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=====Città straniere=====
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Questo nuovo alter ego segnò una delle tante svolte artistiche nella sua carriera, ormai lontana dal chiassoso clamore multicolore del glam rock di pochi anni prima. Il "Duca Bianco" impersonava un aristocratico personaggio con un abbigliamento sobrio ed elegante, ipotetiche simpatie destrorse e una forte infatuazione per l'occultismo. Seppur molti di questi elementi furono soltanto trovate sceniche del poliedrico artista, il nome "White Duke" entrò nell'immaginario collettivo del pubblico, divenendo presto il suo più consueto soprannome per il resto della carriera.
I brani più significativi di questo periodo furono la ''[[Station to Station (brano musicale)|title track]]'' del disco, influenzata dal sound di gruppi tedeschi [[krautrock]], le ballate ''Word on a Wing'' e ''Wild Is the Wind'', cover di un brano reso famoso da [[Nina Simone]], e i brani funky ''[[TVC 15]]'' e ''[[Stay (David Bowie)|Stay]]''. La band che accompagnò Bowie sul palco comprendeva il chitarrista Carlos Alomar, il bassista [[George Murray (musicista)|George Murray]] e il batterista [[Dennis Davis]], sezione ritmica che lo avrebbe affiancato fino alla fine del decennio. Il tour riscosse grande successo ma generò anche polemiche di natura politica, come quella sorta durante una data a [[Stoccolma]], in cui Bowie venne imputato di aver rilasciato la seguente dichiarazione: «[...] la Gran Bretagna trarrebbe beneficio dall'avvento di un leader fascista [...]»; inoltre poco dopo la polizia di frontiera lo fermò sul confine russo-polacco per possesso di alcuni cimeli [[Nazismo|nazisti]].
La controversa vicenda culminò a Londra nel maggio seguente in quello che divenne noto come "l'incidente della [[Stazione di London Victoria|Victoria Station]]". Nel pomeriggio del 2 maggio 1976, tornato in Gran Bretagna dopo due anni di assenza, Bowie lasciò la stazione salutando la folla di fan adoranti con un gesto del braccio sinistro che venne scambiato per un saluto nazista, episodio fotografato e pubblicato su ''[[NME]]''. Bowie dichiarò che il fotografo aveva semplicemente "congelato" il gesto del suo braccio a mezz'aria nel corso di un normale saluto.
{{Approfondimento
| allineamento = sinistra
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| titolo = <div style="text-align:center;">La fascinazione del Duca Bianco per l'occulto</div> <small>Il soggiorno a Los Angeles del 1975-76</small>
| contenuto = [[File:The Thin White Duke 76.jpg|260px|Il ''thin White Duke'' nel 1976|centro]] <br/>
Nell'aprile 1975, Bowie si trasferì a Los Angeles in una villa presa in affitto al 637 di North Doheny Drive.
All'epoca faceva un uso smodato di cocaina e sigarette e si sosteneva con una dieta esclusivamente a base di caffè, latte e peperoni verdi e gialli, trascorrendo la maggior parte del periodo "in uno stato di costante terrore psichico" e debilitazione psicofisica arrivando a pesare solo una quarantina di chili. Alcuni resoconti dell'epoca, principalmente derivanti da un'intervista fatta al cantante da [[Cameron Crowe]], riportano che viveva in una casa piena di antichi manufatti egizi, candele nere sempre accese, circondato da varia iconografia nazista, intento a studiare trattati di magia nera e a conservare in frigorifero la propria urina imbottigliata, terrorizzato dal fatto che un gruppo di streghe volesse rubare il suo [[sperma]] per qualche rito oscuro. Sosteneva inoltre di ricevere messaggi segreti da parte dei Rolling Stones sulle copertine dei loro dischi e minacce da [[Jimmy Page]] dei [[Led Zeppelin]] (notoriamente adepto di [[Aleister Crowley]]). Questa ossessione per la magia, l'occulto e le teorie superomistiche del filosofo [[Friedrich Nietzsche]] non era nuova per Bowie che già ne aveva dato traccia in due canzoni presenti in ''Hunky Dory'' (1971), ''Oh! You Pretty Things'' e ''Quicksand'', e in altri brani ancora precedenti come ''Cygnet Committee'' del '69 e ''[[The Supermen]]'' del 1970.}}
In questo periodo, Bowie ebbe anche la sua prima vera esperienza in campo cinematografico recitando come protagonista nel film di fantascienza ''[[L'uomo che cadde sulla Terra (film)|L'uomo che cadde sulla Terra]]'' di [[Nicolas Roeg]], regista che lo scritturò dopo averlo apprezzato nel documentario ''[[Cracked Actor (video)|Cracked Actor]]'' inerente al Diamond Dogs Tour dell'anno precedente. Per l'occasione David iniziò anche a comporre alcuni brani strumentali che avrebbero dovuto costituire la colonna sonora del film ma che invece confluirono nei suoi successivi prodotti discografici.
Nel 1976 Bowie si trasferì in Svizzera, acquistando una grande villa a [[Blonay]], sulle colline vicine a Montreaux, sul [[Lago di Ginevra]], dove il suo consumo di cocaina incrementò ulteriormente minacciando seriamente la sua salute. Determinato a disintossicarsi e per distrarsi dallo stress dell'ambiente musicale, Bowie iniziò a dipingere producendo svariate opere post-moderniste. Prese anche l'abitudine di portarsi in tour un blocco degli schizzi per disegnare quando si sentiva ispirato e iniziò a fotografare qualsiasi cosa colpisse la sua immaginazione. Il suo interesse verso la pittura crebbe notevolmente tanto da visitare le maggiori mostre europee e visitò anche molte gallerie d'arte a [[Ginevra]], il [[Brücke-Museum]] di [[Berlino]] e divenne, nelle parole del biografo Christopher Sandford, «un prolifico produttore e collezionista d'arte contemporanea»; i suoi quadri furono esposti in molte mostre personali e alcuni acquistati da musei britannici e statunitensi. Attraverso il proprio sito internet Bowieart.com, si impegnò anche nel promuovere e favorire la visibilità di opere di giovani artisti.
{{Approfondimento
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Prima della fine del 1976, l'interesse di Bowie per la scena artistica tedesca lo portò a trasferirsi a [[Berlino Ovest]] per disintossicarsi definitivamente e rivitalizzare la propria carriera. Qui iniziò la proficua collaborazione con [[Brian Eno]] e condivise un appartamento a [[Schöneberg (Berlino)|Schöneberg]] con Iggy Pop e Corinne Schwab, sua assistente personale già a Los Angeles, a cui aveva affidato la maggior parte degli aspetti organizzativi e manageriali.
La Schwab fu oggetto di grande gelosia da parte di Angie, moglie di Bowie, che dopo avere trascorso qualche giorno a Berlino si ritrasferì negli Stati Uniti. Bowie le dedicò il brano ''Be My Wife'' incluso nell'album ''Low'', invitandola invano a rimanere con lui in questa nuova avventura. Il matrimonio era entrato in crisi a partire dal 1973, con la passione sessuale tra i due che si era affievolita e le frequenti relazioni extra-coniugali di entrambi. In seguito, Angie avrebbe affermato di non aver più voluto vedere il marito dopo il ripetersi degli episodi filo-nazisti come quello della Victoria Station.
David iniziò a focalizzarsi sul [[Musica minimalista|minimalismo]] e sulla [[musica ambient]], che caratterizzeranno gli album della cosiddetta "''[[Trilogia di Berlino]]''". In questo periodo aiutò anche a risollevare le sorti della carriera di Iggy Pop, producendone e scrivendone insieme il primo album solista ''[[The Idiot]]'' e il successivo ''[[Lust for Life (album Iggy Pop)|Lust for Life]]''. Nel tour di Iggy Pop in Europa e Stati Uniti nel marzo e aprile 1977, Bowie partecipò come tastierista.
L'album ''[[Low (David Bowie)|Low]]'' del 1977 fu parzialmente influenzato dal [[krautrock]] di [[Kraftwerk]] e [[Neu!]] ed evidenziò un passo avanti per Bowie come compositore e artista concettuale, distanziandosi dal semplice pop e rock per produrre un'ambiziosa musica più astratta, dove le liriche erano sporadiche e non indispensabili. Malgrado le iniziali critiche negative ricevute per la sua apparente complessità e la non commerciabilità, ''Low'' arrivò alla seconda posizione nella classifica britannica, producendo anche il singolo di successo ''[[Sound and Vision]]'' che arrivò a sua volta al terzo posto della classifica britannica.
A posteriori si rivelerà un album di culto e porterà compositori d'avanguardia come [[Philip Glass]] a descriverlo « [...] un'opera geniale di incomparabile bellezza». Lo stesso Glass comporrà un'intera sinfonia basata sulle musiche e le atmosfere dell'album, la ''[[Symphony No. 1 Low|Low Symphony]]'' del 1992.
Seguendo l'approccio minimalista di ''Low'', il 23 settembre del 1977 uscì ''[["Heroes" (album David Bowie)|"Heroes"]]'' che include il celebre brano omonimo scritto insieme a Brian Eno; quest'album fuse pop e rock ampliandone i confini di genere e fu l'unico dei tre album della trilogia berlinese ad essere interamente registrato a Berlino. Come ''Low'', anche ''"Heroes"'' risultò pervaso dallo ''[[Spirito del tempo|zeitgeist]]'' della [[guerra fredda]], stigmatizzato dal [[Muro di Berlino|muro]] che divideva in due la città. Fu un altro grande successo, raggiungendo la terza posizione in classifica nel Regno Unito. La ''title track'', che raggiunse all'epoca soltanto la 24ª posizione nella classifica britannica dei singoli, divenne forse il brano più celebre e rappresentativo dell'intera carriera di Bowie, capace di resistere nel corso degli anni come sua canzone simbolo.
Verso fine anno, Bowie eseguì il brano sia allo show televisivo di Marc Bolan che allo speciale televisivo natalizio di [[Bing Crosby]], con il quale si esibì in una versione di ''[[Peace on Earth/Little Drummer Boy]]''. Il duetto si rivelò un successo mondiale nel 1982, conquistando la terza posizione nel Regno Unito.
Dopo aver completato ''Low'' e ''"Heroes"'', Bowie promosse i due album passando la maggior parte del 1978 in una tournée a cui presenziarono un milione di spettatori nei 70 concerti che toccarono 12 nazioni. Dal tour venne ricavato l'album live ''[[Stage (David Bowie)|Stage]]'', pubblicato nel medesimo anno. Sempre nel '78 uscì il film ''[[Gigolò (film)|Just a Gigolò]]'', con Bowie nella parte del protagonista. La pellicola riscosse un mediocre riscontro di pubblico e pessime recensioni da parte della critica.
Il capitolo finale della trilogia fu l'album ''[[Lodger (album)|Lodger]]'' del 1979, che a sua volta mostrò un approccio alla musica minimalista, ambient e complessa dei precedenti due dischi ma con un parziale ritorno al rock convenzionale basato su percussioni e chitarre. Il risultato fu un complesso mix di elementi [[New wave (musica)|new wave]] e [[world music]], con alcune influenze multietniche; alcune tracce furono composte utilizzando gli aforismi delle [[Strategie Oblique]] di Brian Eno e [[Peter Schmidt (artista)|Peter Schmidt]]: ''Boys Keep Swinging'' nacque così, incoraggiando i musicisti a "percuotere" i propri strumenti, mentre per ''Move On'' si ricorse alla progressione di accordi di ''All the Young Dudes'' suonati al contrario e per ''Red Money'' utilizzando la traccia strumentale base di ''Sister Midnight'', brano precedentemente composto insieme a Iggy Pop.
L'album venne registrato interamente nello studio privato di Bowie in Svizzera e segnò la temporanea interruzione del rapporto collaborativo tra Bowie e Brian Eno, che sarebbero tornati a lavorare insieme negli anni novanta. ''Lodger'' raggiunse la quarta posizione in Gran Bretagna e la numero 20 negli Stati Uniti e dal disco furono estratti i singoli ''[[Boys Keep Swinging]]'' e ''[[DJ (David Bowie)|DJ]]''.
=== Il successo commerciale e di massa (1980-1989) ===
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[[File:David Bowie Chile.jpg|Bowie durante una data del Sound+Vision Tour del 1990|thumb]]
Nel 1989 prese parte come cantante, chitarrista e sassofonista nel gruppo rock [[Tin Machine]], costituito insieme a [[Reeves Gabrels]] e i fratelli [[Tony Sales|Tony]] e [[Hunt Sales]], con i quali aveva già collaborato negli anni settanta all'album di Iggy Pop [[Lust for Life (album Iggy Pop)|''Lust for Life'']];
Sebbene all'interno dei Tin Machine vigesse una democrazia assoluta, ben presto la natura da leader di Bowie iniziò a prevalere nelle dinamiche di gruppo, sia come compositore che come leader. Nel 1989 l'album di debutto della band, ''[[Tin Machine (album)|Tin Machine]]'', venne ben accolto da pubblico e critica, anche se l'eccessiva politicizzazione delle liriche provocò qualche perplessità. Il disco raggiunse la terza posizione in classifica nel Regno Unito e il primo tour mondiale del gruppo si rivelò un successo. Dopo però una serie di singoli fallimentari e un dissidio con la EMI, Bowie lasciò l'etichetta discografica e il gruppo si sciolse dopo la pubblicazione di un secondo album in studio (1991) e di uno dal vivo (1992), entrambi male accolti da pubblico e critica. Bowie era già tornato, prima della pubblicazione del secondo album del gruppo, all'attività da solista con il ''[[Sound+Vision Tour]]'' del 1990, che lo tenne impegnato per sette mesi nel portare in giro per il mondo i suoi vecchi successi, dopo la pubblicazione del cofanetto "''Sound and Vision''", riscuotendo ottimi consensi e lauti guadagni. Un terzo album di studio dei Tin Machine era stato programmato, ma Bowie preferì ritornare all'attività solista dopo avere reincontrato Nile Rodgers (il produttore di ''Let's Dance''). Con Rodgers incise ''Real Cool World'', title-track della colonna sonora del film ''Cool World'', che fu pubblicata su singolo nell'estate 1992.
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=== Elettronica, nuove sperimentazioni e il ritorno al passato (1990-1999) ===
[[File:David Bowie 1997.jpg|Bowie in concerto nel 1997|miniatura|upright=0.7|alt=]]
Nel 1990 si trasferì definitivamente a New York in un appartamento al 160 di Central Park South, al nono piano dell'Essex House, affacciato su [[Central Park]]
Nell'aprile 1992 apparve al [[Freddie Mercury Tribute Concert]] dove eseguì ''Heroes'', ''All the Young Dudes'' e, insieme a [[Annie Lennox]], ''Under Pressure''.
Il 1993 pubblicò l'album ''[[Black Tie White Noise]]'', con influenze soul, jazz e hip hop, e caratterizzato da un largo impiego di strumenti elettronici; l'album, prodotto da [[Nile Rodgers]], raggiunse la vetta della classifica britannica e due singoli entrarono nella Top 40 e uno nella Top 10, ovvero il brano ''[[Jump They Say]]'' dedicato al fratellastro Terry. Bowie esplorò in seguito nuove tendenze musicali ''[[musica ambientale|ambient]]'' con ''[[The Buddha of Suburbia (colonna sonora)|The Buddha of Suburbia]]'', colonna sonora dell'omonima mini serie televisiva; l'album ricevette buone critiche ma fu un insuccesso commerciale, fermandosi alla posizione n. 87 della classifica britannica.
Dalla collaborazione con Brian Eno fu realizzato ''[[1.Outside]]'', un [[concept album]] per il quale crea nuovo alter ego, l'investigatore Nathan Adler, e altri ad ognuno dei quali viene affidata l'interpretazione delle tracce, sviluppando in tal modo la narrazione del racconto. Denigrato ed esaltato in egual misura, ma negli ultimi anni rivalutato molto positivamente, l'album riscosse consensi sia in America che in Europa e produsse anche alcuni dei singoli di maggior successo del periodo come la canzone ''[[Hallo Spaceboy]]'', eseguita in seguito con i [[Pet Shop Boys]].
[[File:David Bowie holywood.jpg|La stella di Bowie sulla [[Hollywood Walk of Fame]]|miniatura]]
Il 17 gennaio 1996 Bowie venne introdotto nella [[Rock and Roll Hall of Fame]],
Nello stesso periodo Bowie intuì le grandi potenzialità del web e, oltre al suo personale [[sito web]] ''www.davidbowie.com'', nella primavera del 1996 inaugurò il ''BowieNet'', primo [[Portale web|portale]] tematico creato da un cantante,
Nel 1997 uscì il nuovo album ''[[Earthling]]'', che comprende nuove sperimentazioni di musica jungle e drum and bass; fu un successo più di pubblico che di critica e produsse la hit ''[[Little Wonder]]'', brano con cui si esibì anche al [[47º Festival di Sanremo]] in qualità di ospite. Nel 1999 in occasione del nuovo album ''[['hours...']]'', Bowie cambiò nuovamente ''look'' abbandonando i capelli corti [[Rame (colore)|ramati]] alla volta di un ''look'' "capellone" analogo a quello degli esordi. L'album, caratterizzato dal singolo di successo ''[[Thursday's Child]]'', è stato definito da ''[[Rolling Stone]]'' una sintesi della carriera di Bowie, in cui i suoi fan possono trovare tracce di album precedenti quali ''Hunky Dory'', ''Ziggy Stardust'', ''Aladdin Sane'', ''Heroes'' e ''Low''.
=== ''Heathen'', ''Reality'' e il ritiro dalle scene (2000-2013) ===
Nel 2000 ebbero luogo alcune sessioni per il progettato album intitolato ''Toy'', che avrebbe dovuto essere una compilation di nuove versioni di alcuni dei primi brani di Bowie con l'aggiunta di tre nuove canzoni ma che rimase inaspettatamente inedito.
Il 15 agosto dello stesso anno nacque Alexandria Zahra "Lexie" Jones, figlia di David e Iman.
[[File:David Bowie (135687113) (cropped).jpeg|miniatura|sinistra|Bowie durante un concerto nel 2003]]
Nell'ottobre 2001, Bowie aprì il [[Concerto per New York City]], un evento di beneficenza in favore delle vittime degli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, con una performance minimalista del brano ''America'' di [[Simon & Garfunkel]], seguita dalla classica ''"Heroes"''.
Sempre nel 2001 interpretò una versione di ''[[Nature Boy]]'' per la [[colonna sonora]] del film ''[[Moulin Rouge!]]''.
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[[File:Duncan Jones and David Bowie at the premiere of Moon.jpg|miniatura|David Bowie con il figlio primogenito Duncan Jones]]
L'anno successivo invece pubblicò l'album ''[[Reality (David Bowie)|Reality]]''
Negli anni successivi Bowie rimase lontano dalle scene, se si eccettuano alcune rare apparizioni, tuttavia si dedicò alla registrazione di alcuni pezzi per il cinema, come il suo vecchio successo ''Changes'' in duetto con [[Butterfly Boucher]] per il film animato ''[[Shrek 2]]'' del 2004 e scrisse il brano ''(She Can) Do That'' del 2005, realizzato con [[Brian Transeau]], per il film ''[[Stealth - Arma suprema]]''.
Tornò a esibirsi dal vivo l'8 settembre 2005 con gli [[Arcade Fire]], per l'evento televisivo statunitense ''Fashion Rocks'' e si unì nuovamente alla band canadese una settimana dopo per la CMJ Music Marathon.
L'8 febbraio 2006 gli fu assegnato il premio [[Grammy Award alla carriera]]
Alcune delle canzoni dell'evento furono incise per il DVD ''[[Remember That Night: Live at the Royal Albert Hall]]''.
Il suo ultimo concerto dal vivo fu quello del novembre 2006 con [[Alicia Keys]] per uno spettacolo di beneficenza alla Black Ball di New York.
Nel 2007 registrò uno spot pubblicitario con [[Snoop Dogg]] per l'emittente americana XM Satellite Radio
Nel gennaio del 2010 uscì il doppio album live ''[[A Reality Tour (album)|A Reality Tour]]'', contenente materiale registrato durante l'ultima tournée del 2003 e del 2004.
Il 21 gennaio 2009, su alcuni blog si diffuse la notizia secondo la quale Bowie era a Berlino per la registrazione di un nuovo album, ma arrivò subito la smentita pubblicata anche sul sito ufficiale dell'artista.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.therockblog.net/last-news/david-bowie-nessun-album-nel-2009/|titolo=David Bowie, nessun album nel 2009|editore=Therockblog.net|accesso=8 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091012144619/http://www.therockblog.net/last-news/david-bowie-nessun-album-nel-2009/|urlmorto=sì}}</ref>
Nel marzo 2011, fu possibile scaricare da internet l'album inedito ''[[Toy (David Bowie)|Toy]]'', la cui pubblicazione era stata annullata nel 2001, che contiene alcuni dei brani usati per ''Heathen'' e la maggior parte dei lati B dei singoli provenienti dallo stesso disco.
Nel 2012 la [[Louis Vuitton]] lo ingaggiò come nuovo testimonial per la nuova campagna americana del 2013.
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=== Il ritorno con ''The Next Day'' (2013-2015) ===
[[File:David Bowie.jpg|miniatura|David Bowie nel 2006]]
Dopo dieci anni di assenza (di cui un paio trascorsi con Visconti a lavorare in segreto a nuovi brani),
Nell'autunno 2014 Bowie pubblicò una nuova antologia, ''[[Nothing Has Changed]]''; fu pubblicata in diversi formati e contiene un brano inedito, ''Sue (In the Season of Crime)'', pubblicato anche come singolo. L'album ottenne un notevole successo, soprattutto in Europa e in particolar modo nel Regno Unito, dove Bowie da sempre ha lo "zoccolo duro" dei suoi fan.{{Senza fonte}} Raggiunse il nono posto nelle classifiche inglesi e si aggiudicò, dopo qualche mese, un [[disco d'oro]] per avere venduto oltre {{formatnum:100000}} copie.
Nell'ottobre 2015 John Giddins, storico organizzatore di concerti londinesi, rivelò che Bowie non si sarebbe più esibito dal vivo e non avrebbe intrapreso più alcun tour, neanche per la promozione di ''The Next Day''.
=== L'ultimo album ''Blackstar'' e la morte (2015-2016) ===
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Il 19 novembre 2015 Bowie lanciò il suo nuovo singolo ''[[Blackstar (singolo)|Blackstar]]'', il primo estratto dall'[[Blackstar (album)|album omonimo]] e, in seguito, ''[[Lazarus (David Bowie)|Lazarus]]'', anch'esso accompagnato dal relativo videoclip trasmesso in rete tre giorni prima della [[Morte di David Bowie|morte]]. Con lo stesso titolo il 12 dicembre debuttò l'[[Lazarus (musical)|omonimo musical]] scritto e prodotto per [[Broadway]] da Robert Fox, per la cui prima teatrale Bowie ha presenziato, compiendo la sua ultima apparizione pubblica. L'8 gennaio 2016, giorno del suo 69º compleanno, uscì l'album in studio ''[[Blackstar (album)|Blackstar]]'' (stilizzato come ★).
Due giorni dopo, nella notte tra il 10 e l'11 gennaio, il cantante morì improvvisamente, all'età di 69 anni, nel suo attico al 285 di Lafayette Street, a [[New York]], dove si ipotizza si sia avvalso di una programmata pratica di [[eutanasia]]
Secondo quanto affermato da Tony Visconti durante un'intervista concessa ad ''RS America'', Bowie avrebbe tratto ispirazione dall'album ''[[To Pimp a Butterfly]]'' del rapper [[Kendrick Lamar]]
{{Citazione|Ha sempre fatto quello che voleva. E voleva farlo a modo suo, e voleva farlo al meglio. La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un'opera d'arte. Ha fatto ''Blackstar'' per noi, è stato il suo regalo di addio. Sapevo da un anno che sarebbe andata così. Non ero preparato, però. È stato un uomo straordinario, pieno di amore e di vita. Sarà sempre con noi. Per ora, possiamo solo piangere.|Tony Visconti|He always did what he wanted to do. And he wanted to do it his way and he wanted to do it the best way. His death was no different from his life - a work of Art. He made ''Blackstar'' for us, his parting gift. I knew for a year this was the way it would be. I wasn't, however, prepared for it. He was an extraordinary man, full of love and life. He will always be with us. For now, it is appropriate to cry.|lingua=en}}
Il 12 gennaio 2016, ''Blackstar'' debuttò in cima alla [[Official Albums Chart]] del [[Regno Unito]], vendendo oltre {{formatnum:146000}} copie e venendo certificato disco d'oro in poco meno di un giorno dalla sua pubblicazione.
Molte personalità del mondo della musica hanno partecipato al lutto: il 13 gennaio, durante un suo concerto a Los Angeles, Elton John ha interrotto la scaletta dello spettacolo per rendere omaggio alla rockstar. Il 12 gennaio anche [[Madonna (cantante)|Madonna]], nella tappa di [[Houston]] del suo ''[[Rebel Heart Tour]]'', ha voluto ricordarlo con una cover di ''Rebel Rebel''.
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Mick Jagger ha ricordato a nome dei Rolling Stones su [[Twitter]] quello che Bowie fu per lui e per il gruppo: un uomo "meraviglioso e gentile":
{{Citazione|Siamo profondamente rattristati nell'apprendere della morte del nostro caro amico David Bowie. Non solo era un uomo meraviglioso e gentile ma era un artista straordinario,
Il giorno della sua morte Facebook, [[Instagram]] e Twitter registrarono in poco tempo un forte flusso di informazioni e scambi di messaggi. Milioni di fan ma anche molti esponenti della musica, dello spettacolo e della politica (tra i quali [[David Cameron]], [[Brian Eno]], [[Ariana Grande]], [[Brian May]], [[Bryan Adams]], [[Bruce Springsteen]], [[J. K. Rowling|J.K. Rowling]], gli [[U2]], [[Kanye West]], [[Paul McCartney]], [[Martin Scorsese]], [[Barack Obama]]) si sono detti addolorati per la morte del cantante, lasciando dediche, messaggi di cordoglio ai familiari, fotografie e video sul web.
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Il disco raggiunse il terzo posto delle classifiche del Regno Unito diventando, col passare degli anni, un classico natalizio, sia come canzone sia come video.
Significativa fu anche la collaborazione con
===I [[Queen]]===
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=== I Quarrymen (1957-1959) ===
{{Vedi anche|The Quarrymen}}
Il 6 luglio 1957 ad una festa a [[Woolton]] nella St. Peter's Church Hall il quindicenne Paul McCartney conobbe
{{Citazione|Uno dei miei più bei ricordi di John è quando ci mettevamo a litigare: io non ero d'accordo con lui su qualcosa e finivamo per insultarci a vicenda. Passavano un paio di secondi e poi lui sollevava un po' gli occhiali e diceva "è solo che sono fatto così...". Per me quello era il vero John. In quei rari momenti lo vedevo senza la sua facciata, quell'armatura che io amavo così tanto, esattamente come tutti gli altri. Era un'armatura splendida; ma era davvero straordinario quando sollevava la visiera e lasciava intravedere quel John Lennon che aveva paura di rivelare al mondo|Paul McCartney}}
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==== Il tour mondiale, ''Anthology'' e la morte di Linda ====
[[File:PaulMcCartneyWorldTourVeteransSta1990.jpg|thumb|Il World Tour al Veteran Stadium, Philadelphia (1990)]]
McCartney comincia il nuovo decennio nel pieno del suo primo tour dopo la morte di
Il 15 gennaio 1991 registra per la seconda stagione di "MTV Unplugged" un concerto acustico in cui eseguirà cover di vecchi classici (''Be Bop a Lula'', ''San Francisco Bay Blues'') e brani originali, compresa la sua prima composizione in assoluto, ''[[I Lost My Little Girl]]'', scritta all'età di quattordici anni. Il tutto viene poi pubblicato nell'album ''[[Unplugged - The Official Bootleg]]'', il cui successo convince altri artisti a fare altrettanto negli anni seguenti.
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Del 1993 è l'album ''[[Off the Ground]]'', in cui proseguono alcune collaborazioni prestigiose: [[Elvis Costello]] (''Mistress and Maid'' e ''The Lovers That Never Were'' sono i due frutti della ritrovata intesa), [[Carl Davis]] e [[George Martin (produttore)|George Martin]]. Segue un nuovo tour mondiale (''[[The New World Tour]]'') e l'album ''[[Paul Is Live]]'' (1993).
Dopo il Tour del 1993 McCartney si impegna con
All'inizio del 1997 McCartney è stato insignito del titolo di [[Cavaliere (onorificenza)|Cavaliere]] (''[[Sir]]'') dalla regina [[Elisabetta II]], quindi ha pubblicato il nuovo album ''[[Flaming Pie]]''. L'album ha seguito il canovaccio di ''[[McCartney (album)|McCartney]]'' (1970) e ''[[McCartney II]]'' (1980), in quanto è stato inciso pressoché in solitudine anche se non sono mancate partecipazioni di amici come
McCartney ha poi realizzato ''[[Rushes]]'' I e II (1997-1998), due progetti sperimentali sotto lo pseudonimo [[The Fireman (gruppo musicale)|The Fireman]] che avrebbe dovuto tenerne nascosta l'identità. Questi lavori hanno rivelato il suo lato più sperimentale, alle prese con musica strumentale in chiave elettronica.
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Il 26 febbraio 2014, presso la 02 Academy Brixton di [[Londra]], McCartney è stato nominato ''Songwriter's Songwriter'', premio speciale istituito dall'NME. Il nome di Macca è stato menzionato "dai suoi colleghi" e Mike Williams, il direttore del settimanale musicale britannico, ha affermato: "Abbiamo parlato con i maggiori musicisti e ci hanno detto tutti: datelo a Paul McCartney, è il più grande compositore del mondo. È giusto festeggiare lo straordinario talento di Paul, e sono onoratissimo che l'NME gli stia per dare questo speciale premio Songwriter's Songwriter".
== Vita privata, interessi e relazioni personali ==
=== Relazioni personali ===
==== Jane Asher (1963-1968) ====
McCartney conobbe l'attrice britannica [[Jane Asher]] il 18 aprile 1963, quando un fotografo le chiese di posare con lui a un'esibizione dei Beatles alla [[Royal Albert Hall]] di Londra. I due ebbero una relazione e Paul convisse con la Asher nella casa dei genitori di lei in ''Wimpole Street'' a Londra, dove visse per circa tre anni prima che la coppia si trasferisse in una casa di proprietà di McCartney a [[St John's Wood (Westminster)|St John's Wood]]. Compose anche diverse canzoni durante la sua permanenza dagli Asher, compresa ''[[Yesterday]]'', e diverse furono ispirate dalla stessa Jane, come ''[[And I Love Her]]'', ''[[You Won't See Me]], [[We Can Work It Out]],'' ''[[I'm Looking Through You]]''. In questo periodo aiutò anche il fratello di Jane, [[Peter Gordon|Peter]], a lanciare il suo duo folk [[Peter and Gordon|Peter & Gordon]] scrivendo alcune canzoni per loro di grande successo. La relazione durò cinque anni ed era in previsione il matrimonio, ma la Asher ruppe il fidanzamento per le continue infedeltà di Paul, in particolare quando scoprì McCartney a letto con un'altra donna, Francie Schwartz.
==== Linda Eastman (1969-1998) ====
Nel 1969 McCartney sposò la fotografa americana [[Linda McCartney|Linda Eastman]] (24 settembre 1941 - 17 aprile 1998), che "gli diede la forza e il coraggio di riprendere a lavorare" dopo la rottura dei Beatles. I due si erano conosciuti nel 1967 a un concerto di [[Georgie Fame]], mentre Linda era impegnata in Gran Bretagna in un servizio fotografico sui musicisti della "[[Swinging London]]". Entrambi vegetariani, sostennero l'organizzazione per i diritti degli animali [[People for the Ethical Treatment of Animals|PETA]]. Oltre alla figlia di Linda, Heather (31 dicembre 1962), che venne adottata da Paul, ebbero durante il matrimonio tre figli: [[Mary McCartney|Mary]] (28 agosto 1969), [[Stella McCartney|Stella]] (13 settembre 1971) e [[James McCartney|James]] (12 settembre 1977). Il matrimonio durò fino alla morte di Linda.
==== Heather Mills (2002-2006) ====
Nel 2002 McCartney ha sposato [[Heather Mills]], ex-modella e attivista umanitaria. Nel 2003 la coppia ebbe una figlia, Beatrice. Seguì la separazione nel 2006 e nel 2008 il divorzio. Il divorzio ebbe grande risalto mediatico, oltre che per la popolarità di McCartney, per le richieste economiche di Mills (125 milioni di sterline), per le gravi accuse rivolte contro McCartney e per lo svolgimento delle udienze (nell'ultima udienza Mills rovesciò una caraffa d'acqua sull'avvocato di McCartney).
Al termine, il giudice, accordando 24.3 milioni di sterline a Mills, definì la testimonianza di McCartney "coerente, accurata e onesta", mentre quella della Mills per gran parte "incoerente, inaccurata" e "meno che candida".
==== Nancy Shevell (2007-presente) ====
Dal 2007 i giornali hanno reso pubblica la relazione tra McCartney e Nancy Shevell, membro del consiglio di amministrazione della [[Metropolitan Transportation Authority (New York)|"New York Metropolitan Transportation Authority"]].
Il 6 maggio 2011 Paul ha dichiarato l'intenzione di sposare [[Nancy Shevell]] e il successivo 9 ottobre – data in cui ricorre il 71º compleanno di John Lennon – il matrimonio è stato celebrato al ''Westminster Register Office'' di [[Londra]], lo stesso dove nel 1969 Paul sposò Linda, morta nel 1998 per un cancro. Alla sobria cerimonia hanno partecipato pochi ospiti tra amici e familiari, fra i quali Ringo Starr e i figli di Paul, la cui secondogenita Stella ha disegnato l'abito della sposa.
=== Rapporti con gli altri ex membri ===
==== John Lennon ====
[[File:Lennon-McCartney.JPG|thumb|McCartney con John Lennon nel 1964]]
Con John Lennon, Paul instaurò tra la fine degli [[Anni 1950|anni cinquanta]], cioè dai tempi dei [[Quarrymen]], alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]], una delle più floride e prolifiche collaborazioni di compositori della storia: [[Lennon-McCartney]]. Il loro rapporto fu molto stretto e intimo, soprattutto nei primi anni, il che portò i due a lavorare fianco a fianco anche nella composizione delle canzoni. Componevano infatti scambiandosi proposte e idee, finché la canzone non veniva fuori. Alla fine degli anni sessanta, le continue liti e tensioni all'interno del gruppo, che portarono inevitabilmente allo scioglimento dello stesso, allontanarono sempre di più i due. Ciò condusse alla separazione, avvenuta pubblicamente nell'aprile 1970, in coincidenza con lo scioglimento dei Beatles.
L'ultima volta che suonò con Lennon fu nel 1974 (quattro anni dopo lo scioglimento dei Beatles) in una sessione in uno studio di [[Los Angeles]]. Le registrazioni di questa session sono state raccolte in un [[bootleg]] album: ''[[A Toot and a Snore in '74]]''.
Secondo quanto affermato da Lennon in un'intervista del 1980, l'ultima volta che i due si videro fu nel 1976, quando Paul si presentò improvvisamente a casa sua. In quell'occasione, mentre guardavano il [[Saturday Night Live]] alla televisione, il presentatore della trasmissione invitò in studio gli ex componenti dei Beatles in cambio di una somma di denaro. I due furono tentati di presentarsi allo studio, posto nelle vicinanze della casa di Lennon, ma desistettero per la stanchezza. Da quell'episodio è tratto il film ''[[Due di noi - The Beatles]]'' (2000) di [[Michael Lindsay-Hogg]], già regista di ''[[Let It Be (film)|Let It Be]]''.
McCartney durante i suoi concerti ancora oggi dedica sempre un momento al ricordo del suo vecchio amico John, durante il quale canta una sua canzone o gliene dedica una, ed è spesso visibilmente commosso (fra tutte, ''[[Here Today (Paul McCartney)|Here Today]]'').
==== George Harrison ====
[[File:Beatles Paul McCartney.png|thumb|McCartney ed Harrison nel 1964]]
Il rapporto con George è stato, per certi versi, come quello che un fratello maggiore ha nei confronti del più giovane della famiglia. Paul, infatti, si è spesso rivelato molto protettivo nei confronti dell'amico Harrison e allo stesso tempo poco attento a considerarne l'alta cifra stilistica, come quest'ultimo avrebbe giustamente meritato. Nel corso delle tante sessioni di registrazione in studio, George è sempre apparso come l'autore solitario, spesso slegato dallo stile compositivo dei Beatles; Lennon/McCartney rappresentavano una coppia formidabile di autori che scrivevano canzoni insieme, sin dalle origini della band, mentre Harrison esordiva timidamente come tale, in poche occasioni e, almeno agli inizi, mai con gli stessi risultati dei suoi più gettonati compagni. Solo nella fase matura dei Beatles, la figura di Harrison, di compositore a tuttotondo, emergerà con prepotenza e originalità all'interno del gruppo e farà ricredere l'amico Paul sulle sue reali qualità di musicista.
Dopo lo scioglimento dei Beatles, i due continueranno a collaborare, soprattutto nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]] e dopo la morte di Lennon, alla realizzazione del singolo ''[[All Those Years Ago]]''. George e Paul si incontreranno successivamente negli [[Anni 1990|anni novanta]], nell'ambito del progetto ''[[The Beatles Anthology|Anthology]]''.
==Note==
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Le tensioni crescevano fra la coppia Jagger-Richards e Jones, e l'uso di droghe non aiutava certo a risolvere i problemi. Il suo contributo ai Rolling Stones divenne più sporadico, dovendo occuparsi di alcuni progetti esterni al gruppo. Keith Richards iniziò a suonare sempre più spesso la chitarra solista. Jones, annoiato dallo stesso strumento, cercò spesso qualcosa di esotico da suonare, sebbene fosse sempre più assente dalle sessioni di registrazione. Il graduale declino dell'apporto di Jones al gruppo iniziò intorno al 1967 e andò avanti fino a maggio del 1968, quando incise l'ultimo vero e proprio contributo alle canzoni dei Rolling Stones. Scene di Brian nel film promozionale del 1967 per ''We Love You'' lo mostrano ricurvo e appena in grado di tenere aperti gli occhi, un comportamento tipico di coloro che facevano uso del [[Metaqualone|Mandrax Quaalude]], una popolare droga a quel tempo. Ad ogni modo mantenne stretti legami con persone esterne agli Stones, inclusi [[Jim Morrison]], [[Bob Dylan]], [[John Lennon]], [[Jimi Hendrix]], [[George Harrison]], e [[Steve Marriott]].
{{citazione|Non sono più in sintonia con gli altri sui dischi che stiamo facendo. Non comunichiamo più dal punto di vista musicale. La musica degli Stones non è più di mio gusto. E io desidero suonare il mio tipo di musica, piuttosto che quello degli altri, anche se certo apprezzo le loro idee musicali. L'unica soluzione era quella di separarci, ma in ogni caso resteremo amici. Voglio bene a quei ragazzi.|Brian Jones dopo aver lasciato gli Stones}}
La vita diventò sempre più difficile per Brian. Nel marzo 1967, la sua fidanzata [[Anita Pallenberg]] scappò con Richards mentre Jones era in ospedale, danneggiando fortemente l'amicizia fra i due musicisti. La Pallenberg successivamente dichiarò che il chitarrista fu ricoverato dopo una zuffa con lei, nella quale Jones si ruppe il polso; sebbene secondo la versione di Richards, Brian semplicemente si ammalò.
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