Strasburgo: differenze tra le versioni

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'''Strasburgo''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/straˈzburɡo/|it}}<ref>{{DOP|id=1086925}}</ref><ref>{{Dipi|Strasburgo}}</ref>; {{francese|Strasbourg}}, <small>AFI</small>: {{IPA|[stʁasbuʁ]|fr}}; in [[Dialetto alsaziano|alsaziano]] ''Strossburi'', {{IPA|[ˈʃtɾʊːsburi]}}; {{tedesco|Straßburg}}; dal [[Lingua latina|latino]] ''Strateburgus'', {{lett|la città delle strade}}, nome alternativo dell'antica ''[[Argentoratae|Argentoratum]]'', da cui deriva il nome della città in italiano antico ''Argentina''<ref>Bernardo Bizoni, ''Diario di Viaggio di Vincenzo Giustiniani'', a cura di B. Agosti, Porretta Terme, 1996.</ref>) è una [[città della Francia]] orientale di {{Wikidata|P1082|formatnum=sì}} abitanti (al {{WikidataQ|P1082|P585}})<ref name="template divisione amministrativa-abitanti">{{Cita web|url={{Wikidata|P2699|from=Q124036546}}|titolo=Dati del censimento|lingua=fr}}</ref>, capoluogo della regione [[Grande Est]] (una regione al nord est della Francia) e del dipartimento del [[Basso Reno]], al confine con la [[Germania]] sulla riva sinistra del [[Reno]].
 
Strasburgo, oltre ad essere il capoluogo del Grande Est, è anche il capoluogo della sede del consiglio regionale del Grande Est. Il nome è tedesco perché in passato il territorio dell'[[Alsazia]] fu dominio sia della Francia sia della Germania. La città, i cui abitanti sono chiamati strasburghesi (in tedesco ''Straßburger'', in francese ''strasbourgeois''), fa parte di un [[agglomerato urbano]] transfrontaliero di 1&nbsp;145&nbsp;000 abitanti che comprende anche la città tedesca di [[Kehl]], con la quale confina.
 
Strasburgo è sede, con [[Bruxelles (comune)|Bruxelles]], del [[Parlamento europeo]]. Ospita, inoltre, il [[Consiglio d'Europa]]. Insieme a [[Basilea]], [[Ginevra]] e [[New York]] fa parte delle poche città al mondo che sono sede di [[Organizzazione internazionale|organizzazioni internazionali]] di prim'ordine, pur non essendo la [[Capitale (città)|capitale]] di un paese.<ref>{{Cita web|url=http://www.ot-strasbourg.com/fr/decouvrir/strasbourg-l-europeenne.html|titolo=Strasbourg l'Européenne|accesso=10 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151210205934/http://www.ot-strasbourg.com/fr/decouvrir/strasbourg-l-europeenne.html|urlmorto=no}}</ref> Vi operano l'[[Università di Strasburgo]], la seconda più importante università francese, e la prestigiosa Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione ([[École nationale d'administration|ENA]]) fondata dal presidente [[Charles de Gaulle|De Gaulle]].{{UNESCO
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Centro commerciale di notevole importanza, la città passò sotto il controllo del [[Sacro Romano Impero]] nel 923 attraverso l'omaggio tributato dal duca di Lorena al re di Germania [[Enrico l'Uccellatore]]. Il periodo di questo periodo venne segnato da continui e lunghi conflitti tra il vescovo di Strasburgo e i cittadini, dai quali questi ultimi uscirono vittoriosi dopo la [[battaglia di Hausbergen]] del 1262; questo fatto spinse re [[Filippo di Svevia]] a concedere alla città lo status di [[libera città imperiale]].
 
Attorno al 1200, [[Gottfried von Straßburg]] scrisse il romanzo cortese ''Tristano'' che, assieme al [[Parsifal]] di [[Wolfram von Eschenbach]] ed alla saga dei [[Nibelunghi]] è consideraotconsiderato uno dei tre capolavori della letteratura tedesca medievale.
 
Una rivoluzione nel 1332 portò alla proclamazione della repubblica. La peste del 1348 venne seguita dal [[pogrom]] del 14 febbraio 1349, il primo della storia dell'umanità: centinaia di ebrei vennero pubblicamente condannati al rogo.<ref>{{cita web|url=http://judaisme.sdv.fr/histoire/historiq/stval/stval.htm|titolo=The "Valentine's day massacre" of 1349}}</ref> Sino alla fine del XVIII secolo, agli ebrei venne inoltre impedito di rimanere in città dopo le 22.00. Il momento per loro di lasciare la città era scandito dal suono del ''Grüselhorn'' suonato dall'araldo cittadino;.<ref>{{cita web|url=http://judaisme.sdv.fr/histoire/villes/strasbrg/hist/hist2.htm|titolo=The Jews of Strasbourg and the Great Plague}}</ref> Una tassa speciale, detta ''Pflastergeld'', poteva essere pagata da quegli ebrei che avessero voluto risiedere stabilmente in città.<ref>{{cita web|url=http://judaisme.sdv.fr/histoire/villes/strasbrg/hist/hist3.htm|titolo=The Jews of Strasbourg until the French Revolution}}</ref>