Forum (programma televisivo) e Arthur Rimbaud: differenze tra le pagine

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{{quote|Io dico che bisogna esser veggente, ''farsi veggente''. Il Poeta si fa ''veggente'' attraverso un lungo, immenso, ragionato ''disordine di tutti i sensi''.|A.Rimbaud, da ''Lettera del Veggente''}}
{{ProgrammaTV
|NomeProgramma = Forum
|Logo =
|Dimensione logo = 230px
|Anni di produzione = [[1985]] - ...
|Durata = 100', 60'
|Genere = Attualità
|Presentatore =
[[Catherine Spaak]] <br>([[1985]] - [[1988]])
 
{{Bio
[[Paola Perego]] <br>([[1997]] - [[2004]])
|Nome = Jean Nicolas Arthur
|Cognome = Rimbaud
|Sesso = M
|LuogoNascita = Charleville-Mézières
|GiornoMeseNascita = 20 ottobre
|AnnoNascita = 1854
|LuogoMorte = Marsiglia
|GiornoMeseMorte = 10 novembre
|AnnoMorte = 1891
|Attività = poeta
|Nazionalità = francese
|Immagine = ArthurRimbaud
|Didascalia = Arthur Rimbaud
}}
 
Nasce nella cittadina di [[Charleville-Mézières|Charleville]] nel palazzo al numero civico 12 di rue Napoléon, poi ribattezzata rue [[Thiers]], prima d'essere oggi rinominata rue [[Bérégovoy]]. Il padre del poeta è Jean Frédéric Arthur Rimbaud, un capitano d'armata di stanza a [[Charleville-Mézières|Mézières]], che ha partecipato alla guerra d'[[Algeria]] dove è stato decorato con la [[Legion d'Onore]]. Ha poi incontrato Vitalie Cuif, una giovane contadina di Roche, piccola borgata nei pressi di [[Attigny]], che si è trasferita a Charleville. Ha con lei 5 figli (Frédéric, Arthur, Victorine, Vitalie e Isabelle), prima di abbandonare la famiglia.
[[Rita Dalla Chiesa]] <br>([[1988]] - [[1997]] / [[2004]] - ...)
|Giudici = [[Santi Licheri]], [[Tina Lagostena Bassi]], [[Ferdinando Imposimato]] e [[Luigi Di Majo]]
|Rete =
<br>[[Canale 5]] <br>([[1985]] - [[1997]] e [[2008]] - ...)
[[Rete 4]] <br>([[1997]] - ...)
|Regista = [[Italo Felici]], [[Elisabetta Nobiloni Laloni]]
|Sitoweb = http://www.forum.mediaset.it
|URL}}
'''Forum''' è un [[programma televisivo]] giuridico non istituzionale in onda su [[Rete 4]] e [[Canale 5]].
==Storia==
La prima puntata del programma, condotta da [[Catherine Spaak]], va in onda il [[29 settembre]] [[1985]], all'interno del contenitore domenicale di [[Canale 5]] [[Buona Domenica]]. Fin da quella puntata è presente il giudice [[Santi Licheri]], presidente aggiunto onorario della [[Corte di Cassazione]]. Visto il successo del programma, è stato collocato nei palinsesti giornalieri dapprima nella fascia pomeridiana, e poi in quella mattutina, prima sotto la conduzione della stessa Spaak e in seguito, nel [[1988]], di [[Rita Dalla Chiesa]]. A partire dal [[31 maggio]] [[1994]], tra l'altro, il programma verrà proposto anche in prima serata con il titolo di '''Forum di sera''', dove la conduttrice è protagonista anche di un salotto vip e affronta cause insolite, come quella della prima puntata, in cui le ragazze di [[Non è la RAI]] capitanate da [[Ambra Angiolini]] portano a cospetto del giudice proprio la stessa [[Rita Dalla Chiesa]]. Forum condivide lo stesso studio di Non è la RAI e nella causa, si troverà una decisione per la temperatura dello studio<ref>http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/31/Rita_spero_che_Ambra_non_co_0_9405319708.shtml</ref> .
Dal [[1997]] la trasmissione cambia canale. Dall'ammiraglia passa infatti alla più scarna [[Retequattro]], nella fascia oraria delle 11:30/13:30, dove si insedierà molto bene sotto la conduzione di [[Paola Perego]] (succeduta a [[Rita Dalla Chiesa]] dopo non poche polemiche) ottenendo per anni ottimi risultati in termini di ascolti che porteranno il programma a essere tra i più visti della rete e, spesso, della fascia oraria stessa.
Dal [[1998]] la nota avvocatessa [[Tina Lagostena Bassi]] affiancherà il giudice Licheri nella risoluzione dei casi, seguita poi dall'altrettando noto giudice [[Ferdinando Imposimato]] nei primi [[anni 2000]].
Nel [[2004]] la conduzione torna in mano alla Dalla Chiesa, storica conduttrice del programma, mentre nel [[2005]] il programma compie 20 anni e, il [[22 settembre]] di quell'anno, l'anniversario viene celebrato con una prima serata alla quale partecipano tutti i personaggi che hanno collaborato al programma negli anni di attività. Proprio in quella serata, la guardia giurata del programma [[Pasquale Africano]], personaggio più longevo della trasmissione insieme al giudice Licheri poichè presente anch'esso dalla prima puntata, annuncia di volersi ritirare dal suo incarico. Al suo posto torna [[Fabrizio Bracconeri]] (già aiutante nei primi anni 90) che affianca così la conduttrice e [[Marco Senise]].
La stagione [[2006]]/[[2007]] si rivela ricca di cambiamenti. Il programma, che nel frattempo si è arricchito di spazi dedicati ai quesiti veloci giunti in redazione tramite lettere o videomessaggi, perde la sua "staticità" venendo trasmesso un'ora in più al giorno in più (dalle 14, dopo il [[TG4]], con il nome di "sessione pomeridiana") e a tal proposito si aggiunge una nuova personalità al team di arbitri: il giudice [[Luigi Di Maio]]. Inoltre, nel mese di [[giugno]] [[2007]] viene trasmesso nella fascia preserale, un'ora critica per la televisione italiana di fine [[anni 2000]], in contrapposizione con una programmazione forte sia in casa [[Mediaset]] ([[Cultura moderna]]) che in casa [[RAI]] ([[Soliti ignoti (programma televisivo)|Soliti ignoti, identità nascoste]]).
Nel [[settembre]] [[2007]] il programma viene confermato per la nuova stagione, sempre su [[Retequattro]] ma al vecchio orario mattutino, in aggiunta all'anch'essa confermata sessione pomeridiana delle 14. Si aggiunge un nuovo giudice, [[Marietta Scoca]], e a [[dicembre]] i vertici [[Mediaset]] decidono di ritrasferire la trasmissione da Retequattro alla rete ammiraglia Canale 5. Dopo le vacanze natalizie infatti, la trasmissione torna su [[Canale 5]] alle 11, durando sempre due ore, mentre rimane invariata di orario e emittente la sessione pomeridiana. Dal [[24 gennaio]] [[2008]] si aggiunge il nuovo giudice [[Beatrice Dalia]].
 
Dopo la partenza del marito, Vitalie sopravvive con i figli in una modesta casa, in rue de Bourbon, a Charleville. Arthur ha 7 anni.
==Il programma==
Il programma utilizza la formula dell'[[arbitrato]] per risolvere piccole controversie tra cittadini in materia di questioni condominiali, sinistri stradali, ma anche problematiche familiari piuttosto spinose.
Ogni [[sentenza]] prodotta è in realtà un [[lodo|lodo arbitrale]] e come tale non sottoponibile a giudizio di [[appello]]. Conformemente alla disciplina dell'arbitrato, i contendenti sono invitati prima della trasmissione a firmare una [[liberatoria]] che permetterà al giudice di decidere in merito alle questioni a lui sottoposte.
Ogni causa viene analizzata attentamente tramite il dibattimento tra le parti. Inoltre mentre il giudice decide la sentenza, la conduttrice intervista il pubblico per sentire opinioni sul caso. L'opinione del pubblico viene infine raccolta in modo globale tramite l'uso di alcuni sassolini, che tutto il pubblico può decidere di apporre in due differenti contenitori che rappresentano ciascuna delle parti. Il compito di "raccoglitore dei sassolini" è stato per due decenni svolto dalla guardia giurata [[Pasquale Africano]] e, in epoca più recente, da [[Fabrizio Bracconeri]]. Alla fine dello spazio delle interviste, i contenitori vengono posati su una [[bilancia a bracci uguali]] (che è diventata l'icona del programma) e, tirando il chiodo, si verifica la preferenza del pubblico in base alla maggioranza. Spesso, durante questo spazio vengono lette anche le [[e-mail]] mandate dal pubblico che segue la trasmissione da casa.
A partire da metà anni 2000, inoltre, sono spesso invitati in qualità di ospiti degli esperti in vari campi (per esempio addetti di associazioni di consumatori o dell'[[INPS]]) per discutere di temi di attuali e problematiche comuni alla popolazione italiana, tra cui la tutela delle [[coppia di fatto|coppie di fatto]].
 
<blockquote style="font-size: 90%; margin-right: 25%; ">
==I collaboratori==
''L'âpre brise d'hiver qui se lamente au seuil'' <br/>
Altri protagonisti del programma sono i collaboratori, come [[Marco Senise]], attuale spalla di Rita Dalla Chiesa, che svolge le interviste dal pubblico presente, e [[Pasquale Africano]], che ha svolto le mansioni di [[guardia giurata]] per moltissimi anni e che attualmente è sostituito da [[Fabrizio Bracconeri]], presente nel programma già nei primi anni 90.
''Souffle dans le logis son haleine morose !'' (...) <br/>
''Et là, c'est comme un lit sans plume, sans chaleur,'' <br/>
''Où les petits ont froid, ne dorment pas, ont peur ;'' <br/>
''Un nid que doit avoir glacé la bise amère''... <br/>
<div style="text-align: right;"> extrait de ''Les Étrennes des orphelins'' </div> </blockquote>
 
La madre, molto rigida e severa, ha come principali preoccupazioni l'educazione dei figli e la rispettabilità sociale: proibisce per esempio ai propri bambini di giocare in strada con i figli di operai; la domenica, si vede passare la famiglia diretta verso la chiesa in [[fila indiana]], con la madre che chiude la marcia. E tuttavia, in questo focolare ricostruito alla meno peggio in mancanza di un marito e padre di famiglia, Vitalie veglia sui suoi figli, e, seppur violenta ma naturale che sia stata la rivolta d'Arthur più tardi, è verso lei che sempre tenderà.
== Lo staff dietro le quinte ==
*Supervisione artistica: Ermanno Corbella
*Regia: Elisabetta Nobiloni Laloni
*Produttore esecutivo: Anna di Teodoro
*Direttore di produzione: Cristina Ferracci
*Direttore di fotografia: Mauro Giordani
*Scenografia: Marco Marini
 
Arthur segue gli studi all'istituto Rossat, poi al collegio, dove ha un curriculum eccezionale e una prodigiosa precocità: colleziona tutti i premi di merito, in letteratura, versione, componimento e redige con virtuosità in latino dei poemi, delle elegie, dei dialoghi, ma la sua anima comincia a spuntare:
==I giudici==
=== Giudici Forum Canale 5 ===
*[[Santi Licheri]]
*[[Tina Lagostena Bassi]]
*[[Ferdinando Imposimato]]
*[[Beatrice Dalia]]
 
<blockquote style="font-size: 90%; margin-right: 25%; ">
=== Giudici Sessione Pomeridiana Rete 4 ===
''Tout le jour il suait l'obéïssance ; très '' <br/>
*[[Luigi Di Majo]]
''Intelligent ; pourtant des tics noirs, quelques traits'' <br/>
*[[Marietta Scocca]]
''Semblaient prouver en lui d'âpres hypocrisies'' <br/>
''Dans l'ombre des couloirs aux tentures moisies,'' <br/>
''En passant il tirait la langue, les deux poings'' <br/>
''À l'aine, et dans ses yeux fermés voyait des points.'' <br/>
<div style="text-align: right;"> extrait de ''Poètes de sept ans'' </div> </blockquote>
 
Nel luglio 1869, partecipa alle prove del concorso generale di composizione latina sul tema "Jugurtha" ([[Giugurta]]), che egli vince a man bassa. Il preside del collegio M.Desdouets dice di lui "Nulla di banale germina in questa testa, diverrà il genio del Male o il genio del Bene". Arraffando tutti i premi, si affranca dalle umiliazioni dell'infanzia.
== All'estero ==
Questo programma è stato trasmesso anche in Spagna, prima su [[Telecinco]] col nome ''Veredicto'' (dal 1994 al 1995), poi da [[Antena 3]] che riprende il format ma lo cancella a causa dei bassi ascolti. Mediaset ha poi venduto il format in altri paesi. In Polonia è andato in onda su Polonia 1 e Tele 5 con il titolo ''Werdyct'' ed è stato condotto da Tomasz Tomaszewski che esordì nella conduzione affiancando Rita dalla Chiesa nell'edizione italiana.
 
==L'afflato poetico==
==Curiosità==
{{curiosità}}
Nel periodo tra il 1995 e 1996, in sostituzione di Santi Licheri che si prese un bel periodo di influenza, c' erano 2 "supplenti" Giudici: [[Guido Cucco]] e [[Domenico Colaiuta]].
 
Nel [[1870]] fa la conoscenza di Georges Izambard, un giovane supplente di retorica, che diverrà per lui un padre sostituto, una sorta di bastione contro la "mother" (la madre castratrice) da lui soprannominata "mamma flagello", ma soprattutto una guida sui sentieri della poesia, dal momento che il giovane Arthur si riconosce poeta.
==I coniugi Vianello a Forum==
In questo periodo, abbiamo i primi versi; le ''Étrennes des Orphelins'', ''Soleil et Chair'' e ''Ophélie''. L'orientamento poetico è quindi chiaramente quello del [[Parnaso]], la rivista collettiva. In una lettera del [[24 maggio]] [[1870]], inviata a [[Théodore de Banville]], rappresentante di quel movimento, Arthur, dell'età di appena 16 anni, afferma di voler divenire ''Parnassiano'' o null'altro. Aggiunge alla lettera numerosi suoi lavori (''Ophélie'', ''Sensation'', ''Soleil et chair''), al fine di ottenere il suo appoggio presso l'editore Lemerre.
Nell' episodio del primo ciclo di ''[[Casa Vianello]]'', il titolo era "Risarcimento danni".
I coniugi [[Raimondo Vianello|Vianello]], ovvero [[Sandra Mondaini]] e [[Raimondo Vianello]] decidevano di risarcire i danni subiti dal loro [[cane]], la vicina di casa in quel periodo era la signora Girardi interpretata da [[Claudia Cavalcanti]]. Allora decisero di assistere alla [[trasmissione televisiva]] per esporre i fatti. Il giudice però nella [[Sit-com]] non era [[Santi Licheri]] ma il mitico [[Fernando Cerulli]], mentre la [[guest-star]] invere era [[Pasquale Africano]], in veste di "finta" guardia giurata. La signora Girardi dichiara al [[giudice]] che il [[cane]] dei coniugi [[Raimondo Vianello|Vianello]] faceva i suoi bisogni che sono caduti nel terrazzo di sotto della vicina di casa (ndr. la signora Girardi). Alla sentenza del [[giudice]] però si sono condannati i coniugi Vianello nel risarcire i danni subiti dal [[cane]]. Al termine però la signora [[Sandra Mondaini|Mondaini]] era molto contenta, mentre il signor [[Raimondo Vianello|Vianello]] ha deciso di pagare i danni del cane.
Al termine però giunsero i saluti del pubblico di ''Forum''.
 
La sua poesia intitolata ''À la musique'', scritta nell'autunno 1870, ben ci mostra il suo malessere di vivere vicino a Charleville:
==Note==
<references/>
 
<blockquote style="font-size: 90%; margin-right: 25%; ">
==Collegamenti esterni==
''Sur la place taillée en mesquines pelouses, <br/>
*[http://www.forum.mediaset.it/ Sito ufficiale]
''Square où tout est correct, les arbres et les fleurs, <br/>
''Tous les bourgeois poussifs qu'étranglent les chaleurs <br/>
''Portent, les jeudis soirs, leurs bêtises jalouses <br/>
''– L'orchestre militaire, au milieu du jardin, <br/>
''Balance ses schakos dans la Valse des fifres : <br/>
''– Autour, aux premiers rangs, parade le gandin ; <br/>
''Le notaire pend à ses breloques à chiffres <br/>
''Des rentiers à lorgnons soulignent tous les couacs : <br/>
''Les gros bureaux bouffis traînent leurs grosses dames <br/>
''Auprès desquels vont, officieux cornacs, <br/>
''Celles dont les volants ont des airs de réclames ; <br/>
''Sur les bancs verts, des clubs d'épiciers retraités <br/>
''Qui tisonnent le sable avec leur canne à pomme, <br/>
''Fort sérieusement discutent les traités, <br/>
''Puis prisent en argent, et reprennent : « En somme !... » <br/>
''Épatant sur son banc les rondeurs de ses reins, <br/>
''Un bourgeois à boutons clairs, bedaine flamande, <br/>
''Savoure son onnaing d'où le tabac par brins <br/>
''Déborde - vous savez c'est de la contrebande - <br/>
''Le long des gazons verts ricanent les voyous (...)'' <br/>
<div style="text-align: right;"> extrait de ''Recueil de Douai'' </div> </blockquote>
 
Avendo risentito molto profondamente della tragedia della [[Comune di Parigi|Comune]], il poeta-bambino vuole raggiungere [[Parigi]]. Lo stesso giorno in cui [[Napoleone III]] e l'esercito imperiale entrano a [[Rethel]], Arthur fugge da Charleville, in direzione di Parigi, dove vuole diventare giornalista. L'avventura è sventata dal bigliettaio controllore del treno su cui viaggia ed ha il suo compimento nella prigione di Mazas e il susseguente ritorno a Charleville, dove la madre gli rifila una sberla memorabile al centro del quai de la Madeleine, a fianco all'attuale [[Museo Rimbaud]]. Ma non è che l'inizio di una lunga serie di fughe, dato che Arthur è ossessionato dal bisogno morboso di camminare, ancora e sempre, per accostarsi a un altro mondo oltre gli oceani e le montagne, sempre più lontano. [[Paul Verlaine]] dirà di lui che è un "viaggiatore cencioso".
[[Categoria:Programmi televisivi]]
 
Durante il suo soggiorno a Parigi, Arthur abita, nel febbraio-marzo 1871 presso [[Théodore de Banville]]. Ma già dal mese di maggio, Arthur, nella sua cosiddetta "lettera del veggente", esprime la sua differenza e, nell'agosto[[1871]], nel suo poema parodistico, ''Ciò che dicono al poeta a proposito dei fiori'', esprime una critica aperta alla poetica di Banville.
 
In un poema violento, ''L'orgie parisienne ou Paris se repeuple'', egli denuncia lassismo e vigliaccheria dei vincitori. Dopo la disfatta contro la [[Prussia]] nel [[1871]], la sua poesia si radicalizza sempre più, diviene sempre più sarcastica: ''Vénus Anadyomène'' ne è un esempio. La stessa scrittura si trasforma progressivamente, e Rimbaud comincia a odiare la poesia dei ''Parnassiani'', e nella celebre ''Lettera a Paul Demeny'' o ''Lettera del veggente'', egli afferma il suo rigetto della "poesia soggettiva".
 
È ugualmente in questa lettera che egli espone la sua propria ricerca della poesia: vuole farsi "veggente", tramite una "lunga, immensa e ragionata sregolatezza di tutti i sensi". È così che Rimbaud, l'allievo iperdotato, rifiuta di tornare al liceo, fugge e beve dell'assenzio. Chiamato da [[Paul Verlaine]] a cui ha inviato qualche lirica, comincia con lui una relazione intima e una vita di vagabondaggio. Non ha che 17 anni.
 
Questa relazione tumultuosa termina con uno smacco/insuccesso: nel [[1873]], i due amici sono a [[Londra]]. Verlaine abbandona tutto d'un tratto Rimbaud affermando di voler tornare dalla moglie, deciso a spararsi se ella non lo avesse riaccettato. Trasloca in un albergo a [[Bruxelles]]. Rimbaud lo raggiunge, persuaso che non avrà il coraggio di mettere fine ai suoi giorni. Nel momento in cui Arthur lo vuole lasciare Verlaine, ebbro/ubriaco, spara due colpi all'amico, ferendolo leggermente. Verlaine viene incarcerato a [[Mons]]. Rimbaud, invece, raggiunge la fattoria di famiglia a [[Roche]], nelle [[Ardenne]] dove scrive ''Una stagione all'inferno''.
 
''Una stagione all'inferno'' è una biografia allucinata del percorso di Rimbaud. La scrittura caotica è attraversata senza posa da una molteplicità di voci interiori. Rimbaud vi grida la sua sofferenza, il suo dolore, la sua esperienza intima: ha compreso che non può "rubare il fuoco" solo per sé. Una "pazienza ardente" è indispensabile perché la disfatta non diventi definitiva. Ma voler dimenticare "l'Inferno", è tradire l'umanità. Tuttavia, nella solitudine atroce della città, la stanchezza soffoca il giovane poeta.
 
Ciclicamente afasico o attraversato da crisi di odio verso la Chiesa, la società del [[XIX secolo]] che rinchiude l'individuo, Rimbaud rende il lettore partecipe dei suoi smacchi amorosi, e si pensi alla sua relazione con Verlaine, ma anche del fatto che per lui "l'amore è da reinventare". Smacco anche nel suo processo di ''Spia'': è un individuo che, solo, ha voluto dannarsi per ritrovare il vero senso della poesia.
 
I lavori scritti in seguito, praticamente tutte le sue ''[[Le Illuminazioni|Illuminazioni]]'', terminano con l'irruzione della "realtà ruvida a spegnersi". Quindi si zittirà, a 21 anni, avendo compiuto tutto ciò che era in suo potere, nel "deserto e nella notte" che lo attorniano. Sa ormai che, da sola, la poesia non può cambiare la vita.
 
==L'avventura d'Africa==
 
A 24 anni il giovane poeta abbandona il mondo della letteratura e dei salotti per vivere l'avventura come rimedio alla noia, vagando verso paesi dai nomi che fanno sognare ([[Yemen]], [[Gibuti]], [[Etiopia]], [[Eritrea]]), ma che non furono altro che il teatro di una lunga deriva personale, e nei quali finirà per perdersi.
 
Arrivando a [[Aden]], recupera se stesso, come lavoratore manuale, semplice operaio. Il [[7 agosto]] [[1880]] si sistema come caporeparto dei raccoglitori di caffè della società Bardey. In quel periodo, il porto di [[Mokha]] conosceva un fiorente commercio grazie al caffè.
 
Nel dicembre 1880, arriva a [[Harar]] in [[Abissinia]], la città dei 99 minareti. La leggenda racconta che fu uno dei primi occidentali a penetrare in questa città santa dell'[[Islam]]. Diviene gerente di un banco commerciale e pratica il commercio dell'avorio, del caffè, delle pelli e dell'oro, che scambia con tessuti di [[Lione]], casseruole, della chincaglieria. Si lancia anche nel commercio di armi, dato che all'epoca la regione è agitata da numerosi conflitti. Di contrapposto, la leggenda che lo fa un negriero è infondata: è vero solo che chiederà, nel [[1889]], una coppia di schiavi ad un amico "per suo servizio personale" (ma non li otterrà mai).
 
Tuttavia, ad Harar come altrove, Rimbaud s'annoia sempre, e, in una delle sue lettere alla famiglia, dice: ''"M'annoio molto, sempre; non ho mai conosciuto nessuno che si annoiasse così tanto come me"''.
 
Nel [[1891]] ritorna in patria. Una sinovite mal curata al ginocchio si è manifestata e, per diffuso processo canceroso, gli dovrà essere amputata la gamba. Il [[24 luglio]] [[1891]] sbarca alla stazione di [[Voncq]], a 3 chilometri da [[Roche]], con la sua stampella e una nuova gamba, di legno. Purtroppo non è stato possibile fermare la cancrena e se ne riparte un mese più tardi, in treno, per andare a morire a [[Marsiglia]], il [[10 novembre]], all'età di 37 anni, tra sofferenze atroci, vegliato dalla sorella Isabelle.
 
L'amico [[Paul Verlaine]] riassumerà con una sola frase gli anni erranti di Rimbaud, ''"non ha fatto altro che viaggiare terribilmente e morire giovanissimo"''.
 
==Il suo apporto alla poesia==
 
Per quale motivo questa scrittura personale, questa ricerca assoluta dell'essenza della poesia hanno avuto così tanta risonanza?
 
Innanzitutto perché la scrittura di Rimbaud dà l'esempio universale di un'esperienza dei limiti, avendo ciascuno nel corso della vita risentito questa rivolta che il poeta maledetto, sciogliendo tutti gli ormeggi, spinge al suo culmine, mentre l'uomo comune si accontenta di nasconderla freddamente sotto la maschera che la società ci richiede.
Rimbaud ha anche inventato una nuova lingua, come egli stesso la desiderava: ''l'anima per l'anima, riassumendo tutto, profumi, suoni, colori, il pensiero che si aggrappa al pensiero e tira (Lettera del Veggente)''. Nessuna descrizione minuziosa: solo una forma, una violenza carnale nel colore squillante. Nelle sue visioni, gli esseri, gli oggetti si animano e si uniscono sul sentiero dell'immagine. Questo nuovo verbo poetico ha fatto saltare le norme della civiltà e della determinazione sociale.
 
Con lui, la poesia ha il colore della musica e della pittura, il movimento della danza e del sogno. Sperava che ''dei lavoratori orribili'' gli succedessero. Fra questi successori, che egli auspicava, sicuramente possiamo annoverare [[Jarry]], [[Artaud]], [[Roger Vitrac|Vitrac]] e i [[surrealisti]] in generale. Come ''Il battello ebbro'', essi sono andati a fondo nell'ignoto, aprendo la strada alla poesia contemporanea.
 
==Opere==
* [[Prose e versi di collegio]]
* [[Poesie]]
* [[Ultimi versi]]
* [[Opere varie]]
* [[Una stagione all'inferno]]
* [[Le illuminazioni]]
 
==Rimbaud nella cinematografia==
Tra i primi film che trattano la vita di Rimbaud c'è [[Una stagione all'inferno]] del [[1970]], un film franco-francese di [[Nelo Risi]] che tratta tutta la vita del poeta, dal suo incontro con Verlaine fino al suo viaggio in Africa. Rimbaud è interpretato da [[Terence Stamp]].
 
Un film documentario che rappresenta la biografia del poeta, svolta in tre parti, è [[Arthur Rimbaud - Une biographie]] ([[1991]]), del regista [[Richard Dindo]] in una co-produzione franco-svizzera [http://www.imdb.com/title/tt0101370/].
 
Un altro film, che rappresenta invece la complicata relazione tra Rimbaud e [[Paul Verlaine]], è [[Poeti dall'inferno]] (''Total Eclipse'') ([[1995]]) della regista [[Agnieszka Holland]] dove Rimbaud è interpretato da [[Leonardo Di Caprio]] [http://www.imdb.com/title/tt0114702/].
 
Sempre dello stesso anno è ''The Pagan Book of Arthur Rimbaud'', un film diretto da [[Jay Anania]] che indaga sul percorso interiore del poeta prima del suo incontro con Verlaine.
 
Ancora del 1995 è il film ''Arthur Rimbaud. L'homme aux semelles de vent'' un telefilm in due puntate diretto da [[Marc Rivière]] per la televisione franco-canadese, con [[Laurent Mallet]] nei panni del poeta. Vi si racconta in maniera romanzato il viaggio di Rimbaud in Africa.
 
Del [[1996]] è [[Rainbow pour Rimbaud]], un film tratto da una novella di [[Jean Teulé]], dove un giovane, sotto l'influenza dei poemi di Rimbaud, decide di viaggiare in Africa e incomincia ad identificarsi con il poeta. Il film è diretto da [[Laurent Bénégui]] e lo stesso Teulé. Premio speciale della giuria a [[Festival di Cannes|Cannes]] junior.
 
Del 1998 è il documentario ''Liberté libre'' sul viaggio del poeta dalla Francia al Corno d'Africa, diretto da [[Jean Philippe Perrot]].
 
Del [[2004]] è il documentario ''Quoi? L'etérnité'' di [[Étienne Faure]] sulla vita del poeta.
 
Nel [[2007]] lo sceneggiatore e regista [[Todd Haynes]] si è ispirato al grande poeta per la figura di Arthur (interpretato dall'inglese Ben Wishaw), uno dei sei personaggi ispirati alla musica e alla vita di [[Bob Dylan]] nel film [[Io non sono qui]].
 
==Le sue opere e il cinema==
Dalle opere di Rimbaud sono stati tratti alcuni film:
 
* al poema ''Bottom'' è ispirato ''[[Un grosso uccello grigio azzurro]]'' (Ein Großer graublauer Vogel) ([[1971]]) diretto da [[Thomas Schamoni]].
* il poema ''L'Orgie Parisienne, Ou Paris Se Repeuple'' è musicato da [[Michael Nyman]] nel ''Michael Nyman Songbook'' ([[1992]]).
* dal poema ''Nuit de l'enfer'' è stato tratto ''[[Les amants criminels]]'' ([[1999]]) diretto e sceneggiato da [[François Ozon]] [http://www.film.tv.it/scheda.php?film=25475].
* dal poema ''Une saison en enfer'' è stato tratto ''[[Chelsea Wall]]'' (2001) di [[Ethan Hawke]] e sceneggiato da [[Nicole Burdette]] [http://www.film.tv.it/scheda.php?film=29083].
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
 
* {{fr}} [http://www.mag4.net/Rimbaud/index.html Sito su Arthur Rimbaud]
* {{it}} [http://www.arthurrimbaud.it Sito su Arthur Rimbaud]
* {{fr}} [http://www.rimbaud-arthur.fr 150ème anniversaire de la naissance]
* {{fr}} [http://www.circetofilms.com/html/FRF/Fath.html Il documentario ATHAR sul viaggio del poeta dalla Francia al Corno d'Africa, diretto da Jean Philippe Perrot.]
* {{fr}} [http://maxunger.free.fr/spip/article.php3?id_article=34 Jeune ménage] tratto da "Les Illuminations" canzone disponibile on-line].
* {{it}} [http://www.giovannidallorto.com/testi/france/verlaine/rimbaud.html Drôle de ménage]
 
 
{{Portale|letteratura|biografie}}
 
[[Categoria:Scrittori LGBT|Rimbaud, Arthur]]
 
{{Link AdQ|eo}}
{{Link AdQ|fr}}
 
[[ar:آرثر رامبو]]
[[bg:Артюр Рембо]]
[[br:Arthur Rimbaud]]
[[bs:Arthur Rimbaud]]
[[ca:Arthur Rimbaud]]
[[cs:Arthur Rimbaud]]
[[cy:Arthur Rimbaud]]
[[da:Arthur Rimbaud]]
[[de:Arthur Rimbaud]]
[[el:Αρθούρος Ρεμπώ]]
[[en:Arthur Rimbaud]]
[[eo:Arthur Rimbaud]]
[[es:Arthur Rimbaud]]
[[et:Arthur Rimbaud]]
[[fa:آرتور رمبو]]
[[fi:Arthur Rimbaud]]
[[fr:Arthur Rimbaud]]
[[gl:Arthur Rimbaud]]
[[he:ארתור רמבו]]
[[hr:Arthur Rimbaud]]
[[hu:Arthur Rimbaud]]
[[id:Arthur Rimbaud]]
[[io:Arthur Rimbaud]]
[[ja:アルチュール・ランボー]]
[[ka:არტურ რემბო]]
[[ko:장 아르튀르 랭보]]
[[lb:Arthur Rimbaud]]
[[lv:Arturs Rembo]]
[[mk:Артур Рембо]]
[[mn:Артюр Рембо]]
[[nl:Arthur Rimbaud]]
[[no:Arthur Rimbaud]]
[[pl:Arthur Rimbaud]]
[[pt:Arthur Rimbaud]]
[[ro:Arthur Rimbaud]]
[[ru:Рембо, Жан Никола Артюр]]
[[sk:Jean Nicolas Arthur Rimbaud]]
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