Arcobaleno: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Su Wikipedia ogni persona può cambiare le informazioni quindi non mi piace Etichette: Annullato Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(32 versioni intermedie di 27 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
e [[met non usate wichipidia l''''arcobaleno''' è un fenomeno [[ottica|ottico]] [[atmosfera terrestre|atmosferico]] che produce uno [[spettro (fisica)|spettro]] quasi continuo di [[luce]] nel [[cielo]] quando la luce del [[Sole]] attraversa le gocce d'[[acqua]] rimaste in [[Sospensione (chimica)|sospensione]] dopo un [[temporale]], o presso una [[cascata]] o una [[fontana]].<ref name=ngs/> Lo [[spettro elettromagnetico]] dell'arcobaleno include [[lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]] sia visibili sia non visibili all'[[occhio|occhio umano]]<ref name=ngs>{{Cita web | url = https://education.nationalgeographic.org/resource/rainbow | titolo = Rainbow | sito = [[National Geographic Society]] | lingua = en | accesso = 11 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220830085321/https://education.nationalgeographic.org/resource/rainbow |dataarchivio = 30 agosto 2022 |urlmorto = no }}</ref>, queste ultime rilevabili attraverso uno [[spettrometro]].<ref name=ngs/>▼
[[File:Double-alaskan-rainbow.jpg|thumb|upright=1.7|Arcobaleno doppio]]
▲
{| style="margin: 1em auto; text-align: center"
| style="width: 4em" | [[Rosso]]
| style="width: 4em" | [[Giallo]]
| style="width: 4em" | [[Verde]]
| style="width: 4em" | [[Ciano]]
| style="width: 4em" | [[Blu]] ([[Indaco (colore)|Indaco]])
| style="width: 4em" | [[Violetto]]
|-
| <div style="background: #ff0000;"> </div>
| <div style="background: #ffff00;"> </div>
| <div style="background: #00ff00;"> </div>
| <div style="background: #00ffff;"> </div>
| <div style="background: #0000ff;"> </div>
| <div style="background: #9400D3;"> </div>
|}
== Storia ==
Riga 5 ⟶ 23:
Il filosofo greco [[Alessandro di Afrodisia]] nel [[II secolo|II]]-[[III secolo]] descrive il fenomeno che si verifica quando si hanno due archi di arcobaleno: la zona di cielo al di sotto dell'arco principale, l'inferiore, appare più luminosa di quella al di sopra.
Si pensa che siano stati l'astronomo persiano [[Qotb al-Din
| autore=O'Connor, J. J.; Robertson, E. F.
| data=novembre 1999
Riga 76 ⟶ 94:
|}
La teoria corpuscolare di Newton non fu in grado di spiegare gli arcobaleni supernumerosi, e una spiegazione soddisfacente non fu trovata prima che [[
== Descrizione ==
Riga 89 ⟶ 107:
=== Interpretazione scientifica ===
[[File:rainbowrays.png|
[[File:Rainbow1.svg|250x250px|thumb|right|La luce bianca si separa in diversi [[colori]] ([[lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]]) quando entra nella goccia poiché la luce rossa viene rifratta di un angolo minore rispetto alla luce blu. Lasciando la goccia, i raggi rossi hanno deviato di un angolo maggiore rispetto a quelli blu, producendo un arcobaleno.]]
L'arcobaleno ha origine dalla [[dispersione ottica]] della luce solare che attraversa le gocce di pioggia. La luce viene prima rifratta quando entra nella superficie della goccia, [[riflessione (fisica)|riflessa]] sul retro della goccia e ancora rifratta uscendo dalla goccia. L'effetto complessivo è che la luce in arrivo viene riflessa in una larga gamma di angoli, con la luce più intensa riflessa con un angolo di 42°.<ref name=ngs/>
Riga 102 ⟶ 120:
La posizione di un arcobaleno nel cielo è sempre dalla parte opposta rispetto al Sole.
[[File:Portion of a 360 degree rainbow.jpg|thumb|
L'arco è centrato sull'ombra della testa dell'osservatore, apparendo a un angolo di 40°–42° rispetto alla linea tra la testa dell'osservatore e la sua ombra. Come risultato, se il Sole è più alto di 42°, allora l'arcobaleno si trova sotto l'orizzonte e non può essere visto siccome di solito non ci sono abbastanza goccioline di pioggia tra l'orizzonte (che è l'altezza degli occhi) e la terra per contribuirvi. Eccezioni avvengono quando l'osservatore si trova sopra la terra, per esempio su un [[aeroplano]], su una montagna o su una cascata. Da un aeroplano si ha l'opportunità di vedere un cerchio intero di arcobaleno, con l'ombra dell'aereo nel suo centro. Questo fenomeno potrebbe essere confuso con il fenomeno [[Gloria (fenomeno ottico)|gloria]], ma una gloria è solitamente molto più piccola, coprendo solo 5°–20°.
Riga 119 ⟶ 137:
| lingua = en
| accesso = 11 settembre 2022
| urlarchivio = https://archive.
| dataarchivio = 11 settembre 2022
| urlmorto = no
Riga 137 ⟶ 155:
Visivamente è un [[Arco (geometria)|arco]] multicolore, rosso sull'esterno e [[Lilla (colore)|viola]] sulla parte interna, senza transizioni nette tra un colore e l'altro. Comunemente, tuttavia, lo spettro continuo viene descritto attraverso una sequenza di bande colorate; in base alla [[7 (numero)#Simbologia|simbologia del numero sette]], la suddivisione tradizionale distingue sette colori: [[rosso]], [[arancione]], [[giallo]], [[verde]], [[blu]], [[Indaco (colore)|indaco]] e [[violetto]].<ref name=ngs/><ref>{{cita web|url=http://docenti.unicam.it/tmp/2438.pdf|titolo=La Percezione Dei Colori|accesso=14 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171014183832/http://docenti.unicam.it/tmp/2438.pdf|dataarchivio=14 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref> Ciò secondo la cultura popolare (ad es. nella [[bandiera della pace]], dove però al posto dell’indaco c’è l’azzurro). Dal punto di vista fisico i colori dello spettro di luce visibile sono solo sei: i tre colori primari e i tre secondari; l’indaco è una semplice sfumatura intermedia tra blu e violetto (se si volessero includere anche i [[Colore terziario|colori terziari]], allora sarebbero in totale dodici). La visione dell’arcobaleno è la conseguenza della [[dispersione ottica|dispersione]] e della [[rifrazione]] della luce solare contro le pareti delle gocce stesse. In casi più rari è possibile assistere a più arcobaleni, solitamente due, di cui uno appare più attenuato.
Un arcobaleno abbraccia uno spettro continuo di [[Spettro visibile#I colori dello spettro|colori]] (non ci sono ''bande'', anche se normalmente vengono stabiliti degli intervalli approssimati per ciascun colore<ref>Thomas J. Bruno, Paris D. N. Svoronos. ''[http://books.google.com/books?id=FgjHjhCh5wsC&pg=PP1&dq=intitle:%22CRC+Handbook+of+Fundamental+Spectroscopic+Correlation+Charts%22&ei=A3TYRvGjJYqKoQK5oYzMBQ&sig=rsr8R_QF8j-fcWljMbTPF14Kcms#PPA2,M1 CRC Handbook of Fundamental Spectroscopic Correlation Charts.]'' CRC Press, 2005.</ref>). La discretezza apparente è un artefatto dovuto ai fotopigmenti presenti nell'occhio umano e al trattamento neurale degli output dei fotorecettori nel cervello. Visto che la risposta di picco dei recettori di colore umani varia da persona a persona, individui diversi vedranno colori leggermente differenti, e le persone con daltonismo vedranno un insieme ridotto di colori. Tuttavia generalmente si pensa che i colori elencati di seguito possano essere rappresentativi di come una persona con normale visione dei colori veda l'arcobaleno<ref>{{Cita libro| autore=[[Brent Berlin|Berlin, B.]] and [[Paul Kay|Kay, P.]]| titolo=Basic Color Terms: Their Universality and Evolution| url=https://archive.org/details/basiccolorterms0000na| città=Berkeley|editore=University of California Press|anno=1969|isbn=1-57586-162-3}}</ref>.
Attualmente gli scienziati che si occupano di ottica tendono a non riconoscere l'[[Indaco (colore)|indaco]] come una divisione separata e classificano come violetto lunghezze d'onda più corte di circa 450 nm<ref name=hunt>{{Cita libro | titolo = Measuring Color | autore = J. W. G. Hunt | anno = 1980 | editore = Ellis Horwood Ltd | isbn = 0-7458-0125-0 }}</ref> (secondo Hardy e Perrin la lunghezza d'onda dell'indaco è fra i 446 e i 464 nm<ref>Arthur C. Hardy and Fred H. Perrin. ''[http://apps.isiknowledge.com/full_record.do?product=UA&search_mode=GeneralSearch&qid=22&SID=2EdCK2KejLbni4FJpgB&page=1&doc=1&colname=BIOSIS The Principles of Optics.]'' McGraw-Hill Book Co., Inc., New York. 1932.</ref>).
I colori visibili nell'arcobaleno non sono puri colori spettrali. Ci sono sbavature spettrali dovute al fatto che per ogni lunghezza d'onda particolare, vi è una distribuzione di angoli di uscita, piuttosto che un angolo invariabile singolo.<ref>{{Cita web | url = http://www.atoptics.co.uk/rainbows/primcol.htm |titolo=Atmospheric Optics | lingua = en | accesso = 11 settembre 2022 | urlarchivio = https://archive.
In rari casi, un arcobaleno notturno può essere visto nelle notti di forte luce lunare ma, dato che la percezione umana dei colori in condizioni di poca luminosità è scarsa, gli [[Arcobaleno lunare|arcobaleni lunari]] sono percepiti come bianchi.<ref>{{cita web
Riga 179 ⟶ 197:
=== Arcobaleno monocromatico ===
{{vedi anche|Arcobaleno monocromatico}}
All'alba o al tramonto, quando il Sole è molto basso nel cielo e si forma un arcobaleno, le componenti blu e verdi della luce vengono diffuse ed è possibile osservare solo quello gialle e rosse. Questo causa la visione di un arcobaleno rosso.<ref>
== Tecnica fotografica ==
Riga 187 ⟶ 205:
== Gli arcobaleni nella cultura ==
=== Arcobaleni in mitologia e in religione ===
{{vedi anche|Shekhinah}}▼
[[File:Nuremberg chronicles f 11r 2.png|left|thumb|Un [[intaglio]] in legno colorato dai [[Racconti di Norimberga]] che mostra un arcobaleno con i 12 [[Segno zodiacale|segni dello zodiaco]]]]
▲{{vedi anche|Shekhinah}}
L'arcobaleno ha avuto un posto nelle leggende a causa della sua bellezza e alla difficoltà nello spiegare il fenomeno, anche dopo gli studi antichi e prima che [[Galileo Galilei|Galileo]] studiasse le proprietà della luce, (anche se [[Teodorico di Freiberg]] aveva dato una spiegazione soddisfacente nel XIII secolo).
Riga 211 ⟶ 229:
=== Arcobaleni nell'arte e nella fotografia ===
[[File:Rubens-Landscape.with.Rainbow1632-1635.jpg|upright=1.4|thumb|Paesaggio con personaggi (c.1632-5), dipinto a olio da [[
Molti pittori hanno rappresentato l'arcobaleno. Frequentemente questi hanno un'importanza simbolica o programmatica. (Vedi, per esempio, la ''[[Melencolia I]]'' di [[Albrecht Dürer]]). In particolare, l'arcobaleno appare spesso nell'arte religiosa (Vedi il ''Giudizio Finale'' di [[Rogier van der Weyden|Roger van der Weyden]] e ''L'offerta di ringraziamento di Noè'' di [[Joseph Anton Koch]] mostrate sopra). Tuttavia, i pittori di paesaggi del Romanticismo come [[William Turner]] e [[John Constable]] si sono preoccupati maggiormente nel registrare gli effetti momentanei della luce (Vedi ad esempio La cattedrale di Salisbury vista dai terreni del vescovo, anche soprannominato la [[Cattedrale di Salisbury dai Prati]] di Constable). Altri esempi degni di nota appaiono in lavori di [[Hans Memling]], [[Caspar David Friedrich]] e [[
L'arcobaleno è un soggetto molto apprezzato dai [[Fotografo|fotografi]], permettendo a volte sorprendenti scatti come la "''Harpe de Lumière''" di Georges Noblet (mostrata sotto).
Riga 284 ⟶ 302:
| autore=Raymond L. Lee |autore2= Alastair B. Fraser | anno=2001
| titolo=The Rainbow Bridge: Rainbows in Art, Myth and Science
| url=https://archive.org/details/rainbowbridgerai0000leer | editore=Pennsylvania State University Press and SPIE Press
| città=New York | isbn=0-271-01977-8}}
* {{Cita libro
Riga 308 ⟶ 326:
| autore2=David Lynch|autore3=Livingston, William
| anno=2002 | titolo=Out of the Blue: A 24-Hour Skywatcher's Guide
| url=https://archive.org/details/outofblue24hours0000nayl
| editore=Cambridge University Press
| isbn=0-521-80925-8}}
Riga 317 ⟶ 336:
| nome=Andrea | cognome=Frova
| anno=2004 | titolo=Luce colore visione: perché si vede ciò che si vede
| url=https://archive.org/details/isbn_9788817864961 | editore=BUR | isbn=88-17-86496-X}}
* {{Cita libro
| nome=Alessandro | cognome=Lenzi
|