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== Storia ==
[[File:Ritratto di un giovane Hans Wilsdorf.jpg|miniatura|Ritratto di un giovane Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex e Tudor]]
[[File:Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex e Tudor.jpg|miniatura|Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex e Tudor|sinistra]]La preistoria della Rolex inizia nel 1905, quando all'età di 24 anni, “l'orologiaio” [[Baviera|bavarese]] Hans Wilsdorf (Kulmbach, 1881- Ginevra, 1960), che aveva esperienze di vendita di [[Perla|perle]] in Svizzera e che lavorò nella ''maison'' di orologeria Cuno Korten a [[La Chaux-de-Fonds]], fonda a Londra una azienda specializzata nella [[Distribuzione commerciale|distribuzione]] di orologi, la società ''Wilsdorf & Davis'', insieme al [[finanziatore]] Alfred James Davis (che divenne cognato di Wilsdorf, sposando la sorella nel 1908).<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://www.rolex.com/it/about-rolex/behind-the-crown/mastering-waterproofness|titolo=Oltre la corona - Controllare l’impermeabilità {{!}} Rolex®|sito=www.rolex.com|lingua=it|accesso=2024-11-09}}</ref> Inizialmente la W&D si limitava ad importare in [[Inghilterra]] i meccanismi svizzeri prodotti a Bienna da Hermann Aegler (che successivamente divenne socio e poi membro del consiglio di amministrazione della Rolex)<ref name=":2" />, assemblandoli in lussuose casse prodotte dalla firma Dennison e da altri gioiellieri dell'epoca, che poi vendevano con il proprio marchio. L'azienda Aegler era una specialista nella realizzazione di movimenti di dimensioni contenute, adatti per orologi da polso, all'epoca non ancora diffusi e poco considerati, in quanto ritenuti inadatti a subire le sollecitazioni della vita di ogni giorno, tra urti, polvere e umidità. I primi orologi da polso prodotti dalla Wilsdorf & Davis erano marcati con la sigla W&D visibile all'interno della cassa. Hans ▼
=== Dalla Wilsdorf & Davis a Rolex (1905-1920) ===
Il primo orologio da polso ad avere il cert qualito svizzero di [[Cronometro|precisione cronometrica]], rilasciato dal ''Bureau Officiel de C'' La sua idea era quella di trovare un marchio facile da ricordare e non legato al suo cognome, di origine tedesca e difficile da pronunciare.''ontrôle de la Marche des Montres'' (cattedra ufficiale di controllo del movimento degli orologi) di Bienne, fu proprio un W&D “Rolex” nel 1910<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://media.rolex.com/image/upload/q_auto:eco/f_auto/c_limit,w_800/v1708387784/rolexcom/about-rolex/rolex-history/1905-1919/rolex-history-1905-1919-inventing-the-oyster|titolo=Certificato 1910.image}}</ref>, benché il nome sul certificato fosse in realtà intestato a ''Les Fils de Jean Aegler'' (I Figli di Jean Aegler - Hermann e Hans Aegler erano i figli di Jean e i fornitori/costruttori dei movimenti per i W&D e i Rolex, avendo preso il posto della madre che subentrò dopo la morte del marito nel 1891<ref name=":2" />). La produzione dei movimenti fu rinominata e registrata come Aegler S.A. nel 1913 e qualche anno dopo fu stipulato un contratto per la fornitura esclusiva con Rolex<ref name=":2" />. Il marchio Rolex inizia a comparire impresso sull'interno dei fondelli e sui [[Movimento (orologio)|movimenti]], negli [[anni 1910]], per poi finire anche sui [[Quadrante (orologio)|quadranti]] negli [[anni 1920]]<ref name=":1" />. Secondo i documenti dell'epoca, la Rolex costituita da Hans Wilsdorf e dalla famiglia Aegler, non può essere venduta né scambiata sul [[borsa valori|mercato azionario]], ed ancora oggi mantiene saldi i principi e le tradizioni del suo fondatore, essendo una associazione no profit.▼
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▲Il primo orologio da polso ad avere il
Nel 1911 Hans Wilsdorf sposa Florence Frances May Crottyn (1879-1944) a Londra. Rimarranno sposati fino alla morte di lei, e dal loro matrimonio non nacquero figli.
[[File:Rolex Bienne 04.jpg|miniatura|Corona Rolex]]
La Rolex venne effettivamente lanciata come marchio di orologi da polso, nel 1914 e registrata nel 1915 con il nome di ''The Rolex Watch Company, Limited'', con l'obiettivo di essere il primo al mondo: “''Vogliamo essere il primo, e Rolex non può che essere considerato il meglio. Il meglio, il primo'' ”. Questa ambizione resterà impressa per sempre nel DNA del marchio, infatti, il simbolo scelto (nel [[1925]]) è stato proprio una [[Corona (araldica)|corona]].<ref name=":1" />
Nel 1914 un altro movimento viene certificato in “Classe A” dal Osservatorio di [[Kew (Londra)|Kew]] a Londra, e da quel momento gli orologi Rolex verranno definiti sinonimo di precisione<ref name=":0" />. Wilsdorf avrebbe voluto rendere economici i suoi prodotti, ma una volta scoppiata la [[Prima guerra mondiale|guerra]], le tasse e i dazi di importazione sulle casse degli orologi (oro e argento) alzavano i prezzi. Da quel momento il quartier generale venne spostato in Svizzera, prima a Bienna e poi a Ginevra (1919), mantenendo filiali in altre città (es, a Bienna la sede di Aegler SA, spesso detta “Rolex Bienne” per differenziarla dalla “Rolex Genève”, ma indissolubili) e poi in altri continenti, tipo [[America del Nord|Nord America]], [[Asia]], [[Australia]]. Un altro motivo che spinse Wilsdorf a trasferirsi in Svizzera, fu perché un tedesco, in quel momento, non era visto di buon occhio in Inghilterra, e ciò avrebbe potuto causare ulteriori ostacoli alla sua azienda.[[File:Hans Wilsdorf, fondatore di Rolex e Tudor.jpg|miniatura|Hans Wilsdorf|sinistra]]
=== Anni 1920-1950: la costruzione della fama di Rolex ===
La tipica corona a 5 punte, simbolo storico della casa, fu introdotta nel 1925, anno in cui il logo venne registrato.
Tra le innovazioni proposte dalla Rolex sul mercato dell'orologeria, ci sono i primi orologi [[Impermeabilizzazione|impermeabili]] e con il datario, con il [[fuso orario]] e, cosa più importante, i primi orologi da polso a ottenere la richiestissima certificazione di [[cronometro]].<ref name="Rolex chrono certification">{{en}}[https://www.rolex.com/en/index.html Sito Ufficiale Rolex. ''Segui il menù'': World of Rolex/Timeline/1910:'' In Svizzera la Rolex ottiene la prima certificazione di "cronometro" mai conquistata da un orologio da polso''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070125121741/http://rolex.com/en/index.html |data=25 gennaio 2007 }}</ref> L'azienda detiene tuttora il record per maggior numero di meccanismi certificati.
[[File:Rolex Oyster del 1926, il primo orologio impermeabile della storia.jpg|miniatura|Rolex Oyster del 1926, il primo orologio impermeabile della
Rolex fu la prima azienda a creare un vero orologio da polso impermeabile, grazie alla nuova cassa Oyster ([[Ostrea|ostrica]]) e alla corona a vite, nate nel 1926<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Laura Murgia|anno=2020|titolo=Rolex: Pionieri dei mari|rivista=Orologi: Speciale subacquei}}</ref> e montata su un modello in oro con cassa ottagonale. La realizzazione di un orologio impermeabile fu merito anche dell'acquisizione di alcuni brevetti: Wilsdorf infatti prima comprò il brevetto di Jeans Finger relativo a una cassa impermeabile, poi quello di una corona a vite, sviluppata da Paul Perregaux e Georges Perret. Soluzioni preesistenti, che Wilsdorf ebbe il merito di unire e sviluppare, portando a compimento un passo importante contro le critiche di chi sosteneva che il fragile orologio da polso non sarebbe stato in grado di sostenere la vita di tutti i giorni. Fu così che poi nel 1926 Rolex sviluppò la sua prima cassa Oyster.
A dimostrare l'impermeabilità dei suoi orologi, un Rolex con cassa Oyster venne messo al polso di una giovane nuotatrice britannica [[Mercedes Gleitze]], che il 7 ottobre 1927 attraversò il [[La Manica|Canale della Manica]] in 10 ore<ref>{{Cita web|url=https://www.bobswatches.com/rolex-blog/history-of-time/mercedes-gleitze-rolex-oyster-swimmer.html|titolo=Mercedes Gleitze Rolex: A Waterproof 'Oyster' for Any Swimmer {{!}} Bob's|autore=Paul Altieri|sito=Bob's Watches|data=26 aprile 2022|lingua=en|accesso=2 febbraio 2023}}</ref>. L'impresa fu pubblicata sul quotidiano britannico ''Daily Mail'', in un’inserzione a tutta pagina che annunciava il successo del orologio: nacque così il concetto di [[Testimonial]].<ref>{{Cita web|url=https://www.rolex.com/it/about-rolex/history/1926-1945|titolo=La storia di Rolex - 1926-1945 {{!}} Rolex®|sito=www.rolex.com|lingua=it|accesso=2024-11-09}}</ref> È risalente allo stesso periodo anche il bracciale in acciaio cosiddetto Oyster, con disegno a tre maglie, inizialmente prodotto dalla famosa azienda Gay Frères, specializzata nella realizzazione di bracciali, e che poi verrà acquistata dalla Rolex stessa nel 1998<ref>{{Cita web|url=https://www.watchmaster.com/it/magazine/storia/la-storia-di-successo-del-produttore-gay-freres|titolo=La storia di successo del produttore Gay Frères|sito=www.watchmaster.com|lingua=it|accesso=17 giugno 2023}}</ref>. L'applicazione della cassa Oyster resistente all'acqua, arrivò ben presto ad essere utilizzata anche su segnatempo militari: nei primi [[Anni 1940|anni Quaranta]] è infatti possibile trovare la ref. 3139 con cassa tonnaeu che riporta sul quadrante la scritta "Army".
[[File:Calibro Rolex 9 3-4, anni Trenta.jpg|miniatura|Calibro Rolex 9 3/4, anni Trenta. Si noti il famoso rotore a mezzaluna Perpetual, tipico di Rolex, sviluppato da Aegler.]]
Il primo orologio a carica automatica con rotore "Perpetual" (in grado di fare una rotazione completa di 360 gradi, contrariamente al rotore a martelletto montato sugli orologi "Harwood" che sono stati i primi automatici prodotti in serie) venne presentato nel [[1931]], potenziato da un meccanismo interno che sfruttava il movimento del braccio e che, oltre a rendere inutile il caricamento a mano, eliminò i problemi tecnici che ne compromettevano il funzionamento. Il famoso rotore a mezzaluna, più efficiente del rotore Harwood (dotato di due molle respingenti che ne delineavano la fine corsa) venne sviluppato da Emile Borer, nipote di Hermann Aegler, azienda che ormai collaborava stabilmente con Rolex. Il primo movimento Rolex automatico fu il calibro 620<ref>{{Cita web|url=https://gentleman-watches.com/en/rolex-calibre/|titolo=The Ultimate Guide to Rolex Calibres|autore=Alexander Weinberger|sito=Gentleman-watches|data=6 giugno 2023|lingua=en|accesso=2 maggio 2024}}</ref>. L'abbinata dell'impermeabilità, ottenuta con la cassa Oyster (letteralmente ostrica) e della massa oscillante Perpetual che ruota a 360 gradi e non solo in una direzione, fanno nascere l'Oyster Perpetual. Per via della sua forma, atta a garantire l'impermeabilità, questo modello si è guadagnato tra i collezionisti il soprannome di "bubbleback" e in italiano di "ovetto". Parallelamente al "bubbleback", ma con cassa differente (in quanto di forma tonneau con lunetta circolare) si diffonde il modello Viceroy, contraddistinto da movimento a carica manuale, che tuttavia non avrà le stesse sorti del "bubbleback", la cui fortunata forma contribuirà a influenzare i canoni estetici di Oyster Perpetual, Datejust e Day-Date, sopravvissuti sino ai giorni nostri.[[File:Il primo Rolex Perpetual della storia, risalente al 1931.jpg|miniatura|Il primo Rolex Perpetual della storia, risalente al 1931]]
[[File:Rolex Doctor's Watch risalente agli anni '20-'30.jpg|miniatura|Rolex Doctor's Watch risalente agli anni '30 circa]]
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A fianco degli orologi automatici, Rolex nel corso della sua storia ha realizzato anche movimenti a carica manuale con meccanismo di manifattura, come nel caso del movimento Rolex 1225<ref>{{Cita web|url=http://www.ranfft.de/cgi-bin/bidfun-db.cgi?10&ranfft&0&2uswk&Rolex_1225|titolo=bidfun-db Archive: Watch Movements: Rolex 1225|sito=www.ranfft.de|accesso=2 febbraio 2023|dataarchivio=4 luglio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220704151151/http://www.ranfft.de/cgi-bin/bidfun-db.cgi?10&ranfft&0&2uswk&Rolex_1225|urlmorto=sì}}</ref> che animava i Rolex Precision, alcuni dei quali dotati anche di datario con lente ciclope (chiamati Precision Oysterdate). Un modello a carica manuale è la ref. 2508, il primo cronografo di casa Rolex, databile attorno alla metà degli anni Trenta. Tra il 1942 e il 1943 vengono presentati i primi quadranti "California", contraddistinti dall'avere numeri romani che occupano la parte superiore del quadrante, e numeri arabi che occupano la parte inferiore. Nel 1942 viene anche realizzato l'unico cronografo di casa Rolex a vantare la funzione [[Cronografo sdoppiante|rattrapante]]: si tratta della ref. 4113<ref>{{Cita web|url=https://italianwatchspotter.com/rolex-split-seconds-ref-4113/|titolo=Gli Split Seconds Di Rolex: L'Era Dimenticata Del Marchio - Italian Watch Spotter|data=20 giugno 2022|accesso=22 aprile 2024}}</ref>, realizzato in soli 12 esemplari.
[[File:Vecchio logo Rolex inciso sulla cassa di un cronografo anni Quaranta.jpg|miniatura|Vecchio logo Rolex inciso sulla cassa di un cronografo anni Quaranta. La forma è leggermente cambiata nel corso dei decenni, ma le cinque punte della corona sono sempre rimaste.]]
Durante la seconda guerra mondiale, non erano solo i POW gli unici Rolex in dotazione agli eserciti: Wilsdorf, infatti, aveva fornito all'esercito britannico anche diversi modelli da tasca, riconoscibili per avere sulla cassa l'incisione "G.S. (General Service) MK II". Questi segnatempo erano di diversi tipi: alcuni con quadrante bianco, altri con quadrante nero e numeri al [[Radio (elemento chimico)|radio]] ad alta leggibilità. Gli appassionati tendono a soprannominare genericamente "Broad Arrow" i Rolex assegnati all'esercito britannico. Nel 1944 morì Florence Frances May Crotty, moglie di Wilsdorf, e a seguito della sua morte venne creata la Hans Wilsdorf Foundation, a cui Rolex appartiene tutt'oggi.
Nel 1945, anno di celebrazione del quarantesimo anniversario dell'azienda, venne presentato il primo orologio dotato di datario, con posizione standard a ore 3: è così che nasce il primo Datejust (la lente magnificatrice sul datario arriverà in seguito, presentata al Salone di Basilea del 1953). Alcuni dei primi Datejust venivano chiamati anch'essi "bubbleback" e non presentavano la scritta "Datejust" sul quadrante (come la ref. 4467, di metà anni Quaranta). La posizione del datario è a ore 3 dal 1945 e lì resterà sempre, in ossequio del rispetto delle tradizioni da parte della Maison, tanto che, quando nel 1988 viene presentato il primo Daytona con movimento automatico (di derivazione [[Zenith (azienda)|Zenith]]), Rolex decide di non collocare il datario a ore 4, come previsto dal movimento Zenith El Primero adottato, e di mantenere la tradizione del Daytona privo di datario<ref name="ref_A">{{Cita pubblicazione|autore=Augusto Veroni|anno=1988|mese=settembre|titolo=Daytona!|rivista=Orologi|editore=Technimedia|numero=11}}</ref>. Per festeggiare il quarantesimo anno di attività, sempre lo stesso anno nasce il famoso bracciale Jubilée (il cui nome deriva proprio dalla celebrazione di questo anniversario).
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Nel 1952 vengono creati appositi modelli (poi ribattezzati Explorer) per l'esploratore Sir [[Edmund Hillary]] e lo sherpa [[Tenzing Norgay]] che per primi arrivarono in cima all'[[Everest]]<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Giampiero Negretti|url=https://www.gqitalia.it/news/article/orologio-rolex-explorer-everest-leggenda|titolo=La leggenda del Rolex sull'Everest|sito=GQ Italia|data=2020-10-10|accesso=2025-06-05}}</ref>. Nonostante le condizioni climatiche avverse, i Rolex Explorer si sono dimostrati all'altezza della sfida. La referenza al polso di questi esploratori fu la 6098, l'unica a non avere il classico quadrante Explorer nero con numeri arabi 3, 6 e 9, bensì con un quadrante chiaramente derivato dall'"Ovettone". È solo con la successiva referenza, la 6298, che l'Explorer adotterà i numeri arabi sopracitati e adotterà anche un quadrante nero (sulla ref. 6298 è trovabile anche il quadrante bianco), con trama a nido d'ape ("honeycomb") o liscia. Con la ref. 6298, datata 1953, appare sul quadrante anche il nome "Explorer".
[[File:Il Rolex Turn-O-Graph è stato il primo Rolex ad essere dotato di una ghiera girevole. Il modello in foto risale a metà anni 2000..jpg|miniatura|Il Rolex Turn-O-Graph è stato il primo Rolex ad essere dotato di una ghiera girevole, che ha poi ispirato quella del Submariner. Il modello in foto risale a metà anni 2000.]]
Nel 1953 (lo stesso anno in cui appare la lente Cyclope sui segnatempo della casa, che consente uno zoom di 2,5x dei numeri) viene presentato prima il Rolex Turn-O-Graph (il primo Rolex ad essere dotato di una ghiera girevole in ref. 6202)<ref>{{Cita web|url=https://www.gearpatrol.com/watches/a38331436/eric-clapton-rolex-turn-o-graph-6202-watch-auction/|titolo=Here's Your Chance to Own Eric Clapton's Rolex|autore=Oren Hartov|sito=Gear Patrol|data=23 novembre 2021|lingua=en|accesso=29 marzo 2023}}</ref> e poi, sull'esperienza di questo modello, il più noto [[Rolex Submariner]], che si afferma presto come uno dei primi e più affidabili segnatempo subacquei. Originariamente il Submariner era impermeabile a 100 metri (le prime referenze, come la 6500, 6204, 6205 eccetera), riuscendo a garantire questa resistenza grazie al sistema brevettato Twinlock, dotato di due guarnizioni sintetiche nella corona di carica anziché di una sola metallica. In seguito, grazie ad altri accorgimenti e a migliori guarnizioni (ed al sistema Triplock nato nel 1970 sul Sea-Dweller), l'impermeabilità garantita salì a 200 metri (reff. 5512, 5513, 1680) ed infine agli attuali 300 metri (dalle reff. 14060 e 16610). Nel corso degli anni il Turn-O-Graph (che dal 1954 assumerà il nome di Datejust Turn-O-Graph con la ref. 6309) diventerà molto diverso dal Submariner, assomigliando invece a un Datejust, ma mantenendo la ghiera numerata. Il Turn-O-Graph otterrà anche il soprannome "Thunderbird" in quanto prescelto dallo squadrone omonimo dell'[[United States Air Force|aviazione militare statunitense]] che ne apprezzavano la ghiera girevole. Alcuni di questi modelli, commissionati appositamente per gli aviatori statunitensi, sono riconoscibili dal logo del battaglione sul quadrante<ref>{{Cita web|url=https://www.rolexmagazine.com/2008/10/san-francisco-fleet-week.html|titolo=The Complete History of The Rolex Thunderbird...|autore=Jake Ehrlich|accesso=29 maggio 2024}}</ref>. Nel corso della sua carriera, il Turn-O-Graph non verrà mai prodotto esclusivamente in acciaio, ma solamente in oro o tutt'al più nella combinazione acciaio/oro.
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Sempre nel 1955 viene introdotto il Submariner ref. 6536 (ed anche la ref. 6536/1), che affianca e poi sostituisce la ref. 6538. Rispetto alla 6538 si utilizza una corona di carica da 6 mm di diametro anziché la corona "Brevet" da 8 mm.
[[File:Rolex GMT Master I, anni '80. Gli indici piccoli, rotondi e a punta hanno contribuito all'appellativo di questo quadrante di "nipple dial".jpg|miniatura|Rolex GMT Master (ref. 16758) con lunetta nera, anni '80. Gli indici piccoli, rotondi e a punta hanno contribuito all'appellativo di questo quadrante di "nipple dial".]]
[[File:Primo Rolex Milgauss, ref. 6541, risalente al 1956.jpg|miniatura|Rolex Milgauss, ref. 6541, prodotto tra il 1955 e il 1962.]]
Nel 1956 viene presentato alla fiera di Basilea il Day-Date (nelle reff. 6510 con lunetta liscia e 6511 dotata di ghiera zigrinata "millerighe" e calibro Rolex 1055), primo orologio al mondo con indicazione del giorno della settimana per esteso, posizionato in una finestrella a forma di arco a ore 12. Questo orologio è stato dotato di un apposito bracciale, chiamato President, contraddistinto da tre maglie come l'Oyster, ma, a differenza di quest'ultimo, dalla forma più schiacciata.
Nel 1957 viene presentata la ref. 5500<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rescapement.com/blog/for-your-reference-rolex-air-king-reference-5500|titolo=For Your Reference: Rolex Air-King Reference 5500|sito=Rescapement.|data=2019-10-05|accesso=2025-06-10}}</ref> dell'Air King (la seconda generazione di questa collezione), la referenza più longeva di Rolex, dal momento che è rimasta in produzione per quasi quarant'anni<ref>{{Cita web|url=https://www.rolexmagazine.com/2013/07/the-complete-history-of-rolex-air-king.html|titolo=The Complete History Of The Rolex Air King|autore=Jake Ehrlich|accesso=3 agosto 2023}}</ref>. Risale inoltre proprio al 1957 la realizzazione del calibro Rolex 1530<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.vetroplastica.it/Rolex-calibro-1530-2.html|titolo=Rolex calibro movimento referenza 1530|sito=Vetroplastica.it|accesso=2025-06-05}}</ref> (anch'esso dotato del peculiare rotore "butterfly", al pari del Rolex 1030), un automatico solotempo montato su numerosi modelli del periodo quali Submariner, Air King, Explorer, e declinato anche in varianti con complicazioni di datario (Rolex 1525, 1535, 1565 e 1575), data e giorno della settimana (Rolex 1555 e 1556) e funzioni GMT (1565 GMT e 1575 GMT). La ref. 5500 viene "spartita" tra Air King ed Explorer: è possibile trovare, infatti, orologi di entrambe le collezioni compresi in questa unica referenza. Il movimento Rolex 1530 era solitamente individuato guardando il quadrante in quanto gli Air-King che lo montavano riportavano la scritta "Super Precision". L'anno seguente, con la ref. 5700, viene introdotto il primo Air King Date, con la finestra del datario ad ore tre.
Sempre nel 1957 viene presentata la seconda generazione del Day-Date: le referenze in questione sono tre: la 6611 (con ghiera zigrinata "millerighe"), la 6612 (con ghiera liscia) e la 6613 (con ghiera diamantata).
[[File:Rolex Oyster Perpetual ref. 6107 venduto dalla boutique venezuelana Serpico y Laino.jpg|miniatura|Rolex Oyster Perpetual ref. 6107 risalente a metà anni Cinquanta venduto dalla boutique venezuelana Serpico y Laino<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://italianwatchspotter.com/la-storia-di-serpico-y-laino/|titolo=Serpico y Laino: Da Immigrati In Venezuela A Boutique Storica - Italian Watch Spotter|data=2023-02-15|accesso=2025-05-16}}</ref>. Il quadrante è personalizzato.]]
Nonostante l'ampio consenso dei movimenti automatici realizzati da Rolex, l'azienda non ha mai smesso di produrre anche movimenti a carica manuale: un esempio sono i modelli Precision, mossi dai movimenti 1200<ref>{{Cita web|url=http://www.ranfft.de/cgi-bin/bidfun-db.cgi?10&ranfft&&2uswk&Rolex_1200|titolo=bidfun-db Archive: Watch Movements: Rolex 1200|sito=www.ranfft.de|accesso=13 aprile 2023}}</ref>, 1215 e similari, o l'ultrasottile Oyster "Veriflat" (ref. 6512)<ref name="vetroplastica.it" /> in cui batte il movimento Rolex 1000<ref>{{Cita web|url=https://www.rescapement.com/blog/what-to-know-about-the-rolex-veriflat|titolo=The Rolex Veriflat, and why it's a watch to pay attention to|sito=Rescapement.|lingua=en|accesso=13 aprile 2023}}</ref>, prodotto fino agli inizi degli anni Sessanta e ancora ad oggi il Rolex meccanico più sottile di sempre. Ad essi seguirà anche il Rolex 1600<ref>{{Cita web|url=https://calibercorner.com/rolex-caliber-1600/|titolo=Rolex Caliber 1600 Watch Movement|sito=calibercorner.com|data=26 aprile 2014|lingua=en|accesso=2 aprile 2024}}</ref>, realizzato a partire dagli anni Sessanta e adottato anche per modelli da tasca più recenti e usato come base di partenza per alcune evoluzioni presenti sui Cellini di fine anni Novanta. Seppure in percentuale molto più ridotta rispetto ai modelli automatici, i movimenti meccanici sono stati prodotti da Rolex fino agli anni Duemila.
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La sobrietà dei modelli Datejust e Day-Date fa sì che trovino anche spazio al polso di personalità di spicco, come nel caso di diversi [[Presidenti degli Stati Uniti d'America|presidenti degli Stati Uniti]], quali [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]], [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]], [[Lyndon B. Johnson|Lyndon Johnson]], [[Gerald Ford]], [[Ronald Reagan]], [[Bill Clinton]], [[Donald Trump]] ed altri. In particolare, le caratteristiche del Day-Date (quali i materiali pregiati e l'apposito bracciale President) gli attribuiscono, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta, il soprannome "The Rolex President". Il Day-Date diventa, dopo il Vulcain Cricket<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Matthew Kay|url=https://blog.crownandcaliber.com/vulcain-cricket/|titolo=The Vulcain Cricket: The Watch of Presidents|sito=Crown & Caliber Blog|data=2017-02-17|accesso=2025-06-05}}</ref>, uno degli orologi più presenti al polso dei presidenti americani<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Erik Slaven|url=https://monochrome-watches.com/history-rolex-day-date-1956-present-president-watch-in-depth-review/|titolo=In-Depth: The History of the Rolex Day-Date, The Presidential Watch|sito=Monochrome Watches|data=2024-12-19|accesso=2025-06-05}}</ref>.
[[File:Dwight-eisenhower-gold-watch-1.jpg|miniatura|Rolex Datejust in oro appartenuto al [[Presidente degli Stati Uniti d'America|Presidente degli Stati Uniti]] [[Dwight D. Eisenhower]].]]
Nel 1959 venne introdotta la seconda generazione di GMT Master con la ref. 1675, che rimase in produzione per oltre vent'anni fino al 1980. Su questa referenza sparì la ghiera in bachelite e venne adottata esclusivamente quella in alluminio. Negli anni Settanta questa referenza di GMT Master propose due ghiere inedite: una interamente blu su un modello in acciaio (modello soprannominato "Blueberry<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Paul Altieri|url=https://www.bobswatches.com/rolex-blog/watch-review/rolex-gmt-blueberry.html|titolo=The Rolex GMT Blueberry Reference 1675|sito=Bob's Watches|data=2018-08-07|accesso=2025-06-05}}</ref>"), una marrone sulla versione in oro giallo ed una marrone e gialla (modello ribattezzato "Root Beer<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Bob's Watches|url=https://www.bobswatches.com/rolex-blog/resources/rolex-root-beer-ultimate-buying-guide.html|titolo=Rolex Root Beer Review: Ultimate Buying & Collecting Guide|sito=Bob's Watches|data=2024-10-31|accesso=2025-06-05}}</ref>") sul modello acciaio e oro.
[[File:Bilanciere Rolex in cui si possono notare due dei quattro dadi Microstella utili per regolare la precisione cronometrica dell'orologio.jpg|miniatura|Bilanciere Rolex in cui si possono notare due dei quattro dadi Microstella utili per regolare la precisione cronometrica dell'orologio.]]
Lo stesso anno, con il calibro Rolex 1560, vengono introdotti i dadi Microstella per regolare con più accuratezza la precisione cronometrica dell'orologio.
Sempre nel 1959 nasce anche una delle referenze di Datejust più diffuse nella storia di Rolex: la 1601<ref>{{Cita web|url=https://www.recensioniorologi.it/rolex-1601.html|titolo=Rolex 1601 {{!}} Recensione dell'orologio Rolex Datejust Ref. 1601|autore=Carmine Di Donato|sito=Recensioni Orologi|data=8 febbraio 2017|lingua=it|accesso=23 settembre 2024}}</ref>, in acciaio, dotato di ghiera zigrinata e bracciale Jubilée (ma trovabile anche in oro giallo). La produzione di questa specifica referenza si concluderà nel 1977. Parallelamente alla nuova generazione di Datejust nasce anche quella dei Day-Date (ref. 18XX), proposta in alcune varianti: ref. 1802 (lunetta liscia), 1803 (zigrinata), 1804 (con diamanti), 1806 (Florentine Finish, una finitura di cassa e/o bracciale ad tessuto intrecciato, tipo lino), 1807 (Bark Finish, o "Corteccia", una finitura dell'oro che simula la corteccia di un albero), 1811 (Morelli Finish: finitura dell'oro martellata). La generazione Day-Date 18XX rimarrà in produzione fino al 1977.
Nel 1959 infine debutta l'Explorer ref. 1016, la referenza più duratura di casa Rolex, che verrà discontinuata solamente nel 1990, dopo trent'anni di carriera. Sarà anche l'ultimo Rolex a montare il vetro [[plexiglas]].[[File:Uno dei modelli più longevi di casa Rolex- si tratta dell'Explorer ref. 1016.jpg|miniatura|Uno dei modelli più longevi di casa Rolex: si tratta dell'Explorer ref. 1016, prodotto per circa trent'anni fino al 1990. Tipico il quadrante coi numeri arabi 3, 6 e 9 tanto che, quando questo quadrante si trova su altri modelli, viene definito "Explorer dial".]]
=== Anni 1960: nascono il Rolex Daytona e il Sea-Dweller ===
[[File:Rolex Deep Sea Special del 1960, con cassa di dimensioni maggiorate e vetro spessissimo per resistere alle elevatissime pressioni nei fondali oceanici.jpg|miniatura|Rolex Deep Sea Special del 1960, con cassa di dimensioni maggiorate e vetro spessissimo per resistere alle elevatissime pressioni nei fondali oceanici.]][[File:Logo Rolex stampato all'interno di un fondello di un Precision anni Sessanta.jpg|miniatura|Logo Rolex stampato all'interno di un fondello di un Precision in oro degli anni Sessanta]]
Nel 1960 muore il fondatore Hans Wilsdorf. La guida dell'azienda passa ad André Heininger (già dipendente Rolex a partire dal 1948), che si prese cura della fabbrica dal 1963 al 1992.
Nel 1960 viene presentato il Deep Sea Special, che accompagnò il [[Trieste (batiscafo)|Batiscafo Trieste]] nella [[Fossa delle Marianne]], resistendo alle elevatissime pressioni grazie al suo spessore e alla sua qualità costruttiva.
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Nel 1963 il Milgauss ref. 6541 viene sostituito dopo solo quattro anni di carriera con la meno iconica ref. 1019, esteticamente stravolto e più simile ad un Oyster Perpetual, che resterà in produzione fino al 1988. A metà anni Ottanta un Rolex Milgauss ref. 1019 costava poco meno di due milioni di lire.
[[File:Rolex cronografo ref. 2811, anni Quaranta.jpg|miniatura|Rolex cronografo ref. 2811 con movimenti Valjoux, anni Quaranta]]
Negli anni Sessanta inoltre nasce il [[Rolex Daytona]]. Il Daytona non è il primo cronografo realizzato da Rolex: il primo cronografo di cui si hanno documenti è la ref. 2508 dei primi anni Trenta (con calibro di fornitura [[Valjoux]] 22<ref>{{Cita web|url=https://segnatempo.it/movimenti/valjoux-22/|titolo=Valjoux 22 - Segnatempo|data=12 settembre 2016|lingua=it|accesso=29 maggio 2024}}</ref>), mentre lo Zerographe<ref>{{Cita web|url=https://www.rolexencyclopedie.nl/english/models/rolex-ref-3346-zerographe-a-very-rare-milestone/|titolo=Rolex Encyclopedia » Rolex ref 3346 ‘Zerographe’: a very rare milestone|lingua=en|accesso=2024-11-05}}</ref> ref. 3346<ref>{{Cita web|url=https://quillandpad.com/2016/06/05/rarest-rolex-reference-oyster-zerograph-mono-pusher-flyback-chronograph-reference3346/|titolo=One Of The Rarest Rolex References Of Them All: The Oyster Zerograph Monopusher Flyback Chronograph Reference 3346|autore=Ian Skellern|sito=Quill & Pad|data=2016-06-05|lingua=en|accesso=2024-11-05}}</ref> (poi declinato in altre versioni, come la ref. 3462<ref>{{Cita web|url=https://loupethis.com/auctions/rolex-centregraph-chronograph-3462-observatory-chronometer-mirror-track-luminous-dial|titolo=Rolex Centregraph Chronograph 3462 Observatory Chronometer Mirror Track Luminous Dial|sito=loupethis.com|accesso=2024-11-05}}</ref>, chiamata Centregraph) è il primo esperimento in casa Rolex di proporre un orologio con funzione cronografica e movimento di manifattura, che si traduceva in un classico tre lancette con la sfera secondi che si muoveva solamente quando azionata da un pulsante a ore 2: pertanto era un cronografo che registrava solamente tempi fino a sessanta secondi. Questo raro orologio, risalente al 1937, è il primo Rolex in assoluto a presentare una ghiera girevole (quasi vent'anni prima del Submariner) e del Turn-O-Graph, ed inoltre adotta una cassa Oyster<ref>{{Cita web|url=https://www.rolexencyclopedie.nl/english/models/rolex-ref-3346-zerographe-a-very-rare-milestone/|titolo=Rolex Encyclopedia » Rolex ref 3346 ‘Zerographe’: a very rare milestone|lingua=en|accesso=29 maggio 2024}}</ref>.
[[File:Rolex ref. 6036 "Jean-Claude Killy", il più complicato cronografo mai realizzato da Rolex.jpg|miniatura|Rolex Datocompax ref. 6036 "Jean-Claude Killy", il più complicato cronografo mai realizzato da Rolex, risalente a metà anni Cinquanta]]
Negli anni Trenta e Quaranta circa esistevano diversi cronografi come la ref. 2916, la 3529 e il rarissimo 8206 entrambi con cassa quadrata, la 2811, la 6034 (assai raro e ricercato è il modello in oro rosa) o la 3055 (il cosiddetto "Piccolino", per via dei suoi 32 millimetri di diametro), che finì anche al polso di [[Enzo Ferrari]]. Sono inoltre da segnalare anche le reff. 3330 e 3335, che corrispondono ai primi cronografi di casa Rolex dotati di tre subdials, realizzati in poche unità tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta. Tuttavia il primo cronografo Rolex dotato di cassa Oyster è il Datocompax ref. 4767 datato 1947, il quale oltre al cronografo aveva anche la complicazione del calendario. Il Datocompax (ribattezzato anche "Jean-Claude Killy" dallo sportivo che era solito indossarlo) viene discontinuato nel 1962, con la ref. 6236. Ad esso seguirono due referenze, la 6234 e la 6238 (quest'ultima poi soprannominata "Pre-Daytona").
[[File:Rolex Daytona ref. 6265 in oro, primi anni Settanta.jpg|miniatura|Rolex Daytona ref. 6265 in oro, con movimento a carica manuale Valjoux 72, risalente ai primi anni Settanta]]
A partire dalla ref. 6239 appare sul quadrante dapprima il nome Cosmograph e, poco tempo dopo, il nome Daytona, a seguito di una prima sponsorizzazione da parte della Maison alla famosa [[24 Ore di Daytona|corsa omonima]] in [[Florida]]. La ref. 6239, oltre ad essere il primo vero Daytona, è anche il primo modello dotato di ghiera riportante la scala tachimetrica, che fino ad allora era stampigliata sul rehaut del quadrante. Nel 1965, la ref. 6240, fu la prima a introdurre i pulsanti cronografici a vite sul Daytona, caratteristica tutt'oggi tipica del cronografo, i quali soppianteranno definitivamente quelli a pompa a inizio anni Settanta. La ref. 6240 fu anche la prima a presentare, sul quadrante, la scritta Oyster, a testimonianza della sua impermeabilità (seppur non tutti i quadranti hanno questa dicitura). I pulsanti a vite tuttavia rimasero inizialmente un'eccezione della ref. 6240, tanto che la ref. 6241, anch'essa introdotta nel 1965, ne era sprovvista. Allo stesso modo anche le reff. 6262 e 6264 del 1969, con nuovo calibro Valjoux 727 portato a 21.600 alternanze orarie dalle originarie 18.000, montavano ancora i pulsanti a pompa. Queste referenze saranno le ultime a montare i pulsanti a pompa, mentre quelli a vite verranno definitivamente adottati con le reff. 6263 e 6265 commercializzate a partire dal 1972. La ref. 6265 è stata la prima a montare sia la ghiera in metallo, sia i pulsanti cronografici a vite.
La passione per il Rolex Daytona è da ricercarsi sia nel fatto che il marchio ha da sempre fatto da importante sponsor in numerose gare motoristiche, sia perché era facile da vedere al polso di numerose star come Paul Newman (a cui furono "dedicate" dagli appassionati diverse referenze), e ciò ne ha contribuito una grande richiesta a cui ha contribuito fortemente anche l'Italia<ref>{{Cita pubblicazione|autore=David Chokron|titolo=60 anni in pole position|rivista=The Rolex Magazine|numero=11}}</ref>.
[[File:Rolex Day Date ref. 1803, fine anni '70-primi anni '80.jpg|miniatura|Il Rolex Day-Date ref. 1803 è una delle referenze di Day-Date più
[[File:Particolare della valvola di sfogo dell'elio del Rolex Sea-Dweller ref. 1665, metà anni Settanta circa.jpg|miniatura|Particolare della valvola di sfogo dell'elio del Rolex Sea-Dweller ref. 1665, prima metà anni Settanta]]
Oltre al classico Submariner un altro orologio tipico diver della casa è il Sea-Dweller (ref. 1665), lanciato nel 1967<ref>{{Cita web|url=https://italianwatchspotter.com/rolex-sea-dweller-storia/|titolo=La storia del Rolex Sea-Dweller: l'abitante del mare - Italian Watch Spotter|data=11 marzo 2020|accesso=2 maggio 2024}}</ref>, e originariamente resistente a 2000 piedi (2.000 ft = 610m), caratterizzato per maggior spessore e in grado di sopportare le pressioni a maggior profondità. Questo orologio vantava una valvola a rilascio di elio (inventata con l'aiuto della collega svizzera [[Doxa SA]]) che lasciava defluire il gas durante la [[Tabella di decompressione|decompressione]]. Fino al 1977 il Sea-Dweller ref. 1665 presenta una doppia scritta rossa (che lo fa ribattezzare "Double Red" dagli appassionati o "DRSD", cioè "Double Red Sea-Dweller") per il nome del modello e l'impermeabilità riportati sul quadrante. Negli ultimi anni di carriera (fino al pensionamento del 1981) tutte le scritte diventeranno bianche. Variante ancor più ricercata del "doppia scritta rossa" è la variante "single red", in cui solo la scritta "Sea-Dweller" è in colore rosso: questa variante è presente esclusivamente sui prototipi di pre-produzione.
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=== Anni 1970: Rolex e il quarzo. ===
Rolex partecipò allo sviluppo della tecnologia [[orologio al quarzo|al quarzo]] anche per contrastare il forte sviluppo delle case giapponesi che stavano a loro volta sviluppando i propri movimenti. Nonostante inserì pochi modelli nella propria linea, i tecnici e gli ingegneri della casa furono determinanti nello studio della nuova tecnologia a cavallo tra gli [[anni 1960|anni sessanta]] e [[anni 1970|settanta]]. Nel 1968 la Rolex collaborò con un consorzio di 16 produttori svizzeri per creare il movimento al quarzo ''Beta 21'' (uscito nel 1969) usato nella ref. 5100, il cosiddetto "Texano"<ref>{{Cita web|url=https://italianwatchspotter.com/rolex-texano/|titolo=La Storia Del Rolex 5100 Texano {{!}} Italian Watch Spotter|data=26 febbraio 2020|accesso=2 febbraio 2023}}</ref>.
[[File:Rolex 5100.jpg|miniatura|Rolex ref. 5100 "Texano", il primo Rolex al quarzo, dotato del movimento Beta21
[[File:Rolex Oysterquartz Day-Date in oro.jpg|miniatura|Rolex Oysterquartz Day-Date in oro, ref. 19018]]
[[File:Movimento Rolex 5035 al quarzo.jpg|miniatura|Movimento proprietario Rolex 5035 al quarzo risalente alla fine degli anni Settanta.]]
Nel [[1971]] nasce l'Explorer II (ref. 1655), dotato di ghiera fissa con indicazione delle 24 ore e quarta lancetta supplementare di colore arancione e con punta a freccia pensato appositamente per gli esploratori che, anche in condizioni di buio, possono sapere se sono nelle prime o nelle seconde dodici ore giornaliere. La peculiarità della freccia su questo modello fa sì che i collezionisti battezzino la prima referenza dell'Explorer II "Freccione". Un altro soprannome di questo modello è anche "Steve McQueen" per via dell'[[Steve McQueen|attore]] che era solito indossarlo.[[File:Rolex Explorer II del 1972, ref. 1655, ribattezzato "Freccione".jpg|miniatura|Rolex Explorer II dei primi anni Settanta, ref. 1655, ribattezzato "Freccione" o "Steve McQueen"]]A partire dal [[1972]] scompaiono i pulsanti a pompa sui Daytona: le nuove referenze 6263 e 6265 adottano definitivamente quelli a vite.
A inizio anni Settanta il [[Ministero della difesa (Regno Unito)|Ministry of Defence]] (MOD - Ministero della difesa britannico) decide di dotarsi di uno specifico orologio: dopo che aveva già collaborato nei decenni precedenti con Rolex, la scelta ricade su un Submariner ref. 5513 che viene fatto modificare appositamente, dotato di anse fisse e di lancette "a gladio", differenti dalle classiche "Mercedes". Questo modello è anche soprannominato "Milsub" (dall'unione dei nomi "Military" e "Submariner"). La T sul quadrante, inoltre, sta a significare che come materiale luminescente si è adottato il [[trizio]] e non il [[Radio (elemento chimico)|radio]]. Non si tratta dell'unico caso in cui un Submariner viene adattato per l'esercito, tuttavia i risultati estetici sono pressoché identici.[[File:Rolex Datejust Oysterquartz.jpg|thumb|Rolex Oysterquartz Datejust, ref. 17014. Il bracciale piatto e integrato nella cassa hanno ispirato il design del Rolex Land-Dweller.]]
[[File:Rolex Datejust ref. 16013, seconda metà anni '70-primi '80.jpg|miniatura|Rolex Datejust ref. 16013,
In questo periodo la collezione Cellini si amplia con la seconda generazione del King e Queen Midas, per uomo e donna (ref. 3580, presentata nel 1975), con bracciale integrato e cassa di forma squadrata, mossi dal movimento ultrapiatto a carica manuale Rolex 650<ref>{{Cita web|url=https://www.horbiter.com/rolex-cellini-2016-baselworld-recensione-foto-prezzo/|titolo=Rolex Cellini|sito=Horbiter è il magazine italiano sugli orologi di lusso. Novità, recensioni, informazioni dal mondo degli orologi. Scoprilo subito.|data=21 settembre 2018|accesso=2 febbraio 2023}}</ref>, derivato dal noto [[Frédéric Piguet]] 21. Un altro Cellini dall'estetica immediatamente riconoscibile è la ref. 4350 e le reff. 4084, 3801 e 3805 con la cassa "a televisore", dal design tipicamente anni Settanta. È proprio in questo decennio che la collezione Cellini si sviluppa con numerosi modelli dalle forme che non si vedranno più in casa Rolex, come anche le reff. 4016, 4108 e 4136 dalla cassa rettangolare smussata. Al fianco di questi Cellini ne nascono anche altri con forme più tradizionali (come le reff. 3833 e 4112) e alcuni di essi anche con movimento al quarzo, oltre a diversi modelli da tasca, prodotti fino agli anni Novanta in numerose referenze.
Nel [[1977]] entra in produzione l'Oysterquartz e vi rimarrà fino al 2001<ref>{{Cita web|url=https://italianwatchspotter.com/rolex-oysterquartz-1530-e-1630/|titolo=Oysterquartz, Un Rolex Che Va A Scatti {{!}} Italian Watch Spotter|data=17 maggio 2020|accesso=2 febbraio 2023}}</ref>. Tutte e cinque le sue referenze (la 17000 in acciaio con lunetta liscia, la 17013 in acciaio e oro giallo con lunetta zigrinata e bracciale jubilée, la 17014 in acciaio con lunetta zigrinata in oro bianco, la 19018 Day-Date interamente in oro giallo con braciale president e la 19019 Day-Date in oro bianco con bracciale president) rimarranno in produzione per il medesimo lasso temporale senza subire aggiornamenti.
[[File:Rolex Datejust ref. 16030, fine anni Settanta.jpg|miniatura|Rolex Datejust ref. 16030, fine anni Settanta-primi Ottanta]]
Sempre nel 1977 vengono introdotte le nuove referenze a cinque cifre del Datejust (reff. 16000 e seguenti). Il nuovo movimento incassato, il Rolex 3035, presentava la rimessa rapida del datario ed un'alternanza oraria portata a 28.800 vph rispetto alle 19.800 del precedente movimento 1575 che era incassato sui Datejust con referenza a quattro cifre.
Il medesimo anno vede il passaggio di referenze a cinque cifre anche per il Day-Date (ref. 18XXX, si contano una decina di referenze differenti in questa generazione), che incassa il nuovo movimento Rolex 3055 con scatto rapido del datario e vetro zaffiro.
Nel [[1978]] la casa coronata è sponsor per la prima volta nella sua storia del torneo tennistico di Wimbledon<ref>{{Cita web|url=https://www.europewatch.com/en/news/rolex_wimbledon|titolo=Rolex And The Championships, Wimbledon {{!}} Europe Watch Company|sito=www.europewatch.com|lingua=en|accesso=18 giugno 2023}}</ref>, di cui tutt'oggi è uno dei main partners<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.rolex.com/it/rolex-and-sports/tennis/wimbledon|titolo=Rolex e il tennis - The Championships, Wimbledon {{!}} Rolex®|sito=www.rolex.com|accesso=2025-04-16}}</ref>. Lo stesso anno viene presentato il Sea-Dweller ref. 16660, impermeabile a 4000 piedi (1220 metri), che resterà in produzione fino al 1988. Si tratta della prima referenza a cinque cifre del Sea-Dweller. Per tre anni questa referenza condividerà il mercato con la precedente, la ref. 1665, la quale manteneva un'impermeabilità a 2000 piedi (610 metri).[[File:Inserzione pubblicitaria Rolex dei primi anni Settanta.jpg|miniatura|Inserzione pubblicitaria Rolex dei primi anni Settanta]][[File:Un inconsueto Rolex Cellini in oro bianco e carica manuale.jpg|miniatura|Un inconsueto Rolex Cellini ref. 4108 in oro bianco e carica manuale. Tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta questo orologio veniva venduto per 4 milioni di lire circa.]]
=== Anni 1980: il GMT-Master II e il primo Daytona automatico ===
Nel [[1980]] nasce la ref. 16750, la prima referenza a cinque cifre del GMT-Master, che introduce anche il nuovo calibro Rolex 3075 con rimessa rapida della data. Solamente due anni dopo, però, nel [[1982]], viene presentato il primo GMT-Master II (ref. 16760), che introduce una significativa e importante innovazione rispetto al modello precedente: ora infatti è possibile regolare autonomamente la lancetta a punta di freccia rispetto a quella snowflake delle ore, e ciò permette di poter visualizzare fino a tre fusi orari differenti adoperando anche la ghiera girevole<ref>{{Cita web|url=https://tidex.com/tidex.com|titolo=Tidex - The next generation cryptocurrency exchange|autore=tidex.com|sito=Tidex - The next generation cryptocurrency exchange|lingua=en|accesso=3 giugno 2023}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Benedetto Mauro|anno=1989|mese=Luglio/Agosto|titolo=Ostriche da polso|rivista=Orologi|numero=21}}</ref>. Ciò è consentito dal nuovo calibro Rolex 3085, che tuttavia è stato montato esclusivamente sulla ref. 16760. La possibilità di separare la regolazione della lancetta snowflake e di quella a punta di freccia è previsto anche nell'Explorer II. Con la nascita del GMT Master II vengono anche proposte nuove colorazioni delle ghiere: vedasi la "Coke", rossa e nera (nata proprio nel 1982), ghiera discontinuata nel 2007. Il GMT Master II convive in catalogo con il GMT Master tradizionale fino al 1999, quando quest'ultimo verrà definitivamente soppiantato. La ref. 16750 nasce con gli indici cosiddetti "a pallettoni": solo dopo la metà degli anni Ottanta vengono sostituiti con gli indici "a bicchierino".
A metà anni Ottanta l'Explorer II ref. 1655 è stato sostituito dalla ref. 16550. La nuova referenza è assai diversa dalla precedente: innanzitutto sparisce il cosiddetto "freccione" che aveva contraddistinto il modello precedente, inoltre si è cercato di ottimizzare la leggibilità, è stato massicciamente modificato il quadrante, inserendo a catalogo anche colori chiari, ed è variata l'estetica della lunetta. Infine è stato sostituito il calibro, che è diventato il Rolex 3085. Alcuni modelli con quadrante chiaro della ref. 16550 hanno assunto una tonalità crema per via di un difetto della vernice utilizzata, motivo per il quale hanno ottenuto il soprannome "Pannone". Questa nuova referenza tuttavia resta in produzione solamente pochi anni, in quanto a fine decennio viene soppiantata dalla ref. 16570.
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Nella ricerca della durata, della competitività e dell'affidabilità, Rolex interviene sostituendo ai calibri [[Valjoux]] a carica manuale, scegliendo di adottare l'eccezionale movimento dello [[Zenith (azienda)|Zenith]] El Primero<ref>{{Cita web|url=https://www.chrono24.it/magazine/il-ruolo-chiave-di-zenith-el-primero-per-il-successo-del-rolex-daytona-p_110502/|titolo=Il ruolo chiave di Zenith El Primero per il successo del Rolex Daytona - Il magazine di Chrono24|sito=www.chrono24.it|lingua=it|accesso=24 aprile 2023}}</ref>, il miglior movimento industriale a carica automatica allora esistente sul mercato. Fu proprio grazie al rinnovato impulso dato all'orologeria meccanica e all'interesse da parte di Rolex che Zenith tornerà, proprio sul finire degli anni Ottanta, a riproporre a catalogo il proprio movimento e a fornirlo anche a case terze. Rolex apporterà numerose modifiche all'El Primero per allinearlo ai propri standard<ref name="ref_A" /> (oltre il 50% dei componenti del calibro El Primero sono stati sostituiti o modificati), con veri e propri interventi strutturali, come l'eliminazione del datario (previsto a ore 4) e la riduzione delle frequenze di oscillazione da 36.000 a 28.800 alternanze, sostituendo il bilanciere originale con il proprio, basato sul meccanismo di regolazione a microstella, già collaudato sui cronografi degli anni '60. Tutto ciò porta alla realizzazione del calibro 4030 come movimento per il primo cronografo automatico: il Daytona ref. 16520 (prima referenza a cinque cifre del Daytona), che sostituisce le reff. 6263, 6265 (che erano in acciaio o in oro) e le lussuose 6269 e 6270. Sul finire del 1988, il lancio del nuovo Rolex Daytona incontra un favore di pubblico enorme. La scarsa produzione da parte di Rolex, dovuta anche alla poca disponibilità del calibro base Zenith, scatena all'inizio degli anni '90 un vero e proprio boom collezionistico. Per i modelli precedenti, ovvero tutti i cronografi Daytona a carica manuale, l'exploit avviene solo qualche anno dopo, rendendo ancora oggi questo orologio oggetto del desiderio degli appassionati di tutto il mondo. Con la nuova generazione del Rolex Daytona, le referenze distingueranno, d'ora in poi, se il cronografo è solo in acciaio, in acciaio e oro, oppure solo in oro<ref>{{Cita web|url=https://it.watchcertificate.com/post/liste-complete-des-modeles-rolex-daytona-et-des-numeros-de-reference|titolo=Elenco completo dei modelli Rolex Daytona e dei numeri di riferimento|sito=it.watchcertificate.com|accesso=2025-06-13}}</ref> (prima non era così: ad esempio la ref. 6265 era tale sia per modelli completamente in acciaio, sia per versioni tutte in oro).
Nel 1988 è stato lanciato il nuovo movimento Rolex 3155, che introduce un'importante novità rispetto al precedente 3055, cioè quella della rimessa rapida anche del giorno della settimana (si tratta del primo movimento Rolex con scatto rapido sia della data sia del giorno della settimana). Questo calibro è stato introdotto per la prima volta sulla ref. 182XX, proposta sul mercato dallo stesso anno.
Nel 1989 viene presentata una nuova referenza dell'Explorer II, la 16570, rimasta in produzione per oltre due decenni. Sempre nel 1989 è entrato in produzione il GMT-Master II ref. 16710, commercializzato fino al 2007 circa. La ref. 16710 prende il posto della ref. 16760 "Fat lady".[[File:Rolex GMT Master II ref. 16710T.jpg|miniatura|Rolex GMT Master II ref. 16710T, anni Duemila. La T sta per trous borgnes (letteralmente "fori ciechi")]]
[[File:Calibro Rolex 3185.jpg|miniatura|Calibro Rolex 3185 montato su Rolex GMT-Master II tra la fine degli anni Ottanta e metà anni Duemila.]]
Il GMT-Master II ref. 16710 introduce il movimento 3185.
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=== Anni 1990: Yacht-Master, Pearlmaster e i nuovi Cellini ===
[[File:Rolex Daytona ref. 16523, fine anni '90.jpg|miniatura|Rolex Daytona acciaio e oro ref. 16523, fine anni '90, dotato di movimento 4030 di derivazione Zenith El Primero 400.]]
[[File:Rolex Cellini in oro risalente alla fine degli anni Ottanta.jpg|miniatura|Rolex Cellini (ref. 4112) in oro giallo risalente alla fine degli anni Ottanta. In questi modelli la cassa non era Oyster e il fondello era a pressione.]]
[[File:Rolex Cellini ref. 6623, fine anni Novanta.jpg|miniatura|Rolex Cellini in oro giallo ref. 6623, fine anni Novanta]]
Tra gli anni Novanta e Duemila viene stravolta la tendenza del Cellini e si torna a linee più morbide e pulite, tonde, con i modelli Cestello e Danaos. I movimenti adoperati sono sia a carica manuale (come il Rolex 1602, derivato dal 1600 e risalente a diversi decenni prima), sia al quarzo per i modelli da donna (come il Rolex 6620). Entrambi questi movimenti sono di manifattura Rolex.
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Sono del 1992 i primi modelli di Pearlmaster<ref>{{Cita web|url=https://timeandtidewatches.com/celebrities-seem-to-love-the-largely-unnappreciated-rolex-pearlmaster/|titolo=Celebrities seem to love the Rolex Pearlmaster... why?|autore=Zach Blass|sito=Time+Tide Watches|data=28 gennaio 2024|lingua=en-AU|accesso=19 settembre 2024}}</ref>, una variante più lussuosa del Datejust, inizialmente concepita in misure femminili (da 29 e 34 millimetri di diametro, poi portato anche a 39 mm), e dotata di un bracciale esclusivo (il bracciale Pearlmaster dotato di cinque componenti). La scritta Pearlmaster, tuttavia, non è mai apparsa su nessun quadrante.
[[File:11-11-24-basel-by-ralfr-088.jpg|miniatura|Rolex Yacht-Master ref. 16622, fine anni Novanta/primi anni Duemila]]
Sempre nel 1992 vengono realizzati i primi modelli di Yacht-Master, in due misure: 40 millimetri (ref. 16622 in acciaio con ghiera in platino; ref. 16628 in oro giallo) e in 35 millimetri (ref. 68623 in acciaio e oro e ref. 68628 in oro giallo). In quest'anno la guida dell'azienda passa da André Heininger al figlio Patrick, che rimane a capo di Rolex fino al 2008.
Nel 1998 Rolex acquista la celebre azienda produttrice di bracciali Gay Frères (già sua collaboratrice), la quale ha collaborato con tutte le più grandi aziende orologiere per la creazione di bracciali iconici, come l Bonklip per Breitling, quello dello [[Chopard]] Happy Sports, il "ladder" per alcuni Zenith El Primero anni Settanta e così via.
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Alla fiera di Basilea del 2005 viene presentato un nuovo Cellini Prince, molto diverso da quelli in commercio nel decennio precedente, con cassa rettangolare e dal design che richiama i vecchi "Doctor's Watch" che Rolex realizzava tra gli anni Venti e Trenta utilizzando componenti in comune con [[Alpina (azienda orologiera)|Alpina]] e Gruen. Allo stesso modo anche il movimento era stato realizzato ex novo: il calibro 7040 a carica manuale era uno dei pochi movimenti di forma mai prodotti dall'azienda, nonché il primo ad adottare il sistema antiurto Paraflex<ref>{{Cita web|url=https://grail-watch.com/2021/02/25/in-praise-of-the-rolex-cellini-prince/|titolo=In Praise of the Rolex Cellini Prince|autore=Stephen|sito=Grail Watch|data=25 febbraio 2021|lingua=en|accesso=2 febbraio 2023}}</ref>. Il Prince si distingue quindi dai Cellini Danaos e Cestello per un aspetto estetico più d'impatto e per finiture di maggior livello. L'orologio è uscito di produzione nel 2015 e, ad oggi, è l'ultimo orologio Rolex con cassa di forma. Sempre nel 2005 vengono presentati la nuova lunetta Cerachrom in ceramica proprietaria, montata originariamente sul GMT Master II, che nel 2005 celebra i suoi 50 anni. La ghiera in ceramica promette maggior resistenza ai graffi rispetto a quella in alluminio anodizzato. Le referenze che adottano la ghiera ceramica sono quelle identificate con sei cifre di numeri, e ciò vale sia per i GMT Master II (del quale è stata introdotta la nuova generazione: ref. 116710LN), sia per i Submariner (a partire dal 2010), sia per i Daytona (dal 2013). Risale al 2005 anche l'introduzione, per la prima volta, della spirale Parachrom blu, più resistente agli urti e paramagnetica.[[File:Rolex GMTIIC.jpg|thumb|[[Rolex GMT-Master|GMT-Master II]] acciaio e oro (ref. 116713LN)]]
[[File:Rolex Yacht-Master II ref. 116688 risalente al 2007.jpg|miniatura|Rolex Yacht-Master II ref. 116688 risalente al 2007]]
[[File:Rolex Milgauss 116400GV.jpg|miniatura|Rolex Milgauss ref. 116400GV dotato di vetro verde. GV significa proprio "glace verte".]]
Nel 2007 viene presentato il Rolex Yacht-Master II, in grado di programmare il conto alla rovescia. Si tratta di un segnatempo studiato appositamente per le regate e che lega ancora di più il nome di Rolex a quello della barca a vela, dopo che già nel 1992 era stato presentato lo Yacht-Master tradizionale. Lo stesso anno viene presentata anche la nuova generazione del Milgauss, referenza 116400, che presenta anche una variante con vetro verde (ref. 116400GV, dove GV significa Glace Verte: vetro verde in francese), che ad oggi è un ''unicum'' nella collezione Rolex e la cui creazione ha richiesto il deposito di diversi brevetti da parte della Maison<ref name="r01" />. Lo stesso anno è stato presentato anche un nuovo quadrante, dalla tinta chiamata Z-Blue, rivestito di [[zirconio]].
[[File:Rolex Air King ref. 114234, circa 2010.jpg|miniatura|Rolex Air King ref. 114234 con quadrante "Explorer", circa 2010]]
Sempre nel 2007 debutta la nuova generazione dell'Air King con la ref. 114200 in acciaio e lunetta liscia, la ref. 114210 con lunetta tornita in acciaio e la ref. 114234 dotata di lunetta zigrinata in oro bianco.
[[File:Rolex Deepsea Sea-Dweller 116660 Blue Dial 'James Cameron'.jpg|miniatura|Rolex Sea-Dweller Deepsea ref. 116660]]
Nel 2008 il Sea-Dweller ref. 16660 viene discontinuato dopo trent'anni di carriera e due movimenti diversi incassati (il Rolex 3035 e il 3135), per lasciare spazio alla ref. 116660, che presenta per la prima volta sul quadrante anche il nome Deepsea, e garantisce un'impermeabilità fino a 3900 metri. Dal 2008 al 2011 la guida dell'azienda passa dalle mani di Patrick Heininger a Bruno Meier.
Sempre nel 2008 è stato introdotto il Day-Date II (ref. 218XXX), dotato di cassa 41 mm, con movimento Rolex 3156 (derivato dal Rolex 3155), montato esclusivamente sul modello Day-Date II.
=== Anni 2010: la diffusione della ceramica e la nascita dello Sky-Dweller ===
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A seguito del primo esperimento di Submariner con colore diverso dal nero per l'acciaio, nel 2010 viene proposta una nuova variazione sul tema della ref. 16610, stavolta sia con ghiera ceramica sia con quadrante verde: viene ribattezzata "Hulk"<ref>{{Cita web|url=https://www.watchmaster.com/it/magazine/brand-guide-it/fat-lady-hulk-e-rainbow-orologi-rolex-e-i-loro-soprannomi|titolo=Soprannomi per orologi Rolex: Pepsi, Fat Lady e Hulk|sito=www.watchmaster.com|lingua=it|accesso=29 marzo 2023}}</ref>, in onore del [[Hulk|supereroe della Marvel]] che ha lo stesso colore. Questo modello è stato distinto dai collezionisti nelle varianti Mark I, Mark II e Mark III a seconda delle lievi divergenze che intercorrono tra le tre versioni in termini di sfumatura di verde del quadrante e di font delle lettere e dei numeri, anch'essi riportati sul quadrante. Il modello Submariner "Hulk" è stato discontinuato nel 2020 e sostituito dallo "Starbucks", ref. 126610LV, esteticamente più simile al "Kermit", con quadrante nero e ghiera in Cerachrom verde. Alcuni chiamano la ref. 126610LV non "Starbucks" ma "Cermit", per via della ghiera in ceramica.
Nel 2011 nuovo CEO di Rolex diventa l'italiano Gian Riccardo Marini (che succede a Bruno Meier), già Amministratore delegato di Rolex Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.businesspeople.it/people/gian-riccardo-marini-un-italiano-al-vertice-di-rolex-19472/|titolo=Gian Riccardo Marini, un italiano al vertice di Rolex|autore=Matteo Tommaso Mombelli|sito=Business People|data=2011-05-05|lingua=it|accesso=2024-10-07}}</ref>
Nel 2011, per il quarantesimo anniversario dalla nascita del primo Explorer II (ref. 1655), Rolex sostituisce la longeva ref. 16570 (in commercio dal 1989) con la 216570 (la prima con sei cifre degli Explorer II), la quale omaggia il progenitore riproponendo il famoso "freccione" arancio che aveva dato il nome alla ref. 1655 e che dopo quella referenza era stato abbandonato in luogo della lancetta a punta di freccia uguale a quella dei GMT-Master.
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Nel 2014 viene presentata la nuova collezione Cellini, questa volta formata esclusivamente da modelli con cassa rotonda Oyster, e varie complicazioni, come il secondo fuso orario o le fasi lunari.
Nel 2015 è stato introdotto il movimento Rolex 3255 per il nuovo modello Day-Date 40, con cassa da 40 mm, che ha sostituito il vecchio Day-Date II, rimasto in produzione per sette anni.
Il 2016 è stato l'anno in cui si è celebrato il sessantesimo anniversario dalla realizzazione del primo Day-Date: questa ricorrenza è stata festeggiata realizzando appositamente un modello in oro Everose (ref. 228235) o in oro bianco (ref. 228239) con quadrante verde ed indici romani applicati<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Brice Goulard|url=https://monochrome-watches.com/rolex-day-date-60th-anniversary-edition-the-presidents-watch-with-green-dial-hands-on-specs-price/|titolo=Rolex Day-Date 60th Anniversary Edition, the President's Watch with Green Dial (hands-on, specs & price)|sito=Monochrome Watches|data=2016-07-08|accesso=2025-04-17}}</ref>. Sempre nel 2016 ha debuttato l'Air King ref. 116900 (la generazione precedente era stata tolta dal mercato due anni prima): il quadrante viene stravolto rispetto ai modelli precedenti: diventa nero, con i numeri 3, 6 e 9 derivati dall'Explorer, mentre gli indici a bastoncino fanno spazio ai numeri da 5 a 55. Inoltre il logo Rolex e la scritta diventano colorati.▼
▲Il 2016 è stato l'anno in cui si è celebrato il sessantesimo anniversario dalla realizzazione del primo Day-Date: questa ricorrenza è stata festeggiata realizzando appositamente un modello in oro Everose (ref. 228235) o in oro bianco (ref. 228239) con quadrante verde ed indici romani applicati<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Brice Goulard|url=https://monochrome-watches.com/rolex-day-date-60th-anniversary-edition-the-presidents-watch-with-green-dial-hands-on-specs-price/|titolo=Rolex Day-Date 60th Anniversary Edition, the President's Watch with Green Dial (hands-on, specs & price)|sito=Monochrome Watches|data=2016-07-08|accesso=2025-04-17}}</ref>. Sempre nel 2016 ha debuttato l'Air King ref. 116900 (la generazione precedente era stata tolta dal mercato due anni prima): il quadrante viene stravolto rispetto ai modelli precedenti: diventa nero, con i numeri 3, 6 e 9 derivati dall'Explorer, mentre gli indici a bastoncino fanno spazio ai numeri da 5 a 55. Inoltre il logo Rolex e la scritta diventano colorati e la cassa si ingrandisce fino a raggiungere i 40 mm di diametro.
Nel 2017, per il cinquantesimo anniversario dalla nascita del primo Sea-Dweller, viene presentata la ref. 126600 con scritta Sea-Dweller in rosso, per celebrare la prima versione prototipale di questo modello. Lo stesso anno è stato presentato anche la variante del Sea-Dweller in Rolesor giallo (acciaio e oro giallo). Lo stesso anno Rolex è stato uno dei partner fondatori della [[Laver Cup]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.rolex.com/it/rolex-and-sports/tennis/team-competitions|titolo=Rolex e il Tennis - Le Competizioni a Squadre {{!}} Rolex®|sito=www.rolex.com|accesso=2025-04-16}}</ref>, competizione tennistica creata dal brand ambassador Roger Federer.
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* Bracciale "Octopussy": si trova su Day-Date ref. 1804 e Oysterquartz Day-Date ref. 19168: si tratta di un bracciale President impreziosito da diamanti rotondi e, al centro, da altre pietre (diamanti o zaffiri) dal taglio rettangolare. I diamanti rotondi ricordano le ventose del tentacolo di un [[Octopus vulgaris|polpo]], da cui il soprannome.
* Bracciale SEL (Solid End Links): identifica quei bracciali dotati di finali pieni e non realizzati in lamierino ripiegato<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://italianwatchspotter.com/cosa-significa-sel/|titolo=Cosa Significa SEL In Orologeria ? - Italian Watch Spotter|data=2019-01-27|accesso=2025-06-10}}</ref>
* Rolex Morelli (o Morelli's finish): finitura incisa a mano da Rolex su lunetta (più raramente anche su cassa e bracciale) di Rolex in oro, che crea un aspetto rugoso sulla superficie trattata. Visibile su Datejust (reff. 1602, 1611) e Day-Date (reff.
* Bark finish ("Corteccia"): finitura di bracciale o cassa su Rolex in oro che simula l'effetto della corteccia di un albero (Rolex Day-Date reff. 1807, 18078, 18079)
* Florentine Finish: finitura di bracciale o cassa su Rolex in oro che simula un tessuto intrecciato, tipo il lino (esempio: Role Day-Date ref. 1806)
* Footfrog ("zampa di rana"): nome attribuito a un quadrante Rolex per via della forma del logo che ricorda la zampa di una rana
* Broad Arrow: soprannome dato ai Rolex assegnati all'esercito britannico[[File:Rolex footfrog.jpg|miniatura|Rolex footfrog: la forma del logo contribuisce ad attribuire questo soprannome]][[File:Rolex Datejust ref. 1611 con lavorazione Morelli sulla ghiera. Anni Settanta..jpg|miniatura|Rolex Datejust ref. 1611 con lavorazione Morelli sulla ghiera. Anni Settanta.]]
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