Mard o mard: differenze tra le versioni

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[[File:Sasanian_silver_bowl._Smirnoff_Collection.jpg|miniatura|[[Arte sasanide|Piatto sasanide]] in [[argento]] da Kulagysh ([[Corasmia]] o [[Transoxiana]], [[VI secolo|VI]]-[[VII secolo]]), raffigurante un ''mard ō mard'' in cui entrambi i contendenti s'uccido reciprocamente. ([[Ermitage]])]]
 
'''''Mard ō mard''''' ({{farsi|مرد و مرد}}, lett. "[combattimento] uomo a uomo", [[Traslitterazione|traslitterabile]]traducibile come "singolar tenzone" in [[lingua italiana]]) era un'antica tradizione [[Iranici|iranica]] di combattimento uno-contro-uno svolto però non in un contesto di [[duello]] isolato ma di [[battaglia campale]], particolarmente in uso al tempo dell'[[Impero sasanide]] (224-651).<ref name=":0">{{cita|Christensen 1936|pp. 216 e ss}}.</ref>
 
== Storia ==
 
{{vedi anche|Esercito sasanide}}
 
Al principio di una battaglia, le truppe sasanidi usavano insulti e grida di guerra per provocare il nemico a un singolo duello con un campione sasanide. La tradizione del ''mard ō mard'' era molto sentita dai sasanidi: nel 421, durante la guerra di [[Bahram V]] (r. 420-438) [[Campagne sasanidi di Teodosio II|contro i Romani di Teodosio II (421-422)]], Ardazanes, un membro della [[cavalleria]] d'élite degli ''[[Aswaran]]'', fu ucciso in duello dal ''[[comes]]'' romano [[Areobindo (console 434)|Areobindo]] e la cosa contribuì notevolmente a convincere Bahram V della sua sconfitta nella guerra ed alla conclusione della pace con [[Teodosio II]] (r. 401-450).<ref>{{Cita libro|lingua=en|nome=George|cognome=Rawlinson|titolo=The Seven Great Monarchies of the Ancient Eastern World, Vol 7. (of 7): The Sassanian the History, Geography and Antiquities of Chaldaea, Assyria, Babylon, Media, Persia, Parthia and Sassanian or New Persian Empire|url=https://books.google.com/books?id=BSXIrk-6hpkC&pg=PT442|editore=Library of Alexandria|pp=442–443|ISBN=978-1-4655-0672-6}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Michael B. Charles|anno=2011|titolo=The Sassanian immortals|rivista=Iranica Antiqua|volume=46|pp=289–313|doi=10.2143/IA.46.0.2084423}}</ref><ref name="army-iranica">{{cita|Shapur Shahbazi 1986|}}.</ref>
 
La pratica del ''mard ō mard'' sviluppò, nel corso delle successive [[Guerre romano-sasanidi (363-628)|guerre bizantino-sasanidi]], in un duello codificato pre-battaglia volto a galvanizzare le truppe prima dello scontro vero e proprio, trovando così tanto riscontro che nell'[[Esercito dei Rashidun|esercito]] dei [[Califfato dei Rashidun|Primi quattro califfi]] fu selezionato uno specifico corpo d'élite, i ''[[mubarizun]]'' ({{Arabo|مبارزون}}, "Duellanti"), chiamato a fornire al [[califfo]] i campioni con cui aprire la battaglia.<ref>{{cita libro|nome=David|cognome=Nicolle|titolo=Yarmuk AD 636: The Muslim conquest of Syria|editore=Osprey Publishing|anno=1994|isbn=1855324148|pp=36-37}}</ref> Episodi di ''mard ō mard'' non mancarono pertanto nel corso della [[conquista islamica della Persia]] (633-644): se ne verificò per esempio uno durante l'[[assedioAssedio di Ctesifonte (637)|assedio di Ctesifonte]] che vide appunto uno dei ''mubarizun'' sconfiggere un campione persiano di nome Shahryār.<ref>{{cita|Akram 2009|p. 164}}.</ref>
 
== Il duello nella cultura sasanide ==
 
Nell'[[arte sasanide]] il ''mard ō mard'' è soggetto raffigurato con una certa frequenza,<ref name=":0" /><ref name="army-iranica"/> per esempio nei [[Arte rupestre|rilievi rupestri]] di [[Naqsh-e Rostam]] o nel [[Cameo]] in [[sardonice]] raffigurante il sasanide [[Sapore I]] (r. 241-270) che cattura l'[[imperatore romano]] [[Valeriano]] (r. 253-260) oggiconservato alnel ''[[Cabinet des médailles]]'' della [[Biblioteca nazionale di Francia]].
 
Il ''mard ō mard'' occupa anche un posto rilevante tra i soggetti della [[letteratura persiana]], sviluppata nel [[X secolo]] in una Persia ormai islamizzata ma fortemente legata alla tradizione sasanide (v.si "[[Intermezzo iraniano]]"). Nello ''[[Shāh-Nāmeh]]'' ({{persiano|شاهنامه}}, {{lett|Il libro dei re}}) di [[Firdusi]] (940-1020), per esempio, notevole è l'importanza del tema nella storia di ''Davazdah Rokh'' ({{lett. "|Dodici combattimenti"}}).
 
== Note ==