Muse (divinità): differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il dipinto di Maurice Denis|Le muse (Maurice Denis)|Le muse}}
[[File:Mengs Parnasus.jpg|thumb|upright=1.8|[[Anton Raphael Mengs]], ''Parnaso'', [[Museo dell'Ermitage]]]]
Le '''Muse''' ({{lang-grc|Μοῦσαι, -ῶν}}; {{latino|Mūsae, -ārum}}) sono
Erano In questo modo [[Walter Friedrich Otto]] ne elenca le caratteristiche:
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== Nomi ==
[[File:
Erano dette anche "Eliconie"<ref>[[Esiodo]], ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]''.</ref>, poiché la loro sede era il monte [[Elicona]], e dato che questo monte si trova in [[Beozia]], regione abitata dagli Aoni ([[Aonia]]), venivano anche chiamate "Aonie".
A volte erano definite anche [[Aganippe (Naiade)|Aganippidi]] a causa del nome associato alla fonte [[Ippocrene]], che si trova ad oggi in prossimità del monte [[Elicona]], o "Pimplee", da una fonte a esse dedicata sul monte Pimpla, situato in [[Tessaglia]]<ref>[[Ugo Foscolo]] nei [[Dei Sepolcri|Sepolcri]] le rievoca appunto come Pimplee, simbolo dell'armonia della poesia, che ''siedon custodi dei sepolcri'' e vincono ''di mille secoli il silenzio''.</ref>. <br />
In Teocrito sono definite "Pieridi", poiché una tradizione collocava la loro nascita nella [[Pieria (regione)|Pieria]], in Macedonia.
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L'etimologia del nome trova discordanze negli studiosi, alcuni dei quali preferiscono non pronunciarsi.<ref>W. Pötscher chiede se fossero coloro che ricordano o coloro che meditano. Si veda {{cita libro | nome=Maria Teresa | cognome=Camilloni | titolo=Le Muse | pagina=8 | anno=1998 | editore=Editori riuniti | isbn=978-88-359-4534-5}}</ref> Se [[Crisippo di Soli|Crisippo]] fu uno dei primi a proporre un'origine lessicale del nome,<ref>{{cita libro | nome=Ilaria | cognome=Ramelli | nome2=Giulio A. | cognome2=Lucchetta | titolo=Allegoria: L'età classica | pagina=122 | anno=2004 | editore=Vita e Pensiero | isbn=978-88-343-5007-2}}</ref> la teoria più diffusa propende per la seguente interpretazione: «ninfe dei monti».<ref>{{cita libro | nome=Pietro | cognome=Citati | nome2=Marcel | cognome2=Detienne | titolo=La mente colorata: Ulisse e l'Odissea | pagina=45 | anno=2004 | editore=Mondadori | isbn=978-88-04-52936-1}}</ref>
Il nome di ''Μοῦσαι'' (in [[Dialetto eolico|eolico]], ''Μοῖσαι'', per
=== I nomi delle Muse ===
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! style="background:#efefef;" | Attributi tradizionali
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|1||[[File:Musa Clio from the Virgil Mosaic Bardo Museum Tunis-cropped 1.jpg|100px]]|| [[Clio]] ({{Greco antico|Κλειώ|Kleiṑ}}), ''colei che rende celebre'' || [[Storia]], ovvero canto epico || [[Pergamena]]
|-
|2 || [[File:Tarragona - Euterpe.JPG|100px]] || [[Euterpe]] (
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|3 || [[File:Palazzo dei gran maestri di rodi, sala delle muse, mosaico delle nove muse da kos 03 talia.JPG|100px]] || [[Talia (musa)|Talia]] ({{Greco antico|Θάλεια|Tháleia}}), ''colei che è festiva''||[[Commedia]] || Maschera comica, ghirlanda d'[[edera]] e bastone da pastore, lira
|-
|4 || [[File:Virgil Mosaic Bardo Museum Tunis-cropped 2.jpg|100px]] || [[Melpomene]] ({{Greco antico|Μελπομένη|Melpomènē}}), ''colei che canta'' || [[Tragedia]] || [[Maschera tragica]], [[spada]]
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|5 || [[File:Raffael 077.jpg|100px]] || [[Tersicore]] ({{Greco antico|Τερψιχόρη|Terpsichórē}}), ''colei che si diletta nella danza''|| [[Musica corale|Lirica corale]] e [[danza]] || Lira
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|6 || [[File:Vichtenerato.jpg|100px]] || [[Erato]] ({{Greco antico|Ἐρατώ|Ĕrătō}}), ''colei che provoca desiderio''||[[Letteratura greca|Poesia amorosa]] e
|-
|7 || [[File:Palazzo dei gran maestri di rodi, sala delle muse, mosaico delle nove muse da kos 09 polimnia.JPG|100px]] || [[Polimnia]] ({{Greco antico|Πολυμνία|Polymnía}}), ''colei che ha molti [[inni]]''||Danza rituale e canto sacro, ovvero il [[mimo]]||
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|8 || [[File:Urania LACMA M.88.91.271i.jpg|100px]] || [[Urania (musa)|Urania]] ({{Greco antico|Οὐρανία|Ouranía}}), ''colei che è celeste''||[[Astronomia]],
|-
|9 || [[File:The Muse Calliope by Leonhard Kern, Schwabisch Hall, 1625-1650 AD, ivory - Landesmuseum Württemberg - Stuttgart, Germany - DSC03224.jpg|100px]]|| [[Calliope]] ({{Greco antico|Καλλιόπη|Kalliópē}}), ''colei che ha una bella voce''||[[Poema epico|Poesia epica]] ed [[
|}
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Esistono diverse tradizioni riguardo all'origine delle Muse.
Nell<nowiki>'</nowiki>''Inno a Zeus'' di [[Pindaro]], andato perduto ma ricostruibile per mezzo di una preghiera alle stesse redatta da [[Publio Elio Aristide]]<ref>‘’Aristides ex recensione Guilielmi Dindorfii’’, Lipsiae, G. Reimer 1829, II, 142 Dind. ([[Karl Wilhelm Dindorf]]); citato anche in [[Walter Friedrich Otto]], ''Le Muse e l'origine divina della parola e del canto'', Roma, Fazi, 2005, p. 31; nonché da [[David Bouvier]] in ''"Meme". Le peripezie della memoria greca'' in ''Storia Einaudi dei Greci e dei Romani'' vol. 6 ''La cultura dei Greci'' (a cura di [[Salvatore Settis]]). Torino, Einaudi, 2008, pp. 1131 e sgg., il quale ricorda anche un passaggio nella ''Piantagione di Noè'' (''De plantatione'') di [[Filone di Alessandria]] ai versi 172 e sgg. (Cfr. nella traduzione di [[Roberto Radice]] in [[Filone di Alessandria]]. ''Tutti i trattati del commentario allegorico alla Bibbia''. Bompiani, Milano, 2005, pp. 871 e sgg.).</ref>, si racconta che in occasione del suo matrimonio Zeus domandò agli altri dèi di esprimere un loro desiderio non ancora esaudito. Questi gli risposero chiedendo di generare delle divinità «capaci di celebrare, attraverso la parola e la musica, le sue grandi imprese e tutto ciò che egli aveva stabilito.»<ref>{{Cita testo|autore=[[David Bouvier]]|curatore=[[Salvatore Settis]]|titolo=Storia Einaudi dei Greci e dei Romani|capitolo=Meme. Le peripezie della memoria greca|volume=6|p=1132|collana=La cultura dei Greci}}</ref>.
Secondo [[Pausania il Periegeta|Pausania]], Zeus generò in [[Mnemosine]] tre muse<ref>Pausania, ''Periegesi della Grecia'', Libro IX, 29, 2</ref> giacendo con lei per nove notti<ref>vedi anche Esiodo, ''Teogonia'', incipit, 53-56</ref>: [[Melete (mitologia)|Melete]] (la pratica), [[Mneme (mitologia)|Mneme]] (il ricordo) e [[Aede (mitologia)|Aede]] (il canto), indicate con il nome di Mneiai.<ref name="Ferrari481">{{cita libro | nome=Anna | cognome=Ferrari | titolo=Dizionario di mitologia | pagina=481 | anno=2006 | editore=UTET | città=Milano | isbn=88-02-07481-X}}</ref>. Altri autori affermavano che fossero figlie di [[Urano (mitologia)|Urano]] e [[Gea]]<ref>[[Diodoro Siculo]], IV, 7</ref>, altri ancora vedevano [[Armonia]], figlia di [[Afrodite]] quale loro progenitrice e [[Atene]] quale loro luogo natio.<ref>Euripide, Medea, versi 834. Si veda anche {{cita libro | nome=Luisa | cognome=Biondetti | titolo=Dizionario di mitologia classica | pagina=474 | anno=1997 | editore=Baldini & Castoldi | città=Milano | isbn=978-88-8089-300-4}}</ref>. [[Eumelo di Corinto]] cita altre tre muse, Cefiso, Apollonide e Boristenide,<ref>{{cita libro|Andrea |Debiasi |L'epica perduta: Eumelo, il Ciclo, l'occidente | pagina=59 | anno=2004 | L'erma di Bretschneider|isbn=978-88-8265-312-5}}</ref> affermando che il loro padre fosse il divino Apollo.<ref>Eumelo di Corinto, fr 17. Si veda {{cita libro||Esiodo|Pietro Pucci |Inno alle muse: Esiodo, Teogonia, 1-115, pag 12|2007 |F. Serra|isbn=978-88-6227-025-0}}. Secondo quanto affermava l'autore erano 12 le muse, si veda {{cita libro|Andrea |Debiasi |L'epica perduta: Eumelo, il Ciclo, l'occidente, pag 60|2004 |L'erma di Bretschneider|isbn=978-88-8265-312-5}}</ref>
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=== Pireneo ===
La loro magnificenza incantò [[Pireneo]], che, dopo aver conquistato la Daulide e parte della Focide, morì al loro inseguimento<ref>Le inseguì fino a precipitare in un dirupo. Ovidio, Le Metamorfosi, V, 271-294.</ref> Fu Apollo a convincerle ad abbandonare la loro antica dimora, il monte Elicona portandole a [[Delfi (città antica)|Delfi]],<ref>{{cita |Graves|p. 69}}. Si veda anche Plutarco, Dell'oracolo pitico 17</ref> da tale affinità l'epiteto del dio Musagete. Altre divinità a loro collegate erano [[Ermes]]<ref>A [[Megalopoli (Grecia)|Megalopoli]] vi è un santuario dedicato alle Muse ad Apollo e a Ermes. Pausania, VIII, 32-2.</ref> e [[Dioniso]].<ref>Talvolta definito anch'esso Musagete, si veda {{cita libro|Walter |Friedrich Otto|Le muse e l'origine divina della parola e del canto | pagina=65 | anno=2005 | editore=Fazi Editore | città=Milano | isbn=978-88-8112-602-6}}</ref>
=== Le sfide alle Muse: le sirene, le Pieridi, Tamiri ===
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Le Muse appaiono in occasione della sfida fatta ad Apollo lanciata dal satiro [[Marsia]].<ref>Igino, ''Fabulae'', 165.</ref> che possedeva un aulos (strumento ad ancia a doppia canna creato da Atena) trovato per caso, con cui poteva suonare melodie al pari dell'abilità della lira della divinità. Sicuro della vittoria volle sfidare il dio e si decise che fossero le Muse i loro giudici.
Dopo aver assistito a entrambe le esibizioni le Muse non seppero assegnare la vittoria a nessuno dei contendenti, allora Apollo, per continuare la gara, decise di girare lo strumento, per poi suonarlo mentre si esibiva anche
== Culto ==
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Molti erano i luoghi sacri alle Muse: la sorgente di Aganippe e la fonte di Ippocrene, creata per loro dal cavallo [[Pegaso (mitologia)|Pegaso]] battendo gli zoccoli a terra (da cui il nome), entrambe nel [[bosco sacro]] dell'[[Elicona]].<ref>Ippocrene, la sorgente del cavallo, {{cita libro|Publio Ovidio| Nasone|Traduzione di Giovanna Faranda Villa| Ovidio Le metamorfosi dodicesima edizione | pagina=297 | anno=2007 | editore=BUR | città=Bergamo | isbn=978-88-17-12976-3}}</ref>
Altri luoghi erano il monte [[Parnaso]], la fonte Castalia posta a [[Delfi (città antica)|Delfi]] e lo stesso Olimpo.<ref name=Ferrari481/> Luoghi in cui si espanse il loro culto erano [[Ascra]] (Beozia), [[Sicione]] e [[Lesbo]], in seguito il loro culto si diffuse in tutto il mondo greco, giunse anche nell'[[Antica Roma]]. Benché non fossero oggetto di vera e propria devozione, erano comunque considerate come protettrici delle arti; qui vennero considerate parallelamente alle [[Camene]].
I sacrifici a loro dedicati prevedevano l'uso di acqua, [[latte]] e [[miele]]. Si racconta che i primi a onorare le muse dell'Elicona fossero i gemelli [[Efialte (gigante Aloade)|Efialte]] e [[Oto (gigante Aloade)|Oto]].<ref>{{cita|Graves|p. 122}}.</ref> A [[Trezene]] venne fondato un [[santuario]] da [[Ardalo]], figlio di [[Efesto]], qui svolse la sua attività [[Pitteo]].<ref>{{cita|Graves|p. 294}}.</ref> Il culto delle Muse nell'Elicona fiorì specialmente in epoca ellenistica e romana, con la costruzione di monumenti di vario genere in onore di vari gruppi di Muse, che presero il nome di "musei" (''Μουσεία'') e che col tempo si diffusero in tutto il mondo greco-romano<ref name=T34/>.
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Molti autori celebri, ispirandosi ad [[Omero]], le citano nei proemi delle loro opere come [[Dante Alighieri]]<ref>«O muse, o alto ingegno, or m'aiutate;
o mente che scrivesti ciò ch'io vidi, qui si parrà la tua nobilitate.» Dante Alighieri, Inferno, canto II, versi 7-9</ref> e [[William Shakespeare]]<ref>«O for a Muse of fire, that would ascend The brightest heaven of invention, A kingdom for a stage, princes to act And monarchs to behold the swelling scene!» In lingua italiana: «Oh, aver qui una Musa di fuoco che sapesse salire al più luminoso cielo dell'invenzione; un regno che servisse da palcoscenico, principi che facessero da attori e monarchi da spettatori di questa scena grandiosa!»[[William Shakespeare]], Atto 1, Prologo di [[Enrico V (Shakespeare)|Enrico V]]</ref>, come già fu nei celebri
Nella narrativa contemporanea sono le protagoniste di ''[[Muses]]'', romanzo di genere fantastico di [[Francesco Falconi]], ambientato ai giorni nostri, dove le nove muse si sono evolute nel corso dei secoli adattando le loro arti alla società.
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* Nel numero 17 della serie ''[[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]]'' [[Sandman]] di [[Neil Gaiman]], lo scrittore Richard Madoc imprigiona Calliope per avere l'ispirazione continua per nuove storie.
* Le muse appaiono anche nel film d’animazione [[Disney]] ''[[Hercules (film 1997)|Hercules]]''.
* Le muse sono protagoniste di ''The Author'', opera scritta e disegnata dal fumettista italiano [[Luigi Cecchi]] (in arte ''Bigio'').
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