Internet Archive: differenze tra le versioni
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== Storia ==
L'idea dell'internet Archive nacque al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] negli anni Ottanta. Kahle ne discusse con [[Marvin Minsky]], [[Richard Feynman]] e [[Stephen Wolfram]]. [[Danny Hills]] ideò un [[supercomputer]] che utilizzava il [[calcolo parallelo]], chiamato Connection Machine. Nel 1983 Kahle fu assunto nell'azienda di Hills, la Thinking Machines, che si proponeva di costruire computer in grado di ricercare ogni genere di informazione e di rispondere a domande in linguaggio naturale.<ref name="Civiltà dei dati" />
Brewster Kahle fondò Internet Archive nel 1996, nello stesso periodo in cui fondò la società [[Alexa Internet]], compagnia impegnata in servizi di ''[[web crawling]]''. Internet Archive ha cominciato ad archiviare il [[World Wide Web]] nel 1996, ma la collezione non fu accessibile fino al [[2001]], quando fu sviluppata la Wayback Machine. Nel 1999, Internet Archive si espanse aggiungendo altre raccolte tra cui il [[Prelinger Archive]]. L'Internet Archive comprende attualmente, tra l'altro, testi, audio, immagini in movimento e software. Ospita una serie di altri progetti tra cui un archivio di immagini della [[NASA]], il servizio di indicizzazione [[Archive-It]] e [[Open Library]], un catalogo di volumi editabile tramite un software simile a un wiki.
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Al 2024 è da anni il sito internet più utilizzato per la memorizzazione delle pagine web nel lungo termine. Esso comprende 835 miliardi di pagine web, 44 milioni tra libri e testi e 15 milioni di registrazioni audio.<ref name="Wired.it">{{cita web|url=https://www.wired.it/article/internet-archive-futuro-processi-copyright-brewster-kahle/|titolo=Il destino dell'Internet Archive è appeso a un filo|data=3 novembre 2024}}</ref> Nel settembre 2024 l'Internet Archive ha sottoscritto con [[Google]] un partenariato per rendere visibili su [[Google Search]] le vecchie versioni dei siti indicizzate dalla Wayback Machine.<ref name="Wired.it" />
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Nelle parole dello stesso Kahle, l'internet Archive acquistò come sede "una ex Chiesa cristiana scientista" la cui facciata richiamava il ruolo dell'organizzazione.<ref name="Civiltà dei dati">{="Civiltà dei dati">{{cita pubblicazione|rivista=Civiltà dei dati|editore=Fondazione [[Leonardo (azienda) |Leonardo]] |titolo=Brewster Kawle e i ricordi del web|autore=Giuliano Aluffi|pagine=32-34|numero=3|anno=2025
A san Francisco è fisicamente presente solo il 5% dell'archivio completo. Copie sono custodite anche a [[Richmond]] in [[California]], [[Canada]], [[Amsterdam]] e [[Alessandria d'Egitto]] per il suo valore simbolico.<ref name="Civiltà dei dati" />
== Note ==
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