Francesco Libetta: differenze tra le versioni

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==Biografia==
La sua formazione artistica si è sviluppata soprattutto in [[Italia]], [[Francia]] e in [[Russia]]. Ha studiato [[pianoforte]] con Vittoria De Donno a [[Lecce]], composizione con [[Gino Marinuzzi (1920-1996)|Gino Marinuzzi]] a [[Roma]] e Jacques Castérède a [[Parigi]]. Dopo essersi imposto all'attenzione internazionale nel [[20001994]] alcon Miamiun Internationalrecital Pianoper Festivalle ofSerate Musicali in Sala Verdi a DiscoveryMilano, è stato invitato in stagioni concertistiche negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a [[Londra]], [[Parigi]], [[Stoccolma]], [[Oslo]], [[Barcellona]], [[Hong Kong]], [[Tokyo]] e [[Osaka]]. Si esibisce in alcune delle più importanti istituzioni musicali, quali Santa Cecilia a Roma (con il primo Concerto di Mendelssohn diretto da [[Antonio Pappano]]), il [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] - sia da solista che in quartetto con il Trio d'archi della Scala -, la [[Carnegie Hall]] e la [[David Geffen Hall]] (fino al
2015 chiamata [[Alice Fisher Hall]]) di [[New York]].
 
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Ha realizzato numerose registrazioni (pubblicate anche negli Stati Uniti): le Variazioni Diabelli di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], le trascrizioni di [[Liszt]] delle opere [[Richard Wagner|wagneriane]], di [[Mozart]], brani di [[Debussy]], [[Johannes Brahms|Brahms]], [[Maurice Ravel|Ravel]] e [[Fryderyk Chopin|Chopin]], numerose opere di [[Robert Schumann|Schumann]], l'integrale della musica per tastiera di [[Georg Friedrich Händel]], di [[Giovanni Paisiello]] e [[Leo Delibes]].
 
Ha eseguito le 32 sonate di Beethoven per pianoforte, l'integrale pianistica di Chopin, e la "prima assoluta" (1990) dei 53 Studi di [[Leopold Godowsky]] sugli Studi di Chopin.
 
Il regista [[Bruno Monsaingeon]] ha dedicato un filmato, premiato con il ''[[Diapason d'Or]]'' e lo ''[[CHOC - Le Monde de la Musique]]'', al concerto da lui eseguito al [[Festival pianistico di Roque d'Anthéron]].
 
Direttore dei master di pianoforte della Fondazione P. Grassi di Martina Franca, è stato docente presso la Miami Piano Festival Academy in Florida. Ha insegnato per venti anni musica da camera presso il Conservatorio "[[Tito Schipa]]" di [[Lecce]], dimettendosi nel 2020.
 
Nel 2005 appare nel film "[[Musikanten]]" di [[Franco Battiato]], con cui collabora anche successivamente.
 
Nel 2009 è stata prodotta la sua opera musicale "OttocentoL’Assedio di Otranto", scritta incon collaborazionela consupervisione ildi coreografoFranco Battiato, con coreografie e registaregia di [[Fredy Franzutti]] (Otranto - Agosto 2009. Ripresa a Roma, Auditorium di via della Conciliazione - Gennaio 2010). Viene messa in scena la storia dell'assedio subitosubìto daa Otranto nel 1480.
 
Nel 2010 la casa discografica statunitense [[Marston]] lo include in una antologia di interpreti chopiniani storici, che a partire da Pabst include de Pachmann, Friedman, Paderewski, Rubinstein, Lipatti, Bartok, etc., e un unico altro italiano: Busoni.
 
È stato direttore artistico del "[[Miami International Piano Festival in Lecce]]" e daldella 2003Miami èInternational fondatorePiano eFestival presidenteAcademy dellin Italy. Nel 2003 ha fondato l'[[Associazione Nireo]], che promuoveper vent’anni ha promosso la riscopertavalorizzazione e documentazione di brani e autori quasi dimenticati, anche attraverso la ripubblicazionepubblicazioni discograficadiscografiche.
 
Nel [[2018]] pubblica il libro "[[Musicista in pochi decenni]] - Idoli, opinioni, esperienze sulla strada del successo sicuro", ironica e interessante riflessione sul mondo pianistico odierno.
 
Nel [[2019]] fonda con Stefania Ballone, Christian Fagetti e altri ballerini il gruppo di [[Coreofonie]], spettacolo di musica e danza.
 
Nel [[2023]] la Sony Music ha pubblicato una registrazione dedicata alla musica pianistica di [[Ezio Bosso]], che include la trascrizione di LIbetta della Sinfonia “Oceans”.
La casa editrice Edifir ha pubblicato “E la giostra va”, un libro di dialoghi con [[Gianni Tangucci]] sulla vita del teatro musicale.
 
== Libri ==
* Francesco Libetta, ''Musicista in pochi decenni. Idoli, opinioni, esperienze sulla strada del successo sicuro'', pp. VI+194, [[Zecchini Editore]], 2018. ISBN 978-88-6540-206-1.
 
* Francesco Libetta, ''E la giostra va. Conversazioni con Gianni Tangucci'', pp. 132, [[Edifir Edizioni Firenze]], 2023. ISBN 978-88-9280-198-1
 
==Discografia==
{{W|discografie|gennaio 2023}}
- ALBUM (cd)
 
C&Co New Recording (2025) [[de musica et humana phantasia|De musica atque humana phantasia]] in dodici volumi
 
Sony Classical CD (2025) The hidden room (con Aylen Pritchin, Luigi Piovano, Grazia Raimondi)
 
Sony Music CD (2024) Chopin selon Chopin
 
Sony Classical CD (2023) Lighting Bosso
 
C&Co New Recording cdl2022.001
''Logoi Neretinoi'' (2023)
LIbetta, Castérède, Marinuzzi, Beethoven, Chaminade, Battiato, Byrd, Schmid
 
C&Co New Recording cdl8820.005.
''Domestic soundscapes 2020'' (2022).
Libetta (''The barre”, “Surfers”), Euripide, Bach, Beethoven, Chopin, Liszt, Debussy, Ravel, Rachmaninoff, Strauss
 
C&Co New Recording cdl18.001/2/3.
''Liszt: Années de pèlerinage'' (2022).
 
NIREO 013.
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- ALBUM (LP)
 
Sony Classical LP (2025) The hidden room (con Aylen Pritchin, Luigi Piovano, Grazia Raimondi)
 
Sony Classical LP (2023) Lighting Bosso
 
ETERFON (1990) RR 141
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* ''Master of the keyboard'' - Miami International Piano Festival (2001). Godowsky: ''Igniis Fatuus''; Saint-Saëns: ''Etude en forme de valse'', Op. 52 n. 6; Schubert/Strauss: ''Kuppelwieser Walzer''. VAI - VHS 69230
 
== Francesco Libetta in letteratura ==
 
* Nel romanzo ‘’La nutria’’ di [[Andrea Zandomeneghi]], pubblicato da Tunué nel 2019, Francesco Libetta è citato con [[Ennio Flaiano]], [[Zygmunt Bauman]], [[Emanuele Severino]], [[Francesco Cossiga]], [[Aleksandr Solženicyn]]. [[Michele Serra]], [[Michel Houellebecq]], [[Giovanni Sartori]], [[Paolo Sorrentino]] e altri, in un gruppo di interlocutori epistolari.
 
*[[Antonio Mistretta]], nel suo romanzo ''La musica perduta'' (pubblicato nel 2021 da Giulio Perrone Editore), modella il personaggio del protagonista, il pianista Giuseppe Milauro, ispirandosi a varie persone, tra cui Francesco Libetta (Giuseppe è il secondo nome, Milauro il cognome della madre).
 
==Collegamenti esterni==