Mare del Nord: differenze tra le versioni

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Lo sviluppo della civiltà europea è stato fortemente influenzato dal traffico marittimo nel Mare del Nord.
I [[Civiltà romana|Romani]] prima e i [[Vichinghi]] poi cercarono di estendere i loro territori in tutto il mare.
Più tardi, sia la [[Lega Anseaticaanseatica]] che i [[Paesi Bassi]] tentarono di dominarne il commercio marittimo e utilizzarlo come ponte per accedere ai mercati del resto del mondo.
 
Lo sviluppo della stessa [[Gran Bretagna]] nel passato come potenza marittima dipendeva fortemente dalla sua posizione dominante sul Mare del Nord, in cui si affacciavano alcune delle potenze sue rivali, in primo luogo i Paesi Bassi e la [[Germania]], ma anche le [[Scandinavia|nazioni scandinave]] e, in misura minore, la [[Russia]] attraverso il vicino [[mar Baltico]].
 
Le imprese commerciali, l'aumento della popolazione e la presenza di risorse limitate sono tutti fattori che hanno portato le nazioni che si affacciavano sul Mare del Nord a desiderarne il controllo degli accessi per interessi commerciali, militari o come collegamento indispensabile verso le colonie d'oltremare. La sua importanza è andata in seguito trasformandosi da militare a economica. Le attività economiche tradizionali, quali la [[Pesca (attività)|pesca]] e il trasporto marittimo, hanno continuato a crescere e altre di nuove si sono aggiunte e sono state sviluppate, come, ad esempio, le estrazioni di combustibili fossili e l'[[energia eolica]].
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=== Storia antica ===
Il primo uso intensivo storicamente documentato del Mare del Nord come via di trasporto fu quello dei [[Civiltà romana|Romani]]. [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] invase la Britannia nel 55 e nel 54 a.C.. Nel 12 a.C., [[Druso maggiore|Druso]] fece costruire una flotta di oltre 1000 navi che attraversò il Reno e navigò nel Mare del Nord. I [[Frisoni]] e i [[Cauci]] non potevano competere con la superiorità numerica, tattica e tecnologica dei Romani e, quando questi ultimi avanzarono verso le foci dei fiumi [[Weser]] ed [[Ems (fiume)|Ems]], le tribù che vi abitavano furono costrette ad arrendersi. <ref>[https://www.britannica.com/eb/article-58084/Germany Germania, il periodo delle migrazioni] accesso=24-07-2007</ref>
Nel 5 a.C., la conoscenza romana del Mare del Nord fu estesa in modo significativo fino all'[[Elba (fiume)|Elba]] nell'ambito di un'avanzata militare sotto [[Tiberio]]: [[Plinio il Vecchio]] descrive che le unità navali romane superarono l'isola di Helgoland e si spinsero fino alla costa nord-orientale della Danimarca. Con la conquista della Britannia da parte di [[Aulo Plauzio]] (43 d.C.), iniziò un vivace e regolare traffico marittimo tra i porti della Gallia ([[Portus Itius]]) e quelli dell'Inghilterra. L'era romana durò poco meno di 350 anni e si concluse con il ritiro delle legioni romane intorno all'anno 400.
 
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=== L'epoca moderna ===
 
Il collegamento più importante con il mondo esterno per la Germania settentrionale e la Scandinavia era invece il [[Mar Baltico]], dove fiorì la [[Lega anseatica|Lega Anseatica]]. L'unica via commerciale più importante attraverso il Mare del Nord conduceva dalle [[Fiandre]] ai porti delle città anseatiche, passando per il golfo tedesco. Sebbene la Lega anseatica avesse il suo centro di gravità nel Mar Baltico, importanti uffici si trovavano anche a [[Bergen]] in Norvegia, a [[Londra]], in Inghilterra ed a [[Bruges]].
 
L'ascesa di Bruges iniziò, non a caso nel Mare del Nord, con un'ondata di tempesta che strappò un profondo canale di navigazione, lo [[Zwin]], nel 1134, permettendo alle navi mercantili più grandi di entrare in città. Tra Bruges e Londra iniziò a svilupparsi un vivace commercio di lana inglese e di tessuti delle Fiandre. A partire dal XIII secolo, i mercanti anseatici tedeschi si recavano regolarmente a Bruges e a Londra e iniziarono a stabilire una rotta commerciale regolare verso queste città. Bruges divenne il capolinea della linea commerciale est-ovest con [[Velikij Novgorod|Novgorod]] in Russia e allo stesso tempo fu collegata via mare con Francia, Italia, Spagna e Paesi Bassi.
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L'area della superficie del Mare del Nord pertanto è di circa 575.000 chilometri quadrati, con un volume di circa 54.000 chilometri cubi d'acqua.<ref name="Stats"/> Ciò pone il Mare del Nord al 13º posto fra i mari più grandi del pianeta.<ref name="Statistics1">Royal Belgian Institute of Natural Sciences [http://www.mumm.ac.be/EN/NorthSea/facts.php MUMM North Sea facts] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080602103541/http://www.mumm.ac.be/EN/NorthSea/facts.php |data=2 giugno 2008 }} 19-07-2007</ref>
 
=== Coste ===
Le coste occidentali sono frastagliate, risultato dell'azione dei ghiacci durante le ere glaciali. I litorali lungo la parte meridionale sono più morbidi, ricoperti con i resti di [[morena|depositati morenici]] che sono stati a loro volta scaricati in mare. Le montagne norvegesi si tuffano direttamente in mare e le coste sono caratterizzati da numerosi [[fiordo|fiordi]] e [[arcipelago|arcipelaghi]]. A sud di [[Stavanger]] la costa si ammorbidisce e le isole si presentano in numero inferiore. La costa orientale scozzese è simile, anche se meno marcata rispetto a quella della Norvegia. A partire da [[Flamborough Head]] nel nord-est dell'Inghilterra, le scogliere diventano più basse e sono composte da minori depositi morenici, e le coste, erose più facilmente si presentano con contorni più arrotondati. Nei Paesi Bassi, nel Belgio e nell'Inghilterra orientale (''East Anglia'') il litorale è basso e paludoso. La costa orientale e sud-orientale del Mare del Nord (mare dei Wadden) hanno coste che sono principalmente di tipo sabbioso.
 
=== I fiordi e le scogliere del Nord ===
[[File:Geirangerfjord (6-2007).jpg|thumb|left|upright=1.1|Il [[fiordo]] di [[Geirangerfjord]] in [[Norvegia]]]]
Le coste settentrionali portano ancora il segno degli immensi ghiacciai le ricoprivano durante le ere glaciali, creando il frastagliato paesaggio costiero. I [[fiordo|fiordi]] sono nati dall'azione dei ghiacciai, che nel loro lento movimento verso il mare hanno raschiato e scavato profonde fenditure nel suolo. Con il ritirarsi dei ghiacci, l'innalzamento del livello dell'acqua tali solchi sono stati invasi dal mare. Il paesaggio si presenta spesso con coste ripide e le insenature marine possono essere anche profonde. I fiordi sono particolarmente comuni nella costa della [[Norvegia]].<ref>[http://www.emecs.or.jp/guidebook/eng/pdf/05north.pdf EMECS International Center for the Environmental Management of Enclosed Coastal Seas] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081217143715/http://www.emecs.or.jp/guidebook/eng/pdf/05north.pdf |data=17 dicembre 2008 }} 24-07-2007</ref>
 
I ''firths'' sono simili ai fiordi, ma sono generalmente poco profondi e presentano baie più ampie all'interno delle quali possono essere presenti piccole isole. I ghiacciai hanno insistito qui su un'area più estesa e hanno scavato aree più ampie. I firths si trovano soprattutto nella [[Scozia]] settentrionale e lungo le coste inglesi.
 
Verso sud i firths cedono il passo alle scogliere, formatesi dalle morene glaciali. L'impatto delle onde sulla costa dà luogo a fenomeni di [[erosione]].<ref>[http://www.eastriding.gov.uk/aspirelinks/coastal/1development.pdf Sviluppo della linea di costa] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070810055627/http://www.eastriding.gov.uk/aspirelinks/coastal/1development.pdf |data=10 agosto 2007 }} 24-07-2007</ref> Il materiale eroso diviene fonte importante di sedimenti per la distese fangose che si trovano dall'altra parte del Mare del Nord.<ref>[https://www.tcd.ie/Geology/MAIN-PAGE/CE3A8/coast.pdf Coasts: Geomorphology and Management] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070926010750/http://www.tcd.ie/Geology/MAIN-PAGE/CE3A8/coast.pdf |data=26 settembre 2007 }} 24-07-2007</ref> Il paesaggio delle scogliere è interrotta dai grandi estuari fluviali con i loro corrispondenti depositi di detriti, in particolare modo quelli del fiume [[Humber]] e [[Tamigi]] nel sud dell'Inghilterra.
 
Nel sud della Norvegia, come pure sulla costa [[Svezia|svedese]] dello Skagerrak, si trovano fenomeni simili ai fiordi e ai firths.<ref>[http://www.dromresan.com/english/index.shtml Sailing in Sweden and the Baltic] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080510133854/http://www.dromresan.com/english/index.shtml |data=10 maggio 2008 }} 24-07-2007</ref> Qui l'azione dei ghiacci ha insistito e scavato su regioni ancora più vaste. Verso le coste si trovano dolci declivi che scendono dalle montagne e che si estendono per chilometri, tuffandosi poi sotto il mare, ma rimanendo ad una profondità di soli pochi metri.
 
=== I banchi meridionali e le distese fangose ===
[[File:Tidal flats.jpg|thumb|upright=1.1|Le distese fangose in [[Germania]]]]
Le scarsa profondità delle acque e la linea della coste meridionali e orientali fino alla [[Danimarca]] sebbene formate anch'esse dall'azione dei ghiacci nelle ere glaciali, devono maggiormente la loro forma all'azione del mare e al deposito dei sedimenti.<ref>[http://www.english-nature.org.uk/science/natural/NA_HAbDetails.asp? Bridlington to Skegness: Habitat: Earth heritage] 24-07-2007</ref> Il [[mare dei Wadden]] che si estende tra [[Esbjerg]] nella [[Danimarca]] del nord e [[Den Helder]] nei [[Paesi Bassi]] deve la conformazione del suo paesaggio alla forte influenza esercitata dall'azione delle maree. La zona costiera presenta acque poco profonde e il costante apporto di sedimenti. Grandi opere di bonifica hanno interessato questa regione, soprattutto ad opera degli [[Paesi Bassi|olandesi]]. Il più grande progetto di questo tipo è stata la bonifica del [[IJsselmeer]].
 
=== Conservazione delle coste ===
 
Le zone costiere meridionali, inizialmente, erano soggette ai capricci del mare. I territori limitrofi alle coste, costituite da un innumerevole intrico di canali, isolotti, delta fluviali e zone umide venivano regolarmente allagati e sommersi. In settori particolarmente vulnerabili alle mareggiate, le persone tendevano allora ad insediarsi su terreni rialzati e più protetti. Già nel [[500 a.C.]], gli insediamenti iniziarono ad essere costruiti su delle colline artificiali, alte anche diversi metri. Fu solo intorno agli inizi del [[Medioevo]] nel [[1200]] che si è iniziato a collegare tra loro piccole [[diga|dighe]] in linea lungo l'intera [[costa]], rendendo quindi permanenti e definite le zone di terra da quelle di mare.
 
Dighe in senso moderno hanno iniziato a prendere forma nel XVII e XVIII secolo, costruite da imprese private nei [[Paesi Bassi]]. I costruttori olandesi hanno quindi esportato i loro disegni e modelli verso altre regioni del Mare del Nord.
 
Le [[alluvione|alluvioni]] verificatesi sulle coste del Mare del Nord nel [[Inondazione causata dal Mare del Nord nel 1953|1953]] e nel [[1962]] sono state ulteriore impulso per l'innalzamento delle dighe, la sostituzione delle vecchie dighe in linea, il recupero di terreni e sbarramenti fluviali, in modo da ottenere da poca superficie interessata un grande risultato nella lotta contro il mare e le tempeste.<ref>[http://www.allwondersoftheworld.com/seven-modern-wonders/north-sea-protection-works.html North Sea Protection Works - Seven Modern Wonders of World] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070525134637/http://www.allwondersoftheworld.com/seven-modern-wonders/north-sea-protection-works.html |data=25 maggio 2007 }} 24-07-2007</ref> Attualmente il 27% dei Paesi Bassi è sotto il livello del mare e protetto da [[argine|argini]] e [[duna|dune]].<ref>[http://geography.about.com/od/specificplacesofinterest/a/dykes.htm Dighe dei Paesi Bassi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090201074700/http://geography.about.com/od/specificplacesofinterest/a/dykes.htm |date=1 febbraio 2009 }} 19-07-2007</ref>
 
[[File:Oosterscheldekering, Netherlands.JPG|thumb|upright=1.1|Serie di [[diga|dighe]] nei [[Paesi Bassi]] ([[Oosterscheldekering]])]]
La conservazione costiera oggi consiste di vari livelli. La pendenza delle dighe riduce l'energia del mare in entrata, in modo che la diga stessa non riceva il pieno impatto. Alcune dighe che si trovano direttamente in mare e queste sono particolarmente rafforzata. Nel corso degli anni sono state più volte sollevate, a volte anche di 10 m, e sono diventate più orizzontali, al fine di meglio ridurre l'erosione delle onde. Le moderne dighe possono raggiungere un'altezza anche di 100 m. Dietro la diga solitamente è presente una strada di accesso e, in generale, l'area più prossima è scarsamente abitata. In molti luoghi un altro sistema di dighe è presente verso l'entroterra dopo diversi chilometri.
 
Dove le dune sono sufficienti per proteggere la terra dall'avanzata del mare viene seminata dell'erba che cresca nella [[sabbia]], in modo da proteggere le dune stesse dall'erosione del vento, dell'acqua e dal traffico a piedi.<ref>Pat Gowen NSAG [http://members.aol.com/ruraleye/fpmap.htm The North Sea Action Group on Britains new EA Flood Plain Maps] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080609195351/http://members.aol.com/ruraleye/fpmap.htm |data=9 giugno 2008 }} 24-07-2007</ref>
 
== Geologia ==
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Il letto del Mare del Nord forma due bacini. Il più settentrionale si trova a nord di un crinale tra [[Norfolk]] e la [[Frisia (provincia)|Frisia]], e ha avuto la sua origine nel [[Devoniano]]. Il bacino meridionale si spinge verso lo [[Passo di Calais|Stretto di Dover]] e da là verso il [[Canale della Manica]]. Questo bacino risale al [[Carbonifero]]<ref>{{cita web|url=http://jgs.geoscienceworld.org/cgi/content/abstract/131/5/435|titolo=Review of North Sea Basin development}}</ref>.
 
Nel corso della più recente [[era glaciale|glaciazione]] gran parte del bacino settentrionale fu coperto dai ghiacci, e il resto, compreso il bacino meridionale, si ricoprì di [[tundra]]. Durante il periodo interglaciale si creò una diga naturale di [[gesso (materiale)|gesso]], il “Weald-Artois Anticline”.<ref>[http://www.theotherside.co.uk/tm-heritage/background/channelform.htm Formazione del Canale della Manica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080621064413/http://www.theotherside.co.uk/tm-heritage/background/channelform.htm |datedata=21 giugno 2008 }} 25-07-2007</ref> Anche se la cresta probabilmente collassò, questa diga costituì la parte più alta del ponte di terra che collegò momentaneamente l'Europa continentale con la [[Gran Bretagna]].
 
Gli ''Storegga Slides'' furono una serie di frane sottomarine, in cui un pezzo della piattaforma continentale norvegese scivolò nel [[Mare di Norvegia]]. Le immense frane si verificarono tra il [[8150 a.C.]] e [[6000 a.C.]], e provocarono uno tsunami alto fino a 20 metri che attraversò il Mare del Nord abbattendosi principalmente sulla Scozia e sulle [[Isole Fær Øer]].<ref>[http://www.ibg.uit.no/~stein/Bondevik-al-03-EOS.pdf Record-breaking Height for 8000-Year-Old Tsunami in the North Atlantic] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070106061146/http://www.ibg.uit.no/~stein/Bondevik-al-03-EOS.pdf |data=6 gennaio 2007 }} 15-01-2007</ref>
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Dighe in senso moderno hanno iniziato a prendere forma nel XVII e XVIII secolo, costruite da imprese private nei [[Paesi Bassi]]. I costruttori olandesi hanno quindi esportato i loro disegni e modelli verso altre regioni del Mare del Nord.
 
Le [[alluvione|alluvioni]] verificatesi sulle coste del Mare del Nord nel [[Inondazione causata dal Mare del Nord nel 1953|1953]] e nel [[1962]] sono state ulteriore impulso per l'innalzamento delle dighe, la sostituzione delle vecchie dighe in linea, il recupero di terreni e sbarramenti fluviali, in modo da ottenere da poca superficie interessata un grande risultato nella lotta contro il mare e le tempeste.<ref>[http://www.allwondersoftheworld.com/seven-modern-wonders/north-sea-protection-works.html North Sea Protection Works - Seven Modern Wonders of World] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070525134637/http://www.allwondersoftheworld.com/seven-modern-wonders/north-sea-protection-works.html |data=25 maggio 2007 }} 24-07-2007</ref> Attualmente il 27% dei Paesi Bassi è sotto il livello del mare e protetto da [[argine|argini]] e [[duna|dune]].<ref>[http://geography.about.com/od/specificplacesofinterest/a/dykes.htm Dighe dei Paesi Bassi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090201074700/http://geography.about.com/od/specificplacesofinterest/a/dykes.htm |datedata=1 febbraio 2009 }} 19-07-2007</ref>
 
[[File:Oosterscheldekering, Netherlands.JPG|thumb|upright=1.1|Serie di [[diga|dighe]] nei [[Paesi Bassi]] ([[Oosterscheldekering]])]]
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Il pescato annuale è cresciuto ogni anno fino al 1980, quando si è raggiunto il punto massimo con più di 3 milioni di tonnellate di pesce. Da allora i numeri sono scesi a circa 2,3 milioni di tonnellate, con notevoli differenze tra i vari anni. Oltre al pesce commercializzabile si stima che 150.000 tonnellate di pescato senza mercato venga catturato e che circa 85.000 tonnellate sia la quantità di invertebrati che viene coinvolto o ributtato in mare ferito o morto.<ref>[http://www.royalsoced.org.uk/enquiries/scottishfisheries/evidence/IFFO_all.pdf ROYAL SOCIETY OF EDINBURGH INQUIRY INTO THE SCOTTISH FISHING INDUSTRY] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080216043206/http://www.royalsoced.org.uk/enquiries/scottishfisheries/evidence/IFFO_all.pdf |data=16 febbraio 2008 }} accesso=09-12-2007</ref>
 
Negli ultimi decenni lo sfruttamento eccessivo ha reso meno produttiva la pesca, alterando la catena alimentare marina e la dinamica dei costi e dei posti di lavoro nel settore della pesca. La pesca di [[Clupea harengus|aringhe]], [[Gadus morhua|merluzzi]] e [[Pleuronectidae|passera di mare]] potrebbe presto affrontare la stessa situazione della pesca allo [[Scomber scombrus|sgombro]] cessata negli anni ‘70 a causa di [[sovrapesca|sovra-sfruttamento]].<ref>Summerschool on Coastal and Marine Management [http://www.ikzm-d.de/inhalt.php?page=54,941 Fisheries: North Sea] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071025022418/http://www.ikzm-d.de/inhalt.php?page=54,941 |datedata=25 ottobre 2007 }} 19-07-2007</ref>
 
=== Altre risorse minerali ===