Mosè: differenze tra le versioni
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Secondo la tradizione, Mosè nacque dagli israeliti [[Amram]] e [[Iochebed]], scampato alla persecuzione voluta dal [[Faraoni nella Bibbia|Faraone]], venne salvato dalla [[Bithia (Bibbia)|figlia]] di quest'ultimo ed educato alla corte egizia. Fuggì da lei a seguito d'un [[omicidio]] commesso ai danni di un sorvegliante e si ritirò nel paese di [[Madian]], dove sposò [[Sefora]], figlia del sacerdote [[Ietro]]. Secondo la Bibbia nei pressi del monte [[Monte Sinai (Bibbia)|Oreb]] [[Roveto ardente|ricevette la chiamata di Dio]] e, tornato in [[Egitto]], affrontò il Faraone chiedendo la liberazione del [[popolo d'Israele]] dalla [[schiavitù]]; il Faraone accoglierà la sua proposta solo a seguito delle dieci [[piaghe d'Egitto]], ultima delle quali la morte dei primogeniti egizi. Accampatosi con i suoi nei pressi di Yam Suf ([[Mare di Giunco]]), Mosè, su indicazione divina, [[Passaggio del mar Rosso|divise le acque del mare]] permettendo al suo popolo di attraversarlo e sommergendo infine l'esercito faraonico corso ad inseguirli. Dopo tre mesi di viaggio il profeta raggiunse il [[Monte Sinai (Bibbia)|monte Sinai]] dove ricevette le [[Tavole della Legge]] e punì il suo popolo per aver adorato un [[vitello d'oro]]. Giunto nei pressi della terra promessa, dopo 40 anni di dura marcia, Mosè morì sul [[monte Nebo]] prima di entrarvi. Nei [[Vangeli sinottici]] appare, insieme ad [[Elia]], accanto a Gesù durante la [[Trasfigurazione di Gesù|Trasfigurazione sul Monte Tabor]].<ref>Secondo la Chiesa cattolica Gesù dialogò con le anime dei defunti Mosè ed Elia.</ref>
È considerato una figura fondamentale dell'[[Ebraismo]], del [[Cristianesimo]], dell'[[Islam]], del [[Bahaismo]], del [[Rastafarianesimo]] e di molte altre religioni. Fu per gli [[ebrei]] il [[rabbino]] per [[antonomasia]] (''Moshé Rabbenu'', Mosè il nostro maestro), e tanto per gli ebrei quanto per i cristiani egli fu la guida del [[popolo ebraico]] secondo il racconto [[biblico]] dell'[[Libro dell'Esodo|Esodo]]; per i [[musulmani]], invece, Mosè fu innanzitutto uno dei [[profeta|profeti]] dell'Islam la cui rivelazione originale, tuttavia, andò perduta. Per gli ebrei è il più grande profeta mai esistito, per i cristiani colui che ricevette la legge divina, per gli islamici uno dei maggiori predecessori di [[Maometto]]. È il profeta più citato nel Nuovo Testamento e una delle figure religiose più citate nell'intero Corano.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Joshua J. Mark|url=https://www.worldhistory.org/Moses/|titolo=Moses|sito=World History Encyclopedia|accesso=2025-02-22}}</ref>
La sua storia è narrata, oltre che nelle Sacre Scritture, anche nella [[letteratura dell'antico Egitto]]<ref name="i851">{{cita web |titolo=Let's Hear It From The Pharaohs: The Egyptian Story of Moses |sito=Museum of the Jewish People |data=7 aprile 2020 |url=https://www.anumuseum.org.il/blog/egyptian-story/ |accesso=8 giugno 2024 |dataarchivio=25 maggio 2024 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240525190759/https://www.anumuseum.org.il/blog/egyptian-story/ |urlmorto=sì }}</ref>, nel ''[[Midrash]]'', nel ''De Vita Mosis'' di [[Filone di Alessandria]], nei testi di [[Giuseppe Flavio]]. Mosè è venerato come santo dalla [[Chiesa cattolica]] che lo commemora il [[4 settembre]].
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== Descrizione ==
=== Contesto storico ===
Sulla figura di Mosè e sugli avvenimenti biblici dell'Esodo vi è una discussione tra gli studiosi: essi potrebbero essere realmente accaduti, oppure andrebbero considerati come un racconto [[religione|religioso]], sostanzialmente allegorico.
Se alcuni autori antichi - fra cui [[Giuseppe Flavio]] e [[Manetone]], sostenitori della ''teoria dell'Esodo Antico'' - ritennero di datare gli episodi dell'Esodo con la cacciata degli [[hyksos]], i [[faraoni]] [[semiti]] allontanati dall'Egitto da [[Ahmose I|Ahmose]] (circa 1550-1525 a.C.), gli studiosi moderni tendono a datare la vicenda nel [[Nuovo Regno (Egitto)|Nuovo Regno]] egizio, essendo la cacciata degli hyksos soltanto un termine ''ante quem'', in quanto
=== Fonti bibliche ===
[[File:Moses041.jpg|min|verticale|''Mosè'' di [[Spagnoletto|Jose de Ribera]] (1638), [[Museo nazionale di San Martino]], [[Napoli]].]]
I cinque libri della ''[[
Tuttavia studi più recenti dimostrarono che i libri della Torah furono in realtà il frutto di un lungo lavoro collettivo che sarebbe iniziato, secondo la teoria più accreditata (nota come [[Ipotesi Documentale|ipotesi documentale]]), nel primo periodo del [[Regno di Giuda]] nel X secolo a.C. ([[tradizione jahvista]]). A seguito della distruzione del [[Regno d'Israele]] nell'VIII secolo a.C. da parte degli [[Assiri]], il suo bagaglio culturale e religioso ([[Eloismo|tradizione Elohista]]) sarebbe confluito a Giuda ed assorbito nei testi jahvisti<ref name=":62">Cfr. [[Mario Liverani]], ''Oltre la Bibbia'', Bari, Laterza, 2009</ref>. Si giunse ad una prima redazione organica soltanto nel secolo successivo ad opera di alcuni sacerdoti del [[Tempio di Gerusalemme]] ([[Deuteronomio|tradizione Deuteronomista]]) nell'epoca di poco precedente la [[cattività babilonese]], sotto il regno di [[Giosia]], per enfatizzare le proprie caratteristiche religiose<ref name=":62" />. La redazione definitiva della Torah sarebbe però avvenuta all'epoca del ritorno in [[Giudea]] dei deportati dell'[[esilio babilonese]] nel [[V secolo a.C.]], ad opera dei sacerdoti del [[Secondo Tempio]] ([[Tradizione sacerdotale|tradizione Sacerdotale]]), cui si attribuisce l'intera stesura del [[Levitico]].<ref name=":62" />
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=== Fonti extra-bibliche ===
{{vedi anche|Osarseph}}
Scritti non biblici con riferimento al ruolo di Mosè compaiono per la prima volta nel [[periodo ellenistico]], dal [[323 a.C.]] al [[146 a.C.]] circa. Oltre agli storici giudeo-romani o giudeo-ellenistici [[Artapano]], [[Eupolemo (storico)|Eupolemo]], [[Giuseppe Flavio]] e [[Filone di Alessandria|Filone]], fanno riferimento a lui anche alcuni storici non ebrei tra cui [[Ecateo di Abdera]] (citato da [[Diodoro Siculo]])<ref>Diodoro Siculo, ''Biblioteca Historica''.</ref>, [[Strabone]]<ref>Strabone, ''Geografia''</ref>, [[Alessandro Poliistore]], [[Manetone]], [[Apione]], [[Cheremone di Alessandria]], [[Pompeo Trogo]]<ref>Gneo Pompeo Trogo, ''Historiae Philippicae.''</ref>, [[Tacito]]<ref name=":5">Tacito, ''[[Historiae (Tacito)|Storie]]'', Libro V, 3-5</ref> e [[Porfirio]]<ref>Porfirio, ''[[Contro i cristiani]]''
Nel suo libello ''[[Contro Apione]]'' (fine del [[I secolo]] d.C.), lo storico ebraico [[Giuseppe Flavio]] cita l'opera sulla [[Storia dell'antico Egitto|storia egiziana]] (''Aegyptiaca'', andata perduta) dell'astrologo e storico [[Manetone]] (vissuto nel [[periodo tolemaico]], IV o III secolo a.C.) in cui parla di [[Osarseph]], un sacerdote rinnegato del culto del dio [[Osiride]] che si ribattezzò Mosè e, alla testa di un esercito di [[lebbrosi]], prese il potere in Egitto ed instaurò una nuova [[religione]], distruggendo culti e templi locali, fino a quando il faraone Amenophis (identificato in [[Amenofi III]]) lo scacciò insieme ai suoi seguaci verso la [[Palestina]].<ref name=":13">[[Flavio Giuseppe]], ''[[Contro Apione|In difesa degli ebrei: contro Apione]]'', traduzione di Francesca Calabi, Introduzione, Note al testo, Nota bibliografica di Francesca Calabi, testo greco a fronte, Venezia, [[Marsilio Editori|Marsilio]], 1993, {{ISBN|88-317-5687-7}}.</ref> La medesima storia fu poi ripresa con alcune varianti dagli storici ellenistici anti-giudaici [[Lisimaco di Alessandria|Lisimaco]] (vissuto nel I secolo a.C.), [[Apione]] e [[Cheremone di Alessandria|Cheremone]] (entrambi del I secolo d.C.).<ref name=":13" /> Il particolare che distingue la versione di [[Lisimaco di Alessandria|Lisimaco]] è l'ambientazione della vicenda al tempo del faraone [[Boccori]] (VIII secolo a.C.), versione della storia che sarà ripresa anche dallo storico romano [[Tacito]].<ref name=":5" />
Mosè appare anche in altri testi religiosi ebraici come la [[Mishnah]] (200 d.C. circa) e il [[Midrash]] (200–1200 d.C.).
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Concludendo, la vita di Mosè, secondo la narrazione biblica, può essere divisa esattamente in tre periodi di 40 anni ciascuno: i primi 40 da egizio in qualità di figlio adottivo della figlia del faraone allora al potere. Quando, per salvare e difendere un israelita, uccide un egizio, fugge nel deserto, in quanto la notizia diviene prestissimo di dominio pubblico. I successivi 40 anni li trascorse presso il suocero Ietro nel paese di Madian in qualità di pastore, dove ebbe modo di meditare e imparare l'umiltà, così da essere pronto per condurre il suo popolo fuori dall'Egitto. Gli ultimi 40, li trascorse in peregrinazione nel deserto fino alla terra promessa, Canaan. Morì a 120 anni.
Mosè terminò il proprio ruolo di guida, con le note serie ripetute di ribellioni e lamentele, lasciando nella successiva figura di Giosuè un ruolo differente, questa volta non più in Mitzraim ma con il pieno raggiungimento della Terra santa d’Israel; d’ora in poi la missione di Mosè, guida come allora così descritta nel Pentateuco, avverrà soltanto in epoca messianica: “Quando sorgerà un profeta come me… a lui darete ascolto”. Mai più sorse un profeta come Mosè che sapeva vedere Dio e parlare con Lui “faccia a faccia”. Era ormai una nuova generazione con Giosuè protagonista appunto della celebre ritirata per poi circondare i nemici ed ottenere definitivamente la vittoria, soltanto perché era sempre stato nelle tende come Mosè e da lui iniziato.
== Apocrifi e leggende successive ==
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</ref>, pur negando la verità storica della relativa narrazione biblica, la considerano la mitizzazione di un confronto attinente a una cronologia più bassa (a partire dal X secolo a.C.) della storia d'Israele, come l'invasione di Israele da parte del faraone [[Sheshonq I]] dopo la morte del re [[Salomone]] e dello scontro tra il re [[Giosia]] e il faraone [[Necao II]], ritenendo quindi che i suoi protagonisti non siano che la risultante scaturita da quella che potrebbe essere chiamata ''pia tradizione''.
La maggioranza degli studiosi, anche cristiani<ref group="Nota">E anche gli archeologi Israeliani - molto attivi nel campo dell'archeologia biblica, anche come parte del progetto [[sionista]] - condividono l'opinione che molto di quanto contenuto nel racconto biblico sia da ritenersi non storico e che "questo è ciò che gli archeologi hanno scoperto dai loro scavi nella Terra di Israele: gli Israeliti non sono mai stati in Egitto, non hanno vagato nel deserto, non hanno conquistato i territori in una campagna militare e non li hanno dati alle 12 tribù di Israele" e "un altro intoppo è che l'Egitto stesso governava la Terra di Israele nel momento del presunto Esodo. Anche se i Figli di Israele fossero fuggiti dall'Egitto, avrebbero comunque raggiunto un altro territorio sotto il controllo Egiziano. È difficile trovare un archeologo della corrente di maggioranza che difenda la descrizione biblica degli eventi. Qui, in 18 anni [anno 2017], nulla è cambiato". ({{Cita web|url=https://www.haaretz.com/archaeology/.premium-1.818795#|titolo="Is The Bible a true story?" - Haaretz URL consultato il 12 febbraio 2021|accesso=12 febbraio 2021}}, archiviato il 24 ottobre 2017 [https://archive.is/20180917113911/https://www.haaretz.com/archaeology/MAGAZINE-is-the-bible-a-true-story-latest-archaeological-finds-yield-surprises-1.5626647]. Cfr anche: Ivana Zingariello e Giorgio Gabbi, ''La Bibbia è piena di bugie?'', in ''Quark'', nº 50, marzo 2005, pp. 79-87; Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, ''Le tracce di
== Teorie speculative ==
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Sempre nel suo saggio ''[[L'uomo Mosè e la religione monoteistica]]'', Sigmund Freud, riprendendo una teoria del biblista protestante [[Ernst Sellin]]<ref>{{de}} [[Ernst Sellin]], ''Mose und seine Bedeutung für die israelitisch-jüdische Religionsgeschichte'', [[Erlangen]], Werner Scholl, [[1922]].</ref>, affermò che Mosè sarebbe stato assassinato dal suo popolo, che si ribellò al culto monoteista di [[Aton]] da lui introdotto.<ref name=":3" /> Secondo l'interpretazione [[Psicoanalisi|psicoanalitica]], l'omicidio di Mosè avrebbe scatenato negli [[israeliti]] il ritorno del [[Trauma (psicologia)|trauma]] per il «[[parricidio]] primordiale», già descritto da Freud in ''[[Totem e tabù]]'' (1913), che fu [[Rimozione|rimosso]] e parecchi secoli dopo li avrebbe spinti [[Inconscio|inconsciamente]] alla creazione della [[Giudaismo|religione]] [[Giudaismo|giudaica]], in ricordo appunto del monoteismo annunciato da Mosè.<ref name=":3" />
Freud ipotizza quindi la sostituzione del Mosè egizio assassinato con un ''secondo Mosè'', questa volta un sacerdote [[
== Mosè nelle tre religioni monoteiste ==
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Un tipo classico dell'iconografia di Mosè raffigura la morte solitaria del profeta alla presenza del Signore, ispirata a {{passo biblico2|Dt|34,5-8}}.<ref name="Palma">{{Cita pubblicazione|nome=Luigi Michele de|cognome=Palma|titolo=Michele, il diavolo e la morte di Mosè (Gd 9) su un capitello di San Michele Maggiore a Pavia|accesso=12 febbraio 2025|url=https://www.academia.edu/32255102/Michele_il_diavolo_e_la_morte_di_Mos%C3%A8_Gd_9_su_un_capitello_di_San_Michele_Maggiore_a_Pavia?email_work_card=title}}</ref>
Il Deuteronomio afferma che fu il Signore a seppellire personalmente Mosè. Gli Israeliti, che si trovavano a distanza, osservarono un mese di lutto.
La [[Lettera di Giuda]] (1,9) afferma che san [[Michele (Arcangelo)
==== Le corna di Mosè ====
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