Enzo Demattè: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 11 ottobre
|AnnoMorte = 2014
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittore
|Attività2 = saggista
|Attività3 = poeta
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , distintosi in particolar modo nella narrativa per ragazzi.
|Immagine = Nonnp.jpg
}}
 
== Biografia ==
NasceNacque a [[Trento]], da Vigilio Demattè, ferroviere, e Carlotta Vignati, modista.
SegueSeguì gli spostamenti della famiglia tra [[Venezia]], dove Demattè frequentafrequentò le scuole elementari, e [[Fortezza (Italia)]], per poi trasferirsi definitivamente a [[Treviso]] nel 1939. Persa la propria abitazione<ref>{{Cita web |url=http://www.portellosileanatv.it/saggi/mostre/7_aprile/7_aprile_testimoni.htm |titolo=come riportato da Demattè stesso in questa intervista [|accesso=16 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181116173436/http://www.portellosileanatv.it/saggi/mostre/7_aprile/7_aprile_testimoni.htm] |dataarchivio=16 novembre 2018 |urlmorto=sì }}</ref> a seguito del [[bombardamento di Treviso]] del [[7 aprile]] [[1944]], i Demattè verranoverranno temporaneamente sfollati a [[San Trovaso]] per poi fare ritorno a Treviso a conclusione della guerra. <br>
Dopo il diploma presso il [[Liceo ginnasio statale Antonio Canova]] ottenuto nel 1946, si iscrive alla Facoltà di Lettere Classiche dell' [[Università degli studi di Padova]], dove si laurea nel 1952 discutendo una tesi in [[archeologia cristiana]] con il professor [[Sergio Bettini]]. <br>
 
Dopo il diploma presso il [[Liceo ginnasio statale Antonio Canova]] ottenuto nel 1946, si iscriveiscrisse alla Facoltà di Lettere Classiche dell' [[Università degli studi di Padova|Università degli Studi di Padova]], dove si laurealaureò nel 1952 discutendo una tesi in [[archeologia cristiana]] con il professor [[Sergio Bettini (storico dell'arte)|Sergio Bettini]]. <br>
Nel 1953 inizia la sua carriera professionale all'interno del mondo scolastico, prima come insegnante di lettere in vari licei della [[Provincia di Treviso]] , poi come preside di Scuola Media, ispettore tecnico per le lettere presso la sovrintendenza di Venezia (dove svolgerà anche la funzione di coordinatore interregionale triveneto) per concluderla a [[Parigi]], presso l'ambasciata d'Italia, come ispettore generale della scuola italiana in Francia. Nel 1994 viene insignito della [[Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte]] dal [[Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] <ref>{{cita web|titolo= Medaglia d'oro e d'argento a Enzo Demattè|sito= quirinale.it|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/4803}}</ref> <br>
 
Nel 1953 iniziainiziò la sua carriera professionale all'interno del mondo scolastico, prima come insegnante di lettere in vari licei della [[Provincia di Treviso]] , poi come preside di Scuola Media, quindi ispettore tecnico per le lettere presso la sovrintendenza di Venezia (dove svolgerà anche la funzione di coordinatore interregionale triveneto) per concluderla a [[Parigi]], presso l'ambasciata d'Italia, come ispettore generale della scuola italiana in Francia. Nel 1994 vienevenne insignito della [[Medaglia ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte]] dal [[Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] <ref>{{cita web|titolo= Medaglia d'oro e d'argento a Enzo Demattè|sito= quirinale.it|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/4803}}</ref> <br>
All'impegno professionale e all'attività di scrittore, Demattè affianca un costante impegno nella vita sociale di [[Treviso]], in particolare nello scoutismo cattolico. Partecipa attivamente alla rifondazione dell' [[ASCI]] a [[Treviso]], di cui diviene dirigente regionale e nazionale dal 1946 al 1966. Svolge inoltre le funzioni di presidente della sezione trevigiana del [[Movimento Federalista Europeo]] dal 1959 al 1962 e di membro del direttivo [[Unicef]] per il [[Veneto]] dal 1979 al 1984, oltre a quella di presidente triveneto dell' [[IBBY]] dal 1983 al 1987. <br>
 
All'impegno professionale e all'attività di scrittore, Demattè affiancaaffiancò un costante impegno nella vita sociale di [[Treviso]], in particolare nello scoutismo[[scautismo]] cattolico. PartecipaPartecipò attivamente alla rifondazione dell' [[Associazione scouts cattolici italiani|ASCI]] a [[Treviso]], di cui divienedivenne dirigente regionale e nazionale dal 1946 al 1966. SvolgeSvolse inoltre le funzioni di presidente della sezione trevigiana del [[Movimento Federalista Europeo]] dal 1959 al 1962 e di membro del direttivo [[Unicef]] per il [[Veneto]] dal 1979 al 1984, oltre a quella di presidente triveneto dell' [[IBBY]] dal 1983 al 1987. <br>
Dal 1965 al 1970 è consigliere comunale di [[Treviso]] e ricopre il ruolo di [[Assessore]] all'istruzione, cultura e gioventù nella [[Giunta comunale]] guidata da [[Bruno Marton]]. Durante gli anni da assessore dà avvio alla sezione ragazzi della [[Biblioteca comunale di Treviso]], da lui denominata "La Curiosa", che per questo verrà a lui dedicata nel 2016.<ref>{{cita web|titolo=BRaT Enzo Demattè|sito= comune.treviso.it|url=http://www.comune.treviso.it/la-biblioteca-dei-ragazzi-dematte-palazzo-rinaldi/}}</ref><br>
 
Dal 1965 al 1970 èfu consigliere comunale di [[Treviso]] e ricoprericoprì il ruolo di [[Assessore]] all'istruzione, cultura e gioventù nella [[Giunta comunale]] guidata da [[Bruno Marton (1913-1988)|Bruno Marton]]. Durante gli anni da assessore diede avvio alla sezione ragazzi della [[Biblioteca comunale di Treviso]], da lui denominata "La Curiosa", che per questo verrà a lui dedicata nel 2016.<ref>{{cita web|titolo=BRaT Enzo Demattè|sito= comune.treviso.it|url=httphttps://www.comune.treviso.it/la-biblioteca-dei-ragazzi-dematte-palazzo-rinaldi/}}</ref><br>
Come forma di riconoscimento per aver raccontato il territorio della montagna nelle sue opere letterarie, nel 1986 viene nominato cittadino onorario di [[Vallarsa]]. La medesima onorificenza gli verrà conferita anche dal comune di [[Falcade]] nel 1999<ref> Delibera del Consiglio Comunale di Falcade numero 67 del 15 dicembre 1998</ref>.
 
Come forma di riconoscimento per aver raccontato il territorio della montagna nelle sue opere letterarie, nel 1986 vienevenne nominato cittadino onorario di [[Vallarsa]]. La medesima onorificenza gli verrà conferita anche dal comune di [[Falcade]] nel 1999<ref> Delibera del Consiglio Comunale di Falcade numero 67 del 15 dicembre 1998</ref>.
Si spegne a Treviso l'11 ottobre 2014 dopo una lunga malattia.
 
Si spegnespense a Treviso l'11 ottobre 2014 dopo una lunga malattia.
 
== L'attività di scrittore ==
Gli obblighi scolastici non gli impedisconoimpedirono di coltivare la sua passione per la scrittura.
 
Nel [[1958]] pubblicapubblicò il suo primo romanzo, “La''La Valle coi Santi alle Finestre”Finestre'', ambientato nella [[Valle del Biois]] nel Bellunese.
 
Gli anni Sessanta sono molto prolifici per l’attività letteraria di Enzo Demattè. Scrive diverse raccolte di poesie, alcune in italiano, altre in [[dialetto veneto]], o meglio, trevigiano: “Acqua''Acqua piovana”piovana'', [[1961]]; “El''El Sorgoturco”Sorgoturco'', 1963 (ha vintovincitore ildel Premio Marta dell’[[Ateneo Veneto]]); “Giorni''Giorni dispari”dispari'', [[1963]]; “Pagine''Pagine e terra”terra'', [[1967]].
 
Sempre seguendo la sua passione pedagogica, scrivescrisse libri per ragazzi: “Il''Il regno sul fiume”fiume'', [[1967]] (Premio [[Giana Anguissola]]). Il libro, ambientato sul fiume [[Sile]], èfu un notevole successo editoriale (più di trenta edizioni<ref>così riportato nel saggio "Enzo Demattè, narratore rosminiano" di R. Bertacchini, in Ottocento/Novecento, pag. 134, 1986</ref>) e viene pubblicato a puntate nel [[Corriere dei Piccoli]] (con illustrazioni di [[Aldo Di Gennaro]]), ottenendo così una diffusione nazionale. SeguonoSeguirono, editi da [[Mursia]]: “Io''Io e la capra”capra'', [[1970]]; “Gente''Gente di confine”confine'', [[1972]]; “Un''Un ragazzo chiamato Friuli”Friuli'', [[1977]], “Olive''Olive nere”nere'' nel [[1982]].
 
Nei romanzi “L’estate''L’estate cattolica”cattolica'' ([[1976]]) e “Passione''Passione di [[Vallarsa]]'' ([[1984]]) fafece i conti con la cultura cattolica e con la sua formazione intellettuale vicina al [[cattolicesimo liberale]] di [[Antonio Rosmini]].
 
Sull’educazione giovanile e il rapido mutamento dei costumi che stastava investendo il [[Veneto]], come tutta l’Italia, scrivescrisse diversi saggi, cercando di comprendere cosa debba essere salvato della cultura tradizionale. L’opera più importante sulla cultura veneta, e non solo, è l’edizione critica delle lettere che [[Giovanni Comisso]] ha scritto, in un sodalizio durato quarant’anni, all’avvocato Natale Mazzolà e a sua moglie Maria Calzavara Mazzolà: ''Trecento Lettere di Giovanni Comisso a Maria e Natale Mazzolà (1925-1968)'', a cura di Enzo Demattè, Editrice Trevisana, 1972. Demattè analizzaanalizzò le lettere con grande maestria filologica, ricorrendo, per certi particolari biografici, alla testimonianza dello stesso Natale Mazzolà. Il volume ha ottenuto una menzione speciale dall’[[Accademia dei Lincei]].
 
Dopo un lavoro così impegnativo, Demattè ritornaritornò alla poesia, in particolare con il poemetto “La''La dogaressa Marina”Marina'' che ha vintovinse nel [[1981]] il Premio Guido Marta di Poesia. La giuria, nella quale erano presenti [[Gianfranco Folena]] e [[Andrea Zanzotto]], ha messo in risalto lo sperimentalismo linguistico dell’opera: ''“I frequenti inserti in lingua, anche straniera (dal latino allo spagnolo) non svigoriscono il dialetto che esprime con forza la profondità dei sentimenti”.''<ref>Testo estratto dalla motivazione del premio, riportata in "la''La dogaressa Marina"'', Milano, edizioni Maestri, 1984</ref>
AltraUn'altra raccolta, “Rosa''Rosa rosae”rosae'', deluscì nel [[1986]].
 
Nel [[1987]] Demattè si trasferiscetrasferì a [[Parigi]], come Ispettore Generale delle scuole italiane in [[Francia]], edove vi rimarràrimase per sette anni. Al suo ritorno, in un Veneto profondamente cambiato, scrivescrisse un’ultima raccolta di poesie, “La''La Zosagna”Zosagna'' ([[1994]]), nella quale esprimeesprimeva la nostalgia per un mondo ormai irrimediabilmente perduto.
Altra raccolta, “Rosa rosae”, del [[1986]].
 
Si dedicadedicò infine anche alla biografia di alcuni personaggi della Treviso ottocentesca: “[[Lorenzo Crico]]”, 1990; “[[Antonio Caccianiga]]”, 2002; “[[Giuseppe Bianchetti]]”, 2004.
Nel [[1987]] Demattè si trasferisce a [[Parigi]], come Ispettore Generale delle scuole italiane in [[Francia]], e vi rimarrà per sette anni. Al suo ritorno, in un Veneto profondamente cambiato, scrive un’ultima raccolta di poesie, “La Zosagna” ([[1994]]), nella quale esprime la nostalgia per un mondo ormai irrimediabilmente perduto.
 
== L'archivio ==
Si dedica infine anche alla biografia di alcuni personaggi della Treviso ottocentesca: “[[Lorenzo Crico]]”, 1990; “[[Antonio Caccianiga]]”, 2002; “[[Giuseppe Bianchetti]]”, 2004.
 
Nel [[2018]], gli eredi donano l'intero archivio di lavoro e la sezione della biblioteca conservata nel suo studio alla [[Fondazione Benetton Studi Ricerche]], che istituirà il [https://www.fbsr.it/centro-documentazione/fondi-e-collezioni/fondo-enzo-dematte/ "Fondo Enzo Demattè"] .
 
L’archivio (circa 300 fascicoli, fotografie e carteggi, agende) documenta l’attività professionale di insegnante, l’attività di scrittore e poeta e l’impegno civile e culturale. La parte libraria, circa 2.000 libri e alcune riviste, comprende anche molte prime edizioni delle sue opere e varie monografie con dediche. Sono presenti anche targhe, pergamene, medaglie relative alle varie onorificenze ricevute.
 
== Opere ==
 
=== Opere letterarie (narrativa, poesia, teatro) ===
 
* ''La valle coi santi alle finestre,'' Milano, Intelisano, 1958
* ''[[Il Regno sul Fiume]],'' Milano, [[Mursia]], 1968; Premio Giana Anguissola, 1967
* ''Io e la Capra'', Milano, [[Mursia]], 1970
* ''Gente di Confine'', Milano, [[Mursia]], 1974
* ''L'estate cattolica'', Treviso, Libreria Editrice Canova, 1976; finalista Premio "Settembrini" 1977
* ''Un ragazzo chiamato Friuli'', Milano, [[Mursia]], 1977
* ''Olive nere'', Milano, [[Mursia]], 1984; Premio solidarietà, 1984; Premio "le palme d'oro", 1986
*''Passione di Vallarsa'', Camposampiero, Edizioni Del Noce, 1984
*''Leone dei Gat'', Conegliano, Silemotori Negro, 2003
* ''L'età deiAcqua pinipiovana'', Altino-VeneziaPadova, [[Rebellato Editore]], 19781961
 
* ''AcquaGiorni piovanaDispari'', Padova, [[Rebellato Editore]], 19611963; Medaglia d'oro dell'Ateneo Veneto
* ''GiorniEl DispariSorgoturco'', Padova, [[Rebellato Editore]], 19631964; MedagliaPremio d'oro"G. dell'AteneoMarta", Veneto1963
* ''El Sorgoturco'', Padova, [[Rebellato Editore]], 1964; Premio "G. Marta", 1963
* ''Pagine e terra'', Roma, Dell'Arco Editore, 1967
* ''Trei Orazhion'', Padova, [[Rebellato Editore]], 1974; Premio "G. Perale", 1973
* ''Tera'', Altino-Venezia, [[Rebellato Editore]], 1978
* ''La dogaressa Marina'', Milano, Luigi Maestri Tipografo, 1984; Premio "G. Marta", 1982
* ''Rosa-Rosae'', Roma, Edizioni del Leone, 1986; Finalista assoluto al "Premio Ungaretti", 1988
*''La Zosagna'', Cittadella, [[Rebellato Editore]], 1994
*''Segnor de la domenega'', Conegliano, Silemotori Negro, 2004
* ''L'età dei pini'', Altino-Venezia, Rebellato Editore, 1978
 
* ''L'età dei pini'', Altino-Venezia, [[Rebellato Editore]], 1978
 
=== Opere scientifiche e di ricerca ===
* ''Girandole dei camini trevigiani'', Libreria Editrice Canova, 1961; II premio ex- aequo al Concorso dell'associazione trevigiana della stampa, 1954
 
* ''Girandole dei camini trevigiani'', Libreria Editrice Canova, 1961; II premio ex-aequo al Concorso dell'associazione trevigiana della stampa, 1954
* ''Fiere e Mercati'', Treviso, Associazione Tarvisium, 1964
*''Trecento lettere di Giovanni Comisso a Maria e Natale Mazzolà, 1924-1968'', Treviso, Editrice Trevigiana, 1972; Menzione speciale dell' [[Accademia dei Lincei]]
* ''Il Montello di Cecco'', dalla rivista "Dove Sile e Cagnan s'accompagna", anno IX, n. 1, Treviso, Grafolito editrice, 1975
* ''Natura e ambiente'', dal volume "Favolosa Marca", Treviso, Edizioni della Galleria, 1975
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=== Testi di interpretazione critica e divulgazione ===
 
*''Renato uomo, Nesi artista'', profilo critico dal volume "Renato Nesi", Treviso, SIT Editrice, 1977
*''Saggio introduttivo al volume "L'arcata del tempo" di Mario Prevedello'', Belluno, Nuovi sentieri, 1980
*''Presentazione al volume "Il paese dalle ombre lunghe" di [[Hans Ruesch]]'', Milano, [[Garzanti]], 1976
*''I giovani e la Resistenza'', testo del discorso tenuto il 25.04.1967, Treviso, Tipografia comunale, 1968
*''Otto articoli di divulgazione storico-filologica'', Treviso, "Il Tommaseo", 1971
*''Lorenzo Crico: la pietà economica,'' saggio introduttivo a "I dialoghi rusticali di Lorenzo Crico", Roma, Ed. [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]] e [[Fondazione Giorgio Cini]], 1990
*''Saggio e apparato critico de "Cento e dieci ricordi che formano il buon  fattor di villa" di Giacomo Agostinetti'', Venezia, edito da [[Regione del Veneto]], [[Fondazione Cini]], [[Neri Pozza]], 1998
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* {{Cita news|autore=Donatella Lombello|titolo=Dedicata al celebre scrittore la biblioteca Demattè a Treviso|pubblicazione=Il Pepe Verde|data=Giugno 2016|pp=38-39}}
* {{Cita news|autore= [[Renato Bertacchini]]|titolo=Enzo Demattè, narratore rosminiano|pubblicazione= Otto/Novecento|data=Gennaio-febbraio 1986|pp=117-136}}
* {{cita libro|Anna|Renda|Treviso, antologia dei grandi scrittori|2013|Biblioteca dell'Immagine|ISBN=8863910995}}
* {{Cita news|autore=Andrea Passerini|titolo=Impegno di memoria e di futuro Demattè, l’intellettuale discreto|pubblicazione=La Tribuna di Treviso|data=06 giugno 2019|pp=}} [https://mattinopadova.gelocal.it/tempo-libero/2019/06/06/news/impegno-di-memoria-e-di-futuro-dematte-l-intellettuale-discreto-1.33511177]
 
== Voci correlate ==
*[[Biblioteca comunale di Treviso]]
*[[Giovanni Comisso]]
<br>
[[Giovanni Comisso]]
 
== Altri progetti ==
 
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