Sunnismo: differenze tra le versioni
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Il '''sunnismo''' ({{arabo|
▲|Immagine = {{immagine sinottico|Ahlul_Sunnah.png|Calligrafia sunnita che dice: "Ahl al-sunna wa l-jamāʿa", cioè "La gente della Sunna e della Comunità".}}
▲Il '''sunnismo''' ({{arabo|أهل السنة والجماعة|ahl al-sunna wa l-jamāʿa}}<ref name=":0">{{Treccani|sunnismo_(Dizionario-di-Storia)|sunnismo|anno=2011|accesso=2019-05-27}}</ref>, "il popolo della Sunna e della Comunità") è la corrente maggioritaria dell'[[Islam]], comprendendo circa l'85% dell'intero mondo islamico<ref> Catalina e Cataloiu vero amore un {{Treccani|sunnita|sunnita|v=sì|accesso=2019-05-27}}</ref>. Essa riconosce la validità della ''[[Sunna]]'' (consuetudine<ref>{{Treccani|sunna|sunna|v=sì|accesso=2019-05-27|citazione=la consuetudine di [[Maometto]] nelle varie circostanze della vita}}</ref>, identificata coi [[Sei libri]]) e si ritiene erede della giusta interpretazione del [[Corano]]<ref name=":0" />, articolata giuridicamente in 4 scuole o [[madhhab]]. Queste si dividono in [[Hanafismo]], [[Malikismo]], [[Sciafeismo]], [[Hanbalismo]]. Mentre il [[cristianesimo]] è la maggiore religione del mondo (con 2,1 miliardi di aderenti) e l'[[Islam]] la seconda (con 1,8 miliardi), come confessioni il sunnismo (1,6 miliardi) supera il [[cattolicesimo]] (1,2 miliardi). Nell'islam, oltre al sunnismo, le [[denominazioni islamiche|principali confessioni]] sono rappresentate dallo [[Sciismo]] e dal [[Kharigismo]]. Sono presenti inoltre numerose forme minori (vedi [[denominazioni islamiche]]).
Mentre il [[cristianesimo]] è la maggiore religione del mondo (con 2,4 miliardi di aderenti) e l'[[Islam]] la seconda (con 1,8 miliardi), come confessioni il sunnismo (1,6 miliardi) supera il [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]] (1,3 miliardi). Nell'islam, oltre al sunnismo, le [[denominazioni islamiche|principali confessioni]] sono rappresentate dallo [[sciismo]] e dal [[kharigismo]]. Sono presenti inoltre numerose forme minori (vedi [[denominazioni islamiche]]).
Nel sunnismo, così come nelle altre confessioni islamiche, ci sono divisioni interne tra i credenti [[sufi]] e coloro che rifiutano l'approccio sufico.▼
▲Nel sunnismo, così come nelle altre confessioni islamiche, ci sono divisioni interne tra i credenti [[Sufismo|sufi]] e coloro che rifiutano l'approccio sufico.
== Storia ==
Il quarto [[califfo]] [[
Quanti rimasero fedeli ad ʿAlī presero il nome di "[[alidi]]" e, un paio di secoli più tardi, quello di [[sciiti]]. I seguaci di [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya]], sempre due secoli più tardi, assunsero invece il nome di sunniti ("quelli della [[Sunna]]").
== Caratteristiche ==
Nato
Le differenze coinvolgono alcuni aspetti teologici e giuridici, in cui sono sorte nel tempo varie scuole giuridiche (o [[madhhab]]), di cui sopravvivono oggi solo l'[[
== La questione della guida ==
[[File:Sunni-Shia-Ibadi.png|upright=1.4|thumb|Area di diffusione dell'Islam: in verde il territorio a prevalenza sunnita
[[File:
Secondo il sunnismo, alla guida politica e spirituale (non strettamente religiosa però) della Comunità poteva accedere qualunque musulmano (maschio o femmina<ref>Si pensi - solo per fare alcuni esempi - alla figura di [[Benazir Bhutto]], eletta in [[Pakistan]] sunnita [[Primo ministro]] nel 1988, [[Sheikh Hasina]], eletta primo ministro del sunnita [[Bangladesh]] nel 2009, o prima ancora al ruolo svolto da [[Aisha|ʿĀʾisha]] nella [[Battaglia del cammello]] nel 656 o a [[Sitt al-Mulk]], sorella di [[al-Hakim I|al-Ḥākim I]], nell'Egitto sciita [[fatimidi|fatimide]] del 996.</ref>) pubere, di buona moralità, di sufficiente dottrina e sano di corpo e di mente. Il fatto di essere maschio, [[La Mecca|
▲[[File:Madhhab Map3.png|thumb|upright=1.4|Distribuzione delle scuole giuridico-religiose islamiche nel mondo.]]
▲Secondo il sunnismo, alla guida politica e spirituale (non strettamente religiosa però) della Comunità poteva accedere qualunque musulmano (maschio o femmina<ref>Si pensi - solo per fare alcuni esempi - alla figura di [[Benazir Bhutto]], eletta in [[Pakistan]] sunnita [[Primo ministro]] nel 1988, [[Sheikh Hasina]], eletta primo ministro del sunnita [[Bangladesh]] nel 2009, o prima ancora al ruolo svolto da [[Aisha|ʿĀʾisha]] nella [[Battaglia del cammello]] nel 656 o a [[Sitt al-Mulk]], sorella di [[al-Hakim I|al-Ḥākim I]], nell'Egitto sciita [[fatimidi|fatimide]] del 996.</ref>) pubere, di buona moralità, di sufficiente dottrina e sano di corpo e di mente. Il fatto di essere maschio, [[La Mecca|Mecca]]no o, almeno, [[Arabi|arabo]], era un elemento preferenziale ma non essenziale. Sotto questo profilo il sunnismo respingeva quindi decisamente la pretesa dei [[Kharigismo|kharigiti]] che la guida della società islamica fosse riservata al migliore dei credenti: qualità difficile da individuare e ancor più difficile da mantenere, perché un semplice peccato, anche non grave, avrebbe fatto perdere tale qualità all'''[[imam]]'' ("guida", ma intesa qui come sinonimo di [[califfo]]) facendolo decadere dal suo supremo ufficio.
Le differenze politiche furono mascherate dalla discussione teologica riguardante chi potesse essere qualificato musulmano e la natura del peccato, se esso fosse o meno in grado di far perdere la qualifica di credente. Il riferimento tradizionale dei sunniti in materia di [[califfato]] è l'esempio dei "[[Califfato dei Rashidun|califfi ben guidati]]", cioè i primi quattro dopo [[Maometto]] ([[Abū Bakr|Abu Bakr]], [[ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb]], [[Othmàn ibn Affàn|ʿOthmān]] e [[
Dal
== Luoghi sacri ==
I tre più importanti luoghi sacri del sunnismo sono gli stessi di [[sciismo|sciiti]] e [[kharigiti]] (cioè [[Al-Masjid al-Haram]] della [[La Mecca|Mecca]], secondo la [[Moschea del Profeta]] a [[Medina]]). Il terzo posto è la moschea della roccia a [[Gerusalemme]] in [[Israele]], altri luoghi cari sono l'università islamica [[al-Azhar]] al [[Cairo]] (in particolare la sua [[Moschea di al-Azhar|moschea]]) in [[Egitto]]. Seguono la [[Moschea degli Omayyadi]] a [[Damasco]] in [[Siria]]<ref name="DumperStanley2007-Damascus">{{cita libro|curatore1=Michael R. T. Dumper |curatore2=Bruce E. Stanley |autore=Janet L. Abu-Lughod (contributor) |titolo=Cities of the Middle East and North Africa: A Historical Encyclopedia |url=https://archive.org/details/citiesofmiddleea0000unse |editore=[[ABC-CLIO]] |capitolo=Damascus |pp=[https://archive.org/details/citiesofmiddleea0000unse/page/119 119]–126 |isbn=978-1-5760-7919-5 |urlcapitolo=https://books.google.com/books?id=3SapTk5iGDkC&pg=PA121&dq=damascus+%22fourth+holiest%22&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwidxpjPzIPfAhVutIsKHfGuC-gQ6AEILjAB#v=onepage&q=damascus%20%22fourth%20holiest%22&f=false |anno=2007}}</ref><ref>[https://www.nybooks.com/daily/2013/08/02/damascus-whats-left/ Damascus: What’s Left], Sarah Birke, New York Review of Books</ref><ref>Faedah M. Totah, "Return to the origin: negotiating the modern and unmodern in the old city of Damascus", su: ''City & Society'' 21.1 (2009): 58-81.</ref>, la [[Grande moschea di Qayrawan]] (nominalmente dedicata a ''[[Sayyid|Sīdī]]'' [[Uqba ibn Nafi'|ʿUqba b. Nāfiʿ]]) in [[Tunisia]],<ref>Roni Berger, "Impressions and thoughts of an incidental tourist in Tunisia in January 2011", su: ''Journal of International Women's Studies'' 12.1 (2011), pp. 177-178.</ref><ref>Nagel, Ronald L. "Jews of the Sahara", su ''Einstein Journal of Biology and Medicine'' 21.1 (2016), pp. 25-32.</ref><ref>Ray Harris and Khalid Koser, "Islam in the Sahel" su: ''Continuity and Change in the Tunisian Sahel'', Routledge, 2018, pp. 107-120.</ref> la [[Tomba dei Patriarchi]] (o Santuario di Abramo) a [[Hebron]],<ref name=vitullo2003>{{Cita pubblicazione|anno=2003|titolo=People Tied to Place: Strengthening Cultural Identity in Hebron's Old City|url=https://archive.org/details/sim_journal-of-palestine-studies_fall-2003_33_1/page/68|nome=Anita|cognome=Vitullo|rivista=Journal of Palestine Studies|volume=33|pp=68-83|doi=10.1525/jps.2003.33.1.68}} quote: From earliest Islam, the sanctuaries of Hebron and Jerusalem [al-Haram al-Ibrahimi and al-Haram al-Sharif] were holy places outranked only by Mecca and Medina; the Ibrahimi Mosque was regarded by many as Islam’s fourth holiest site. Muslims believe that the Hebron sanctuary was visited by the Prophet Muhammad on his mystical nocturnal journey from Mecca to Jerusalem.</ref> [[Bukhara]] in [[Uzbekistan]],<ref>Kevin Jones, "Slavs and Tatars: Language arts", su: ''ArtAsiaPacific'' 91 (2014), p. 141.</ref><ref>Razia Sultanova, ''From Shamanism to Sufism: Women, Islam and Culture in Central Asia''. Vol. 3. IB Tauris, 2011.</ref> [[Distretto di Eyüp|Eyüp]] (distretto di Istanbul) e [[Ayasofya]] a [[Istanbul]] in [[Turchia]],<ref>Emeka E.Okonkwo and C. A. Nzeh, "Faith–Based Activities and their Tourism Potentials in Nigeria", su: ''International Journal of Research in Arts and Social Sciences'' 1 (2009), pp. 286-298.</ref><ref>Mir, Altaf Hussain, ''Impact of tourism on the development in Kashmir valley''. Diss. Aligarh Muslim University, 2008.</ref> poi [[Harar]]<ref>Patrick Desplat, "The Making of a ‘Harari’City in Ethiopia: Constructing and Contesting Saintly Places in Harar", su: ''Dimensions of Locality: Muslim Saints, Their Place and Space'' 8 (2008), p. 149.</ref><ref>[https://www.bbc.com/news/world-africa-40656946 Harar - the Ethiopian city known as 'Africa's Mecca'], BBC, 21 July 2017</ref> in [[Etiopia]].
== Note ==
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* [[Conferenza islamica mondiale a Groznyj]]
* [[Organizzazione della cooperazione islamica]]
* [[Unione parlamentare degli Stati membri della OIC]]
* [[Movimenti liberali nell'islam]]
== Altri progetti ==
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* {{Collegamenti esterni}}
{{Islam}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|
[[Categoria:Sunnismo| ]]
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