Vittorio De Seta: differenze tra le versioni

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|AnnoMorte = 2011
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista
|Attività2 = sceneggiatore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|PostNazionalità = , figlio di [[Maria Elia De Seta Pignatelli]] e nipote di [[Giovanni Emanuele Elia]]
|Immagine = Vittorio De Seta.jpg
}}
È considerato il padre del cinema documentario italiano<ref>''[httphttps://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/01/addio-a-de-seta-padre-del-documentario/174114/ Addio a De Seta, padre del documentario]'', ''Il Fatto Quotidiano'', 1º dicembre 2011</ref>.
 
== Biografia ==
=== Inizi ===
NatoNacque a [[Palermo]] (oveda ilfamiglia aristocratica: suo padre era il marchese Giuseppe de Seta (figlio di [[Francesco eraDe Seta]], prefetto) di [[Palermo]]<ref name="cessari">Luciano Cessari, Elena Gigliarelli, ''Il palazzo Forcella de Seta a Palermo: Analisi architettonica per il Restauro'', Gangemi Editore - ISBN 8849297491</ref>) dae famigliasua aristocraticamadre [[Maria Elia De Seta Pignatelli|Maria Elia De Seta poi Pignatelli]] (figlia di [[Giovanni Emanuele Elia]]).

Trascorse l'infanzia in [[Calabria]], dove sua madre, poi separatasi dal marito, risiedeva spesso; dopo aver studiato per qualche tempo [[architettura]] a [[Roma]], nel [[1953]] intraprende la carriera cinematografica lavorando come secondo aiuto regista di [[Mario Chiari]] per un episodio del film ''[[Amori di mezzo secolo]]''.<ref>Scheda su [https://www.imdb.com/title/tt0046711/ ''Amori di mezzo secolo''] dell'Internet Movie Database</ref> Nel [[1954]] diventa aiuto regista di [[Jean-Paul Le Chanois]] in ''[[Vacanze d'amore (film 1955)|Vacanze d'amore]]''.<ref name="Trovacinema">[http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/vittorio-de-seta/185707 Vittorio De Seta - Biografia], su «Trovacinema» di «[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]». Consultato il 15 luglio 2010</ref> Successivamente si dedica all'attività di sceneggiatore e documentarista.
 
=== Carriera ===
I [[documentari]] che realizza negli [[anni 1950]], ambientati prevalentemente in [[Sicilia]] e [[Sardegna]], descrivono con potente espressività i modi di vivere del proletariato meridionale (come le feste sacre di ''Pasqua in Sicilia'') e le dure condizioni di vita dei pescatori siciliani (come la [[mattanza]]), dei minatori di zolfo [[Caltanissetta|nisseni]], dei pastori della [[Barbagia]].<ref name=Mizar>[https://www.youtube.com/watch?v=RHk__wk_ZgA&feature=g-upl ''I documentari di Vittorio De Seta'' (1954-1959)], rubrica [[RAI]] [[Tg2]] Mizar (su [[YouTube]]) - 28 febbraio 2009. Consultato il 2 dicembre 2011.</ref> Tra questi [[cortometraggi]] il documentario ''Isola di fuoco'', ambientato nelle isole [[Eolie]], viene premiato come miglior documentario al [[Festival di Cannes]] del [[1955]].<ref name=Cannes>Scheda su [http://www.festival-cannes.fr/fr/archives/artist/id/18334.html ''Isola di Fuoco'', miglior documentario - corto metraggio] del [[Festival di Cannes]] 1955. Consultato il 15 luglio 2010</ref>
 
Tra questi [[cortometraggi]] il documentario ''Isola di fuoco'', ambientato nelle isole [[Eolie]], viene premiato come miglior documentario al [[Festival di Cannes]] del [[1955]].<ref name=Cannes>Scheda su [http://www.festival-cannes.fr/fr/archives/artist/id/18334.html ''Isola di Fuoco'', miglior documentario - corto metraggio] del [[Festival di Cannes]] 1955. Consultato il 15 luglio 2010</ref>
Nel [[1959]] regala al pubblico ''[[I dimenticati (documentariofilm)|I dimenticati]]'', ambientato ad [[Alessandria del Carretto]], comune calabrese di circa 1600 anime privo al tempo ancora di una strada di accesso al paese, documentando per intero l'antica tradizione della "festa della Pita".
 
Nel 2008 laquesta serie di cortometraggi girati negli anni cinquanta è stata restaurata dalla [[Cineteca di Bologna]], e pubblicata dalla [[Giangiacomo Feltrinelli Editore|Feltrinelli]] in un [[DVD]] intitolato ''[[Il mondo perduto (documentario- I cortometraggi di Vittorio De Seta 1954-1959)|Il mondo perduto]]''.<ref>{{Cita nameweb|url=DVDLibro>Scheda su [httphttps://www.lafeltrinelli.it/productslibri/9788807740343vittorio-de-seta/Il_mondo_perdutomondo-perduto/Vittorio_De_Seta.html?aut9788807740343|titolo=925849&cat1=1Libro ''Il mondo perduto: i- cortometraggi di VittorioV. De Seta. 1954-1959''] di Feltrinelli. Consultato- ilReal 15 luglio 2010Cinema|sito=LaFeltrinelli|lingua=it|accesso=2020-12-30}}</ref>.
Nel [[1959]] regala al pubblico [[I dimenticati (documentario)|I dimenticati]], ambientato ad [[Alessandria del Carretto]], comune calabrese di circa 1600 anime privo al tempo ancora di una strada di accesso al paese, documentando per intero l'antica tradizione della "festa della Pita".
 
Nel [[1961]] debutta al cinema con ''[[Banditi a Orgosolo]]'', sceneggiato con la moglie [[Vera Gherarducci]], un film stilisticamente asciutto, che arricchisce di una sensibilità più moderna e consapevole la lezione del [[neorealismo (cinema)|neorealismo]] e si annovera "tra le cose migliori di ogni tempo sulla Sardegna".<ref>[[Giulio Angioni]], ''Sul grande schermo il volto degli ultimi'', "La Nuova Sardegna", 30.11.2011 [http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2011/11/30/news/sul-grande-schermo-i-volti-degli-ultimi-1.3601895]</ref>.
Il film vince il premio ''Opera prima'' al [[Festival di Venezia]] e il [[Nastro d'Argento alla migliore fotografia]].<ref name=IMDb>[https://www.imdb.com/title/tt0053632/awards ''Banditi a Orgosolo'' - Scheda premi] su [[Internet Movie Database|IMBd]]. Consultato il 14 luglio 2010</ref>
 
Nel [[1966]] realizza ''[[Un uomo a metà]]'', che si allontana dal documentarismo che contraddistingue la sua carriera: è un'analisi in chiave psicanalitica della crisi di un intellettuale nei confronti del suo impegno sociale. Il film, presentato alla XXVII [[Mostra internazionale d'arte cinematografica | Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia]], valse la vittoria della [[Coppa Volpi]], per la migliore interpretazione maschile all'attore francese [[Jacques Perrin]]. Tra il [[1969]] e i primi [[anni 1970]] si trasferisce in [[Francia]] per girare ''L'invitata''. Il film, anche se apprezzato da [[Alberto Moravia]] e [[Pier Paolo Pasolini]], sarà accolto freddamente.<ref name=Trovacinema/>
 
Nel [[1973]] De Seta ritorna alle tematiche degli esordi con una miniserie televisiva prodotta dalla [[RAI]], ''[[Diario di un maestro]]'', documento di una difficile esperienza didattica condotta in una borgata romana. Il film viene accolto molto bene dal pubblico; questo successo avvia la lunga collaborazione del regista con la [[RAI]].<ref name=Trovacinema/>
 
Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] realizza documentari per la [[televisione]] e si trasferisce nella tenuta materna di [[Sellia Marina]] in [[provincia di Catanzaro]].
 
Il suo profondo legame con la [[Calabria]], chedove hatrascorse datol'infanzia i nataliinsieme a sua madre, è esplorato nel documentario ''[[In Calabria]]'', del [[1993]].
 
Nel [[2000]] partecipa come attore (nella parte di se stesso) al mediometraggio ''Melissa 49/99'' di Eugenio Attanasio e Giovanni Scarfò.<ref>[{{Cita web |url=http://www2.kwcinema.kataweb.it/torinofilmfestival/archivio/scheda_film_d.20001116110322.html |titolo=kataweb cinema - Torino film festival |{{!}} cinema giovani<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=29 novembre 2011 |dataarchivio=28 aprile 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080428063849/http://www2.kwcinema.kataweb.it/torinofilmfestival/archivio/scheda_film_d.20001116110322.html |urlmorto=sì }}</ref>
Nello stesso anno realizza, con il fotografo Angelo Franco Aschei, il corto ''Mano'' e partecipa come attore ad un video realizzato da [[Leandro Manuel Emede]] con musiche di Giacomo Dati.<ref>[httphttps://www.festivaldellamontagna.it/protagonisti/vittorio-de-seta Vittorio De Seta | Festival della Montagna 2010 | Cuneo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Nel [[2006]] realizza il [[lungometraggio]] ''[[Lettere dal Sahara]]'', che segue la vita di un immigrato africano in Italia. Il film partecipa fuori concorso al [[Festival di Venezia]].<ref name=Trovacinema/>
 
Sposato con la sceneggiatrice, attrice e poetessa [[Vera Gherarducci]],<ref>{{Cita web|url=https://iris.unive.it/handle/10278/3740669|titolo=Vera Gherarducci poeta|sito=iris.unive.it|accesso=2023-10-31}}</ref> è nonno dell'attrice [[Vera Dragone]],<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianodelsud.it/calabria/spettacoli/cinema/2020/07/30/lattrice-vera-dragone-una-nipote-darte|titolo=L’attrice Vera Dragone, una nipote d’arte|autore=Maria Rosaria Donato|sito=Il Quotidiano del Sud|lingua=it-IT|accesso=2023-10-31}}</ref> figlia della sua primogenita [[Francesca De Seta]], anch'essa attrice.<ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/name/nm0211546/|titolo=Francesca De Seta {{!}} Interprete, Regista di Seconda Unità o Assistente alla Regia|sito=IMDb|lingua=it-IT|accesso=2023-10-31}}</ref>
Negli ultimi anni della sua vita si ritira in [[Calabria]], dove muore all'età di 88 anni.<ref>{{cita news|url=http://cinema-tv.corriere.it/cinema/11_novembre_29/morto-regista-vittorio-de-seta_8b3611e6-1a67-11e1-a0da-00d265bd2fc6.shtml|titolo=Morto il regista Vittorio De Seta|pubblicazione=[[Corriere della Sera|cinema-tv.corriere.it]]|data=29 novembre 2011|accesso=29 novembre 2011}}</ref>
 
NegliTrascorre gli ultimi anni della sua vita si ritira in [[Calabria]], dove muore all'età di 88 anni.<ref>{{cita news|url=http://cinema-tv.corriere.it/cinema/11_novembre_29/morto-regista-vittorio-de-seta_8b3611e6-1a67-11e1-a0da-00d265bd2fc6.shtml|titolo=Morto il regista Vittorio De Seta|pubblicazione=[[Corriere della Sera|cinema-tv.corriere.it]]|data=29 novembre 2011|accesso=29 novembre 2011}}</ref>
È considerato il padre del cinema documentario italiano<ref>''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/01/addio-a-de-seta-padre-del-documentario/174114/]'', ''Il Fatto Quotidiano'', 1º dicembre 2011</ref>.
 
=== Tributi ===
A partire dal [[2009]] il [[Bari International Film Festival|Bif&st]] di [[Bari]] assegna un premio intitolato a Vittorio De Seta per il "miglior documentario" del festival.[[File:Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta B.jpg|thumb|Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta, retro padiglione 7]] [[File:Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta A.jpg|thumb|Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta, targa ingresso padiglione 7]]
 
Il Padiglione 4 dei [[Cantieri Culturali dellaalla Zisa]] di [[Palermo]] è una delle cinque sedi della [[Scuola nazionale di cinema]] appartenente al [[Centro sperimentale di cinematografia]], assieme alla sede centrale di [[Roma]] e a quelle distaccate di [[Milano]], [[Torino]] e [[L'Aquila]]. Nell'aprile del [[2012]], il movimento "I cantieri che vogliamo" vi riapre il cinema da 500 posti e lo intitola a Vittorio De Seta. Da allora è ufficialmente il ''Cinema De Seta'' e vi si sperimenta una programmazione d'essai.
 
== OpereFilmografia ==
=== FilmLungometraggi ===
* ''[[Banditi a Orgosolo]]'', ([[1961]])
* ''[[Un uomo a metà]]'', ([[1966]])
* ''[[L'invitata (film)|L'invitata]]'', ([[1969]])
* ''[[Lettere dal Sahara]]'', ([[2006]])
* ''[[Diario di un maestro]]'' ([[1973]]), [[film]] [[Fiction televisiva|per la televisione]] in quattro puntate, liberamente ispirato al [[romanzo]] autobiografico di [[Albino Bernardini]] ''[[Un anno a Pietralata]]''.
* ''[[Lettere dal Sahara]]'' ([[2006]])
 
==== Documentari ====
* [[1954]]. ''Lu tempu di li pisci spata'' (11- [[Minuto|min.]])cortometraggio, 1954
;Anni 1950
* [[1954]]. ''[[Isole di fuoco]]'' (11- min.)cortometraggio, 1954
Negli [[anni 1950]] De Seta ha girato una serie di brevi [[documentari]] che trattano della vita quotidiana e del lavoro nell'[[Italia insulare]]: pescatori, contadini, pastori e minatori in [[Sicilia]] e [[Sardegna]]. ''I dimenticati'', ultimo di quel periodo, è invece girato in [[Calabria]].
* ''Sulfarara'' - cortometraggio, 1955
* [[1954]]. ''Lu tempu di li pisci spata'' (11 [[Minuto|min.]])
* 1955. ''Pasqua in Sicilia'' (11- min.)cortometraggio, 1955
* [[1954]]. ''[[Isole di fuoco]]'' (11 min.)
* 1955. ''Contadini del mare'' (10- min.)cortometraggio, 1955
* 1955. ''Sulfarara'' (10 min.)
* 1955. ''Parabola d'oro'' (10- min.)cortometraggio, 1955
* 1955. ''Pasqua in Sicilia'' (11 min.)
* ''Pescherecci'' - cortometraggio, 1958
* 1955. ''Contadini del mare'' (10 min.)
* 1958. ''Pastori di Orgosolo'' (11- min.)cortometraggio, 1958
* 1955. ''Parabola d'oro'' (10 min.)
* 1958. ''Un giorno in Barbagia'' (14- min.)cortometraggio, 1958
* [[1958]]. ''Pescherecci'' (11 min.)
* [[1959]]. ''[[I dimenticati (documentariofilm)|I dimenticati]]'' (20- min.)cortometraggio, 1959
* 1958. ''Pastori di Orgosolo'' (11 min.)
* ''[[In Calabria]]'', 1993
* 1958. ''Un giorno in Barbagia'' (14 min.)
* [[2003]]. ''Dedicato ad [[Antonino Uccello]]'', (30- min.)cortometraggio, 2003
* [[1959]]. ''[[I dimenticati (documentario)|I dimenticati]]'' (20 min.)
* ''Pentedattilo - Articolo 23'', episodio del film ''[[All Human Rights for All]]'', 2008.
Nel 2008 la serie è stata restaurata dalla [[Cineteca di Bologna]], e pubblicata dalla [[Giangiacomo Feltrinelli Editore|Feltrinelli]] in un [[DVD]] intitolato ''[[Il mondo perduto (documentario 1954-1959)|Il mondo perduto]]''<ref name=DVDLibro>Scheda su [http://www.lafeltrinelli.it/products/9788807740343/Il_mondo_perduto/Vittorio_De_Seta.html?aut=925849&cat1=1 ''Il mondo perduto: i cortometraggi di Vittorio De Seta. 1954-1959''] di Feltrinelli. Consultato il 15 luglio 2010</ref>.
 
=== Televisione ===
;Anni 1970 - 2000
* ''[[Diario di un maestro]]'' ([[- serie televisiva, 1973]]), [[film]] [[Fiction televisiva|per la televisione]] in quattro puntate, liberamente ispirato al [[romanzo]] autobiografico di [[Albino Bernardini]] ''[[Un anno a Pietralata]]''.
* [[1977]]. Q''uando la scuola cambia'', (226 min.)
* ''[[Quando la scuola cambia]]'' - serie televisiva, 1977
* [[1980]]. ''[[La Sicilia rivisitata]]'', (210- min.)serie televisiva, 1980
* 1980. ''[[Hong Kong, città di profughi]]'', (135- min.)serie televisiva, 1980
* [[1983]]. ''Un carnevale per Venezia''.
* [[1993]]. ''[[InUn Calabriacarnevale per Venezia]]'' - film TV, (85 min1983.)
* [[2003]]. ''Dedicato ad [[Antonino Uccello]]'', (30 min.)
* [[2008]]. ''Articolo 23 - Pentedattilo'' (5 min.)
 
=== ScrittiPubblicazioni ===
* Introduzione del volume ''La Calabria'' (a cura di Curtosi F. e Candido G., 2009, Città del Sole edizioni, RC), antologia dell'omonima rivista di letteratura popolare (1838-1902) diretta dal prof. [[Luigi Bruzzano]] (2009).
 
== Riconoscimenti ==
* [[1955]]. "Miglior documentario - cortometraggio" al [[Festival di Cannes]] con ''Isola di fuoco''.<ref name=Cannes/>
* [[David di Donatello 1957]]: "Targa d'argento".<ref>[http://www.daviddidonatello.it/cercavincitori3.php?idsoggetto=183&annovinci=1957 Premi David di Donatello - Vittorio De Seta] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110725063358/http://www.daviddidonatello.it/cercavincitori3.php?idsoggetto=183&annovinci=1957 |data=25 luglio 2011 }}. Consultato il 12 luglio 2010</ref>
* [[1961]]. "Migliore opera prima" al [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica|Festival di Venezia]] con ''[[Banditi a Orgosolo]]''.<ref name=IMDb/>
* [[1962]]. "[[Nastro d'Argento alla migliore fotografia#Anni 1960-1969|Nastro d'Argento alla migliore fotografia]]" del [[Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani|SNGCI]] con ''Banditi a Orgosolo''.<ref name=IMDb/>
* Nel [[2005]], in occasione di un tributo al regista del [[Tribeca Film Festival]] e del [[Full Frame Documentary Film Festival]], [[Martin Scorsese]] ha presentato il documentario ''[[Détour De Seta]]'', realizzato nel [[2004]] da [[Salvo Cuccia]].<ref name=Tribeca>Scheda su [https://www.tribecafilm.com/filmguide/archive/Detour_De_Seta.html ''Détour De Seta''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120119052102/http://www.tribecafilm.com/filmguide/archive/Detour_De_Seta.html |data=19 gennaio 2012 }} al [[Tribeca Film Festival]]. [[URL]] consultato il 5 luglio 2010</ref><ref>[http://www.fullframefest.org/advisory.php Full Frame Fest Advisory Board - Martin Scorsese] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100701030133/http://www.fullframefest.org/advisory.php |data=1º luglio 2010 }}. Consultato il 12 luglio 2010</ref>
* Il 3 febbraio [[2008]], a 85 anni, riceve la cittadinanza onoraria di [[Orgosolo]].
* Il 9 agosto [[2009]] ha ricevuto la cittadinanza onoraria di [[Alessandria del Carretto]]<ref>Pino La Rocca. {{cita libro|titolo=Alessandria del Carretto: cittadinanza onoraria al regista De Seta|url=http://www.nuovasibaritide.it/index.php/attualita/18-alto-jonio/4425-alessandria-del-carretto-cittadinanza-onoraria-al-regista-vittorio-de-seta|accesso=2 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090814130749/http://www.nuovasibaritide.it/index.php/attualita/18-alto-jonio/4425-alessandria-del-carretto-cittadinanza-onoraria-al-regista-vittorio-de-seta|dataarchivio=14 agosto 2009|urlmorto=sì}} Consultato il 2 dicembre 2011</ref>, il piccolo paese calabrese dove il regista girò ''[[I dimenticati (film)|I dimenticati]]'' ([[1959]]), documentario che narra l'isolamento del paese quando gli unici collegamenti con la costa erano costituiti dalle mulattiere e dal letto delle fiumare (quando non in piena) e l'unico momento di risveglio era segnato dalla primaverile Festa dell'Abete. Nell'estate del 2010 anche la Città di Briatico (VV) riconosce a De Seta la cittadinanza onoraria e gli conferisce il premio "il Telaio d'Oro"
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Alessandro Rais (a cura di)., ''Il cinema di Vittorio De Seta''., [[Catania]], Giuseppe Maimone Editore, 1995., ISBN 88-7751-088-9.
* [[Giulio Angioni]], ''Sul grande schermo i volti degli ultimi'', "La Nuova Sardegna", 30 novembre 2011 [http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2011/11/30/news/sul-grande-schermo-i-volti-degli-ultimi-1.3601895].
* Damiano Felini, ''Una proposta pedagogica sullo schermo. La scuola in due produzioni televisive di Vittorio De Seta (1970-1979)'', "Orientamenti Pedagogici", vol. 62, n. 2 (aprile-giugno 2015), pp.&nbsp;273–291, [https://www.academia.edu/33140591/].
* Goffredo Fofi, Gianni Volpi, Gaetano Capizzi (a cura di). "Vittorio De Seta il mondo perduto", Torino, Lindau, 1999. ISBN 88-7180-291-8
* [[Roberto Saviano]], [[Goffredo Fofi]], [[Alberto Farassino]], [[Martin Scorsese]], [[Vincenzo Consolo]], [[Gian Luca Farinelli]], ''La fatica delle mani. Scritti su Vittorio De Seta'', (volume pubblicato insieme al [[DVD]] ''Il mondo perduto''), Feltrinelli, Milano, 2008., ISBN 978-88-07-74034-3.
* Sergio Toffetti (a cura di), ''Il maestro impaziente'' (volume pubblicato insieme al DVD ''Diario di un maestro''), Feltrinelli, Milano, 2012.
* Paolino Nappi, ''L'avventura del reale. Il cinema di Vittorio De Seta'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2015., ISBN 978-88-498-4493-1.
* Franco Blandi, ''Vittorio De Seta, il poeta della verità'', Navarra Editore, Palermo, 2016. ISBN 978-88-98865-02-4.
* Antioco Floris, ''Banditi a Orgosolo. Il film di Vittorio De Seta'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2019, ISBN 978-88-498-5418-3.
 
=== Videografia ===
* ''Paesaggi della memoria'' di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri, 2002.
* ''[[Détour De Seta]]'', documentario di [[Salvo Cuccia]]. Palomar-Endemol, 2004 (57 min.)
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://www.youtube.com/watch?v=J2rmvgXFVlg intervista a Vittorio De Seta], giugno 2007 ([[YouTube]]).
* [https://www.youtube.com/watch?v=WjxX9tXKzyI&feature=g-upl morte di Vittorio De Seta], Tgr Sicilia e Tgr Calabria del 29 novembre 2011 ([[YouTube]]).
* [https://primipianirivista.com/numeri-della-rivista/xxvi-vittorio-de-seta/ XXVI - VITTORIO DE SETA - Rivista Primi Piani].
* [https://kaleidos.cricd.it/it/fondo-vittorio-de-seta Fondo Vittorio De Seta] sul sito del CRicd.
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema}}
[[Categoria:Nastri d'argento alla migliore fotografia]]
[[Categoria:Insigniti con la cittadinanza onoraria di Alessandria]]