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|Nome = Nauloco
'''Nauloco''' (Greco: Ναύλοχα in [[Appiano di Alessandria|Appiano]], che significa rifugio per le navi) fu un’antica città della [[Sicilia]] settentrionale situata tra Mylae (odierna [[Milazzo]]) e [[capo Peloro]]. È passata alla storia per la grande [[Battaglia di Nauloco|battaglia navale]] in cui [[Sesto Pompeo]] fu sconfitto da [[Marco Vipsanio Agrippa]] nel [[36 a.C.]], e che fu combattuta tra Mylae e Nauloco<ref>{{cita web|cognome=[[Appiano di Alessandria]]| url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/5*.html |titolo= De bellis civilibus |accesso=23 Novembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=V, 116}}</ref><ref>{{cita web|cognome=[[Gaio Svetonio Tranquillo]]| url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Augustus*.html|titolo= De vita Caesarum |accesso=23 Novembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=Augustus, 16}}</ref>. Pompeo stesso, durante la battaglia, era accampato con le sue forze di terra a Nauloco<ref>{{cita web|cognome=[[Appiano di Alessandria]]| url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/5*.html |titolo= De bellis civilibus |accesso=23 Novembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=V, 121}}</ref> e Ottaviano, a sua volta ,dopo la vittoria, assunse la città come stazione base mentre [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]] e [[Lepido]] avanzavano per attaccare Messana<ref>{{cita web|cognome=[[Appiano di Alessandria]]| url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/5*.html |titolo= De bellis civilibus |accesso=23 Novembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=V, 122}}</ref> (attuale [[Messina]]). È chiaro dal suo nome che Nauloco fu soprattutto un cantiere navale e un bacino di ancoraggio di grande capienza, in grado di ospitare le 300 navi di Pompeo prima della battaglia.
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|Nome originale = Ναύλοχα
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'''Nauloco''' ({{lang-grc|Ναύλοχα|Náulocha}} in [[Appiano di Alessandria|Appiano]], che significa "rifugio per le navi") fu un'antica città della [[Sicilia]] settentrionale situata tra Mylae (odierna [[Milazzo]]) e [[capo Peloro]].
 
'''Nauloco''' (Greco: Ναύλοχα in [[Appiano di Alessandria|Appiano]], che significa rifugio per le navi) fu un’antica città della [[Sicilia]] settentrionale situata tra Mylae (odierna [[Milazzo]]) e [[capo Peloro]]. È passata alla storia per la grande [[Battaglia di Nauloco|battaglia navale]] in cui [[Sesto Pompeo]] fu sconfitto da [[Marco Vipsanio Agrippa]] nel [[36 a.C.]], e che fu combattuta tra Mylae e Nauloco<ref>{{cita web|cognome=[[Appiano di Alessandria]]| url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/5*.html |titolo= De bellis civilibus |accesso=23 Novembrenovembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=V, 116}}</ref><ref>{{cita web|cognome=[[Gaio Svetonio Tranquillo]]| url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Suetonius/12Caesars/Augustus*.html|titolo= De vita Caesarum |accesso=23 Novembrenovembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=Augustus, 16}}</ref>. Pompeo stesso, durante la battaglia, era accampato con le sue forze di terra a Nauloco<ref>{{cita web|cognome=[[Appiano di Alessandria]]| url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/5*.html |titolo= De bellis civilibus |accesso=23 Novembrenovembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=V, 121}}</ref> e Ottaviano, a sua volta , dopo la vittoria, assunse la città come stazione base mentre [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]] e [[Lepido]] avanzavano per attaccare Messana<ref>{{cita web|cognome=[[Appiano di Alessandria]]| url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Appian/Civil_Wars/5*.html |titolo= De bellis civilibus |accesso=23 Novembrenovembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=V, 122}}</ref> (attuale [[Messina]]). È chiaro dal suo nome che Nauloco fu soprattutto un cantiere navale e un bacino di ancoraggio di grande capienza, in grado di ospitare le 300 navi di Pompeo prima della battaglia.
 
== Controversie sulla localizzazione di Nauloco ==
Alcuni hanno messo in dubbio la sua esistenza come luogo popolato, ma [[Silio Italico]] lo include nel suo elenco delle città siciliane<ref>{{cita web|cognome=[[Silio Italico]] | url=httphttps://www.gutenberg.org/files/27219/27219-h/27219-h.htm|titolo= Punicorum |accesso=23 Novembrenovembre 2010 |lingua= {{lingue|en}} |volume=XIV, vv. 264}}</ref>. Lo storico [[Appiano di Alessandria]] la localizza tra Milazzo e Capo Rasocolmo (il Promontorio Palacrian di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]]), probabilmente non molto lontano da quest'ultimo punto, ma ad oggi non è stata ancora identificata la sua esatta posizione.<ref>Pagina 245. Giovanni Andrea Massa, "''La Sicilia in prospettiva. Parte prima, cioè il Mongibello, e gli altri ...''" [https://books.google.it/books?id=lzrIMIlinwEC], Stamperia di Francesco Chicè, Palermo, 1709.</ref>
 
Lo storico Giacomo Manganaro ne ipotizza una collocazione piuttosto vaga, ad oriente di [[Spadafora]]<ref>{{Cita| Manganaro, 1979|volume II, p.450}}.</ref>. Più circostanziato lo Ioli, secondo il quale Nauloco è da ricercare alle foci del fiume [[Saponara]] e, quindi, nell’odiernanell'odierna frazione di Divieto di [[Villafranca Tirrena]]<ref>{{Cita| Ioli, 1991|p. 54}}.</ref>. Altri studiosi lo fanno ricadere nella zona costiera di [[Venetico]]<ref>{{Cita| Coco, 1993|p. 15}}.</ref> dove sono stati ritrovati alcuni reperti archeologici.
 
In base ad altre teorie, il Nauloco viene ubicato presso il Pantano di [[Giammoro]] o presso la foce del [[Niceto]]<ref>{{Cita| Crisafulli |p. 2}}.</ref>, in una zona costiera a cavallo dei comuni di [[Pace del Mela]], [[San Pier Niceto]], [[Monforte San Giorgio]] e [[Torregrotta]], la quale in passato venne denominata Pantanum. L’ipotesiL'ipotesi Giammoro è sostenuta dallo storico e sacerdote Giovanni Parisi<ref>{{cita libro|cognome=Parisi |nome=Giovanni|titolo=Dal Nauloco al feudo di Trinisi. Profilo storico di Pace del Mela|annooriginale=[1982] | città=[[Messina]]}}</ref> e dall’archeologodall'archeologo Claudio Saporetti per il quale, tra tutte le prove che gli studiosi precedenti hanno portato, le più convincenti sono senza dubbio quelle offerte dal Parisi<ref>{{cita libro|cognome=Saporetti |nome=Claudio|titolo=Il tempio di Diana nella zona di Milazzo|annooriginale=[1993] |città=[[Isola di Stromboli|Stromboli]]}}</ref>.
 
Secondo l’architettol'architetto Pietro Genovese, Nauloco va collocato nella nell'odierna frazione San Paolino di [[Milazzo]]<ref>{{cita libro|cognome=Genovese |nome=Pietro|titolo=Studio della battaglia dell’Artemision per la individuazione degli antichi centri di Mylae, Artemision e Naulocos|annooriginale=[1989] |città=[[Barcellona Pozzo di Gotto]]}}</ref> mentre per lo storico Nino Lo Iacono sarebbe da ricercare nel territorio della dell'odierna [[Patti]]<ref>{{cita libro|cognome=Lo Iacono |nome=Nino|titolo=Nauloco e Diana Facellina|annooriginale=[1997] |editore= Editore "Il Professore"|città=[[Messina]]}}</ref>.
 
==Note==
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==Bibliografia==
*{{Bibliografia| Manganaro, 1979|{{cita libro|cognome=Manganaro|nome=Giacomo|titolo=Storia della Sicilia |annooriginale=[1979]|città=[[Napoli]]}}|cid= Manganaro, 1979}}
*{{Bibliografia| Ioli, 1991|{{cita libro|cognome=Ioli |nome=Francesco|titolo=Il mistero di Artemisio e del tempio di Diana |annooriginale=[1991] |editore= Petrini |città=[[Torino]]}}|cid= Ioli, 1991}}
*{{Bibliografia|Coco, 1993|{{cita libro|cognome=Coco |nome=Angelo |coautori=Nino De Leo; Pietro Di Stefano; Pippo Pandolfo |titolo=Torregrotta, una storia ricostruita |annooriginale=[1993] |editore= ediz. EDAS |città=[[Messina]]|idISBN= ISBN 888-8787820-20080080-8|cid=Coco, 1993}}}}
*{{Bibliografia|Crisafulli|{{cita pubblicazione|autore= Mario Crisafulli|rivista= Legambiente Tirreno |titolo= Aspetti storici, etno-antropologici, e naturalistici presso le foci del Muto e del Niceto}}|cid=Crisafulli}}
 
==Voci correlate==
*[[Battaglia di Nauloco]]
{{Siti archeologici della Sicilia greca}}
 
{{Portale|Archeologiaarcheologia|Sicilia|Storiastoria}}
 
[[Categoria:Città puniche della Sicilia]]
[[Categoria:Città della Sicilia greca]]
[[Categoria:Città romane della Sicilia]]
[[Categoria:ProvinciaCittà metropolitana di Messina]]
[[Categoria:Città d'Italia scomparse]]