Mosè: differenze tra le versioni
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=== Fonti bibliche ===
[[File:Moses041.jpg|min|verticale|''Mosè'' di [[Spagnoletto|Jose de Ribera]] (1638), [[Museo nazionale di San Martino]], [[Napoli]].]]
I cinque libri della ''[[
Tuttavia studi più recenti dimostrarono che i libri della Torah furono in realtà il frutto di un lungo lavoro collettivo che sarebbe iniziato, secondo la teoria più accreditata (nota come [[Ipotesi Documentale|ipotesi documentale]]), nel primo periodo del [[Regno di Giuda]] nel X secolo a.C. ([[tradizione jahvista]]). A seguito della distruzione del [[Regno d'Israele]] nell'VIII secolo a.C. da parte degli [[Assiri]], il suo bagaglio culturale e religioso ([[Eloismo|tradizione Elohista]]) sarebbe confluito a Giuda ed assorbito nei testi jahvisti<ref name=":62">Cfr. [[Mario Liverani]], ''Oltre la Bibbia'', Bari, Laterza, 2009</ref>. Si giunse ad una prima redazione organica soltanto nel secolo successivo ad opera di alcuni sacerdoti del [[Tempio di Gerusalemme]] ([[Deuteronomio|tradizione Deuteronomista]]) nell'epoca di poco precedente la [[cattività babilonese]], sotto il regno di [[Giosia]], per enfatizzare le proprie caratteristiche religiose<ref name=":62" />. La redazione definitiva della Torah sarebbe però avvenuta all'epoca del ritorno in [[Giudea]] dei deportati dell'[[esilio babilonese]] nel [[V secolo a.C.]], ad opera dei sacerdoti del [[Secondo Tempio]] ([[Tradizione sacerdotale|tradizione Sacerdotale]]), cui si attribuisce l'intera stesura del [[Levitico]].<ref name=":62" />
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</ref>, pur negando la verità storica della relativa narrazione biblica, la considerano la mitizzazione di un confronto attinente a una cronologia più bassa (a partire dal X secolo a.C.) della storia d'Israele, come l'invasione di Israele da parte del faraone [[Sheshonq I]] dopo la morte del re [[Salomone]] e dello scontro tra il re [[Giosia]] e il faraone [[Necao II]], ritenendo quindi che i suoi protagonisti non siano che la risultante scaturita da quella che potrebbe essere chiamata ''pia tradizione''.
La maggioranza degli studiosi, anche cristiani<ref group="Nota">E anche gli archeologi Israeliani - molto attivi nel campo dell'archeologia biblica, anche come parte del progetto [[sionista]] - condividono l'opinione che molto di quanto contenuto nel racconto biblico sia da ritenersi non storico e che "questo è ciò che gli archeologi hanno scoperto dai loro scavi nella Terra di Israele: gli Israeliti non sono mai stati in Egitto, non hanno vagato nel deserto, non hanno conquistato i territori in una campagna militare e non li hanno dati alle 12 tribù di Israele" e "un altro intoppo è che l'Egitto stesso governava la Terra di Israele nel momento del presunto Esodo. Anche se i Figli di Israele fossero fuggiti dall'Egitto, avrebbero comunque raggiunto un altro territorio sotto il controllo Egiziano. È difficile trovare un archeologo della corrente di maggioranza che difenda la descrizione biblica degli eventi. Qui, in 18 anni [anno 2017], nulla è cambiato". ({{Cita web|url=https://www.haaretz.com/archaeology/.premium-1.818795#|titolo="Is The Bible a true story?" - Haaretz URL consultato il 12 febbraio 2021|accesso=12 febbraio 2021}}, archiviato il 24 ottobre 2017 [https://archive.is/20180917113911/https://www.haaretz.com/archaeology/MAGAZINE-is-the-bible-a-true-story-latest-archaeological-finds-yield-surprises-1.5626647]. Cfr anche: Ivana Zingariello e Giorgio Gabbi, ''La Bibbia è piena di bugie?'', in ''Quark'', nº 50, marzo 2005, pp. 79-87; Israel Finkelstein e Neil Asher Silberman, ''Le tracce di
== Teorie speculative ==
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== Mosè nelle tre religioni monoteiste ==
=== Tradizione ebraica ===
La tradizione ebraica, che ha in Mosè il più alto rappresentante, avendo egli ricevuto le tavole della Legge sul monte Sinai, ha creato intorno a questa figura una serie di leggende e miti che ne hanno ampliato lo spessore epico: bambino prodigio, illuminò la camera dei suoi genitori quando fu concepito, a un anno era già in grado di parlare e a tre sapeva prevedere il futuro. Divenuto egizio mantenne i costumi degli israeliti e fu salvato miracolosamente dalla morte quando, catturato dai soldati del faraone, fu condannato alla decapitazione, ma il suo collo non venne neppure scalfito dalla spada del boia, che cadde in frantumi. Divenuto guida del suo popolo, dovette combattere contro l'ingordigia degli altri israeliti, che volevano a tutti i costi accaparrarsi i tesori degli egizi, e salito sul monte Sinai, divenne, su insegnamento degli angeli, maestro della [[Torah]], a lui vennero comunicati gli scritti sapienziali della tradizione ebraica: il [[Talmud]], la [[Mishna]]
Fra gli scritti della tradizione ebraica possiamo ricordare, oltre al "''Libro dei Giubilei''", trascritto nella comunità degli [[esseni]], l'apocrifo "''Ascensio Mosis''", la cui prima parte, detta propriamente "''il Testamento di Mosè''", comprende il discorso profetico di congedo rivolto da Mosè al suo successore Giosuè sul futuro destino di Israele e sulla fine dei tempi. Si descrive con ampiezza il periodo degli [[Asmonei]]: un potente re dell'Occidente conquisterà la terra, ma Israele con l'aiuto di Dio riuscirà vittorioso su [[Roma]]; quindi verrà il giorno finale. Il testo, scritto a cavallo tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., è menzionato anche dai padri della Chiesa. Alla seconda parte, non conservata, "''l'Ascensione''", si riferisce la neotestamentaria [[lettera di Giuda]], nei versetti in cui narra l'episodio dove l'arcangelo [[San Michele|Michele]] lotta con [[Satana]] per impossessarsi del corpo di Mosè.
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