Cascate Vittoria: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
punteggiatura, meno link ad anni
Correggo link
 
(2 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 26:
}}
 
Le '''cascate Vittoria''' ([[Lingua inglese|inglese]]: ''Victoria Falls''; [[Lingua lozi|lozi]]: ''Mosi-oa-Tunya'', "Il fumo che tuona"; [[Lingua tonga (Mozambico)|tonga]]: ''Shungu Namutitima'', "Acqua ribollente") si trovano in [[Africa meridionale]], lungo il corso del fiume [[Zambesi]], che in questo punto costituisce il [[confineConfine tra lo Zambia e lo Zimbabwe|confine geografico tra Zambia e Zimbabwe]]. Il fronte delle cascate è lungo più di un [[chilometro]] e mezzo, mentre la loro altezza media è di 128 metri. La loro particolarità è legata alla conformazione del luogo, che permette di ammirare tutto il fronte della cascata da un singolo punto.
 
== Storia ==
{{dx|[[File:Cascate Vittoria dall'elicottero (2).jpg|sinistra|miniatura|Le cascate Vittoria viste da est]]}}
[[David Livingstone]], il celebre missionario ed [[Esplorazioni geografiche|esploratore]] [[Scozia|scozzese]], fu il primo occidentale a visitare le cascate, il 17 novembre 1855 e diede loro il nome dell'allora [[Sovrani britannici|sovrana d'Inghilterra]], la [[Vittoria del Regno Unito|Regina Vittoria]]. Le cascate sono note localmente con il nome di ''Mosi-oa-Tunya'', espressione che significa "il fumo che tuona". Entrambi i nomi sono ufficialmente riconosciuti.
 
Le cascate fanno parte di due parchi nazionali, il [[Parco nazionale Mosi-oa-Tunya]] in Zambia, chiamato così per il nome dato dagli indigeni per definire la cascata, e il [[Parco nazionale delle Cascate Vittoria]] in Zimbabwe, e sono oggi una delle attrazioni turistiche più importanti del sud del [[Africa|continente africano]]. Le cascate Vittoria sono [[patrimonio dell'umanità]] protetto dall'UNESCO.
 
== Le cascate ==
Riga 100:
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://earthobservatory.nasa.gov/Newsroom/NewImages/images.php3?img_id=16309|titolo=NASA - Earth Observatory|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031004081558/http://earthobservatory.nasa.gov/Newsroom/NewImages/images.php3?img_id=16309|dataarchivio=4 ottobre 2003}}
* {{cita web|url=http://whc.unesco.org/pg.cfm?cid=31&id_site=509|titolo=Pagina del sito UNESCO}}