Monte Toc: differenze tra le versioni

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Il significato del patoc
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Ho eliminato il paragrafetto aggiunto da qualche panillirista che proponeva un'etimologia chiaramente assurda (pa-tok, "senza terra") dall'albanese, moderno per giunta
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Cartografie risalenti al 1608 e successive che riportano la dicitura ''Bosco del Toccho'', indicante un bosco nella zona superiore del piano, e ''Monte del Toccho'' indicante il monte.
 
Il vero significa della parola patoc è senza terra.
 
Montagna senza terra, tok- terra, patok-senza terra
 
== Storia ==
Le pendici del monte Toc erano più fertili rispetto al [[monte Salta]], monte sul quale si trovano i paesi di [[Erto e Casso]]. I contadini di Casso, infatti, attraversando i diversi ponti sul [[Vajont (torrente)|torrente Vajont]], arrivavano nei loro pascoli con il bestiame. Si poteva accedere alle pendici del versante del Toc attraverso quattro mulattiere, tre ponti sul torrente Vajont e svariati sentieri. Il versante facente parte della frana precipitata nel 1963, aveva numerosi toponimi. Per citarne alcuni: Cànever, Pianafòi, Rove de Ranz, (la frana del 4 novembre 1960) Pian della Paùsa (Pian della Pozza), Baracca del Vecio, Foss, Col de Piarin.<ref>{{Cita libro|autore=Elsa Salvador|autore2=Rico Mazzucco|titolo=Vajont storia della valle|edizione=nuova edizione ampliata gennaio 2006|pp=142-143}}</ref> Su queste località sorgevano numerose case, malghe e "casere" usate specialmente nel periodo estivo dagli abitanti di Casso.
 
La [[Società Adriatica di Elettricità|SADE]], durante la costruzione della [[Diga del Vajont|diga]], fece costruire una strada circumlacuale, passante sopra la diga permettendo di raggiungere la sponda del Toc, con mezzi motorizzati.