Platycarpheae: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
|nome=Platycarpheae
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|cronquist=no
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
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|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=[[Asteridi]]
|
|clade8=[[Campanulidi]]
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
|sottofamigliaFIL=[[
|tribùFIL='''Platycarpheae'''<br/><small>[[Vicki Ann Funk|V.
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=
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}}
'''''Platycarpheae''''' <small>[[Vicki Ann Funk|V.
==Etimologia==
Il nome della tribù deriva dal suo [[genere tipo]] (''[[Platycarpha]]'') il cui nome è composto due parole [[lingua greca antica|greche]]: "''platys''" (= piatto o grande) e "''carpha''" (= frutto), e si riferisce al largo frutto delle specie di questo genere.<ref>{{cita web|url=http://pza.sanbi.org/platycarpha|titolo=SANBI - South African National Biodiversity Institute|accesso=1 settembre 2021}}</ref>
Il nome scientifico della tribù è stato definito per la prima volta dai botanici contemporanei [[Vicki Ann Funk]] (1947 - 2019) e [[Harold Ernest Robinson]] (1932 - 2020) nella pubblicazione "''Compositae Newsletter. Stockholm''" (47: 26) del 2009.<ref>{{cita web|url=https://www.ipni.org/n/77098811-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=1 settembre 2021}}</ref><ref name=Funk>{{cita|Funk et al 2009}}.</ref>
==Descrizione==
[[File:Platycarphella parvifolia 1DS-II 2-0490.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza<br/>''[[Platycarphella parvifolia]]'']]
Le [[specie]] di questo genere sono piante perenni con portamenti [[erba]]cei, [[pianta perenne|perenni]] e [[Glossario botanico#A|acauli]] (alcune piante formano delle dense stuoie). Sono presenti sia strutture rizomatose che [[stolone|stolonifere]], queste ultime si dipartono dalla base della corona delle rosette basali. Non è presente nessuna linfa lattiginosa ([[latice]]).<ref name=FS/><ref>{{cita|Pignatti 1982|vol. 3, pag.1}}.</ref><ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 860}}.</ref><ref>{{cita|Judd 2007|pag. 517}}.</ref><ref name=KJ>{{cita|Kadereit & Jeffrey 2007|pag. 202}}.</ref><ref name=Funk/>
==Tassonomia==▼
[[Carl Peter Thunberg|Thunberg]] nel 1800 descrisse la [[specie tipo]] come ''Cynara glomerata''. [[Christian Friedrich Lessing|Lessing]] nel 1831 incluse la specie descritta da Thunberg in un genere a sé stante, ''[[Platycarpha]]''. La collocazione del genere è stata a lungo incerta e nel corso degli anni è stata attribuita dapprima alla [[Tribù (tassonomia)|tribù]] delle [[Vernonieae]], successivamente alle [[Arctotideae]], in epoca più recente alle [[Mutisieae]] e alle [[Cardueae]].<ref>{{cita|Funk V.A., Koekemoer M. et al., 2009|p. 471}}.</ref>▼
In genere sono presenti foglie [[Glossario botanico#B|basali]] spesso allungate e prostrate possono formano delle [[Glossario botanico#R|rosette]] o corone che si irradiano attraverso 2 - 6 anelli di foglie; le più vecchie si trovano negli anelli più bassi e più grandi. La forma della lamina varia da obovata a ob[[Glossario botanico#L|lanceolata]] o ellittica o lineare; i bordi possono essere da interi, dentati fino a pennatosetti. La faccia adassiale è verde e glabra; quella abassiale è ricoperta da un denso tomento bianco. Le [[Glossario botanico#S|stipole]] e le spine sono assenti. Dimensioni delle foglie: larghezza {{M|0.5|-|11|u=cm}}; lunghezza {{M|1|-|35|u=cm}}.
Una revisione del 2007 includeva nuovamente ''Platycarpha'' nella tribù delle Arctotideae, etichettando come ''[[incertae sedis]]'' la sua collocazione [[sottotribù|sottotribale]].<ref>Karis, P.O. in {{cita|Kadereit J.W. & Jeffrey C., 2007|pp.200-202}}</ref> Al genere ''Platycarpha'' venivano attribuite 3 [[specie]], ''Platycarpha glomerata'', ''Platycarpha carlinoides'' e ''Platycarpha parvifolia''.<ref name=mabberley2008>{{cita libro| autore=Mabberley D.J. | anno=2008 |titolo=Mabberley's Plant-Book 3rd edition| editore=Cambridge University Press, UK| ISBN=978-0-521-82071-4}}</ref> Le ultime 2 sono state recentemente assegnate ad un genere a sé stante, ''[[Platycarphella]]''.<ref name=Funk1/>▼
Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] sono composte da [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] sessili raccolti al centro delle rosette. Sono presenti delle infiorescenze secondarie (sinflorescenze) con una struttura complessa costituita da capolini plurimi con un ricettacolo secondario di {{M|2|-|10|u=cm}} di diametro. I capolini, [[Glossario botanico#D|discoidi]], sono formati da un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] a forma da cilindrica a subglobosa composto da [[Brattea|brattee]] (o squame) all'interno delle quali un [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] fa da base ai fiori. Le brattee, da 7 a 40, disposte in 3 - 5 serie in modo embricato e scalato hanno delle forme da lanceolate a lineari (generalmente glabre); quelle esterne sono grandi {{TA|6-20 x 1-5 mm}}, mentre quelle interne diventano sempre più piccole e sottili. Il ricettacolo, a forma piatta o più o meno conica, può essere ricoperto da pagliette oppure, più raramente, è nudo. Diametro dei capolini: {{M|3|-|25|u=mm}}.
I risultati di recenti [[biologia molecolare|studi molecolari]] hanno infine portato al riconoscimento delle Platycarpheae come una tribù [[monofiletico|monofiletica]] a sé stante all'interno della sottofamiglia [[Cichorioideae]].<ref name=Funk1/>▼
La tribù Platycarpheae comprende pertanto 2 generi e 3 specie<ref name=Funk1/><ref name=Funk2/>:▼
I fiori, da 3 a 60, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]] (ogni verticillo ha 5 elementi). Sono tubulosi ([[Glossario botanico#A|actinomorfi]]), [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] (bisessuali) e feritili.
*''[[Platycarpha]]'' <small>Less.</small> (1 sp.);▼
*''[[Platycarphella]]'' V.A. Funk & H. Rob. (2 spp.).▼
*[[Formula fiorale]]:
::: */x '''K''' <math>\infty</math>, ['''C''' (5), '''A''' (5)], '''G''' 2 (infero), achenio<ref name=Judd520>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref>
* Calice: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
* Corolla: la [[corolla]] dei fiori tubulosi ha un tubo lungo con 5 lobi; il colore varia dal porpora al rosa, o viola, malva o lilla, raramente è biancastra. la lunghezza è variabile da {{M|8|-|23|u=mm}}.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi, [[Glossario botanico#G|glabri]] o papillosi e distinti, mentre le [[Antera|antere]] (color porpora) sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo [[Stilo (botanica)|stilo]]. Le antere in genere hanno una forma [[Glossario botanico#S|sagittata]] con base caudata oppure no, o speronata. L'[[Antera|endotecio]] è polarizzato e non è rinforzato lateralmente. Il [[polline]] normalmente è [[Polline#Morfologia|tricolporato]] a forma sferica o schiacciata ai poli.
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo stilo, snello (lungo {{M|9|-|29|u=mm}}), è filiforme con due [[Glossario botanico#S|stigmi]] divergenti e corti. La parte apicale è leggermente ingrossata ed è ricoperta da corti peli specialmente sui bordi. L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]]. L'ovulo è unico e [[Glossario botanico#A|anatropo]].
I frutti sono degli [[Achenio|acheni]] con [[Pappo (botanica)|pappo]]. La forma dell'achenio in genere è oblunga, prismatica (o turbinata) con 3 - 5 facce e con delle rugosità trasversali; il colore è scuro. Il [[Frutto|pericarpo]] può essere di tipo [[parenchima]]tico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie, specialmente alla base, è irsuta per peli arricciati o uncinati. Il [[Glossario botanico#C|carpoforo]] (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare. I pappi, formati da una serie di 7 - 12 scaglie (o squame) lunghe {{M|2|-|6|u=mm}}, persistenti, sono direttamente inseriti nel pericarpo o [[Glossario botanico#C|connati]] in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.<ref>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 182}}.</ref>
== Biologia ==
* Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]] tramite farfalle diurne e notturne).
* Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: [[Glossario botanico#Z|zoocoria]]. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
==Distribuzione e habitat==
Le specie di questo genere si trovano in [[Africa]] del sud: [[Botswana]], [[Sudafrica]] e [[Namibia]].<ref name=Funk/>
La specie con l'[[areale]] più ampio è ''[[Platycarphella carlinoides]]'', diffusa nel [[Sudafrica]] nord-occidentale ([[provincia del Capo Settentrionale]]), sugli altipiani centrali della [[Namibia]] e nel [[Botswana]]. ''[[Platycarphella parvifolia]]'' è [[endemismo|endemica]] del Sudafrica ([[Provincia del Nordovest (Sudafrica)|provincia del Nordovest]], [[Free State]] e [[Mpumalanga]]) e così pure ''[[Platycarpha glomerata]]'' ([[provincia del Capo Orientale]] e [[KwaZulu-Natal]]).<ref name=Funk2/>▼
▲
Crescono dal livello del mare, nelle aree costiere del Sudafrica, sino ai 1800 m di altitudine, negli altipiani della Namibia. Prediligono i terreni rocciosi e sabbiosi, in piena luce.<ref>{{cita|Funk V.A., Koekemoer M. et al., 2009|p.475}}.</ref>▼
▲
▲== Tassonomia ==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza di questa voce ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre {{formatnum:23000}} [[specie]] distribuite su {{formatnum:1535}} [[Genere (tassonomia)|generi]],<ref name=Judd520/> oppure {{formatnum:22750}} specie e {{formatnum:1530}} generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref> (una delle [[checklist]] più aggiornata elenca fino a {{formatnum:1679}} generi).<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:319342-2|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=18 marzo 2021}}</ref> La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.<ref name=APGIV/><ref name=FS/><ref name=KJ/>
===Filogenesi===
▲[[Carl Peter Thunberg|Thunberg]] nel 1800 descrisse la [[specie tipo]] di questo gruppo come ''Cynara glomerata''. [[Christian Friedrich Lessing|Lessing]] nel 1831 incluse la specie descritta da Thunberg in un genere a sé stante, ''
▲Una revisione del 2007 includeva nuovamente ''Platycarpha'' nella tribù delle Arctotideae, etichettando come ''[[incertae sedis]]'' la sua collocazione [[sottotribù|sottotribale]].<ref>Karis, P.O. in {{cita|Kadereit J.W. & Jeffrey C., 2007|pp. 200-202}}.</ref> Al genere ''Platycarpha'' venivano attribuite 3 [[specie]], ''Platycarpha glomerata'', ''Platycarpha carlinoides'' e ''Platycarpha parvifolia''.<ref name=mabberley2008>{{cita libro| autore=Mabberley D.J. | anno=2008 |titolo=Mabberley's Plant-Book 3rd edition| editore=Cambridge University Press, UK| ISBN=978-0-521-82071-4}}</ref> Le ultime 2 sono state recentemente assegnate ad un genere a sé stante,
▲I risultati di recenti [[biologia molecolare|studi molecolari]] hanno infine portato al riconoscimento delle Platycarpheae come una tribù [[monofiletico|monofiletica]] a sé stante all'interno, prima, della sottofamiglia [[Cichorioideae]] e in seguito alla sottofamiglia [[Vernonioideae]]. Insieme al clade Liabeae-Vernonieae formano un "[[Cladistica|gruppo fratello]]".<ref name=
I caratteri più indicativi della tribù sono:<ref name=Funk/>
:* il portamento è relativo a erbe perenni acaulescenti (sono anche stolonifere)
:* le foglie sono allungate prostrate
:* i capolini si presentano con complicate strutture secondarie
I due generi della tribù sono molto diversi morfologicamente e si distinguono per l'[[habitus (botanica)|habitus]], le foglie, lo stilo e il polline.<ref name=Funk/> I seguenti caratteri distinguono i due generi:<ref name=Funk/>
* Genere ''[[Platycarpha]]'':
:* le infiorescenza hanno dei capolini grandi e compatti
:* i capolini contengono 60 – 100 fiori
:* le corolle sono lunghe {{M|20|-|23|u=mm}}
:* i rami dello stilo sono lunghi {{M|3|-|3.5|u=mm}}
:* il polline intorno a colpi ha dei bordi a forma di "papillon"
:* i segmenti del pappo sono acuminati senza sovrapporsi
* Genere ''[[Platycarphella]]'':
:* le infiorescenza hanno capolini più piccoli, con 3 - 14 fiori
:* le corolle sono lunghe {{M|8|-|13|u=mm}}
:* i rami dello stila sono lunghi {{M|1|u=mm}}
:* il polline è echinate e tricolporato, senza margini a forma di "papillon"
:* i segmenti del pappo sono tronchi e con i margini sovrapposti
===Composizione della tribù===
▲La tribù Platycarpheae comprende
▲*''[[Platycarphella]]'' <small>V.A. Funk & H. Rob.</small> (2 spp.).
== Note ==
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==Bibliografia==
* {{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales |città=Berlin, Heidelberg |anno= 2007|cid=Kadereit & Jeffrey 2007}}
* {{cita libro|
* {{cita libro|
* {{cita libro|autore=Strasburger E|wkautore=Eduard Strasburger |titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4|cid=Strasburger 2007 }}
* {{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia|anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |ISBN=88-506-2449-2 |cid=Pignatti 1982 }}
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/tax.12235 |autore=Alfonso Susanna et al. |titolo=The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019 |rivista=Taxon |data=2020 |volume=69 |numero=4 |pp=807-814 |cid= Susanna et al. 2020}}
* {{cita pubblicazione|url=https://repository.si.edu/handle/10088/18893 |autore=A. Funk & Harold Robinson |titolo=A new tribe Platycarpheae and a new genus Platycarphella in the Cichorioideae (Compositae or Asteraceae) |rivista=Compositae Newsletter |data=2009 |volume=47 |pp=24-27 |cid= Funk et al 2009}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
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{{Portale|botanica}}
[[Categoria:
[[Categoria:Flora dell'Africa]]
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