Chiarissimo Fancelli: differenze tra le versioni
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[[File:Boboli, emiciclo statua di vulcano 01.JPG|thumb
{{Bio
|Nome = Chiarissimo d'Antonio
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|LuogoNascita = Settignano
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = prima del
|LuogoMorte = Firenze
|GiornoMeseMorte = 23 maggio
|AnnoMorte = 1632
|Attività = scultore▼
|Epoca = 1600
▲|Attività = scultore
|Nazionalità = italiano
}}
==Vita e opere==
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Visse il tramonto della grande maniera e la nascita del barocco all'inizio di un periodo nel quale [[Firenze]] cominciò a mostrare i segni del suo declino artistico.
Entrò nella bottega di [[Giovanni Caccini]] dove apprese l'arte della scultura e del restauro delle antiche statue. Fra le sue prime opere il Baldinucci cita un pergamo e le statue di ''Santa Cristina'' e ''Santa Maria Maddalena'' per il [[Duomo di Pisa]] che nel volume ''Nuova guida per la città di Pisa'' del
Chiamato a corte da [[Cosimo II de' Medici]] fece un busto del Granduca posto in un palazzo in [[Borgo Santi Apostoli]] già proprietà delle Monache di Candeli<ref>''L'Illustratore Fiorentino'' (1906) p. 9</ref>. Da questo momento fu chiamato sempre più spesso per varie commissioni come il restauro di alcune statue antiche che si trovavano nella [[Galleria degli Uffizi]] e nella raccolta di [[Palazzo Pitti]] e per le quali, il giorno
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Oltre ad altre 168 lire per aver restaurato una statua della dea ''[[Vesta]]'' in alabastro greco.<ref>Paola Barocchi, Giovanna Gaeta Bertelà, ''Collezionismo mediceo e storia artistica: Da Cosimo I a Cosimo II, 1540-1621'', Studio per edizione scelte, 2002, p. 150</ref>
▲Oltre ad altre 168 lire per aver restaurato una statua della dea ''[[Vesta]]'' in alabastro greco.<ref>Paola Barocchi, Giovanna Gaeta Bertelà, ''Collezionismo mediceo e storia artistica: Da Cosimo I a Cosimo II, 1540-1621'', Studio per edizione scelte, 2002, p. 150</ref>
Un altro busto del Granduca si trova sul cornicione di [[Torri di Corso Donati|Palazzo Donati]] in [[Borgo Albizi]], ma la sua opera più famosa fu la decorazione della [[Loggia del Grano]] con mascheroni che abbellivano gli angoli dell'edificio costruito da [[Giulio Parigi]] nel
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I suoi ''Mascheroni'' richiamano palesemente
Nel
Fra le sue opere più celebri si può annoverare la ''Statua di Vulcano'' posta nel giardino di [[Palazzo Pitti]] abitazione del Granduca di Toscana.
Nel
Mentre a [[Pisa]] decorò [[Palazzo alla Giornata|Palazzo Lanfreducci alla Giornata]] sul Lungarno Pacinotti con lo stemma della casata.
Secondo il Baldinucci Chiarissimo Fancelli morì a [[Firenze]] il
==Note==▼
<references/>▼
==Altre opere==
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File:Palazzo donati portale.JPG|Busto di Cosimo II de' Medici, Palazzo Donati
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▲==Note==
▲<references/>
==Bibliografia==
*Filippo Baldinucci, ''Notizie de' Professori del Disegno, Da Cimabue in qua'',
*Sandro Bellesi, ''Chiarissimo Fancelli'' in ''Dizionario Biografico degli italiani'', Vol. 44, Roma 1994
*Claudio Pizzorusso, ''A Boboli e altrove: sculture e scultori fiorentini del Seicento'', Olschki, 1989
* Mostra ''Il Seicento fiorentino: arte a Firenze da Ferdinando I a Cosimo III'' Palazzo Strozzi 21 dicembre 1986-4 maggio 1987, Cantini, 1986
*Carlo Sisi, ''Storia delle arti in Toscana: Il Seicento'', Edifir, 2001
*Paola Barocchi, Giovanna Gaeta Bertelà, ''Collezionismo mediceo e storia artistica: Da Cosimo I a Cosimo II, 1540-1621'', Studio per edizione scelte, 2002
==Voci correlate==
*[[Seicento fiorentino]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
{{portale|arte|Firenze|scultura}}▼
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Artisti di scuola fiorentina]]▼
▲[[Categoria:Artisti di scuola fiorentina]]
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