Egisto Ferroni: differenze tra le versioni

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|Attività = pittore
|Nazionalità = italiano
|Immagine = The necklace (1887), by Egisto Ferroni.jpg
|Didascalia = ''La collana'' (1887)
}}
 
[[File:Egisto Ferroni - Ritratto di fioraia.jpg|thumb|Ritratto di fioraia]]
==Biografia==
Studiò all’Accademiaall'[[Accademia di belle arti di [[Firenze]], sotto la guida di [[Enrico Pollastrini]], [[Stefano Ussi]] e [[Antonio Ciseri]].
 
La prima prova di una certa rilevanza fu del 1868 con il quadro ''Le trecciaiole'', esposto alla Società d’incoraggiamentod'incoraggiamento di Belle Arti di [[Firenze]]. La tela colpì soprattutto per la sua vastità di dimensioni che solitamente non erano riservate a opere di contenuto agreste. La pittura di Ferroni cominciava a far risaltare la presenza scenica delle sue figure, in contrapposizione con la tenuità dei colori utilizzati. L’atteggiamentoL'atteggiamento dimesso e severo dei suoi personaggi, alle prese con il lavoro dei campi o la dura vita quotidiana, lo mise in rotta di collisione con il suo mercante di riferimento, Luigi Pisani, che pretendeva scene più leggere e garbate. Ferrori si legò allora a Gioacchino Herts, conte di Frassineto e facoltoso proprietario terriero, che divenne suo mecenate per oltre vent’annivent'anni.
Studiò all’Accademia di belle arti di [[Firenze]], sotto la guida di [[Enrico Pollastrini]], [[Stefano Ussi]] e [[Antonio Ciseri]].
 
Nel 1878 partecipò con due opere all’Esposizioneall'Esposizione Universale di [[Parigi]] e nel 1883 all’Esposizioneall'Esposizione Internazionale di belle arti di Roma, con [[Giovanni Fattori]], [[Eugenio Cecconi]], e altri pittori [[macchiaioli]]. Nel 1897 venne invitato alla [[Biennale di Venezia]].
La prima prova di una certa rilevanza fu del 1868 con il quadro ''Le trecciaiole'', esposto alla Società d’incoraggiamento di Belle Arti di [[Firenze]]. La tela colpì soprattutto per la sua vastità di dimensioni che solitamente non erano riservate a opere di contenuto agreste. La pittura di Ferroni cominciava a far risaltare la presenza scenica delle sue figure, in contrapposizione con la tenuità dei colori utilizzati. L’atteggiamento dimesso e severo dei suoi personaggi, alle prese con il lavoro dei campi o la dura vita quotidiana, lo mise in rotta di collisione con il suo mercante di riferimento, Luigi Pisani, che pretendeva scene più leggere e garbate. Ferrori si legò allora a Gioacchino Herts, conte di Frassineto e facoltoso proprietario terriero, che divenne suo mecenate per oltre vent’anni.
 
Pittore che alle luci della ribalta preferì spesso l’isolamentol'isolamento delle campagne, ebbe notevole fortuna durante la sua vita artistica, per poi perdere gradualmente considerazione due decenni dopo la sua morte. Il suo naturalismo di respiro europeo non riuscì a superare la dura prova del tempo.
Nel 1878 partecipò con due opere all’Esposizione Universale di [[Parigi]] e nel 1883 all’Esposizione Internazionale di belle arti di Roma, con [[Giovanni Fattori]], [[Eugenio Cecconi]], e altri pittori [[macchiaioli]]. Nel 1897 venne invitato alla [[Biennale di Venezia]].
 
Pittore che alle luci della ribalta preferì spesso l’isolamento delle campagne, ebbe notevole fortuna durante la sua vita artistica, per poi perdere gradualmente considerazione due decenni dopo la sua morte. Il suo naturalismo di respiro europeo non riuscì a superare la dura prova del tempo.
 
== Altri progetti ==
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==Bibliografia==
* {{DBI|nome = FERRONI, Egisto|nomeurl = egisto-ferroni|autore = Alexandra Andresen|anno = 1997|pagine = |volume = 47|accesso = 14 dicembre 2015}}
* Andrea Baldinotti, Vincenzo Farinella, ''Pittura dei campi. Egisto Ferroni e il naturalismo europeo'', [[Torino]], Umberto Allemandi editore, 2002.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.istitutomatteucci.it/dizionario-degli-artisti/ferroni-egisto|titolo=Ferroni Egisto|accesso=1 giugno 2020}}
 
{{Controllo di autorità}}