Odino: differenze tra le versioni
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[[File:Odhin thron.jpg|thumb|upright=1.3|Il dio Odino in trono con in mano la lancia [[Gungnir]] insieme ai lupi [[Geri e Freki]] e i corvi [[Huginn e Muninn]]. Illustrazione del libro "Walhall" di [[Felix Dahn|Felix]] e Therese Dahn, 1888.]]
'''Odino''' ({{Norreno|Óðinn}}, in [[Lingua proto-germanica|proto-germanico]]: ''*[[Wōdanaz|Wōðanaz]]'') è la divinità principale, personificazione del [[sacro]] o "[[
Nella mitologia eddica Odino è il principale rappresentante della classe di divinità dette [[Asi (mitologia)|Asi]], ed è associato alla sapienza (visione del sacro), all'ispirazione poetica, alla profezia, alla guerra e alla vittoria. Brandisce [[Gungnir]], la sua [[lancia (arma)|lancia]], e cavalca [[Sleipnir]], il suo [[cavalcature degli Æsir|destriero]] a otto zampe, altre allegorie mitologiche dell'[[Irminsul]] o [[Yggdrasill|Yggdrasill (letteralmente "destriero del Terribile")]], l'albero cosmico.
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== Etimologia e significato ==
{{vedi anche|Wōdanaz}}
Il nome del dio in tutte le lingue germaniche deriva dalla comune radice [[lingua proto-germanica|proto-germanica]] ''[[Wōdanaz|*Wōđanaz]]'' oppure ''*Wōđinaz'': [[lingua norrena|norreno]] e [[lingua islandese|islandese]] ''Óðinn'', [[lingua faroese|faroese]] ''Óðin'', [[lingua danese|danese]] e [[lingua norvegese|norvegese]] ''Odin'', [[lingua svedese|svedese]] ''Oden'', [[lingua anglosassone|inglese antico]] ''[[Woden|Wōden]]'', [[antico sassone|sassone antico]] ''Uuoden'', [[lingua basso-tedesca|sassone odierno]] ''Wode'', [[lingua frisone|frisone]] ''Weda'', [[lingua tedesca|tedesco]] ''Wotan'', [[alto tedesco antico]] ''Wuotan'', [[lingua alemanna|alemannico antico]] ''Woatan'', [[lingua bavarese|bavarese]] e [[
L'etimologia lo connette alla radice proto-germanica ''*wōþuz'' (norreno ''óðr'', inglese antico ''wōþ'', gotico ''wôds'', tedesco ''Wut''), che significa "furore", "furia", "veemenza", "eccitazione", "ispirazione", ma anche "poesia", "mente" e "spirito". La radice imparentata nel proto-celtico è ''*wātus'' ("poesia mantica"). Radice comune hanno anche il [[lingua latina|latino]] ''vātes'' ("veggente", "cantore") e il [[sanscrito]] ''api-vāt-'' ("eccitare", "risvegliare", riferito ad Agni, il Fuoco) o ''vāt-'' ("soffiare", "in-spirare", "in-ventare"). Tutti questi termini hanno radice comune nell'[[lingua protoindoeuropea|indo-europeo]] ''*wāt-'' ("in-sufflare", "in-fiammare", "inspirare"). Il campo semantico del termine riconduce quindi alla [[Sapienza (filosofia)|sapienza]] e alla "vista" circa l'origine della realtà e all'ispirazione poietica, creativa che ne consegue.
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Essendo il più antico degli dei, personificazione della sorgente stessa del tutto (il "[[totalmente Altro]]"), Odino è il signore della sapienza, conoscitore delle essenze più antiche e profonde. Egli conosce per primo tutte le arti e in seguito gli [[homo sapiens sapiens|uomini]] le hanno da lui apprese. Tra i molti epiteti di Odino, parecchi si riferiscono alla sua immensa sapienza: ''Fjǫlnsviðr'' ("assai sapiente"), ''Fjǫlnir'' ("assai"), ''Sanngetall'' ("che intuisce il vero"), ''Saðr'' o ''Sannr'' ("che dice il vero"), ''Forni'' ("antico") e ''Fornǫlvir'' ("antico sacerdote"), cioè conoscitore di tutte le cose dal principio.
La sapienza di Odino è conoscenza, magia e poesia al tempo stesso.
Odino ama disputare con creature antiche e sapienti. Sotto le mentite spoglie di ''Gágnraðr'' ("stanco del cammino") si giocò la vita sfidando a una gara di sapienza il possente [[Jötunn|gigante]] ''Vafþrúðnir'', la cui erudizione era rinomata in tutti i Nove Mondi, e dopo una serie di domande sul passato, il presente e il futuro del mondo, a cui il gigante rispose prontamente, ''Gágnraðr'' domandò allora che cosa avesse sussurrato il dio Odino a [[Baldr]] prima che questi fosse posto sulla pira. Vafþrúðnir a questo punto lo riconobbe, ma aveva ormai perso la gara.
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[[File:Oden vid Mims lik.jpg|thumb|upright=1.3|Odino osserva il corpo decapitato di [[Mímir]]. Illustrazione per il carme [[Sigrdrífomál]] nell'edizione svedese dell'Edda poetica curata da Fredrik Sander.]]
Odino tiene accanto a sé la testa recisa<ref name="mimir">Recisa dai [[Vanir]] che avevano preso in ostaggio Mímir durante la guerra con gli [[Æsir]]. Un'altra variante della morte di Mímir, interpretata dai frammenti ''[[Grímnismál]] 50'' e ''[[Sigrdrífomál]] 12-13'', e collegata al tema dell'idromele della saggezza sviluppato in ''[[Vǫluspá]] 28'', vede invece lo stesso Odino decapitare il [[Jötunn|gigante]] [[Sökkmímir]] (''Mímir del profondo'') con la migliore delle spade appartenute a [[Surtr]] al fine di poter attingere alla fonte dell'idromele (vedi ''Gli dei del nord'', op. cit. pp. 239-241).</ref> di [[Mímir]], fonte inesauribile di conoscenza che gli rivela molte notizie dagli altri mondi (''Vǫluspá 45''). In un'altra versione (''Vǫluspá 28'') dello stesso motivo mitologico, Odino si cava il suo occhio destro e lo offre in pegno a Mímir per attingere un sorso di idromele da ''[[Mímisbrunnr]]'', la fonte della saggezza che il gigante custodisce. L'occhio di Odino rimane, quindi, nella fontana dalla quale lo stesso Mímir ne beve ogni giorno l'idromele.<ref>In ''Vǫluspá 28'' viene detto infatti che ''«Mímir beve idromele ogni mattino dal pegno pagato da Valföðr»'' e ''Valföðr'' è un epiteto di Odino col significato di ''padre dei prescelti [caduti, combattenti]''. Secondo Branston l'occhio da cui Mímir beve l'idromele è una [[ipostasi]] del [[Sole]] (come suggerito anche dall'epiteto ''Báleygr'') da cui il gigante trae la saggezza e si tratterebbe di un riferimento residuo, nella figura di Odino, della divinità cosmogonica proto-indoeuropea ''*deywos'' (vedi anche [[Týr]]).</ref> Da quella mutilazione derivano gli epiteti di ''Bileygr'' ("guercio") e ''Báleygr'' ("occhio fiammeggiante").
Così nella [[Vǫluspá]]:
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Odino conosce i segreti delle [[alfabeto runico|rune]], le lettere che, incise sul legno, sulla pietra, sulle lame delle spade, sulla lingua dei poeti, sugli zoccoli dei cavalli, sono l'origine stessa di ogni conoscenza e di ogni potere. Odino ottenne questa sapienza, diventando il primo [[maestro runico]], immolando sé stesso in sacrificio a sé stesso.
Infatti per apprendere l'arte delle rune e della [[divinazione]] rimase appeso a un albero per nove giorni e nove notti (quindi ''si identifica'' nell'albero cosmico [[Yggdrasill]]). Nell{{'}}''[[Hávamál]]'' non viene citato il nome dell'albero ma si presume che sia il frassino [[Yggdrasill]], nome che significa nientemeno che "destriero di ''Yggr''", dove ''Yggr'' "Terribile" è epiteto di Odino, e "destriero" è una [[kenning]], una sorta di metafora, usata frequentemente per indicare la forca, oppure indica [[Sleipnir]], identificando a sua volta l'albero col cavallo odinico.
Così nell'[[Hávamál]], 139:
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su quell'albero<br />
che nessuno sa<br />
dove dalle radici s'innalzi.|''[[Edda poetica]]'' - [http://www.bifrost.it/GERMANI/Fonti/Eddapoetica-2.Havamal.html#138 Hávamál - Il Discorso di Hár] CXXXVIII<ref name="holger" />|Veit ek, at ek hekk<br />
vindgameiði á<br />
nætr allar níu,<br />
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che dipinse il terribile vate,<br />
che crearono i supremi numi,<br />
che incise Hroftr degli dèi.|''[[Edda poetica]]'' - [http://www.bifrost.it/GERMANI/Fonti/Eddapoetica-2.Havamal.html#142 Hávamál - Il discorso di Hár] CXLII<ref name="holger" />| Rúnar munt þú finna<br />
ok ráðna stafi,<br />
miǫk stóra stafi,<br />
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Legati al culto di Odino erano le congregazioni dei guerrieri estatici, gli [[úlfheðinn|úlfheðnar]] e i [[berserkr]], (letteralmente "[[lupo mannaro|lupi mannari]]" e i "vestiti d'[[ursidae|orso]]"), i quali, prima della battaglia, entravano in uno stato di furia, detto ''[[berserksgangr]]'', nel quale cominciavano a ringhiare, sbavare e a mordere l'orlo degli [[scudo (difesa)|scudi]]. Successivamente si gettavano in battaglia urlando, mulinando spade e scuri, facendo il vuoto tutto intorno, insensibili al dolore e alla fatica, per poi crollare esausti.
Odino era anche conosciuto come "signore degli impiccati". Fonti primarie<ref>La consuetudine dei sacrifici umani viene sostenuta da Snorri nel capitolo 18 di ''Ynglinga saga'' (''[[Heimskringla]]'') e da [[Saxo Grammaticus]] in ''[[Gesta Danorum]]'' III.2.13.</ref> affermano che ogni nove anni al [[tempio di Uppsala]] si svolgeva un solenne [[blót]] (un sacrificio pubblico) nel quale venivano sacrificati al dio schiavi, criminali ed esemplari [[maschio|maschi]] di [[animale|animali]]. Il sacrificio avveniva appendendo o impiccando le vittime a degli [[albero|alberi]], rievocando il sacrificio che il dio compì per ottenere le rune.
Nella leggenda popolare Odino è alla testa della [[caccia selvaggia]], un corteo [[notte|notturno]] che terrorizza coloro che malauguratamente lo incontrano.
== Odino, dio della
Il furore spirituale, di cui Odino è il dio, non si manifesta solo nella battaglia, ma anche nelle composizioni letterarie. Per questo Odino è anche il dio dei poeti.
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{{Albero genealogico | | |MEILI| |THOR| | | |HERMOD| |HODR| |BALDR|MEILI=[[Meili]]|THOR=[[Thor]]|HERMOD=[[Hermóðr]]|VALI=[[Valí]]|HODR=[[Höðr]]|BALDR=[[Baldr]]}}
{{Albero genealogico/fine}}
<br />
{{Albero genealogico/inizio}}
{{Albero genealogico | | | |GRID|~|y|~|ODIN|~|y|~|RINDR| | | | |ODIN|~|y|~|GUNNLOD|GRID=[[Gríðr]]|ODIN='''Odino'''|RINDR=[[Rindr]]|GUNNLOD=[[Gunnlöð]]}}
{{Albero genealogico | | | | | | | |!| | | | | |!| | | | | | | | | | | | |!|}}
{{Albero genealogico | | | | | | |VIDARR| | | |VALI| | | | | | | | | | |BRAGI| FJOLNIR=[[Fjölnir]]|VIDARR=[[Viðarr]]|VALI=[[Váli]]|BRAGI=[[Bragi]]}}
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== Gli animali di Odino ==
Proprio all'
Odino ha al suo seguito diversi animali. Innanzitutto i due [[corvus|corvi]] [[Huginn e Muninn]] (i nomi significano ''pensiero'' e ''memoria''), che spedisce ogni giorno in giro per il mondo perché, quando essi ritornano al tramonto, gli sussurrino ciò che hanno visto; e quindi due [[canis lupus|lupi]], [[Geri e Freki]], ai quali getta il suo cibo nelle cene del Valhalla visto che egli si nutre esclusivamente di [[idromele]] e di vino.
Così si racconta nel poema [[Edda poetica|eddico]] ''[[Grímnismál]]'':
{{Citazione|Geri e Freki<br />
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== I nomi di Odino ==
{{Vedi anche|Nomi di Odino}}
Odino è una delle divinità norrene dotate del maggior numero di nomi. Spesso non è semplice distinguere tra i nomi veri e proprî e gli epiteti. Di molti, inoltre, si ignora l'[[etimologia]]. Nell{{'}}''[[Edda in prosa]]'', nel XIX canto, c'è una disquisizione notevole dei suoi nomi tratta dal poema [[Edda poetica|eddico]] ''[[Grímnismál]]''. Questa dissertazione è opera del misterioso ospite ''Grímnir'', che il re [[Geirrøðr]] sta torturando crudelmente tra due fuochi divampanti; il viandante declama dinanzi all'attonito sovrano i misteri del regno degli dèi e dei [[Cosmologia della mitologia norrena|Nove Mondi]]. Alla fine del poema, il prigioniero elenca - in una sequela di cinque fittissime strofe a cui se ne aggiunge una sesta in coda - la lunga lista degli ''heiti'', gli epiteti, con i quali è conosciuto, e solo all'ultima strofa rivela la sua terribile identità:
{{Citazione| Mi chiamo '''Grímr''',<br />
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== Culto di Odino ==
=== L'origine del culto di Odino ===
[[File:Odin and Sleipnir - John Bauer.jpg|upright=1.3|thumb|Odino in sella a [[Sleipnir]], il cavallo con otto zampe. Illustrazione di John Bauer del [[1911]] per ''Fädernas gudasaga'' (''Le saghe degli
Secondo il racconto della [[Saga degli Ynglingar]], [[Ásgarðr]] era luogo di sacrifici solenni cui presiedevano dodici sacerdoti (detti ''díar'' o ''drótnar'') che erano al contempo i capi preminenti cui spettavano le decisioni e i giudizi. Essi sarebbero poi stati divinizzati dai loro sudditi. Nel caso di Odino si dice che, sentendosi prossimo a morire, lasciò la [[Svezia]] affermando che sarebbe tornato nella sua antica patria, chiamata ''Goðheimr'' ("paese degli dèi"), e i suoi seguaci credettero che allora egli fosse tornato ad Ásgarðr per vivere in eterno.
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Nel corso della cristianizzazione la venerazione nei confronti delle divinità norrene e con esse di Odino non fu completamente estinta. Continuarono ad esistere come icone [[satana|diaboliche]] o maligne; un'altra strategia consistette nella progressiva sostituzione delle divinità pagane con figure cristiane.
Un
=== In tempi recenti ===
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Le origini dell'Odinismo sono da ricercarsi nell'opera dell'[[australia]]no [[Alexander Rud Mills]] il quale, negli [[anni 1930|anni trenta]] fondò una prima [[Chiesa odinista]]. Oggi è religione riconosciuta ufficialmente in [[Islanda]], [[Norvegia]] e [[Danimarca]], ma il culto è presente in modo organizzato anche in [[Gran Bretagna]], [[Francia]], [[Belgio]], [[Paesi Bassi]], [[Germania]], [[Nord America]] e altri. Esistono gruppi di credenti anche in [[Italia]] supportati dalla [[Comunità Odinista]]; i suoi membri si rifanno alla religione ancestrale dei [[Longobardi]] praticando l'Odinismo e promuovendo la difesa delle risorse naturali.
=== Somiglianze fra Odino e
{{F|religione|settembre 2017}}
Il resoconto eddico del [[XIII secolo]] contiene elementi per una possibile somiglianza fra il dio e la figura cardine del [[Cristianesimo]]. Alcuni studiosi hanno pensato che il passo nel quale Odino è appeso al frassino [[Yggdrasill]] possa essere comparato con la [[crocifissione]] di [[Gesù|Cristo]], un altro elemento che ha reso possibile questo confronto è la [[lancia (arma)|lancia]] che il dio ha conficcata nel ventre, da identificarsi con la [[lancia del Destino|lancia di Longino]]; tuttavia prove [[archeologia|archeologiche]] hanno dimostrato che questa era una pratica in uso prima del tempo di Gesù e che pertanto questo aspetto si sia sviluppato indipendentemente.
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** [[Odense]] (''Odins Vi'', "Santuario di Odino")
* In [[Norvegia]]:
** [[Onsøy]] (in [[Lingua norrena|norreno]] ''Óðinsøy'' - Isola di Odino), il nome di una penisola nella contea di [[
* [[Islanda]]:
** [[Óðinstorg]], Reykjavik
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== Influenza culturale ==
Il dio Odino - Wotan ha dato il nome al [[mercoledì]] in [[lingua inglese]]: ''Wednesday''.
Con il nome germanico Wotan è uno dei principali protagonisti della tetralogia ''[[L'anello del Nibelungo]]'' del compositore [[Richard Wagner]].
== Odino nella cultura di massa ==
=== Cinema ===
* Nel film ''[[The Mask 2]]'' del [[2005]], Odino è interpretato dall'attore [[Bob Hoskins]].
* Nel film ''Almighty Thor'' del [[2011]], prodotto dalla [[direct-to-video]], il Padre degli
* Nei [[film del Marvel Cinematic Universe]] Odino è interpretato da [[Anthony Hopkins]].
=== Videogiochi ===
* Odino viene menzionato spesso in [[God of War (videogioco 2018)|God of War]] da Mimir nei dialoghi con Kratos e Atreus. Sebbene non appaia mai, Mimir fornisce una spiegazione molto dettagliata del suo carattere descrivendolo come una persona estremamente paranoica e legata al suo trono. Compare nel suo seguito [[God of War Ragnarök]] dove è l'antagonista principale. È interpretato da [[Richard Schiff]] e doppiato da [[
*Odino appare in [[Assassin's Creed: Valhalla|Assassin's Creed Valhalla]] dove è una guida per
*Odino appare in più episodi del videogioco [[Final Fantasy]] dove è una evocazione in grado di uccidere il nemico con un solo fendente.
* [[Brawl Stars]]: Nel videogioco è presente una skin del personaggio Cordelius, denominata Cordelius Odino.
=== Televisione ===
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* Odino compare anche nel romanzo ''[[Odd e il gigante di ghiaccio]]'' dello stesso autore.
* È uno dei protagonisti del romanzo ''[[L'isola di Odino]]'' della scrittrice danese [[Janne Teller]].
*Nel manga di ''[[Record of Ragnarok]]'', Odino è uno degli
*Odino è citato nel manga ''[[I Cavalieri dello zodiaco - Episode G: Assassin]]'', dove viene spiegato che ha fatto dono all'eroe mitologico [[Sigurd]] della lancia [[Gungnir]].
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{lingue|non|it}} [
* {{lingue|non|en}} [http://www.germanicmythology.com/index.html Mitologia germanica] - Raccolta con traduzioni in inglese.
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|successivo = [[Njörðr]]
}}
{{Ciclo di Völsung}}
{{Mitologia norrena}}
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