David Niven: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Origini ===
Figlio di William Edward Graham Niven e di Henrietta Julia de Gacher, fu battezzato David in quanto nato il 1º marzo, giorno della festa di [[Davide di Menevia|San Davide]]. Sebbene in più occasioni abbia affermato di essere nato a [[Kirriemuir]], un piccolo centro della Scozia, il suo certificato riporta invece come luogo di origine la città di [[Londra]]. Sua madre, Henrietta, aveva origini francesi ed era figlia dell’ufficiale militare William Degacher, caduto nel 1879 nella [[battaglia di Isandlwana]] durante la [[guerra anglo-zulu]], e di Julia Caroline Smith, figlia del [[tenente generale]] [[James Webber Smith]]. Il padre di David Niven, William Edward Graham Niven, era originario di St. Martin, un villaggio nel [[Perthshire]]. Intraprese la carriera militare, ma morì nel 1915 durante la [[prima guerra mondiale]], nella [[campagna di Gallipoli]] ([[Turchia]]). La madre di David, proveniva da una famiglia benestante e si dedicava principalmente alla gestione della famiglia e alla vita sociale tipica dell’epoca e del suo ceto ; si risposò nel 1917 con sir Thomas Comyn-Platt.<ref>Il padre di David Niven è sepolto nel [[Green Hill Cemetery]], in [[Turchia]], in uno speciale memoriale della sua sezione</ref>
 
Nel suo libro ''NIV: The Authorized Biography of David Niven'', Graham Lord suggerì che Comyn-Platt e la signora Niven avessero avuto una relazione antecedente alla morte del padre di David Niven. Lord ipotizzò inoltre che sir Thomas Comyn-Platt potesse essere il padre biologico di Niven, basandosi su alcune somiglianze fisiche riscontrate tra Niven e Comyn-Platt; tuttavia, l'attore ha sempre negato con decisione questa teoria. David Niven, che spesso dichiarava di essere nato a Kirriemuir in [[Scozia]], preferendo questa origine a quella reale per motivi romantici, visse per un certo periodo a [[Bembridge]], sull'[[Isola di Wight]].<ref>La residenza di famiglia a [[Carswell Manor]] fu venduta poco dopo la nascita di David</ref>.
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Le scuole private britanniche dell'epoca erano particolarmente severe e spesso ricorrevano a [[punizione corporale]] per instillare la disciplina agli alunni. Di conseguenza, Niven venne espulso dalla scuola di Heatherdown all'età di dieci anni e mezzo e non poté pertanto frequentare il [[College di Eton]].<ref>{{Cita web|url=https://criticsrant.com/david-niven-a-silver-screen-star/|titolo=David Niven: A Silver Screen Star {{!}} Critics Rant|sito=criticsrant.com|data=2020-07-02|lingua=en|accesso=2023-02-02}}</ref> Dopo aver fallito l'esame d'ingresso alla scuola di marina a causa di difficoltà in matematica, frequentò la Stowe School, una scuola pubblica di recente fondazione guidata dal preside J.F. Roxburgh. Quest'ultimo, a differenza dei precedenti insegnanti di Niven, si mostrava gentile e premuroso e incoraggiava gli studenti a esprimere le proprie inclinazioni artistiche.
 
Niven poi scrisse: «Come fece questo, mai lo scoprirò, ma egli era in grado di far sentire ogni singolo ragazzo a scuola come se fosse il preside egli stesso».<ref>Come racconterà nella sua autobiografia ''[[La luna è un pallone]]''</ref> Successivamente entrò alla [[Reale accademia militare di Sandhurst]] e si diplomò nel 1930 con il grado di sottotenente del [[British Army]].<ref>{{London Gazette|issue=33575|supp=yes|startpage=651|endpage=652|date=31 gennaio 1930|accessdate=7 aprile 2009}}</ref> Durante questi anni acquisì quei tratti distintivi di "ufficiale gentiluomo" che sarebbero poi divenuti il segno della sua eleganza, mantenuta per tutta la vita e la carriera di attore. Niven richiese l'assegnazione agli Argyll and Sutherland Highlanders, ai Black Watch o all'Highland Light Infantry e fu destinato a quest'ultimo corpo, anche se non apprezzò del tutto questo periodo nell'esercito. Prestò servizio per due anni a [[Malta]], dove strinse amicizia con [[Robert Urquhart|Roy Urquhart]], futuro comandante della [[1st Airborne Division]], e per alcuni mesi a [[Dover]].
 
Promosso tenente il 1º gennaio 1933, Niven non ebbe opportunità di ulteriori avanzamenti a causa del suo atteggiamento poco conforme alla disciplina militare. La decisione definitiva di dimettersi giunse dopo una lunga lezione sulle mitragliatrici, che interferiva con i suoi piani per una cena con una giovane donna particolarmente attraente. Al termine della lezione, il maggiore generale incaricato chiese se ci fossero domande; mostrando la tipica ribellione giovanile, Niven rispose: «Potrebbe dirmi l'ora, signore? Devo prendere un treno». Per questo gesto di insubordinazione fu posto agli arresti, ma con l'aiuto di Rhoddy Rose (in seguito colonnello R.L.C. Rose, DSO, MC) riuscì a fuggire e partì per gli Stati Uniti. Durante la traversata dell'Atlantico, rassegnò le dimissioni tramite telegramma il 6 settembre 1933. Giunto a New York, tentò senza successo la carriera di piazzista di bevande alcoliche. Dopo un periodo trascorso alle Bermuda e a Cuba, arrivò a Hollywood nel 1934.
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Quando Niven si presentò al Central Casting di Hollywood, apprese di aver bisogno di un permesso di lavoro per risiedere e lavorare negli Stati Uniti. Si trasferì quindi in Messico, dove lavorò come ''gun-man'', occupandosi della pulizia e della lucidatura dei fucili dei cacciatori americani in visita. Quando il suo certificato di nascita arrivò dalla Gran Bretagna, ottenne il visto per gli Stati Uniti e poté tornare a Hollywood, dove fu accettato dal Central Casting come "Tipo anglosassone numero 2008".<ref>Così racconta nella sua autobiografia ''La luna è un pallone'': «Mi presentai all'ufficio centrale e, dopo un'attesa tormentosa di parecchi giorni, venni infine accettato e iscritto come "Tipo anglosassone numero 2008". Tale era l'efficienza dell'ufficio centrale che, quando mi chiamarono per la prima volta a lavorare come attore professionista, fu per impersonare un messicano»</ref> Niven fece le sue prime apparizioni sul grande schermo come comparsa nei film ''[[La costa dei barbari (film 1935)|La costa dei barbari]]'' (1935) e ''[[La tragedia del Bounty]]'' (1935), che lo portarono all'attenzione del produttore cinematografico indipendente [[Samuel Goldwyn]], il quale gli fece sottoscrivere un contratto e diede inizio alla sua carriera affidandogli un breve ruolo in ''[[Splendore (film)|Splendore]]'' (1935).
 
Niven fu quindi prestato alla [[MGM]] per una piccola parte in ''[[Rose Marie (film 1936)|Rose Marie]]'' (1936) e alla [[Paramount]] per un ruolo più consistente in ''[[Palm Springs (film 1936)|Palm Springs]]'' (1936). Il suo primo ruolo importante per Goldwyn fu nel dramma ''[[Infedeltà (film)|Infedeltà]]'' (1936) di [[William Wyler]], in cui interpretò un uomo che flirta con [[Ruth Chatterton]]. Prestato alla [[20th Century Fox]] per interpretare Bertie Wooster in ''[[Thank You, Jeeves!]]'' (1936), ottenne poi un buon ruolo come soldato in ''[[La carica dei 600]]'' (1936), un film d'avventura con [[Errol Flynn]], prodotto dalla [[Warner Bros.]]. Tornò a recitare per Goldwyn in ''[[Il nemico amato]]'' (1936), al fianco di [[Merle Oberon]], con la quale ebbe una relazione sentimentale. La [[Universal Pictures]] lo impiegò in ''[[Capriccio di un giorno]]'' (1937), cui seguì un altro ruolo di supporto in ''[[Il prigioniero di Zenda (film 1937)|Il prigioniero di Zenda]]'' (1937), prodotto da [[David O. Selznick]].
 
Dopo il ruolo da protagonista in ''[[Pranzo al Ritz]]'' (1937), Niven ebbe un ruolo di supporto nella commedia ''[[L'ottava moglie di Barbablù (film 1938)|L'ottava moglie di Barbablù]]'' (1938), diretta da [[Ernst Lubitsch]] alla Paramount, e fu uno dei quattro eroi di ''[[Il giuramento dei quattro]]'' (1938) di [[John Ford]] per la Fox, dove interpretò anche ''[[Three Blind Mice (film 1938)|Three Blind Mice]]'' (1938). In quel periodo, Niven si unì a quello che divenne noto come "Hollywood Raj", un gruppo di attori britannici che comprendeva [[Rex Harrison]], [[Boris Karloff]], [[Stan Laurel]], [[Basil Rathbone]], [[Ronald Colman]], [[Leslie Howard]] e [[C. Aubrey Smith]]. Secondo la sua autobiografia, [[Errol Flynn]] e lui diventarono amici e affittarono la casa di [[Rosalind Russell]] al 601 North Linden Drive, dove vissero da scapoli. Niven si affermò definitivamente sugli schermi con il film d'avventura ''[[Missione all'alba]]'' (1938) alla Warner, in cui ebbe un ruolo di primo piano accanto a [[Errol Flynn]] e [[Basil Rathbone]]. Pur riluttante, accettò il ruolo di Edgar nel dramma ''[[La voce nella tempesta]]'' (1939), prodotto da Goldwyn, film che ottenne un grande successo. La [[RKO Pictures]] lo prese in prestito per fargli interpretare l'innamorato di [[Ginger Rogers]] nella commedia romantica ''[[Situazione imbarazzante]]'' (1939). Goldwyn lo affiancò a [[Gary Cooper]] nel film ''[[La gloriosa avventura (film 1939)|La gloriosa avventura]]'' (1939), e Walter Wanger lo volle protagonista accanto a [[Loretta Young]] in ''[[Eternamente tua]]'' (1939). Goldwyn gli affidò infine un ruolo da protagonista, quello del ladro gentiluomo in ''[[Raffles (film 1939)|Raffles]]'' (1939).
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===Partecipazione alla seconda guerra mondiale===
 
Dopo la dichiarazione di guerra del [[Regno Unito]] alla [[Germania nazista|Germania]] nel 1939, Niven fece ritorno in patria e si arruolò nuovamente nell'esercito britannico. Fu l’unico tra le star britanniche di [[Hollywood]] a rientrare volontariamente, nonostante l’ambasciata del Regno Unito a [[Washington]] gli avesse consigliato di restare negli [[Stati Uniti]]. Il 25 febbraio 1940 venne reintegrato con il grado di tenente nella [[Brigata dei Fucilieri (Prince Consort's Own)]], e assegnato inizialmente a un battaglione di addestramento. Insoddisfatto dell’incarico ricevuto, Niven chiese ed ottenne il trasferimento nei [[British Commandos|commando]], e fu destinato a un centro di addestramento presso la [[Inverailort House]], nelle Highlands occidentali. Niven in seguito attribuì a sé stesso il merito di aver coinvolto il futuro maggior generale Sir [[Robert Laycock|Robert E. Laycock]] nell’unità. Promosso al grado di maggiore, assunse il comando dello Squadrone A del [[GHQ Liaison Regiment]], noto anche come "Phantom", una formazione speciale di ricognizione incaricata di operare dietro le linee nemiche per raccogliere e trasmettere informazioni tattiche ai comandi alleati.
 
===Lavoro cinematografico per l'esercito===
 
Niven collaborò anche con la [[Army Film and Photographic Unit|Army Film and Photographic Unit]] (AFPU), l’unità cinematografica dell’esercito britannico. Tra le sue attività vi fu una piccola partecipazione a un’operazione di disinformazione organizzata dal [[MI5]], che prevedeva l’impiego dell’attore [[M. E. Clifton James]] come sosia del generale [[Bernard Montgomery]] per depistare l’intelligence tedesca in vista dello [[Sbarco in Normandia|sbarco in Normandia]]. Durante il servizio presso l’AFPU, Niven fu affiancato da [[Peter Ustinov]], che allora svolgeva il ruolo di sceneggiatore. Nella sua autobiografia, Ustinov spiegò che fu formalmente assegnato come attendente a Niven, poiché le regole militari impedivano a un soldato semplice di collaborare direttamente con un ufficiale superiore come lui, che al tempo aveva il grado di tenente colonnello. Niven apparve inoltre in due film di guerra non ufficialmente prodotti dall’AFPU, ma realizzati con l’intento di sostenere lo sforzo bellico britannico, in particolare presso il pubblico statunitense: ''[[Il primo dei pochi]]'' (''The First of the Few'', 1942), diretto da [[Leslie Howard]], e ''[[La via della gloria]]'' (''The Way Ahead'', 1944), diretto da [[Carol Reed]] e interpretato anche da [[Peter Ustinov]].
{{da correggere| professionisti cinematografici|gennaio 2020}}
Niven collaborò anche con la [[Army Film and Photographic Unit|Army Film and Photographic Unit]] (AFPU), l’unità cinematografica dell’esercito britannico. Tra le sue attività vi fu una piccola partecipazione a un’operazione di disinformazione organizzata dal [[MI5]], che prevedeva l’impiego dell’attore [[M. E. Clifton James]] come sosia del generale [[Bernard Montgomery]] per depistare l’intelligence tedesca in vista dello [[Sbarco in Normandia|sbarco in Normandia]]. Durante il servizio presso l’AFPU, Niven fu affiancato da [[Peter Ustinov]], che allora svolgeva il ruolo di sceneggiatore. Nella sua autobiografia, Ustinov spiegò che fu formalmente assegnato come attendente a Niven, poiché le regole militari impedivano a un soldato semplice di collaborare direttamente con un ufficiale superiore come lui, che al tempo aveva il grado di tenente colonnello. Niven apparve inoltre in due film di guerra non ufficialmente prodotti dall’AFPU, ma realizzati con l’intento di sostenere lo sforzo bellico britannico, in particolare presso il pubblico statunitense: ''[[Il primo dei pochi]]'' (''The First of the Few'', 1942), diretto da [[Leslie Howard]], e ''[[La via della gloria]]'' (''The Way Ahead'', 1944), diretto da [[Carol Reed]] e interpretato anche da [[Peter Ustinov]].
 
===Impiego nei teatri di guerra===
 
Niven prese parte all’invasione alleata della [[Normandia]] nel giugno 1944, entrando in territorio francese pochi giorni dopo il [[D-Day]]. Grazie alle sue capacità attoriali e alla conoscenza della lingua tedesca, fu assegnato al [[GHQ Liaison Regiment|Phantom Regiment]], un’unità speciale di ricognizione e segnalazione incaricata di localizzare le postazioni nemiche e trasmettere in tempo reale informazioni strategiche agli alti comandi alleati. Rievocando quei momenti, Niven dichiarò: {{Citazione|Quelli furono giorni meravigliosi che non mi sarei perso per niente al mondo.}} Nonostante la notorietà e l’interesse mediatico per le celebrità impegnate in combattimento, Niven fu sempre restio a parlare pubblicamente delle sue esperienze belliche. A tal proposito, in un'intervista raccontò:
{{Citazione|Vi dirò solo una cosa sulla guerra, il mio primo racconto e l’ultimo. Alcuni amici americani mi hanno chiesto di cercare la tomba del loro figlio vicino a Bastogne. L’ho trovata, dove mi avevano detto che fosse, ma era assieme ad altre 27.000 tombe: e allora mi sono detto che qui, Niven, ci sono 27.000 motivi per cui dovresti tenere la bocca chiusa dopo la guerra.}} L’attore espresse inoltre disprezzo per quegli editorialisti e giornalisti che, pur avendo avuto un coinvolgimento minimo nei combattimenti, scrivevano della guerra con toni autocelebrativi e prosa enfatica.
 
A proposito dell’esperienza in battaglia, Niven dichiarò: {{Citazione|Chiunque dica che un proiettile sibila, ronza, vola, fischia o si lamenta, non ne ha mai sentito uno: fa crepare!}}
Nel febbraio 1940, poco dopo il suo ritorno in patria, Niven incontrò per la prima volta [[Winston Churchill]] in occasione di una cena ufficiale. Churchill, riconoscendolo tra i presenti, si avvicinò a lui e gli disse: «Giovanotto, hai fatto una bella cosa a rinunciare alla tua carriera cinematografica per combattere per il tuo Paese». Al che Niven rispose: «Se non l’avessi fatto, sarebbe stato spregevole».
Alcuni aneddoti emersi successivamente descrivono lo stile di comando di Niven durante il conflitto: prima di condurre i suoi uomini in azione, era solito sdrammatizzare la tensione con battute ironiche. Una delle più celebri fu: {{Citazione|Guardate, voi ragazzi dovrete farlo solo una volta con me. Ma io dovrò fare tutto di nuovo a Hollywood con Errol Flynn! Mamma mia!}} Al termine del servizio militare, Niven fu congedato con il grado di tenente colonnello. Al suo ritorno a [[Hollywood]], ricevette la [[Legion d'onore|Légion d'honneur]] francese e la [[Stella al merito (Stati Uniti)|Bronze Star Medal]], decorazione dell’esercito degli [[Stati Uniti d'America]]. Lo stesso [[Dwight D. Eisenhower]], all’epoca [[General of the Army (Stati Uniti d'America)|General of the Army]] delle forze armate statunitensi e futuro [[Presidente degli Stati Uniti d'America]], sostenne personalmente l’attività di Niven nell’ambito del progetto BBC Allied Expeditionary Forces Programme, un’emittente radiofonica creata per intrattenere e informare le truppe alleate. In tale contesto, Niven collaborò con la [[BBC]] e lavorò talvolta insieme al maggiore [[Glenn Miller]] e alla sua Miller's Army Air Force Band.
 
===Il secondo dopoguerra e il ritorno a Hollywood===
 
Niven riprese la carriera cinematografica mentre si trovava ancora in [[Regno Unito|Inghilterra]], interpretando il ruolo da protagonista in ''[[Scala al paradiso]]'' (''A Matter of Life and Death'', 1946), diretto da [[Michael Powell]] ed [[Emeric Pressburger]]. Il film, acclamato dalla critica per l’originalità della narrazione e l’innovazione tecnica, ottenne un ampio successo presso il pubblico britannico e venne scelto come opera inaugurale per la prima edizione della [[Royal Film Performance]].
 
Dopo il ritorno a [[Hollywood]], Niven fu scritturato da [[Samuel Goldwyn]] per interpretare il ruolo di Aaron Burr in ''[[La magnifica bambola]]'' (''Magnificent Doll'', 1946), accanto a [[Ginger Rogers]]. Nel 1947 recitò nuovamente con [[Loretta Young]] in due film: ''[[Un matrimonio ideale]]'' (''The Perfect Marriage'') e ''[[La moglie del vescovo]]'' (''The Bishop’s Wife''), in quest’ultimo condividendo la scena anche con [[Cary Grant]]. Nel 1948 tornò temporaneamente in [[Regno Unito|Inghilterra]] quando Goldwyn lo prestò al produttore [[Alexander Korda]] per il ruolo da protagonista nel film storico ''[[Carlo di Scozia (film)|BonnieCarlo Princedi CharlieScozia]]'' (1948), basato sulla figura del principe [[Carlo Edoardo Stuart]]. Tornato a Hollywood, fu protagonista del romantico ''[[Fuga nel tempo]]'' (''Enchantment'', 1948), e l’anno successivo apparve accanto a [[Shirley Temple]] nella commedia ''[[Bella e bugiarda]]'' (''A Kiss for Corliss'', 1949).
Tuttavia, nessuno di questi ultimi film riscosse successo al botteghino, e ciò influì negativamente sulla sua carriera in quel periodo.
Niven tornò in [[Gran Bretagna]] per interpretare il ruolo del protagonista in ''[[L'inafferrabile Primula Rossa]]'' (''The Elusive Pimpernel'', 1950), diretto da [[Michael Powell]] ed [[Emeric Pressburger]]. Il film avrebbe dovuto essere finanziato congiuntamente da [[Alexander Korda]] e [[Samuel Goldwyn]], ma Goldwyn si ritirò dal progetto e la pellicola non venne distribuita negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] fino a tre anni dopo l’uscita britannica. Niven ebbe un lungo e complesso rapporto professionale con Goldwyn, che lo aveva introdotto nel mondo del cinema. Tuttavia, la disputa sul finanziamento e la distribuzione di ''L'inafferrabile Primula Rossa'', unita alle crescenti richieste economiche di Niven, causarono un prolungato allontanamento tra i due durante gli [[anni 1950|anni cinquanta]]..
 
Niven tentò di riconquistare il successo apparendo al fianco di [[Mario Lanza]] e [[Kathryn Grayson]] nel musical della [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]] ''[[Il pescatore della Louisiana]]'' (''The Toast of New Orleans'', 1950). Successivamente tornò in [[Gran Bretagna]] per recitare nella commedia ''[[L'amore è bello]]'' (''Happy Go Lovely'', 1951), che, pur non ottenendo particolare successo negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], riscosse un ampio favore presso il pubblico britannico. Ottenuto un ruolo di supporto in ''[[I tre soldati]]'' (''The Planter's Wife'', 1951), film d’avventura che ricordava i titoli dei primi anni della sua carriera, Niven ottenne una parte più significativa nel film bellico britannico ''[[Appointment with Venus]]'' (1951), che fu molto apprezzato in Gran Bretagna. Nel medesimo anno recitò anche nella commedia ''[[Innamorati dispettosi]]'' (''Laughter in Paradise'').
 
===Broadway e il rilancio===
 
Niven tentò di affermarsi anche a [[Broadway theatre|Broadway]], recitando accanto a [[Gloria Swanson]] nella commedia ''Nina'' (1951-1952), che tuttavia rimase in cartellone per sole 45 repliche. Il regista [[Otto Preminger]], dopo aver assistito a una rappresentazione, lo scritturò per l’adattamento cinematografico della commedia ''The Moon Is Blue''. Il film, distribuito con il titolo ''[[La vergine sotto il tetto]]'' (1953), ottenne un notevole successo commerciale e suscitò scalpore per i dialoghi allusivi e i riferimenti sessuali, considerati audaci per l’epoca. Nonostante le controversie, Niven fu premiato con il [[Golden Globe]] come miglior attore in un film commedia o musicale per la sua interpretazione. Rientrato in Inghilterra, recitò nella commedia ''[[L'idolo (film 1954)|L’idoloL'idolo]]'' (1954), nel dramma ''[[Per una questione di principio]]'' (1954), che gli valse una candidatura al [[British Academy of Film and Television Arts|BAFTA]] come miglior attore protagonista, e nella commedia ''[[L'eredità di un uomo tranquillo]]'' (1954), accanto a [[Yvonne De Carlo]].
 
Tornò a Hollywood per interpretare un ruolo da antagonista nel film di cappa e spada della [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]] ''[[Il ladro del re]]'' (1955), e successivamente recitò nella commedia ''[[Le tre notti di Eva]]'' (1956), al fianco di [[Mitzi Gaynor]]. Niven riconquistò la popolarità internazionale grazie al ruolo di [[Phileas Fogg]] in ''[[Il giro del mondo in 80 giorni (film 1956)|Il giro del mondo in 80 giorni]]'' (1956), prodotto da [[Mike Todd (produttore)|Mike Todd]] e diretto da [[Michael Anderson (regista)|Michael Anderson]]. Il film fu un enorme successo al botteghino e contribuì in modo determinante a rilanciare la sua carriera. Negli anni successivi apparve in una serie di commedie, tra cui ''[[Le donne hanno sempre ragione]]'' (1957), ''[[La capannina]]'' (1957), ''[[L'impareggiabile Godfrey (film 1957)|L'impareggiabile Godfrey]]'' (1957), e nel dramma ''[[Buongiorno tristezza (film)|Buongiorno tristezza]]'' (1958), diretto nuovamente da [[Otto Preminger]].
 
=== L'Oscar e il successo internazionale ===
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Niven tornò alla commedia brillante interpretando Sir Charles Lytton nel film ''[[La Pantera Rosa (film 1963)|La Pantera Rosa]]'' (1963) di [[Blake Edwards]], che ottenne un notevole successo al botteghino e diede origine a una fortunata serie cinematografica. Meno apprezzata fu la commedia ''[[I due seduttori]]'' (1964), in cui recitò al fianco di [[Marlon Brando]]. Nel 1965 fu protagonista di due produzioni della [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]]: ''[[Lady L]]'', diretto da [[Peter Ustinov]] e interpretato insieme a [[Sophia Loren]] e [[Paul Newman]], e ''[[A caccia di spie]]'', una commedia di spionaggio in cui interpretava un chirurgo trasformato in agente segreto. Dopo aver recitato nel thriller a tinte folk-horror ''[[Cerimonia per un delitto]]'' (1966), Niven fu tra i protagonisti della parodia ''[[James Bond 007 - Casino Royale]]'' (1967), in cui vestiva i panni di un anziano e sofisticato [[James Bond]]. Secondo il produttore [[Charles K. Feldman]], lo scrittore [[Ian Fleming]] avrebbe originariamente immaginato il personaggio di Bond ispirandosi proprio a Niven, che rappresentava l’archetipo dell’agente britannico elegante e distaccato.
 
Sul finire degli [[anni 1960|anni sessanta]], Niven apparve in diverse commedie, tra cui ''[[Prudenza e la pillola]]'' (1968), ''[[Gli anni impossibili]]'' (1968) e ''[[Il cervello (film 1969)|Il cervello]]'' (1969), al fianco di [[Bourvil]] e [[Jean-Paul Belmondo]], film che riscosse un notevole successo commerciale in [[Francia]]. Tornò al genere drammatico con il film bellico ''[[Prima che venga l'inverno]]'' (1969), per poi cimentarsi nuovamente nella commedia con ''[[La statua]]'' (1971), diretto da [[Rod Amateau]] e interpretato insieme a [[Virna Lisi]], e con ''[[Un ospite gradito... per mia moglie|Un ospite gradito… per mia moglie]]'' (1972), diretto da [[Jerzy Skolimowski]] e interpretato accanto a [[Gina Lollobrigida]].
 
Niven si affermò anche nella televisione statunitense, fondando la casa di produzione ''[[Four Star Television]]'' insieme ai colleghi [[Dick Powell]], [[Ida Lupino]] e [[Charles Boyer]]. Fu produttore esecutivo di diverse serie antologiche, tra cui ''[[Four Star Playhouse]]'' (1952-1956), nella quale apparve anche come interprete in numerosi episodi. Negli [[anni 1960|anni sessanta]] fu protagonista della serie televisiva ''[[Gli inafferrabili]]'' (''The Rogues'', 1964-1965), insieme a Boyer, [[Gig Young]] e [[Robert Coote]]. La serie vinse il [[Golden Globe per la miglioremiglior serietrasmissione drammaticatelevisiva]] nel 1964. Il personaggio da lui interpretato, Alexander "Alec" Fleming, membro di una sofisticata famiglia di ladri e truffatori, rappresentò l’unico ruolo ricorrente di Niven in una serie televisiva.
 
Niven continuò a essere attivo e richiesto durante tutti gli [[anni 1970|anni settanta]]. Apparve in due produzioni della [[The Walt Disney Company|Disney]], ''[[La gang della spider rossa]]'' (1976) e ''[[Una ragazza, un maggiordomo e una lady]]'' (1977), entrambe dirette da [[Norman Tokar]]. Nel 1976 fu tra i protagonisti della commedia gialla ''[[Invito a cena con delitto]]'', diretta da [[Robert Moore (regista)|Robert Moore]], in cui interpretò l'investigatore Dick Charles. Nel 1978 interpretò il ruolo del colonnello Race in ''[[Assassinio sul Nilo (film 1978)|Assassinio sul Nilo]]'', diretto da [[John Guillermin]] e interpretato insieme a [[Peter Ustinov]] nel ruolo di [[Hercule Poirot]]. Nel 1974, durante la conduzione della [[Premi Oscar 1974|46ª edizione della cerimonia degli Oscar]], fu protagonista di un episodio di [[streaking]], quando un uomo nudo attraversò di corsa il palcoscenico alle sue spalle. Niven commentò: «Non è affascinante pensare che probabilmente l'unica risata che l'uomo otterrà mai nella sua vita è spogliarsi e mostrare di non essere all'altezza?»<ref>Il suo commento, sebbene sembrasse improvvisato, era in realtà stato preparato in anticipo.</ref>.
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Già a partire dal 1980, Niven iniziò a manifestare segni di stanchezza, debolezza muscolare e disturbi dell'eloquio. Nel 1981, durante alcune apparizioni ai talk show di [[Michael Parkinson]] e [[Merv Griffin]], le sue difficoltà nell'esprimersi suscitarono preoccupazione negli spettatori, che si chiesero se fosse stato colpito da un ictus o se avesse fatto uso di alcol. Nello stesso anno gli fu diagnosticata la [[sclerosi laterale amiotrofica]]. La sua ultima apparizione pubblica a Hollywood avvenne in occasione di una cerimonia di tributo a [[Fred Astaire]] organizzata dall'[[American Film Institute]]. Nel febbraio 1983, utilizzando un nome falso per evitare l'attenzione dei media, fu ricoverato in ospedale per dieci giorni, ufficialmente a causa di un problema digestivo. Successivamente fece ritorno al suo chalet di [[Château-d'Œx]], in Svizzera, dove le sue condizioni peggiorarono progressivamente; rifiutò però di tornare in ospedale, decisione sostenuta dalla famiglia. Morì il 29 luglio 1983, all'età di 73 anni, e fu sepolto nel cimitero di Château-d'Œx.
 
Il biografo [[Graham Lord]] riferì, a proposito del giorno dei funerali di Niven:
{{Citazione|La corona più grande, degna del funerale di un padrino della mafia, fu consegnata dai facchini dell'aeroporto londinese di Heathrow, accompagnata da un biglietto che recitava: "Al miglior gentiluomo che abbia mai attraversato queste sale. Faceva sentire un facchino un re".<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.cmgww.com/stars/niven/biography/|titolo=Biography - The Official Licensing Website of David Niven|sito=David Niven|lingua=en|accesso=2023-02-02}}</ref>}}
 
== Vita privata ==
Nel 1940 Niven si sposò con Primula "Primmie" Susan Rollo, figlia dell'avvocato londinese William H.C. Rollo. Dal matrimonio nacquero due figli, David Jr. (1942) e Jamie (1945). La moglie morì nel 1946, all'età di 28 anni, per i postumi di una caduta accidentale, in cui riportò una frattura alla testa con danni cerebrali. L'incidente accadde durante una partita di [[nascondino]] nella casa dell'attore [[Tyrone Power]]: Primmie aprì una porta, probabilmente pensando si trattasse di un armadio, ma precipitò per una rampa di scale. Morì il giorno successivo, dopo un inutile intervento chirurgico. A questo riuscito ma sfortunato matrimonio, e alle tristi circostanze della morte di Primmie, Niven dedicò toccanti pagine nella sua autobiografia ''La luna è un pallone''.
 
Nel 1940 Niven si sposò con Primula "Primmie" Susan Rollo, figlia dell'avvocato londinese William H.C. Rollo. Dal matrimonio nacquero due figli,: David Jr. (1942) e Jamie (1945). La moglie morì nel 1946, all'etàall’età di 28 anni, pera icausa postumidelle dicomplicazioni derivanti da una caduta accidentale, inche cuile riportòprovocò una frattura alla testacranica con danni cerebrali. L'incidenteL’incidente accaddeavvenne durante una partita di [[nascondino]] nella casa dell'attoredell’attore [[Tyrone Power]]: Primmie aprì una porta, probabilmente pensandocredendo si trattasse difosse un armadio, mae precipitòcadde giù per una rampa di scale. Morì il giorno successivo, dopononostante un inutile intervento chirurgico. ANiven questodedicò riuscitotoccanti mapagine sfortunatoa questo matrimonio, e allealla tristitragica circostanzescomparsa della morte di Primmie, Niven dedicò toccanti paginemoglie nella sua autobiografia ''La luna è un pallone''.
La seconda moglie, che Niven conobbe in Inghilterra nel 1948, durante le riprese del film ''[[Carlo di Scozia (film)|Carlo di Scozia]]'', e che sposò dieci giorni dopo averla conosciuta, fu [[Hjordis Paulina Tersmeden]] (nata Genberg, 1919-1997), indossatrice [[Svezia|svedese]] ed attrice mancata. Adottarono due figlie, Kristin e Fiona, su una delle quali si chiacchierò a lungo dato che era ritenuta figlia dello stesso Niven e di un'altra indossatrice, [[Mona Gunnarson]].{{Senza fonte}} Il matrimonio fu burrascoso tanto quanto il precedente fu felice. Non potendo dedicarsi alla carriera di attrice per l'assenza di talento, ebbe relazioni anche semi-pubbliche con altri uomini e poco a poco divenne alcolizzata.
 
La seconda moglie di David Niven fu Hjördis Paulina Genberg (1919–1997), una modella e attrice svedese. I due si incontrarono nel gennaio 1948 durante le riprese del film ''[[Carlo di Scozia (film)|Carlo di Scozia]]'' e si sposarono dieci giorni dopo il loro incontro. Adottarono due figlie, Kristina Niven e Fiona Niven. La relazione tra Niven e Hjördis fu segnata da difficoltà. Secondo alcune fonti,<ref>{{Cita web|url=https://hjordisniven.com/hjordis-genberg-1948/|titolo=Una proposta di matrimonio}}</ref> il matrimonio fu turbolento, con Hjördis che ebbe difficoltà personali, tra cui problemi legati all'alcolismo. Tuttavia, è importante notare che le informazioni su questi aspetti sono basate su testimonianze e non sempre confermate da fonti primarie. Nonostante le difficoltà, Hjördis rimase al fianco di Niven fino alla sua morte nel 1983. In seguito, Hjördis si trasferì in Svizzera, dove visse fino alla sua morte nel 1997.
Amareggiata, estraniata e afflitta dalla depressione, si mostrò ubriaca ai funerali di Niven,<ref name="CP">Roger Moore, ''Il mio nome è Bond'', Gremese, 2009, pag. 229</ref> dopo essere stata convinta a parteciparvi dal [[Ranieri III di Monaco|Principe Ranieri]] che era un amico di famiglia.<ref name="test">{{collegamento interrotto|1=[http://www.movietome.com/people/80988/david-niven/bio.html Biografia di David Niven, Movietome.com. 1983-07-29. Controllata il 10/01/2011] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> Nel libro di memorie di Niven, non ci sono cenni circa le difficoltà esistenziali di Hjordis e la crisi del matrimonio, tranne il cenno ad una breve separazione di pochi giorni, dopo la quale l'unione tra i due viene descritta come ulteriormente rinsaldata. Nel 1960, Niven trasferì la propria residenza a [[Château-d'Œx]], località svizzera nel Cantone di Vaud, ove risiedette fino alla morte e ivi sepolto. Negli anni sessanta e settanta trascorse il proprio tempo anche in un'altra residenza sulla [[Costa Azzurra]], chiamata "Lo Scoglietto" e situata a [[Cap Ferrat]].
 
Amareggiata, estraniata e afflitta dalla depressione, si mostrò ubriaca ai funerali di Niven,<ref name="CP">Roger Moore, ''Il mio nome è Bond'', Gremese, 2009, pagp. 229</ref> dopo essere stata convinta a parteciparvi dal [[Ranieri III di Monaco|Principeprincipe Ranieri]] che era un, amico di famiglia.<ref name="test">{{collegamento interrotto|1=[http://www.movietome.com/people/80988/david-niven/bio.html Biografia di David Niven, Movietome.com. 1983-07-29. ControllataConsultata il 10/01/ gennaio 2011] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> Nel libro di memorie di Niven, non ci sono cenni circa lemenzionate difficoltà esistenziali di HjordisHjördis e la crisi del matrimoniomatrimoniali, trannefatta ileccezione cennoper adun unabreve breveperiodo di separazione di pochi giorni, dopo lail quale l'unioneil tramatrimonio ivenne due viene descrittadescritto come ulteriormente rinsaldatarafforzato. Nel 1960, Niven trasferì la propria residenza a [[Château-d'Œx]], località svizzera nel Cantone di Vaud, ovedove risiedettevisse fino alla morte e ividove fu sepolto. Negli anni sessanta e settanta trascorse ilparte del propriosuo tempo anche in un'altra residenza sulla [[Costa Azzurra]], chiamata "Lo Scoglietto" e situata a [[Cap Ferrat]].
Una biografia dedicata a Niven e pubblicata nel 2009 ha rivelato, sulla base delle informazioni fornite dalla vedova e da un suo caro amico, l'esistenza di una relazione con la [[Margaret, contessa di Snowdon|principessa Margaret]], vent'anni più giovane di lui.<ref name=":0" />
 
Una biografia dedicata a Niven e, pubblicata nel 2009, ha rivelato, sulla base delle informazioni fornite dalla vedova e da un suo caro amico, l'esistenza di una relazione con la [[Margaret, contessa di Snowdon|principessa Margaret]], vent'anni più giovane di lui.<ref name=":0" />
 
== Libri ==
David Niven scrisse quattro libri. Il primo, il romanzo ''[[Round the Rugged Rocks]]'' (pubblicato contemporaneamente negli Stati Uniti con ilcol titolo ''Once Over Lightly''), tutt'altro che trascurabile, apparve nel 1951 ema venne quasi subitopresto dimenticato. NelIn 1971quel pubblicòmomento la sua autobiografia,carriera ''[[Lacinematografica lunaera èal unsuo pallone]]'',punto chepiù fubasso. accoltaLa favorevolmentetrama daera pubblicochiaramente eautobiografica critica(anche ese vendettenon oltrericonosciuta cinquecome milionitale dial copie.momento Neldella 1975pubblicazione), pubblicòe unraccontava altrodi libroun digiovane memoriesoldato, ''[[BringJohn OnHamilton, theche Emptylascia Horses]]'l'esercito britannico, unadiventa raccoltaun di divertenti reminiscenze dell'età d'orovenditore di Hollywoodliquori neglia anniNew trentaYork, esi quaranta.dedica Sembraalle checorse Nivendi abbiacavalli raccontatoindoor, moltiva episodia daHollywood, unadiventa prospettivamarinaio insu primaun persona,peschereccio e cheinfine indiventa realtàuna moltistar fattidel sianocinema accaduti ad altri amici e colleghi, in particolaredi [[Carygrande Grant]]successo.
 
Nel 1971 pubblicò la sua autobiografia, ''La luna è un pallone'', che ottenne un’accoglienza largamente favorevole di pubblico e critica, vendendo oltre cinque milioni di copie.
 
Nel 1975 uscì un secondo libro di memorie, ''Bring On the Empty Horses'' (letteralmente: "portate i cavalli vuoti", frase pronunciata dal regista [[Michael Curtiz]] sul set del film ''[[La carica dei seicento]]''),<ref>David Niven, ''C'era una volta Hollywood'', Milano, Settecolori, 2025, p.141</ref> una raccolta di divertenti reminiscenze sull’Età d’oro di Hollywood fra il 1935 e il 1960, dagli incerti e difficili esordi come espatriato britannico al successo illustrando un'epoca e un sistema di lavoro nient'affatto semplice, costruito in una California già al centro dell'attenzione mediatica mondiale. Niven raccontò molti aneddoti e episodi in prima persona, anche se è stato osservato che alcuni fatti potrebbero riguardare in realtà amici e colleghi, in particolare [[Cary Grant]]. Il sistema del cinema americano, i produttori, i registi, la costruzione di star a tavolino, la loro ascesa e declino, repentino o progressivo, il controllo assoluto delle major sugli attori vengono raccontati con brio e misura, senza scadere nello scandalismo, con una partecipazione distaccata in una scrittura giornalistica elegante. La propensione di Niven a rappresentare i fatti in modo romanzesco può essere confrontata tra le sue descrizioni scritte e le registrazioni filmate, come nel caso del suo discorso di accettazione del Premio Oscar, che risulta nei filmati dell’epoca più breve e sobrio rispetto a quanto riportato nella sua autobiografia.
 
La propensione di Niven a rappresentare i fatti in maniera romanzesca è particolarmente evidente quando si confrontano le sue descrizioni scritte con le prove filmate, in particolare comparando il suo discorso di accettazione del Premio Oscar, che nei filmati dell'epoca risulta differente e più scarno rispetto a quanto raccontato nell'autobiografia. Nel 1981 Niven pubblicò un romanzo di maggiormaggiore successo, ''[[Va’ piano, torna presto]]'', una storia d'amored’amore ambientata durante e dopo la secondaSeconda guerra mondiale, e che attingevaispirata alle sue esperienze durantebelliche lae guerra ealla successivamentevita a Hollywood. Al momento della sua morte stava lavorando a un terzo romanzo.
 
== Filmografia ==
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== Bibliografia ==
* ''Round the Rugged Rocks'', London, The Cresset Press, 1951. [romanzo]
* {{Cita libro|titolo=La luna è un pallone. Memorie (The Moon's a Balloon, 1971)|trad=[[Bruno Oddera]]|editore=Sperling & Kupfer|città=Milano|anno=1973}} - Collana Oscar L 164L164, Milano, Mondadori, giugno 1974; Collana Narra n.2, Sperling & Kupfer, 1977; Collana Super Bestseller, Sperling Paperback, giugno 1990, ISBN 978-88-782-4092-6.
* {{Cita libro|titolo=C'era una volta Hollywood (Bring on the Empty Horses, 1975)|tradaltri=trad. e cura di Claudio Gallo|edizione=Collana Isole nella corrente n.9|editore=Edizioni Settecolori|città=Milano|anno=2025|isbn=979-12-815-1932-9}} [reminiscenze dell'[[Cinema narrativo classico|Età d'Oro di Hollywood]] ]
* ''Go Slowly, Come Back Quickly'', London, Hamish Hamilton, 1981. [romanzo]
 
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* [[Stefano Sibaldi]] in ''La moglie del vescovo'', ''I tre soldati'', ''La vergine sotto il tetto'', ''I due nemici'', ''La città prigioniera'', ''55 giorni a Pechino''
* [[Giulio Panicali]] in ''Il nemico amato'', ''Un matrimonio ideale'', ''Carlo di Scozia'', ''L'amore è bello''
* [[Cesare Barbetti]] nei ridoppiaggi di ''L'ottava moglie di Barbablù'', ''Raffles'', ''La moglie del vescovo'', ''Fuga nel tempo''
* [[Emilio Cigoli]] in ''Il ladro del re'', ''Le tre notti di Eva'', ''Le donne hanno sempre ragione''
* [[Gianni Marzocchi]] in ''Taglio di diamanti'', ''L'oca selvaggia colpisce ancora'', ''Sulle orme della Pantera Rosa''
* [[Sandro Ruffini]] in ''Raffles'', ''Il pescatore della Louisiana''
* [[Gianni Bonagura]] in ''Vampira'', ''Invito a cena con delitto''
* [[Gianni Marzocchi]] in ''L'oca selvaggia colpisce ancora'', ''Sulle orme della Pantera Rosa''
* [[Roldano Lupi]] in ''Eternamente tua''
* [[Riccardo Mantoni]] in ''La capannina''
* [[Paolo Ferrari (attore)|Paolo Ferrari]] in ''Scala al paradiso'' (ridoppiaggio)<ref>[[Scala al paradiso#Doppiaggio|Storia del doppiaggio]] del film</ref>
* [[Sergio Graziani]] in ''Lady L''
* [[Pino Colizzi]] in ''La voce nella tempesta'' (ridoppiaggio)
* [[Walter Maestosi]] in ''Amici e nemici''
* [[Ettore Conti]] in ''Profumo di mare''
* [[Elio Pandolfi]] in ''Una ragazza, un maggiordomo e una lady'' (doppiaggio tardivo)
* [[Cesare Barbetti]] nei ridoppiaggi di ''L'ottava moglie di Barbablù'', ''Raffles'', ''La moglie del vescovo'', ''Fuga nel tempo''
* [[Michele Kalamera]] in ''Pantera Rosa - Il mistero Clouseau''
* [[Paolo Ferrari (attore)|Paolo Ferrari]] in ''Scala al paradiso'' (ridoppiaggio)<ref>[[Scala al paradiso#Doppiaggio|Storia del doppiaggio]] del film</ref>
* [[Luciano Melani]] in ''Infedeltà'' (ridoppiaggio)
* [[ElioPino PandolfiColizzi]] in ''UnaLa ragazza,voce unnella maggiordomo e una ladytempesta'' (doppiaggio tardivoridoppiaggio)
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Us legionLegion of meritMerit ribribbon.pngsvg
|nome_onorificenza=Legionario della Legion of Merit
|collegamento_onorificenza=Legion of Merit
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [httphttps://www.nndb.com/people/690/000031597/ David Niven] sul Notable Names Database
 
{{Box successione|carica=[[Oscar al miglior attore]]| precedente= [[Alec Guinness]]<br />per ''[[Il ponte sul fiume Kwai (film)|Il ponte sul fiume Kwai]]''| successivo= [[Charlton Heston]]<br />per ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]''|periodo= [[1959]]<br />per ''[[Tavole separate]]''}}