Guerra dei trent'anni (fase boema): differenze tra le versioni
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{{conflitto
|Tipo = Guerra
|Nome del conflitto = Fase boema della guerra dei trent'anni
|Parte_di = delle [[guerra dei trent'anni]]
|Immagine = Defenestration-prague-1618.jpg
|Didascalia = <small>La "[[defenestrazione di Praga (1618)|defenestrazione di Praga]]"</small>
|Larghezzaimmagine = 300px
|Luogo = [[Boemia]] (attuale [[Repubblica Ceca]])
|Data = [[1618]]-[[1625]]
|Esito = Vittoria imperiale
|Mutamenti_territoriali =
|Schieramento1 = {{simbolo|Flag of Bohemia.svg|15}} [[Regno di Boemia]]<br/>{{simbolo|Banner of the Palatinate.svg|15}} [[Elettorato del Palatinato|Palatinato]]
|Schieramento2 = {{simbolo|Banner of the Holy Roman Emperor with haloes (1400-1806).svg|15}} [[Sacro Romano Impero]]<br/>{{simbolo|Flag of Cross of Burgundy.svg|15}} [[Impero spagnolo]]<br/>{{simbolo|Catholic League (Germany).svg|15}} [[Lega Cattolica (Germania)|Lega Cattolica]]<br/>{{simbolo|Flag of Saxe-Altenburg (1602).svg|15}} [[Sassonia]]
|Comandante1 = {{simbolo|Flag of Bohemia.svg|15}} [[Jindřich Matyáš Thurn]]<br/>{{simbolo|Banner of the Palatinate.svg|15}} [[Federico V del Palatinato]]
|Comandante2 = {{simbolo|Banner of the Holy Roman Emperor with haloes (1400-1806).svg|15}} [[Mattia del Sacro Romano Impero]]<br/>{{simbolo|Banner of the Holy Roman Emperor with haloes (1400-1806).svg|15}} [[Ferdinando II del Sacro Romano Impero]]<br/>{{simbolo|Flag of Cross of Burgundy.svg|15}} [[Filippo III di Spagna]]<br/>{{simbolo|Flag of Cross of Burgundy.svg|15}} [[Ambrogio Spinola]]<br/>{{simbolo|Catholic League (Germany).svg|15}} [[Johann Tserclaes, conte di Tilly]]<br/>{{simbolo|Flag of Saxe-Altenburg (1602).svg|15}} [[Giovanni Giorgio I di Sassonia]]
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{{Campagnabox Guerra dei trent'anni}}
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La '''fase boema''' o '''fase boemo-palatina''' (dal [[1618]] al [[1625]]) è la prima delle fasi in cui si è soliti dividere la [[guerra dei trent'anni]]. Il conflitto fu generato da problemi di carattere confessionale presentatisi in [[Boemia]], cui fece da scintilla scatenante il rifiuto da parte di [[Ferdinando II d'Asburgo|Ferdinando II]] di erigere alcune chiese protestanti. Questo portò alla ribellione dei boemi iniziata con l'episodio della "[[Defenestrazione di Praga (1618)|defenestrazione di Praga]]", e alla nomina a Re di Boemia di [[Federico V Elettore Palatino|Federico V del Palatinato]]. Il conflitto, inizialmente limitato all'area tedesca e di portata contenuta, si fece via via più intenso e finì con il coinvolgere potenze estranee all'area tedesca, fino al termine degli scontri nel [[1648]].
== Eventi politici e bellici ==
Dopo la defenestrazione di Praga del 1618 la rivolta si diffuse in tutta la Grande Boemia
[[File:Kurfürst Friedrich V. von der Pfalz als König von Böhmen.jpg|thumb|left|Federico V, Principe Elettore del Palatinato (1596-1632)]]
Inizialmente i ribelli ottennero alcuni successi, anche grazie al fatto che alla rivolta si unirono gli stati dell'Alta e Bassa [[Austria]]; inoltre i ribelli ricevettero un inaspettato aiuto dal Principe di Transilvania, [[Gabriele Bethlen]], il quale condusse un'armata in [[Ungheria]], appoggiato dal [[Sultano Ottomano]]. Nel [[1619]] [[Enrico Matteo von Thurn-Valsassina]] condusse un esercito ribelle sotto le mura della stessa [[Vienna]], anche se mancava dell'artiglieria necessaria a condurre un assedio. In ogni caso, il 10 giugno [[1619]], il [[Karel Bonaventura Buquoy|conte Buquoy]], comandante delle forze imperiali, sconfisse i protestanti del [[Ernst von Mansfeld|Conte di Mansfeld]] nella [[battaglia di Záblatí]], tagliando le comunicazioni di Thurn e costringendolo a levare l'assedio.
Nonostante la battaglia, le forze di Thurn potevano ancora essere pericolose, e le truppe transilvane continuavano a ottenere sostanziali successi in Ungheria, ma a questo punto la situazione volse totalmente a sfavore dei Boemi: le forze della [[Lega cattolica (Germania)|Lega Cattolica]],
[[File:Johann Tserclaes Tilly.jpg|thumb|Johann Tserclaes, conte di Tilly, comandante dell'esercito della Lega Cattolica (1559-1632)]]
Gli spagnoli [[Guerra dei trent'anni (fase palatina)|occuparono agevolmente le terre dell'Elettore Palatino]], fatta eccezione per le fortezze di [[
Anche i combattimenti in Ungheria ebbero fine il 31 dicembre [[1621]], con la [[Pace di Nikolsburg]], in base a cui [[Gabriele Bethlen]] accettò di ritirarsi dal conflitto in cambio di concessioni territoriali. Nel [[Elettorato del Palatinato|Palatinato]], tuttavia, gli scontri continuarono, in quella che alcuni storici considerano la "fase palatina" della guerra, distinta dalle altre; in seguito al bando imperiale, Federico V era stato costretto all'esilio e vagava tra le corti protestanti europee cercando appoggio, soprattutto nei [[Paesi Bassi]], [[Danimarca]] e [[Svezia]]. Il titolo di [[Principe elettore]] detenuto da Federico era stato assegnato a [[Massimiliano I, Elettore di Baviera|Massimiliano I di Baviera]], suo lontano parente, che con le truppe della [[Lega cattolica (Germania)|Lega Cattolica]] da lui guidata aveva contribuito alla vittoria cattolica; le truppe spagnole continuavano l'assedio delle piazzeforti che resistevano ancora, con lo scopo di occupare la [[Renania]] come base per la futura offensiva contro i Paesi Bassi.
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Nel febbraio [[1622]], Spinola costrinse alla resa la piazzaforte di [[Jülich]], tenuta da una guarnigione olandese. Il tentativo di concentrarsi effettuato dalle forze protestanti rimanenti venne sventato quando le forze di Giorgio di Baden-Dürlach vennero battute nella [[battaglia di Wimpfen]] e quelle di Cristiano di Brünswick nella [[battaglia di Höchst]], entrambe nel tentativo di attraversare dei corsi d'acqua. Le piazzeforti rimanenti caddero nel corso dell'anno e le forze protestanti di [[Cristiano di Brunswick]] vennero definitivamente schiacciate da [[Johann Tserclaes, conte di Tilly|Tilly]] nella [[battaglia di Stadtlohn]].
A questo punto a Federico V non rimanevano alternative: egli fu costretto a rinunciare alla lotta. Nel gennaio del [[1624]] il conte di Mansfeld sciolse ciò che restava delle sue forze; nel luglio dello stesso anno, [[Giovanni Giorgio I di Sassonia]] riconobbe la validità del trasferimento del titolo elettorale a Massimiliano I di Baviera (ma solo alla sua persona, non alla sua famiglia). L'esercito di Tilly venne lasciato ad occupare la Germania nord-occidentale, esclusa la [[Signoria di Frisia|Frisia]], occupata dagli olandesi; a questo punto un breve intervallo di pace scese sull'Impero, pace che tuttavia sarebbe stata presto rotta dall'entrata in campo della [[Danimarca]] a fianco dei protestanti (vedi la [[Guerra dei trent'anni (fase danese)|fase danese]] della guerra).
== Bibliografia ==
* [[Georges
* [[Geoffrey Parker]]. ''La Guerra dei trent'anni''. Vita e Pensiero, 1994.
* Id. ''La Rivoluzione Militare'', Il Mulino, 2005.
* [[Josef
* [[C. V. Wedgwood]]. ''La Guerra dei Trent'Anni''. Mondadori, 1998.
* Luca Cristini. ''1618-1648 la guerra dei 30 anni . volume 1 da 1618 al 1632'' 2007 (ISBN 978-88-903010-1-8)
* Luca Cristini. ''1618-1648 la guerra dei 30 anni . volume 2 da 1632 al 1648'' 2007 (ISBN 978-88-903010-2-5)
==Voci correlate==
*[[Guerra dei trent'anni (fase palatina)|Fase palatina della guerra dei trent'anni]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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