Nick Anderson: differenze tra le versioni
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===Playoff 1994–95===
Nelle semifinali della Eastern Conference, i Magic affrontarono i [[Chicago Bulls]] del rientrante [[Michael Jordan]], che era passato temporaneamente dall'indossare il consueto numero 23 al 45. Nel finale di gara 1, Anderson strappò il pallone a Jordan da dietro, portando al canestro della vittoria per i Magic. In seguito commentò che Jordan "non sembrava il vecchio Michael Jordan"<ref>Lawrence, Mitch. [https://www.espn.com/espn/print?id=1250345 Memories of MJ's first two acts], ESPN, 10 settembre 2001.</ref>
Gara 1 della serie finale fu contro gli [[Houston Rockets]], campioni in carica alla [[Orlando Arena]]. Con i Magic in vantaggio di tre punti nel finale di partita, Anderson, che in genere segnava i tiri liberi con una percentuale del 70%, ne sbagliò quattro consecutivi, che avrebbero sigillato la vittoria di Orlando. [[Kenny Smith]] segnò da tre punti per Houston poco dopo, pareggiando la partita e spedendola ai [[tempi supplementari]]. I Rockets finirono con il vincere la gara e la serie per quattro partite a zero, conquistando il loro secondo titolo consecutivo. A causa di tale episodio, alcuni tifosi di Orlando iniziarono a chiamare Anderson con i soprannomi denigratori di "Nick the Brick" e "Brick Anderson" ("brick" in [[lingua inglese|inglese]] significa "mattone" e in gergo indica un tiro libero sbagliato).
===Carriera dopo il 1995===
Quanto avvenuto non sembrò inizialmente condizionare Anderson nella stagione successiva, che fu
Le sue difficoltà aumentarono nella prima metà della stagione 1997–98. Fino al 27 gennaio di quell'anno, Anderson segnò solamente 6,5 punti a partita, con 36,3% ai liberi. Nella seconda metà della stagione, tuttavia, la sua metà punti salì improvvisamente a 22,6 punti a partita, con 67,6% ai liberi, una cifra vicina alla sua media in carriera. La sua annata si chiuse con 15,3 punti segnati a partita.
Anderson giocò con i Magic fino alla stagione accorciata per sciopero del 1998–99
Anderson giocò per due stagioni a Sacramento, con un minimo in carriera, fino a quel momento, di 10,8 punti di media in 72 partite nella prima annata. L'anno seguente disputò 21 gare, dopo di che passò un'ultima stagione, con 15 presenze, con i [[Memphis Grizzlies]].<ref>{{Cita web|titolo=Nick Anderson Career Stats - NBA |url=https://www.espn.com/nba/player/stats/_/id/14 |accesso=20 maggio 2025 |lingua=en}}</ref>
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