Trachemys scripta scripta: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
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|immagine=Trachemys scripta scripta (Emydidae) (Yellow-bellied Slider) - (adult), Río Guadaiza, Spain.jpg
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<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio=[[Eukaryota]]
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|didascalia_distribuzione=Areale della ''T. s. scripta'' in giallo.
}}
La '''tartaruga dalle orecchie gialle''', o
|titolo = Historia Testudinum Iconibus Illustrata
|autore = Ioannis Davidis Schoepff
|wkautore = Johann David Schoepff
|url = https://archive.org/details/joannisdavidissc00sch
|via = [[Internet Archive]]
|editore = sumptibus [[Johann Jakob Palm|Ioannis Iacobi Palm]]
|città = [[Erlangen|Erlangae]]
|anno = 1792
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|pp = 16-17
|urlmorto = no
}}</ref>), è una [[Testudines|testuggine]] appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Emydidae|emididi]], diffusa negli [[Stati Uniti]].<ref>{{cita web|titolo=''Trachemys scripta scripta'' |opera=The Reptile Database |url=http://reptile-database.reptarium.cz/species?genus=Trachemys&species=scripta |accesso= 13 marzo 2012}}</ref> È una sottospecie della [[Trachemys scripta|tartaruga palustre americana]].
== Descrizione ==
{{Immagine multipla
| allinea = left
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| larghezza totale = upright
| immagine1 = Trachemys scripta scripta al sole.jpg
| didascalia1 = Giovane ''Trachemys scripta scripta''.
| immagine2 = N190 Sowerby & Lear 1872 (trachemys scripta).jpg
| didascalia2 = Illustrazione di ''Trachemys scripta scripta'', qui indicata con il sinonimo obsoleto ''Emys serrata''.}}
La ''Trachemys scripta scripta'' deve il nome comune di "'''tartaruga dalle orecchie gialle'''" alle chiazze di color giallo acceso sulle guance.<br/>
Assomiglia alla ''[[Trachemys scripta troostii]]'' (o ''tartaruga dalle orecchie arancioni''), che però è caratterizzata da una striscia gialla con sfumature arancioni posta poco al di sopra della membrana timpanica.
Il [[Carapace#Tartarughe|carapace]] cambia colore a seconda dell'età: quando l'individuo è più giovane il colore è verde scuro, poi con il passare del tempo si scurisce fino ad arrivare perfino a nero, soprattutto nei maschi.
Il [[piastrone]] è completamente giallo, con al massimo una macchia nera sui due scuti gulari, ed è all'origine del nome "'''scivolatrice dal ventre giallo'''" (in [[lingua inglese|inglese]] ''yellow-bellied slider'').
Le dimensioni di questa [[sottospecie]] sono variabili a seconda del sesso dell'animale: i maschi sono più piccoli e si aggirano sui 15 cm (18 cm se cresciuti in [[Allevamento|cattività]]), mentre le femmine possono raggiungere anche i 25 cm.
I maschi hanno [[unghia]] molto lunghe (possono arrivare fino a 3 cm) che servono per facilitare la danza di [[accoppiamento (zoologia)|accoppiamento]], e una coda molto lunga con apertura della [[Cloaca (zoologia)|cloaca]] posta alla sua estremità, in prossimità della punta; le femmine invece hanno una coda sottile con la cloaca posta alla base della [[coda (anatomia)|coda]] per aiutarle durante la deposizione delle uova.
Tutte queste differenze vengono notate con difficoltà, o non si vedono affatto, prima della [[maturità sessuale]], ovvero quando gli animali arrivano alle dimensioni di circa 15 cm, verso il 5º anno d'età.
In media vive 20 anni circa in libertà, ma in cattività può raggiungere i 40 anni di età.
== Distribuzione e habitat ==
Questa tartaruga è originaria delle acque degli [[Stati Uniti d'America|Usa]], tra la [[Virginia]] meridionale e la [[Florida]] settentrionale.<ref name=IUCN/>
Predilige corsi d'acqua poco profondi, con fondale morbido, poca corrente, abbondante esposizione al sole e ricca vegetazione.
== Biologia ==
Il [[letargo]] di questo animale varia a seconda del luogo, solitamente dura il periodo invernale, ovvero da fine [[novembre]] a inizio [[marzo]].
=== Alimentazione ===
[[Onnivoro|Onnivora]].
=== Riproduzione ===
[[File:Trachemys scripta eggs 01.jpg|thumb|Un esemplare di ''T. s. scripta'' con le sue uova]]
I maschi durante il periodo di corteggiamento adottano un rituale particolare vibrando le zampe anteriori innanzi al muso delle femmine.
Le [[Uovo (biologia)|uova]] vengono tenute in grembo per un periodo che varia dai 30 ai 60 giorni, e dopo esser state deposte in un terriccio umido e caldo bisogna aspettare dai 2 ai 4 mesi prima di vederle schiudersi. Una tartaruga può deporre dalle 5 alle 20 uova in ogni covata e ogni anno fa circa tre covate. Come in altre specie di [[rettili]], il sesso dipende dalla temperatura, ovvero se le uova vengono deposte in un luogo con meno di 27 gradi nascerà una tartaruga di sesso maschile, mentre se vengono deposte in un luogo con temperatura di 30 gradi o superiore, nascerà una tartaruga di sesso femminile. Le covate che nascono a una temperatura compresa tra i 27 e i 30 gradi generano esemplari di diverso sesso, a seconda di quali uova restano più al caldo.
== Stato di conservazione ==
La specie non è a rischio.
== Malattie ==
L'esemplare è soggetto a diverse patologie, tra cui:
# Gotta. Può essere causata da un'alimentazione poco varia, da un eccesso di vitamine o da disidratazione.
# MOM. Può sorgere in diversi casi, tra cui: carenza di calcio; eccesso di fosforo; poca esposizione ai raggi UVB-UVA. I sintomi sono la deformazione permanente delle ossa e della corazza.
# Piramidalizzazione. Una dieta troppo proteica e la scarsità di moto possono provocare delle gobbe, antiestetiche e nocive alla loro salute.
# Ipovitaminosi A. La carenza della vitamina A si manifesta con la cecità temporanea (infiammazione di entrambi gli occhi) e può essere determinante nell'insorgere di patologie all'apparato uditivo e a fegato.
# Congiuntivite. È un'infiammazione degli occhi dovuti a fattori esterni (sabbia, terra, ecc.) che porta alla cecità temporanea
# SCUD. È una malattia infettiva causata da batteri colonizzanti lesioni superficiali o da organismi patogeni nel sangue.
# Micosi. Patologia causata da insediamento di funghi nella cute o nella corazza ed associata a mancata esposizione ai raggi ultravioletti o allo stress.
# Rinite. Infezione delle vie respiratorie causata dagli sbalzi termici (ma anche da alimentazione non varia). La patologia potrebbe evolversi in polmonite.
# Gastroenteriti.
# Costipazione gastrointestinale. Rallentamento della digestione fino ad un completo arresto. Conseguenza è che il cibo fermo nell'apparato digerente, disidratandosi, diventa una massa dura e compatta che può anche fermentare producendo gas e batteri dannosi.
# Stomatiti.
# Distocia. Difficoltà nel deporre le uova.
# Ritenzione degli scuti.
# Prolasso della cloaca.
# Insufficienza renale.
# Tumore.
# Ascesso auricolare. Si tratta di un'infezione localizzata sulla zona laterale della testa (orecchie), che si manifesta con un gonfiore sporgente. Necessita di intervento chirurgico, seguito da cura antibiotica. Tra le cause, vi è la carenza di vitamina A; ma anche scarsa igiene in vasca, mancanza di raggi UVB e temperature inadeguate.
== Eco-etologia in Italia ==
[[File:Yellow-bellied Slider.jpg|thumb|Purtroppo le ''Trachemys scripta scripta'' spesso vengono acquistate da piccole e poi abbandonate una volta cresciute.]]
La ''Trachemys'' è inserita nell'elenco mondiale delle 100 specie più [[Specie aliena|invasive]]<ref>{{Cita web |url=http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=71&fr=1&sts=&lang=EN |titolo=100 specie più invasive |accesso=17 agosto 2014 |dataarchivio=26 ottobre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121026031856/http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=71&fr=1&sts=&lang=EN |urlmorto=sì }}</ref>.
Questa specie viene comunemente ritenuta una temibile predatrice di anfibi, pesci e uccelli acquatici e concausa della diminuzione degli esemplari dell'autoctona ''[[Emys orbicularis]]''.
Tale luogo comune è in contrasto con innumerevoli studi italiani ed europei evidenziano che la specie nei primi anni di vita è prevalentemente insettivora e da adulta è prettamente vegetariana ed opportunistica<ref>Clark D.B. & Gibbons J.W. 1969. Dietary shift in the Turtle Pseudemys scripta (Schoepff) from youth to maturity. Copeia 4: 704-706.</ref><ref>Parmenter R.R. & Avery H.W. 1990. The feeding ecology of the Slider Turtle: pp. 257-266.In: Gibbons J.W. (Edit). Life History end Ecology of the Slider Turtle. Smithsonian Institution Press, Washington D.C.</ref>, con scarse capacità predatorie, al contrario della prettamente carnivora '' Emys o.'', inoltre non sono stati evidenziati casi di predazione alla piccola fauna simpatrica, pesci e [[Pulcino|pulli]] di [[Rallidae|ralli]] e di [[Anatide|anatidi]]<ref name="Agosta F. 1999">Agosta F. & Parolini L. 1999. Autoecologia e rapporti sinecologici di popolazioni introdotte in Lombardia di Trachemys scripta elegans. Dati preliminari. In: “Atti 2º Congresso nazionale della Societas Herpetologica Italica (Praia a Mare, 1998)”. Riv. Idrobiol. 38 (1/2/3): 421-430.</ref>.<ref>Bruekers J. & Keijlen H. van der 1999. Trachemys scripta elegans in the Netherlands; a threat
for Dutch flora and fauna? Nederlandse Schildpadden Vereniging (NSV), Dutch
Turtle/Tortoise Society. <www.igr.nl/users/nsv/english/1.htm>
</ref>
Si stima che in Italia ogni anno giungano circa 900.000 testuggini l'anno e l'abnorme diffusione degli esemplari, negli specchi, corsi d'acqua, finanche nelle fontane e laghi dei parchi pubblici è dovuta esclusivamente al continuo rilascio di esemplari adulti o subadulti<ref>Ferri V. & Di Cerbo A.R. 2000. La ''Trachemys scripta elegans'' (Wied, 1839) negli ambienti umidi lombardi: inquinamento faunistico o problema ecologico? In: “Atti I Congr. naz. S.H.I. (Torino, 1996)”. Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino: 803-808.</ref> capaci di superare con una fase di letargo i rigori invernali, cosa non possibile per i giovani esemplari.
Nelle varie zone climatiche italiane è stato osservato che le deposizioni di uova raramente portano alla schiusa e che gli esemplari sopravvivono solo in condizioni di semilibertà in ambienti lacustri protetti e nelle zone meridionali con inverni meno rigidi.<ref name="Agosta F. 1999"/><ref>Ballasina D. 1995. Salviamo le tartarughe! Edagricole, Bologna</ref><ref>Luiselli L., Capula M., Capizzi D., Filippi E., Trujillo J.V. & Anibaldi C. 1997. Problems for conservation of Pond Turtles (Emys orbicularis) in Central Italy: is the introduced Red-Eared Turtle (Trachemys scripta) a serious threat? Chelonian Conservation and Biology 2 (3):417-419.</ref>
La ''Trachemys'' è soggetta a tutti i fattori [[antropico|antropici]] negativi a cui è soggetta la ''Emys'' e la sua massiccia presenza è dovuta solo al continuo costante rilascio di svariate decine di migliaia di esemplari adulti e subadulti ben alimentati nella fase di allevamento domestico, cosa che fa superare la fase di riduzione naturale per [[predazione]] a cui sono sottoposti i giovani esemplari selvatici.
Analizzando tutti questi fattori è stato ipotizzato che senza questi continui rilasci questa specie sarebbe destinata a scomparire in alcune decine di anni per la sua incapacità di riprodursi e quindi sia da ritenere sì alloctona ma non specie acclimatata.<ref>[http://www.zoneumidetoscane.it/eventi/extra/libro_2_pdf/Convegno_Alloctoni_2002.pdf Convegno_Alloctoni 2002: 129-130] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071028034325/http://www.zoneumidetoscane.it/eventi/extra/libro_2_pdf/Convegno_Alloctoni_2002.pdf |data=28 ottobre 2007 }}</ref>
== Terrariofilia ==
Le giovani tartarughe possono essere ospitate in un acquaterrario piuttosto ampio, munito di una cospicua area asciutta. Questo deve essere dotato di un termoriscaldatore e di una fonte di [[luce]] a [[raggi ultravioletti]] A e B. Le temperature ottimali vanno dai 20 ai 28 °C con una lieve escursione termica giornaliera di circa 5-6 °C; l'[[umidità]] dovrebbe aggirarsi attorno al 50-70% (necessario un riscaldatore e un filtro esterno per la qualità dell'acqua). Quando le loro dimensioni cominciano a superare la decina di cm di carapace (di lunghezza) andrebbero alloggiate all'aperto per tutto l'anno (eccezione fatta per le aree in cui l'acqua d'inverno ghiaccia all'aperto), in un apposito laghetto con molta sabbia di fondo e almeno 2m di profondità per il letargo. Se non fosse possibile ospitare le tartarughe adulte all'aperto, si consiglia di tenerle tutto l'anno in un acquaterrario 100x50x50 (per un solo esemplare) o 120x60x60 (per due esemplari).
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Trachemys al fatebenefratelli 1120453.JPG|Numeroso gruppo di ''[[Trachemys]]'' tra cui anche alcune ''Trachemys scripta scripta''
File:Trachemys scripta gruppo.jpg|Gruppo di ''[[Trachemys scripta]]'', con alcune ''Trachemys scripta elegans'' ed alcune ''Trachemys scripta scripta''
File:Fontana del Belvedere a Capodimonte con tartarughe (2).jpg|Fontana del Belvedere al [[Museo nazionale di Capodimonte]]
</gallery>
== Note ==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Trachemys scripta]]
*[[Trachemys scripta elegans]]
*[[Trachemys scripta troostii]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla|etichetta=tartaruga dalle orecchie gialle}}
== Collegamenti esterni ==
* {{IUCN | autore=Tortoise & Freshwater Turtle Specialist Group 1996| summ=22028/0 | titolo=''Trachemys scripta'' }}
* {{cita web|url=http://www.inseparabile.com/trachemys_scripta_scripta.htm|titolo=TRACHEMYS SCRIPTA SCRIPTA|editore=inseparabile.com|accesso=23 luglio 2011}}
* {{cita web|url=http://www.noturtle.org/tartaruga_orecchie_gialle.asp|titolo=Tartaruga dalle orecchie gialle - Trachemys scripta scripta|editore=noturtle.org|accesso=23 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110810114426/http://www.noturtle.org/tartaruga_orecchie_gialle.asp|dataarchivio=10 agosto 2011|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Giovanni Turano|url=http://www.tartarughe.info/Schede%20tarta%20acquatiche%20pdf/Trachemys%20scripta%20scripta.pdf|titolo=Trachemys scripta scripta|pagine=5|editore=tartarughe.info|accesso=23 luglio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110124072258/http://www.tartarughe.info/Schede%20tarta%20acquatiche%20pdf/Trachemys%20scripta%20scripta.pdf|dataarchivio=24 gennaio 2011}}
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