Libia: differenze tra le versioni
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{{F|Libia|dicembre 2023|Intere sezioni sono completamente senza fonti. La sottosezione ''Gruppi etnici'', nella parte in cui parla degli ebrei, presenta fantomatiche citazioni degli autori ''Harris'', ''Stillman'' e ''Simon'', che però non compaiono in bibliografia; viene il legittimo sospetto che tali fonti non siano stato consultate da chi le ha citate.}}
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Nel 1911 l'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] di [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] dichiarò guerra all'[[Impero ottomano]]<ref>[[Guerra Italo-Turca]].</ref> per ottenere il controllo della [[Tripolitania]] e della [[Cirenaica]], parzialmente sancito dalla [[Trattato di Losanna (1912)|pace di Losanna]] (1912). Fino ai primi anni 1930, gli italiani combatterono la resistenza organizzata dai [[Senussi]]<ref>[[Omar al-Mukhtar]], [[Idris I di Libia|Idris di Cirenaica]] ed [[Enver Pascià]].</ref>, fino all'impiccagione di [[Omar al-Mukhtar]] nel 1931, mentre coloni italiani si stabilivano in Libia, fino a costituire, nel 1939 in occasione del [[Censimento della Libia del 1939|primo censimento]], il 13% della popolazione.
La
Nel 1934, con l'unione della Tripolitania e della Cirenaica, venne proclamato il ''Governatorato Generale della Libia'', di cui il primo governatore fu [[Italo Balbo]]. Successivamente gli abitanti autoctoni poterono godere dello status di "''cittadini italiani libici''" con tutti i diritti che ne conseguivano.
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=== Gruppi etnici ===
I libici sono principalmente [[arabi]], [[berberi]] e [[tuareg]]. I limitati gruppi tribali [[Hausa (popolo)|Hausa]] e [[Tebu]] di stanza nel sud della Libia conducono vita [[nomade]] o seminomade. La maggioranza degli stranieri presenti nel paese proviene da altri paesi africani, specialmente dall'[[Egitto]]<ref>{{Cita web |url = https://www.allbusiness.com/government/employment-regulations-foreign-employees/1099229-1.html |titolo = African immigrants flee Libya |data = 1º novembre 2000 |accesso = 13 gennaio 2016 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110829122035/http://www.allbusiness.com/government/employment-regulations-foreign-employees/1099229-1.html }}</ref>. Più di un milione di immigrati irregolari risiede in Libia<ref>{{Cita web |url = http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/7194544.stm |titolo = Marching orders for migrants in Libya? |editore = [[BBC News]] |data = 23 gennaio 2008 |accesso = 13 gennaio 2016}}</ref>. Permane una piccola minoranza di [[Italiani]] ([[Italo-libici]]), nonostante la maggioranza sia
Dei {{formatnum:64570}} [[ebrei]] presenti nel paese nel 1948<ref>Stillman, 2003, pp. 155-156.</ref>, {{formatnum:50000}} emigrarono in [[Israele]], a seguito di vari [[pogrom]], entro l'indipendenza libica nel 1951<ref>Stillman, 2003, p. 145.</ref><ref>Harris, 2001, pp. 149-150.</ref>. A seguito della [[guerra dei sei giorni]], i {{formatnum:4000}} ebrei rimasti in Libia subirono un nuovo [[pogrom]]. Il governo senussita ingiunse loro di lasciare "temporaneamente" il paese. Dei {{formatnum:4000}} sbarcati in [[Italia]], {{formatnum:2200}} vi rimasero, {{formatnum:1300}} optarono per [[Israele]] e la maggior parte degli altri per gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Solo poche famiglie restarono in Libia<ref>Harris, 2001, pp. 155-156.</ref><ref>Simon, 1999, pp. 3-4.</ref>. Nel 1970 i beni degli ebrei libici furono confiscati, e successive compensazioni furono negate dal governo di [[Muʿammar Gheddafi|Gheddafi]]<ref>Harris, 2001, p. 157.</ref>. La sinagoga di [[Tripoli]], restaurata nel 1999, è stata rasa al suolo da estremisti islamici<ref>{{cita web |url=http://sunsite.berkeley.edu/JewsofLibya/LibyanJews/thejews.html |titolo=Copia archiviata |accesso=5 febbraio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060718035942/http://sunsite.berkeley.edu/JewsofLibya/LibyanJews/thejews.html }} {{cita testo|url=https://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/anti-semitism/libyajews.html|titolo=Jews of Libya - Jewish Virtual Library}}</ref>.
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=== Flora e fauna ===
La vegetazione, a causa dell'aridità del clima, è scarsa: macchia mediterranea lungo la costa, con [[Olea europaea|olivi]], [[Vitis vinifera|viti]], [[lentischi]], [[Myrtus communis|mirti]], [[Ceratonia|carrubi]], [[ginepri]], [[cipressi]], mentre verso l'interno prevalgono la [[steppa]] semidesertica e poi il [[deserto]] vero e proprio. Nelle [[oasi]] crescono palme da [[datteri]], [[Olea europaea|ulivi]] e [[Citrus × sinensis|aranci]].
La fauna è ridotta: [[dromedari]], [[roditori]] del deserto, [[iene]], [[Vulpes vulpes|volpi]], [[Sciacallo (mammifero)|sciacalli]]; nelle zone meno aride vivono [[Gazella|gazzelle]] e [[Lynx lynx|linci]]. Abbondano gli [[insetti]] (in particolare [[locusta migratoria|locuste]] e [[farfalla|farfalle]]), gli [[uccelli]] e, nelle zone desertiche, [[scorpioni]] e [[rettili]] ([[serpenti]] e [[lucertole]]). Nel [[deserto libico]] si trova una fauna sahariana. Gli [[erg (deserto)|erg]] ospitano [[fennec]], [[Varano del deserto|varani del deserto]], [[Scincus scincus|pesci della sabbia]], [[rettili]] e le pericolose [[vipera della sabbia|vipere della sabbia]], mentre negli [[uadi]] si trovano [[Gazzella|gazzelle]] dorcas e [[scorpioni]] velenosi della sabbia. Le palme delle oasi danno rifugio a [[tortora selvatica|tortore]], [[rondine|rondini]] e [[rondoni]], [[rapaci]], [[mantide verde]] e [[Colubro di Mojla|colubri di Mojla]].
== Cultura ==
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=== Pittura e scultura ===
Numerose sono le pitture e le [[incisione rupestre|incisioni rupestri]], una interessante testimonianza sulla fauna e sui popoli che un tempo abitarono il [[deserto]]. Il nascere della pittura rupestre si può collocare nel Neolitico e si può distinguere in due fasi, l'una pre -
<gallery caption="Arte libica">
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita testo|url=http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?libia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070310154714/http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?libia|urlmorto=sì|titolo=Scheda della Libia dal sito Viaggiare Sicuri}} - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI.
*{{cita web | url = https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ly.html | titolo = CIA factbook | accesso = 4 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20161224023634/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ly.html | urlmorto = sì }}
*{{cita web|url=http://www.nessunotocchicaino.it/chisiamo/index.php?iddocumento=10317160|titolo=Dossier di Nessuno Tocchi Caino sulla pena di morte e sui diritti umani in Libia (NessunoTocchiCaino.it)}}
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