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Il comitato direttivo del nuovo sodalizio comprendeva sei membri provenienti dal Saint-Pierre, tra cui il presidente Marcel Braud.<ref>{{Cita web|url=https://www.fcnhisto.fr/histoire.html|titolo=FC Nantes, une histoire de jeu, de cœur et de mémoire|data=2 aprile 2010|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref> Gli altri club cittadini ebbero un solo rappresentante ciascuno, mentre al SNUC ne furono assegnati due. Facevano parte del comitato anche due delegati della [[Federazione calcistica della Francia|federazione calcistica francese]].<ref name=":1"/>
 
[[File:Aimé Nuic.jpg|thumb|[[Aimé Nuic]], qui in veste da calciatore durante la [[Division 2 1945-1946|stagione 1945-1946]], fu il primo allenatore del Nantes, guidandolo dal 1943 al 1946.]]
Lo statuto fondativo, approvato ufficialmente il 21 aprile 1943, stabiliva che il club fosse creato «per sviluppare, attraverso la pratica del calcio, la forza fisica e morale dei giovani e per creare legami di amicizia e solidarietà tra tutti i membri». Un principio conforme alla retorica associativa tipica del tempo, che rifletteva tuttavia anche la funzione attribuita allo sport nell'ideologia del [[Governo di Vichy|regime di Vichy]], in un contesto di occupazione tedesca e indottrinamento giovanile.<ref name=":1"/> Inoltre, secondo la stampa locale dell'epoca, il nuovo club avrebbe dovuto riunire i migliori calciatori di [[Nantes]] e [[Saint-Nazaire (Loira Atlantica)|Saint-Nazaire]], integrati da altri elementi di alto livello, sotto la guida dell'esperto allenatore [[Aimé Nuic]].<ref name=":1"/><ref>{{Cita web|url=http://memoirescanaris.free.fr/?p=8|titolo=Nuic Aimé - Le premier entraineur|data=18 gennaio 2008|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
 
Lo statuto fondativo, approvato ufficialmente il 21 aprile 1943, stabiliva che il club fosse creato «per sviluppare, attraverso la pratica del calcio, la forza fisica e morale dei giovani e per creare legami di amicizia e solidarietà tra tutti i membri». Un principio conforme alla retorica associativa tipica del tempo, che rifletteva tuttavia anche la funzione attribuita allo sport nell'ideologia del [[Governo di Vichy|regime di Vichy]], in un contesto di occupazione tedesca e indottrinamento giovanile.<ref name=":1"/> Inoltre, secondo la stampa locale dell'epoca, il nuovo club avrebbe dovuto riunire i migliori calciatori di [[Nantes]] e [[Saint-Nazaire (Loira Atlantica)|Saint-Nazaire]], integrati da altri elementi di alto livello, sotto la guida dell'esperto allenatorecalciatore [[Aimé Nuic]], che avrebbe ricoperto il ruolo di allenatore-giocatore.<ref name=":1"/><ref>{{Cita web|url=http://memoirescanaris.free.fr/?p=8|titolo=Nuic Aimé - Le premier entraineur|data=18 gennaio 2008|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
 
Tre mesi dopo la costituzione della compagine, il 26 luglio 1943 venne iscritto in Division d'Honneur Ouest, nel gruppo Anjou-Bretagne assieme ad {{Calcio Angers|N}} e {{Calcio Le Mans|N}}.<ref name=":1"/><ref>{{Cita news|titolo=Le Mans, Angers et Nantes dans le Championnat de France Amateurs|pubblicazione=[[Le Phare de la Loire]]|data=26 luglio 1943|lingua=fr}}</ref> Il debutto ufficiale avvenne invece il 12 settembre 1943 in casa contro l'{{Calcio AS Brestoise|N}}.<ref>{{Cita news|titolo=Le calendrier des clubs d'Anjou dans le Championnat de France Amateurs|pubblicazione=[[Le Phare de la Loire]]|data=28 agosto 1943|lingua=fr}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.fcnantes.com/articles/article2809.php?num=23381|titolo=TOUT EST PARTI !|data=18 aprile 2018|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
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A partire dalla [[Division 2 1946-1947|stagione successiva]], il campionato di seconda divisione tornò alla formula a girone unico, e Nuic fu sostituito dal tedesco [[Anton Raab]], che assunse il doppio ruolo di giocatore e tecnico.<ref name=":4">{{Cita news|url=https://www.ouest-france.fr/sport/football/fc-nantes/livre-la-vie-de-legende-d-anton-raab-militant-anti-nazi-et-pilier-du-fc-nantes-449388b4-2f6d-11ed-bd84-c332a9af669a|titolo=Livre. La «vie de légende» d’Anton Raab, militant anti-nazi et pilier du FC Nantes|autore=Dominique Bloyet|pubblicazione=[[Ouest-France]]|data=11 settembre 2022|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref> Nelle stagioni successive la squadra mantenne posizioni di metà classifica: 9º nel [[Division 2 1946-1947|1946-1947]], 11º nel [[Division 2 1947-1948|1947-1948]] e nuovamente 9º nel [[Division 2 1948-1949|1948-1949]]. Anche in [[Coppa di Francia]] le prestazioni furono modeste, con eliminazioni nelle fasi iniziali. La stagione [[Division 2 1949-1950|1949-1950]] cominciò in maniera disastrosa, portando alla sostituzione di Raab con il portiere [[Antoine Gorius]], che assunse anch'egli la funzione di allenatore-giocatore. Al termine di quella stagione il Nantes chiuse al 17º posto, in zona retrocessione, ma fu infine salvato grazie all'annullamento delle discese di categoria.<ref>{{Cita web|url=https://www.butfootballclub.fr/ligue-1/nantes/fc-nantes-les-canaris-sont-allergiques-a-noel|titolo=https://www.butfootballclub.fr/ligue-1/nantes/fc-nantes-les-canaris-sont-allergiques-a-noel|titolo=FC Nantes : les Canaris sont allergiques à Noël !|data=24 dicembre 2018|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.lefigaro.fr/sports/football/ligue-1/actualites/web-serie-1-9-le-fc-nantes-la-naissance-d-un-club-sous-les-bombes|titolo=FC Nantes : la naissance d'un club sous les bombes|autore=Sébastien Ferreira|pubblicazione=[[Le Figaro]]|data=15 febbraio 2023|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
 
=== Tentativi di promozione (1950-19591960) ===
Nel [[Division 2 1950-1951|1950-1951]], dopo un'altra stagione deludente conclusa al 10º posto, l'amministrazione municipale intervenne stanziando un'importante sovvenzione, che permise al club di ingaggiare un allenatore di prestigio: [[Émile Veinante]], campione nazionale con l'{{Calcio RC Paris|N}} nel [[Division 1 1935-1936|1935-1936]].<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 25|Verret}}.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.plare.fr/la-renaissance-des-canaris-un-football-flamboyant-a-la-beaujoire|titolo=La renaissance des Canaris : Un football flamboyant à la Beaujoire !|autore=Hugo|data=29 gennaio 2025|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
Sotto la sua guida tecnica, nella [[Division 2 1951-1952|stagione 1951-1952]] il club si mantenne per gran parte del campionato nelle posizioni di vertice, in lizza per la promozione in massima serie. Tuttavia, nelle fasi finali del torneo, scivolò al quarto posto, sfiorando l'accesso alla [[Ligue 1|Division 1]]. Un momento cruciale della stagione fu lo spareggio per il terzo posto contro il {{Calcio Monaco|N}}, disputato in un clima particolarmente teso e combattuto. Nel corso dell'incontro, il Nantes rimase in dieci uomini a seguito dell'infortunio di Baumann e, pur mantenendo il punteggio sull'1-1 fino ai minuti finali, subì una rete contestata per presunto fuorigioco. Poco dopo, un gol del Nantes che avrebbe ristabilito la parità venne annullato per la medesima infrazione. In segno di protesta contro le decisioni arbitrali, i giocatori gialloverdi inscenarono uno sciopero simbolico in campo, rifiutandosi di proseguire e giocare gli ultimi nove minuti della partita, che si concluse con un pesante 8-1 in favore del Monaco.<ref>{{Cita web|url=https://www.fcnantes.com/articles/article2809.php?num=18691|titolo=LE SAVIEZ-VOUS ? LA RÉPONSE|data=1º luglio 2017|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
Nonostante la sconfitta, Marcel Saupin, che nel mentre era divenuto presidente del club, espresse pubblicamente il proprio sostegno alla squadra, lodandone l'impegno in una stagione segnata da difficoltà e polemiche.<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 28|Verret}}.</ref>
 
Nel biennio successivo il Nantes non riuscì ad avvicinarsi come prima alla promozione in massima serie, concludendo al sesto posto il campionato [[Division 2 1952-1953|1952-1953]] e al nono quello successivo. Veinante si dimise nella primavera del 1955, pochi giorni prima dell'ultima partita della stagione, favorendo il ritorno di Raab alla guida tecnica del club, stavolta solo come allenatore.<ref>{{Cita|Minier 2007|p. 80|Minier}}.</ref>
Nonostante la presenza di calciatori di rilievo, come il duo olandese [[Gerrit Vreken]] e [[Jan van Geen]]<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 21|Verret}}.</ref>
— quest’ultimo considerato la prima vera stella nella storia del club — e una crescente affluenza di pubblico, testimoniata dalla presenza record di {{formatnum:10000}} spettatori per la vittoria per 4-2 contro l'{{Calcio Angers|N}} il 9 novembre 1953, la squadra entrò in una fase di declino. Sotto la gestione di Raab, il Nantes concluse la stagione [[Division 2 1954-1955|1954-1955]] al decimo posto e in quella successiva rischiò addirittura la retrocessione, evitata grazie all'esonero di Raab a favore del capitano [[Stanislas Staho]], il quale assunse temporaneamente la guida tecnica e permise i gialloverdi a chiudere al 17º posto, di poco sopra la zona retrocessione.
 
Nel biennio successivo il Nantes non riuscì ad avvicinarsi come prima alla promozione in massima serie, concludendo al sesto posto il campionato [[Division 2 1952-1953|1952-1953]]<ref name="rsssf.org">{{Cita web|url=https://www.rsssf.org/tablesf/fran2hist.html|titolo=France - List of Final Tables Second Level|autore=Dinant Abbink|data=15 giugno 2022|accesso=16 luglio 2025|lingua=en}}</ref> e al nono quello successivo.<ref name="rsssf.org"/> Veinante si dimise nella primavera del 1955, pochi giorni prima dell'ultima partita della stagione, favorendo il ritorno di Raab alla guida tecnica del club, stavolta solo come allenatore.<ref name=":4"/><ref>{{Cita|Minier 2007|p. 80|Minier}}.</ref>
Nel 1956 la dirigenza affidò la panchina a [[Louis Dupal]], ex tecnico dell’[[AS Monaco FC|AS Monaco]], con l’obiettivo dichiarato di raggiungere la promozione. Per rafforzare la rosa, furono acquistati giocatori esperti come [[Jean De Cecco]], [[Roger Gabet]] ed [[Erich Habitzl]]. Nel 1957 si aggiunse [[Guelso Zaetta]], in prestito dall’Angers, destinato a diventare una figura importante per il club….
Nonostante la presenza di calciatori di rilievo, come il duo olandese [[Gerrit Vreken]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fcnantes.com/articles/article2809.php?num=7527|titolo=CARNET : DISPARITION DE GERRIT VREKEN|data=5 marzo 2013|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref> e [[Jan van Geen]]<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 21|Verret}}.</ref> — quest’ultimo considerato la prima vera stella nella storia del club — e una crescente affluenza di pubblico, testimoniata dalla presenza record di {{formatnum:10000}} spettatori per la vittoria per 4-2 contro l'{{Calcio Angers|N}} il 9 novembre 1953, la squadra entrò in una fase di declino.<ref>{{Cita|Minier 2007|p. 77|Minier}}.</ref> Sotto la gestione di Raab, il Nantes concluse la stagione [[Division 2 1954-1955|1954-1955]] al decimo posto<ref name="rsssf.org"/> e in quella successiva rischiò addirittura la retrocessione,<ref name="rsssf.org"/> evitata grazie all'esonero di Raab a favore del capitano, il polacco [[Stanislas Staho]], il quale assunse temporaneamente la guida tecnica e permise i gialloverdi a chiudere al 17º posto, di poco sopra la zona retrocessione.<ref>{{Cita web|url=http://memoirescanaris.free.fr/?p=247|titolo=Saison 1955-56 : d’illusion en désillusions|data=18 dicembre 2014|accesso=16 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
 
Nel 1956 la dirigenza affidò la panchina a [[Louis Dupal]], ex tecnico dell’[[ASdel {{Calcio Monaco FC|AS Monaco]]N}}, con l’obiettivol'obiettivo dichiarato di raggiungere la promozione.<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 33|Verret}}.</ref> Per rafforzare la rosa, furono acquistati giocatori esperti come [[Jean De Cecco]], [[Roger Gabet]] ed [[Erich Habitzl]].<ref name=":5">{{Cita web|url=http://memoirescanaris.free.fr/?p=259|titolo=Saison 1956-57 : aux grands maux les grands remèdes|data=24 dicembre 2014|accesso=17 luglio 2025|lingua=fr}}</ref> Nel 1957 si aggiunse [[Guelso Zaetta]], in prestito dall’Angersdall'{{Calcio Angers|N}}, destinato a diventare una figura importante per il club…club.<ref name=":5"/>
Nonostante gli investimenti, le prestazioni non migliorarono: il Nantes chiuse al 13º posto sia nella stagione [[Division 2 1956-1957|1956-1957]] che in quella [[Division 2 1957-1958|1957-1958]].<ref name="rsssf.org"/> Nel dicembre 1958 la società operò nuovi innesti, tra cui [[Raymond Wozniesko]] dal [[FC Girondins de{{Calcio Bordeaux|Bordeaux]]N}} ed [[Ernest Bodini]] dal Monaco.<ref>{{Cita web|url=http://memoirescanaris.free.fr/?p=317|titolo=Saison 1958-59 : la grande valse|data=31 dicembre 2014|accesso=17 luglio 2025|lingua=fr}}</ref> Anche la stagione [[Division 2 1958-1959|1958-1959]], tuttavia, si concluse in modo deludente, con un 14º posto finale.<ref name="rsssf.org"/>
 
A causa delle difficoltà finanziarie crescenti, il club intraprese una ristrutturazione societaria che portò alla nomina di [[Jean Clerfeuille]] come nuovo presidente. Dupal fu sollevato dall’incaricodall'incarico all’inizioall'inizio della stagione [[Division 2 1959-1960|1959-1960]] e sostituito da [[Karel Michlowski]],.<ref exname=":6">{{Cita allenatoreweb|url=http://memoirescanaris.free.fr/?p=344|titolo= delSaison [[RC1959-60 Lens]].: les incorrigibles et l’incorruptible|data=7 gennaio 2015|accesso=17 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
L’arrivoL'arrivo di Michlowski coincise con un netto miglioramento delle prestazioni.<ref name=":6"/> Alla rosa si unirono i nazionali [[Daniel Carpentier]] e [[René Dereuddre]], e nella prima parte della stagione il Nantes si ritrovò in testa alla classifica.<ref Laname=":6"/> popolarità del club aumentò notevolmenteTuttavia, comenonostante dimostratoi dalprogressi recordtecnici die 15.912organizzativi, spettatoriil registratoclub ilmancò 15ancora ottobreuna 1959 pervolta la partitapromozione, controclassificandosi ilall'ottavo [[ASposto.<ref Nancy|Nancy]]….name=":6"/>
== Gli anni 1960 e 1970 ==
=== Inizio dell'era Arribas e prima storica promozione (1961-1963) ===
 
Nonostante i progressi tecnici e organizzativi, il club mancò ancora una volta la promozione, classificandosi all’ottavo posto. Deluso dalla mancanza di risorse adeguate…adeguate, Michlowski lasciò il club per trasferirsi all’Angersall'{{Calcio Angers|N}}, spingendo il presidente Clerfeuille a intraprendere una nuova fase progettuale per il rilancio del Nantes.
L’arrivo di Michlowski coincise con un netto miglioramento delle prestazioni. Alla rosa si unirono i nazionali [[Daniel Carpentier]] e [[René Dereuddre]], e nella prima parte della stagione il Nantes si ritrovò in testa alla classifica. La popolarità del club aumentò notevolmente, come dimostrato dal record di 15.912 spettatori registrato il 15 ottobre 1959 per la partita contro il [[AS Nancy|Nancy]]….
<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 41|Verret}}.</ref>
Le numerose candidature ricevute per il ruolo di allenatore furono in gran parte scartate a causa di profili ritenuti tecnicamente incerti e di richieste economiche considerate eccessive. L'attenzione del dirigente si concentrò infine su una figura inusuale: [[José Arribas]], ex calciatore del {{Calcio Le Mans|N}} e rifugiato basco della [[guerra civile spagnola]], all'epoca allenatore della formazione dilettantistica di [[Noyen-sur-Sarthe]] e proprietario di un [[bistrot]] situato nella stessa cittadina.<ref name=":7>{{Cita web|url=https://www.cahiersdufootball.net/article/jose-arribas-aux-sources-du-jeu-7466|titolo=José Arribas, aux sources du jeu|autore=Richard Coudrais|data=27 aprile 2021|accesso=17 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
Apprezzato per la sua umiltà e per l'approccio disinteressato al ruolo, Arribas venne sostenuto dalle raccomandazioni di Albert Heil, tecnico della squadra riserve e suo compagno di corso,<ref name=":8">{{Cita web|url=http://memoirescanaris.free.fr/?p=58|titolo=“Bebert” Heil - Une vie au service du FC Nantes|data=30 dicembre 2017|accesso=17 luglio 2025|lingua=fr}}</ref><ref>{{Cita|Minier 2007|p. 113|Minier}}.</ref> e da [[Henri Guérin]], allenatore del {{Calcio Rennes|N}}.<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 25|Verret}}.</ref> Il 14 luglio 1960, dopo un breve colloquio con il presidente presso la sede del club in rue Bertrand-Geslin, fu ufficializzata la firma del contratto.<ref name=":9">{{Cita web|url=http://memoirescanaris.free.fr/?p=412|titolo=“J’ai fait pour le mieux et je ne me suis pas mal débrouillé pour un débutant !”|data=31 gennaio 2015|accesso=17 luglio 2025|lingua=fr}}</ref>
 
{{Citazione|L'ho assunto in dieci minuti, non un secondo di più […] Era molto più interessato al calcio che ai soldi, ed era più preoccupato delle condizioni di lavoro che gli offrivamo che delle questioni relative al suo stipendio.|Jean Clerfeuille<ref name=":9"/>|Je l’ai engagé en dix minutes, pas une de plus […] Le football l’intéressait beaucoup plus que l’argent et il était davantage préoccupé par les conditions de travail que nous lui proposions que par les questions ayant trait à son salaire|lingua=fr}}
Nel corso della stessa stagione si verificò uno scandalo: durante la vittoria per 5-1 contro la [[Red Star FC|Stella Rossa]], il portiere ungherese [[Lehel Somlay]], in prestito dal [[Le Havre AC]], denunciò un tentativo di corruzione da parte della dirigenza avversaria. Le indagini portarono all’espulsione della Stella Rossa dai campionati professionistici….
 
Nonostante i modi riservati e un eloquio sobrio — Arribas si rivolse sempre ai propri giocatori utilizzando il "voi"<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 76|Verret}}.</ref> — il nuovo tecnico introdusse un profondo rinnovamento all'interno del club, segnando l'inizio di una nuova filosofia calcistica. Autodidatta con spiccata inclinazione alla sperimentazione tattica, fu tra i primi in [[Francia]] a proporre la [[difesa a zona]] in un contesto ancora dominato dalla [[marcatura a uomo]].<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 46|Verret}}.</ref> A seguito di una pesante sconfitta per 10-2 contro il {{Calcio Boulogne|N}},<ref name=":9"/><ref>{{Cita web|url=http://www.fcnantais.com/goodies/Stories.php?page=stories-11|titolo=1959-60 : Mémorable carton à Boulogne|data=1º marzo 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060630193128/http://www.fcnantais.com/goodies/Stories.php?page=stories-11|urlmorto=sì|lingua=fr}}</ref> adottò inoltre il modulo [[4-2-4]], ispirato al {{NazNB|CA|BRA}} campione del mondo nel [[Campionato mondiale di calcio 1958|1958]], con l'intento di rafforzare l'assetto difensivo attraverso l'inserimento di un secondo centrale a supporto dei terzini [[Gabriel Caullery]], [[Maurice Balloche]] e [[Daniel Carpentier]].<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 47|Verret}}.</ref>
Nonostante i progressi tecnici e organizzativi, il club mancò ancora una volta la promozione, classificandosi all’ottavo posto. Deluso dalla mancanza di risorse adeguate…, Michlowski lasciò il club per trasferirsi all’Angers, spingendo il presidente Clerfeuille a intraprendere una nuova fase progettuale per il rilancio del Nantes.
Parallelamente all'evoluzione tattica, Arribas promosse un'impostazione di gioco basata su rapidità, scambi brevi e movimenti coordinati, prediligendo l'agilità tecnica dei propri giocatori rispetto alla prestanza fisica. Tale filosofia trovò rapidamente riscontro all’interno della rosa, che ne assimilò i principi con sorprendente efficacia, conducendo il Nantes all'11º posto in campionato al termine della stagione [[Division 2 1960-1961|1960-1961]].
 
Determinante nel processo di rinnovamento fu anche il contributo di Albert Heil, promotore dell'ingaggio di Arribas e artefice di una meticolosa attività di reclutamento incentrata su giovani calciatori esclusi da formazioni più blasonate.<ref name=":8"/> Tra i talenti individuati in questo periodo si distinsero [[Gilbert Le Chenadec]] (1958), [[Philippe Gondet]] e [[Jean-Claude Suaudeau]] (1960), [[Bernard Blanchet]] (1962) e [[Robert Budzynski]] (1963), destinati a segnare profondamente la storia del club. A questi si affiancarono giocatori esperti come [[René Dereuddre]] (1959-1961), nonché cinque rinforzi d'esperienza arrivati nel 1961: [[César Héctor González|Pancho González]], [[Jean Guillot]], [[Pierre Grillet]], [[André Strappe]] e [[Thadée Cisowski]].<ref name=":8"/>
== Gli anni 1960 e 1970 ==
L'obiettivo della promozione in massima serie fu raggiunto solamente vent'anni dopo la fondazione del club grazie al tecnico di origine [[Spagna|spagnola]] [[José Arribas]], che introdusse all'interno della squadra un inedito tipo di gioco (ribattezzato dalla stampa ''jeu à la nantaise'') basato sul collettivo, sulla velocità, nonché sul modulo 4-2-4.<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 47|Verret}}.</ref> Guadagnata la massima serie, il Nantes si dimostrò capace di lottare per il vertice, vincendo due titoli consecutivi nelle stagioni [[Division 1 1964-1965|1964-1965]] e [[Division 1 1965-1966|1965-1966]], grazie anche all'apporto di giocatori emergenti come [[Jacky Simon]], [[Ramon Muller]], [[Philippe Gondet]], [[Robert Budzynski]] (futuro [[direttore sportivo]] della squadra) e [[Daniel Eon]]. Con Arribas in panchina la squadra ripeterà la vittoria in campionato nella stagione [[Division 1 1972-1973|1972-1973]], con una squadra rinnovata che aveva come principale cardine il capitano [[Henri Michel (calciatore)|Henri Michel]] e gli stranieri [[Erich Maas]], [[Ángel Bargas]] e [[Ángel Marcos]].
 
I risultati concreti di questa rivoluzione, tuttavia, tardarono a manifestarsi: nella stagione 1961-1962 il Nantes concluse al sesto posto. L’inizio della stagione successiva fu segnato da prestazioni altalenanti, che portarono alcuni dirigenti — tra cui il consigliere tecnico Antoine Raab — a richiedere la sostituzione dell'allenatore.<ref name=":7"/> La situazione si capovolse grazie al sostegno espresso pubblicamente da alcuni senatori dello spogliatoio, tra cui Strappe, González e Guillot, i quali minacciarono di lasciare la squadra in caso di esonero.<ref name=":10">{{Cita web|url=https://www.fcnantais.com/goodies/Stories.php?page=stories-4|titolo=Quand les joueurs sauvaient Arribas|data=28 giugno 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060630192846/https://www.fcnantais.com/goodies/Stories.php?page=stories-4|urlmorto=sì|lingua=fr}}</ref> Tale gesto contribuì in modo decisivo a rafforzare la posizione di Arribas.<ref name=":10"/>
Il Nantes continuò a dominare in campo nazionale anche dopo il 1976, anno in cui Arribas fu sostituito in panchina da [[Jean Vincent]]: grazie a giocatori di nuova generazione, tra cui il trio d'attacco [[Loïc Amisse|Amisse]]-[[Bruno Baronchelli|Baronchelli]]-[[Éric Pécout|Pécout]] e il centrocampista [[Gilles Rampillon]], la squadra fu rigenerata e fu capace di aggiudicarsi il titolo nelle stagioni [[Division 1 1976-1977|1976-77]] e [[Division 1 1979-1980|1979-80]] (stabilendo tra l'altro il record nazionale di risultati utili consecutivi in casa<ref>{{Cita web|url=http://www.fcnantes.com/club/champions.php|titolo=Les équipes championnes du FC Nantes|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303170706/http://www.fcnantes.com/club/champions.php|data=3 marzo 2016|lingua=fr}}</ref>), ma soprattutto la [[Coppa di Francia]], vinta nella stagione [[Coppa di Francia 1978-1979|1978-79]] dopo tre finali perse. Sotto la guida di Vincent il Nantes acquistò anche una certa notorietà a livello internazionale, raggiungendo le semifinali di [[Coppa delle Coppe]] nel [[Coppa delle Coppe 1979-1980|1980]], in cui fu sconfitto dal {{Calcio Valencia|N}}, futuro vincitore della manifestazione.
 
Nel 1982 il timone della squadra fu preso da [[Jean-Claude Suaudeau]], ex giocatore della squadra nonché tecnico della squadra delle riserve: il cambio di allenatore coincise con un ennesimo rinnovo della squadra (che vide l'inserimento di giocatori come [[Vahid Halilhodžić]], per due volte consecutive capocannoniere del campionato, [[José Touré]] e l'affermazione di [[Maxime Bossis]], che ereditò la fascia di capitano da Henri Michel) a cui corrispose la vittoria del sesto titolo nazionale, conseguito dopo aver dominato agevolmente la graduatoria, e la vittoria del primo trofeo internazionale, la [[Coppa delle Alpi 1982|coppa delle Alpi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.fcnantes.com/articles/article2809.php?num=19421|titolo=C'EST LA RENTRÉE DES CLASSES POUR LE MUSÉE !|data=24 agosto 2017|accesso=19 dicembre 2024|lingua=fr}}</ref>
La fiducia riposta nel tecnico fu premiata: nel prosieguo della stagione il Nantes prese il comando della classifica, concludendo il girone d'andata da capolista nel dicembre 1962. Pur cedendo il primo posto nel finale al {{Calcio Saint-Etienne|N}}, la formazione ottenne la storica promozione in [[Ligue 1|Division 1]] il 1º giugno 1963, grazie a una vittoria per 3-1 contro il {{Calcio Sochaux|N}}, disputata di fronte a un pubblico record di {{formatnum:16959}} spettatori.<ref>{{Cita web|url=http://www.fcnantais.com/goodies/Stories.php?page=stories-3|titolo=1963 : Nantes bat Sochaux et monte en D1.|data=16 dicembre 2004|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060630192958/http://www.fcnantais.com/goodies/Stories.php?page=stories-3|urlmorto=sì|lingua=fr}}</ref> Tra i protagonisti di quella promozione figuravano, oltre ai veterani già citati, anche giovani come Le Chenadec, Gondet, Suaudeau e [[Rafael Santos (calciatore 1942)|Rafael Santos]], ingaggiato a stagione in corso per sopperire all'assenza di Gondet, colpito da [[amebiasi]].<ref>{{Cita|Verret 1981|p. 59|Verret}}.</ref>
 
=== Nantes alla conquista della Francia (1964-1970) ===
 
La promozione nella massima divisione si rivelò un successo per il Nantes, che nonostante i numerosi cambiamenti significativi all'interno dell'organico, tra cui il ritiro del trentasettenne [[César Héctor González|Pancho González]]<ref>{{Cita web|url=https://vavel.fr/football/2016/03/06/nice/615267-pancho-gonzales-setaient-logc-nice-perd-un-monument.amp.html|titolo=Pancho Gonzales s'éteint, l'OGC Nice perd un monument|autore=Maxime Cazenave|data=6 marzo 2016|accesso=21 luglio 2025|lingua=fr}}</ref> e la partenza di [[André Strappe]], trasferitosi al {{Calcio Bastia|N}},<ref name=":1">{{Cita web|url=https://esbully.footeo.com/page/andre-strappe.html|titolo=ANDRÉ STRAPPE|accesso=21 luglio 2025|lingua=fr}}</ref> riuscì a rinforzare la rosa con l'inserimento in organico di giovani talenti. Tra questi spiccarono l'attaccante [[Jacky Simon]], proveniente da Cherbourg, il promettente difensore [[Robert Budzynski]], scartato dal {{Calcio Lens|N}}, e [[Gabriel De Michèle]].<ref name=":11">{{Cita web|url=http://fresques.ina.fr/ouest-en-memoire/fiche-media/Region00028/le-football-club-de-nantes-devient-champion-de-france.html|titolo=Le Football Club de Nantes devient champion de France|data=30 maggio 1965|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140419185202/http://fresques.ina.fr/ouest-en-memoire/fiche-media/Region00028/le-football-club-de-nantes-devient-champion-de-france.html|urlmorto=sì|lingua=fr}}</ref>
 
Il 1º settembre 1963 il Nantes disputò la sua prima partita in [[Division 1 1963-1964|Division 1]] contro il {{Calcio Sedan|N}}.<ref name=":12">{{Cita web|url=https://sport660.wordpress.com/2020/04/30/le-vittorie-1965-e-1966-in-ligue-1-del-nantes-la-squadra-dimenticata-del-calcio-francese/|titolo=LA VITTORIA NELLA LIGUE 1 1964/1965 DEL NANTES, LA SQUADRA DIMENTICATA DEL CALCIO FRANCESE|autore=Nicola Pucci|data=30 aprile 2022|accesso=21 luglio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://archives.fcnantes.com/index.php/Detail/objects/7010|titolo=EQUIPE FC NANTES 1963/1964|accesso=21 luglio 2025|lingua=fr}}</ref> La gara terminò in parità (2-2), ma fu proprio Simon ad aprire le marcature all'11° minuto, diventando così il primo realizzatore nella storia del club nella massima serie.<ref name=":12"/> La stagione nel complesso si concluse positivamente: ottavo posto a soli dieci punti dal {{Calcio Saint-Etienne|N}} primo e semifinali di [[Coppa di Francia 1963-1964|Coppa di Francia]], perse con il punteggio di 2-0 contro il {{Calcio Bordeaux|N}}.<ref name=":11"/><ref name=":12"/>
 
Il lavoro di José Arribas trovò compimento nella [[Football Club de Nantes 1964-1965|stagione 1964-1965]], quando il Nantes sorprese l'intero panorama calcistico nazionale conquistando il suo primo titolo.<ref name=":11"/><ref name=":12"/> Il 30 maggio 1965, di fronte a oltre {{formatnum:20000}} spettatori accorsi allo stadio Malakoff (ribattezzato a fine stagione [[Stadio Marcel Saupin]] in memoria del fondatore, scomparso nel gennaio 1963), i gialloverdi si imposero per 2-1 sul Monaco, grazie alle reti delle due stelle della squadra: Jacky Simon al 9° minuto e [[Ramon Muller]] al 14°. Simon, capocannoniere della Division 1 con 24 reti, fu eletto miglior giocatore del campionato dalla stampa specializzata e divenne il primo calciatore del Nantes convocato nella Nazionale francese, il 24 maggio 1965. Muller, dal canto suo, si impose come autentico regista della formazione, ammirato per la sua inventiva e per gesti tecnici fuori dal comune, come la celebre volée da trenta metri che sancì il trionfo finale. La stagione si arricchì ulteriormente con le vittorie in Coppa di Lega e nel Challenge des Champions, battendo il Rennes per 4-2. José Arribas fu insignito del titolo di miglior allenatore della Division 1.
 
Nella stagione 1965-1966, il Nantes confermò la propria superiorità: i canarini conclusero il campionato con il miglior attacco (84 gol realizzati) e la miglior difesa (36 reti subite). Fondamentale fu il ritorno in grande forma di Philippe Gondet, autore di 36 gol in 37 presenze, capocannoniere del torneo. Determinante fu anche l’apporto del portiere Daniel Eon e della coppia centrale composta da Gilbert Le Chenadec e Robert Budzynski. Altri elementi chiave di questi primi successi furono Sadek Boukhalfa (esterno sinistro, trasferitosi poi al Bastia), Gabriel De Michèle (terzino sinistro soprannominato “Jair” da Muller), Bernard Blanchet (ala moderna, capace di accentrarsi, crossare e imporsi nel gioco aereo), Rafael Santos (utile sostituto in caso di infortuni) e Jean-Claude Suaudeau, autentico equilibratore del centrocampo e interprete ideale del gioco voluto da Arribas. De Michèle, Gondet e Budzynski presero parte alla Coppa del Mondo del 1966, ma la loro presenza non bastò a evitare l’eliminazione della Francia nella fase a gironi.
 
Due amarezze segnarono tuttavia la stagione: la sconfitta nella finale di Coppa di Francia contro il Racing Club de Strasbourg (0-1), resa ancor più dolorosa dall’infortunio occorso a Muller nel primo tempo, che costrinse la squadra a giocare gran parte della gara in inferiorità numerica; e l’eliminazione al primo turno della Coppa dei Campioni per mano del Partizan Belgrado, che si spinse poi fino alla finale. La delusione europea si rinnovò l’anno seguente, quando il Nantes fu eliminato agli ottavi dal Celtic Glasgow, futuro vincitore della competizione.
 
Dopo i due titoli consecutivi, il club attraversò una fase più complessa. Le partenze di Boukhalfa, Guillot (nel 1965), Muller, Santos e Bako Touré (padre di José Touré) contribuirono all’indebolimento progressivo di una rosa ormai in fase calante. I nuovi innesti non bastarono a colmare il vuoto, nonostante l’arrivo nel 1966 del jugoslavo Vladimir Kovacevic e di due futuri pilastri come Michel Pech e Henri Michel. La tenuta difensiva risentì in modo particolare dell’assenza prolungata di Eon, del trasferimento di Le Chenadec al Metz nel 1967, della grave frattura di tibia e perone subita da Budzynski nel 1968 (che ne compromise definitivamente la carriera) e della partenza di Claude Robin nel 1969. I sostituti si rivelarono inadeguati, come nel caso di Roger Lemerre, calciatore di valore ma poco compatibile con il sistema di difesa a zona predicato da Arribas.
 
Secondi classificati nel 1967, i gialloverdi chiusero al settimo posto nel 1968 e al decimo nelle due stagioni successive, 1969 e 1970. Quest’ultima annata sembrò segnare una timida rinascita, grazie alla sorprendente cavalcata fino alla finale della Coppa di Francia. Tuttavia, il sogno si infranse il 31 maggio allo stadio di Colombes, dove il Nantes fu travolto con un netto 5-0 dal Saint-Étienne, all’epoca dominatore incontrastato del calcio francese.
 
=== Da un ciclo all'altro (1970-1976) ===
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=== L'era Jean Vincent I: i ''jeaunes loups'' (1976-1979) ===
Il Nantes continuò a dominare in campo nazionale anche dopo il 1976, anno in cui Arribas fu sostituito in panchina da [[Jean Vincent]]: grazie a giocatori di nuova generazione, tra cui il trio d'attacco [[Loïc Amisse|Amisse]]-[[Bruno Baronchelli|Baronchelli]]-[[Éric Pécout|Pécout]] e il centrocampista [[Gilles Rampillon]], la squadra fu rigenerata e fu capace di aggiudicarsi il titolo nelle stagioni [[Division 1 1976-1977|1976-77]] e [[Division 1 1979-1980|1979-80]] (stabilendo tra l'altro il record nazionale di risultati utili consecutivi in casa<ref>{{Cita web|url=http://www.fcnantes.com/club/champions.php|titolo=Les équipes championnes du FC Nantes|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303170706/http://www.fcnantes.com/club/champions.php|data=3 marzo 2016|lingua=fr}}</ref>), ma soprattutto la [[Coppa di Francia]], vinta nella stagione [[Coppa di Francia 1978-1979|1978-79]] dopo tre finali perse.<ref>{{Cita Sottoweb|url=http://www.fcnantais.com/goodies/Stories.php?page=stories-7|titolo=1979 la guida di Vincent il: Nantes acquistògagne anchesa unapremière certacoupe notorietà!|data=28 agiugno livello internazionale, raggiungendo le semifinali di [[Coppa delle Coppe]] nel [[Coppa delle Coppe 19792005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060630193035/http://www.fcnantais.com/goodies/Stories.php?page=stories-19807|1980]], in cui fu sconfitto dal {{Calcio Valenciaurlmorto=sì|Nlingua=fr}}, futuro vincitore della manifestazione.</ref>
 
== Gli anni 1980 e 1990 ==
 
Sotto la guida di Vincent il Nantes acquistò anche una certa notorietà a livello internazionale, raggiungendo le semifinali di [[Coppa delle Coppe]] nel [[Coppa delle Coppe 1979-1980|1980]], in cui fu sconfitto dal {{Calcio Valencia|N}}, futuro vincitore della manifestazione.
Nel 1982 il timone della squadra fu preso da [[Jean-Claude Suaudeau]], ex giocatore della squadra nonché tecnico della squadra delle riserve: il cambio di allenatore coincise con un ennesimo rinnovo della squadra (che vide l'inserimento di giocatori come [[Vahid Halilhodžić]], per due volte consecutive capocannoniere del campionato, [[José Touré]] e l'affermazione di [[Maxime Bossis]], che ereditò la fascia di capitano da Henri Michel) a cui corrispose la vittoria del sesto titolo nazionale, conseguito dopo aver dominato agevolmente la graduatoria, e la vittoria del primo trofeo internazionale, la [[Coppa delle Alpi 1982|coppa delle Alpi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.fcnantes.com/articles/article2809.php?num=19421|titolo=C'EST LA RENTRÉE DES CLASSES POUR LE MUSÉE !|data=24 agosto 2017|accesso=19 dicembre 2024|lingua=fr}}</ref>
 
Negli anni successivi a queste affermazioni il Nantes continuò per un periodo a mantenersi in posizioni di classifica medio-alta in seguito, a causa di una politica di mercato deficitaria (che vide l'acquisto di giocatori sul viale del tramonto e la vendita a prezzi irrisori di giovani promesse<ref name="hum">{{Cita web|url=http://www.humanite.fr/1992-10-05_Articles_-LES-CANARIS-SUR-LE-FIL|titolo=Les canaris sur le fil|data=5 ottobre 1992|accesso=4 settembre 2023|lingua=fr}}</ref>), la squadra andò incontro ad una crisi tecnica e societaria, fino a rischiare il fallimento al termine della [[Division 1 1991-1992|stagione 1991-92]], evitato grazie ad un risanamento della società che portò alla ridenominazione del club in ''Football Club Nantes-Atlantique''.<ref name="hum"/>
[[File:Champions League 1995-96 - Juventus vs Nantes - Eddy Capron e Alex Del Piero.jpg|thumb|left|Un frangente della semifinale di Champions League del 1996 tra il Nantes e la Juventus, rimasto il massimo traguardo internazionale raggiunto dal club atlantico.]]
 
Scongiurato il fallimento la squadra, allenata da Jean-Claude Suaudeau (che aveva ripreso il timone della squadra nel [[1991]]), fu ricostruita nel giro di pochi anni e, grazie ad elementi come [[Patrice Loko]], [[Christian Karembeu]] e [[Claude Makélélé]], riportò il titolo nazionale a Nantes nella stagione [[Division 1 1994-1995|1994-95]],<ref>{{Cita web|url=https://www.cahiersdufootball.net/article/fc-nantes-1995-le-grand-tourbillon-7353|titolo=FC Nantes 1995, le grand tourbillon|autore=Richard Coudrais|data=29 marzo 2020|accesso=1º marzo 2024|lingua=fr}}</ref> stabilendo in quell'anno alcuni record tuttora imbattuti a livello nazionale, come quello di imbattibilità,<ref>{{Cita news|url=https://www.ouest-france.fr/sport/football/fc-nantes/fc-nantes-32-matches-sans-defaite-le-record-des-canaris-de-1995-ne-sera-pas-battu-cette-annee-2b539d74-2444-11ec-8556-faad1d94d13e|titolo=FC Nantes. 32 matches sans défaite : le record des Canaris de 1995 ne sera pas battu cette année|pubblicazione=[[Ouest-France]]|data=3 ottobre 2021|accesso=1º marzo 2024|lingua=fr}}</ref> e raggiunse le semifinali di [[UEFA Champions League|Champions League]] nella [[UEFA Champions League 1995-1996|stagione successiva]], dove fu sconfitto dalla {{Calcio Juventus|N}}, futura vincitrice della manifestazione. La striscia positiva della squadra continuò anche dopo il [[1997]], anno in cui [[Raynald Denoueix]] prese il posto di Suaudeau alla guida della squadra: i canarini vinsero infatti due edizioni consecutive della [[Coppa di Francia]] (nel [[Coppa di Francia 1998-1999|1998-99]] e nel [[Coppa di Francia 1999-2000|1999-00]], quest'ultima battendo un sorprendente {{Calcio Calais RUFC|N}}) e un titolo nazionale (nella stagione [[Division 1 2000-2001|2000-01]]).<ref>{{Cita web|url=https://www.rivistacontrasti.it/calais-2000-coppa-francia-calcio/|titolo=2000: Odissea a Calais|autore=Giovanni Pigozzo|data=11 dicembre 2018|accesso=14 novembre 2024}}</ref>
 
== Gli anni 2000 ==