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[[File:Uber_offices,_Mission_Bay_(July_2020)_-2.jpg|miniatura|Sede centrale di [[Uber]], [[San Francisco]]]]
Gli '''Uber Files''' sono un database [[Fuga di notizie|trapelato]] delle attività di [[Uber]] in circa 40 paesi dal 2013 al 2017, fatto trapelare dall'ex dirigente senior Mark MacGann, che ammette di essere "parzialmente responsabile", <ref name="WhisteblowerRevealed">{{Cita news|lingua=en-GB|url=https://www.theguardian.com/news/2022/jul/11/uber-files-whistleblower-lobbyist-mark-macgann}}</ref> e pubblicato da ''[[The Guardian]]'' il 10 luglio 2022, che ha condiviso il database di oltre 124.000 file con l' [[Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi|International Consortium of Investigative Journalists]] (ICIJ) e altri 42 organi di stampa. <ref name="WhisteblowerRevealed" /> Includevano e-mail, [[iMessage]] e messaggi [[WhatsApp]] inviati tra i suoi dirigenti senior, nonché promemoria, presentazioni e altri documenti interni. I documenti hanno rivelato tentativi di fare lobbying su personaggi potenti, tra cui [[George Osborne]], ex [[Cancelliere dello Scacchiere]], il cancelliere tedesco [[Olaf Scholz]] durante il suo mandato da sindaco di [[Amburgo]], [[Germania|in Germania]], e il presidente degli Stati Uniti [[Joe Biden]] durante la sua [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|vicepresidenza]], insieme a [[Emmanuel Macron]] che ha segretamente aiutato Uber a fare lobbying in Francia durante il suo incarico di gabinetto nel governo francese. I file documentano anche l'uso di strumenti come il "greyball", utilizzato per fuorviare la polizia locale, e un [[Comando di emergenza|kill switch]] utilizzato durante le incursioni della polizia per nascondere i dati. L'ex CEO di Uber [[Travis Kalanick]] ha respinto le preoccupazioni di altri dirigenti secondo cui inviare gli autisti Uber a una protesta in Francia li avrebbe messi a rischio di violenza da parte di oppositori arrabbiati nel settore dei taxi, affermando "Penso che ne valga la pena, la violenza garantisce il successo"..
 
== Contenuto ==
 
=== Lobbying ===
I dirigenti di Uber hanno incontrato numerosi capi di statoStato, spesso bypassando i sindaci e le autorità dei trasporti che avrebbero dovuto regolamentarli. Tra questi, il presidente francese [[Emmanuel Macron]], il presidente degli Stati Uniti [[Joe Biden]], il primo ministro irlandese [[Enda Kenny]], il primo ministro israeliano [[Benjamin Netanyahu]], il primo ministro britannico [[Boris Johnson]] e l'ex cancelliere del Regno Unito [[George Osborne]] .
 
Messaggi tra Macron e il co-fondatore di Uber, Travis Kalanick, suggeriscono che Macron potrebbe aver segretamente aiutato Uber ad espandersi in Francia quando era ministro dell'Economia, con Macron che avrebbe persino dichiarato all'azienda di aver mediato un accordo segreto con i suoi oppositori nel governo francese. Quando la polizia francese ha vietato uno dei servizi di Uber a Marsiglia, Macron avrebbe detto a Mark MacGann, capo lobbista di Uber in Europa, che avrebbe esaminato personalmente la questione. Il divieto è stato revocato due giorni dopo.
 
George Osborne, allora cancelliere del Regno Unito, è stato descritto come "un forte sostenitore" a cui "piaceva credere di essere responsabile dell'esito positivo della consultazione di TfL" (la decisione di [[Transport for London]] di abbandonare i piani per inasprire la regolamentazione).
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[[Neelie Kroes]], ex responsabile digitale dell'UE, è stata accusata di aver aiutato segretamente Uber facendo pressioni sui politici olandesi, tra cui il primo ministro [[Mark Rutte]], durante il suo "periodo di riflessione" di 18 mesi dopo aver lasciato la [[Commissione europea]] . Pur negando qualsiasi illecito, un lobbista di Uber ha detto ai colleghi che la sua relazione era "altamente confidenziale e non doveva essere discussa al di fuori di questo gruppo". Un altro messaggio affermava che "il suo nome non dovrebbe mai comparire su un documento, interno o esterno". Allo stesso tempo, la sua richiesta di lavorare formalmente per Uber è stata respinta dal presidente della Commissione europea [[Jean-Claude Juncker]]..
 
I dirigenti di Uber hanno anche criticato i leader che si sono opposti ai loro lobbisti, definendo Olaf Scholz (allora sindaco di [[Amburgo]] ) "un vero comico" per aver insistito affinché gli autisti ricevessero un salario minimo. [[Manuel Valls]], ex primo ministro francese, veniva definito privatamente "nemico numero 1" e un oppositore "deciso". Kalanick ha anche criticato Joe Biden, all'epoca vicepresidente degli Stati Uniti, per essere arrivato in ritardo a una riunione.
 
I documenti trapelati hanno dimostrato che Uber ha lanciato un'offensiva di seduzione contro i principali magnati dei media in Europa e India, al fine di ottenere un trattamento più favorevole dai rispettivi governi. Ha preso di mira i proprietari di pubblicazioni come il ''[[Daily Mail]]'' del Regno Unito, ''[[Les Échos|Les Echos]]'' in Francia, ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' e ''[[L'Espresso]]'' in Italia, ''[[Die Welt]]'' e ''[[Bild]]'' in Germania e ''[[The Times of India]]'' . <ref>{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/news/2022/jul/11/uber-offered-shares-to-media-barons-for-political-help-leak-reveals|giornale=[[The Guardian]]}}</ref>
 
Secondo ''[[Le Monde]]'', [[Uber]] avrebbe assunto Avisa Partners, all'epoca nota come ''iStrat'', per manipolare il dibattito pubblico a favore di Uber. I documenti trapelati mostrano che iStrat ha pubblicato 19 articoli falsi su 13 siti web, tra cui ''Challenges'', ''[[Les Échos|Les Echos]]'' e ''Le Journal du Net  [ fr ]'' e ''[[Mediapart]]'', durante novembre e dicembre 2014, mentre un caso legale riguardante ''UberPop'' era in esame presso il Tribunal de commerce de Paris .
 
=== Interruttore di spegnimento ===
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La [[Confederazione europea dei sindacati]] ha chiesto la sospensione dei pass di accesso parlamentari per il personale Uber, sostenendo che Uber stava "facendo pressioni per cercare di annacquare la legislazione dell'UE sui diritti dei lavoratori delle piattaforme". <ref name="guardian_eu">{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/news/2022/jul/12/eu-urged-investigate-ex-politician-uber-links-rein-in-tech-lobbyists|giornale=[[The Guardian]]}}</ref>
 
L'agenzia di stampa italiana [[ANSA|Agenzia Nazionale Stampa Associata]] (ANSA) ha riferito che i tassisti in tutta Italia hanno fermato i loro veicoli per protestare contro le rivelazioni del 12 luglio. <ref name="guardian_euguardian_eu2">{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/news/2022/jul/12/eu-urged-investigate-ex-politician-uber-links-rein-in-tech-lobbyists|giornale=[[The Guardian]]}}<cite class="citation news cs1" data-ve-ignore="" id="CITEREFRankin2022">Rankin, Jennifer (12 July 2022). [https://www.theguardian.com/news/2022/jul/12/eu-urged-investigate-ex-politician-uber-links-rein-in-tech-lobbyists "EU urged to investigate ex-politician's Uber links and rein in tech lobbyists"]. ''[[The Guardian]]''.</cite></ref>
 
== RiferimentiNote ==
{{Reflist|refs=<ref name=BBC>{{cite web|url=https://www.bbc.com/news/business-62057321 |title=Uber Files: Massive leak reveals how top politicians secretly helped Uber |trans-title= |publisher=[[BBC News]] |date=2022-07-10 |access-date=2022-07-10 |website=bbc.com |author= |quote=The Uber Files are a trove of more than 124,000 records, including 83,000 emails and 1,000 other files involving conversations, spanning 2013 to 2017. }}</ref>
 
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<ref name="LeMonde_Uber_Files_fake_articles">{{cite news | last1=Untersinger | first1=Martin | language = fr | title=« Uber Files » : ces faux articles sur des sites de presse commandés par Uber |trans-title ='Uber Files': fake articles on news sites created by Uber | date=2022-07-12 |newspaper=[[Le Monde]] | url=https://www.lemonde.fr/pixels/article/2022/07/12/uber-files-ces-faux-articles-sur-des-sites-de-presse-commandes-par-uber_6134455_4408996.html |url-access=subscription |access-date= 2022-07-31 |archive-url=https://archive.today/20230914224215/https://www.lemonde.fr/pixels/article/2022/07/12/uber-files-ces-faux-articles-sur-des-sites-de-presse-commandes-par-uber_6134455_4408996.html |archive-date= 2023-09-14 |url-status=live }}</ref>}}
 
== LinkCollegamenti esterni ==
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