Josyp Slipyj: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(50 versioni intermedie di 37 utenti non mostrate)
Riga 3:
|immagine=Cardinal Josyp Slipyj.jpg
|larghezza=250px
|didascalia=Il [[cardinale]] Josyp Ivanovyč Slipyj
|stemma=Coat of arms of Josyf Slipyj.svg
|motto=Per aspera ad astra
|ruoliricoperti={{sp}}
*[[Arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Serre|Serre]]
*[[Arcieparchia|Arcieparca]] [[Vescovo coadiutore|coadiutore]] di [[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|Leopoli degli Ucraini]]
Riga 13:
*[[Cardinale|Cardinale presbitero]] di [[Sant'Atanasio (titolo cardinalizio)|Sant'Atanasio]]
*Presidente del [[Chiesa greco-cattolica ucraina#Sinodo arcivescovile|Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina]]
|nato=17 febbraio [[1892]], a [[Zazdrist']]
|diacordinato=21 settembre [[1917]] dall'[[Arcieparchia|arcieparca]] [[Andrej Szeptycki]], O.S.B.M.
|ordinato=30 settembre [[1917]] dall'[[Arcieparchia|arcieparca]] [[Andrej Szeptycki]], O.S.B.M.
|nomarcivescovo=25 novembre [[1939]] dal [[Chiesa greco-cattolica ucraina#Sinodo arcivescovile|Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina]]
|arcconsacrato=22 dicembre [[1939]] dall'[[Arcieparchia|arcieparca]] [[Andrej Szeptycki]], O.S.B.M.
|creato=22 febbraio [[1965]] da [[papa Paolo VI]]|Paolo (poi [[beatoVI]])
|deceduto=7{{Calcola settembre [[età3|1984]],|9|7|1892|2|17}} a [[Roma]]
}}
{{Bio
|Nome = Josyp Ivanovyč
|Cognome = Slipyj
|PostCognomeVirgolaPreData = in [[Lingua ucraina{{Ucraino|ucraino]] '''Йосип Іванович Сліпий'''|sdp=X}}; {{russo|Ио́сиф Ива́нович Слипы́й|Iósif Ivánovič Slipyj|sdp=X}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Zazdrist'
Riga 41:
== Biografia ==
=== Primi anni di vita e formazione ===
Josyp Ivanovyč Slipyj nacque nel villaggio di [[Zazdrist']], in [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]], oggi appartenente all'[[oblast' di Ternopil']] e all'epoca facente parte dell'[[Impero austro-ungarico]]. Era figlio di Ivan KobernytskyiKobernyc'kyj Slipyj e di AnastasiaAnastasija DychkovskaDychkovs'ka. Effettuò gli studi primari nel villaggio natale e quelli secondari a [[Ternopil']]. Studiò poi al seminario greco-cattolico di [[Leopoli]] e all'[[Università di Innsbruck]].
 
Il 21 settembre [[1917]] fu ordinato [[diacono]] e il 30 dello stesso mese fu ordinato [[presbitero]] dall'arcieparca [[Andrej Szeptycki]]. Dal [[1920]] al [[1922]] proseguì gli studi a [[Roma]] presso il [[Pontificio istituto orientale]], il [[Pontificia università "San Tommaso d'Aquino"|Pontificio istituto internazionale Angelicum]],<ref>http://archive.khpg.org/en/index.php?id=1113997592 Accessed 21, 7, 2013</ref> e la [[Pontificia Università Gregoriana]]. Terminati gli studi tornò a [[Leopoli]] che allora apparteneva alla [[Seconda Repubblica Polacca]].
 
Dopo un breve incarico pastorale, nel [[1922]] divenne professore di [[teologia dogmatica]] presso il seminario di Santo Spirito a [[Leopoli]]. Nel [[1926]] divenne rettore del seminario e partecipò attivamente al suo sviluppo. Nel [[1923]] fondò la Società accademica teologica, della quale scrisse gli statuti e selezionò gli studiosi da ammettere. Nello stesso anno divenne redattore della rivista trimestrale di [[teologia]]. Il 14 aprile [[1929]] divenne il primo rettore dell'Accademia teologica di [[Leopoli]], l'istituto predecessore dell'[[Università cattolica ucraina]].
 
Nel [[1926]] divenne membro del consiglio di sorveglianza del Museo nazionale di [[Leopoli]] e nel [[1931]] vice presidente dell'Unione cattolica ucraina. A causa dei suoi meriti accademici e dello sviluppo attivo della vita culturale e religiosa ucraina divenne membro della Società scientifica "ShevchenkoŠevčenko". In questo periodo fece numerosi viaggi di ricerca in [[Europa occidentale]] e in [[Terra Santasanta]] e partecipò a congressi sindacali a [[Velegrad]], [[Praga]] e [[Pinsk]]. Nel [[1936]] organizzò un congresso sindacale a [[Leopoli]]. In seguito entrò a far parte del Krylos, l'organo amministrativo del metropolita di Lviv-Halych e divenne [[arcidiacono]] personale del metropolita. In seguito venne promosso ad arciprete mitrato.
 
=== Occupazione sovietica e nazista ===
Il 22 dicembre [[1939]] il [[Chiesa greco-cattolica ucraina#Sinodo arcivescovile|sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina]] con la benedizione di [[papa Pio XII]] lo nominò [[arcivescovo coadiutore]] di [[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|Leopoli degli Ucraini]] e [[Vescovo titolare|titolare]] di [[Arcidiocesi di Serre|Serre]]. Ricevette l'[[ordinazione episcopale]] il 22 dicembre successivo in segretezza a causa della presenza sovietica e della situazione politica instabile dall'arcieparca metropolita di [[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|Leopoli degli Ucraini]] [[Andrej Szeptycki]], coconsacranti il vescovo ausiliare di [[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|Leopoli degli Ucraini]] [[Nykyta Budka]] e il vescovo titolare di [[Diocesi di Lebedo|Lebedo]] [[Mykola ČarneckyjČarnec'kyj]]. Il 30 giugno [[1941]] sostenne l'atto di dichiarazione dello Stato ucraino promosso dall'[[Organizzazione dei nazionalisti ucraini]]. Szeptycki lo richiese a papa Pio XII come coadiutore con diritto di successione<ref>{{cita web |url=https://www.corrispondenzaromana.it/onore-allucraina-e-al-cardinale-josyf-slipyi-nel-130esimo-anniversario-della-sua-nascita-1892-2022/|titolo=Onore all’Ucraina e al cardinale Josyf Slipyi, nel 130º anniversario della sua nascita (1892-2022)}}</ref>.
 
Il 1°º novembre [[1944]], con la morte di monsignor [[Andrej Szeptycki]], Slipyj gli succedette come [[Arcieparchia|arcieparca metropolita]] di [[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|Leopoli degli Ucraini]] e capo della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]].
 
Dopo che le truppe sovietiche riconquistarono [[Leopoli]], Slipyj venne arrestato la notte dell'11 aprile [[1945]] insieme ad altri vescovi dal [[Commissariato del popolo per gli affari interni]] con l'accusa di [[collaborazionismo]] con il [[regime nazista]]. Questo fu il primo passo nella progettata liquidazione della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] da parte delle autorità sovietiche.<ref>Bociurkiw, B.R., ''The Ukrainian Greek Catholic Church and the Soviet State (1939–1950).'' CIUS Press, 1996.</ref><ref>Pelikan, Jaroslav, ''Confessor Between East and West.'' W.B. Eerdmans Publishing. 1990.</ref><ref>[http://webarchive.loc.gov/all/20050420013302/http://www.risu.org.ua/eng/major.religions/greek.catholic/josyf.slipiy/ Religious Information Service of Ukraine: Patriarch Josyf Slipiy]</ref> Dopo essere stato incarcerato a [[Leopoli]], [[Kiev]] e [[Mosca (Russia)|Mosca]], un tribunale sovietico lo condannò a otto anni di lavori forzati in un [[gulag]] siberiano. Insieme a lui furono condannati per [[Tradimento (reato)|tradimento]] a lunghi periodi di carcere e lavori forzati anche i vescovi [[Hryhoryj Chomyšyn]], [[Mykola ČarneckyjČarnec'kyj]], [[Nykyta Budka]] e [[Ivan LiatyshevskyLjatyševs'kyj]].
 
A questo punto le autorità sovietiche convocarono forzatamente un gruppo di 216 sacerdoti e il 9 marzo [[1946]] nella cattedrale di San Giorgio venne aperto quello che passerà alla storia come [[sinodo di Leopoli]]. L'[[Unione di Brest]], la dichiarazione in cui la [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] entrò formalmente in comunione ecclesiastica con la [[Santa Sede]] venne revocata da questo sinodo. La [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] rientrò così forzatamente nella [[Chiesa ortodossa russa]]. Monsignor Slipyj rifiutò ogni offerta di conversione all'ortodossia e subì nuove condanne. Nel [[1953]] venne condannato a cinque anni di lavori forzati in [[Siberia]], nel [[1958]] a quattro anni e nel [[1962]] alla [[deportazione]] a vita in [[Mordovia]]. Rimase quindi imprigionato per 18 anni nei campi in [[Siberia]] e [[Mordovia]].
 
Come afferma Mykola PosivnychPosivnyč, Josyf Slipyj vide i suoi anni di prigionia come anni perduti. I migliori anni della sua vita in termini di produttività, Slipyj li dovette spendere tra criminali, investigatori e carcerieri. Nella prigionia si ammalò e si fratturò gli arti numerose volte.
 
Gli scritti elaborati da monsignor Slipyj in prigionia riuscirono comunque a circolare. Nel [[1957]] [[papa Pio XII]] gli inviò una lettera di congratulazioni per il 40°º anniversario della sua ordinazione presbiterale. Questa venne però confiscata; e per aver diffuso i suo testiinoltre monsignor Slipyj venne condannato ad altri sette anni di carcere per aver diffuso i suoi testi.
 
=== RilascioLiberazione e arrivo a Roma ===
Il 23 gennaio [[1963]] l'amministrazione sovietica guidata da [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Nikita Chruščёv]] lo liberò a causa delle pressioni politiche esercitate da [[papa Giovanni XXIII]] e del presidente degli Stati Uniti [[John Fitzgerald Kennedy]]. Giunse a [[Roma]] il 9 febbraio [[1963]], in tempo per partecipare al [[Concilio Vaticano II]]. Prese residenza nella [[Città del Vaticano]].
 
A partire dal [[1963]] molti vescovi ucraini cominciarono ad attribuire a monsignor Slipyj il titolo di [[Patriarca (cristianesimo)|patriarca]]. Sia [[papa Paolo VI]] che i suoi successori rifiutarono però di riconoscerglielo per motivi ecumenici. Il 23 dicembre [[1963]] [[papa Paolo VI]] lo nominò [[arcivescovo maggiore]].
 
[[Papa Paolo VI]] lo elevò al rango di cardinale nel [[concistoro]] del 22 febbraio [[1965]]. Ricevette la [[berretta]] rossa e il titolo di [[Titolo cardinalizio|titolo]] di [[Sant'Atanasio (titolo cardinalizio)|Sant'Atanasio]] il 25 febbraio [[1965]]. Divenne così il quarto cardinale nella storia della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]].
 
=== Riorganizzazione della vita della Chiesa greco-cattolica ucraina ===
Riga 74:
Negli anni [[1968]], [[1970]], [[1973]] e [[1976]] visitò diversi paesi europei, americani, asiatici e l'[[Australia]] per rafforzare i legami con i fedeli ucraini della diaspora e per rinvigorire la vita religiosa della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] all'estero. Partecipò ai [[Congresso eucaristico|congressi eucaristici internazionali]] di [[Bombay]], [[Bogotà]] e [[Melbourne]].
 
Nel [[1977]] consacrò vescovi [[Stepan Chmil']], [[Ivan Choma]] e [[Ljubomyr Huzar]]. Le ordinazioni avvennero senza il mandatamandato papale e fu un atto dimostrativo delle sue ambizioni patriarcali. Queste consacrazioni causarono molta inquietudine nella [[Curia romana]], poiché le consacrazioni episcopali senza mandato papale sono considerate illegali nella legge canonica romana ma non nel diritto canonico orientale.<ref>[http://www.apostolische-nachfolge.de/Ukraine%20(English).htm Apostolische Nachfolge: Ukraine.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170914213026/http://www.apostolische-nachfolge.de/Ukraine%20(English).htm |data=14 settembre 2017 }} German site of CSSp Province</ref>
 
Come arcivescovo maggiore convocò numerosi sinodi della sua Chiesa. I più significativi si svolsero nel [[1969]], nel [[1971]] e nel [[1973]]. Durante l'ultimo sinodo venne redatta la costituzione patriarcale della [[Chiesa greco-cattolica ucraina]]. Slipyj pubblicò le sue ordinanze nell'"Evangelario dell'arcivescovo maggiore del rito bizantino-ucraino" a partire dal [[1964]].
 
A [[Roma]] acquistò e ricostruì la [[Chiesa dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini|chiesa dei Santi Sergio e Bacco]]. Nelle pertinenze dell'edificio vennero fondati un museo e un ospizio. Nel settembre del [[1969]] venne portata a termine anche la costruzione della [[Basilica di Santa Sofia (Roma)|basilica di Santa Sofia]] ain Via[[via Boccea]]. In entrambe le chiese viene celebrata la [[divina liturgia]] secondo il [[rito bizantino]].
 
Rivitalizzò anche la società scientifica teologica ucraina in esilio e ripristinò la pubblicazione del periodico "BohosloviaBohoslovija" nel [[1963]] e della rivista "Dzvony" nel [[1976]]. Nel [[1963]] organizzò la casa editrice accademica dell'[[Università cattolica ucraina a Roma]].
 
Partecipò alla prima assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutasi nella [[Città del Vaticano]] dal 29 settembre al 29 ottobre del [[1967]], alla prima assemblea straordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutasi nella [[Città del Vaticano]] dall'11 al 28 ottobre del [[1969]] e alla seconda assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutasi nella [[Città del Vaticano]] dal 30 settembre al 6 novembre del [[1971]]. Il 17 febbraio [[1972]] compì 80 anni ed uscì dal novero dei cardinali elettori. In seguito partecipò alla terza assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenatosi nella [[Città del Vaticano]] dal 27 settembre al 26 ottobre del [[1974]], alla quarta assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenatositenutosi nella [[Città del Vaticano]] dal 30 settembre al 29 ottobre del [[1977]] e alla quinta assemblea ordinaria del [[Sinodo dei vescovi]] tenutasi nella [[Città del Vaticano]] dal 26 settembre al 25 ottobre del [[1980]]. Il perdurante rifiuto di [[papa Paolo VI]] e di [[papa Giovanni Paolo II]] di riconoscergli il titolo patriarcale rese talvolta tese le sue relazioni con la [[Santa Sede]].
 
=== Morte e funerale ===
Morì nel suo appartamento all'[[Università cattolica ucraina a Roma|Università cattolica ucraina]] a [[Roma]] nella tarda mattinata di venerdì 7 settembre [[1984]] per una [[polmonite]]. Prima di partire per il suo viaggio apostolico in [[Canada]], [[papa Giovanni Paolo II]] visitò la sua [[camera ardente]] allestita presso la [[basilicaBasilica di Santa Sofia a(Roma)|basilica Viadi BocceaSanta Sofia]]. Le esequie si tennero nello stesso edificio mercoledì 12 settembre e videro la partecipazione di membri della gerarchia cattolica ucraina guidati dal nuovo arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]]. Il giorno successivo venne celebrata una liturgia pontificale solenne di quattro ore con la partecipazione di più di settecento sacerdoti, dell'arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]], che pronunciò l'elogio funebre, di monsignor [[MiroslavMyroslav Marusyn]], segretario della [[Congregazione per le Chiese orientali]], che parlò in italiano, e del cardinale [[Carlo Confalonieri]], decano del [[Collegio cardinalizio]] che in rappresentanza del papa pronunciò un'[[eulogia]] e impartì l'assoluzione finale. Erano presenti anche [[YanoslavJaroslav StetskoStec'ko]], leader dell'[[Organizzazione dei nazionalisti ucraini]], e [[Mykola LivytskyLivyc'kyj]], presidente del Consiglio nazionale ucraino, così come i rappresentanti di diversi partiti politici. Il corpo del cardinale venne tumulato inizialmente tumulato nella cripta della [[basilicaBasilica di Santa Sofia a(Roma)|basilica Viadi BocceaSanta Sofia]] a [[Roma]]. Quando il corpo venne estumulato dal loculo venne trovato incorrotto e quindi posizionato in una bara di vetro nella stessa cripta. Il governo ucraino lo riabilitò ufficialmente il 17 aprile [[1991]]. Il suo corpo fu quindi trasferito a [[Leopoli]] il 27 agosto [[1992]] e sepolto nella cripta della cattedrale di San Giorgio, accanto a monsignor [[Andrej Szeptycki]], il 7 settembre successivo.<ref>[{{cita web|lingua=en|url=https://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=28335712|titolo=Cardinal CenniJosyf biografici]Ivanovycè Slipyj|accesso=16 marzo 2018}}</ref>
[[File:%D0%A3_%D0%BA%D1%80%D0%B8%D0%BF%D1%82%D1%96_%D1%81%D0%BE%D0%B1%D0%BE%D1%80%D1%83_%D0%A1%D0%B2%D1%8F%D1%82%D0%BE%D1%97_%D0%A1%D0%BE%D1%84%D1%96%D1%97_%D0%B2_%D0%A0%D0%B8%D0%BC%D1%96._%D0%9F%D0%B0%D1%82%D1%80%D1%96%D0%B0%D1%80%D1%85_%D0%99%D0%BE%D1%81%D0%B8%D1%84_%D0%A1%D0%BB%D1%96%D0%BF%D0%B8%D0%B9.jpg|thumb|right|La vecchia tomba del cardinale nella cripta della [[basilica di Santa Sofia a Via Boccea]] a [[Roma]].]]
[[File:%D0%9A%D1%80%D0%B8%D0%BF%D1%82%D0%B0_%D0%90%D1%80%D1%85%D1%96%D0%BA%D0%B0%D1%82%D0%B5%D0%B4%D1%80%D0%B0%D0%BB%D1%8C%D0%BD%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D0%A1%D0%BE%D0%B1%D0%BE%D1%80%D1%83_%D0%A1%D0%B2%D1%8F%D1%82%D0%BE%D0%B3%D0%BE_%D0%AE%D1%80%D0%B0._%D0%9F%D0%BE%D1%85%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%BD%D1%8F_%D0%99%D0%BE%D1%81%D0%B8%D1%84%D0%B0_%D0%A1%D0%BB%D1%96%D0%BF%D0%BE%D0%B3%D0%BE.jpg|thumb|right|La nuova tomba del cardinale nella cripta della cattedrale di San Giorgio a [[Leopoli]].]]
 
Morì nel suo appartamento all'[[Università cattolica ucraina a Roma|Università cattolica ucraina]] a [[Roma]] nella tarda mattinata di venerdì 7 settembre [[1984]] per una [[polmonite]]. Prima di partire per il suo viaggio apostolico in [[Canada]] [[papa Giovanni Paolo II]] visitò la sua [[camera ardente]] allestita presso la [[basilica di Santa Sofia a Via Boccea]]. Le esequie si tennero nello stesso edificio mercoledì 12 settembre e videro la partecipazione di membri della gerarchia cattolica ucraina guidati dal nuovo arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]]. Il giorno successivo venne celebrata una liturgia pontificale solenne di quattro ore con la partecipazione di più di settecento sacerdoti, dell'arcivescovo maggiore [[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]], che pronunciò l'elogio funebre, di monsignor [[Miroslav Marusyn]], segretario della [[Congregazione per le Chiese orientali]], che parlò in italiano, e del cardinale [[Carlo Confalonieri]], decano del [[Collegio cardinalizio]] che in rappresentanza del papa pronunciò un'[[eulogia]] e impartì l'assoluzione finale. Erano presenti anche [[Yanoslav Stetsko]], leader dell'[[Organizzazione dei nazionalisti ucraini]], e [[Mykola Livytsky]], presidente del Consiglio nazionale ucraino, così come i rappresentanti di diversi partiti politici. Il corpo del cardinale venne tumulato inizialmente nella cripta della [[basilica di Santa Sofia a Via Boccea]] a [[Roma]]. Quando il corpo venne estumulato dal loculo venne trovato incorrotto e quindi posizionato in una bara di vetro nella stessa cripta. Il governo ucraino lo riabilitò ufficialmente il 17 aprile [[1991]]. Il suo corpo fu quindi trasferito a [[Leopoli]] il 27 agosto [[1992]] e sepolto nella cripta della cattedrale di San Giorgio, accanto a monsignor [[Andrej Szeptycki]], il 7 settembre successivo.<ref>[https://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=28335712 Cenni biografici]</ref>
 
È in corso la causa per la sua [[beatificazione]].
Riga 96 ⟶ 93:
 
== Onorificenze ==
* Membro onorario della Società scientifica "ShevchenkoŠevčenko" dal [[1964]].
* Membro dell'[[Accademia tiberina]] di [[Roma]] dal [[1965]].
* Dottorato onorario della [[Libera Università Ucraina]] di [[Monaco di Baviera]] nel [[1969]].
Riga 103 ⟶ 100:
== Commemorazioni ==
=== Monumenti e targhe commemorative ===
[[File:Muzei-Slipoho-15033096.jpg|thumb|right|Casa museo del cardinale.]]
[[File:Йосипа Сліпого вул. (Львів).JPG|thumb|right|Via Josyp Slipyj a [[Leopoli]].]]
[[File:Stamp of Ukraine s37.jpg|thumb|right|Francobollo a lui dedicato.]]
* In onore del centesimo anniversario della sua nascita vennero collocati un monumento (nel [[1992]]) e un busto commemorativo (nel [[1994]]) nella sua casa natale a [[Zazdrist']].
* Nel [[2004]] venne installato un monumento a lui dedicato davanti alla cattedrale greco-cattolica di [[Ternopil']]. Esso venne svelato e benedetto dal cardinale [[Ljubomyr Huzar]].
Riga 109:
 
=== Musei ===
[[File:Muzei-Slipoho-15033096.jpg|thumb|right|Casa museo del cardinale.]]
 
* Nel [[1997]] venne inaugurato un museo a lui dedicato presso l'Accademia teologica di [[Leopoli]], oggi [[Università cattolica ucraina]].
* Nel [[1998]] venne inaugurato il complesso del museo memoriale "Patriarca Josyp Slipyj" nella sua casa natale a [[Zazdrist']].
 
=== Istituzioni ===
Gli sono intitolati sia il seminario dell'[[arcieparchia di Ternopil'-Zboriv]] a [[Velyka BerezovytsiaBerezovycija]] che il collegio comunale di [[Ternopil']].
 
=== Strade ===
Diverse città ucraine gli hanno dedicato una strada. Tra esse: [[Leopoli]], [[Ternopil']], [[Ivano-Frankivs'k]] e [[KolomyiaKolomyja]].
[[File:Йосипа Сліпого вул. (Львів).JPG|thumb|right|Via Josyp Slipyj a [[Leopoli]].]]
 
Diverse città ucraine gli hanno dedicato una strada. Tra esse: [[Leopoli]], [[Ternopil']], [[Ivano-Frankivs'k]] e [[Kolomyia]].
 
=== Eventi commemorativi ===
La [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] dedicò l'anno [[2002]] alla commemorazione del 110°º anniversario della nascita del cardinale Josyp Slipyj. In questa occasione in luglio si svolse un pellegrinaggio a ZarvanytsiaZarvanycja che vide la partecipazione di 200 000 pellegrini provenienti da varie parti dell'[[Ucraina]], dal [[Canada]] e dagli [[Stati Uniti d'America]].
[[File:Stamp of Ukraine s37.jpg|thumb|right|Francobollo a lui dedicato.]]
 
Il 22 marzo [[2012]] il parlamento ucraino emise un ordine per commemorare il 120°º anniversario della nascita del cardinale Josyp Slipyj. Il parlamento suggerì al governo di istituire un comitato organizzativo che sviluppasse un programma di eventi per onorare l'anniversario a livello statale. Il parlamento propose anche di ripubblicare le opere del cardinale, di organizzare una conferenza a [[Kiev]] sul tema "Il ruolo del patriarca Josyf Slipyj nella creazione dello stato ucraino e nella formazione dell'identità nazionale del popolo ucraino" e di avviare misure per preservare e restaurare gli oggetti legati alle attività del cardinale. La Banca nazionale d'Ucraina emise una moneta commemorativa della serie "ucraini preminenti" dedicata al cardinale. Il servizio postale ucraino emise un [[francobollo]] a lui dedicato dedicato.
La [[Chiesa greco-cattolica ucraina]] dedicò l'anno [[2002]] alla commemorazione del 110° anniversario della nascita del cardinale Josyp Slipyj. In questa occasione in luglio si svolse un pellegrinaggio a Zarvanytsia che vide la partecipazione di 200 000 pellegrini provenienti da varie parti dell'[[Ucraina]], dal [[Canada]] e dagli [[Stati Uniti d'America]].
 
Per commemorare il 125°º anniversario della sua nascita il consiglio regionale di [[Leopoli]] gli dedicò l'anno [[2017]].
Il 22 marzo [[2012]] il parlamento ucraino emise un ordine per commemorare il 120° anniversario della nascita del cardinale Josyp Slipyj. Il parlamento suggerì al governo di istituire un comitato organizzativo che sviluppasse un programma di eventi per onorare l'anniversario a livello statale. Il parlamento propose anche di ripubblicare le opere del cardinale, di organizzare una conferenza a [[Kiev]] sul tema "Il ruolo del patriarca Josyf Slipyj nella creazione dello stato ucraino e nella formazione dell'identità nazionale del popolo ucraino" e di avviare misure per preservare e restaurare gli oggetti legati alle attività del cardinale. La Banca nazionale d'Ucraina emise una moneta commemorativa della serie "ucraini preminenti" dedicata al cardinale. Il servizio postale ucraino emise un [[francobollo]] a lui dedicato dedicato.
 
== Nella cultura popolaredi massa ==
Per commemorare il 125° anniversario della sua nascita il consiglio regionale di [[Leopoli]] gli dedicò l'anno [[2017]].
Sembra probabile che la storia del cardinale Slipyj abbia ispirato lo scrittore australiano [[Morris West]] per il romanzo ''[[Nei panni di Pietro]]''. Il protagonista dell'opera è Kiril Pavlovich Lakota, arcieparca metropolita di [[Leopoli]], liberato dal premier sovietico dopo diciassette anni in un campo di lavoro siberiano. Egli viene mandato a [[Roma]] dove un papa anziano lo crea cardinale. Il pontefice muore, Lakota si ritrova elettaeletto papa e prende il nome di Cirillo.
 
Nonostante le somiglianze, non è chiaro in che misura [[Morris West]] si sia ispirato alla figura del cardinale Slipyj o a quella del vescovo [[HryhoriiHryhorij Lakota]] (morto nel [[1950]] in un [[gulag]]) come modello per il suo personaggio. Il libro inizia con una dichiarazione di responsabilità: "Questo è un libro di un periodo fittizio, popolato da personaggi fittizi e nessun riferimento è destinato a qualsiasi persona vivente, sia nella Chiesa che fuori di essa". Secondo l'editore, ''[[Nei panni di Pietro]]'' è stato scritto tra il marzo del [[1961]] e l'agosto del [[1962]],<ref>{{CiteCita journalpubblicazione|url = |title titolo= Between Moscow and Rome: Struggle for the Greek Catholic Patriarchate in Ukraine|last cognome= Plokhy|first nome= Serhii|date data= 1995|journal rivista= Journal of Church and State|doi = |pmid = |access-date = }}</ref> quindi prima della liberazione di monsignor Slipyj.
== Nella cultura popolare ==
Sembra probabile che la storia del cardinale Slipyj abbia ispirato lo scrittore australiano [[Morris West]] per il romanzo ''[[Nei panni di Pietro]]''. Il protagonista dell'opera è Kiril Pavlovich Lakota, arcieparca metropolita di [[Leopoli]], liberato dal premier sovietico dopo diciassette anni in un campo di lavoro siberiano. Egli viene mandato a [[Roma]] dove un papa anziano lo crea cardinale. Il pontefice muore, Lakota si ritrova eletta papa e prende il nome di Cirillo.
 
Nonostante le somiglianze, non è chiaro in che misura [[Morris West]] si sia ispirato alla figura del cardinale Slipyj o a quella del vescovo [[Hryhorii Lakota]] (morto nel [[1950]] in un [[gulag]]) come modello per il suo personaggio. Il libro inizia con una dichiarazione di responsabilità: "Questo è un libro di un periodo fittizio, popolato da personaggi fittizi e nessun riferimento è destinato a qualsiasi persona vivente, sia nella Chiesa che fuori di essa". Secondo l'editore, ''[[Nei panni di Pietro]]'' è stato scritto tra il marzo del [[1961]] e l'agosto del [[1962]],<ref>{{Cite journal|url = |title = Between Moscow and Rome: Struggle for the Greek Catholic Patriarchate in Ukraine|last = Plokhy|first = Serhii|date = 1995|journal = Journal of Church and State|doi = |pmid = |access-date = }}</ref> quindi prima della liberazione di monsignor Slipyj.
 
La novità di un papa ucraino al tempo della [[crisi dei missili di Cuba]] e della [[guerra fredda]] ebbe molto successo e il ''[[The New York Times|New York Times]]'' lo inserì nella lista dei [[best seller]]. Occupò anche la prima posizione nella classifica dei [[best seller]] della rivista ''[[Publishers Weekly]]''. Il successo del libro diede maggiore fama anche a monsignor Slipyj.
Riga 142 ⟶ 136:
Alcuni considerano oggi ''[[Nei panni di Pietro]]'' come anticipatore di quindici anni dell'elezione a papa del cardinale [[Papa Giovanni Paolo II|Karol Józef Wojtyła]], il primo pontefice slavo e proveniente da una nazione comunista. Venne notata anche la similitudine dei nomi di Kiril/Karol.
 
== [[Genealogia episcopale]] e successione apostolica ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Arcivescovo [[Mychajlo Rohoza]]
* ArcivescovoPatriarca [[IpatijGeremia PociejII (Potiy)Tranos]]
* Arcivescovo [[JosyfMichal Veliamyn RutskiRahoza]]
* Arcivescovo [[MychajloHipacy RohozaPociej]]
* Arcivescovo [[Iosif Rucki]]
* Arcivescovo [[Antin Selava]]
* Arcivescovo [[Havryil Kolenda]]
* Arcivescovo [[Kyprian Zhokhovskyj (Zochowski)Žochovs'kyj]]
* Arcivescovo [[Lev Zaleski]]
* Arcivescovo [[Jurij Vynnyckyj (Winnicki)Vynnyc'kyj]]
* Arcivescovo [[Luka Lev Kiszka]]
* Vescovo [[György Bizánczy]]
* Vescovo [[Ioan Inocențiu Klein (Micu)-Klein]], [[Ordine basiliano di San Giosafat|O.S.B.M.]]
* Vescovo [[Mihály Emánuel Olsavszky]], [[Ordine basiliano di San Giosafat|O.S.B.M.]]
* Vescovo [[Vasilije Božičković (Bosicskovich)]], [[Ordine basiliano di San Giosafat|O.S.B.M.]]
* Vescovo [[Grigore Maior]], [[Ordine basiliano di San Giosafat|O.S.B.M.]]
* Vescovo [[Ioan (Janos) Bob (Babb)]]
* Vescovo [[Samuel Vulcan]]
* Vescovo [[Ioan Lemeni]]
* Arcivescovo [[Spyrydon Lytvynovyč (Litwinowicz)]]
* Arcivescovo [[Josyf Sembratowicz (Sembratovyc)]]
* Cardinale [[Sylwester Sembratowicz]]
* Arcivescovo [[Julian Kuiłovskyi]]
Riga 167 ⟶ 163:
* Cardinale Josyp Ivanovyč Slipyj
 
===La [[Successionesuccessione apostolica]] ===è:
* Vescovo [[Vasyl' Velyčkovs'kyj|Vasyl' Vsevolod VelychkovskyVelyčkovs'kyj]], C.SS.R. (1963)
* Arcivescovo [[Joakim Segedi]] (1963)
* Vescovo [[Stepan Chmil']], S.D.B. (1977)
* Vescovo [[Ivan Choma]] (1977)
* Cardinale [[Ljubomyr Huzar]], M.S.U. (1977)
Riga 177 ⟶ 173:
* Vescovo [[Michel Hrynchyshyn]], C.SS.R. (1983)
 
== FontiNote ==
<references/>
*{{Catholic-hierarchy}}
* [http://www.russiacristiana.org/martiri/2biomset.htm Romano Scalfi, Vladimir Kolupaev. Slipij Iosif IvanoviČ (1892 – 1984) in MARTIRI - Chiesa cattolica] [[Russia cristiana]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.russiacristiana.org/martiri/2biomset.htm Romano Scalfi, Vladimir Kolupaev. Slipij Iosif IvanoviČ (1892 – 1984) in MARTIRI - Chiesa cattolica] [[Russia cristiana]]
 
{{Box successione
Riga 195 ⟶ 194:
|tipologia=episcopale
|carica=[[Arcieparchia di Leopoli degli Ucraini|Arcieparca metropolita di Leopoli degli Ucraini]]
|periodo=1º novembre [[1944]] - 237 dicembresettembre [[19631984]]
|precedente=[[Andrej Szeptycki]], O.S.B.M.
|successivo=-[[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]]
|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
Riga 222 ⟶ 221:
|precedente=[[Maxim Hermaniuk]], C.SS.R.
|successivo=[[Myroslav Ivan Ljubačivs'kyj]]
|immagine=Mitra heráldica.svg
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Cardinali nominati da Paolo VI|Slipyj, Josyf Ivanovič]]
[[Categoria:GulagDetenuti nei gulag]]
[[Categoria:Chiesa greco-cattolica ucraina]]
[[Categoria:Chiesa cattolica nell'Unione Sovietica]]
[[Categoria:Padri del Concilio Vaticano II]]