Eudocimus ruber: differenze tra le versioni
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''Scolopax rubra''<br/>
''Tantalus ruber''<br/>
|nomicomuni=
|suddivisione=
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|didascalia_distribuzione=Areale dell'[[Eudocimus albus|ibis bianco americano]] (blu pallido), ibis scarlatto (arancione), ed entrambi (marrone)
}}
L{{'}}'''ibis rosso''' o '''ibis scarlatto''' ('''''Eudocimus ruber'''''
== Descrizione ==
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== Distribuzione e habitat ==
[[File:Scarlet Ibis, Corocoro Colorado (Eudocimus ruber).jpg|thumb|Ibis scarlatto, in Venezuela]]
L'areale dell'ibis scarlatto è molto ampia e le varie colonie si trovano in vaste aree del Sud America e nelle isole dei Caraibi. Esistono stormi nativi in [[Brasile]] (dove è chiamato "guará", che significa "rosso" nella lingua indigena), [[Colombia]], [[Guyana francese]], [[Guyana]], [[Suriname]] e [[Venezuela]], così come le isole delle [[Antille olandesi]] e [[Trinidad e Tobago]], dove è uccello nazionale insieme al [[Ortalis ruficauda|cocrico]].<ref name=IUCN/> Gli stormi si radunano nelle [[zone umide]] e in altri [[habitat]] paludosi, tra cui distese di fango, litorali e [[foreste pluviali]].<ref name=UWI2011/> Una colonia periferica presente nelle mangrovie di Santos-Cubatão di [[Regione Metropolitana di Baixada Santista|Baixada Santista]], nel sud-est del Brasile, è considerata in pericolo di estinzione.<ref name=olmos01>{{cita pubblicazione|autore1=Olmos, Fábio|autore2=Silva E Silva, Robson |anno=2001|titolo=Breeding Biology and Nest Site Characteristics of the Scarlet Ibis in Southeastern Brazil|rivista=Waterbirds|volume=24|numero=1|pp=58-67|jstor=1522244 |doi=10.2307/1522244}}</ref>
Le concentrazioni più elevate si trovano nella regione di [[Llanos]], nel Venezuela occidentale, e nella Colombia orientale. La fertile e remota [[Praterie, savane e macchie tropicali e subtropicali|pianura erbosa tropicale]] del Llanos offre un rifugio sicuro lontano dall'invasione umana.<ref name=Moss42/> Insieme al suo stretto parente, l'[[Phimosus infuscatus|ibis faccianuda]], l'ibis scarlatto è una specie notevolmente prolifica e cospicua nella regione.<ref name=HiltySchauensee>{{Cita libro|cognome1=Hilty |nome=Steven L. |cognome2=de Schauensee |nome2=Rodolphe Meyer |titolo=Birds of Venezuela |anno=2003 |editore=Princeton University Press |isbn=978-0-691-09250-8 |p=218 |url=https://books.google.com/books?id=40mFwoALUFUC&pg=PA218 |accesso=12 dicembre 2011 }}</ref>
Esemplari accidentali sono stati osservati a Belize, Ecuador e Panama, Aruba, Cuba, Dominica, Grenada e Giamaica; alcuni avvistamenti sono stati riportati anche negli [[Stati Uniti]].<ref name=IUCN/> La specie potrebbe essersi espansa anche verso la costa del Golfo nel XIX secolo o prima - in ''The Birds of America'', [[John James Audubon]] fece brevi osservazioni riguardo a tre esemplari di ''E. rubra'' che incontrò in [[Louisiana]].<ref name= "[[John James Audubon|Audubon]]|">{{Cita libro|cognome= Audubon|nome=John James |linkautore=John James Audubon |titolo=The Birds of America |volume=VI |url=https://books.google.com/books?id=X4RIAAAAYAAJ&pg=PA53 |accesso=12 dicembre 2011 |anno=1843 |editore=J.J. Audubon|p=53 }}</ref> Tuttavia, praticamente tutti gli avvistamenti moderni della specie in Nord America sono probabilmente esemplari introdotti artificialmente o fuggiti da collezioni private e zoo. In un esempio notevole del 1962, delle uova di ibis scarlatto furono poste in dei nidi di [[Eudocimus albus|ibis bianchi]] nel Greynolds Park della [[Florida]], e la popolazione risultante si ibridò facilmente, producendo l'"ibis rosa" che si possono osservare
== Biologia ==
=== Dieta ===
[[File:Scarlet ibis arp.jpg|thumb|"Mentre irradiava dignità e colore l'ibis scarlatto, la natura sembra essere stata riluttante nel conferirgli armi. Il becco dell'uccello è smussato, le unghie dei piedi non sono affilate e i suoi occhi hanno una dolce, morbida qualità Bambi." <br /> – Dr. Paul A. Zahl, ''Coro-Coro''<ref>Zahl, p. 188.</ref>]]
I loro distintivi becchi, lunghi e sottili, vengono utilizzati per sondare il terreno mentre cercano cibo, nel fango morbido o sotto le piante.<ref name=Moss42/> Nonostante sia credenza comune che questi uccelli si nutrissero solo di [[gamberetti]], un recente studio sui [[Llanos]] ha dimostrato che gran parte della loro dieta consiste di insetti, di cui la maggior parte sono [[scarabei]] e [[Carabidae|coleotteri]]. Una specie in particolare, lo scarabeo ''[[Dyscinetus dubius]]'', sembra costituiva gran parte della loro dieta. Al contrario, la dieta dell'ibis bianco americano, che abita gli stessi luoghi, era diversa, comprendendo [[insetti]], [[pesci]] e [[crostacei]].<ref name=Condor1993>{{Cita pubblicazione|cognome1=Aguilera |nome1=Eduardo |cognome2=Ramo |nome2=Cristina |cognome3=Busto |nome3=Benjamin |titolo=Food Habits of the Scarlet and White Ibis in the Orinoco Plains |url=https://archive.org/details/sim_condor_1993-08_95_3/page/739 |rivista=The Condor |volume=95 |numero=3 |pp=739-41 |doi=10.2307/1369623 |anno=1993 |jstor=1369623 }}</ref>
Piccoli animali acquatici come gamberetti, granchi, molluschi ed altri crostacei, fanno anch'essi parte della sua dieta.<ref name=RossZoo/> Nutrendosi di grandi quantità di gamberetti e altri molluschi rossi viene prodotto un eccesso di [[astaxantina]], un [[carotenoide]] che è la componente chiave della pigmentazione rossa degli uccelli.<ref name=RossZoo/><ref name=Krinsky>{{Cita libro|cognome1=Krinsky |nome=Norman I. |cognome2=Mathews-Roth |nome2=Micheline M. |cognome3=Taylor |nome3=Richard F. |titolo=Carotenoids: chemistry and biology |url=https://books.google.com/books?id=q1YXAQAAIAAJ |accesso=12 dicembre 2011 |anno=1989 |editore=Plenum Press |città=New York |isbn=978-0-306-43607-9 }}</ref> La dieta degli esemplari tenuti negli zoo, comprende spesso barbabietole e integratori di carote per mantenere la vivacità del colore nel loro piumaggio.<ref name=RossZoo/>
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=== Riproduzione ===
Le coppie sono [[Monogamia|monogame]] e costruiscono i loro [[Nido|nidi]] in uno stile semplice, tipicamente a "piattaforme di bastoni sciolti"<ref name=RossZoo/> di una qualità a volte descritta come "senza arte".<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Bent |nome1=Arthur Cleveland |anno=1926 |titolo=Life Histories of North American Marsh Birds |rivista=United States National Museum Bulletin |numero=35 |editore=Smithsonian Institution |p=36 |url=https://archive.org/details/cbarchive_35246_guararubralinnaeusscarletibis1877 |accesso=12 dicembre 2011 |citazione=The scarlet ibis builds its artless nest of brush in inaccessible places on low trees.}}</ref> Questi uccelli si appollaiano sulle chiome degli alberi, preferendo soprattutto il comodo riparo dei giovani alberi di [[mangrovie]] che crescono sulle rive.<ref name="NHL Stenden">{{Cita web|url=https://www.nhlstenden.com/ |titolo=Scarlet Ibis |autore=Jan Hein Ribot |anno=2010 |editore=NHL Stenden Hogeschool |opera=Nhlstenden.com |accesso=12 dicembre 2011 }}</ref> Gli ibis scarlatti amano le zone umide e fangose come le paludi, sebbene costruiscono i loro nidi sugli alberi ben al di sopra dell'acqua. Se possono, nidificano sulle isole, dove le loro uova e i loro pulcini hanno meno probabilità di essere in attaccate dai [[Predazione|predatori]].<ref>Herons and Relatives. ''Animals: A Visual Encyclopedia.'' London: Dorling Kindersley Publishing, Inc., 2008. Credo Reference. Web. 17 September 2012.</ref>
[[File:Eudocimus ruber 02 vith youngbird.jpg|thumb|Un esemplare giovane (davanti) insieme ad un adulto]]
Per attirare una femmina, il maschio eseguirà una varietà di rituali d'accoppiamento come "pavoneggiarsi, scuotersi, schioccare il becco, sfregare la testa e voli alti. Come con la maggior parte degli uccelli, l'accoppiamento non comporta alcun accoppiamento diretto o inserimento: invece, il trasferimento dei liquidi seminali si verifica durante il contatto esterno tra le aperture [[Cloaca (zoologia)|cloaca]]li.<ref>Zahl (1954), p. 194.</ref> Dopo un periodo di gestazione da cinque a sei giorni,<ref name=UWI2011/> la femmina depone da tre a cinque [[uovo (biologia)|uova]] lisce e opache che tipicamente incuba per 19-23 giorni.<ref name=UMMZ/><ref name=Zahl195>Zahl (1954), p. 195.</ref> Dopo un [[corteggiamento]] riuscito, le coppie rimangono fedeli e conviventi, condividendo le responsabilità genitoriali per i giovani.<ref name=UWI2011/>
Nel sud-est del Brasile, gli ibis si radunano in [[colonie]] a metà settembre e costruiscono i nidi all'inizio di novembre. La deposizione delle uova all'interno della colonia è sincrona, con le femmine che depongono le uova a tre ondate all'inizio di novembre, fine dicembre e fine gennaio.<ref name=olmos01/>
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=== Interazioni con l'uomo ===
L'ibis scarlatto e il [[Ortalis ruficauda|cocrico]] sono gli uccelli nazionali di [[Trinidad e Tobago]].<ref name=NatlBird>[https://web.archive.org/web/20100731081745/http://www.foreign.gov.tt/about_trinidad/national_bird/ National Bird], Trinidad and Tobago Ministry of Foreign Affairs].</ref> Entrambi gli uccelli sono presenti sullo [[stemma di Trinidad e Tobago]].<ref name="NatlBird"/><ref>{{Cita web |url=http://www.ttconnect.gov.tt/gortt/portal/ttconnect/SharedDetail?WCM_GLOBAL_CONTEXT=
Un importante habitat locale per l'ibis scarlatto è il santuario della fauna selvatica di Caroni Swamp of Trinidad, una riserva di paludi di 199 ettari (490 acri) designata per la prima volta nel 1953 specificamente per fornire un habitat protetto all'ibis scarlatto.<ref name="SalmClark">{{cita libro|cognome1=Salm |nome=Rodney V. |cognome2=Clark |nome2=John R. |cognome3=Siirila |nome3=Erkki |titolo=Marine and Coastal Protected Areas: A guide for planners and managers |anno=2000 |editore=IUCN |isbn=978-2-8317-0540-8 |pp=334-337 |url=https://books.google.com/books?id=11R4wO0BtlYC&pg=PA334 |accesso=12 dicembre 2011}}</ref>
Usando l'uccello come simbolo letterario, l'autore americano James Hurst ha composto un popolare racconto, "''The Scarlet Ibis''" (1960).<ref name=Moss42/> Un racconto più recente, "Scarlet Ibis" di [[Margaret Atwood]], è incluso in ''Bluebeard's Egg'' (1983).<ref>{{Cita libro|cognome=Lutwack |nome=Leonard |titolo=Birds in Literature |data=febbraio 1994 |editore=University Press of Florida |isbn=978-0-8130-1254-4 |p=[https://archive.org/details/birdsinliteratur00lutw_0/page/235 235] |url=https://archive.org/details/birdsinliteratur00lutw_0 |accesso=17 dicembre 2011 }}</ref> L'uccello
<gallery mode="packed">
File:Eudocimus ruber 01 - Young bird.jpg|Giovane
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== Bibliografia ==
* Jan Linblad,
*
* http://www.wikiaves.com.br/guara▼
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