Quarzo: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|lo scrittore italiano|Guido Quarzo}}
<!-- tabella per la scheda delle specie minerali
{{nota disambigua|l'album del gruppo Bachi da Pietra|Quarzo (album)}}
questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template Minerale
{{Minerale
NON modificare la prima riga e le righe dove compare il simbolo uguale
|nomeminerale = Quarzo
sostituire tutte le xxx col testo o col numero che deve apparire nella tabella
|immagine = Quartz oisan.jpg
se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto &nbsp;
|classificazione = 4.DA.05
se non si scrive una riga, questa appare come uno spazio vuoto nella tabella-->
|formula = SiO<sub>2</sub><ref name=Vill/>
{{Minerale|
|gruppo = dimetrico
nomeminerale =
|sistema = trigonale
Quarzo<!--scrivere qui il nome della specie minerale-->
|classe =
|
|parametri = a = 4,9133 [[Ångström|Å]], c = 5,4053 Å, Z = 3; V = 113,00 ų<ref>{{cita web | url= http://webmineral.com/data/Quartz.shtml | titolo= Quartz Mineral Data | lingua= en | accesso= 5 agosto 2024}}</ref>
immagine=
|puntuale = 32<ref>{{cita web | url= https://www.handbookofmineralogy.org/pdfs/quartz.pdf | titolo= Quartz | accesso= 5 agosto 2024 | lingua= en}}</ref>
Siim Sepp-Quartz 2005.jpg<!--inserire qui il nome dell'immagine della specie minerale-->
|spaziale = P3<sub>1</sub>21 ,P3<sub>2</sub>21<ref>{{cita web | url= https://www.mindat.org/min-3337.html | titolo= Quartz | accesso= 5 agosto 2024 | lingua= en}}</ref>
|
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classificazione =
|valoredurezza = 7<ref name=Vill/>
IV/D.01-10 <!--scrive il codice della classificazione secondo Strunz-->
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|
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|coloreminerale = arancio cristallino<ref name=Vill/>
SiO<sub>2</sub><!--scrivere la formula bruta-->
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|
|tipoopacita = da trasparente a opaco<ref name=Vill/>
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|coloreriflessi = assente
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|tipodiffusione = molto comune
|
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&nbsp; <!--scrivere il sistema cristallino-->
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&nbsp; <!--scrivere i parametri di cella-->
|
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3 2 <!--scrivere il gruppo puntuale-->
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P 3<sub>1</sub>21,P 3<sub>2</sub>21 <!--scrivere il gruppo spaziale-->
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2,65 <!--scrivere la densità in g/cm3-->
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7 <!--scrivere la durezza secondo Mohs-->
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&nbsp; <!--scrivere il tipo di sfaldatura-->
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&nbsp; <!--scrivere il tipo di frattura-->
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&nbsp; <!--scrivere i colori che può assumere il minerale-->
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&nbsp; <!--scrivere il tipo di lucentezza-->
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&nbsp; <!--scrivere "opaca, translucida, trasparente ecc.-->
|
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&nbsp; <!--scrivere il colore dello striscio su porcellana-->
|
tipodiffusione =
&nbsp; <!--scrivere se è raro, diffuso, comune ecc...-->
}}
[[File:Cristalli di quarzo ad alto ingrandimento..jpg|miniatura|Cristalli di quarzo del Perù ad alto ingrandimento (4 x 4 mm)]]
<!--fine della tabella minerale-->
Il '''quarzo''' ([[Silice|diossido di silicio]], SiO<sub>2</sub><ref name=Vill>{{Cita|Villavecchia|pp. 2691-2693}}.</ref>, {{tedesco|Quarz}} {{Link audio|De-Quarz.ogg}}<ref>{{Cita web|url=https://www.thoughtco.com/german-loan-words-in-english-4069272|titolo=German Loan Words in the English Language|sito=ThoughtCo|lingua=en|accesso=30 dicembre 2021}}</ref>) è il secondo [[minerale]] più abbondante nella [[crosta terrestre]] (circa il 12% del suo volume<ref name=Mottana>{{cita pubblicazione | nome=Annibale |cognome=Mottana |titolo=Una brillante sintesi |rivista=Scienza e Dossier |editore=Giunti |volume=1 |numero= 1|anno=1986 |mese=marzo |pp=6-10}}</ref>) dopo i [[feldspato|feldspati]].
 
== Etimologia ==
Il '''quarzo''' (ossido di silicio, SiO<sub>2</sub>) è il [[minerale]] più abbondante nella crosta terrestre (circa il 12% del suo volume). Ha una struttura cristallina trigonale costituita da tetraedri silicio-ossigeno uniti tra loro per i 4 vertici a formare delle spirali ad andamento destro o sinistro. In alcuni cristalli le parti cristalline destre o sinistre coesistono a formare i [[Geminati (cristallografia)|geminati]]. La durezza è 7 sulla [[scala di Mohs]]. L' "abitus" (la forma) è quello di un [[Prisma (geometry)|prisma]] esagonale con ai vertici le facce di due romboedri disposte in modo tale da simulare una bipiramide esagonale.
[[File:Herkimer Diamant - Middleville, County of Herkimer, NY, USA.JPG|thumb|Diamante di Herkimer - Middleville, [[Contea di Herkimer]], [[New York]], [[USA]]]]
L'etimologia del nome non è certa, ma le origini si fanno risalire al termine medievale ''tvurdu'' che in [[antico slavo ecclesiastico]] significava ''duro'', come ''twarc'' in [[alto tedesco medio]], e gli analoghi termini presenti in altre [[lingue slave]] come il [[lingua ceca|ceco]] ''tvrdý'' e il [[lingua polacca|polacco]] ''twardy''. Termini simili come ''quarz'', ''quärz'' o ''querze'' nel linguaggio dei minatori in alto tedesco medio indicavano la ghiaia; nel XVI secolo parole come ''quaterz'' o ''quaderz'' stavano a indicare una roccia di scarsa qualità; nel linguaggio dei montanari della Sassonia ''Querklufterz'' indicava un'escrescenza della roccia.<ref>S. I. Tomkeieff: [http://www.docstoc.com/docs/41027367/On-the-origin-of-the-name-quartz On-the-origin-of-the-name-quartz „On the origin of the name ‚quartz‘“], 1941.</ref>
 
Il termine in italiano sembra derivare da una cattiva traduzione di un testo latino fatta nel 1550 a Venezia; questo testo affermava che le rocce quarzose venivano chiamate in Germania col termine di 'querz erz' (letteralmente 'minerale che attraversa la roccia'). Nella traduzione in italiano, ad opera dello stampatore Michele Tramezzino, il termine ''querz'' fu trascritto come 'quarzo'.
Il nome quarzo ha origini germaniche (non ancora del tutto chiarite) mentre in passato tale minerale si chiamava "ghiacciolo" ovvero "cristallo" (da crio = freddo). Gli antichi greci ritenevano infatti che si trattasse di ghiaccio così freddo da non poter più essere scongelato.
 
== Storia ==
Tra le varietà del quarzo, l'ametista (vedi poi) merita un'attenzione storico-mitologica. Ametista era infatti una ninfa del corteo di Diana, dea particolarmente sensibile al tema della castità. Di tale ninfa, in un momento di estasi etilica, si invaghì Bacco che iniziò così ad inseguirla per possederla. La ninfa chiese aiuto alla sua signora la quale, per proteggere non tanto la vita quanto la castità della ninfetta, la trasformò in gelido cristallo di quarzo. Rinsavito dalla sbornia, Bacco si commosse della fine della ninfetta e così le dette il color del vino e la proprietà di preservare dei ed umani dagli eccessi delle ubriacature. Tra i ricchi (soprattutto nella Roma imperiale) comparve quindi il vezzo di immergere un anello di ametista nel bicchier di vino prima di bere. Dato che all'epoca tale gemma era rara e preziosa, e questa usanza era in voga solo tra i potenti, l'anello di ametista, venne visto pian piano come un simbolo di potere. L'usanza che i potenti di Roma avessero un anello di ametista si radicò così tanto tra il popolino che tale simbolo venne utilizzato più tardi dalla chiesa cattolica romana per esprimere autorità. Ancor oggi tale anello fa parte del corredo vescovile.
[[File:Cape May diamonds.jpg|thumb|upright=1.4|Diamanti di Cape May]]
Per gli antichi greci il quarzo veniva definito cristallo (dal greco κρύσταλλος, krýstallos, ghiaccio). Infatti essi ritenevano questo minerale una varietà di ghiaccio fredda al punto da non poter essere più disciolta. A trarli in inganno era la struttura apparentemente esagonale, simile a quella dei fiocchi di neve, e la sensazione di freddo al tatto causata dalla conducibilità termica.
 
Tra le varietà del quarzo, l'[[ametista]] merita un'attenzione storico-mitologica. Infatti Ametista era una ninfa del corteo di [[Diana]], dea particolarmente sensibile al tema della castità. Di questa ninfa, in un momento di estasi etilica, si invaghì Bacco che iniziò così ad inseguirla per possederla. La ninfa chiese aiuto alla sua signora che per proteggere non tanto la vita quanto la castità della ninfa, la trasformò in gelido cristallo di quarzo.
 
Rinsavito dalla sbornia, [[Bacco]] si commosse per la fine della ninfa e così le dette il colore del vino e la proprietà di preservare dei ed umani dagli eccessi delle ubriacature. Ametista deriva infatti dal greco ἀ-μέθυστος (oppure ἀ-μεθυσμένος) che significa sostanzialmente non-ubriaco. Quindi tra i ricchi, soprattutto nella Roma imperiale, comparve il vezzo di immergere un anello di ametista nel bicchiere di vino prima di bere. Dato che all'epoca questa gemma era rara e preziosa e che questa usanza era in voga solo tra i potenti, l'anello di ametista venne visto pian piano come un simbolo di potere.
 
L'usanza che i nobili di Roma avessero un anello di ametista si radicò così tanto tra il popolo che più tardi questo simbolo venne utilizzato dalla chiesa cattolica romana per esprimere autorità. Ancor oggi questo [[anello vescovile|anello]] fa parte del corredo vescovile.
Sempre dal punto di vista storico, va anche ricordato che setteSette delle dodici gemme del «Razionale» (un pettorale sacro portato dagli antichi sarcerdotisacerdoti ebraici), ognunadi dellecui qualiciascuna rappresentava una qualità del Dio, erano varietà di quarzo.: Lala [[sardonica]], il [[citrino]], il [[diaspro]], la [[corniola]], l'[[ametista]] e l'[[onice]].
 
Infine, la famosa sfera di cristallo che permette ai "maghi" di vedere il futuro, immagine tipica nella cultura popolare, ha le sue origini in Cina. Spesso i notabili di quel paese, a cui fa cenno anche Marco Polo, erano soliti rinfrescarsi le mani posandole su una sfera di quarzo. Le vesti sontuose e colorate, la lingua un po' oscura, quasi arcana e la fantasia hanno trasformato così, nel tempo, i notabili in questione nel prototipo del mago.
Essendo uno dei minerali della crosta terrestre più comuni, il quarzo ha un gran numero di varietà differenti. Una prima, importante, distinzione va fatta tra le varietà [[macrocristallina]] (cristalli individuali visibili ad occhio nudo) e la [[microcristallina]] o [[criptocristallina]] (aggregati di cristalli visibili solo utilizzando elevati ingrandimenti). [[Calcedonio]] è un termine generico per il quarzo criptocristallino. Le varietà criptocristalline sono sia traslucide o per lo più opache, mentre le varietà trasparenti tendono ad essere macrocristalline.
 
== Abito cristallino ==
[[File:Small quartz crystal.jpg|thumb|Cristallo di quarzo al microscopio.]]
Il quarzo presenta una [[Sistema cristallino|struttura cristallina]]/reticolo [[Sistema trigonale|trigonale]] costituita da tetraedri silicio-ossigeno uniti tra loro per i 4 vertici a formare delle spirali ad andamento destro o sinistro. In alcuni cristalli le parti cristalline destre o sinistre coesistono a formare i [[Geminato|geminati]]. La durezza è 7 sulla [[scala di Mohs]]. L'''habitus'' (la forma) è un [[prisma]] esagonale con ai vertici le facce di due romboedri disposte in modo tale da formare una bipiramide esagonale.
 
Il quarzo è solo una delle 19 fasi cristalline della [[silice]] e cristallizza secondo due impalcature atomiche distinte, conosciute come quarzo-α e quarzo-β.
 
Quello comunemente rinvenuto è sempre quarzo alfa perché a temperatura e pressione ambiente il quarzo beta si trasforma in alfa per riorganizzazione del reticolo. I cristalli di quarzo alfa, mancando del centro di simmetria, presentano individui destri e sinistri. Il senso del cristallo è spesso individuabile dalla presenza di una piccola faccetta trapezoedrica situata tra il prisma esagono e il romboedro della piramide esagonale.
 
Ad alta pressione il quarzo si trasforma in [[coesite]], un minerale con la stessa composizione, ma con un reticolo atomico più compatto; a pressioni ulteriori la stessa tridimite si trasforma in [[stishovite]] che rappresenta il termine estremo di compattazione della [[silice]] e che è nota quasi esclusivamente in [[cratere meteoritico|crateri]] generati da [[meteoriti]].
 
Il quarzo può essere di forma prismatica allungata.
 
== Origine e giacitura ==
Il quarzo è un costituente comune delle rocce magmatiche intrusive acide, dette in passato [[rocce sialiche]], tra cui la più conosciuta è il [[granito]]; è abbondante anche come componente delle [[rocce sedimentarie]], preferibilmente nelle [[Arenaria|arenarie]] a causa della sua elevata resistenza alla degradazione chimica da parte degli agenti atmosferici e della sua insolubilità all'acqua e nelle rocce metamorfiche.
 
== Forma in cui si presenta in natura ==
[[File:Améthystre sceptre2.jpg|thumb|[[Ametista]]]]
[[File:Quarzo e pirite, miniera di Brosso 01 - DSCN1568.JPG|thumb|Associazione di cristalli aciculari di quarzo trasparenti con [[pirite]], miniera di [[Brosso]] ]]
Essendo uno dei minerali della crosta terrestre più comuni,<ref name=Vill/> il quarzo ha un gran numero di varietà differenti. Una prima importante distinzione è tra le varietà [[Cristallo|Macrocristallina]] (cristalli individuali visibili a occhio nudo) e la [[microcristallina]] (aggregati di cristalli visibili solo al microscopio<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/microcristallino|titolo=microcristallino in Vocabolario - Treccani|lingua=it|accesso=30 dicembre 2021}}</ref>) o [[criptocristallina]] (aggregati di cristalli non visibili al microscopio<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/criptocristallino|titolo=criptocristallino in Vocabolario - Treccani|lingua=it|accesso=30 dicembre 2021}}</ref>).
 
[[Calcedonio]] è un termine generico per il quarzo criptocristallino.<ref name=Vill/> Le varietà criptocristalline sono sia traslucide sia, per lo più, opache, mentre le varietà trasparenti tendono ad essere macrocristalline.
 
Sebbene molti dei nomi delle varietà provengano storicamente dai colori del minerale, gli attuali schemi di denominazione scientifica fanno riferimento in primo luogo alla microstruttura del minerale. Di solito, ma non sempre, il colore è un identificatore secondario per i minerali criptocristallini e primario per le varietà macrocristalline.
 
Oltre al quarzo ialino, perfettamente incolore e limpido,<ref name=Mottana/> vi sono numerose altre varietà di quarzo:
Sebbene molti dei nomi delle varietà provengano storicamente dai colori del minerale, gli attuali schemi di denominazione scientifica fanno riferimento in primo luogo alla microstruttura del minerale. Il colore è un identificatore secondario per i minerali criptocristallini, sebbene sia un identificatore primario per le varietà macrocristalline. Questo, comunque, non è sempre vero.
 
{| class="wikitable sortable"
Principali tipi di varietà di quarzo
! Varietà !! Descrizione
{|
| [[Calcedonio]] || ogni quarzo criptocristallino, sebbene usato generalmente solo per il materiale bianco o leggermente colorato. In caso contrario sono usati nomi più specifici.
|-
| [[Calcedonio]] || Ogni silice criptocristallina, sebbene il nome sia usato generalmente solo per il materiale bianco o leggermente colorato. Negli altri casi si usano nomi più specifici.
| [[Agata (minerale)|Agata]] || Calcedonio a bande di diverso colore legate ad impurità presenti nel reticolo cristallino, translucido;
|-
| [[Agata (minerale)|Agata]] || Calcedonio a bande di diverso colore legate ad impurità presenti nel reticolo cristallino, traslucido;
|-
| Agata muschiata || Calcedonio incolore con delle inclusioni di [[orneblenda]] verde che donano alla pietra delle formazioni simil-muschio. Se la pietra viene scaldata parte del ferro dell'orneblenda si trasforma in ossido, donando alla pietra una colorazione bruno rossiccia a chiazze. La pietra può essere tagliata a cabochon, lastrine o a forma di coppe. I falsi vengono creati unendo due pezzi di calcedonio con in mezzo dei dendriti di ferro e manganese<ref>{{Cita|Gramaccioli|L'agata muschiata, p. 327.}}</ref>.
|-
| [[Crisoprasio]] || Calcedonio dalla colorazione verde per via di [[sale|sali]] idrati di [[nichel]]<ref>{{Cita|Gramaccioli|Il crisoprasio, p. 323.}}</ref>;
|-
| Cromo-calcedonio || Simile al crisoprasio, ma la tinta è dovuta al [[cromo]] anziché al [[nichel]]; osservato al filtro Chelsea questa varietà di silice, a differenza del crisoprasio, appare rossa<ref>{{Cita|Gramaccioli|Il cromo-calcedonio, p. 324.}}</ref>;
|-
| [[Onice]] || Varietà di Agata dove le bande di accrescimento sono diritte, parallele al ''letto'' e di dimensione costante;
|-
| Sarda || Una silice scura, da taluni considerata un tipo di corniola, ma meno luminosa e trasparente per via della sua colorazione bruna<ref name="ReferenceA">{{Cita|Gramaccioli|La sarda, p. 325.}}</ref>;
| [[Diaspro]] || Calcedonio opaco per la presenza di impurità;
|-
| [[AventurinaCorniola]] || Calcedonio traslucidoarancio conrossastro, piccole inclusioni (normalmente [[mica]]) che riflettono la lucetraslucente;
|-
| Corniola-agata || A differenza della classica corniola ha un solo colore dominante e guardandola attentamente in controluce si può ammirare la struttura dell'agata<ref name = "corniola-agata e sardonice">{{Cita|Gramaccioli|La corniola-agata e la sardonice, p. 211.}}</ref>;
| [[Occhio di Tigre]] || Quarzo fibroso, che esibisce una luminescenza [[cangiante]];
|-
| Sardonice || Ha il colore della sarda e la struttura è dell'onice<ref name = "corniola-agata e sardonice"/>;
|-| Cristallo di Rocca o Quarzo ialino|| Trasparente, senza colore;
|-
| [[Diaspro]] || Silice opaca per la presenza di impurità e generalmente fortemente colorata;
| [[Ametista]] || Porpora, più o meno trasparente
|-
| [[Eliotropio]] || Tipo di calcedonio opaco verde scuro con delle chiazze di ferro rosso sangue<ref name="ReferenceA"/>;
| [[Quarzo Citrino]] || Dal giallo al rosso arancio, più comunemente giallo verdastro;
|-
| Enidro || Calcedonio che contiene grandi quantità di acqua. Tipico dell'Uruguay.
| [[Quarzo Rosa]] || Rosa, traslucido, può manifestare [[asterismo|diasterismo]];
|-
| [[Avventurina]] || Quarzo traslucido con piccole inclusioni (normalmente [[mica|miche]] o [[clorite|cloriti]]) che gli conferiscono un colore verde o rosso ([[ematite]]) brillante e riflettono la luce causando il fenomeno dell'[[Effetti ottici nei minerali#Avventurescenza|avventurescenza]];
| [[Quarzo latteo]], o quarzo neve || Bianco, da traslucente a opaco, può manifestare diasterismo;
|-
| [[Occhio di tigre]] || Quarzo a struttura fibrosa, giallo con un effetto particolare detto [[Effetti ottici nei minerali#Gatteggiamento|gatteggiamento]] dovuto al pseudomorfismo della [[crocidolite]] gialla con gli atomi ferro tutti trivalenti ed alla formazione di canalicoli vuoti<ref>{{Cita|Gramaccioli|L'occhio di tigre, pp. 317-318.}}</ref>;
| [[Quarzo affumicato]] || Marrone, trasparente. L'opacità è spesso dovuta danni da radiazione nella struttura del reticolo cristallino;
|-
| [[Cimofane|Occhio di gatto]] || Simile al precedente, ma con gatteggiamento dovuto a intrusioni di [[anfiboli]] verdi del tipo [[attinolite]] o [[orneblenda]]<ref>{{Cita|Gramaccioli|L'occhio di gatto, pp. 316-317.}}</ref>;
| [[Morione]] || Marrone scuro, opaco;
|-
| Occhio di bue || Simile all'occhio di tigre tranne per il colore che in questo caso è rosso-bruno, perché contiene fibre di [[crocidolite]] rosse quasi come il mogano; si può ottenere anche artificialmente riscaldando l'occhio di tigre.<ref>{{Cita|Gramaccioli|L'occhio di bue, p. 318.}}</ref>
| [[Carnelian]] || Calcedonio arancio rossastro, traslucente;
|-
| Occhio di falco || Simile all'occhio di gatto ed all'occhio di tigre, il gatteggiamento è dovuto a [[crocidolite]] blu, con ferro bivalente e trivalente<ref>{{Cita|Gramaccioli|occhio di falco, p. 317.}}</ref>;
|-
| [[Cristallo di rocca]] o [[Quarzo ialino]]|| Trasparente, incolore e limpido;
|-
| [[Ametista]] || (Dal greco "contro l'ubriachezza") Violetto<ref name=Mottana/>, più o meno trasparente, anche in campioni ben cristallizzati; deve il colore alla presenza di piccole concentrazioni di ferro bivalente; riscaldato si trasforma in citrino-madera o prasiolite;<ref name=Vill/>
|-
| [[Ametrino]] || Fusione fra il quarzo citrino e l'ametista, quindi di colore giallastro e violaceo.
|-
| [[Quarzo citrino]] || Varie tonalità di giallo, raramente in campioni ben cristallizzati;
|-
| Quarzo citrino-madera || Quarzo di colore giallo brunastro. Si forma per riscaldamento dell'ametista<ref name=Vill/> per ossidazione del ferro.
|-
| [[Quarzo rosa]] || Rosa, usualmente traslucido, raramente in campioni ben cristallizzati; deve il colore a piccole percentuali di manganese;
|-
| Quarzo blu || Blu e traslucido.
|-
|Prasiolite||Varietà verde e traslucida. È rara in natura e la si può ottenere tramite riscaldamento dell'ametista di alcuni giacimenti
|-
| [[Quarzo latteo]] || Bianco, da traslucente a opaco;
|-
| [[Quarzo affumicato]] || Marrone, trasparente. L'opacità è spesso dovuta a danni da radiazione nella struttura del reticolo cristallino;
|-
| [[Morione (mineralogia)|Morione]] || varietà affumicata particolarmente scura, di colore nero;
|-
| Quarzo prasio || Varietà di quarzo con inclusioni aciculari di [[attinolite]], il valore gemmologico è piuttosto modesto, le varietà più opache vengono tagliate a smeraldo, taluni autori vogliono questa pietra come passaggio intermedio ai diaspri, difatti essi chiamano prasio un diaspro verde<ref>{{Cita|Gramaccioli|Quarzo prasio, p. 319.}}</ref>;
|-
| Quarzo cacoxenite || Varietà di quarzo incolore o quasi incolore con inclusioni di [[fosfato ferrico]] idrato biondo o biondo rossiccio. I cristalli di questa varietà sono di colore simile al [[rutilo]] e hanno la forma tozza e fibrosa, con nodi simili a quelli delle [[canna di bambù|canne di bambù]] e con terminazioni a lancia. Questi cristalli sono posti a ciuffi o a covoni. I cristalli se fitti rendono il minerale simile al quarzo "occhio di tigre".<ref>{{Cita|Gramaccioli|Il quarzo cacoxenite, p. 313.}}</ref>;
|-
| Quarzo rutilato || Contiene dei cristalli di [[rutilo]] gialli al suo interno che al profano in cristallografia potranno sembrare dei capelli biondi o [[Rame (colore)|ramati]], per questo motivo anche capelli di Venere. La matrice principale è il cristallo di rocca o di quarzo affumicato. Con i quarzi rutilati migliori (senza fessurazioni) si possono fare dei [[cabochon]] o delle sferette per collane<ref>{{Cita|Gramaccioli|Il quarzo rutilato, p. 311.}}</ref>;
|-
| Quarzo tormalinato || Simile al precedente, ma con [[tormalina]] di solito nera o anche verde, rosa o rossa<ref>{{Cita|Gramaccioli|Il quarzo tormalinato, p. 311.}}</ref>;
|-
| Quarzo dendritico || Simile ai due precedenti salvo che per il fatto che soluzioni [[manganese|manganesifere]] tra cui [[idrossido di manganese]] possono creare delle forme [[Dendrite (geologia)|dendritiche]] all'interno del quarzo. Queste formazioni dendritiche si solidificano all'interno del quarzo per evaporazione del solvente naturale. In genere questi composti manganesiferi dendritici sono di colore nero o bruno. Il quarzo dendritico proviene dal [[Brasile]]<ref>{{Cita|Gramaccioli|Il quarzo dendritico, pp. 311-312}}.</ref>.
|}
 
Quando nel quarzo sono presenti inclusioni microscopiche di altri minerali a simmetria esagonale, si può produrre un effetto di [[Effetti ottici nei minerali#Asterismo|asterismo]].
Non tutte le varietà di quarzo sono presenti in natura. La [[prasolite]], un materiale di colore olivastro, viene prodotta con l'esposizione al calore. Sebbene il [[quarzo citrino]] sia presente in natura, la maggior parte è prodotta dall'ametista riscaldandola. Il carnelian è trattato di frequente con il calore per aumentare l'intensità del colore.
 
Non tutte le varietà di quarzo sono presenti in natura. La [[prasiolite]], un materiale di colore olivastro, viene prodotta con l'esposizione al calore. Sebbene il [[quarzo citrino]] sia presente in natura, è facilmente confondibile con l'[[ametista]] che scaldata assume un colore giallo-bruno.<br />La corniola viene frequentemente trattata con il calore per aumentarne l'intensità del colore.
Dato che i quarzi naturali sono molto spesso geminati, molto del quarzo utilizzato dall'industria è sintetico. Cristalli di grandi dimensioni, perfetti e non geminati vengono prodotti in una [[autoclave]] attraverso un processo [[idrotermale]], chiamato [[metodo Spezia]], dal nome del suo inventore, l'ingegnere [[ossola]]no [[Giorgio Spezia]]: anche gli [[smeraldo|smeraldi]] sono prodotti in questo modo.
 
Dato che i quarzi naturali sono molto spesso geminati e quindi in molti casi non utilizzabili industrialmente, la maggior parte del quarzo utilizzato dall'industria è sintetico.<br />Cristalli di grandi dimensioni, perfetti e non geminati, vengono prodotti in una [[autoclave]] attraverso un processo [[idrotermale]], chiamato [[metodo Spezia]] dal nome del suo inventore, l'ingegnere [[Val d'Ossola|ossolano]] [[Giorgio Spezia]]: anche gli [[smeraldo|smeraldi]] sintetici sono prodotti in questo modo.
Il quarzo è un costituente comune delle [[rocce sialiche]], tra le quali il più conosciuto è il [[granito]]; è abbondante anche come componente delle [[rocce sedimentarie]], preferenzialmente nelle [[arenaria|arenarie]] perché la sua durezza impedisce un'ulteriore disgregazione meccanica e quindi dimensioni minori dei clasti.
 
== Proprietà chimico-fisiche ==
Alcuni proprietà fisiche dei [[cristallo|cristalli]] di quarzo sono la [[piezoelettricità]] e la piroelettricità (ovvero la capacità di emettere un impulso elettrico dopo compressione o dopo riscaldamento). Tali proprietà sono sfruttate dagli [[oscillatori]], dai dispositivi elettronici come gli [[orologio al quarzo|orologi al quarzo]] e dalle [[Radio (elettronica)|radio]].
Il quarzo è un materiale dotato di notevole stabilità chimica<ref name=Vill/> e risulta inattaccabile dagli acidi eccetto l'[[acido fluoridrico]].<ref name=Vill/> Presenta elevata durezza, resistenza meccanica e resistenza al calore. Il quarzo non presenta [[sfaldatura]], in caso di rottura del cristallo è caratterizzato da fratture concoidi.
 
Alcune proprietà fisiche dei [[cristallo|cristalli]] di quarzo sono la [[piezoelettricità]] e la [[piroelettricità]], ovvero la capacità di polarizzare elettricamente le facce opposte del cristallo in seguito alla deformazione meccanica causata dalla compressione o dopo riscaldamento.
Il quarzo è solo una delle 19 fasi cristalline della [[silice]] e cristallizza secondo due impalcature atomiche distinte, conosciute come quarzo-&alpha; e quarzo&beta;.
Quello comunemente rinvenuto è sempre quarzo alfa perché a temperatura e pressione ambiente anche il quarzo beta si trasforma in alfa (per riarrangiamento del reticolo). I cristalli di quarzo alfa mancando del centro di simmetria presentano individui destri e sinistri. Il senso del cristallo è spesso individuabile dalla presenza di una piccola faccetta trapezoedrica situata tra il prisma esagono e il romboedro della piramide esagonale.
 
Dal punto di vista ottico, il quarzo presenta elevata trasmissibilità nel visibile e soprattutto nell'[[ultravioletto]].
Ad alta pressione il quarzo si trasforma in [[tridimite]], un minerale con la stessa composizione ma con un reticolato atomico più compatto; a pressioni ulteriori la stessa [[tridimite]] si trasforma in [[cristobalite]] che rappresenta il termine estremo di compattazione della [[silice]] (è nota quasi esclusivamente in [[crateri]] generati da [[meteoriti]]).
 
== Abito cristallinoUsi ==
Oltre ad essere ampiamente utilizzato come ornamento, il quarzo viene sfruttato per le sue proprietà chimico-fisiche in molteplici modi, tra cui:
* Per le sue proprietà di [[piezoelettricità]] e [[piroelettricità]] è impiegato negli [[Oscillatore|oscillatori]] al quarzo, utilizzati in moltissime apparecchiature elettroniche fra cui gli [[orologio al quarzo|orologi al quarzo]], le [[Radio (elettronica)|radio]] e praticamente tutti gli apparecchi digitali. Il quarzo utilizzato per queste applicazioni, detto anche "quarzo piezoelettrico"<ref name=Vill/>, è in genere il [[cristallo di rocca]].<ref name=Vill/>
* Per le sue proprietà fisico-meccaniche è ampiamente utilizzato nell'industria dei rivestimenti, pavimentazioni, piani da lavoro sotto forma di agglomerato in lastre di spessore variabile.
* Per le sue caratteristiche ottiche, viene usato per realizzare parti ottiche per usi scientifici e [[cuvetta|cuvette]] per [[Spettrofotometria|spettrofotometri]] e [[spettrofluorimetri]].
* Per la sua trasparenza e la sua resistenza alle alte temperature viene utilizzato per realizzare i bulbi delle comuni lampade alogene
* Sotto forma di sabbia quarzosa è [[materia prima]] per la produzione del [[vetro]].<ref name="Vill" />
 
== Origine e giacituraNote ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
== Forma in cui si presenta in natura ==
* {{cita libro | autore1= C.M. Gramaccioli | wkautore1= Carlo Maria Gramaccioli | autore2= Mario Fontana | autore3= Francesco Demartin | titolo= Come collezionare i minerali dalla A alla Z | volume= 2 | editore= Alberto Peruzzo Editore | città= Milano | anno= 1988 | id= A000184335 | cid= Gramaccioli }}
* {{cita libro | cognome= Villavecchia | nome= Vittorio | titolo= Nuovo dizionario di merceologia e chimica applicata | editore= Hoepli | anno= 1976 | ISBN= 88-203-1045-7 | cid= Villavecchia | url= http://books.google.it/books?id=dvSQgB2qTI0C&pg=PA2691&dq=quarzo }}
* {{cita libro | autore= Nerio Neri | titolo= Gli oscillatori a cristallo | editore= C&C Edizioni | anno= 1996 | ISBN= 88-86622-43-0}}
 
== Voci correlate ==
* [[Quarzo rosa]]
* [[Minerali]]
* [[Silicati]]
* [[Aquila di Eatonton]], realizzata in [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] con quarzo bianco che risplende nella notte
* [[Camas Sgiotaig]]
* [[Quarzite]]
* Altre forme di [[biossido di silicio]] non elencate nella [[#Forma in cui si presenta in natura|tabella]]:
** [[Cristobalite]]
** [[Coesite]]
** [[Stishovite]]
** [[Melanoflogite]]
** [[Pelle di leopardo]]
** [[Legno silicizzato]]
** [[Tridimite]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt|preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.faden.it/ Sito monografico sul quarzo]
* {{cita web | url= http://www.faden.it/ | titolo= Quarzo cristalli - Monografia}}
* {{en}} [http://webmineral.com/data/Quartz.shtml Webmin]
* {{cita web | url= http://webmineral.com/data/Quartz.shtml | titolo= Quartz Mineral Data | lingua= en}}
* {{cita web | url= http://www.science.smith.edu/departments/Geology/Min_jb/SilicaPolymorphs.pdf | titolo= Lecture notes Silica Polimorphs | lingua= en | accesso= 26 aprile 2008 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080906175131/http://www.science.smith.edu/departments/Geology/Min_jb/SilicaPolymorphs.pdf |urlmorto=sì}}
 
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