Ilir Meta: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|nome = Ilir Meta
|immagine = Ilir Meta (portret).jpg
|didascalia =
|didascalia = Ritratto ufficiale del Presidente della Repubblica Ilir Meta
|carica = 7º [[Presidente della Repubblica d'Albania|Presidente dell'Albania]]
|mandatoinizio = 24 luglio [[2017]]
|mandatofine = 24 luglio [[2022]]
|primoministro = [[Edi Rama]]
|predecessore = [[Bujar Nishani]]
|successore = [[Bajram Begaj]]
|carica2 = [[Primo ministro dell'Albania]]
|mandatoinizio2 = 29 ottobre [[1999]]
|mandatofine2 = 22 febbraio [[2002]]
|presidente2 = [[Rexhep Meidani]]
|predecessore2 = [[Pandeli Majko]]
|successore2 = [[Pandeli Majko]]
|carica3 = [[PresidentiPresidente dell'Assemblea di Albania|Presidente dell'Assemblea di Albania]]
|mandatoinizio3 = 10 settembre [[2013]]
|mandatofine3 = 23 luglio [[2017]]
|presidente3 = [[Bujar Nishani]]
|primoministro3 = [[Edi Rama]]
|predecessore3 = [[Jozefina Topalli]]
|successore3 = [[Gramoz Ruçi]]
|carica4 = [[Ministri per l'Europa e gli affari esteri (Albania)|Ministro degliper [[Affaril'Europa e gli affari Esteriesteri]]
|mandatoinizio4 = 31 luglio [[2002]]
|mandatofine4 = 18 luglio [[2003]]
|presidente4 = [[Alfred Moisiu]]
|primoministro4 = [[Fatos Nano]]
|predecessore4 = Arta Dade
|successore4 = Luan Hajdaraga
|mandatoinizio5 = 17 settembre 2009
|carica5 =
|mandatoinizio5mandatofine5 = 17 settembre [[2009]]2010
|mandatofine5 = 17 settembre [[2010]]
|presidente5 = [[Bamir Topi]]
|primoministro5 = [[Sali Berisha]]
|predecessore5 = [[Lulzim Basha]]
|successore5 = Edmond Haxhinasto
|carica6 = Leader[[Movimento Socialista per l'Integrazione#Presidenti|Presidente del [[Movimento Socialista per l'Integrazione]]
|mandatoinizio6 = 6 settembre [[2004]]
|mandatofine6 = 4 maggio [[2017]]
|predecessore6 = ''carica creataistituita''
|successore6 = [[Petrit Vasili]]
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|partito = [[IndipendentePartito (politica)della Libertà d'Albania|IndipendentePartito della Libertà]] <small>(2017-dal 2022)</small><br />''PrecedentiIn precedenza'':<br />[[Indipendente (politica)|Indipendente]] <small>(2017-2022)</small><br />[[Partito Socialista d'Albania|PS]] <small>(1990-2004)</small><br />[[Movimento Socialista per l'Integrazione|LSI]] <small>(2004-2017)</small>
|titolo di studio =
|alma mater = [[Università di Tirana]]
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|firma =
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = albanese
|PostNazionalità = , [[presidente della Repubblica d'Albania|presidente dell'Albania]] dal [[2017]] al [[2022]]
}}
 
Per il [[Partito Socialista d'Albania]] (PS) Meta è stato [[Primi ministri dell'Albania|Primo ministro dell'Albania]] dal [[1999]] al [[2002]], e ministro degli esteri dal [[2002]] al [[2003]]. Come fondatore e leader del [[Movimento Socialista per l'Integrazione]] (LSI) è di nuovo ministro degli esteri dal [[2009]] al [[2010]], e presidente del Parlamento albanese dal [[2013]] al [[2017]].
 
Dopo le [[elezioni parlamentari in Albania del 2013]], il 10 settembre 2013 è stato eletto presidente del [[Parlamento d'Albania]]. Il 28 aprile 2017 è stato eletto 7º [[Capi di Stato dell'Albania|presidente della repubblica dell'Albania]] con 87 voti (62,14%) su 140 deputati del Parlamento (89 votanti), ed è entrato in carica il 24 luglio, succedendo a [[Bujar Nishani]].
 
==Studi e vita privata==
Figlio di un commissario di partito all’accademia militare di Tirana, Ilir Meta si laurea presso la Facoltà di Economia e Economia Politica dell'[[Università di Tirana]], dove frequenta anche i suoi studi post- laurea.
 
Ilir Meta parla albanese, inglese e italiano. È sposato con [[Monika Kryemadhi]]. Hanno due figlie e un figlio, Bora, Era e Besar.
 
Nell'ottobre 2024 l'ex presidente venne arrestato per presunta corruzione e riciclaggio di soldi.<ref>{{Cita web|url=http://dx.doi.org/10.1163/1570-6664_iyb_sim_person_19038|titolo=Meta, Ilir|sito=International Year Book and Statesmen's Who's Who|accesso=2024-10-21}}</ref>
Ex segretario del comitato del Partito del Lavoro presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Tirana, ha abbandonato la sua carriera come cardiologo e professore universitario per diventare il leader del Partito Democratico negli anni 1990. Dal 1992, dopo la caduta del comunismo, è stato presidente dell'Albania fino a quando il suo governo non è crollato nel 1997, in seguito al crollo economico del paese dovuto da un articolato schema Ponzi che mando in bancarotta il paese e di cui Berisha e il suo governo vennero ritenuti responsabili dai cittadini albanesi. Dal 1997 al 2005, l'Albania è stata governata dal Partito Socialista (PS) per due mandati consecutivi, lasciando Berisha ed il suo Partito Democratico all'opposizione.
 
== Carriera politica ==
Nel 2005 il Partito Democratico vinse le elezioni generali e Berisha divenne Primo Ministro, formando un nuovo governo di coalizione. Nel 2009 è stato rieletto Primo Ministro, dopo che i Democratici, ottenuta una vittoria ristretta nelle elezioni generali, sono stati costretti a coalizzarsi con il Movimento Socialista per l'Integrazione (LSI), non avendo conquistato un numero di seggi sufficiente per governare da soli: per la prima volta dall'inizio della democrazia multipartitica in Albania nel 1991, il parlamento albanese viene quindi governato da una larga coalizione formata tra due partiti contrapposti. Nelle elezioni del 2013 il secondo governo Berisha consumato dai numerosi scandali ed accuse di corruzione fu sconfitto da una coalizione vincente guidata dal Partito Socialista di Edi Rama e dalla LSI di Ilir Meta.
=== Ascesa politica con i socialisti ===
Ilir Meta è stato impegnato nella politica dal 1990 come partecipante attivo nel movimento studentesco contro il comunismo che ha portato al pluralismo politico in Albania.<ref name=DD>[https://www.eastjournal.net/archives/30154 ALBANIA: L'ultima capriola di Ilir Meta. Storia di un trasformista], ''East Journal''</ref>
 
Ilir Meta entra in politica con l’aiuto dei suoi professori di economia capitalista e socialista.<ref name=LL>[https://www.eastjournal.net/archives/83505 ALBANIA: Ilir Meta eletto presidente. Un vita passata al potere], ''East Journal''</ref> Nel 1992 è eletto per il [[Partito Socialista d'Albania]] nel Parlamento d'Albania nel 1992 e ci resta per i successivi 25 anni, come membro attivo di diverse commissioni parlamentari. Meta è stato uno dei fondatori del [[Forum Eurosocialista dei Giovani]] (FRESSH).<ref name=LL/>
Dopo la sconfitta elettorale nel giugno 2013, Sali Berisha si è dimesso da leader del Partito Democratico, almeno formalmente ma ha continuato a essere un membro membro del Parlamento dal 2013 al 2019. Nel maggio 2021 l'ex presidente ed ex premier dell'Albania viene dichiarato dal Dipartimento di Stato Americano "Persona Non Grata" accusandolo di grave corruzione e pericolo per la democrazia del suo paese. Il 22 maggio del 2022 è stato rieletto presidente del PD dopo aver spodestato il suo predecessore e delfino Lulzim Basha. Il 22 luglio il Regno Unito lo ha dichiarato nuovamente "persona non grata" dal segretario degli affari interni, accusandolo di corruzione e di aver collaborato con la criminalità organizzata minando la democrazia del suo paese.
 
Meta è stato il primo politico albanese cui venne revocata l'[[immunità parlamentare]] a seguito di una rivolta contro la polizia a Polican, nella sua regione natale, in cui Meta aveva fatto da mediatore per assicurare il rilascio di due commissari presi in ostaggio. [[Sali Berisha]] lo aveva accusato di essere il mandante della rivolta e gli fece levare l’immunità per permetterne l’arresto, ma la procura non vi diede seguito e i socialisti lo elessero sottosegretario del partito. Da allora la carriera politica di Meta prese il volo.<ref name=LL/>
 
Dal 1996 al 1997 è stato Vice Presidente della Commissione Affari Esteri. Nel periodo ottobre 1998 - ottobre 1999, Ilir Meta ha svolto l'incarico di Vice Primo Ministro e Ministro del Coordinamento nel governo di [[Pandeli Majko]], nonché quello del Segretario di Stato per l'Integrazione Europea nel Ministero degli Affari Esteri nel periodo marzo-ottobre 1998.
Indice
1 Biografia
1.1 Gli studi
1.2 La politica
1.3 Vita privata
2 Posizioni politiche
3 Sanzioni
4 Controversie
5 Onorificenze
5.1 Onorificenze albanesi
5.2 Onorificenze straniere
6 Note
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Biografia
Gli studi
Di famiglia musulmana, nel 1967 si è laureato in medicina a Tirana e ha frequentato un master a Parigi. Nel 1986 è eletto membro del Comitato Europeo sulle Ricerche Mediche. Durante gli anni ottanta è stato professore alla facoltà di medicina di Tirana, ha pubblicato vari libri universitari e articoli scientifici sulla cardiologia anche all'estero.
 
[[File:Ilir Meta detail, 000824-D-9880W-002.jpg|thumb|left|Meta nel 2000]]
La politica
A soli 30 anni, nel 1999, Meta scala il potere interno al [[Partito Socialista d'Albania]]., succedendo a Majko come primo ministro dal 1999 al 2002. Da premier Meta si allea sempre di più con il nuovo sindaco socialista di Tirana, [[Edi Rama]], contro la corrente del segretario di partito
[[Fatos Nano]]. Nel decennio che seguirà, Meta e Rama avranno una relazione politica burrascosa.<ref name=LL/>
Nel novembre del 2000, dopo alcuni tafferugli a [[Tropojë]], paese di origine di Sali Berisha, con un atto forza Meta dà ordine di fermare e interrogare il leader dell’opposizione.<ref>{{Cita web |url=http://www.gazetadita.al/dokumentari-i-bushatit-pamjet-e-arrestimit-te-berishes-ne-nentor-te-vitit-2000/ |titolo=Gazeta Dita |accesso=4 maggio 2017 |dataarchivio=17 marzo 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180317123258/http://www.gazetadita.al/dokumentari-i-bushatit-pamjet-e-arrestimit-te-berishes-ne-nentor-te-vitit-2000/ |urlmorto=sì }}</ref>
 
Dopo le [[elezioni parlamentari in Albania del 2001]] Meta ottiene un secondo mandato da primo ministro, durato fino al febbraio 2002, quando rende il posto a Pandeli Majko. Durante questo periodo, l'Albania ha intrapreso una serie di importanti riforme aderendo all'[[accordo di stabilizzazione e associazione]] con l'[[Unione europea]]. Tra il [[2002]] e il [[2003]] Meta è ministro degli esteri, periodo in cui si scontra frontalmente col nuovo premier socialista [[Fatos Nano]].<ref name=DD/>
Berisha assieme al Presidente George W. Bush durante la sua visita in Albania
A partire dal 1969, Berisha è membro del Partito del Lavoro d'Albania al potere, guidato da Enver Hoxha fino al 1985. Rimase nel partito fino al 1990, quando si schiererà contro il presidente Ramiz Alia.
 
=== Leader del Movimento Socialista per l'Integrazione ===
Nel 1991 diventa capo del Partito Democratico d'Albania, con cui ha vinto le elezioni nel 1992, 1996, 2005 e nel 2009. È stato Presidente dell'Albania dal 9 aprile 1992 al 24 luglio 1997, quando diede le dimissioni dal suo secondo mandato ricevuto dal parlamento, nel momento in cui nel paese era stato proclamato lo stato d'emergenza. È importante qui aggiungervi un dettaglio: in questi primi due mandati (1992 e 1996), l'Albania de facto è una Repubblica super presidenziale e autocratica. Per cui - se non in modo diretto, almeno in modo indiretto - è frequente far ricadere su di lui la responsabilità delle piramidi finanziarie, nonché delle proteste verificatesi nel 1997. Nel 1996, il collasso delle piramidi finanziarie collegate favorite dal suo governo portò a proteste popolari di massa che fecero precipitare il paese nel caos durante i primi mesi del 1997, causando circa 2.000 morti[senza fonte].
Nel 2004 assieme ad altri dissidenti socialisti Meta lascia il PS e fonda un proprio partito, il [[Movimento Socialista per l'Integrazione]] (LSI), che con l'8% dei voti supera la soglia di sbarramento e ottiene cinque deputati su 140 alle [[elezioni parlamentari in Albania del 2005|elezioni del 2005]] e quattro a [[elezioni parlamentari in Albania del 2009|quelle del 2009]], uscendone come l’ago della bilancia nello stallo tra socialisti e democratici.<ref name=DD/> Nel giro di pochi anni il LSI si consolida come terzo partito dell'Albania.<ref name=LL/>
 
Dal 2004 al 2006, Ilir Meta è stato nominato membro della [[Commissione Internazionale sui Balcani]], presieduta dall'ex Primo Ministro italiano [[Giuliano Amato]]. La Commissione ha elaborato una serie di importanti raccomandazioni per l'integrazione dei paesi dei [[Balcani occidentali]] nell'[[Unione europea]].<ref name="icb">[http://www.cls-sofia.org/en/projects/europe-and-the-world-19/balkans-19/international-commission-on-the-balkans-47.html International Commission on the Balkans] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171008152026/http://www.cls-sofia.org/en/projects/europe-and-the-world-19/balkans-19/international-commission-on-the-balkans-47.html |data=8 ottobre 2017 }} International Commission on the Balkans</ref>
 
Nel 2007 il LSI si presenta assieme al PS (ora guidato da [[Edi Rama]]) alle elezioni amministrative; la coalizione di centrosinistra ottiene la maggioranza nelle principali città del paese.
Sali Berisha celebra il 100º anniversario dell'Indipendenza albanese nel novembre 2012
L'anno successivo tuttavia, nonostante il suo [[sciopero della fame]] in Parlamento, Meta è escluso dall'accordo tra Rama e Berisha per la modifica della costituzione.<ref name=OBC/>
A seguito delle elezioni dell'estate 2005 la coalizione del suo partito (Unione per la Vittoria) ebbe la maggioranza del parlamento, grazie anche alle divisioni tra i partiti di sinistra, e diventò così Primo ministro.
 
=== Coalizione con il Partito Democratico ===
Ha vinto le elezioni del 2009 continuando così ad essere Primo ministro per il secondo mandato consecutivo. Per la prima volta, nessuna coalizione uscì vincitrice dalle elezioni, ma l'Alleanza del Cambiamento (70 deputati su 140) entrò in coalizione con un suo alleato non naturale, il Movimento Socialista per l'Integrazione (4 deputati su 140), i socialdemocratici nati dalla scissione del Partito Socialista nel 2005, lasciando all'opposizione il Partito Socialista (66 deputati su 140) di Edi Rama, con un vantaggio di 8 deputati all'Assemblea Nazionale.
[[File:Ilir Meta.jpg|thumb|right|Meta nel 2010]]
A seguito delle [[elezioni parlamentari in Albania del 2009]], dopo cinque anni all’opposizione assieme ai socialisti, il [[Movimento Socialista per l'Integrazione]] riesce nuovamente a superare la soglia di sbarramento e Meta decide di cambiare schieramento e appoggiare con i suoi 4 deputati il vecchio avversario [[Sali Berisha]] del [[Partito Democratico d'Albania]] (PD), di centrodestra. Meta è nominato vicepremier, ministro degli esteri, e ministro per l’economia, il commercio e l’energia.<ref name=DD/>
Come membro del governo Berisha, Meta si è speso fortemente per la liberalizzazione del regime dei visti Schengen, ottenuta nel 2010 a beneficio di tutti i cittadini dell'Albania. Rimane uno dei più forti sostenitori e sostenitori dell'integrazione regionale e europea per tutti i paesi dei Balcani occidentali, come mezzo per rafforzare ulteriormente la stabilità e la pace nella regione.
Nello stesso periodo viene ritratto a [[Tirana]] in presenza del ministro degli esteri italiano [[Franco Frattini]] e del faccendiere [[Walter Lavitola]].<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2011/10/19/news/frattini_lavitola_albania-23495105/ Repubblica]</ref>
 
Nel 2011 Meta è costretto a dimettersi a seguito di uno scandalo di [[corruzione]].<ref>[https://www.balkaninsight.com/en/article/albania-deputy-pm-resigns-following-corruption-scandal Balkan Insight]</ref> Viene infatti ritratto in un video mentre discute con un altro ex ministro dell’economia di una tangente di {{m|700000|u=€}} e del 7% sulla costruzione di una centrale idroelettrica, vantandosi di aver influenzato perfino la Corte suprema.<ref>[https://www.balkaninsight.com/en/article/albania-hit-by-video-corruption-scandal Balkan Insight]</ref> Un anno dopo, la stessa Corte suprema albanese lo assolve per mancanza di prove (il video viene dichiarato "falso"), tra le accuse dell'opposizione socialista.<ref>[https://www.balkaninsight.com/en/article/albania-ex-pm-innocent-of-corruption-charges Balkan Insight]</ref>
Nel dicembre del 2009 è stato rieletto, essendo unico candidato, Presidente del Partito Democratico.[1]. Pochi giorni dopo la sconfitta nelle elezioni parlamentari del 23 giugno 2013 si è dimesso dalla dirigenza del partito lasciando ai membri la decisione del nuovo leader.
 
Alla pubblicazione del video fanno seguito proteste di piazza organizzate dai socialisti di Edi Rama. Il 21 gennaio 2011, di fronte al Palazzo del governo, la Guardia della Repubblica spara sulla folla, uccidendo quattro manifestanti. La violenza politica diviene cavallo di battaglia dell'opposizione socialista nei due anni successivi, fino alla vittoria elettorale, ottenuta anche grazie alla nuova coalizione proprio con Meta.<ref name=OBC>[https://www.balcanicaucaso.org/aree/Albania/Ilir-Meta-e-il-nuovo-Presidente-dell-Albania-179658 Ilir Meta è il nuovo Presidente dell’Albania], [[Osservatorio Balcani e Caucaso]], 2017</ref>
Vita privata
Sali Berisha è sposato con Liri Berisha, che è una pediatra e ha due figli, una figlia, Argita e un figlio, Shkëlzenin. Berisha parla italiano.
 
Nel marzo 2012, Meta ha ricevuto il premio per la "Personalità più positiva per il 2010 in politica estera" dell'International Institute IFIMES di [[Lubiana]]. Il premio è stato presentato a Meta dall'ex presidente croato [[Stjepan Mesić]], al tempo stesso presidente onorario di IFIMES.
Posizioni politiche
Meta è stato elogiato come personalità politica più positiva per il 2010, quando è stato Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri per il suo contributo positivo e concreto nell'esercizio della politica estera dell'Albania e per la sua influenza personale e istituzionale nel rafforzare i buoni rapporti regionali e di vicinato I paesi dei Balcani occidentali. IFIMES ha elogiato la visione di Metà a capo della diplomazia albanese come personalità politica con un peso regionale e con un chiaro scopo di creare una regione più aperta, positiva e integrata.
 
=== Coalizione con il Partito Socialista ===
Liri Berisha, Michelle Obama, Sali Berisha e Barack Obama a New York nel 2009
In vista delle [[elezioni parlamentari in Albania del 2013]], Meta ufficializza l'abbandono dell'alleanza coi democratici e il ritorno alla coalizione con i socialisti, ora guidati da [[Edi Rama]].<ref>[http://balkans.courriers.info/article22164.html Courrier des Balkans]</ref> Il LSI raccoglie 16 seggi (in seguito cresciuti fino a 20) e l'alleanza PS-LSI ottiene la maggioranza assoluta. Meta è quindi nominato presidente dell'[[Assemblea di Albania]].
Il Partito Democratico e anche lui stesso pubblicizzano ancora e ancora il loro "governo eccellente", che l'Albania avrebbe dovuto promuovere economicamente in maniera forte. Il 20 settembre 2011, Berisha era presente alla chiusura del NASDAQ, dove ha dovuto sopportare molte critiche a casa, specialmente tra i socialisti dell'opposizione, per la sua dichiarazione sull'Albania come luogo di business: "L'Albania è aperta agli affari. La nostra strada non è un viale di fiori, ma è un percorso di speranza, un percorso di sogni che si avvereranno".[2]
 
Nel settembre 2015 Meta è di nuovo coinvolto in uno scandalo di corruzione rivelato da un'inchiesta di [[BIRN]] sulla compagnia ''Debt Advisory International''. Durante una seduta parlamentare, Meta attacca la stampa, definendo l'inchiesta una "cospirazione mafiosa contro di me". Nonostante la richiesta di un'inchiesta internazionale da parte dei deputati dell'opposizione, Meta non viene mai indagato dalla magistratura albanese.<ref>[https://www.courrierdesbalkans.fr/Ilir-Meta-Le-cheikh-president Courrier des Balkans]</ref>
I socialisti guidati dal loro leader Edi Rama, che era in opposizione tra il 2005 e il 2013, erano e sono ancora feroci oppositori della politica del governo di Sali Berisha e dei suoi democratici. Sono accusati la corruzione reciproca, il nepotismo e simili.
 
=== Presidenza della Repubblica d'Albania ===
Durante molte campagne di partito e quando è in pubblico, Berisha usa spesso il segno della vittoria.
Il 28 aprile 2017 Meta è eletto 7º [[presidente della Repubblica d'Albania]] con 87 voti (62,14%) su 140 deputati del Parlamento. Hanno votato a favore PS e LSI, contrari due deputati. L'opposizione di centrodestra guidata da [[Lulzim Basha]] non ha partecipato al voto a seguito del boicottaggio del Parlamento avviato il 18 febbraio 2017.
Entra in carica il 24 luglio 2017, succedendo a [[Bujar Nishani]]. La guida del suo partito è quindi passata al ministro [[Petrit Vasili]].
 
Nel suo discorso d’accettazione, Meta ha affermato di aver accettato il ruolo di capo di Stato spinto dal boicottaggio parlamentare dell’opposizione. L’ex presidente dell’assemblea ha anche fatto appello ai partiti politici affinché trovino un consenso ed evitino “che l’Albania diventi come la Macedonia”. Meta ha promesso di scegliere la democrazia rispetto al potere, “come ho sempre fatto”, e affermato di voler collaborare con il presidente uscente Nishani, il primo ministro e l’opposizione per assicurare elezioni libere e democratiche.<ref name=LL/>
Sanzioni
Il 19 Maggio 2021 gli Stati Uniti hanno imposto il divieto di ingresso nel loro territorio a Sali Berisha, sua moglie e i suoi due figli, perché "coinvolto in atti di corruzione che hanno minato la democrazia in Albania". Gli Usa accusano Berisha di essere coinvolto "in abusi dei fondi pubblici e interventi nei processi pubblici, sfruttando il proprio potere per trarre profitti personali ed arricchire i suoi alleati politici e i membri della propria famiglia, a danno della fiducia del pubblico nei confronti delle istituzioni albanesi".[3]
 
Il 9 giugno 2021 il Parlamento albanese ha votato con 104 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti una richiesta di impeachment nei suoi confronti per aver accusato il Parlamento “ di aver violato il suo dovere costituzionale di garante dell’unità nazionale” durante le elezioni dello scorso aprile in cui si è schierato contro il governo di [[Edi Rama]].<ref>{{Cita web|url=https://www.dw.com/en/albania-parliament-impeaches-president-ilir-meta-removes-him-from-office/a-57830015|titolo=Albania parliament impeaches President Ilir Meta, removes him from office {{!}} DW {{!}} 09.06.2021|autore=Deutsche Welle (www.dw.com)|sito=DW.COM|lingua=en-GB|accesso=2021-06-25}}</ref>
La Gran Bretagna ha vietato l'ingresso nel suo territorio a Berisha. La decisione, resa pubblica il 22 Luglio 2022 da Berisha stesso, è stata presa dal Ministero dell'Interno di Londra a seguito di quelli che definisce i "legami con la criminalità organizzata che rappresentano una chiara minaccia per la sicurezza pubblica in Albania e in Gran Bretagna, e la disponibilità di fare uso di tali legami per l'avanzamento delle ambizioni politiche" ed anche per "corruzione e per l'arricchimento delle persone a lui vicine".[4]
 
Il 23 aprile 2022, riceve la XX edizione del Premio Internazionale Bonifacio VIII "per una cultura della Pace", indetto dall'Accademia Bonifaciana di Anagni (Fr), su proposta del Rettore Presidente Gr. Uff. Dott. Sante De Angelis e del Presidente del Comitato Scientifico S.E. Mons. Enrico dal Covolo. In quell'occasione, nomina con suo decreto n. 13569 del 15 aprile 2022 il Dott. Sante De Angelis, Cavaliere dell'Ordine di Skanderbeg.
Controversie
Durante gli ultimi anni di opposizione l'ex primo ministro e presidente dell'Albania ha incitato la folla a prendere le armi e ribaltare "la dittatura criminale di Edi Rama". Ecco le frasi dette da Berisha durante l'incontro in Parlamento per l'approvazione della Manovra Economica del Paese:
 
«[...] nel caso in cui voi usiate il diktat criminale, come rappresentanti di essa, per approvare questo emendamento, il quel farebbe la storia dei Albanesi. Al contrario, vi garantisco che la forza vi "farà volare" da queste sedie. Se no alzatevi voi popolo nelle strade e nelle piazze. O Ragazzi prendete le armi, sarà morte o sarà libertà.»
 
(21 dicembre 2018[5][6])
Onorificenze
Onorificenze albanesi
Gran maestro dell'Ordine di Scanderbeg - nastrino per uniforme ordinaria Gran maestro dell'Ordine di Scanderbeg
Ordine di Bandiera nazionale - nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Bandiera nazionale
— 2015[7]
Onorificenze straniere
Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
— 23 aprile 1996[8]
Note
^ (EN) Democratic Party of Albania selects a staunch communist as leader - National Albania Headlines | Examiner.com
^ (SQ) Berisha: Kriza greke nuk ndikon në Shqipëri, su top-channel.tv, Top Channel, 21 settembre 2011. URL consultato il 21 settembre 2011.
^ ansa.it, https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2021/05/20/albania-usa-vietano-lingresso-a-berisha-per-corruzione_baf99e70-e265-488b-9c2c-7faebb05d82c.html.
^ tvsvizzera.it, https://www.tvsvizzera.it/tvs/albania--gb-vieta-ingresso-a-ex-presidente-e-premier-berisha/47773598.
^ telegrafi.com, https://telegrafi.com/sali-berisha-ben-thirrjen-e-forte-o-djem-rrembeni-armet-ja-vdekje-ja-liri/.
^ top-channel.tv, http://top-channel.tv/2018/12/21/berisha-ben-thirrjen-e-forte-djem-rrembeni-armet/.
^ (SQ) President of Albania Archiviato il 7 agosto 2016 in Internet Archive.
^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Altri progetti
 
== Onorificenze ==
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|collegamento_onorificenza = Grand'ordine del re Tomislavo
|motivazione =
|data = 29 ottobre [[2019]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = MCO Order of Saint-Charles - Grand Cross BAR.pngsvg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Carlo (Monaco)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Carlo
|motivazione =
|data = 16 ottobre [[2019]]
}}
 
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<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [httphttps://www.eastjournal.net/archives/30154 ALBANIA: L'ultima capriola di Ilir Meta. Storia di un trasformista], ''East Journal'', 2013
* [https://www.balcanicaucaso.org/aree/Albania/Ilir-Meta-e-il-nuovo-Presidente-dell-Albania-179658 Ilir Meta è il nuovo Presidente dell’Albania], [[Osservatorio Balcani e Caucaso]], 2017
* [httphttps://www.eastjournal.net/archives/83505 ALBANIA: Ilir Meta eletto presidente. Un vita passata al potere], ''East Journal'', 2017
* [https://www.courrierdesbalkans.fr/Ilir-Meta-Le-cheikh-president https://www.courrierdesbalkans.fr/Ilir-Meta-Le-cheikh-president], ''Courrier des Balkans'', 2017
 
{{Box successione
|tipologia = incarico governativopolitico
|carica = [[Presidente della Repubblica d'Albania|Presidente dell'Albania]]
|immagine = Emblem of the President of the Republic of Albania.jpg
|periodo = 24 luglio [[2017]] - 24 luglio [[2022]]
|precedente = [[Bujar Nishani]]
|successivo = [[Bajram Begaj]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico parlamentare
|carica = [[Primo ministro dell'Albania]]
|carica = [[Presidente dell'Assemblea dell'Albania]]
|immagine = Kuvendi i Shqipërisë.svg
|periodo = 10 settembre 2013 – 24 luglio 2017
|precedente = [[Jozefina Topalli]]
|successivo = [[Valentina Leskaj]]<br /><small>(''ad interim'')</small>
}}
{{Box successione
|carica = [[Primo ministro dell'Albania]]
|immagine = Kabineti i Kryeministrit.svg
|tipologia = incarico governativo
|periodo = 29 ottobre [[1999]] - 22 febbraio [[2002]]
|precedente = [[Pandeli Majko]]
|successivo = [[Pandeli Majko]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico parlamentaredi partito
|carica = [[PresidentiMovimento dell'AssembleaSocialista diper Albanial'Integrazione#Presidenti|Presidente dell'Assembleadel diMovimento AlbaniaSocialista per l'Integrazione]]
|periodo = 6 settembre 2004 – 4 maggio 2017
|immagine = Kuvendi i Shqipërisë.svg
|precedente = ''fondazione partito''
|periodo = 10 settembre [[2013]] - 24 luglio [[2017]]
|precedentesuccessivo = [[JozefinaPetrit TopalliVasili]]
|successivo = [[Valentina Leskaj]]<br /><small>(''ad interim'')</small>
}}
{{Capi di Stato dell'Albania}}
 
 
{{Primi ministri dell'Albania}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Albania|biografie|politica|socialismo}}
 
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[[Categoria:Politici del Movimento Socialista per l'Integrazione]]
[[Categoria:Presidenti dell'Albania]]
[[Categoria:Presidenti dell'Assemblea di Albania]]
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[[Categoria:Politici del Partito Socialista d'Albania]]
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