esordì in [[Nazionale di calcio della Germania|nazionale]] il 6 ottobre 1976 nella vittoria per 2-0 contro il {{NazNB|CA|WAL|M}}, per poi figurare tra i ventidue convocati per {{WC2|1978}}: qui giocò tutte le sei gare, segnando una doppietta all'esordio col {{NazNB|CA|MEX|M}} e un gol nell'ultima partita, [[Miracolo di Córdoba|la spettacolare gara]] contro l'{{NazNB|CA|AUT|M}} che tuttavia sancì di fatto l'eliminazione della Germania Ovest. Vinto il [[Campionato europeo di calcio 1980|titolo europeo nel 1980]], partecipò anche a {{WC2|1982}}: mise a segno il gol tedesco nella sconfitta contro l'{{NazNB|CA|DZA|M}} e una tripletta contro il {{NazNB|CA|CHI|M}}. Segnò nuovamente [[Notte di Siviglia|nella semifinale]] contro la {{NazNB|CA|FRA|M}}: entrò in campo nei [[tempi supplementari]] sul risultato di 3-1 per gli avversari, e segnò il 3-2. La partita venne poi vinta dai tedeschi ai [[calci di rigore]], ma nella [[Finale del campionato mondiale di calcio 1982|finale]] contro l'{{NazNB|CA|ITA|M}}, frenato da acciacchi fisici<ref name=monti/> e ben marcato dal diciottenne [[Giuseppe Bergomi|Bergomi]],<ref>{{cita news|url=https://www.nytimes.com/1982/07/12/sports/the-man-who-marked-rummenigge.html|titolo=A Teen-Ager Who Marked Rummenigge|lingua=en|pubblicazione=The New York Times|autore=George Vecsey|data=12 luglio 1982}}</ref> non riuscì a incidere, e la sua squadra perse 3-1.
 
Conquistò la medaglia d'argento anche a {{WC2|1986}}, dove segnò una sola rete, nella [[Finale del campionato mondiale di calcio 1986|finale]] contro l'{{NazNB|CA|ARG|M}}: al momento i sudamericani erano in vantaggio per 2-0, e alla fine vinsero per 3-2.
 
Questo fu anche l'ultimo incontro giocato con la Nazionale: Rummenigge chiuse con 95 presenze e 45 gol.
 
=== Dirigente sportivo ===
Dopo il ritiro dall'attività agonistica, Rummenigge lavorò dal 1990 al 1994 per l'[[ARD]], il primo canale [[Televisione|TV]] tedesco, come commentatore degli incontri della nazionale. Il 25 novembre 1991 lui e [[Franz Beckenbauer]] furono invitati dalla dirigenza del [[Fußball-Club Bayern München|Bayern Monaco]] ad assumere la carica di vicepresidenti del club.
[[File:2015-02-06 Rummenigge 0370 (cropped).JPG|thumb|Rummenigge nel 2015, dirigente del Bayern]]
 
Quando Beckenbauer divenne presidente, Rummenigge rimase vicepresidente unico, rimanendo in carica fino al 14 febbraio 2002, quando fu istituita la nuova divisione calcio del club, della quale divenne amministratore delegato. Il suo compito fu quello di responsabile stampa e pubbliche relazioni, dei rapporti con gli altri club e di rappresentanza in seno alle istituzioni calcistiche nazionali e internazionali; tra le altre cariche svolte c'è anche quella di presidente dell'ECA, l'[[European Club Association]].<ref>{{Cita news|autore = Fabio Licari|titolo = Agnelli nel board Eca|pubblicazione = La Gazzetta dello Sport|giorno = 12|mese=settembre|anno = 2012}}</ref>
 
L'8 settembre 2015 è stato eletto, insieme ad [[Andrea Agnelli]], membro del comitato esecutivo del [[Union of European Football Associations|UEFA]].<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/altre-notizie/uefa-agnelli-e-rummenigge-nominati-membri-del-comitato-726359|titolo=UEFA, Agnelli e Rummenigge nominati membri del comitato|autore=Lorenzo Di Benedetto|data=8 settembre 2015}}</ref>
 
Nel 2017 Agnelli lo sostituisce alla presidenza dell'ECA, ma vi resta come presidente onorario. Il 20 aprile 2021, in seguito alle dimissioni dello stesso Agnelli da presidente dell'ECA per via del progetto di una Superlega calcistica europea, viene indicato per prenderne il posto nel comitato esecutivo della UEFA fino al 2025.<ref>{{Cita web|url=https://www.ecaeurope.com/news/eca-executive-board-statement-19-april-2021/|titolo=ECA Executive Board Statement|data=19 aprile 2021|lingua=en}}</ref>
 
Il 1º giugno dello stesso anno Rummenigge anticipa di sei mesi il suo addio al Bayern Monaco dopo quasi 20 anni, lasciando il posto all’ex portiere [[Oliver Kahn]].<ref>{{Cita web|url=https://www.calcioefinanza.it/2021/06/01/rummenigge-lascia-bayern-monaco/|titolo=Rummenigge risolve il contratto con il Bayern Monaco in anticipo: Kahn al suo posto|autore=Redazione|sito=Calcio e Finanza|data=2021-06-01|lingua=it-IT|accesso=2021-06-02}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Bundesliga/01-06-2021/bayern-rummenigge-lascia-ruolo-ad-tanti-trionfo-4101525578794.shtml|titolo=Bayern, Rummenigge anticipa l'addio. Al suo posto Oliver Kahn|sito=La Gazzetta dello Sport|lingua=it-IT|accesso=2021-06-02}}</ref> In tutto da dirigente ha vinto due ''[[treble]]'', 14 campionati e 10 coppe di Germania, e il giro di affari è passato da 176 a 679 milioni di euro.<ref>{{Cita news|autore=Pierfrancesco Archetti|titolo=Rummenigge anticipa l’addio|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=2|mese=giugno|anno=2021|pagina=24}}</ref> Rientra nel consiglio di sorveglianza dei bavaresi il 29 maggio 2023 al posto del licenziato Kahn.
 
Dopo la ''débâcle'' della [[Nazionale di calcio della Germania|nazionale tedesca]] al {{WC|2022}}, il 13 dicembre 2022 entrò a far parte, con [[Rudi Völler]], [[Oliver Kahn]], [[Matthias Sammer]] e [[Oliver Mintzlaff]], del ''pool'' istituito dalla [[Federazione calcistica della Germania|federazione calcistica tedesca]] (DFB) onde seguire il processo di ricostruzione della squadra.<ref>{{cita web|url=https://www.rainews.it/articoli/2022/12/qatar2022-mondiali-calcio-un-esercito-di-vecchie-glorie-per-risollevare-la-nazionale-tedesca-76ef5154-fbb0-4a22-8e7b-90f5d5dd6ff2.html|titolo=Un esercito di vecchie glorie per risollevare la Nazionale tedesca|data=13 dicembre 2022}}</ref>
 
== Curiosità e vita privata ==
Nell'aprile 1983, il duo pop britannico [[Alan & Denise]] registrò una canzone tributo intitolata ''Rummenigge''. Il singolo raggiunse il numero 43 nelle classifiche tedesche.<ref>{{Cita web|url=https://www.offiziellecharts.de/titel-details-24007|titolo=Official German Charts - Rummenigge|sito=offiziellecharts.de|lingua=en|accesso10 marzo 2023}}</ref>
 
Nel marzo 2004 è stato nominato da [[Pelé]] come uno dei [[FIFA 100|125 migliori calciatori viventi]].
 
Ha due fratelli anch'essi attivi nel calcio, [[Wolfgang Rummenigge|Wolfgang]] e [[Michael Rummenigge|Michael]]. Michael ha militato come attaccante rispettivamente nel Bayern Monaco e nel [[Borussia Dortmund]] dal 1982 al 1988 e dal 1988 al 1994 oltre a rappresentare la Germania in due occasioni tra il 1983 e il 1986.
 
Rummenigge e sua moglie Martina hanno cinque figli (tre maschi e due femmine) nati tra il 1980 e il 1991.<ref>{{Cita web|url=https://www.n-tv.de/sport/fussball/Der-Bayern-Boss-der-eine-Bratwurst-war-article22057499.html|titolo=Der Bayern-Boss, der eine „Bratwurst“ war|sito=n-tv.de|lingua=de|accesso=10 marzo 2024}}</ref>
 
Rummenigge sostiene la fine della [[regola 50+1]].<ref>{{Cita web|url=http://www.dw.com/en/bayern-munich-chief-calls-for-abolition-of-501-ownership-rule/a-40407634|titolo=Bayern Munich chief calls for abolition of 50+1 ownership rule|autore= Matt Pearson|sito=www.dw.com|data=7 settembre 2017|lingua=en|accesso=10 marzo 2024}}</ref>
 
== Statistiche ==
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=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
{{Cronoini|FRG||M}}
{{Cronopar|6-10-1976|Cardiff|WAL|0|2|FRG||Amichevole}}
{{Cronopar|17-11-1976|Hannover|FRG|2|0|CSK||Amichevole}}
Riga 178 ⟶ 186:
{{Cronopar|8-10-1977|Berlino|FRG|2|1|ITA|1|Amichevole}}
{{Cronopar|22-2-1978|Monaco di Baviera|FRG|2|1|ENG||Amichevole}}
{{Cronopar|8-3-1978|Francoforte sul Meno|FRG|1|0|URS 1955-1980||Amichevole}}
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Riga 203 ⟶ 211:
{{Cronopar|14-6-1980|Napoli|FRG|3|2|NLD||Euro|1980|1º turno}}
{{Cronopar|17-6-1980|Torino|GRC|0|0|FRG||Euro|1980|1º turno|13={{Sostout|66}}}}
{{Cronopar|22-6-1980|Roma|FRG|2|1|BEL||Euro|1980|Finale|13=<smallref>2º titolo europeo</smallref>}}
{{Cronopar|10-9-1980|Basilea|CHE|2|3|FRG||Amichevole}}
{{Cronopar|11-10-1980|Eindhoven|NLD|1|1|FRG||Amichevole}}
Riga 225 ⟶ 233:
{{Cronopar|25-6-1982|Gijón|FRG|1|0|AUT||Mondiali|1982|1º turno|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small> {{Sostout|66}}}}
{{Cronopar|29-6-1982|Madrid|FRG|0|0|ENG||Mondiali|1982|2º turno|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|2-7-1982|Madrid|ESP|1|2|FRG||Mondiali|1982|2º turno|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small> {{Sostout|4546}}}}
{{Cronopar|8-7-1982|Siviglia|FRG|3|3|FRA|1|Mondiali|1982|Semifinale|dts|5 - 4|13={{Sostin|97}}}}
{{Cronopar|11-7-1982|Madrid|ITA|3|1|FRG||Mondiali|1982|Finale|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small> {{Sostout|70}}}}
{{Cronopar|22-9-1982|Monaco di Baviera|FRG|0|0|BEL||Amichevole|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
Riga 235 ⟶ 243:
{{Cronopar|23-4-1983|Smirne|TUR|0|3|FRG|2|QEuro|1984|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|27-4-1983|Vienna|AUT|0|0|FRG||QEuro|1984|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|7-6-1983|Lussemburgo|YUG 1943-1992|2|4|FRG|1|Amichevole|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>|14=Lussemburgo (città)}}
{{Cronopar|5-10-1983|Gelsenkirchen|FRG|3|0|AUT|1|QEuro|1984|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|26-10-1983|Berlino|FRG|5|1|TUR|2|QEuro|1984|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
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{{Cronopar|17-6-1984|Lens|FRG|2|1|ROU 1965-1989||Euro|1984|1º turno|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>|14=Lens (Francia)}}
{{Cronopar|20-6-1984|Parigi|ESP|1|0|FRG||Euro|1984|1º turno|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|17-1110-1984|Colonia|FRG|2|0|SWE|1|QMondiali|1986|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>|14=Colonia (Germania)}}
{{Cronopar|16-12-1984|AttardTa' Qali|MLT|2|3|FRG||QMondiali|1986|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|29-1-1985|Amburgo|FRG|0|1|HUN 1957-1989||Amichevole|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|27-3-1985|Saarbrücken|FRG|6|0|MLT|2|QMondiali|1986|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
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{{Cronopar|17-11-1985|Monaco di Baviera|FRG|2|2|CSK|1|QMondiali|1986|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|5-2-1986|Avellino|ITA|1|2|FRG||Amichevole|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronopar|12-3-1986|Francoforte sul Meno|FRG|2|0|BRA 1968-1992||Amichevole|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small> {{Sostout|46}}}}
{{Cronopar|4-6-1986|Santiago de Querétaro|URY|1|1|FRG||Mondiali|1986|1º turno|13={{Sostin|70}}}}
{{Cronopar|8-6-1986|Santiago de Querétaro|FRG|2|1|SCO||Mondiali|1986|1º turno|13={{Sostin|75}}}}
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{{Cronopar|25-6-1986|Guadalajara|FRA|0|2|FRG||Mondiali|1986|Semifinale|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small> {{Sostout|57}}|14=Guadalajara (Messico)}}
{{Cronopar|29-6-1986|Città del Messico|ARG|3|2|FRG|1|Mondiali|1986|Finale|13=<small>[[Capitano (calcio)|cap.]]</small>}}
{{Cronofin|95|45<ref>Sesto a pari merito con [[Thomas Müller (calciatore)|Thomas Müller]].</ref>||6|Nazionale di calcio della Germania#Record individuali}}
 
== Palmarès ==
=== Club ===
==== Competizioni nazionali ====
* {{Calciopalm|Campionato tedesco|2}}
:Bayern Monaco: [[Fußball-Bundesliga 1979-1980|1979-1980]], [[Fußball-Bundesliga 1980-1981|1980-1981]]
Riga 274 ⟶ 282:
:Bayern Monaco: [[Coppa di Germania 1981-1982|1981-1982]], [[Coppa di Germania 1983-1984|1983-1984]]
 
==== Competizioni internazionali ====
* {{Calciopalm|Coppa dei Campioni|2}}
:Bayern Monaco: [[Coppa dei Campioni 1974-1975|1974-1975]], [[Coppa dei Campioni 1975-1976|1975-1976]]
Riga 280 ⟶ 288:
:Bayern Monaco: [[Coppa Intercontinentale 1976 (calcio)|1976]]
 
=== Nazionale ===
* {{Calciopalm|Europeo|1}}
:{{EC2|1980}}
 
=== Individuale ===
* [[Capocannoniere]] della [[Fußball-Bundesliga|Bundesliga]]: 3
:[[Fußball-Bundesliga 1979-1980|1979-1980]] <small>(26 gol)</small>, [[Fußball-Bundesliga 1980-1981|1980-1981]] <small>(29 gol)</small>, [[Fußball-Bundesliga 1983-1984|1983-1984]] <small>(26 gol)</small>
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* [[Onze d'or]]: 2
: 1980, 1981
 
* [[Capocannoniere]] della [[Coppa dei Campioni]]: 1
:[[Coppa dei Campioni 1980-1981|1980-1981]] <small>(6 gol, a pari merito con [[Terry McDermott (calciatore)|Terry McDermott]] e [[Graeme Souness]])</small>
 
* [[Capocannoniere]] del [[Campionato svizzero di calcio|Campionato svizzero]]: 1
:[[Lega Nazionale A 1988-1989|1988-1989]] <small>(1824 gol)</small>
 
* Miglior calciatore dell'anno secondo la rivista italiana "Guerin Sportivo": 1
: 1980
 
* [[Campionato europeo di calcio|Europei Top 11]]: 1
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* Candidato al [[Dream Team del Pallone d'oro]] (2020)
 
* Inserito nella [[Hall of Fame del calcio italiano]] nella categoria ''Giocatore straniero''
:2021
 
* [[Globe Soccer Awards]]: 1
:Premio alla carriera speciale: [[Globe Soccer Awards#2024|2024]]
 
== Onorificenze ==
Riga 336 ⟶ 346:
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita news|autore=Carlo F. Chiesa|titolo=We Are the Champions - I 150 fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio|pubblicazione=Calcio 2000|numero=25|data=novembre 2000|cid=Chiesa}}
*{{Treccani|karl-heinz-rummenigge_(Enciclopedia-dello-Sport)|RUMMENIGGE, Karl Heinz|autore=Fabio Monti|anno=2002|cid=Monti}}
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[[Categoria:Vincitori del Pallone d'oro]]
[[Categoria:Dirigenti del F.C. Bayern München]]
[[Categoria:Calciatori della Nazionalenazionale tedesca]]