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{{E|la biografata non risulta né santa né beata, ma "ancora" serva di Dio. Dalla voce non appare alcuno motivo, a mio avviso, che lasci trasparire altri elementi di enciclopedicità. Anni fa (10) ci fu una procedura di cancellazione risolta direttamente ai voti senza praticamente alcuna motivazione, come si usava allora|cattolicesimo|novembre 2018}}
{{Bio
|Nome = Santa
|Cognome = Scorese
|Sesso = F
|LuogoNascita = Bari
|GiornoMeseNascita = 6 febbraio
|AnnoNascita = 1968
|LuogoMorte = Bari
|GiornoMeseMorte = 16 marzo
|AnnoMorte = 1991
|Epoca = 1900
|Attività =
|Nazionalità = italiana
|Immagine = Santa Scorese.jpg
|Didascalia = Santa Scorese
|Categorie = no
|FineIncipit = è stata una studentessa e attivista cattolica [[italiani|italiana]], assassinata da uno psicopatico a 23 anni e considerata [[Servo di Dio|serva di Dio]] dalla [[Chiesa cattolica]]
}}
 
== Biografia ==
A 15 anni presta [[volontariato]] presso la [[Croce Rossa Italiana]]. Partecipa attivamente alla vita del [[Movimento Gen|movimento Gen 2]] fondato da [[Chiara Lubich]]. Frequenta assiduamente l'istituto delle Missionarie dell'Immacolata di [[Massimiliano Maria Kolbe|Padre Kolbe]] a [[Palese-Macchie|Palese]]. A [[Palo del Colle]], dove si è trasferita nel [[1987]], accudisce i bambini ammalati.
 
Nel suo diario spirituale scrive:
{{citazione|"Una cosa ho scoperto: che Dio è veramente l'unico incrollabile punto fermo della vita di ognuno di noi. Sento come ora, nonostante il trambusto che c'è dentro, la sua presenza doni tranquillità e fiducia, fiducia che non sono sola, che Lui mi ama comunque, anche con i miei limiti, e sento anche la necessità di risceglierlo ogni giorno come la cosa più importante per me, per la quale vale la pena di lottare, soffrire e morire."|(Diario, 17 novembre 1987)}}
 
Dopo aver conseguito la [[liceo classico|maturità classica]] presso il liceo ''Orazio Flacco'' di Bari, si iscrive al corso di laurea in [[pedagogia]] presso la [[Università degli Studi di Bari|locale università]].
 
A partire dal [[1988]] un giovane psicopatico, che casualmente l'ha sentita proclamare la Parola di Dio durante una celebrazione nella cattedrale di Bari, la segue ovunque, perseguitandola con un [[stalking|corteggiamente ossessivo]] e arrivando a un tentativo di violenza sessuale, al quale Santa a stento riesce a sottrarsi. La giovane è costretta a essere sempre accompagnata da qualcuno durante le sue uscite, in un'epoca in cui il reato di "stalking" ancora non era perseguibile.
 
Ma il suo persecutore, dopo avere detto che l'avrebbe lasciata in pace se avesse rinunciato alla fede e ad andare in chiesa<ref>{{cita web|url=http://www.ridolfo.it/scorese/Scorese_ER2.html|titolo=Santa Scorese:
la figlia di un'Agente di Polizia di Bari
verso la beatificazione|accesso=7 dicembre 2018}}</ref>, di fronte al rifiuto della ragazza, con una sfida alla sua scelta cristiana, la minaccia ancora scrivendole in un biglietto "O mia o di nessuno, e nemmeno di Dio"<ref>{{cita web|url=https://it.aleteia.org/2018/10/23/santa-scorese-assassinata-piscopatico-fede-scritti/2/|titolo=La fama di santità di Santa Scorese: assassinata a 23 anni da uno psicopatico|accesso=7 dicembre 2018}}</ref>. Compresa la gravità delle minacce, Santa confida al suo direttore spirituale "Sappi che qualunque cosa mi succeda, io ho scelto Dio". Nonostante le precauzioni, nella tarda serata di venerdì 15 marzo [[1991]], il suo persecutore attende sotto il portone che lei rincasi e la colpisce con quattordici coltellate. Soccorsa dai familiari e trasportata al Policlinico di Bari, Santa muore durante la notte. Le sue ultime parole sono di perdono per l'uomo che l'aveva uccisa. Oggi Santa Scorese riposa nel cimitero di [[Palo del Colle]].
 
== L'eco mediatica ==
La vicenda di Santa Scorese ha avuto un'eco mediatica a livello nazionale e locale, anche molti anni dopo il delitto.
 
Il 22 febbraio 2017, la trasmissione di Rai1 "La vita in diretta" ha trasmesso un'intervista a Rosa Maria, sorella della vittima<ref>{{cita web|url=https://www.raiplay.it/video/2016/10/Femminicidio-Santa-uccisa-dal-suo-stalker-perch233-voleva-diventare-suora-3fc7a352-61a6-4f65-a589-b24f58cb17a4.html|titolo=Femminicidio, Santa uccisa dal suo stalker perché voleva diventare suora|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>. Il 26 novembre 2015, il Corriere del Mezzogiorno TV, appartenente al Corriere della Sera, ha trasmesso un video in cui parla la sorella di Santa, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne<ref>{{cita web|url=https://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/scorese-certezza-pena-chi-aggredisce-donne/7234be84-9422-11e5-87d5-9e29060100a8?ssoAt=|titolo=Scorese: “Certezza della pena per chi aggredisce le donne”|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>. Il 3 maggio 2017, il supplemento "la Repubblica@SCUOLA" del quotidiano "la Repubblica", pubblica un ricordo scritto da studentesse del liceo classico "Publio Virgilio Marone" di Foggia<ref>{{cita web|url=https://scuola.repubblica.it/puglia-foggia-lcpubliovirgiliomarone/2017/05/03/in-ricordo-di-santa-scorese/|titolo=In ricordo di Santa Scorese|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>.
 
Numerose sono state le testimonianze a livello regionale e locale. Il "Giornale di Puglia", per esempio, dedica un articolo per l'intitolazione di una strada a Santa, il 30 aprile 2014<ref>{{cita web|url=https://www.giornaledipuglia.com/2014/04/santa-scorese-il-30-aprile.html|titolo=Santa Scorese: Il 30 aprile intitolazione della strada a Palese-Macchie|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>. Il 14 agosto 2014, il "Messaggero Italiano" la cita tra i personaggi illustri di Bari, pubblicando una biografia tratta da Wikipedia<ref>{{cita web|url=http://www.ilmessaggeroitaliano.it/news/personaggi-illustri-bari-santa-scorese/|titolo=Personaggi illustri di Bari: Santa Scorese|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>. Il 10 maggio 2017, "Roma Today" annuncia il lavoro teatrale "Santa delle Perseguitate", al teatro Parioli della capitale<ref>{{cita web|url=http://www.romatoday.it/eventi/santa-delle-perseguitate-teatro-parioli.html|titolo=Santa delle Perseguitate al Teatro Parioli|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>. La stessa opera era stata rappresentata nel 2012 a Muro Lucano, città natale del padre di Santa.<ref>{{cita web|url=http://staging.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?sec=100133&otype=1012&id=594563&value=regione|titolo=Il teatro della fede sulla vita di Santa Scorese|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>
 
Al di fuori dell'ambito mediatico, diverse sono state le pubbliche iniziative per ricordare Santa: nel 2012 le è stata dedicata una strada a Palese, dove era stata rappresentata in prima regionale l'opera teatrale già citata<ref>{{cita web|url=https://www.barilive.it/news/attualita/336631/la-storia-di-santa-scorese-a-teatro|titolo=La storia di Santa Scorese a teatro|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>; il 28 novembre 2016 il rettore dell'Università di Bari, Prof. Antonio Felice Uricchio, ha consegnato nelle mani della sorella, Rosa Maria Scorese, un attestato di benemerenza a Santa Scorese, che aveva visto interrotti tragicamente i suoi studi presso il corso di laurea in pedagogia della stessa università<ref>{{cita web|url=https://bari.ilquotidianoitaliano.com/sociale/2016/11/news/bari-laurea-sorpresa-santa-scorese-rettore-premia-impegno-della-ragazza-ammazzata-nel-1991-137670.html/|titolo=Bari, laurea a sorpresa per Santa Scorese: Rettore premia impegno della ragazza uccisa nel 1991|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>.
 
== Il processo di beatificazione ==
Al di là del fatto di cronaca nera, la vicenda di Santa racchiude una testimonianza di fede profonda, esemplificata dalla sua vita e documentata dal suo diario e dalle sue lettere<ref>{{cita web|url=https://it.zenit.org/articles/santa-scorese-martire-della-violenza-sulle-donne/|titolo=Santa Scorese, martire della violenza sulle donne|accesso=7 dicembre 2018}}</ref>. Il vaticanista Luigi Accattoli, dopo aver letto i suoi scritti, l'ha definita "una figura affascinante" e l'ha inserita in un suo libro<ref>Luigi Accattoli, ''Nuovi martiri. 393 storie cristiane nell'Italia di oggi'', Edizioni San Paolo, 2000, p. 257.</ref> nel novero delle "martiri della dignità della donna", insieme a Maria Goretti, Antonia Mesina, Pierina Morosini e Teresa Bracco, cioè una santa e tre beate<ref>{{cita web|url=http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/nuovi-martiri/d-martiri-della-dignita-della-donna/santa-scorese-che-sognava-%E2%80%9Cun-uomo-da-amare%E2%80%9D/|titolo=Santa Scorese che sognava “un uomo da amare”|accesso=7 dicembre 2018}}</ref>.
 
Domenica 5 aprile [[1998]], durante le celebrazioni della XIII [[Giornata mondiale della gioventù]], [[Andrea Mariano Magrassi|padre Mariano Magrassi]], [[arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Bari-Bitonto|Bari-Bitonto]], ha annunciato ufficialmente l'apertura dell'inchiesta diocesana per la causa di [[beatificazione]] e per martirio in odio della fede, nominando come postulatore don Vito Bitetto. Il polacco padre Zdzisław Józef Kijas, francescano conventuale, già vicepostulatore nel processo di beatificazione di Giovanni Paolo II, è il relatore presso la Congregazione delle cause dei santi.
 
La fase diocesana si è conclusa il 7 settembre [[1999]] e le sue risultanze sono state registrate a Roma il 18 ottobre [[1999]] dalla [[Congregazione per le Cause dei Santi]]. Attualmente è [[Serva di Dio]], per l'eroicità dimostrata in una tragedia analoga a quella di sante come [[Maria Goretti]] e [[Antonia Mesina]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* (A cura delle Missionarie dell'Immacolata-Padre Kolbe). ''Ho scelto Te. Autobiografia spirituale di Santa Scorese''. Bologna, Edizioni dell'Immacolata, 1998. ISBN 88-86369-42-5
* Santa Scorese. ''Le zolle fiorite. Preghiere di una serva di Dio''. Bari, Stilo, 2003. ISBN 978-88-87781-46-5
* Pasquale Lubrano. ''Un volo sempre più alto. La vita di santa Scorese''. Roma, Città Nuova, 2003. ISBN 978-88-311-6070-4
* Santa Scorese. ''L'attirerò a me. Scritti spirituali di una serva di Dio''. Bari, Stilo, 2006. ISBN 978-88-87781-51-9
 
== Collegamenti esterni ==
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{{Portale|biografie|Cattolicesimo}}
 
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[[Categoria:Violenza contro le donne]]
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