Frankenstein o il moderno Prometeo: differenze tra le versioni

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Mary inizia il racconto decisa a ricreare quel terrore che lei stessa ha provato nell'incubo: il successo dello scienziato nell'animare la creatura l'avrebbe terrorizzato ed egli sarebbe scappato dal suo lavoro, sperando che, abbandonato a se stesso, l'essere sarebbe morto; la creatura invece rimane sconcertata dalla sua solitudine (“Satana aveva i demoni suoi compagni ad ammirarlo e incoraggiarlo; io invece sono solo e detestato”) e avrebbe voluto delle spiegazioni, similmente a quelle di [[Adamo]] del ''[[Paradiso perduto|Paradiso Perduto]]'' di [[John Milton]] che compaiono all'inizio del testo:
 
{{Citazione|ChiusoTi entroavevo lachiesto mia cretaio, t'homio forse chiesto ioCreatore,<br />
di modellarmi dal fango in forma d'uomo, ti ho mai sollecitato<br />
Fattore, di diventar uomo?<br />
T'ho forse chiesto io dia trarmi dalle tenebre...?|[[John Milton]], ''[[Paradiso perduto]]''|
Did I request thee, Maker, from my clay<br />
to mould me man, did I solicit thee<br />
from darkness to promote me...?|lingua=en}}
<ref>{{Cita libro|autore=John Milton|titolo=Paradiso perduto|anno=2013|editore=Mondadori|città=Milano|p=591}}</ref>
 
Il marito spinge Mary a sviluppare maggiormente la storia, che viene continuata in [[Inghilterra]].
 
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La creatura desidera quindi che lo scienziato gli crei una compagna. In un primo compassionevole momento Frankenstein accetta la richiesta, ma successivamente distrugge la nuova creazione, temendo che una "razza di diavoli si possa propagare sulla Terra". L'essere si vendica uccidendo l'amico di Frankenstein, Clerval, e sua moglie Elizabeth.
 
Altra influenza nell'opera di Mary Shelley è quella della ''[[La ballata del vecchio marinaio|Ballata del vecchio marinaio]]'' di [[Samuel Taylor Coleridge]], che Mary e la sorellastra Claire avevano la fortuna di sentir recitare dal vivo nella casa paterna. Come il marinaio, Walton parte per la terra ''"of mist and snow"'', ("''delle nevi e della foschia''")<ref>{{Cita libro|autore=Mary Shelley|traduttore=Luca Lamberti|titolo=Frankenstein|anno=2011 e 2016|editore=Einaudi|città=Torino|p=20}}</ref><ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Samuel Taylore Coleridge-La ballata del vecchio marinaio|etal=sì|titolo=Poeti romantici inglesi|anno=2022|editore=Mondadori|città=Milano|pp=190-191|capitolo=Samuel Taylor Coleridge|citazione="from the land of mist and snow" / "dalla terra di neve e delle brume"}}</ref> ma assicura la sorella che non ucciderà nessun albatros. L'intento della narrazione di Victor è quello di dissuadere Walton dalle sue pericolose ambizioni: ''"learn my miseries, and do not seek to increase your own”'' (''"imparate dalle mie sofferenze, e non cercate di aumentare le vostre"'')<ref>{{Cita libro|autore=Mary Shelley|traduttore=Luca Lamberti|titolo=Frankenstein|anno=2011 e 2016|editore=Einaudi|città=Torino|p=228}}</ref> e cita anche direttamente una stanza della ''Ballata'' di Coleridge<ref>{{Cita libro|autore=Mary Shelley|curatore=Nadia Fusini|traduttore=Luca Lamberti|titolo=Frankenstein|anno=2011 e 2016|editore=Einaudi|città=Torino|p=64|citazione=Il mio cuore palpitava sconvolto dalla paura e io mi affrettavo con passi irregolari, senza osare guardarmi attorno:
Somigliavo a uno che su una via deserta<br />
cammina in preda al terrore,
e che giratosi una volta a guardare
procede senza più voltarsi,
sapendo d'avere alle calcagna
un terribile nemico.}}</ref>:
 
{{Citazione|Com'uno per una deserta via<br />
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''Doth close behind him tread.|lingua=EN|lingua2=IT}}
 
<ref>{{Cita libro|autore=Samuel Taylor Coleridge|traduttore=Mario Luzi|titolo=La ballata del vecchio marinaio|anno=2019|editore=RizzoliBUR|città=Milano|p=143}}</ref>
 
Da qui si instaura l'inesorabile tema dell'inseguimento tra creatore e creatura che prosegue nel resto della trama.
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Nel [[1803]] [[Giovanni Aldini]], nipote dello sperimentatore [[anatomia|anatomico]] [[Luigi Galvani]], pubblica a Londra ''An account of the late improvements in Galvanism'', che include il resoconto di alcuni interessanti esperimenti. Tramite l'uso di archi elettrici si è riusciti a infondere il movimento in un cadavere tanto da dare l'impressione di rianimazione. Aldini aggiunge che con determinate condizioni forse si sarebbe potuta ripristinare anche la vita stessa.
 
L'autrice, però, conosce direttamente questa "realtà" scientifica per mezzo delle esperienze del marito [[Percy Bysshe Shelley|Percy]], che sin da giovane si era interessato all'uso dell'elettricità in campo scientifico: «Lunghe e frequenti erano le conversazioni tra Lord Byron e Shelley, a cui io assistevo con devozione ma quasi sempre in silenzio. Durante uno di questi incontri vennero discusse varie dottrine filosofiche, tra cui la natura del principio vitale, e se vi fossero probabilità che venisse scoperto e divulgato. […] Forse un corpo poteva essere rianimato; il galvanismo aveva dato speranze in questo senso; forse le componenti di nun essere vivente potevano essere fabbricate, assemblate, infuse di calore vitale»<ref>{{Cita libro|autore=Mary Shelley|traduttore=Luca Lamberti|titolo=Frankenstein|anno=2011 e 2016|editore=Einaudi|città=Torino|p=9|capitolo=Introduzione all'edizione del 1831}}</ref>.
 
== Interpretazioni ed esegesi ==
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== Bibliografia ==
* Coleridge S. T., ''La ballata del vecchio marinaio'', trad. it. a cura di M. Luzi, BUR, Milano, 2019.
* ''Tutte le storie di Frankenstein'' - antologia curata da [[Stephen Jones]] nel 1994 che racchiude racconti che hanno come tema la "creatura" del dottor Frankenstein e le sue varie interpretazioni.
* Milton J., ''Paradiso perduto'', a cura di R. Sanesi, Mondadori, Milano, 2013.
* Shelley M., ''Frankenstein'', a cura di L. Lamberti, Einaudi, Torino, 2011 e 2016.
 
== Voci correlate ==