Isola di Ventotene: differenze tra le versioni
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[[File:SantoStefano Ventotene.jpg|thumb|Santo Stefano e il Faro di Ventotene dalla rampa]]
'''Ventotene'''
== Geografia ==
Ventotene ha una forma allungata, misura circa 1,9 chilometri quadrati ed un'altitudine massima di 139 metri
== Storia ==
{{Vedi anche|Ventotene (Italia)#Storia}}
===L'età antica e l'etimologia dell'isola===
Ventotene era conosciuta già al tempo dei [[Greci]] e [[Roma (città antica)|Romani]], i quali usavano chiamarla '''Pandataria''' o '''Pandateria''' (''Παντατήρια'' in [[lingua greca antica|greco antico]]), da cui deriva l'interessante evoluzione filologica del nome.
Dall'antico toponimo greco''Πανδαταερíα'' e ''Πανδατερíα'' (‘colei che distribuisce tutto’), forse per la presenza di un tempio dedicato a una perduta divinità locale, nome che fu poi nei secoli trasformato in ''Bentitiene'' (‘isola dai fondali buoni tenitori’) o ''Bentitieni'' e anche ''Eutitieni'', quest’ultimo in una singolare contaminazione tra greco e italiano.<ref>Guglielmo Peirce, ''Gente di galera. La guerra nautica nel Mediterraneo tra Medioevo ed Evo Moderno.'' P. 455. Napoli, 2010.</ref>
L'antica Pandataria divenne famosa perché fu l'isola in cui prima, nel [[2 a.C.]], [[Augusto]] esiliò la figlia [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia]], cui si accompagnò volontariamente la madre [[Scribonia]]<ref>{{Cita libro|autore=Cassio Dione|wkautore=Cassio Dione|titolo=Storia Romana|posizione=55.10.14}}</ref> (resti di villa Giulia a Punta Eolo), poi l'imperatore [[Tiberio]] esiliò la nipote [[Agrippina maggiore|Agrippina]] nel [[29|29 d.C.]]<ref>{{Cita libro|nome=Barbara|cognome=Levick|titolo=Tiberius the politician|url=https://www.worldcat.org/oclc/42309512|accesso=14 aprile 2021|edizione=Rev. ed|data=1999|editore=Routledge|pp=133-134|oclc=42309512|ISBN=0-415-21753-9}}</ref>, che si lasciò morire di fame sull'isola nel [[33|33 d.C.]]<ref>{{Cita libro|nome=Barbara|cognome=Levick|titolo=Tiberius the politician|url=https://www.worldcat.org/oclc/42309512|accesso=14 aprile 2021|edizione=Rev. ed|data=1999|editore=Routledge|pp=164-165|oclc=42309512|ISBN=0-415-21753-9}}</ref>, e più tardi, nel [[62|62 d.C.]], l'imperatore [[Nerone]] esiliò la prima moglie [[Claudia Ottavia|Ottavia]], dopo averla ripudiata con il pretesto di non avergli dato figli, ma in realtà per l'odio che egli provava per lei in quanto figlia di [[Claudio]] e beneamata dal popolo<ref>{{Cita libro|autore=Publio Cornelio Tacito|wkautore=Publio Cornelio Tacito|titolo=Annali|anno=1815|url=https://archive.org/details/bub_gb_hWwyUyx8qn0C|posizione=14.59-64}}</ref>.
Del periodo romano a Ventotene sono rimaste diverse rovine di ville e [[Acquedotto|acquedotti]], il porto antico e le peschiere modellate nelle [[Roccia vulcanica|rocce vulcaniche]] di [[Tufo (roccia)|tufo]].
===Il periodo borbonico
L'isola rimase prevalentemente disabitata fino al 1771, quando, per decreto di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Napoli]], fu popolata da coloni provenienti dalla Campania, principalmente da [[Torre del Greco]] e [[Isola d'Ischia|Ischia]].
===
Durante il periodo [[Fascismo|fascista]], precisamente dal [[1941]] al [[1943]], sull'isola furono [[Confino|confinati]] numerosi [[Antifascismo|antifascisti]] di tutte le tendenze, nonché persone considerate non gradite al [[Storia dell'Italia fascista|regime]]
Nel documento la [[Stato federale|federazione]] degli Stati d'Europa, sul modello [[Stati Uniti d'America|statunitense]], viene indicata come l'unica soluzione per la salvezza della civiltà
== Cinema e media ==
* Sull'isola sono stati girati 2 film di [[Paolo Virzì]]: ''[[Ferie d'agosto]]'' e ''[[Un altro ferragosto]]''.
* A [[Ventotene (Italia)|Ventotene]] sono visibili le televisioni nazionali e quelle ricevute dalla [[Campania]].
== Turismo ==
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Dal punto di vista del turismo [[subacquea|subacqueo]] Ventotene è frequentata<ref>Carlo Ravenna. ''La balena addormentata'', «Sub», 2006, 12, 74-77.</ref> per via delle belle [[Immersione subacquea|immersioni]] sulla costa a ponente, all'interno dell'[[Area naturale marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano|Area marina protetta]], non troppo affollate e accessibili a tutti i [[Sommozzatore|sub]] con un minimo di esperienza.
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*Relitto della ''Santa Lucia''<ref>Roberto Rinaldi. ''Santa Lucia'', «Mondo Sommerso», 2006, 11, 98-105.</ref>, affondato il 24 luglio [[1943]] da un attacco aereo e posato sul fondale sabbioso da 39 a 46 metri<ref>La [http://www.relitti.it/relitti/generale/relitto.asp?IDRelitto=243 Santa Lucia] su Relitti.it.</ref> di profondità.
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==Voci correlate==
*[[Riserva naturale statale Isole di Ventotene e Santo Stefano]]
*[[Manifesto di Ventotene]]
== Altri progetti ==
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