Critiche al cristianesimo: differenze tra le versioni

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Gli argomenti intellettuali contro il cristianesimo comprendono le supposizioni che la vogliono come una fede che incita alla violenza, fatta di corruzione e di superstizione e ricolma di [[pregiudizio]], fino alle accuse di [[politeismo]] (riferite alla dottrina [[Trinità (cristianesimo)|trinitaria]]) e di bigottismo.
 
Nel corso della [[storia del cristianesimo]], il filosofo [[Neoplatonismo|neoplatonico]] [[Porfirio]] (234-305) emerse come uno dei maggiori critici, attraversocon il suo libro intitolato ''[[Contro i cristiani]] ('' (Adversus Christianos''); Porfirio sostenne che il cristianesimo fosse essenzialmente fondato su false profezie le quali non si erano ancora realizzate<ref>Le Roy Froom, ''Prophetic Faith of Our Fathers'' , Vol. I, Washington D.C. Review & Herald, 1946, p. 328.</ref>.
 
A seguito dell'adozione del cristianesimo come [[religione di Stato]], tutte le voci religiose dissenzienti furono gradualmente soppresse sia dal governo politico sia dalle autorità ecclesiastiche<ref>Michael Martin, l ''The Case Against Christianity'', pp. 3–4</ref>.
 
La [[Riforma protestante]] portò ad una divisione radicale del cristianesimo europeo e ciò fece riaccendere le voci critiche sulla fede cristiana, sia dall'interno che dal suo esterno. Con la [[rivoluzione scientifica]] e l'età dell'[[Illuminismo]], il cristianesimo sperimentò ulteriori attacchi da parte di grandi pensatori e filosofi come [[Voltaire]], [[David Hume]], [[Thomas Paine]] e il barone [[Paul Henri Thiry d'Holbach]],<ref name="Martin, Michael p. 4">Michael Martin, ''The Case Against Christianity'', p. 4</ref> a cui seguì la [[scristianizzazione della Francia durante la Rivoluzione francese]].
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Il tema centrale di queste critiche fu la negazione della precisione storica della ''[[Bibbia]]'' cristiana e la percezione della corruzione delle autorità religiose<ref name="Martin, Michael p. 4"/>. Altri pensatori, come [[Immanuel Kant]], lanciarono i primi assalti sistematici e completi alla [[teologia cristiana]], tentando di confutarne gli argomenti teistici sull'[[esistenza di Dio]]<ref>Immanuel Kant, ''Critica della ragion pura'', Parte seconda: ''Dialettica trascendentale'', Capitolo terzo: ''L'ideale dalla ragion pura''</ref>.
 
Durante la [[storia moderna]] il cristianesimo affrontò critiche sostanziali da una vasta gamma di movimenti politici e di [[ideologie]]. Alla fine del XVIII secolo la [[Rivoluzione francese]] ebbe tutta una serie di politici e filosofi che criticarono - anche aspramente - le dottrine cristiane tradizionali, precipitando in un'ondata di [[anticlericalismo]] e [[laicismo]] durante la quale furono chiuse centinaia di chiese e migliaia di sacerdoti vennero deportati<ref>Robert R. Palmer and, Joel Colton, ''A History of the Modern World'', (New York:, McGraw Hill, 1995), pp. 388–92388–392.</ref>.
 
Dopo la rivoluzione i più eminenti filosofi del [[liberalismo]] e del [[comunismo]], come [[John Stuart Mill]] e [[Karl Marx]], criticarono la dottrina cristiana per il motivo che era asservita al [[conservatorismo]] e all'[[antidemocrazia]]. [[Friedrich Nietzsche]] affermò che il cristianesimo promuovesse una sorta di "morale degli schiavi" (vedi [[Moralità signore-servo]]), che non faceva altro che sopprimere i desideri presenti nella volontà umana<ref>Robert R. Palmer &, Joel Colton, ''A History of the Modern World'', (New York:, McGraw Hill, 1995), p.630.</ref>.
 
La [[Rivoluzione d'ottobre]] attuata dal [[bolscevismo]], la [[Guerra civile cinese|Rivoluzione comunista cinese]] e molti altri movimenti rivoluzionari contemporanei hanno anch'essi portato ad una critica serrata della religione cristiana.
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La critica biblica comprende una varietà di metodi utilizzati dall'[[Illuminismo]] nei primi decenni del XVIII secolo, quando gli studiosi cominciarono ad applicare ai documenti biblici gli stessi metodi e le prospettive già applicate ad altri testi letterari e filosofici<ref>[[W. R. F. Browning]], "[http://www.encyclopedia.com/doc/1O94-biblicalcriticism.html Biblical criticism.]" ''A Dictionary of the Bible.'' 1997 ''Encyclopedia.com.'' 8 Apr. 2010</ref>. Esso è un [[termine ombrello]] che copre varie tecniche usate in linea di principio dai teologi liberali cristiani per studiare approfonditamente il significato dei vari passaggi biblici.
 
Essa utilizza principi storici generali basandosi fondamentalmente sulla [[ragione]] piuttosto che sulla [[rivelazione]] o sulla [[fede]]. Vi possono essere quattro tipi principali di critica biblica<ref name="RobinsonCriticism">B.A. Robinson, ''[http://www.religioustolerance.org/chr_hcri.htm Biblical Criticism, including Form Criticism, Tradition Criticism, Higher Criticism, etc.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170310041700/http://www.religioustolerance.org/chr_hcri.htm |data=10 marzo 2017 }}'' Ontario Consultants on Religious Tolerance, 2008. Web: 8 Apr 2010.</ref>:
* critica testuale - un'analisi dei documenti letterari, in particolare quelli biblici, per scoprire le prime tradizioni orali su cui si basavano (storie, leggende, miti ecc.);
* critica della tradizione - un'analisi che si concentra su come le tradizioni religiose si sono sviluppate ed evolute nel corso del tempo durante il quale è stato scritto il testo;
* critica maggiore - lo studio delle fonti e dei metodi letterari impiegati dagli autori biblici<ref name=RobinsonCriticism /><ref name="Mather">G.A.Mather, & L.A. Nichols, ''Dictionary of Cults, Sects, Religions and the Occult,'', Zondervan, (1993) (citato in Robinson, ''Biblical Criticism''</ref>;
* critica minore - la disciplina e lo studio della formulazione attuale del testo biblico, una ricerca della purezza e della comprensione testuale<ref name="Mather" />.
 
==== Critica testuale ====
{{vedi anche|Ecdotica}}
All'interno dei numerosi manoscritti biblici esiste un'ampia serie di varianti testuali. La stragrande maggioranza di queste varianti è rappresentata dall'incosenquenzialitàincosequenzialità e dagli errori d'ortografia delle parole, dal disordine delle varianti<ref>[[Bruce Metzger]], cited in ''The Case for Christ'', Lee Strobel</ref>, oltre che dalle abbreviazioni e dagli errori di trascrizione<ref>{{Cita libro|cognome=Ehrman |nome=Bart D. |wkautore=Bart D. Ehrman |titolo=Misquoting Jesus: The Story Behind Who Changed the Bible and Why |url=https://books.google.com/books?id=kXdXKaJWs2UC&pg=PA91#v=onepage&q=91%20abbreviations&f=false |accesso=2 agosto 2013 |anno=2005 |editore=HarperCollins |città= |isbn=978-0-06-073817-4 |p=91}}</ref>. Critici testuali come [[Bart Ehrman]] hanno proposto che alcune di queste varianti e interpolazioni testuali siano teologicamente motivate<ref>Bart D. Ehrman, ''The Orthodox Corruption of Scripture''., New York:, Oxford University Press, 1993</ref>. Le conclusioni di Ehrman e le scelte fatte sulle varianti testuali sono state contestate da alcuni critici come [[Craig Blomberg]], Daniel Baird Wallace e Thomas Howe<ref>Daniel B. Wallace, [http://findarticles.com/p/articles/mi_qa3817/is_200606/ai_n17176283/pg_1?tag=artBody;col1 "The Gospel According to Bart: A Review Article of Misquoting Jesus by Bart Ehrman,"] ''[[Journal of the Evangelical Theological Society]]'', June 2006 (disponibile su [http://www.bible.org/page.php?page_id=4000 Bible.org])
*Craig L. Blomberg, [http://www.denverseminary.edu/article/misquoting-jesus-the-story-behind-who-changed-the-bible-and-why/ "Review of Misquoting Jesus: The Story Behind Who Changed the Bible and Why,"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090425151325/http://www.denverseminary.edu/article/misquoting-jesus-the-story-behind-who-changed-the-bible-and-why/ |data=25 aprile 2009 }} Denver Seminary, February 2006
*{{Cita web |cognome=Howe |nome=Thomas |wkautore=Thomas Howe (professor) |titolo=A Response To Bart D. Ehrman's Misquoting Jesus |url=http://www.isca-apologetics.org/papers/isca-2006/response-bart-d-ehrmans-misquoting-jesus |accesso=31 luglio 2013 |anno=2006 |editore=International Society of Christian Apologetics |p=[http://www.isca-apologetics.org/sites/default/files/papers/Jared%20Martinez/Howe-AResponseToBartEhrman.pdf PDF download] }}</ref>.
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La maggior parte delle Bibbie contiene note a piè di pagina per indicare quei passaggi che sono stati contestati in quanto non presenti nei manoscritti più antichi. I commenti biblici discutono anche di questi, a volte nel massimo dettaglio.
 
Nella loro edizione del testo neotestamentario [[Kurt Aland]] e [[Barbara Aland]] confrontano il numero totale di versetti privi di varianti per pagine (escludendo gli errori ortografici) tra le sette maggiori edizioni del ''Nuovo Testamento'' in [[lingua greca]]: (quella di [[Konstantin von Tischendorf]], di Westcott-Hort, di [[Hermann von Soden]], di Vogels, di Merk, di Bover e il ''[[Novum Testamentum Graece]]'' di Nestle-Aland) con il risultato di un accordo del 62,9%, o 4999 su 7947.<ref name="Aland">K. Aland and, B. Aland, "''The Text of The New Testament: An Introduction to the Critical Editions & to the Theory & Practice of Modern Text Criticism''", 1995, op. cit., ppp. 29-30.</ref>. Essi hanno concluso:
{{citazione|"''così, in quasi due terzi del testo del Nuovo Testamento, le sette edizioni del testo greco che abbiamo esaminato sono in pieno accordo, senza differenze se non nei dettagli ortografici (ad esempio, l'ortografia dei nomi ecc.) I versetti in cui una qualsiasi delle sette edizioni si differenzia per una sola parola non sono conteggiati. Questo risultato è abbastanza sorprendente, dimostrando un accordo molto più grande tra i testi greci del Nuovo Testamento di quanto gli studiosi testuali avrebbero mai sospettato nel secolo scorso... Nei ''[[Vangeli]]'', negli ''[[Atti degli apostoli]]'' e nell'''[[Apocalisse di Giovanni]]'' l'accordo è minore, mentre nelle lettere (vedi [[epistola]]) è molto più grande''"<ref name="Aland" />.}}
 
Con la scoperta di ampi frammenti della ''[[Bibbia ebraica]]'' tra i ''[[Manoscritti del Mar Morto]]'' sono state sollevate domande circa l'accuratezza testuale del ''[[Testo masoretico]]''; cioè se il testo masoretico che costituisce la base delle più moderne traduzioni dell{{'}}''[[Antico Testamento]]'' sia più accurato rispetto ad altre traduzioni come la ''[[Septuaginta]]'', la ''[[Peshitta]]'' siriaca e il ''[[Pentateuco samaritano]]''.
 
=== Mancanza di consistenza interna ===
{{vedi anche|Storicità della Bibbia}}
Una varietà di incongruenze sono state segnalate sia dai critici, sia dagli scettici<ref>Vedi ad esempio [http://www.skepticsannotatedbible.com/contra/by_name.html list of alleged contradictions] from ''The Skeptic's Annotated Bible'' e l'articolo di [[Robert G. Ingersoll]] in [http://www.infidels.org/library/historical/robert_ingersoll/inspiration_of_bible.html ''Inspiration Ofof Bible''].</ref>, che vengono presentate come difficoltà oggettive presenti in moltissimi passi con le stesse caratteristiche, ma in una sequenza differente, per quello che si suppone essere uno stesso evento. Le risposte a queste critiche includono l'[[ipotesi documentale]] moderna, la [[teoria delle due fonti]] (ipotesi di una doppia origine, in varie forme) e l'attribuzione dei Vangeli e di altri scritti del Nuovo Testamento, come le [[lettere pastorali]], ad autori [[pseudonimi]].
 
Si oppongono a queste posizioni critiche le tesi sostenute dai tradizionalisti che considerano i testi della ''[[Torah]]'' provenienti da un'unica fonte<ref name="Phelan">M. W. J. Phelan. ''The Inspiration of the Pentateuch'', Two-edged Sword Publications (March 9, 2005) {{ISBN|978-0-9547205-6-8}}</ref><ref>Ronald D. Witherup, ''Biblical Fundamentalism: What Every Catholic Should Know'', Liturgical Press, (2001), pagep. 26.</ref>; mentre i ''Vangeli'' sarebbero di quattro testimoni indipendenti<ref name="France2">France, R. T. France, [[''Tyndale New Testament Commentaries]]: Matthew'', Leicester, England, Inter-Varsity Press, Leicester, England (1985), pgp. 17.</ref> e tutte le ''[[Lettere di Paolo]]'', tranne la ''[[Lettera agli ebrei]]'', come scritte di suo pugno.
 
Mentre la considerazione del contesto risulta essere necessaria quando si studia la ''[[Bibbia]]'', alcuni ritengono i resoconti della [[risurrezione di Gesù]], presenti nei quattro ''Vangeli'', difficili da conciliare tra loro. [[Ed Parish Sanders]] conclude affermando che le incongruenze presenti rendono improbabile la possibilità di una frode deliberata:
{{citazione|"''un complotto per promuovere la fede nella [[risurrezione]] avrebbe probabilmente portato ad una storia più coerente, ma sembra invece esserci una certa concorrenza: io ho visto; così ho fatto io; le donne l'hanno visto prima; no, l'ho compiuto io, loro non lo hanno visto affatto; e così via''"<ref group=Nota>''Encyclopedia Britannica'', voce "Jesus Christ", p.17</ref>.}}
Harold Lindsell sottolinea che è "una grossolana distorsione" affermare che le persone credenti nell'[[Infallibilità delle Scritture]] suppongono che ogni dichiarazione fatta dalla ''Bibbia'' corrisponda ad una precisa [[Verità]] (in contrasto con l'esattezza)<ref name="Lindsell">[[Harold Lindsell|Lindsell, Harold]]., "''The Battle for the Bible", Zondervan Publishing House'', Grand Rapids, Michigan, USAZondervan Publishing House, (1976), pgp. 38.</ref>.
 
Lindsell indica che all'interno del testo biblico vi sono espressioni ingannevoli che vengono segnalate con accuratezza<ref name="Lindsell" />; ad esempio che [[Satana]] è un bugiardo le cui menzogne vengono accuratamente segnalate da ciò ch'egli ha affermato in precedenza<ref name="Lindsell" />. I sostenitori dell'infallibilità generalmente non insegnano che la ''Bibbia'' sia stata dettata direttamente da [[Dio]], bensì che Dio usò "le personalità distinte e gli stili letterari dei vari scrittori" e che l'ispirazione divina li guidava perfettamente a rendere impeccabile il Suo messaggio attraverso la loro lingua e personalità distinte<ref name="Chicago">{{Cita web|url=http://www.bible-researcher.com/chicago1.html|titolo=Chicago Statement on Biblical Inerrancy}}</ref>.
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=== Profezie non realizzate ===
Centinaia di anni prima della nascita di [[Gesù]], i [[Profeta (ebraismo)|profeti ebrei]] annunciarono il futuro avvento di un [[Messia]]. L'[[ebraismo]] afferma che Gesù non ha realizzato queste profezie; mentre altri scettici sostengono solitamente che tali profezie sono o molto vaghe o non pienamente soddisfatte<ref>{{Cita web|url=http://www.infidels.org/library/modern/farrell_till/prophecy.html |titolo=Prophecies: Imaginary and Unfulfilled |accesso=16 gennaio 2007 |cognome=Till |nome=Farrell |wkautore=Farrell Till |anno=1991 |editore=[[Internet Infidels]] }}</ref>, o che gli scritti dell{{'}}''[[Antico Testamento]]'' influenzarono la composizione dei racconti del ''[[Nuovo Testamento]]''<ref group=Nota>{{Cita libro|curatore=W. H. Bellinger |curatore2=William Reuben Farmer |titolo=Jesus and the Suffering Servant: Isaiah 53 and Christian Origins |url=https://books.google.com/books?id=EdfYAAAAMAAJ&q=%22influence%22 |accesso=2 agosto 2013 |anno=1998 |editore=Trinity Press |città= |isbn=978-1-56338-230-7 |citazione=Did Jesus of Nazareth live and die without the teaching about the righteous Servant of the Lord in Isaiah 53 having exerted any significant influence on his ministry? Is it probable that this text exerted no significant influence upon Jesus' understanding of the plan of God to save the nations that the prophet Isaiah sets forth?" —Two questions addressed in a conference on "Isaiah 53 and Christian Origins" at Baylor University in the fall of 1995, the principal papers of which are available in "Jesus and the Suffering Servant.}}</ref>.
 
L'[[apologetica cristiana]] invece afferma che Gesù abbia adempiuto a queste profezie che, si sostiene, è quasi impossibile che si siano potute realizzare per caso<ref>Peter W. Stoner, ''Science Speaks'', Moody Pr, 1958, {{ISBN|0-8024-7630-9}}</ref>. Molti cristiani inoltre predicono una [[seconda venuta]] di Gesù, quando compirà il resto della profezia messianica, come il [[Giudizio universale]], la [[risurrezione]] generale dalla morte, l'istituzione del [[Regno dei Cieli]] e l'istituzione dell'era messianica; l'insieme di queste opinioni [[Escatologia|escatologiche]] vengono definite col termine di [[preterismo]].
 
Il ''Nuovo Testamento'' traccia la linea di discendenza di Gesù e quella di [[Davide]]. Tuttavia, secondo Stephen L. Harris:
{{citazione|"''Gesù non ha compiuto ciò che i profeti di Israele hanno dichiarato che il Messia sarebbe stato chiamato a fare: non ha liberato il popolo del Patto dai suoi nemici [[Gentili]], riunendo quelli dispersi nella [[diaspora]], ripristinando il [[regno di Giuda e Israele]] o stabilendo la pace universale (cfr. ''{{passo biblico2biblico|Is|9,6-7}}; {{passo biblico|Is|11,7-12,16|libro=no}}). Invece di liberare gli ebrei dagli oppressori e così adempiere alle antiche promesse di [[Dio]] - sulla terra, sulla nazione, sulla sovranità e la benedizione - Gesù subì una morte "vergognosa", sconfitto da quei poteri politici che il Messia doveva invece superare secondo le profezie. Infatti i profeti ebrei non prevedevano che il salvatore di Israele venisse giustiziato come un criminale comune da parte dei Gentili, rendendo in tal maniera la [[crocifissione di Gesù]] un 'ostacolo' per le scritture ebraiche''". ({{passo biblico2biblico|1Cor|1,23}})<ref>{{Cita libro|cognome=Harris |nome=Stephen L. |wkautore=Stephen L. Harris |titolo=Understanding the Bible |url=https://books.google.com/books?id=13MbAQAAMAAJ |edizione=6 |accesso=2 agosto 2013 |anno=2002 |editore=McGraw-Hill College |città= |isbn=978-0-7674-2916-0 |pp=376–377376-377}} (Further snippets of quote: [https://books.google.com/books?id=13MbAQAAMAAJ&q=%22deliver+the+covenant+people%22 B] [https://books.google.com/books?id=13MbAQAAMAAJ&q=%22very+political+powers%22 C] [https://books.google.com/books?id=13MbAQAAMAAJ&q=%22did+not+foresee%22 D])</ref>}}
I predicatori cristiani contraddicono quest'affermazione dichiarando che queste profezie saranno realizzate da Gesù nel corso del "Regno Millenario" dopo la "Grande Tribolazione", secondo le profezie del ''Nuovo Testamento'' (soprattutto 'l'''[[Apocalisse di Giovanni]]'').
 
Il teologo ebreo del XVI secolo Isaac de Troki, vissuto a [[Trakai]] in [[Lituania]], scrisse un'opera intitolata ''Chizzuk Emunah'' tentando di confutare quelle idee che volevano Gesù esserefosse il Messia profetizzato nell{{'}}''Antico Testamento'' e che il cristianesimo rappresentasse la "Nuova Alleanza" di Dio. Egli identificò sistematicamente tutta una serie d'incongruenze presenti all'interno del ''Nuovo Testamento'', contraddizioni tra il ''Nuovo Testamento'' e l'Antico ed infine tutte quelle profezie presenti nell'''Antico Testamento'' che sono rimaste disattese nel corso della vita di Gesù. Mise inoltre in discussione alcune pratiche cristiane, come la "domenica sabbatina"<ref name="trokibio">{{Cita web|url=http://faithstrengthened.org/FS_Biography.html |titolo=Biography of Isaac ben Abraham of Troki |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929141601/http://www.faithstrengthened.org/FS_Biography.html |dataarchivio=29 settembre 2007}}</ref>. Scritta originariamente per gli [[ebrei]] per convincerli a non convertirsi, l'opera venne infine letta anche dai cristiani<ref>{{Cita web|url=http://www.torahlab.org/store/index.php?act=viewProd&productId=475|titolo=TorahLab - Store}}</ref>. Mentre il celebre ebraista cristiano Johann Christoph Wagenseil tentò un'elaborata confutazione degli argomenti presentati da de Troki, la sua traduzione in [[lingua latina]] non fece altro che aumentare l'interesse per l'opera, ispirando più tardi i [[libero pensatore|liberi pensatori]]: ''Chizzuk Emunah'' venne elogiato come un capolavoro da [[Voltaire]]<ref name="trokibio" />.
 
D'altra parte [[Blaise Pascal]] nei suoi ''[[Pensieri (Pascal)|Pensieri]]'' credette che "le profezie sono la prova più forte di Gesù Cristo"; disse che Gesù fu "pronosticato" e che le profezie provenissero da una successione di persone lungo un arco di tempo di quattromila anni<ref>{{Cita libro|cognome= Pascal |nome= Blaise |titolo= Pensees |altri=Translator W. F. Trotter |data= 1958 |città= |url= http://www.ccel.org/ccel/pascal/pensees.html | nopp = true|p= chapter x, xii, xiii }}</ref>.
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==== Traduzione di ''Almah'' come "vergine" ====
Il ''[[Vangelo di Matteo]] 1:22-23'' dice: "''ora tutto questo è accaduto affinché si potesse adempiere quello che è stato proclamato dal Signore per bocca del profeta, dicendo: Ecco, una vergine concepirà e darà alla luce un figlio, e il suo nome sarà [[Emmanuele]], che viene interpretato come Dio-con-noi''". Già nel II secolo i critici ebrei sostennero che i cristiani si fossero sbagliati nella lettura della parola ''almah'' ("עלמה") presente nel ''[[Libro di Isaia]] 7:14''<ref>[http://www.piney.com/FathJustinDiaTrypho.html Dialogo con Trifone] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180609153126/http://www.piney.com/FathJustinDiaTrypho.html |datedata=9 giugno 2018 }} Dialogo di [[Giustino (filosofo)|Giustino]], con Trifone, un ebreo, LXIII</ref>.
 
Tra le traduzioni dall'ebraico del versetto del [[Libro di Isaia]] si può leggere: "Ecco la giovane donna rimarrà incinta"; inoltre viene affermato che i cristiani hanno preso questo versetto del tutto al di fuori dal proprio contesto originario<ref name="jfj">{{Cita web|url=http://jewsforjudaism.org/wp-content/uploads/2007/06/handbook_english.1.pdf|titolo=English Handbook Page 34 999KB|formato=PDF|accesso=26 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131112134127/http://jewsforjudaism.org/wp-content/uploads/2007/06/handbook_english.1.pdf|dataarchivio=12 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il testo in [[lingua greca]] di {{passo biblico2biblico|Mt|1,23}} utilizza il termine "''parthenos''", che è la parola greca solitamente usata per indicare una vergine: "''ιδού η παρθένος εν γαστρί έξει και τέξεται υιόν και καλέσουσιν το όνομα αυτού Εμμανουήλ ο έστιν μεθερμηνευόμενος μεθ' ημών ο Θεός''"<ref group=Nota>{{Cita web|url=http://studybible.info/compare/Matthew%201:23|titolo=Matthew 1:23 Behold, the virgin has one in the womb, and she shall birth a son, and they shall call his name Emmanuel; which is being translated, God with us.}}</ref>.
 
La [[lingua ebraica]] (che va da destra a sinistra) di {{passo biblico2biblico|Is|7,14}} utilizza la parola almah: "''יד לָכֵן יִתֵּן אֲדֹנָי הוּא, לָכֶם--אוֹת: הִנֵּה הָעַלְמָה, הָרָה וְיֹלֶדֶת בֵּן, וְקָרָאת שְׁמוֹ, עִמָּנוּ אֵל.''". "''Perciò il Signore stesso ti darà un segno: ecco, la giovane donna concepirà e partorirà un figlio''"<ref group=Nota>{{Cita web|url=http://studybible.info/IHOT/Isaiah%207:14|titolo=Isaiah 7:14 לכן Therefore יתן shall give אדני the Lord הוא himself לכם אות you a sign; הנה Behold, העלמה a virgin הרה וילדת and bear בן a son, וקראת and shall call שׁמו his name עמנו אל׃ Immanuel.}}</ref>. La traduzione delle scritture ebraiche in greco, in uso durante il I secolo (la ''[[Septuaginta]]'') usa però la parola "''parthenos''" piuttosto che la parola greca solitamente utilizzata per indicare una giovane donna, cioè "''neanis''"<ref>{{cita web|url=http://www.foreignword.com/Tools/dictsrch_aff.asp?menu=N&query=parthenos&src=CQ&go=Translate&trg=BP|titolo=The NAS New Testament Greek Lexicon|accesso=26 giugno 2017|dataarchivio=4 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160404122844/http://www.foreignword.com/Tools/dictsrch_aff.asp?menu=N&query=parthenos&src=CQ&go=Translate&trg=BP|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il termine greco παρθένος (''parthenos'') viene considerato da molti come una resa inesatta della parola ebraica almah presente nel testo di Isaia, ma questo solo alla luce del ''[[Testo masoretico]]'', realizzato quasi mille anni dopo la ''Septuaginta''<ref name="ODCC">Oxford Dictionary of the Christian Church, (Oxford University Press, 2005 {{ISBN|978-0-19-280290-3}}), article ''Virgin Birth of Christ''</ref>.
 
Alcuni studiosi sostengono che i dibattiti sorti sul significato preciso di ''bethulah'' ("בתולה" - vergine) e di ''almah'' (giovane donna) sono errati poiché nessuna parola ebraica include l'idea di una verginità certa<ref>{{Cita web|url=http://members.bib-arch.org/publication.asp?PubID=BSBA&Volume=3&Issue=2&ArticleID=4|titolo=Does the Gospel of Matthew Proclaim Mary's Virginity?|data=2 febbraio 2010}}</ref>. [[Martin Lutero]] sostenne anche che il dibattito fosse irrilevante, non perché le parole non significassero chiaramente "vergine", ma perché ''almah'' e ''bethulah'' erano [[Sinonimo funzionale|sinonimi funzionali]]<ref>Martin Luther, "That Jesus Christ Was Born a Jew," in Luther's Works, vol. 45: The Christian in Society II, a cura di H. T. Lehmann, Philadelphia, Muhlenberg Press, 1962.</ref>.
 
==== Profezia del Nazareno ====
Un altro esempio è costituito dal "Nazareno" presente nel {{passo biblico2biblico|Mt|2,23}}: "''e giunto là si stabilì in una città chiamata Nazareth, affinché si possa adempiere ciò che è stato detto dai profeti, sarà chiamato Nazareno''". Il [[sito web]] "Jews for Judaism" afferma che "''dal momento che un Nazareno è un residente della città di Nazareth e dal fatto questa città ancora non esisteva a quel tempo, è impossibile trovare questa citazione nelle Scritture ebraiche. Essa è stata molto semplicemente inventata''"<ref name="jfj" /><ref>See also [http://www.messiahtruth.com/notchristian.html "Given the New Testament a Chance?"] from the Messiah Truth website</ref>.
 
Tuttavia un'opinione comune è quella che vuole il versetto del [[Nuovo Testamento]] basarsi su un passaggio relativo al [[Nazireato]], sia perché si trattò di un malinteso comune all'epoca, sia per la volontà di riesaminare il termine utilizzato durante le [[Origini del cristianesimo]]. Un'altra ipotesi è quella che Matteo stava giocando sulla somiglianza della parola ebraica ''nezer'' (tradotto come "tronco" o "germe" rispettivamente in {{passo biblico2biblico|Is|11,1}} e nel {{passo biblico2biblico|Ger|23,5}}) con i ''nazorai'' greci, qui tradotto come «Nazareno»<ref name="Sper 1997">David Sper, Managing Editor, [http://www.livingvinechurch.org/ds/q1208/q1208.html "Questions Skeptics Ask About Messianic Prophecies,"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081120155247/http://www.livingvinechurch.org/ds/q1208/q1208.html |data=20 novembre 2008 }} RBC Ministries, Grand Rapids, MI, 1997</ref>.
 
I cristiani suggeriscono anche che, usando una citazione indiretta del termine plurale dei profeti, "''Matteo stava solo dicendo che vivendo a Nazareth, Gesù stava compiendo le molte profezie dell'Antico Testamento per cui sarebbe stato disprezzato e respinto''" (Vedi {{passo biblico2biblico|Sal|22,6-8}}; {{passo biblico2biblico|Sal|22,13}}; {{passo biblico2biblico|Sal|69,8}}; {{passo biblico2biblico|Sal|69,20-21}}; {{passo biblico2biblico|Is|11,1}}; {{passo biblico|Is|49,7|libro=no}}; {{passo biblico2biblico|Is|53,2-3}}; {{passo biblico2biblico|Is|53,8}}; {{passo biblico2biblico|Dan|9,26}}). Questo viene ben illustrato dalla risposta iniziale data da Filippo nel {{passo biblico2biblico|Gv|1,46}} all'idea che Gesù avrebbe potuto essere il Messia: "''Nazareth! Qualcosa di buono può venire da lì?''"<ref name="Sper 1997" />.
 
=== Interpretazione selettiva ===
I critici sostengono che l'invocazione selettiva di porzioni dell{{'}}''[[Antico Testamento]]'' sia in realtà essenzialmente ipocrita, soprattutto quando quelle citazioni appoggiano l'ostilità verso le donne e gli [[omosessuali]], essendo quelle parti considerate obsolete. L'intera [[Legge mosaica]] viene descritta nella {{passo biblico2biblico|Gal|3,24-25}}'' come un ammaestramento che non è più necessario, in accordo con quelle interpretazioni che vedono anche l'[[antinomismo]] nel ''[[Nuovo Testamento]]''.
 
D'altro canto molte leggi e precetti presenti nell'''Antico Testamento'' sono viste per essere state specificamente abrogate dal ''Nuovo'', come ad esempio la [[circoncisione]]<ref group=Nota>Vedi, per esempio, il [[Concilio di Gerusalemme]] così come viene descritto negli {{cita passo biblico|At|15}}</ref>, anche se ciò può semplicemente fornire un parallelo alle ''[[Sette leggi di Noè]]''. D'altra parte altri passaggi sono a favore della legge, come la {{passo biblico2biblico|Rm|3,31}}: "''Noi aboliamo la Legge per la fede? Certamente no! Al contrario, noi stabiliremo la Legge''".
 
=== Traduzioni errate ===
{{vedi anche|Fonti del testo ebraico della Bibbia|Fonti del testo greco della Bibbia|Versioni della Bibbia|Traduzioni della Bibbia in inglese}}
La traduzione biblica ha dato origine ad un certo numero di problemi, poiché le lingue originali sono spesso molto diverse sia nella grammatica sia nel significato esatto da dare a singole parole. Mentre la "[[Dichiarazione di Chicago sull'inerranza biblica]]" (1978)<ref name="Chicago" /> afferma che l'[[infallibilità delle Scritture]] si applica solamente alle lingue originarie, alcuni credenti si fidano del fatto che la propria traduzione sia anche la più accurata. Un tale gruppo di credenti viene conosciuto come il "King James Only movement".
 
Per leggibilità, chiarezza o per altri motivi i traduttori possono scegliere una struttura o una frase diversa ed alcune di queste traduzioni possono scegliere di parafrasare i passaggi in questione. Poiché alcune parti delle parole in lingua originale posseggono significati ambigui o difficili da tradurre, si verificano dibattiti sulla corretta interpretazione.
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Il [[cristianesimo]] e il colonialismo vengono spesso strettamente associati in quanto sia il [[cattolicesimo]] sia il [[protestantesimo]] furono le religioni predominanti delle maggiori potenze coloniali europee<ref group=Nota>{{Cita libro|titolo=Colonialism: an international, social, cultural, and political encyclopedia, Volume 1 |p=496 |editore=ABC-CLIO |anno=2003 |citazione=Of all religions, Christianity has been most associated with colonialism because several of its forms (Catholicism and Protestantism) were the religions of the European powers engaged in colonial enterprise on a global scale. |autore=Melvin E. Page, Penny M. Sonnenburg}}</ref> ed agirono in molti casi come un vero e proprio "braccio religioso" di tali poteri<ref group=Nota>{{Cita web |nome=Steven |cognome=Bevans |titolo=Christian Complicity in Colonialism/ Globalism |url=http://www.secondenlightenment.org/Christian%20Complicity.pdf |accesso=17 novembre 2010 |citazione=The modern missionary era was in many ways the ‘religious arm’ of colonialism, whether Portuguese and Spanish colonialism in the sixteenth Century, or British, French, German, Belgian or American colonialism in the nineteenth. This was not all bad — oftentimes missionaries were heroic defenders of the rights of indigenous peoples |urlarchivio=https://www.webcitation.org/6FLkZGAfR?url=http://www.secondenlightenment.org/Christian%20Complicity.pdf |dataarchivio=24 marzo 2013 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Inizialmente i missionari cristiani furono ritratti come dei "santi visibili, figure esemplari di pietà ideale in un mare di persistente ferocia". Tuttavia quando l'era coloniale si approssimò alla seconda metà del XX secolo i missionari vennero considerati come "truppe d'urto ideologico per l'invasione coloniale, di uno zelo accecato"<ref group=Nota>{{Cita pubblicazione|nome=Edward |cognome=Andrews |rivista=Journal of Church & State |titolo=Christian Missions and Colonial Empires Reconsidered: A Black Evangelist in West Africa, 1766–1816 |volume=51 |numero=4 |pp=663–691663-691 |anno=2010 |doi=10.1093/jcs/csp090 |url=https://jcs.oxfordjournals.org/content/early/2010/03/04/jcs.csp090 |citazione=Historians have traditionally looked at Christian missionaries in one of two ways. The first church historians to catalogue missionary history provided hagiographic descriptions of their trials, successes, and sometimes even martyrdom. Missionaries were thus visible saints, exemplars of ideal piety in a sea of persistent savagery. However, by the middle of the twentieth century, an era marked by civil rights movements, anti-colonialism, and growing secularization, missionaries were viewed quite differently. Instead of godly martyrs, historians now described missionaries as arrogant and rapacious imperialists. Christianity became not a saving grace but a monolithic and aggressive force that missionaries imposed upon defiant natives. Indeed, missionaries were now understood as important agents in the ever-expanding nation-state, or “ideological shock troops for colonial invasion whose zealotry blinded them.}}</ref>.
 
Ma lo stesso cristianesimo ha rivolto critiche al colonialismo in quanto i suoi principi religiosi sono stati usati per giustificare le azioni dei coloni<ref group=Nota>{{Cita web|nome=Jake |cognome=Meador |titolo=Cosmetic Christianity and the Problem of Colonialism – Responding to Brian McLaren |url=https://notesfromasmallplace.wordpress.com/2010/09/17/cosmetic-christianity-and-the-problem-of-colonialism-responding-to-brian-mclaren/ |accesso=17 novembre 2010 |citazione=According to Jake Meador, "some Christians have tried to make sense of post-colonial Christianity by renouncing practically everything about the Christianity of the colonizers. They reason that if the colonialists’ understanding of Christianity could be used to justify rape, murder, theft, and empire then their understanding of Christianity is completely wrong.}}</ref>; ad esempio lo storico britannico [[Michael Wood (storico)|Michael Wood]] afferma che i popoli indigeni sono stati considerati praticamente come degli esseri non-umani e che i colonizzatori sono stati formati da "secoli di [[etnocentrismo]] e di [[monoteismo]] cristiano, che ha sempre sostenuto una sola verità (la propria), un solo tempo cronologico (quello 'dopo Cristo') e un'unica versione della [[realtà]]"<ref>Conquistadors, Michael Wood, ''Conquistadors'', p. 20, BBC Publications, 2000</ref>.
 
=== Schiavitù ===
{{vedi anche|Schiavitù nell'antica Grecia}}
Alle [[origini del cristianesimo]] si accetto, s'ignorò o ci si oppose alla [[schiavitù]], alternativamente e a seconda dei casi<ref name="Robinson">{{Cita web |titolo=Christianity and slavery |nome=B. A. |cognome=Robinson |anno=2006 |url=http://www.religioustolerance.org/chr_slav.htm |accesso=3 gennaio 2007 |dataarchivio=15 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190415071537/http://www.religioustolerance.org/chr_slav.htm |urlmorto=sì }}</ref>. Le prime prospettive cristiane nei confronti della schiavitù furono formulate all'interno del contesto delle radici del cristianesimo primitivo derivante ancora massicciamente dall'[[ebraismo]] e come parte della più ampia cultura dell'[[impero romano]]. Sia l'''[[Antico Testamento]]'' sia il ''[[Nuovo Testamento]]'' riconoscono come un dato di fatto l'esistenza della schiavitù.
{{vedi anche|Schiavitù nell'antica Roma}}
[[Paolo di Tarso]] affrontò l'argomento nella sua ''[[Lettera agli Efesini]] 6: 5-8''; egli non condanna ma neanche perdona l'istituzione. Nulla in quel passaggio afferma che la schiavitù possa essere un istituto naturalmente valido o divinamente concesso. Piuttosto la discussione paolina nei riguardi dei doveri degli schiavi cristiani e sulle responsabilità dei padroni cristiani trasforma l'istituzione, anche se l'affermazione non è sufficiente per chiederne un'abolizione definitiva.
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In una simile cornice la schiavitù, pur rimanendo sempre schiavitù, non potrebbe mai essere la stessa istituzione dei pagani. La tradizione vuole che [[Papa Pio I]] (158-167 circa) e [[Papa Callisto I]] (217-222) fossero stati degli ex schiavi<ref>[http://www.newadvent.org/cathen/14036a.htm Catholic Encyclopedia] Slavery and Christianity</ref>.
 
A partire dal [[Medioevo]] la comprensione cristiana della schiavitù venne sottoposta ad un significativo conflitto interno ed subì un cambiamento drammatico. Quasi tutti i leader cristiani prima della fine del XVII secolo riconobbero la schiavitù, entro specifiche delimitazioni bibliche, perfettamente coerente con la [[teologia cristiana]]. Il versetto fondamentale per giustificare la schiavitù fu quello del ''Libro della [[Genesi]] 9: 25-27'': "''Sia maledetto Canaan! Il più infimo degli schiavi sarà davanti ai suoi fratelli... Benedetto Sem! Ma sia Canaan suo schiavo. Dio accescaaccresca Iafet... Ma sia Canaan suo schiavo"''". Ciò venne interpretato per significare che gli africani fossero i diretti discendenti di [[Cam (Bibbia)|Cam]], maledetti e con il "marchio di Cam" sulla fronte, destinati ad essere i servitori dei discendenti di Jafet (gli europei) e di [[Sem (Bibbia)|Sem]] (gli asiatici)<ref name="Robinson" />.
 
Nei tempi dell'[[Alto Medioevo]] la [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] scoraggiò la schiavitù in tutto il [[continente europeo]], ed in gran parte riuscendo anche ad eliminarla<ref name="Ostling">{{Cita news|titolo=Human slavery: why was it accepted in the Bible? |nome=Richard N. |cognome=Ostling |wkautore=Richard Ostling |pubblicazione=Salt Lake City Deseret Morning News |url=http://www.deseretnews.com/article/605155154/Human-slavery--why-was-it-accepted-in-the-Bible.html |data=17 settembre 2005 |editore=Associated Press |accesso=28 ottobre 2014}}</ref>. Ciò cambiò però radicalmente nel 1452, quando [[Papa Niccolò V]] istituì la "schiavitù ereditaria" nei confronti dei musulmani e dei pagani catturati, considerando tutti i non cristiani come nient'altro che dei "nemici di Cristo"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Jack D. Forbes |titolo=Africans and Native Americans: The Language of Race and the Evolution of Red-Black Peoples |editore=University of Illinois Press |anno=1993 |isbn=978-0-252-06321-3 |url=https://books.google.com/books?id=6aLAeB5QiHAC&pg=PA27#v=snippet&q=%22enemies%20of%20christ%22&f=false |p=27}}</ref>.
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In precedenza sia in [[Gran Bretagna]] sia in America i quaccheri furono attivamente impegnati a favore dell'[[abolizionismo]]; proprio un gruppo di quaccheri fondò la prima organizzazione abolizionista inglese ed una loro [[petizione]] portò per la prima volta la questione davanti al [[governo del Regno Unito]]. I quaccheri continuarono ad essere influenti per tutta la durata del movimento, aprendo in molti modi le vie verso le campagne pubbliche di protesta abolizionista. [[John Wesley]], il fondatore del [[metodismo]], risultò essere fondamentale nell'avvio dell'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]] come un vero e proprio movimento di popolo<ref>{{cita libro|titolo=Abolitionist Movement |opera=MSN Encyclopedia Encarta |url=http://encarta.msn.com/encyclopedia_761570452_2/Abolitionist_Movement.html |editore=Microsoft |accesso=3 gennaio 2007 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5kwb2j6Y4?url=http://encarta.msn.com/encyclopedia_761570452_2/Abolitionist_Movement.html |dataarchivio=31 ottobre 2009 |urlmorto=sì |df= }}</ref>.
{{vedi anche|Razzismo negli Stati Uniti d'America}}
Molti cristiani moderni sono uniti nella loro ferma condanna alla schiavitù in quanto sbagliata e contraria alla volontà divina. D'altra parte gruppi marginali come il [[Ku Klux Klan]] e altri gruppi propagatori di odio e propugnatori del [[razzismo]] come il [[fondamentalismo cristiano]] dei recostruzionisti e il movimento dell'"[[identità cristiana]]" i quali addirittura sostengono la reintroduzione della schiavitù<ref name="Robinson" />. Gli aderenti al recostruzionismo rimangono però pochi ed emarginati tra gli stessi cristiani del [[conservatorismo]]<ref name="Martin1996a">William Martin, William. 1996. ''With God on Our Side: The Rise of the Religious Right in America''., New York:, Broadway Books, 1996.</ref><ref name="Diamond1998p213">Diamond, Sara, 1998. ''Not by Politics Alone: The Enduring Influence of the Christian Right'', New York:, Guilford Press, 1998, p. 213.</ref><ref name="OrtizKennedy">Ortiz, Chris 2007. [http://www.chalcedon.edu/blog/2007_09_01_archive.phpisp#3737641030821242405 "Gary North on D. James Kennedy"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091011080305/http://www.chalcedon.edu/blog/2007_09_01_archive.phpisp |data=11 ottobre 2009 }}, [[Chalcedon Foundation|Chalcedon Blog]], 6 September 2007.</ref>.
 
Tolte queste eccezioni tutti i gruppi di fede cristiana condannano ai giorni nostri la schiavitù, vedendone la pratica come incompatibile con i principi basilari cristiani<ref name="Robinson" /><ref name="Ostling" />. Oltre ad aiutare l'abolizionismo molti cristiani hanno compiuto ulteriori sforzi anche per stabilire un qualche forma di "uguaglianza razziale", contribuendo al [[movimento per i diritti civili degli afroamericani]]<ref>{{cita libro|titolo=Civil Rights Movement in the United States |opera=MSN Encyclopedia Encarta |url=http://encarta.msn.com/encyclopedia_761580647_2/Civil_Rights_Movement_in_the_United_States.html |editore=Microsoft |accesso=3 gennaio 2007 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5kwb3GxQe?url=http://encarta.msn.com/encyclopedia_761580647_2/Civil_Rights_Movement_in_the_United_States.html |dataarchivio=31 ottobre 2009 |urlmorto=sì |df= }}</ref>. ''The African American Review'' rileva l'importante ruolo di [[risveglio (evangelico)|risveglio]] svolto dalla Chiesa nera all'interno del movimento<ref>{{Cita news |titolo=Religious Revivalism in the Civil Rights Movement |pubblicazione=African American Review |url=http://www.findarticles.com/p/articles/mi_m2838/is_4_36/ai_97515888 |data=Winter 2002 |accesso=3 gennaio 2007 |dataarchivio=12 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160112223456/http://www.findarticles.com/p/articles/mi_m2838/is_4_36/ai_97515888 |urlmorto=sì }}</ref>. [[Martin Luther King]], ministro del [[Battismo]], fu uno dei maggiori leader del movimento americano dei diritti civili nonché presidente della [[Southern Christian Leadership Conference]], un'organizzazione cristiana promotrice dei [[diritti civili]]<ref>{{Cita web|titolo=Martin Luther King: The Nobel Peace Prize 1964 |editore=The Nobel Foundation |url=https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/1964/king-bio.html |accesso= 3 gennaio 2006 }}</ref>.
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=== Condizione delle donne nel cristianesimo ===
{{vedi anche|Sacerdozio femminile#Cristianesimo|Storia della donna nel cristianesimo}}
Molte esponenti del [[femminismo]] hanno criticato nozioni come quelle di un Dio maschio, di profeti tutti maschi e di storie bibliche incentrate esclusivamente sugli uomini; contributi decisivi, questi, atti a perpetuare il concetto [[patriarcato (antropologia)|patriarcato]]<ref>{{Cita libro|url=https://plato.stanford.edu/archives/win2011/entries/feminist-religion/|titolo=The Stanford Encyclopedia of Philosophy|nome=Nancy|cognome=Frankenberry|curatore-nome=Edward N.|curatore-cognome=Zalta|data=1º gennaio 2011|editore=Metaphysics Research Lab, Stanford University|via=Stanford Encyclopedia of Philosophy}}</ref>. Benché molte donne furono discepole e servitrici della fede nel primo cristianesimo - ed il fatto viene registrato nelle ''[[Lettere di Paolo]]'' - vi sono state anche occasioni in cui esse vennero denigrate e costrette ad uno status di secondo piano<ref>{{Cita web|url=http://www.religioustolerance.org/ofe_bibl.htm|titolo=THE STATUS OF WOMEN IN THE OLD TESTAMENT|accesso=26 giugno 2017|dataarchivio=4 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210304164825/https://www.religioustolerance.org/ofe_bibl.htm|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Ad esempio alle donne è stato imposto di tacere nelle chiese, perché "''è una vergogna per la donna parlare in chiesa''" ({{passo bibilico2biblico|1Cor|14,34-35}}). La [[suffragetta]] statunitense [[Elizabeth Cady Stanton]] ebbe a dire nella sua ''[[La Bibbia della donna]]'' che "''la [[Bibbia]] in tutti i suoi insegnamenti degrada le donne, questo a partire dal Libro della [[Genesi]] e per finire con l'[[Apocalisse di Giovanni]]''"<ref>{{Cita web|url=http://www.sacred-texts.com/wmn/wb/|titolo=The Woman's Bible Index}}</ref>.
 
Elizabeth A. Clark, studiosa di [[patristica]] all'[[Università Duke]], cita i primi scritti cristiani di autori come [[Tertulliano]], [[Agostino d'Ippona]] e [[Giovanni Crisostomo]] come esempi di una visione negativa delle donne, che è stata perpetuata nei secoli dalla tradizione della [[Chiesa (comunità)|Chiesa]]<ref>Elizabeth Clark, Elizabeth. ''Women in the Early Church''., Liturgical Press, 1984. {{ISBN|0-8146-5332-4}}</ref>. Fino alla seconda parte del XX secolo solo i nomi di pochissime tra le donne contribuirono alla formazione del cristianesimo nei suoi primi anni furono ampiamente riconosciute per la loro importanza: [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]<ref>{{Cita web|url=http://www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/shows/religion/jesus/tree.html|titolo=Jesus Many Faces - Jesus' Family Tree - From Jesus To Christ - FRONTLINE - PBS}}</ref>, [[Maria Maddalena]] - discepola e prima testimone della [[risurrezione di Gesù]] -, [[Maria di Betania]] e [[Marta di Betania]], le due sorelle che offrirono ospitalità a Gesù nella loro casa di [[Betania]]<ref name="King">"King, Karen L. "King, [http://www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/shows/religion/first/women.html ''Women in Ancient Christianity: the New Discoveries'']." [[Karen Leigh King|Karen L. King]] è professoressa di studi neotestmentarineotestamentari e di storia del cristianesimo antico all'[[Università di Harvard]] nella "Divinity School".</ref>.
 
La studiosa dell'[[Università di Harvard]] [[Karen Leigh King|Karen L. King]] scrive che molte delle donne che hanno contribuito alla formazione del cristianesimo nei suoi primi anni stanno diventando note solo ora; inoltre, conclude, che per secoli in tutto il [[cristianesimo occidentale]] Maddalena è sempre stata erroneamente identificata come l'adultera e la prostituta pentita descritta nel ''[[Vangelo di Giovanni]] 8'', una connessione presunta dalla tradizione ma la quale non trova nessun riscontro effettivo in alcun luogo del ''[[Nuovo Testamento]]''<ref name="King" />.
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Secondo King il ''[[Vangelo di Maria]]'' mostrerebbe invece quanto ella fosse una figura influente, una discepola di primo piano e leader di un'ala del primo movimento cristiano che promosse la leadership femminile. King afferma che ogni [[setta]] presente all'interno dell'antico cristianesimo che avesse sostenuto la presenza femminile a più alti livelli gerarchici vennero alla fine accusate di [[eresia]] con la conseguenza che la presenza evidente in ruoli di comando da parte delle donne venne sistematicamente cancellata e soppressa<ref name="King" />.
 
La classicista Evelyn Stagg e il teologo neotestamentario del [[Battismo]] Frank Stagg nel loro libro a due mani intitolato ''Woman in the World of Jesus'' documentano gli atteggiamenti molto sfavorevoli verso le donne che dominavano nel mondo contemporaneo a [[Gesù]]. Essi affermano però che non vi è alcun caso registrato in cui Gesù condanni, sminuisca, rimproveri o stereotipizzi una qualsiasi donna; interpretando così gli l'atteggiamenti registrati da Gesù nei confronti delle donne come prova che il fondatore del cristianesimo abbia sempre trattato le donne con una grande dignità e rispetto<ref>Evelyn Stagg, Evelyn and Frank. Stagg, ''Woman in the World of Jesus.'', Philadelphia:, Westminster Press, 1978. {{ISBN|0-664-24195-6}}</ref>.
 
Vari teologi hanno concluso che gli esempi canonici delle maniere usate generalmente da Gesù sono istruttivi per inferire anche i suoi atteggiamenti verso le donne; si possono intravedere costantemente e ripetutamente come egli avesse liberato e affermato le donne<ref name="GB">Gilbert Bilezikian, ''Beyond Sex Roles (2nd ed.)'', Grand Rapids, Michigan, Baker, 1989, {{ISBN|978-0-8010-0885-6}}. pp. 82–104</ref>. Tuttavia il teologo [[Schalom Ben-Chorin]] sostiene che la risposta di Gesù data alla propria madre nel {{passo biblico2biblico|Gv|2,4}} nel corso delle [[Tramutazione dell'acqua in vino|nozze di Cana]] (quando le dice "''che vuoi da me, o donna?''") sia stata una violenta violazione del comandamento che impone di onorare i genitori ({{passo biblico2biblico|Es|20,12}})<ref>Schalom Ben-Chorin., ''Brother Jesus: the Nazarene through Jewish eyes'', University of Georgia Press, 2001. {{ISBN|978-0-8203-2256-8}}, p.66</ref>.
 
=== Conflitto con la scienza ===
Nel corso del XIX secolo si è sviluppato un modello interpretativo del rapporto tra [[religione]] e [[scienza]] oggi noto come "teoria del conflitto", secondo cui l'interazione tra la religione e la scienza conduce quasi inevitabilmente all'ostilità e al conflitto. Un esempio popolare è quello riguardante l'idea sbagliata - a cui le persone del [[Medioevo]] credevano ciecamente - secondo cui la Terra avrebbe dovuto essere piatta; solo la scienza, liberatasi dal [[dogma]] religioso, riuscì a dimostrare che in realtà era sferica. Questa tesi fu un approccio popolare storiografico nei secolo XIX e XX, ma la maggior parte degli studiosi di [[storia della scienza]] ai giorni nostri lo rifiuta<ref group=Nota>Quotation: "The conflict thesis, at least in its simple form, is now widely perceived as a wholly inadequate intellectual framework within which to construct a sensible and realistic historiography of Western science." (p. 7), fromdal thesaggio essay bydi Colin A. Russell, "The Conflict Thesis" in Gary Ferngren (editora cura di)., ''Science & Religion: A Historical Introduction''., Baltimore:, Johns Hopkins University Press, 2002. {{ISBN|0-8018-7038-0}}".</ref><ref group=Nota>Quotation: "In the late Victorian period it was common to write about the "warfare between science and religion" and to presume that the two bodies of culture must always have been in conflict. However, it is a very long time since these attitudes have been held by historians of science." (p. 195) {{Cita libro|autore= Shapin, S.
|anno= 1996
|titolo= The Scientific Revolution
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}}</ref>.
 
La nozione di una guerra senza tregua tra scienza e religione è rimasta comune nella [[storiografia]] scientifica tra il tardo XIX secolo e l'inizio del XX<ref group=Nota>QuotationCitazione from Ferngrendall'sintroduzione introductiondi atFerngren a "Gary Ferngren (editora cura di)., ''Science & Religion: A Historical Introduction.'', Baltimore:, Johns Hopkins University Press, 2002. {{ISBN|0-8018-7038-0}}.":
"…while [John] Brooke's view [of a complexity thesis rather than conflict thesis] has gained widespread acceptance among professional historians of science, the traditional view remains strong elsewhere, not least in the popular mind." (p. x)</ref>. La maggior parte degli attuali storici della scienza sostiene che la tesi del conflitto è stata sostituita dalla successiva ricerca storica<ref>Gary Ferngren (editora cura di)., ''Science & Religion: A Historical Introduction''., Baltimore:, Johns Hopkins University Press, 2002. {{ISBN|0-8018-7038-0}}. (Introduction, p. ix)</ref>. L'inquadramento del rapporto tra cristianesimo e scienza come predominnzapredominanza di un conflitto è però ancora prevalente nella [[cultura popolare]]<ref group=Nota>From FerngrenDall'sintroduzione introductiondi Ferngren:<br />"…while [John] Brooke's view [of a complexity thesis rather than conflict thesis] has gained widespread acceptance among professional historians of science, the traditional view remains strong elsewhere, not least in the popular mind. (p. x)-Gary Ferngren, (2002); Introduction, p. ix)</ref>.
 
L'astronomo [[Carl Sagan]] ha citato la disputa tra i sistemi astronomici di [[Claudio Tolomeo]] (il quale pensava che il sole e i pianeti ruotassero intorno alla terra) e di [[Niccolò Copernico]] (che pensava invece che fossero la terra e i pianeti a ruotare attorno al sole). Egli afferma in ''[[Cosmo (programma televisivo)|Cosmo]]'' che convinzione tolemaica era stata sostenuta dalla [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] per tutto il periodo medioevale e che ciò "''ha efficacemente impedito l'avanzamento dell'[[astronomia]] per ben 1.500 anni''"<ref>Carl Sagan, Carl. ''[[Cosmo (programma televisivo)|Cosmo]]'', Episodio 3: "The Harmony of the Worlds"</ref>.
 
Il teologo luterano Ted Peters in ''Encyclopedia of Religion'' scrive che sebbene vi sia un certo fondamento di verità in questa versione dei fatti, la storia è stata esagerata facendola in tal modo diventare "''un mito moderno perpetuato da coloro che desiderano vedere la guerra tra scienza e religione come perseguita da un'autorità ecclesiastica atavica e dogmatica''"<ref>Citato in Ted Peters, Science and Religion, Encyclopedia of Religion, p.8182</ref>. Nel 1992 l'apparente rivendicazione di [[Galileo Galilei]] da parte della [[Chiesa cattolica]] ha attirato innumerevoli commenti nei [[mezzi di comunicazione di massa]].
 
=== Violenza nel cristianesimo ===
Molti critici del cristianesimo hanno citato gli atti violenti compiuti dalle nazioni cristiane nel corso della storia come un motivo per denunciarne la [[religione]]. Lo scrittore britannico di [[fantascienza]] [[Arthur C. Clarke]] ha affermato di non poter perdonare le religioni per tutte le atrocità e le guerre realizzate nel corso del tempo<ref>Clarke, Arthur C. & Watts, Alan (January), “At the Interface: Technology and Mysticism”, Playboy (Chicago, Ill.: HMH Publishing) 19 (1): 94, ISSN 0032-1478, OCLC 3534353</ref>. Lo scienziato inglese [[Richard Dawkins]] propone un argomento del tutto simile nel suo libro intitolato ''[[L'illusione di Dio]]''. Ne ''[[L'illusione di Dawkins]]'' il teologo irlandese [[Alister McGrath]] gli risponde suggerendo che, lungi dall'approvare "l'ostilità del gruppo" [[Gesù]] ha comandato un'[[etica]] di "affermazione al di fuori dal gruppo". McGrath concorda che è necessario effettuare le dovute [[critiche alla religione]], ma afferma che Dawkins non sembra in grado di possedere mezzi interni di riforma e rinnovamento. Mentre i cristiani possono essere accusati di non riuscire a rispettare lo standard di accettazione proposta da Gesù, esso rimane comunque proprio al centro della [[teologia morale]] cristiana<ref>[[Alister McGrath]] and, Joanna Collicutt McGrath, ''[[The Dawkins Delusion?]],'' [[Society for Promoting Christian Knowledge]], 2007, {{ISBN|978-0-281-05927-0}}</ref>.
 
La pace, la compassione e il perdono degli errori commessi dagli altri sono elementi fondamentali dell'insegnamento cristiano (''[[Vangelo di Luca]] 6:9''). Tuttavia i cristiani hanno combattuto fin dai tempi dei [[padri della Chiesa]] ponendosi la domanda di quando l'uso della forza possa considerarsi giustificato<ref name="Right Reason">{{Cita web|cognome1=Peoples, Dr.|nome1=Glenn Andrew|titolo=Whittling down the pacifist narrative: Did early Christians serve in the army? |url=http://www.rightreason.org/2012/did-early-christians-serve-in-the-army/ |accesso=7 agosto 2014}}</ref>. Tali dibattiti hanno condotto a concetti quali la "teoria della [[guerra giusta (teologia)|guerra giusta]]". Durante la storia cristiana i passaggi biblici sono stati utilizzati per giustificare l'uso della forza contro chi si era macchiato della colpa di [[eresia]] (''[[Primo libro dei Re]]'' 18:17-46), contro i peccatori (''[[Libro del Deuteronomio]]'' 17:5) e tutti i nemici esterni (''[[Salmi]]'' 18:37).
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Heitman e Hagan identificano l'[[Inquisizione]], le [[Crociate]], le [[guerre di religione]] e l'[[antisemitismo]] come "tra i più noti esempi della [[violenza]] cristiana"<ref>{{Cita libro|titolo=International encyclopedia of violence research, Volume 2|url=https://books.google.com/books?&id=sMNbcU7UnywC&pg=PA323&q=Christianity+antisemitism+%22violent+religion%22#v=onepage&f=false |editore=Springer |anno=2003}}</ref>. A questa lista J. Denny Weaver aggiunge le guerre intraprese dai papi, il sostegno alla [[pena di morte]], la [[punizione corporale]] sotto la maschera del motto "risparmiare la bacchetta e rovinare il bambino", la giustificazione della [[schiavitù]], il [[colonialismo]] mondiale in nome della conversione al cristianesimo, la sistematica [[violenza contro le donne]] sottomesse agli uomini.
 
Weawer impiega una più ampia definizione di violenza la quale estende il significato della parola per coprire "tutto ciò che nuoce o danneggia", non solo quindi la violenza fisica di per sé. In tal modo, sotto la sua definizione, la violenza cristiana include anche tutte quelle "forme di violenza sistemica come la [[povertà]], il [[razzismo]] e il [[sessismo]]<ref group=Nota>{{Cita web |url=http://www.crosscurrents.org/weaver0701.htm#TEXT1 |titolo=Violence in Christian Theology |accesso=28 ottobre 2014 |editore=Cross Currents |anno=2001 |autore=J. Denny Weaver |citazione="[3rd paragraph] I am using broad definitions of the terms "violence" and "nonviolence." "Violence" means harm or damage, which obviously includes the direct violence of killing – in war, capital punishment, murder – but also covers the range of forms of systemic violence such as poverty, racism, and sexism. "Nonviolence" also covers a spectrum of attitudes and actions, from the classic Mennonite idea of passive nonresistance through active nonviolence and nonviolent resistance that would include various kinds of social action, confrontations and posing of alternatives that do not do bodily harm or injury. |dataarchivio=25 maggio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120525160546/http://www.crosscurrents.org/weaver0701.htm#TEXT1 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Anche se alcuni cristiani si sono basati sulla dottrina cristiana per giustificare l'uso della forza, altri cristiani si sono apertamente opposti a qualsiasi utilizzo della violenza; questi ultimi hann costituito [[sette]] che non hanno mancato di mettere in evidenza il [[pacifismo]] come uno dei principi centrali della loro fede. Ma i cristiani si sono impegnati in atti di violenza anche contro tutti quelli che classificarono come eretici e non credenti. Nella sua ''[[Lettera a una nazione cristiana]]'' [[Sam Harris]] scrive che:
{{citazione|"''... la fede ispira la violenza in almeno due modi: in primo luogo, la gente spesso uccide altri esseri umani perché credono che il Creatore dell'universo vuole che essi lo facciano. Secondo, molte più persone si trovano in conflitto tra di loro perché definiscono la propria comunità morale sulla mera base della loro affiliazione religiosa...''"<ref name=SHarris>{{Cita libro|titolo=[[Letter to a Christian Nation]]|autore=Sam Harris|editore=Alfred A. Knopf|anno=2006|pp=[https://archive.org/details/lettertochristia00harr/page/80 80]–81|isbn=978-0-307-26577-7|wkautore=Sam Harris}}</ref>}}
I teologi cristiani indicano un forte imperativo dottrinale e storico presente nel cristianesimo con direzione contraria alla violenza, in particolare il [[Discorso della Montagna]], che insegna la [[nonviolenza]] e l'amore nei confronti del nemico. Weawer afferma che il [[pacifismo]] di [[Gesù]] viene "''preservato nella dottrina della guerra giusta la quale dichiara tutte le guerre come un peccato, anche quando lo considera occasionalmente un male necessario, nel divieto di combattere da parte dei monaci e del [[clero]] e da una persistente tradizione di pacifismo cristiano''"<ref name="Weaver2">{{Cita web|url=http://www.crosscurrents.org/weaver0701.htm#TEXT1|titolo=Violence in Christian Theology|accesso=27 ottobre 2010|editore=Cross Currents|anno=2001|autore=J. Denny Weaver|dataarchivio=25 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120525160546/http://www.crosscurrents.org/weaver0701.htm#TEXT1|urlmorto=sì}}.</ref>.
 
Altri però indicano parole ed atti di Gesù che non corrispondono affatto a questa descrizione: l'assenza di qualsiasi biasimo nei confronti del soldato che gli chiede di far guarire il suo schiavo, l'aver rovesciato i tavoli dei cambiavalute all'ingresso del [[Secondo Tempio]] con un bastone in mano e, infine, attraverso i suoi apostoli di aver sottoposto a [[battesimo]] un [[centurione]] romano a cui non venne mai chiesto prima di rinunciare all'uso delle armi<ref name=Addis>W. E Addis, T. Arnold, Revised T. B Scannell and P. E Hallett, ''War, A Catholic Dictionary: Containing some Account of the Doctrine, Discipline, Rites, Ceremonies, Councils, and Religious Orders of the Catholic Church'', W. E Addis, T. Arnold, Revised T. B Scannell and P. E Hallett, 15th Edition, Virtue & Co, 1953, Nihil Obstat: Reginaldus Philips, Imprimatur: E. Morrogh Bernard, 2 October 1950, "In the Name of God: Violence and Destruction in the World's Religions", M. Jordan, 2006, p. 40</ref>.
 
====Violenza e intolleranza tra le confessioni cristiane====
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=== Etica nella Bibbia ===
L'etica biblica è stata ampiamente criticata, ad esempio gli ordini imperativi provenienti da Dio stesso - presenti spesso nell{{'}}''[[Antico Testamento]]'' di commettere [[genocidio]] e di non risparmiare la vita ad alcun nemico<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Morriston|nome1=Wes|titolo=Ethical Criticism of the Bible: The Case of Divinely Mandated Genocide|rivista=Sophia|data=2 agosto 2011|volume=51|numero=1|pp=117–135117-135|doi=10.1007/s11841-011-0261-5}}</ref> o popolo straniero. L'esistenza del [[Male]] nel mondo è stata argomentata come prova della non [[onnipotenza]] e benevolenza divina; tuttavia il [[teismo]] scettico suggerisce agli scettici il fatto che gli esseri umani non possano avere la comprensione del quadro d'insieme per poter dare un'adeguata valutazione.
 
Tuttavia un argomento contrario del filosofo statunitense Stephen Maitzen suggerisce che l'incoerenza etica presente nella ''[[Bibbia]]'' non venga seguita alla lettera dalla maggioranza dei cristiani e degli ebrei contemporanei, altrimenti si troverebbero nella condizione di dover giustiziare tutti gli [[omosessuali]], i colpevoli di [[blasfemia]] e i figli disobbedienti, o comminare punizioni esemplari per aver mescolato il lino e la tela; questo è anche l'argomento dei teismo scettico<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Maitzen|nome1=Stephen|titolo=Skeptical Theism and God’s Commands|rivista=Sophia|data=1º novembre 2007|volume=46|numero=3|pp=237–243237-243|doi=10.1007/s11841-007-0032-5}}</ref>.
 
L'etica cristiana è stata anche criticata per la sua intolleranza sessuofobica e per avere un'intima natura repressiva. La critica è stata rivolta anche al nucleo dell'etica cristiana, con la sua costante minaccia dell'[[Inferno]] e della dannazione eterna<ref>{{Cita libro|cognome1=Singer|nome1=Peter|titolo=A Companion to Ethics|data=1991|città=Blackwell Oxford|pp=91-105}}</ref>.
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==== Diritti cristiani ====
I cristiani conservatori vengono spesso accusati di essere intolleranti dall'[[umanesimo secolare]] e dal [[cristianesimo liberale]], sostenendo che si oppongono alla scienza che sembra contraddire la ''Scrittura'' (il [[creazionismo]], l'utilizzo della [[contraccezione]], la ricerca sulla [[cellula staminale embrionale]] ecc), alla [[democrazia liberale]] (con conseguente netta [[separazione tra Stato e Chiesa]]) e alle politiche sociali progressiste (i diritti di persone di altre etnie e religioni, [[diritti delle donne]] e [[diritti LGBT nel mondo]])<ref name="berlet1998">Chip Berlet, "Following the Threads," in Ansell, Amy E. Ansell, ''Unraveling the Right: The New Conservatism in American Thought and Politics'', pp. 24, Westview Press, 1998, {{ISBN|0-8133-3147-1}}</ref><ref>{{Cita news|cognome=|nome=|titolo=MPs turn attack back on Cardinal Pell|editore=Sydney Morning Herald|data=6 giugno 2007|url=http://www.smh.com.au/news/National/MPs-turn-attack-back-on-Cardinal-Pell/2007/06/06/1181089126575.html}}</ref><ref name="bbcjuly2001">{{Cita news|cognome=|nome=|titolo=Pope warns Bush on stem cells|editore=BBC News|data=23 luglio 2001|url=http://newsvote.bbc.co.uk/2/hi/europe/1452314.stm}}</ref><ref name="white">{{Cita libro|cognome=Andrew Dickson|nome=White|titolo=A History of the Warfare of Science with Theology in Christendom|editore=|anno=1898|città=|url=http://abob.libs.uga.edu/bobk/whitem10.html|p=X. Theological Opposition to Inoculation, Vaccination, and the Use of Anaesthetics|accesso=29 giugno 2017|dataarchivio=17 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080917184044/http://abob.libs.uga.edu/bobk/whitem10.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==== Stati Uniti ====
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# la testimonianza di coloro che riferiscono di miracoli contraddice l'operazione delle leggi scientifiche note;
# di conseguenza, nessuno può credere razionalmente nei miracoli.
La [[Chiesa cattolica]] romana e la [[Chiesa greco-ortodossa]] respingono l'argomento di Hume contro i miracoli utilizzando gli insegnamenti di [[Gregorio Palamas]] il quale ha affermato che la sola ragione non è sufficiente per poter comprendere appieno la potenza divina e la sua essenza, ma che soltanto la fede ci riesce<ref>*''Homilies of Saint Gregory Palamas'', Vol. 1 ({{ISBN|1-878997-67-X}}) ''Homilies of Saint Gregory Palamas'', Vol. 2 ({{ISBN|187899767X}})</ref>. Naturalmente questo può valere solo in quei luoghi dove esiste il cristianesimo.
 
Sono state riportate guarigioni miracolose avvenute grazie alla [[preghiera]], spesso coinvolgenti l'"[[imposizione delle mani]]". Tuttavia la fiducia nella guarigione basandosi solamente sulla fede può indirettamente contribuire a gravi danni e finanche alla morte<ref>{{Cita web|url=http://www.sram.org/0802/faith-healing.html |titolo=Inherent Dangers of Faith-Healing Studies |editore=The Scientific Review of Alternative Medicine |anno=2004 |autore=Bruce L. Flamm, MD |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070816154915/http://www.sram.org/0802/faith-healing.html |dataarchivio=16 agosto 2007 }}</ref>. Gli apologisti cristiani come [[C. S. Lewis]], [[Norman Geisler]] e [[William Lane Craig]] hanno continuato invece a sostenere che i miracoli sono ragionevoli e plausibili<ref>{{Cita web|titolo=Are Miracles Logically Impossible?|editore=Come Reason Ministries, Convincing Christianity|url=http://www.comereason.org/phil_qstn/phi060.asp|accesso=21 novembre 2007}}</ref><ref>{{Cita web|titolo="Miracles are not possible," some claim. Is this true?|sito=ChristianAnswers.net|url=http://www.christiananswers.net/q-eden/edn-t011.html|accesso=21 novembre 2007}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=A Jurisprudential Analysis Of Hume’s "in Principal" Argument Against Miracles|autore=Paul K. Hoffman|editore=Christian Apologetics Journal, Volume 2, No. 1, Spring, 1999; Copyright ©1999 by Southern Evangelical Seminary|url=http://www.ses.edu/journal/articles/2.1Hoffman.pdf|accesso=21 novembre 2007|formato=PDF |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20071026160950/http://www.ses.edu/journal/articles/2.1Hoffman.pdf |dataarchivio= 26 ottobre 2007}}</ref>.
=== Incarnazione ===
{{vedi anche|Incarnazione (cristianesimo)}}
[[Celso (filosofo)|Celso]] ha trovato assai difficoltoso conciliare il Dio umano cristiano, che è nato ed è stato allevato nella fede del suo Dio ebraico, che doveva per forza di cose essere unico e immutabile. Egli si chiese: "''"se Dio volesse riformare l'umanità, perché scelse di scendere e di vivere sulla Terra, come la sua breve presenza a [[Gerusalemme]] avrebbe potuto mai giovare a tutti i milioni di persone che vivevano altrove nel mondo o che erano vissuti e morti prima della sua supposta incarnazione?"''"<ref>[[Howard W. Clarke]], ''The Gospel of Matthew and Its Readers'', Indiana University Press, 2003, p. 12</ref>
 
Una delle risposte più classiche è rappresentarappresentata dal cosiddetto "Trilemma di Lewis",<ref>C. S. Lewis, C. S., ''[[Mere Christianity]]'', London:, Collins, 1952, pp. 54–56. (tr. it. ''Il CristianeismoCristianesimo coìcosì com'è'', Milano, Adelphi, 1997, Libro II, Capitolo 3)</ref> un [[sillogismo]] diffuso da [[C. S. Lewis]] il quale intenderebbe dimostrare l'inconsistenza logica di entrambi raffigurando [[Gesù]] come "grande maestro morale", anche se si vuol negare la sua presunta divinità. La solidità logica di questo trilemma è stata però ampiamente sottoposta a dubbi<ref>William Lane Craig, ''Reasonable Faith: Christian Truth and Apologetics'', Crossway Books, (1994), pagespp. 38-39.</ref>.
 
=== Inferno e dannazione ===
{{S sezione|cristianesimo}}
Seguendo idee già espresse da pensatori come il [[barone d'Holbach]], filosofiintellettuali come il matematico e filosofo [[Bertrand Russell]] si sono schierati contro la credenza nell'[[inferno]] eterno, come una prova della crudeltà della dottrina cristiana.
{{quote|Nel Vangelo è scritto che Cristo ha detto: «Oh serpenti, progenie di vipere, come potrete sfuggire alla dannazione dell'inferno?». Erano queste le parole rivolte a coloro che non gradivano le sue prediche. A mio parere questo non è certo il più gentile dei toni, e di questi passaggi relativi all'inferno ve ne sono molti altri. Uno di questi è il popolarissimo passo sul peccato contro lo Spirito Santo: «Chiunque abbia parlato contro lo Spirito Santo, non riceverà il perdono né in questo mondo, né in quello a venire». Questo versetto ha causato un'indicibile quantità di sofferenza nel mondo, visto che moltissime persone hanno creduto di aver commesso peccato contro lo Spirito Santo, e che quindi non sarebbero state perdonate né in questo mondo, né in quello a venire. Sono convinto che qualsiasi persona dotata di un minimo di bontà, non provocherebbe tanta inquietudine e terrore nel mondo.
Poi dice: «Il Figlio dell'Uomo invierà i suoi angeli, e radunerà fuori dal suo regno tutte le cose che lo hanno offeso, e coloro che hanno commesso delle ingiustizie, le getterà in una fornace di fuoco, e vi sarà pianto e stridor di denti»; e poi continua con la descrizione del pianto e dello stridor di denti. E la cosa si ripete un verso dopo l'altro, e per il lettore è chiaro che c'è un certo piacere nella contemplazione di tale pianto e stridor di denti, altrimenti non si ripeterebbe così spesso. Poi tutti senz'altro ricordano la parabola delle pecore e delle capre, e di come, al momento della sua seconda venuta, egli dividerà le pecore dalle capre, e dirà alle capre: «Via da me, maledette, via nel fuoco eterno». E continua: «E queste sono destinate al fuoco eterno». Poi dice ancora: «Se la tua mano ti fa peccare, tagliala; è meglio per te entrare mutilato nel regno dei cieli, che avere entrambe le mani e finire all'inferno, nel fuoco eterno, dove i vili non muoiono e il fuoco giammai si placa». E anche questo lo ripete più e più volte. Devo dire che questa dottrina dell'inferno e della punizione eterna mi sembra piuttosto una dottrina di crudeltà, una dottrina che ha introdotto la crudeltà nel mondo, e ha dato al mondo generazioni e generazioni di crudeli torture; e il Cristo del Vangelo, se credete a ciò che di lui raccontano gli apostoli, deve essere in parte responsabile di tutto ciò.|Bertrand Russell, ''[[Perché non sono cristiano]]'')}}
 
=== Idolatria ===
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Diversi versetti del ''[[Nuovo Testamento]]'' contengono predizioni su una [[Seconda venuta]] di [[Gesù]] e che questa sarebbe dovuta avvenire entro un secolo dalla sua morte (''Vangelo di Matteo 10:22-23; Matteo 16:27-28; Matteo 23:36; Matteo 24:29-34; Matteo 26:62-64''; ''[[Vangelo di Marco]] 9:1; Marco 14:24-30; Marco 14:60-62''; e ''[[Vangelo di Luca]] 9:27''). Gesù sembra promettere ai suoi seguaci che la sua seconda venuta sarebbe dovuta avvenire prima della fine della generazione a cui stava predicando. Questo è visto come un fallimento essenziale degli insegnamenti di Cristo da parte di molti critici, primo fra tutti [[Bertrand Russell]]; questo nel suo celebre [[saggio]] intitolato [[Perché non sono cristiano]].
 
Tuttavia i fautori del [[preterismo]] sostengono che Gesù non avesse in realtà predetto una sua seconda venuta (''Vangelo secondo Matteo 16:28''), bensì avesse parlato degli atti dimostrativi della sua forza, come la venuta del suo Regno, in particolare la distruzione del [[Secondo Tempio]] avvenuta nel 70, che avrebbe in tal maniera predetto e durante il quale non tutti i suoi discepoli erano ancora in vita<ref>Dr. Knox Chamblin, Professor of New Testament Emeritus, Columbia Theological Seminary: [http://www.thirdmill.org/newfiles/kno_chamblin/NT.Chamblin.Matt.16.21-28.pdf Commentary on Matthew 16:21-28] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120304065934/http://www.thirdmill.org/newfiles/kno_chamblin/NT.Chamblin.Matt.16.21-28.pdf |data=4 marzo 2012 }} - see last 4 paragraphs</ref>. Secondo questa visione ''Matteo 10:23'' dovrebbe essere compreso allo stesso modo<ref>Theodor Zahn, F.F. Bruce, J. Barton Payne, etc. hold this opinion [http://www.christiancourier.com/articles/668-what-is-the-meaning-of-matthew-10-23 - What is the meaning of Matthew 10:23?] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210223140142/http://www.christiancourier.com/articles/668-what-is-the-meaning-of-matthew-10-23 |data=23 febbraio 2021 }}</ref>.
 
=== Incongruenza con la visione dell'Antico Testamento sull'Aldilà ===
La maggior parte delle tradizioni cristiane insegna la fede nella [[vita dopo la morte]] come un principio centrale e indispensabile del loro Credo. I critici sostengono che la concezione cristiana dell'[[Aldilà]] risulta essere ampiamente contraddittoria rispetto a quella descritta nell'''[[Antico Testamento]]''. Il biblista [[George E. Mendenhall]] crede che nell{{'}}''Antico Testamento'' non esista in realtà alcun concetto d'immortalità o di vita dopo la morte<ref name="autogenerated1">''From Witchcraft to Justice: Death and Afterlife in the Old Testament,'' George E. Mendenhall.</ref>; si presume anzi che i defunti siano del tutto inerti, privi di un qualsiasi spirito vitale e che non s'impegnino in alcuna attività<ref name="autogenerated1" />.
 
L'idea di [[Sheol]] ("שׁאול"), uno stato di perfetta nullità, è stata condivisa tra le credenze della mitologia religiosa babilonese e quelle israelitiche: "''lo 'Sheol, come è stato chiamato dagli antichi israeliti, è la terra da cui nessuno ritorna, situata sotto il grande oceano cosmico, in cui tutti, sia i potenti che i deboli, percorrono in una forma spettrale - quella che assumono dopo la morte - conosciuta come Raphraim. I morti non hanno esperienza né di gioia né di dolore, non percepiscono alcuna luce e non possono eseguire alcun movimento''"<ref name="multiply">Hiroshi Obayashi, ''Death and Afterlife: Perspectives of World Religions''. See, Introduction.</ref>.
 
Obayashi allude al fatto che gli israeliti fossero soddisfatti all'idea di un tale regno oscuro dell'aldilà in quanto erano più profondamente preoccupati nei confronti dell'esistenza terrena<ref name="multiply" />.
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I critici appartenenti al [[secolarismo]], ma anche molti religiosi, hanno accusato i cristiani di essere fondamentalmente ipocriti<ref group=Nota>{{Cita web|url=http://www.christianitytoday.com/ct/2005/april/32.70.html|titolo=The Evangelical Scandal}}</ref>. Tom Whiteman, un esperto di [[psicologia]] di [[Filadelfia]] ha scoperto che i motivi principali di [[divorzio]] tra i cristiani sono l'[[adulterio]], forme di abuso (compresa l'assunzione di [[sostanze stupefacenti]] e l'abuso fisico e verbale) e l'abbandono del tetto coniugale, mentre il motivo numero uno citato per il divorzio nella popolazione generale era l'incompatibilità di carattere<ref>[http://www.christian-parents.net/marriage/M103_Reality_of_Divorce.htm Marriage 103: The Raw Reality of Divorce and its Terrible Results<!-- Bot generated title -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080327224719/http://www.christian-parents.net/marriage/M103_Reality_of_Divorce.htm |data=27 marzo 2008 }}</ref>.
=== Materialismo ===
{{citazione|"''invece di sforzarsi di comprendere e seguire gli insegnamenti di Gesù, i cristiani hanno discusso e litigato sulla natura della divinità di Gesù e sulla [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]]. Essi si chiamavano eretici e si perseguitarono e si tagliarono le teste reciprocamente. Vi furono grandi e violente controversie nel corso del tempo tra le diverse sette cristiane su un certo [[Dittongo]]. Una parte diceva che la parola Homo-ousion avrebbe dovuto essere usata nella preghiera; l'altra invece voleva usare Homoi-ousion - questa differenza faceva riferimento alla presunta divinità di Gesù. Nel corso di questa guerra feroce questi cristiani infierirono tra di loro e un gran numero di persone furono massacrate''".| - [[Jawaharlal Nehru]]<ref>InNel hissuo booklibro "''Glimpses of world history"'', ppp. 86-87</ref><ref>"Secularism and Hindutva, a Discursive Study", by A. A. Parvathy, p. 42</ref>}}
{{citazione|"''mi piace il tuo Cristo. Ma non mi piacciono i tuoi cristiani. I tuoi cristiani sono così diversi dal tuo Cristo. Il [[materialismo]] dei paesi cristiani ricchi sembra contraddire le affermazioni di [[Gesù]] Cristo il quale dichiara che non è possibile adorare contemporaneamente Dio e [[Mammona]]''".| - [[Mahatma Gandhi]]<ref group=Nota>As quoted by [[William Rees-Mogg]] 4 April 2005 edition of ''[[The Times]]''. Gandhi here makes reference to a statement of Jesus: “No servant can serve two masters; for either he will hate the one and love the other, or else he will be loyal to the one and despise the other. You cannot serve God and mammon." (Luke 16:13)</ref>}}
=== Settarismo ===
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=== Anticlericalismo nella Germania nazista ===
{{vedi anche|Religioni nella Germania nazista|Pensiero religioso di Adolf Hitler}}
La piattaforma nazionale del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori]] di [[Adolf Hitler]] nel 1920 promosse il cosiddetto [[Cristianesimo positivo]], che mescolava le idee inerenti alla purezza razziale e le [[basi ideologiche del nazismo]] con una forma di cistianesimocristianesimo che rimuoveva completamente da esso il suo basilare elemento ebraico<ref name="William-L-Shirer-pp238-9">{{Cita libro|autore=William L. Shirer |titolo=The Rise and Fall of the Third Reich |editore=Secker & Warburg |città=London |anno=1960 |pp=238–39238-39}}</ref><ref>{{Cita libro|autore1=Robert Michael |autore2=Philip Rosen |anno=2007 |titolo=Dictionary of Antisemitism from the Earliest Times to the Present |città=Lanham |editore=Scarecrow Press |url=https://books.google.com/?id=d5927rY-UgoC&pg=PA321 |p=321}}</ref>.
 
Il [[nazionalsocialismo]] mirò a trasformare la coscienza soggettiva del popolo tedesco - i loro atteggiamenti, valori e mentalità - in una comunità nazionale a "pensiero unico" perfettamente obbediente. I nazisti credettero perciò di avere il sacro dovere di eliminare le differenze di classe, regionali e religiose<ref>Ian Kershaw;, ''The Nazi Dictatorship: Problems and Perspectives of Interpretation'';, 4th Edn;Edition, New York, Oxford University Press; New York;, 2000"; pp. 173–74173–174</ref>. Sotto il processo di "[[Gleichschaltung]]" Hitler cercò di creare una "Chiesa protestante unificata del Reich" inglobandovi tutte le 28 chiese protestanti tedesche presenti. Il piano fallì, anzi attivò la resistenza della [[Chiesa confessante]].
 
La [[persecuzione della Chiesa cattolica nella Germania nazista]] seguì immediatamente la presa del potere. Hitler si mosse rapidamente per eliminare il cattolicesimo politico; ma, nonostante queste ripetute molestie nei confronti della [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] venne firmato nel 1933 il [[Reichskonkordat]] tra la [[Germania nazista]] e lo Stato della [[Città del Vaticano]]; esso prometteva formalmente di rispettare l'autonomia della Chiesa.
 
Hitler ignorò regolarmente il trattato stipulato, facendo chiudere tutte le istituzioni cattoliche le cui funzioni non fossero strettamente religiose. Membri del [[clero]], monaci e leader laici furono presi di mira, con migliaia di arresti nel corso degli anni immediatamente seguenti<ref name="Encyclopedia Britannica Online 2013">Encyclopedia Britannica Online:, ''Fascism - Identification with Christianity'';, 2013. Web. 14 Apr. 2013</ref>.
 
Hitler sosteneva pubblicamente il cristianesimo, mentre gli era estremamente ostile in privato. Gli [[anticlericali]] come [[Joseph Goebbels]] e [[Martin Bormann]] videro la "guerra contro le chiese" come una delle preoccupazioni prioritarie e i sentimenti di [[antipapismo]] furono molto forti tra gli attivisti di base del partito<ref name="Ian Kershaw p.381-382">Ian Kershaw;, ''Hitler a Biography;'', 2008 Edn;, London, WW Norton & Company;, London; ppp. 381-382</ref>.
 
Hitler nacque da una madre cattolica praticante e da un padre anticlericale, ma dopo aver lasciato la casa d'infanzia non partecipò più alla [[messa]] né ricevette i [[sacramenti]]. Secondo il biografo Alan Bullock Hitler mantenne una certa considerazione nei confronti del potere organizzativo e propagandistico del cattolicesimo, ma mantenne privatamente sempre il massimo disprezzo verso i suoi principali insegnamenti i quali, disse, se portati alle loro estreme conclusioni "significherebbero il sistematico allevamento degli esseri umani più fallimentari"<ref name="Hitler p219">[[Alan Bullock]];, ''Hitler: A Study in Tyranny'';, HarperPerennial Edition, 1991;, p219p. 219</ref>.
 
Goebbels, a capo del [[Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda]] (il Ministero del Reich per l'istruzione pubblica e la propaganda) usò la sua posizione per diffondere pubbliche accuse contro il clero e le monache durante le sue [[propaganda nella Germania nazista|campagne propagandistiche]], mostrando gli accusati sempre nelle peggiori delle possibilità. Nel 1928, poco dopo la sua elezione al [[Reichstag (istituzioneRepubblica di Weimar)|Reichstag]], Goebbels ebbe modo di annotare nei suoi ''[[Diari di Joseph Goebbels|Diari]]'' che il nazionalsocialismo era una religione la quale necessitava di un uomo di genio per poter sradicare "le pratiche religiose superate e metterne di nuove al loro posto"; e ancora: "''un giorno ormai vicino il nazionalsocialismo sarà la religione di tutti i tedeschi, il mio partito è la mia chiesa e credo di servire al Signore meglio se faccio la sua volontà liberando il mio popolo oppresso dalle catene della schiavitù. Questo è il mio Vangelo!''"<ref>{{Cita web|url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/goebbels/filmmore/pt.html|titolo=American Experience. The Man Behind Hitler . Transcript - PBS}}</ref>.
 
Man mano che la [[seconda guerra mondiale]] procedeva sulla "questione della Chiesa" scrisse: "''conclusa la guerra essa dovrà essere generalmente risolta... Esiste, infatti, un'opposizione insolubile tra la fede cristiana e una visione del mondo (''[[Weltanschauung]]'') tedesco-eroica''"<ref name="Ian Kershaw p.381-382"/>.
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Il segretario privato di Hitler, nonché uno dei suoi più stretti collaboratori, Bormann fu un rigido tutore dell'ortodossia nazionalsocialista e vide il cristianesimo e il nazismo come fondamentalmente incompatibili (soprattutto a causa delle sue origini ebraiche)<ref name="Encyclopedia Britannica Online 2013"/><ref>[https://www.britannica.com/EBchecked/topic/74248/Martin-Bormann Encyclopedia Britannica Online - ''Martin Bormann'']; web 25 April 2013</ref>, così come anche della stessa opinione fu il filosofo ufficiale nazista [[Alfred Rosenberg]]. Nel suo ''[[Il mito del XX secolo]]'' (1930) Rosenberg scrisse che i principali nemici dei tedeschi fossero i [[russi]] e i [[semiti]]; con "Semiti" comprese anche i cristiani, soprattutto i cattolici<ref>[https://www.britannica.com/EBchecked/topic/509892/Alfred-Rosenberg Encyclopedia Britannica Online - ''Alfred Rosenberg'']; web 25 April 2013.</ref>.
 
Secondo Bullock, Hitler considerò sempre il clero protestante come "insignificante", "sottomesso" e privo di una religione da prendere seriamente nella dovuta considerazione<ref>Alan Bullock;, [[''Hitler: A Study in Tyranny]];'', HarperPerennial Edition, 1991;, p219"p. 219</ref>. Il suo tentativo di creare una "Chiesa del Reich unificata" alla fine fallì miseramente e Hitler stesso divenne altamente disinteressato nel sostenere i movimenti nazisti allineati ai cosiddetti "[[cristiani tedeschi]]".
 
Hitler inizialmente prestò il proprio sostegno a [[Ludwig Müller (teologo)|Ludwig Müller]], un ex [[cappellano militare]] della [[Reichsmarine]], per farlo nominare "vescovo del Reich", ma i suoi punti di vista eretici contro [[Paolo di Tarso]] e le origini semitiche di [[Cristo]] e della ''[[Bibbia]]'' intera rapidamente gli alienarono le maggiori sezioni della chiesa protestante. Il pastore del [[luteranesimo]] [[Martin Niemöller]] riuscì a creare il movimento della [[Chiesa confessante]] con l'intento di opporsi alla nazificazione delle chiese protestanti<ref>Ian Kershaw;, ''Hitler a Biography;'', 2008 Edn;Edition, London, WW Norton & Company;, London; ppp. 295-297</ref>. Neimoller fu arrestato dalla [[Gestapo]] nel 1937 e inviato prima nel [[Campo di concentramento di Sachsenhausen]]<ref>[https://www.britannica.com/EBchecked/topic/414633/Martin-Niemoller Encyclopedia Britannica Online - ''Martin Niemöller'']; web 24 April 2013</ref>. e in seguito nel [[campo di concentramento di Dachau]]. Il [[seminario]] della Chiesa confessante venne proibito quello stesso anno<ref>[https://www.britannica.com/EBchecked/topic/73037/Dietrich-Bonhoeffer Encyclopedia Britannica Online - ''Dietrich Bonhoeffer'']; web 25 April 2013</ref>.
 
== Critiche da parte di altre religioni ==
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{{...|cristianesimo}}
=== Induismo ===
Il [[Rajaraja]] [[Ram Mohan Roy]] ha criticato le dottrine cristiane ed ha affermato come esse siano irragionevoli ed auto-contraddittorie<ref>"Abidullah Al-Ansari Ghazi, ''Raja Rammohun Roy:. Encounter with Islam and Christianity and the Articulation of Hindu Self-Consciousness. Page 166'', by Abidullah Al-Ansari Ghazi2010, year =p. 2010166</ref>. Inoltre aggiunge che le persone, anche provenienti dall'[[India]], abbracciavano il cristianesimo principalmente a causa delle difficoltà economiche e della loro debolezza spirituale, proprio come gli [[ebrei]] europei sono stati costretti ad abbracciare il cristianesimo venendo incoraggiati con la forza e la violenza<ref>"Abidullah Al-Ansari Ghazi, ''Raja Rammohun Roy:. Encounter with Islam and Christianity and the Articulation of Hindu Self-Consciousness. Page 169'', by Abidullah Al-Ansari Ghazi2010, yearp. = 2010169</ref>.
 
[[Vivekananda]] considerava il cristianesimo come una "''collezione di piccoli pezzi di pensiero indiano. La nostra è la religione di cui il [[buddhismo]] con tutta la sua grandezza è un bambino ribelle e di cui il cristianesimo è solo un'imitazione molto imperfetta''"<ref>"Arvind Sharma, ''Neo-Hindu Views of Christianity"'', p. 961988, by Arvind Sharma, year = 1988</ref>.
 
Il filosofo [[Dayananda Sarasvati]] ha considerato il cristianesimo come una religione barbara e falsa "''che crede solo attraverso gli occhi e che mantiene i popoli in uno stato di barbarie e di inciviltà''"<ref>"P. L. John Panicker, ''Gandhi on Pluralism and Communalism"'', by P. L. John Panicker2006, p. 39, year = 2006</ref>, aggiungendo inoltre che la ''[[Bibbia]]'' contiene molte storie e precetti immorali, lodando la crudeltà e la pratica dell'inganno e alla fin fine non facendo altro che incoraggiare il [[peccato]]<ref>"J. T. F. Jordens, ''Dayānanda Sarasvatī, his life and ideas"'', p. 267, by J. T. F. Jordens</ref>.
 
[[Sarvepalli Radhakrishnan]] scrive che:
{{citazione|"''purtroppo la religione cristiana ha ereditato il credo semitico del «Dio geloso», secondo la prospettiva di [[Cristo]] come «l'unico [[figlio di Dio]]», così da non dover affrontare alcun rivale vicino al trono divino. Quando l'[[Europa]] accettò la religione cristiana, nonostante il suo ampio [[umanesimo]], accettò anche la feroce [[intolleranza religiosa]] che è il risultato naturale della credenza nell'unica "[[Verità]] consegnata una volta per tutte ai santi''"<ref>Paul Arthur Schilpp, ''[https://books.google.com/books?id=cDdpTcyJtxMC&pg=PA641 The Philosophy of Sarvepalli Radhakrishnan]'', by Paul Arthur Schilpp, page =p. 641</ref>.}}
=== Islam ===
{{...|cristianesimo}}
 
== Origini ==
Alcuni hanno sostenuto che il cristianesimo non è fondato su un [[Gesù storico]], ma piuttosto sulla creazione di un [[mito di Gesù]].<ref group=Nota>Examples of authors who argue the [[Jesus myth theory]]: [[Thomas L. Thompson]] ''The Messiah Myth: The Near Eastern Roots of Jesus and David '', (Jonathan Cape, Publisher, 2006); [[Michael Martin (filosofo)|Michael Martin]], ''The Case Against Christianity'', (Philadelphia:, Temple University Press, 1991), pp. 36–72; [[J.M. Robertson|John Mackinnon Robertson]]</ref>. Questa concezione propone l'idea che Gesù sia una manifestazione ebraica di [[culti misterici]] ellenici che hanno riconosciuto la natura non storica della loro divinità, usandola invece come uno strumento d'insegnamento<ref>Timothy Freke, Timothy andPeter Gandy, Peter (1999) ''The Jesus Mysteries.''', London:, Thorsons, 1999 (Harper Collins)</ref>. Tuttavia la posizione secondo cui Gesù non era una figura storica rimane essenzialmente senza alcun sostegno tra gli esperti di [[studi biblici]] e di [[antichità classica]], la maggior parte dei quali considerano i suoi argomenti come un esempio di pseudo-erudizione<ref group=Nota>
<!-- CONSOLIDATION OF CITATIONS UNDER ONE "ref" tag -->Historian [[Michael Grant]] stated, "To sum up, modern critical methods fail to support the Christ myth theory. It has 'again and again been answered and annihilated by first rank scholars.' In recent years, 'no serious scholar has ventured to postulate the non historicity of Jesus' or at any rate very few, and they have not succeeded in disposing of the much stronger, indeed very abundant, evidence to the contrary." —Michael Grant, ''Jesus: An Historian's Review of the Gospels'' (Scribner, 1995).
* "There are those who argue that Jesus is a figment of the Church’s imagination, that there never was a Jesus at all. I have to say that I do not know any respectable critical scholar who says that any more." —Burridge, R & Gould, G, ''Jesus Now and Then'', Wm. B. Eerdmans, 2004, p. 34.
* Michael James McClymond, ''Familiar Stranger: An Introduction to Jesus of Nazareth'', Eerdrmans, (2004), pagep. 24: "most scholars regard the argument for Jesus' non-existence as unworthy of any response".
</ref>.
 
Gli studiosi e gli storici come [[James H. Charlesworth]] usano una grande cautela contro l'uso di paralleli con il [[rito iniziatico]] di vita-morte-rinascita (vedi [[Osiride-Dioniso]]) così comecom'era diffuso nelle [[religioni misteriche]] prevalenti nella cultura dell'[[ellenismo]], questo per concludere che Gesù è una figura puramente mitico-leggendaria. Charlesworth sostiene che "sarebbe sciocco continuare a promuovere l'illusione che i [[Vangeli]] siano semplicemente storie fittizie come le leggende di [[Ercole]] e di [[Asclepio]]. Le teologie del [[Nuovo Testamento]] sono basate su interpretazioni di eventi storici reali."<ref>{{Cita libro|cognome=Charlesworth|nome=James H. (ed.)|wkautore=James H. Charlesworth|titolo=Jesus and Archaeology|url=https://archive.org/details/jesusarchaeology0000unse|editore=Grand Rapids: Eerdmans|anno=2006|isbn=0-8028-4880-X}}</ref>.
 
== Note ==
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* ''A Rationalist Encyclopaedia: A book of reference on religion, philosophy, ethics and science'', Gryphon Books (1971).
* ''[[Rompere l'incantesimo]]'', di [[Daniel Dennett]]
* ''Civilization[[Il anddisagio itsdella discontents''civiltà]], di [[Sigmund Freud]]
* ''[[L'avvenire di un'illusione]]'', di [[Sigmund Freud]]
* ''Death and Afterlife, Perspectives of World Religions'', di Hiroshi Obayashi
* ''Einstein and Religion'', di [[Max Jammer]]
* ''From Jesus to Christianity'', di [[L. Michael White]]
* ''[[L'avvenire di un'illusione]]'', di [[Sigmund Freud]]
* ''Harvesting our souls: Missionaries, their design, their claims.'' di Shourie, Arun. (2006). New Delhi: Rupa.
* ''History of Hindu-Christian encounters, AD 304 to 1996.'' di Goel, Sita Ram. 2016.
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* ''The Historical Evidence for Jesus'', di [[George Albert Wells|G. A. Wells]] (Prometheus Books, 1988)
* ''The Jesus Puzzle'', di [[Earl Doherty]] (Age of Reason Publications, 1999)
* ''The encyclopediaEncyclopedia of Biblical errancyErrancy'', di [[C. Dennis McKinsey]] (Prometheus Books, 1995)
* ''Godless'', di [[Dan Barker]] (Ulysses Press 2008)
* ''[[The Jesus Mysteries]]'' di Timothy Freke and Peter Gandy (Element 1999)
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* [[Interpretazione allegorica]]
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