Il codice dei Wooster: differenze tra le versioni
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{{Libro
|tipo = umoristico
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|titolialt = Jeeves non si smentisce
|titoloalfa = codice dei Wooster, Il
|immagine =
|didascalia =
|annoorig = 1938
|annoita = [[1939]]
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|sottogenere = [[umorismo|umoristico]]
|lingua = en
|ambientazione = Londra e [[Totleigh Towers]] (Totleigh-in-
|personaggi =
|protagonista =
|coprotagonista =
|serie = [[Jeeves|Jeeves e Bertie Wooster]]
|preceduto = [[Alla buon'ora Jeeves!]]
|seguito = [[Un mattino di gioia]]
}}
'''''Il codice dei Wooster''''' (''The Code of the Woosters'') è un romanzo [[umorismo|umoristico]] di [[P. G. Wodehouse]], pubblicato in volume per la prima volta in [[lingua inglese]] nel [[1938]]<ref name="McIl7476"/><ref name = Cat4/>.
== Storia editoriale ==
''The Code of the Woosters'' fu scritto a [[Le Touquet-Paris-Plage|Le Touquet]], la località [[Francia|francese]] nella quale viveva Wodehouse<ref name = Rea262>{{Cita| A. Rea, 2015 |p. 262}} ([https://www.google.it/books/edition/Middlebrow_Wodehouse/WiElDwAAQBAJ?hl=it&pg=PA262 Google libri]).</ref>. Il romanzo avrebbe dovuto essere intitolato ''The Silver Cow'' (La vacca d'argento)<ref>{{Cita|B. Phelps, 1992|p. 190}}.</ref>, ma subì modifiche nel titolo e
Il volume fu pubblicato negli Stati Uniti da [[Doubleday]] e nel Regno Unito da [[Herbert G. Jenkins]] il 7 ottobre 1938<ref name = Cat4>{{Cita|N. Cawthorne, 2013|Capitolo 4}}.</ref>. Fu
== Trama ==
La storia si apre con [[Bertie Wooster]], l'[[io narrante]], ancora stordito dopo la festa di [[addio al celibato]] svoltasi la sera precedente in onore di Gussie Fink-Nottle, fidanzato di Madeline, figlia unica di Sir Watkyn Bassett, [[Ordine dell'Impero Britannico#Gradi|CBE]]. Bertie viene incaricato da sua [[zia Dahlia]] di recarsi da un antiquario di Brompton Road, dal quale suo marito Tom deve acquistare una [[lattiera]] d'argento [[collezionismo|da collezione]] a forma di
Pur consapevole dei rischi, per tener fede al codice etico dei Wooster ("Mai piantare in asso un amico"<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 238}}.</ref>), Bertie decide di recarsi a [[Totleigh Towers]], la vasta [[casa di campagna inglese|residenza di campagna]] dei Basset, dove è ospite Gussie. Bertie si reca a Totleigh Towers anche per tentare di recuperare la lattiera che avrebbe dovuto acquistare lo zio Tom Travers e che Sir Watkyn Bassett, anch'egli collezionista rivale
== Personaggi ==
;'''[[Bertie Wooster]]''': l'io narrante; giovin signore tollerante, consapevole della superiorità intellettuale di Jeeves, fedele alle amicizie, allergico al matrimonio, ma ligio a un codice etico-cavalleresco che gli impedisce di smentire una giovane donna che affermi di essere l'oggetto del suo amore
;'''[[Jeeves]]''': impassibile e geniale [[Valletto (servitore)|valletto]] di Bertie Wooster; desidera fare una crociera intorno al mondo
;'''Augustus (Gussie) Fink-Nottle''': fidanzato con Madeline Bassett; studioso di salamandre; di solito è timido, ma in questo romanzo Jeeves gli ha dato suggerimenti per aumentare l'autostima
;'''Madeline Bassett''': figlia di Sir Watkyn; giovane molto graziosa, ma melensa; fidanzata con Gussie e amata in segreto di Roderick Spode; ex fidanzata di Bertie Wooster
;'''Sir Watkyn Bassett, C.B.E.''': magistrato in pensione; quando era in attività multò fra gli altri Bertie; collezionista di oggetti antichi in argento, e quindi rivale di Tom Travers; vedovo, fidanzato con la signora Wintergreen, zia di Spode; risiede a Totleigh Towers con la figlia Madeline e la nipote "Stiffy"
;'''[[Zia Dahlia|Dahlia Travers]]''': zia preferita di Bertie, moglie di Tom Travers, estroversa e impulsiva, dotata di una voce reboante, dirige la rivista femminile ''Il Boudoir di Milady'' alla quale ha collaborato anche Bertie
;'''Seppings''': maggiordomo di zia Dahlia
;'''Anatole''': superbo cuoco francese di zia Dahlia
;'''Tom Travers''': marito di Zia Dahlia, collezionista di oggetti antichi di argento, molto ricco, ma non ama molto spendere
;'''[[Roderick Spode]]''': aspirante dittatore fascista («è il fondatore e il capo dei Salvatori della Gran Bretagna, un'organizzazione fascista, meglio conosciuta come l'Associazione dei Calzoncini Neri. La sua idea, sempre che non gli spacchino la testa con una bottiglia in una delle frequenti risse in cui lui e i suoi seguaci rimangono volentieri coinvolti, è di diventare un Dittatore»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 68}}.</ref>); ama segretamente Madeline; disegna e vende biancheria intima da donna con lo pseudonimo ''Eulalie Soeurs''
;'''Stephanie (Stiffy) Byng''': vivace cugina di Madeline; è innamorata di Stinker
;'''Mrs. Wintergreen''': vedova del colonnello H.H. Wintergreen, zia di Spode, fidanzata di Sir Watkyn Bassett
;'''Rev. Harold P. Pinker''': atletico curato di Totleigh-in-the-Wold; compagno di scuola di Bertie a Magdalen; soprannominato "Puzza"; innamorato di Stiffy Byng
;'''Rev. Aubrey Upjohn''': preside della scuola primaria frequentata a suo tempo da Bertie e da Harold Pinker
;'''Eustace Oates''': poliziotto di Totleigh-in-the-Wold
;'''Bartholomew''': [[Scottish terrier|Aberdeen Terrier]] di Stiffy, è intransigente e aggressivo come «un pastore della Chiesa scozzese, fustigatore dei peccatori»
;'''Butterfield''': maggiordomo di Sir Watkyn
== Critica ==
[[File:Oswald_mosley_MP.jpg|miniatura|[[Oswald Mosley]]]]
''Il codice dei Wooster'' è il terzo romanzo appartenente alla serie "[[Jeeves|Jeeves e Bertie]]" e si collega direttamente al secondo romanzo della serie, ''[[Alla buon'ora Jeeves!]]'', che terminava con la riconciliazione di Gussie Fink-Nottle con la fidanzata Madeline Bassett. Lo schema da [[commedia romantica]], simile a quello di ''[[Grazie, Jeeves]]'', sarà ripetuto nei successivi romanzi della serie<ref>{{Cita| R. Usborne, 1988|p. 58}}.</ref>. Sebbene il romanzo sia senza tempo, sono presenti alcuni temi contemporanei al periodo della composizione (1937), fra i quali la [[Fascismi nel mondo|diffusione dei movimenti fascisti]]: nel romanzo, il personaggio di Roderick Spode è ispirato al politico fascista [[Oswald Mosley]], leader dell'[[Unione Britannica dei Fascisti]]<ref>{{Cita|S. Ratcliffe (ed.), 2013|p. 255}} ([https://www.google.it/books/edition/P_G_Wodehouse_A_Life_in_Letters/UYgIeyIwpYkC?hl=it&gbpv=1&dq=wodehouse+spode+mosley&pg=PA275&printsec=frontcover Google libri]).</ref><ref name = Rea262/>.
Per il linguista [[Robert Anderson Hall]], nelle opere di Wodehouse della serie "Jeeves e Bertie Wooster", la maggior fonte di ilarità e segno distintivo dello stile dell'autore è il linguaggio<ref>{{cita|R.A. Hall, 1974|pp. 74-84}}.</ref>, in particolare il contrasto tra il [[Registro (linguistica)|registro linguistico]] del [[Lavoro domestico|servitore]] ([[Jeeves]]) e quello del suo [[datore di lavoro]] ([[Bertie Wooster]]), a cui consegue talora quello che Kristin Thompson ha definito "translation device" ("dispositivo di traduzione"), ad esempio con il ricorso alla [[metalessi]] allorché Bertie ripete con un linguaggio colloquiale le affermazioni di Jeeves quasi volesse tradurre per i presenti ciò che è stato espresso poco prima in una lingua straniera o quanto meno in modo poco comprensibile<ref name = Thom319>{{Cita|K. Thompson, 1992|pp. 319-32}}.</ref>.
Il romanzo ebbe immediato successo di critica sui periodici dell'epoca<ref>{{cita news |cognome= Swinnerton |nome= Frank |data=16 ottobre 1938 |titolo=New Novels|url=https://www.newspapers.com/image/258373379/ |pubblicazione= [[The Observer]]|città=London |lingua = en |accesso=4 aprile 2023 }}</ref><ref>{{cita news |cognome= S. |nome= J. |data=21 ottobre 1938 |titolo=New Novels|url=https://www.thetimes.co.uk/archive/article/1938-10-21/8/8.html |pubblicazione= [[The Times]]|città=London |lingua = en |accesso=3 aprile 2023}}</ref><ref>{{cita news |cognome= N. |nome= W. |data=6 novembre 1938 |titolo=Wodehouse Book Spoofs Fascists|url=https://www.newspapers.com/image/380814617/ |pubblicazione= [[Los Angeles Times]]|città=Los Angeles |lingua = en |accesso=4 aprile 2023 }}</ref>; e più recentemente, in un articolo del 2013 su [[The Guardian]], Charlotte Jones testimonia il fascino duraturo del romanzo negli stessi termini, identificando l'attrattività di Wodehouse nel linguaggio e nella qualità della scrittura, più che nell'intreccio o nell'ambientazione<ref>{{cita news |cognome= Jones |nome= Charlotte|data=20 dicembre 2013 |titolo= The Code of Woosters, by PG Wodehouse: Splendid, Jeeves |url=https://www.theguardian.com/books/booksblog/2013/dec/20/the-code-of-woosters-pg-wodehouse-comfort-reading |pubblicazione= [[The Guardian]] |città=London |accesso=27 maggio 2023 }}</ref>.
▲Pur consapevole dei rischi, per tener fede al codice etico dei Wooster ("Mai piantare in asso un amico"<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 238}}.</ref>), Bertie decide di recarsi a [[Totleigh Towers]], la vasta [[casa di campagna inglese|residenza di campagna]] dei Basset, dove è ospite Gussie. Bertie si reca a Totleigh Towers anche per tentare di recuperare la lattiera che avrebbe dovuto acquistare lo zio Tom Travers e che Sir Watkyn Bassett, anch'egli collezionista rivale dell'altro, gli ha soffiato. In cambio della lattiera Sir Tom è disposto a cedere a Sir Watkyn Anatole, lo straordinario cuoco francese al servizio dei Travers, «l'artista senza pari»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 254}}.</ref>. Sir Watkyn diffida tuttavia di Bertie: ritenendolo un volgare ladro, ha pregato il suo amico Roderick Spode, un rozzo e violento energumeno («è il fondatore e il capo dei Salvatori della Gran Bretagna, un'organizzazione fascista, meglio conosciuta come l'Associazione dei Calzoncini Neri. La sua idea, sempre che non gli spacchino la testa con una bottiglia in una delle frequenti risse in cui lui e i suoi seguaci rimangono volentieri coinvolti, è di diventare un Dittatore»<ref>{{Cita|Il codice dei Wooster, trad. M. Buckwell Gislon, ed. Mursia, ristampa del 1997|p. 68}}.</ref>) di sorvegliarlo. A Totleigh Towers la situazione è complicata ulteriormente dalla presenza di Stiffy Byng, una nipote di Sir Watkyn la quale desidera sposare il reverendo Harold Pinker, amico di Bertie, e vincere l'opposizione dello stesso Sir Watkyn al matrimonio. L'ingarbugliata vicenda sarà risolta grazie a [[Jeeves]], il valletto di Bertie.
== Edizioni ==
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* {{Cita libro |titolo = The Code of the Woosters |città = London |editore = Herbert Jenkins|anno = 1938 }}
* {{Cita libro |titolo = The Code of the Woosters |città = New York |editore = Doubleday|anno = 1938 }}
* {{Cita libro |titolo = The
=== Traduzioni in lingua italiana ===
* {{Cita libro |titolo = Jeeves non si smentisce: Romanzo |traduttore =
* {{Cita libro |titolo = Jeeves non si smentisce mai: romanzo |traduttore = Alberto Tedeschi |altri = introduzione di Franco Cavallone |città = Milano |editore = Mondadori |collana =
* {{Cita libro |titolo = Il codice dei Wooster |traduttore = Mary Buckwell Gislon |altri = presentazione di [[Oreste Del Buono]] |città = Milano |editore = Mursia|collana =
* {{Cita libro |titolo = Il codice dei Wooster |traduttore = Giovanni Viganò |città = Milano |editore = Polillo |collana =
* {{Cita libro|titolo=Il codice dei Wooster|traduttore = Beatrice Masini|collana=La memoria|altri=con uno scritto di [[Jonathan Coe]]|editore=Sellerio|città=Palermo|anno=2025|ISBN=978-88-389-4886-2|cid = Il codice dei Wooster, trad. B. Masini, ed. Sellerio}}
== Note ==
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* {{cita libro |cognome= Cawthorne |nome= Nigel |titolo= A Brief Guide to Jeeves and Wooster |url= https://archive.org/details/briefguidetojeev0000cawt |città = London |editore= Constable & Robinson |anno=2013 |isbn=978-1-78033-824-8 |lingua = en |cid = N. Cawthorne, 2013 }}
* {{Cita libro |cognome1=McIlvaine|nome1=Eileen|nome2=Louise S.|cognome2=Sherby|nome3=James H.|cognome3=Heineman |titolo=P. G. Wodehouse: A Comprehensive Bibliography and Checklist |anno=1990 |editore=James H. Heineman Inc. |città=New York |isbn=978-0-87008-125-5 |lingua = en |cid = McIlvaine et al., 1990 }}
* {{Cita libro |cognome= Phelps |nome= Barry |anno=1992 |titolo=P. G. Wodehouse: Man and Myth |url= https://archive.org/details/pgwodehousemanmy0000phel |città=London |editore=Constable and Company Limited |isbn= 009471620X |cid = B. Phelps, 1992}}
* {{Cita libro|curatore = Ann Rea |titolo = Middlebrow Wodehouse: Wodehouse's Work in Context |lingua = en |città = Thames |editore= Routledge |anno = 2015 |edizione = 1 |isbn = 0367346745 |cid = A. Rea, 2015}}
* {{Cita libro |nome = P. G.|cognome =Wodehouse |curatore = Sophie Ratcliffe | titolo = P.G. Wodehouse: A Life in Letters |url = https://archive.org/details/pgwodehouselifei0000wode| anno = 2013 | città = London |editore = Arrow |lingua = en | isbn = 978-0-09-951479-4 |cid = S. Ratcliffe (ed.), 2013}}
* {{cita libro |cognome= Thompson |nome= Kristin |titolo= Wooster Proposes, Jeeves Disposes or Le Mot Juste |città =New York |editore =James H Heineman |data=1992 |isbn=0-87008-139-X |lingua = en |cid = K. Thompson, 1992 }}
* {{cita libro |cognome= Usborne | nome= Richard |anno = 1988 |titolo = The Penguin Wodehouse companion |url= https://archive.org/details/penguinwodehouse00usbo |editore = Penguin books |città = Harmondsworth ecc. |lingua = en |isbn = 0140111654 |cid = R. Usborne, 1988}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url = http://wodehouse.ru/59.htm |titolo = The Code of the Woosters |sito= The Russian Wodehouse Society's page |lingua=en |cid = The Russian Wodehouse Society}}
* {{cita web |url = https://www.madameulalie.org/annots/pgwbooks/pgwcotw1.html |titolo = The Code of the Woosters, Literary and Cultural References |autore1 = Terry Mordue |autore2 = Neil Midkiff |lingua = en |cid = T. Mordue, N. Midkiff, Literary and Cultural References |accesso = 27 maggio 2023}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|letteratura}}
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