Vittorio De Seta: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte = 2011
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista
|Attività2 = sceneggiatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|Immagine = Vittorio De Seta.jpg
}}
È considerato il padre del cinema documentario italiano<ref>''[
== Biografia ==
=== Inizi ===
Trascorse l'infanzia in [[Calabria]], dove sua madre, poi separatasi dal marito, risiedeva spesso; dopo aver studiato per qualche tempo [[architettura]] a [[Roma]], nel [[1953]] intraprende la carriera cinematografica lavorando come secondo aiuto regista di [[Mario Chiari]] per un episodio del film ''[[Amori di mezzo secolo]]''.<ref>Scheda su [https://www.imdb.com/title/tt0046711/ ''Amori di mezzo secolo''] dell'Internet Movie Database</ref> Nel [[1954]] diventa aiuto regista di [[Jean-Paul Le Chanois]] in ''[[Vacanze d'amore (film 1955)|Vacanze d'amore]]''.<ref name="Trovacinema">[http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/vittorio-de-seta/185707 Vittorio De Seta - Biografia], su «Trovacinema» di «[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]». Consultato il 15 luglio 2010</ref> Successivamente si dedica all'attività di sceneggiatore e documentarista. === Carriera ===
I [[documentari]] che realizza negli [[anni 1950]], ambientati prevalentemente in [[Sicilia]] e [[Sardegna]], descrivono con potente espressività i modi di vivere del proletariato meridionale (come le feste sacre di ''Pasqua in Sicilia'') e le dure condizioni di vita dei pescatori siciliani (come la [[mattanza]]), dei minatori di zolfo [[Caltanissetta|nisseni]], dei pastori della [[Barbagia]].<ref name=Mizar>[https://www.youtube.com/watch?v=RHk__wk_ZgA
Nel [[1959]] regala al pubblico ''[[I dimenticati (
Nel 2008
▲Nel [[1959]] regala al pubblico [[I dimenticati (documentario)|I dimenticati]], ambientato ad [[Alessandria del Carretto]], comune calabrese di circa 1600 anime privo al tempo ancora di una strada di accesso al paese, documentando per intero l'antica tradizione della "festa della Pita".
Nel [[1961]] debutta al cinema con ''[[Banditi a Orgosolo]]'', sceneggiato con la moglie [[Vera Gherarducci]], un film stilisticamente asciutto, che arricchisce di una sensibilità più moderna e consapevole la lezione del [[neorealismo (cinema)|neorealismo]] e si annovera "tra le cose migliori di ogni tempo sulla Sardegna".<ref>[[Giulio Angioni]], ''Sul grande schermo il volto degli ultimi'', "La Nuova Sardegna", 30.11.2011 [http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2011/11/30/news/sul-grande-schermo-i-volti-degli-ultimi-1.3601895]</ref>
Il film vince il premio ''Opera prima'' al [[Festival di Venezia]] e il [[Nastro d'Argento alla migliore fotografia]].<ref name=IMDb>[https://www.imdb.com/title/tt0053632/awards ''Banditi a Orgosolo'' - Scheda premi] su [[Internet Movie Database|IMBd]]. Consultato il 14 luglio 2010</ref>
Nel [[1966]] realizza ''[[Un uomo a metà]]'', che si allontana dal documentarismo che contraddistingue la sua carriera: è un'analisi in chiave psicanalitica della crisi di un intellettuale nei confronti del suo impegno sociale. Il film, presentato alla XXVII [[Mostra internazionale d'arte cinematografica | Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia]], valse la vittoria della [[Coppa Volpi]], per la migliore interpretazione maschile all'attore francese [[Jacques Perrin]]. Tra il [[1969]] e i primi [[anni 1970]] si trasferisce in [[Francia]] per girare ''L'invitata''. Il film, anche se apprezzato da [[Alberto Moravia]] e [[Pier Paolo Pasolini]], sarà accolto freddamente.<ref name=Trovacinema/>
Nel [[1973]] De Seta ritorna alle tematiche degli esordi con una miniserie televisiva prodotta dalla
Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] realizza documentari per la [[televisione]] e si trasferisce nella tenuta materna di [[Sellia Marina]] in [[provincia di Catanzaro]].
Il suo profondo legame con la [[Calabria]],
Nel [[2000]] partecipa come attore (nella parte di se stesso) al mediometraggio ''Melissa 49/99'' di Eugenio Attanasio e Giovanni Scarfò.<ref>
Nello stesso anno realizza, con il fotografo Angelo Franco Aschei, il corto ''Mano'' e partecipa come attore ad un video realizzato da [[Leandro Manuel Emede]] con musiche di Giacomo Dati.<ref>[
Nel [[2006]] realizza il [[lungometraggio]] ''[[Lettere dal Sahara]]'', che segue la vita di un immigrato africano in Italia. Il film partecipa fuori concorso al [[Festival di Venezia]].<ref name=Trovacinema/>
Sposato con la sceneggiatrice, attrice e poetessa [[Vera Gherarducci]],<ref>{{Cita web|url=https://iris.unive.it/handle/10278/3740669|titolo=Vera Gherarducci poeta|sito=iris.unive.it|accesso=2023-10-31}}</ref> è nonno dell'attrice [[Vera Dragone]],<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianodelsud.it/calabria/spettacoli/cinema/2020/07/30/lattrice-vera-dragone-una-nipote-darte|titolo=L’attrice Vera Dragone, una nipote d’arte|autore=Maria Rosaria Donato|sito=Il Quotidiano del Sud|lingua=it-IT|accesso=2023-10-31}}</ref> figlia della sua primogenita [[Francesca De Seta]], anch'essa attrice.<ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/name/nm0211546/|titolo=Francesca De Seta {{!}} Interprete, Regista di Seconda Unità o Assistente alla Regia|sito=IMDb|lingua=it-IT|accesso=2023-10-31}}</ref>
Negli ultimi anni della sua vita si ritira in [[Calabria]], dove muore all'età di 88 anni.<ref>{{cita news|url=http://cinema-tv.corriere.it/cinema/11_novembre_29/morto-regista-vittorio-de-seta_8b3611e6-1a67-11e1-a0da-00d265bd2fc6.shtml|titolo=Morto il regista Vittorio De Seta|pubblicazione=[[Corriere della Sera|cinema-tv.corriere.it]]|data=29 novembre 2011|accesso=29 novembre 2011}}</ref>▼
▲
▲È considerato il padre del cinema documentario italiano<ref>''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/01/addio-a-de-seta-padre-del-documentario/174114/]'', ''Il Fatto Quotidiano'', 1º dicembre 2011</ref>.
=== Tributi ===
A partire dal [[2009]] il [[Bari International Film Festival|Bif&st]] di [[Bari]] assegna un premio intitolato a Vittorio De Seta per il "miglior documentario" del festival.[[File:Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta B.jpg|thumb|Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta, retro padiglione 7]] [[File:Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta A.jpg|thumb|Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta, targa ingresso padiglione 7]]
Il Padiglione 4 dei [[Cantieri Culturali
==
===
* ''[[Banditi a Orgosolo]]'',
* ''[[Un uomo a metà]]'',
* ''[[L'invitata (film)|L'invitata]]'',
* ''[[Diario di un maestro]]'' ([[1973]]), [[film]] [[Fiction televisiva|per la televisione]] in quattro puntate, liberamente ispirato al [[romanzo]] autobiografico di [[Albino Bernardini]] ''[[Un anno a Pietralata]]''.▼
▲* ''[[Lettere dal Sahara]]'' ([[2006]])
==== Documentari ====
* ''Sulfarara'' - cortometraggio, 1955
▲* [[1954]]. ''Lu tempu di li pisci spata'' (11 [[Minuto|min.]])
▲* [[1954]]. ''[[Isole di fuoco]]'' (11 min.)
▲* 1955. ''Pasqua in Sicilia'' (11 min.)
* ''Pescherecci'' - cortometraggio, 1958
▲* 1955. ''Contadini del mare'' (10 min.)
▲* 1955. ''Parabola d'oro'' (10 min.)
▲* 1958. ''Pastori di Orgosolo'' (11 min.)
* ''[[In Calabria]]'', 1993
▲* 1958. ''Un giorno in Barbagia'' (14 min.)
▲* [[1959]]. ''[[I dimenticati (documentario)|I dimenticati]]'' (20 min.)
* ''Pentedattilo - Articolo 23'', episodio del film ''[[All Human Rights for All]]'', 2008.
▲Nel 2008 la serie è stata restaurata dalla [[Cineteca di Bologna]], e pubblicata dalla [[Giangiacomo Feltrinelli Editore|Feltrinelli]] in un [[DVD]] intitolato ''[[Il mondo perduto (documentario 1954-1959)|Il mondo perduto]]''<ref name=DVDLibro>Scheda su [http://www.lafeltrinelli.it/products/9788807740343/Il_mondo_perduto/Vittorio_De_Seta.html?aut=925849&cat1=1 ''Il mondo perduto: i cortometraggi di Vittorio De Seta. 1954-1959''] di Feltrinelli. Consultato il 15 luglio 2010</ref>.
=== Televisione ===
▲* ''[[Diario di un maestro]]''
* ''[[Quando la scuola cambia]]'' - serie televisiva, 1977
*
*
*
▲* [[2003]]. ''Dedicato ad [[Antonino Uccello]]'', (30 min.)
* Introduzione del volume ''La Calabria'' (a cura di Curtosi F. e Candido G., 2009, Città del Sole edizioni, RC), antologia dell'omonima rivista di letteratura popolare (1838-1902) diretta dal prof. [[Luigi Bruzzano]] (2009).
== Riconoscimenti ==
* [[1955]]. "Miglior documentario
* [[David di Donatello 1957]]: "Targa d'argento".<ref>[http://www.daviddidonatello.it/cercavincitori3.php?idsoggetto=183&annovinci=1957 Premi David di Donatello
* [[1961]]. "Migliore opera prima" al [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica|Festival di Venezia]] con ''[[Banditi a Orgosolo]]''.<ref name=IMDb/>
* [[1962]]. "[[Nastro d'Argento alla migliore fotografia#Anni 1960-1969|Nastro d'Argento alla migliore fotografia]]" del [[Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani|SNGCI]] con ''Banditi a Orgosolo''.<ref name=IMDb/>
* Nel [[2005]], in occasione di un tributo al regista del [[Tribeca Film Festival]] e del [[Full Frame Documentary Film Festival]], [[Martin Scorsese]] ha presentato il documentario ''[[Détour De Seta]]'', realizzato nel [[2004]] da [[Salvo Cuccia]].<ref name=Tribeca>Scheda su [https://www.tribecafilm.com/filmguide/archive/Detour_De_Seta.html ''Détour De Seta''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120119052102/http://www.tribecafilm.com/filmguide/archive/Detour_De_Seta.html |data=19 gennaio 2012 }} al
* Il 3 febbraio [[2008]], a 85 anni, riceve la cittadinanza onoraria di [[Orgosolo]].
* Il 9 agosto [[2009]] ha ricevuto la cittadinanza onoraria di [[Alessandria del Carretto]]<ref>Pino La Rocca. {{cita libro|titolo=Alessandria del Carretto: cittadinanza onoraria al regista De Seta|url=http://www.nuovasibaritide.it/index.php/attualita/18-alto-jonio/4425-alessandria-del-carretto-cittadinanza-onoraria-al-regista-vittorio-de-seta|accesso=2 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090814130749/http://www.nuovasibaritide.it/index.php/attualita/18-alto-jonio/4425-alessandria-del-carretto-cittadinanza-onoraria-al-regista-vittorio-de-seta|dataarchivio=14 agosto 2009|urlmorto=sì}} Consultato il 2 dicembre 2011</ref>, il piccolo paese calabrese dove il regista girò ''[[I dimenticati (film)|I dimenticati]]'' ([[1959]]), documentario che narra l'isolamento del paese quando gli unici collegamenti con la costa erano costituiti dalle mulattiere e dal letto delle fiumare (quando non in piena) e l'unico momento di risveglio era segnato dalla primaverile Festa dell'Abete. Nell'estate del 2010 anche la Città di Briatico (VV) riconosce a De Seta la cittadinanza onoraria e gli conferisce il premio "il Telaio d'Oro"
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Alessandro Rais (a cura di)
* [[Giulio Angioni]], ''Sul grande schermo i volti degli ultimi'', "La Nuova Sardegna", 30 novembre 2011 [http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2011/11/30/news/sul-grande-schermo-i-volti-degli-ultimi-1.3601895].
* Damiano Felini, ''Una proposta pedagogica sullo schermo. La scuola in due produzioni televisive di Vittorio De Seta (1970-1979)'', "Orientamenti Pedagogici", vol. 62, n. 2 (aprile-giugno 2015), pp. 273–291, [https://www.academia.edu/33140591/].
* Goffredo Fofi, Gianni Volpi, Gaetano Capizzi (a cura di). "Vittorio De Seta il mondo perduto", Torino, Lindau, 1999. ISBN 88-7180-291-8
* [[Roberto Saviano]], [[Goffredo Fofi]], [[Alberto Farassino]], [[Martin Scorsese]], [[Vincenzo Consolo]], [[Gian Luca Farinelli]], ''La fatica delle mani. Scritti su Vittorio De Seta'',
* Sergio Toffetti (a cura di), ''Il maestro impaziente'' (volume pubblicato insieme al DVD ''Diario di un maestro''), Feltrinelli, Milano, 2012.
* Paolino Nappi, ''L'avventura del reale. Il cinema di Vittorio De Seta'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2015
* Franco Blandi, ''Vittorio De Seta, il poeta della verità'', Navarra Editore, Palermo, 2016. ISBN 978-88-98865-02-4.
* Antioco Floris, ''Banditi a Orgosolo. Il film di Vittorio De Seta'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2019, ISBN 978-88-498-5418-3.
=== Videografia ===
* ''Paesaggi della memoria'' di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri, 2002.
* ''[[Détour De Seta]]'', documentario di [[Salvo Cuccia]]. Palomar-Endemol, 2004 (57 min.)
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://www.youtube.com/watch?v=J2rmvgXFVlg intervista a Vittorio De Seta], giugno 2007
* [https://www.youtube.com/watch?v=WjxX9tXKzyI
* [https://primipianirivista.com/numeri-della-rivista/xxvi-vittorio-de-seta/ XXVI - VITTORIO DE SETA - Rivista Primi Piani].
* [https://kaleidos.cricd.it/it/fondo-vittorio-de-seta Fondo Vittorio De Seta] sul sito del CRicd.
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[[Categoria:Nastri d'argento alla migliore fotografia]]
[[Categoria:Insigniti con la cittadinanza onoraria di Alessandria]]
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