Mada'in Salih: differenze tra le versioni

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|Nome = Madāʾin Ṣāliḥ
|Nome_altro = al-Ḥijr
|Immagine = Madain Saleh (6730361263).jpg
|LarghezzaImmagine =
|Didascalia = Alcune delle tombe di Madāʾin Ṣāliḥ.
|Civiltà =
|Utilizzo =
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}}
 
'''Mada'in Salih''' ({{Arabo|مدائن صالح|Madāʾin Ṣāliḥ}} "Le città di Ṣāliḥ<ref>Nome di un profeta arabo che, secondo il [[Corano]], precedette [[Maometto]].</ref>"), chiamata anche '''al-Ḥijr''' ("luogo roccioso"), è un'antica città situata nell'[[Hijaz]] settentrionale (nell'attuale [[Arabia Saudita]]), a circa 22&nbsp;km dalla città di [[al-'Ula|al-ʿUlā]] ({{Arabo|العلا}}).<ref>{{Cita web |titolo=Mada'in Saleh – Arabian Rock Art Heritage |url=http://saudi-archaeology.com/sites/madain-saleh/ |accesso=3 dicembre 2022 |lingua=en|sito=saudi-archaeology.com}}</ref>
 
La maggior parte dei resti risale al regno dei [[Nabatei]] (I secolo d.C.). Il sito costituiva la città più meridionale del regno e la seconda più grande dopo [[Petra]] (l'odierna [[Giordania]]), la sua capitale.<ref>{{cita news |lingua=en |pubblicazione=BBC News |titolo=Saudi Arabia's silent desert city |nome=Marjory |cognome=Woodfield |data=24 febbraio 2022 |url=http://www.bbc.com/travel/story/20170418-saudi-arabias-silent-desert-city}}</ref> Si possono trovare anche tracce dell'occupazione [[lihyanita]] e romana prima e dopo il dominio nabateo. Il sito presenta più di 110 tombe nabatee ben conservate scavate in affioramenti di arenaria.<ref>{{cita web |titolo=Hegra Archaeological Site (al-Hijr / Madā ͐ in Ṣāliḥ) |lingua=en |sito=whc.unesco.org |url=https://whc.unesco.org/en/list/1293/ |accesso= 10 aprile 2025}}</ref>
 
Nel [[2008]], l'[[UNESCO]] ha iscritto Madāʾin Ṣāliḥ tra i [[patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]], rendendolo il primo patrimoniosito riconosciuto dell'[[Arabia Saudita]].<ref name="Official announcement as World Heritage Site">{{cita testonews|lingua=en|titolo=AL-HIJR ARCHAEOLOGICAL SITE (MÂDAIN SÂLIH)|data=gennaio 2007}} Testo in {{PDF}} scaricabile dal [|url=https://whc.unesco.org/en/list/1293/documents/ Portale |pubblicazione=UNESCO].}}</ref>
 
== Posizione ==
Il sito si trova su una pianura ai piedi di un altopiano basaltico che forma una parte dei [[monti Hijaz]]. Sotto le parti occidentale e nord-occidentale del sito, la falda freatica può essere raggiunta a una profondità di 20 metri.<ref name=whs/> L'ambiente è notevole per il suo paesaggio desertico, segnato da affioramenti di arenaria di varie dimensioni e altezze.<ref name=hidden>{{cita web |cognome= Hizon |nome= Danny |titolo= Madain Salih: Arabia's Hidden Treasure – Saudi Arabia |url= http://www.bootsnall.com/articles/06-11/madain-Salih-arabias-hidden-treasure-madain-Salih-saudi-arabia.html |accesso= 17 settembre 2009|sito=bootsnall.com |lingua=en}}</ref>
 
Istakhri, autore di viaggi del X secolo e geografo islamico, ha scritto nelle sue ''Rotte dei Regni'' (مسالك الممالك):<ref name=town>{{Cita web |titolo= Mada'in Salih, a Nabataean town in north west Arabia: analysis and interpretation of the excavation 1986–1990 |url= https://www.researchgate.net/publication/299451129|lingua=en}}</ref>
 
{{citazione|Al-Hijr è un piccolo villaggio. Appartiene a Wadi al Gura e si trova a un giorno di viaggio all'interno delle montagne. Era la patria dei Thamudiani. Ho visto quelle montagne e le loro incisioni. Le loro case sono simili alle nostre, ma sono scavate nelle montagne, che sono chiamate montagne Ithlib. Sembra che siano un raggio d'azione continuo, ma sono separati e hanno dune di sabbia intorno. Si può raggiungere la cima delle montagne, ma questo è estremamente faticoso. Il pozzo dei Thamudiani, menzionato nel Sacro Corano, si trova in mezzo alle montagne.}}
 
Il sito archeologico si trova in un ambiente arido. Il clima secco, la mancanza di reinsediamenti dopo l'abbandono del sito e le credenze locali prevalenti sulla località hanno portato allo straordinario stato di conservazione di Al-Hijr,<ref name=whs>{{cita web |titolo= ICOMOS Evaluation of Al-Hijr Archaeological Site (Madâin Sâlih) World Heritage Nomination |sito=UNESCO World Heritage Centre |lingua=en |accesso=16 settembre 2009 |url= https://whc.unesco.org/archive/advisory_body_evaluation/1293.pdf}}</ref>
fornendo un quadro completo dello stile di vita nabateo. Pensato per segnare l'estensione meridionale del regno nabateo,<ref name=expansion>{{cita web |url=http://www.madainSalih.net/Expansion_of..html|titolo=History: Expansion of the Nabataeans|pubblicazione=Historical Madain Salih|lingua=en |urlmorto=sì}}</ref> l'agricoltura dell'oasi di Al-Hijr e i pozzi esistenti mostrano i necessari adattamenti fatti dai Nabatei in un dato ambiente: il suo insediamento marcatamente distinto è il secondo più grande tra i regni nabatei, completando quello del più famoso sito archeologico di Petra in Giordania.<ref name=whs/> La posizione del sito al crocevia del commercio e le varie lingue, scritture e stili artistici riflessi nelle facciate delle sue tombe monumentali lo distinguono ulteriormente dagli altri siti archeologici. Si è guadagnata il soprannome di "Capitale dei Monumenti" tra i 4.000 siti archeologici dell'Arabia Saudita.<ref name=digging>{{cita web |cognome= Abu-Nasr |nome= Donna |titolo= Digging up the Saudi past: Some would rather not |data= 30 agosto 2009 |pubblicazione=U.S. News |lingua=en |accesso=7 aprile 2014 |url= https://www.usnews.com/science/articles/2009/08/31/digging-up-the-saudi-past-some-would-rather-not}}</ref><ref name=madain>{{cita web |titolo=History: Madain Salih |pubblicazione=Historical Madain Salih |lingua=en |url=http://www.madainSalih.net/HISTORY.html |urlmorto=sì}}</ref>
 
== Storia ==
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Recentemente sono state scoperte evidenze dell'occupazione romana ai tempi di Traiano e forse di Adriano: l'area montuosa di Hijaz nell'Arabia nordoccidentale probabilmente era parzialmente fertile e fece parte della provincia romana dell'''Arabia Petrea'' con capitale [[Petra (Giordania)|Petra]].<ref>{{Cita news|url=http://www.saudiaramcoworld.com/issue/200103/well.of.good.fortune.htm |titolo=Well of Good Fortune|accesso=17 giugno 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141023201749/http://www.saudiaramcoworld.com/issue/200103/well.of.good.fortune.htm |dataarchivio=23 ottobre 2014 |urlmorto=sì|lingua=en|pubblicazione=Saudi Aramco World|data=maggio-giugno 2001|pp=14-17}}</ref>
 
Nel [[2008]], l'[[UNESCO]] ha iscritto Madāʾin Ṣāliḥ tra i [[patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]], rendendolo il primo patrimonio riconosciuto dell'Arabia Saudita.<ref name="Official announcement as World Heritage Site">{{cita testo|lingua=en|titolo=AL-HIJR ARCHAEOLOGICAL SITE (MÂDAIN SÂLIH)|data=gennaio 2007}} Testo in {{PDF}} scaricabile dal [https://whc.unesco.org/en/list/1293/documents/ Portale UNESCO].</ref>
 
== Madāʾin Ṣāliḥ nel Corano ==