Lamon: differenze tra le versioni
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|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado 2 = Belluno
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie = 54.36
|Note superficie = [http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH92M09OG0&v=1UH0D807RR40000 Dato ISTAT]
|Sottodivisioni = Arina, [[San Donato (Lamon)|San Donato]]
|Divisioni confinanti = [[Arsiè]], [[Canal San Bovo]] (TN), [[Castello Tesino]] (TN), [[Cinte Tesino]] (TN), [[Fonzaso]], [[Sovramonte]]
|Zona sismica =
|Gradi giorno = 3522
|Nome abitanti = lamonesi
|Patrono = [[Pietro (apostolo)|san Pietro]]
|Festivo = 29 giugno
|PIL =
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Lamon nella provincia di Belluno
|Sito = https://www.comunelamon.it/
}}
'''Lamon'''<ref>Pronuncia: {{IPA|/laˈmon/}}, l'accento cade sulla ''o''.</ref> (''Lamon'' anche in [[dialetto lamonese]], pronunciato: [[Aiuto:IPA|/la'moŋ/]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
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L'altopiano di Lamon presenta tracce di una frequentazione sin dall'epoca preistorica come testimoniato dal ritrovamento di numerosi oggetti in pietra e selce. Lo testimonia fra l'altro il notevole ritrovamento di un cacciatore preistorico avvenuto nel 1988 in Val Rosna, sul versante sovramontino del Cismon. Più recenti sono invece i resti di fauna fossile rinvenuti nella grotta di San Donato, fra cui i resti dell'[[Ursus spelaeus]], un orso di grandi dimensioni diffuso sull'arco alpino (oggi uno scheletro, composto da ossa di diversi esemplari, è presente nell'atrio del municipio). Nella frazione di Guana, in un'attenta ricerca effettuata nel 1997 dagli alunni della scuola media sono emersi punte di freccia, grattatoi, nuclei ed elementi di falcetto (lame in selce) riconducibili ad agricoltori vissuti nel [[neolitico]] tardo (3000 a.C.).
In età storica, per il territorio lamonese al pari del resto del Feltrino, l'evidenza toponomastica conferma la notizia di [[Plinio il Vecchio]], secondo il quale il ''[[municipium]]'' di ''Feltria'' (ed il suo territorio di cui faceva parte anche l'altopiano lamonese) era abitato da genti retiche, distinte per questo da quelle galliche della vicina ''Bellunum''. A queste si sarebbero aggiunte popolazioni etrusche fuggite dal territorio di [[Felsina]] e dall'[[Etruria]] padana fra il 450 e il 350 a.C. Queste ultime, alla pari dei [[Reti]], non parlavano una lingua indoeuropea, famiglia di cui invece facevano parte il [[Lingua venetica|venetico]], i dialetti celtici, il [[Lingua latina|latino]] e il [[Lingua greca|greco]]. A questo periodo sono forse da ascrivere le nicchie scavate nella roccia del Colle di [[
Con l'istituzione del [[municipium]] di ''Feltria'', l'altopiano di Lamon viene interessato dalla romanizzazione, soprattutto in seguito alla predisposizione della [[Via Claudia Augusta]] (oggi nel tratto lamonese detta 'via pagana') che da ''[[Altinum]]'' giungeva ad ''[[Augusta Vindelicum]]'' ([[Augusta (Germania)|Augusta]]), nella provincia di ''[[Raetia]]''. La strada, tracciata da [[Druso maggiore|Druso]] e "munita" da [[Claudio]], passava direttamente (o un suo ramo, la questione è tuttora dibattuta) attraverso il territorio lamonese in direzione [[Castello Tesino]].
[[File:Calice Lamon.jpg|miniatura|sinistra|upright=0.7|Il calice argenteo detto del diacono Orso (V-VI secolo d.C.)]]
Presso l'odierna frazione di [[San Donato (Lamon)|San Donato]], in un punto geomorfologicamente adatto al controllo della via, si sviluppò nei primi secoli dell'era cristiana un abitato. Lo attestano i reperti della necropoli posta a valle dell'odierna frazione, da cui provengono da più di un secolo oggetti di corredo di tombe ad inumazione; recentemente la zona è stata oggetto di indagini da parte della Sovrintendenza che ha messo in luce diverse sepolture di II e III secolo d.C. Gli oggetti recuperati sono oggi conservati a Lamon, presso il piccolo museo archeologico. In seno a tali indagini sono state messe in luce anche delle strutture murarie a Col Furlan, forse riferibili al Castello di San Donato riferito dalla tradizione orale. Un secondo nucleo abitativo dovette svilupparsi intorno al già frequentato colle di [[
Nel tardo-antico, infatti, l'importanza della ''[[via Claudia Augusta]]'' non decrebbe. Sia per l'Impero che per le genti germaniche, essa dovette costituire un percorso di grande fruizione nei secoli IV-VI d.C. Ne è prova il calice argenteo del diacono Orso (VI secolo d.C.), in assoluto uno dei maggiori reperti del cristianesimo e il più antico nell'Occidente cristiano. Il reperto fu ritrovato nel 1836 in un anfratto della roccia nei pressi di [[San Donato (Lamon)|San Donato]], in località Coronini. L'iscrizione, in bella capitale, cita: DE DONIS DEI URSUS DIACONUS SANCTO PETRO ET SANCTO PAULO OPTULIT. Esso testimonia probabilmente la nascita della diocesi di [[Feltre]] nel V secolo d.C. Secondo alcuni, l'oggetto apparteneva al diacono Ursus, il quale svolgeva un servizio permanente e itinerante; il calice sarebbe stato conservato nella cattedrale di [[Feltre]] e nascosto al momento dell'arrivo dei [[Longobardi]]. Per altri, invece, un calice di tale fattura sarebbe appartenuto a sedi episcopali di ben più alto prestigio, [[Concordia Sagittaria|Concordia]] o [[Aquileia]], e sarebbe stato oggetto di razzia e quindi nascosto lungo il tracciato della [[via Claudia Augusta]]. Quale sia la verità, ciò che pare certo è che l'oggetto venne occultato volontariamente, giungendo così intatto sino a noi. In questo periodo, a cavallo fra la [[Tarda antichità]] e l'[[Alto Medioevo]], l'altopiano e le sue vicinanze furono forse interessate dallo stanziamento di genti di origine germanica. I nomi di alcune località, fra cui i Campigoti (letteralmente, terre dei [[Goti]]) ne sono forse prova; certamente è da ascrivere a quest'epoca lo sfruttamento agricolo di alcune località poste ai margini del tracciato viario, come nel caso delle frazioni di Rugna e Ronche (dal tardo [[Lingua latina|latino]] ''runcare'', dissodare il terreno, disboscare).
=== L'alto medioevo ===
Per diversi secoli, la storia di Lamon deve essere vista di riflesso a quella del capoluogo, [[Feltre]], giacché manca completamente ogni categoria di documentazione. All'inizio del V d.C., il territorio del [[municipium]] di [[Feltre]] venne attraversato da diverse persone poco raccomandabili: pare che nel 409 d.C., la città fosse stata occupata da [[Visigoti]] di [[Alarico]], nel 455 dagli unni di [[Attila]], poi dai [[Vandali]], dagli [[Alani]] e da [[Odoacre]] con [[Eruli]] e [[Rugi]]. Giunsero quindi i [[Bizantini]] e di seguito i [[Longobardi]], che rimasero per duecento anni. Di questo dominio, rimane eco nel nome di
=== La nascita della pieve rurale di Lamon ===
[[File:Montecoppolo.jpg|miniatura|sinistra|upright=1.4|[[Monte Coppolo]] m s.l.m. 2069]]
È verosimile che i primi edifici di culto si fossero sviluppato a Lamon su insediamenti di epoca tardo-romana. Il colle di [[Pietro (apostolo)|San Pietro]] ospitò la prima chiesa forse dopo l'VIII secolo e prima dell'anno 1000. La prima attestazione della pieve rurale di Lamon è contenuta in una bolla del pontefice [[Lucio III]] che confermava vescovo di [[Diocesi di Belluno-Feltre#Diocesi di Feltre|Feltre]] [[Drudo da Camino]], indicandogli minuziosamente i suoi possessi: fra cui la pieve di Lamon. Il nome del paese, tuttavia, compare per la prima volta qualche anno prima in un arbitrato datato dal 1177 e firmato dal suddetto vescovo conte di Feltre Drudo da Camino, che sentenzia su una controversia riguardante i confini dei pascoli montani. Erano interessate anche le comunità di Lamon, [[Arsiè]], [[Castello Tesino]] e [[Fonzaso]]. In quell'occasione il vescovo stabilì con precisione i confini della comunità lamonese e precisò che qualora uno fra i contendenti avesse violato i confini agro-pascolari sarebbe incorso in una pesantissima multa. Era solo l'inizio di una contesa che si trascinerà per diversi secoli. Il documento attesta che la comunità era organizzata e giuridicamente riconosciuta, ma anche l'enorme peso che l'allevamento, specificatamente di ovini, aveva sull'economia lamonese agli albori del secondo millennio. Testimonianze di lamonesi tuttavia se ne ebbero anche prima, come attesta la partenza di due lamonesi, corrispondenti al nome di Donato e Altissidio, alla prima [[crociata]] del 1096, sotto il comando del feudatario dell'impero, Giovani da Vidor.
=== La ''Regola'' di Lamon ===
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[[File:Coppolo Lamon.JPG|miniatura|Lamon, altopiano. In primo piano l'immancabile coltivazione del famoso fagiolo locale.]]
Nel 1420 Lamon entrò a far parte in modo definitivo della [[Repubblica di Venezia|Serenissima Repubblica di Venezia]]; da comunità confinaria del territorio feltrino, divenne comunità di confine dei possedimenti Veneziani. Un ruolo, questo, che da allora ha sempre mantenuto. [[Castello Tesino]] e [[Cinte Tesino]], invece, erano comprese nel territorio del Contado del [[Tirolo]]. [[Venezia]] di fatto subordinò al controllo del podestà e capitano il governo cittadino di Feltre, compresi i 36 rappresentanti della comunità e i ''[[meriga]]'', i capi delle singole regole, la cui nomina rimase comunque appannaggio del potere vescovile sino all'inizio dell‘Ottocento. [[Feltre]] e il feltrino non furono una regione capace in epoca veneziana di avere una mobilità sociale degna di nota, né videro il nascere di una borghesia moderna.
Una situazione difficile si presentò all'inizio del Cinquecento, quando a seguito della guerra dichiarata dalla [[Lega di Cambrai]] contro Venezia, il feltrino e [[Feltre]] vennero saccheggiati e devastati da [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]] d'Austria. Durante questa guerra, i Tesini costrinsero i Lamonesi a versare una taglia di 1200 ducati (pagabili in denaro e bestiame) e a cedere il monte Agaro e parte del monte Poit. Pensavano a rappresaglie e invasioni. Come già nel XII secolo, le lotte per i pascoli si rivelarono un problema cronico per la comunità lamonese. Nella seconda metà del XVI secolo, si riaccesero la vertenze, del resto mai sopite, fra [[Arsiè]] e Lamon (nel 1573, lungo la linea compresa fra il monte Poit e la Valporra) e fra [[Castello Tesino]] e Lamon. Nel 1578 trecento tesini in armi scesero per rivendicare pascoli sul monte Poit. Anche Cinte Tesino ebbe nello stesso anno una vertenza sul monte Gnei contro la comunità lamonese. Le contese si trascinarono tanto da far intervenire nel 1582 le Cancellerie di Venezia e del Contado del [[Tirolo]].
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=== Introduzione della coltivazione della patata ===
Fu nel 1817, e precisamente per attenuare le mortali conseguenze della carestia prodotta dal mancato raccolto del 1816, che venne introdotta a Lamon la [[patata]] quale cibo sussidiario del granoturco. Sembra sia stata la prima località del Veneto.<ref>
===Simboli===
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 15 maggio 1921.
{{Citazione|D'azzurro, al monte di verde, sostenente un tempio arcaico d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone, di forma rettangolare, è formato da un drappo azzurro con al centro lo stemma
sopradescritto.<ref>{{cita testo|autore= Comune di Lamon |titolo= Statuto |url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-bl-lamon.pdf |posizione= Art. 4.- ''Stemma e gonfalone'' }}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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* Grotta di San Donato (San Donato)
* Grotta dell'Acqua Nera (San Donato)
* [[Cascata del Salton]] (San Donato)
* Monte Coppolo (Dolomiti)
* Torrente Senaiga
* Municipio (Lamon)
* Casa di Jacopo Facen
* Casa canonica, progettata da Alberto Alpago Novello (Lamon)
* Monumento ai Caduti (Lamon)
* Diga in località Ponte Serra
== Società ==
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=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Lamon
== Amministrazione ==
=== La proposta di aggregazione al Trentino ===
{{Vedi anche|Progetti di aggregazione di comuni italiani ad altra regione}}
Il 30 e il 31 ottobre [[2005]] si è svolto un [[referendum]] per chiedere che il Comune passasse dal [[Veneto]] alla [[Provincia
Ora il Comune di Lamon sta attendendo che il Parlamento prosegua la procedura prevista dalla [[Costituzione]] e dalla Legge sui referendum. La Regione Autonoma del [[Trentino-Alto Adige]] ha respinto l'ingresso del Comune bellunese<ref>{{Cita news|autore= |url= http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2006/11/09/VR6TC_VR601.html |titolo= Il Trentino Alto Adige dice no a Lamon |pubblicazione= [[la Tribuna di Treviso]] |giorno= 9 |mese= 11 |anno= 2006 |pagina= 8 |accesso= 29 luglio 2010 }}</ref>, mentre in Veneto, dopo il parere favorevole della Commissione affari istituzionali del Consiglio Regionale, il dibattito è stato rinviato dal Consiglio nuovamente in Commissione Regionale. Con riferimento alla procedura parlamentare, sono stati proposti disegni di legge costituzionali nella XV, nella XVI e nella XVII legislatura<ref>[http://leg15.camera.it/_dati/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?pdl=1427 Proposta di legge costituzionale Camera dei Deputati 13 luglio 2006]</ref><ref>[http://leg16.camera.it/126?tab=&leg=16&idDocumento=1698&sede=&tipo= Proposta di legge costituzionale Camera dei Deputati 24 settembre 2008]</ref><ref>[http://www.camera.it/leg17/126?tab=5&leg=17&idDocumento=215&sede=&tipo= Proposta di legge costituzionale Camera dei Deputati 15 marzo 2013]</ref>. Le prime due proposte sono decadute con il termine della relativa legislatura. La terza non è ancora stata posta in calendario in commissione.
Il comune di Lamon è stato il primo comune italiano in cui si è tenuto con esito positivo un referendum di questo tipo: ciò ha dato luogo alla nascita del neologismo ''lamonizzare''<ref>
== Sport ==
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Tra gli eventi sportivi principali:
* Torneo dell'altopiano (Torneo di calcio a 5 su erba)
* Torneo delle Frazioni (Torneo di calcio a 7 su erba, i calciatori sono raggruppati in base alle
* Tocai Cup (Cronoscalata con partenza in linea di circa 9 km con pendenza media del 7% e massima del 14% da Lamon a Le Ej)
* Fagiolissima (Gara di MTB in zona Le Ej - Monte Jal)
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Cascata del Salton.jpg|Cascata del Salton
Monte Coppolo.jpg|Mounte Coppolo
Via Roma and Mount Vallazza in Lamon.jpg|Via Roma. Vista sul
San Donato — frazione di Lamon.jpg|San Donato, frazione di Lamon
Ponte Sera in Lamon.jpg|Ponte Sera, Lamon
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