Impianto di riscaldamento: differenze tra le versioni

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Gli impianti di riscaldamento si classificano per:
* [[Combustibile]] o fonte di energia usato: [[carbone]], [[gasolio]], [[gas]], [[legna]], [[energia geotermica]], [[energia solare|solare]] o elettrica, [[teleriscaldamento]].
* Tipologia e dimensioni: impianti autonomi (una un'unità abitativa), impianti centralizzati.
* Tecniche e mezzi e temperature di immagazzinamento e trasferimento del calore: [[convezione]], [[irraggiamento]], aria, acqua (vapore), ferro, alluminio, inerti (piastrelle, calcestruzzo).
* [[Efficienza termodinamica|Efficienza]] e compatibilità con l'ambiente: valutate per [[Gas serra|emissioni CO2]], [[Total Cost of Ownership|costo totale]], efficienza.
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Attraverso valvole termostatiche installate sui singoli elementi, ogni unità immobiliare può regolare la temperatura in modo indipendente.
 
Alcuni impianti dispongono di undispositivi contatoreche inrilevano gradoil consumo di ripartirecalore. Con questi valori rilevati si ripartiscono i consumicosti perd'esercizio in base ai consumi ognidelle singolasingole unità immobiliareimmbobiliari.
A partire dal giugno 2017 la contabilizzazione del calore è obbligatoria per tutti gli impianti di riscaldamento centralizzati in tutta l'Italia (D. Lgs. n. 102/2012 e s.m. e i.).
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Per i sistemi distribuiti, come nel caso dei termosifoni o riscaldamento a pavimento, bisogna fare in modo che i vari radiatori siano equilibrati, per evitare che gli elementi prossimali al generatore di calore vengano sovrautilizzati e generino un cortocircuito rispetto al resto dell'impianto (andando di fatto a limitarlo), bisogna regolare le valvole detentrici (che limitano la portata massima di ogni singolo gruppo radiante) in modo da far lavorare l'impianto ad unisono ed in modo omogeneo (generalmente sono richieste più prove durante il funzionamento).
 
I sistemi che funzionano tramite un generatore, come può essere una caldaia in loco o in teleriscaldamento vengono calcolati tramite il ΔT, questo parametro permette la definizione del potere riscaldante per ogni singolo elemento del radiatore, dove maggiore è il delta e maggiore sarà il potere riscaldante, tale parametro viene calcolato come la differenza tra la Tm (T media del radiatore) e la Ta (T ambientale), a sua volta la Tm viene definita dalla media di Ti (T ingresso al radiatore del liquido o gas riscaldante) e Tu (T uscita al radiatore del liquido o gas riscaldante).<ref>[{{Cita web |url=https://www.fondital.com/it/it/delta_t |titolo=DELTA T:] |accesso=2 dicembre 2020 |dataarchivio=12 agosto 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200812095301/https://www.fondital.com/it/it/delta_t |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Considerazioni ecologiche e di efficienza energetica ==
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=== Motori elettrici ===
Nelle [[motore elettrico|automobili elettriche]] invece il problema dell'impianto di riscaldamento è di difficile gestione, in quanto porta via molta energia alle batterie.

Rimane tristemente famosa l'esperienza delle [[Fiat Panda]] (1980)#La Panda Elettra)|FIAT Panda Elettra]] in gestione al comune di Torino negli anni novanta. Nonostante contenessero delle grosse batterie, d'inverno l'interno era tendenzialmente freddo e i vetri si riempivano di condensa.
 
== Note ==
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{{portale|energia|ingegneria|scienza e tecnica}}
 
[[Categoria:Ingegneria termotecnica]]
[[Categoria:Fonti di riscaldamento]]