Coco Chanel: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Gabrielle
|Cognome = Chanel
|Pseudonimo = Coco Chanel
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La donna non poté occuparsi personalmente dei bambini e i due maschi, Lucien e Alphonse, vennero quindi mandati a lavorare presso un'azienda agricola. Le tre sorelline Chanel, invece, furono affidate alle suore della congregazione del [[Sacro Cuore di Gesù|Sacro Cuore]], presso l'orfanotrofio dell'[[Abbazia di Aubazine]]<ref>{{Cita|Axel Madsen, 1990|p. 16}}.</ref>. Le suore insegnarono alla piccola Gabrielle a cucire; nelle collezioni di Chanel, infatti, si può percepire l'influenza degli anni di vita presso il convento. Gabrielle incominciò a cucire delle piccole cose con le stoffe monacali che aveva trovato nei dintorni dell'orfanotrofio, creando così vestiti a quelle uniche bamboline con cui giocava.<ref>{{Cita|Karen Karbo, 2009|p. 46}}.</ref>
=== I primi passi verso il successo ===
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Il 1926 per lei fu l'anno del debutto del [[tubino|tubino nero]]<ref name=timeline>{{Cita|Ros Horton e Sally Simmons, 2007|p. 104}}.</ref>, la ''petite robe noire'', che la rivista statunitense ''Vogue'' dell'epoca elogiò, paragonandolo a un'automobile<ref name="gnoli2" />. Chanel procedeva nella sua ascesa e nel 1928 la sua maison parigina si trasferì da Rue de Cambon 21 al numero 31, dove occupò ben tre piani. Nel 1927 gli abiti sportivi firmati ''Chanel'' arrivarono anche oltremanica, nel quartiere di Mayfair a [[Londra]], dove venne aperto il nuovo negozio di Coco<ref>{{Cita|Axel Madsen, 1990|p. 193}}.</ref>.
==== Chanel Nº 5 ====
[[File:CHANEL N°5.jpg|thumb|Il profumo Chanel Nº5|284x284px]]
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=== Gli ultimi successi della Maison Chanel ===
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Nell'anno del ritorno di Chanel, la stravaganza della [[Elsa Schiaparelli|Schiaparelli]] non era più acclamata come agli esordi, e la stilista fu costretta a chiudere<ref name=timeline/>. La proposta di Chanel nell'anno della sua riapertura è il tailleur in [[Tweed (tessuto)|tweed]], con una gonna che riacquista un poco di lunghezza sotto il ginocchio, la giacca corta e i bottoni dorati. Nel 1955 ''Mademoiselle'' ottenne un altro successo, dando vita ad un altro intramontabile accessorio firmato ''Chanel'': la ''borsetta [[Chanel 2.55|2.55]]''<ref>Pedersen, ''Handbags: What Every Woman Should Know'', 2006, p.68</ref>. L'innovativo design si ispira, nella pura tradizione Chanel, al guardaroba maschile: per dare volume alla sua pochette, la stilista prese esempio dalle giacche che gli stallieri indossavano agli ippodromi. La borsa ''matelassé'' - ovvero trapuntata - presentava l'aggiunta di una tracolla, che consisteva in una catenella di metallo, intrecciata al cuoio.
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== Filmografia ==
* ''Chanel Solitaire'', regia di [[George Kaczender]] (1981)
* ''[[Coco Chanel & Igor Stravinsky]]'', regia di [[Jan Kounen]] (2009)▼
* ''[[Coco avant Chanel - L'amore prima del mito|Coco avant Chanel]]'', regia di [[Anne Fontaine]] (2009)▼
* ''[[Coco Chanel (miniserie televisiva)|Coco Chanel]]'', regia di [[Christian Duguay]] - miniserie TV (2008)
▲* ''[[Coco Chanel & Igor Stravinsky]]'', regia di [[Jan Kounen]] (2009)
▲* ''[[Coco avant Chanel - L'amore prima del mito
== Note ==
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